Fibromialgia e omeopatia

Page 1

FIBROMIALGIA E OMEOPATIA Dott.ssa Giuliana Comin MSc Medico Chirurgo, Omeopata Sito: omeopatiacomin-faenza.it Blog: mediomeopatia.blogspot.com e-mail: giuliana.comin@gmail.com

La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani. Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli, legamenti e i tendini. Questa condizione viene definita “sindrome” poiché esistono segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti. La fibromialgia interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa. Tante volte si ha l` impressione di avere a che fare con una patologia articolare, però non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari. La fibromialgia è in effetti una forma di sindrome reumatica extra-articolare o dei tessuti molli. Il dolore è il sintomo predominante della fibromialgia. Generalmente, si manifesta in tutto il corpo, sebbene possa iniziare in una sede localizzata, come il rachide cervicale e le spalle, e successivamente diffondersi in altre sedi col passar del tempo. Il dolore fibromialgico viene descritto in una varietà di modi comprendenti la sensazione di bruciore, rigidità, contrattura, tensione ecc. Spesso varia in relazione ai momenti della giornata, ai livelli di attività, alle condizioni atmosferiche, ai ritmi del sonno e allo stress. La maggioranza dei pazienti fibromialgici riferisce di sentire costantemente un certo grado di dolore. Il dolore è avvertito principalmente ai muscoli e sono presenti sintomi di malessere generale. Per alcune persone con fibromialgia, il dolore può essere molto intenso. Sebbene l’esame obiettivo (visita, della medicina tradizionale) sia solitamente nella norma, e le persone possano apparire sane, un attento esame dei loro muscoli rivela la presenza di aree dolenti in sedi specifiche. La presenza e la tipologia di queste caratteristiche aree algogene (tender points) con i sintomi del dolore diffuso separa i fibromialgici da altre condizioni cliniche. Sebbene i tender points definiti dai criteri classificativi e diagnostici dell’American College of Rheumatology nel 1990 siano stati utilizzati per la diagnosi, molti altri muscoli o aree inserzionali possono essere dolenti. Molte volte i tender points possono essere latenti normalmente ed il dolore pul essere evocabile solo alla digitopressione


Sintomatologia del paziente fibromialgico La sindrome è caratterizzata anche da altri sintomi che spesso complicano la diagnosi. Tra questi quelli più frequenti sono: • Insonnia, sonno non riposante, disturbi nell’addormentamento, mancanza di sonno profondo (nel 90% dei pazienti); • Crampi e movimenti incontrollati delle gambe durante la notte (Sindrome delle gambe senza riposo) (nel 40% dei pazienti); • Parestesie, formicolii, intorpidimento; • Cefalea nucale, temporale e sovraorbitaria: • Dolori ai polsi, alle braccia e alle mani (nel 35% dei pazienti); • Disturbi gastrointestinali (sindrome del colon irritabile e gastrite); • Dolori al volto, alle mascelle e alle mandibole; • Dismenorrea e disturbi sessuali (ad es. vaginismo); • Alterazioni della temperatura corporea. Molto frequente è l’ipersensibilità al freddo; • Vertigini, senso d’instabilità e di sbandamento; • Disturbi urinari; • Acufeni; • Tachicardia associata a dolore nella regione sternale (costocondralgia); • Allergie ai farmaci e stagionali, intolleranze alimentari o reazioni allergiche legate a sostanze chimiche (nel 20% dei pazienti); • Disturbi cognitivi con confusione, difficoltà di concentrazione e perdita di memoria a breve termine. Tali manifestazioni sono definite “fibro-fog” ovvero annebbiamento fibromialgico. I pazienti affetti da sindrome fibromialgica spesso si sottopongono a numerosi tests per questi sintomi, i cui risultati rientrano invece quasi nella norma. Come viene diagnosticata la fibromialgia La diagnosi di sindrome fibromialgica è basata sulla presenza di dolore diffuso in combinazione con la presenza di tender points evocabili alla digitopressione. Non vi è alcun esame di laboratorio o radiologico che possa diagnosticare la fibromialgia. Questi test possono essere utili per escludere invece la presenza di altre patologie, come l’ipotiroidismo che può causare segni e sintomi simili alla fibromialgia. Una attenta anamnesi e un esame obiettivo accurato possono escludere altre condizioni cliniche di dolore cronico e di astenia. Poiché i sintomi di fibromialgia sono così generici e spesso sono simili a quelli di altre malattie, molti pazienti vanno incontro a complicate e a volte ripetitive valutazioni prima che venga diagnosticata tale patologia. L’assenza di risultati evidenti negli esami di laboratorio genera uno stato di paura e frustrazione del soggetto che spesso non viene creduto, né dai medici, né dai familiari. Il dubitare dell’esistenza della fibromialgia che dovrebbe essere trattata e curata come una qualunque altra patologia, aumenta l’isolamento, genera sensi di


colpa e sentimenti di rabbia che hanno come conseguenza l’aumento del dolore cronico Le opzioni terapeutiche per la fibromialgia di solito comprendono: • farmaci che diminuiscono il dolore e migliorano la qualità del sonno • programmi di esercizi di stiramento (stretching) muscolare • tecniche di rilassamento ed altre metodiche per ridurre la tensione muscolare • programmi educativi per aiutare il paziente Farmaci I farmaci anti-infiammatori utilizzati per trattare molte patologie reumatiche non mostrano importanti effetti nella fibromialgia. Tuttavia, basse dosi di aspirina, l’ibuprofene e il paracetamolo possono dare qualche sollievo al dolore. Il tramadolo, un farmaco analgesico centrale, può ridurre la sintomatologia dolorosa del paziente fibromialgico. I cortisonici sono inefficaci e dovrebbero essere evitati per i loro potenziali effetti collaterali. I farmaci che facilitano il sonno profondo e il rilassamento muscolare aiutano molti pazienti affetti da fibromialgia a riposare meglio. Questi farmaci comprendono gli antidepressivi triciclici (amitriptilina) e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) (paroxetina, fluoxetina) ed altri farmaci ad azione prevalentemente miorilassante ma simili strutturalmente agli antidepressivi (ciclobenzaprina). Sebbene questi farmaci abbiano come principale indicazione la depressione, essi vengono abitualmente prescritti ai pazienti affetti da fibromialgia a bassi dosaggi, di solito prima di andare a letto. Nei pazienti fibromialgici, questi farmaci sono principalmente utilizzati per lenire il dolore, rilassare i muscoli e migliorare la qualità del sonno piuttosto che per il loro effetto antidepressivo. In aggiunta, i farmaci hanno effetti collaterali come sonnolenza diurna, costipazione, bocca asciutta e aumento.

L` Approccio Omeopatico Comprendere l’aspetto psichico è molto importante perché fa parte delle cause di innesco del disturbo. Lo stress continuato e persistente o quello traumatico che deriva da lutti, separazioni, eventi negativi e la presenza di un contesto ansiogeno (familiare e lavorativo) può scatenare la sindrome in soggetti predisposti. L` Omeopatia è una medicina olistica che interviene modulando il sistema PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunitario) (figura 1.) portando l’ organismo ad un equilibrio persistente riducendo in maniera importante la sintomatologia dolorosa, diminuisce i livelli del cortisolo circolante, potenzia il sistema immunitario e quindi le difese dell’ organismo malato, diminuendo infine le disfunzioni ormonologiche e principalmente quelle riguardanti la ghiandola tiroide.


Figura 1. Componenti del sistema PNEI Come ho presentato anche in altri articoli l’omeopatia non lavora solo sui sintomi ma sulla costituzione del soggetto, le predisposizioni ed il corredo genetico, in cui coesistono tutti gli elementi della persona, dalla struttura fisica, alla sensibilità fino all’aspetto psichico, emozionale ed affettivo. La valutazione del livello di salute è un altra componente importante da valutare durante la visita omeopatica che insieme alla clinimetria fornirà tutte le informazioni indispensabili per il corretto inquadramento clinico-omeopatico e di conseguenza la corretta diagnosi e la posologia del rimedio omeopatico da somministrare. Il riccorrere a rimedi multipli (per quel sintomo o quel altro ecc) senza un approccio totalizzante e personalizzato non portano ad un esito favoravole per il paziente con sindrome fibromialgica, anzi, molte volte confondono il quadro clinico-omeopatico. Dalla mia esperienza, un percorso diagnostico omeopatico che tiene conto tutti i parametri sopraelencati porterà alla risoluzione della sintomatogia e all’ equilibrio del sistema PNEI la cui alterazione si trova alla base della suddetta sindrome.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.