Paesaggi Veneti 03

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Bimestrale di informazione turistica - settembre 2017 - GRATUITO

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Borghi storici e magici castelli

Historical towns and magic castles

Nasce il Volcanic Wine Park : il Durello fa rete d’impresa Durello wine becomes a business network: the birth of the Volcanic Wine Park

In viaggio tra le ville della Pedemontana Travelling among the villas in the Veneto foothills

Breganze: dall’alto una terra da scoprire Breganze: discovering the land from the sky


ph Gilli

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PAESAGGI VENETI RIVISTA


EDITORIALE

MATTINO D’AUTUNNO Che dolcezza infantile nella mattinata tranquilla! C’è il sole tra le foglie gialle e i ragni tendono fra i rami le loro strade di seta. Federico Garcia Lorca

Autunno alle porte, la natura sfinita dal grande lavoro estivo si addormenta e nel suo lento abbandonarsi ci regala i colori più belli e intensi, ultimo tepore prima del lungo inverno. Tempo di uva vendemmiata, profumo intenso di mele, raccolta di castagne, noci e funghi, fichi e cachi, frutti antichi così moderni e salutari, dolci prelibatezze ricariche naturali. Zucca, cavoli, verze, broccoli, radicchio e... bontà e colore. Partiamo, “esperienze di viaggio”, nei percorsi tra ville, castelli e borghi, alla ricerca del buon cibo e del vino nuovo in una terra ricca di offerta culturale, teatri mostre e spettacoli, tra tradizione e innovazione. Colorato autunno a voi.

Autumn is coming, Mother Nature is tired after working hard all summer. She is ready to start dozing off, all the while giving us beautiful, intense colours, the last warmth before the long winter. It is the time of harvested grapes, of the intense aroma of apples; a time for collecting chestnuts, walnuts and mushrooms, figs and persimmons, fruits that are ancient, yet modern and healthy, sweet delicacies for a natural boost of energy. Pumpkins, cabbage, broccoli, radicchio (leaf chicory) and... goodness and colour. Let us begin, our “travelling experiences”, following routes that lead to villas, castles and towns, looking for good food and new wine in a land that is full of cultural offers, theatre presentations, exhibitions and events, between tradition and innovation. Have a colourful autumn. AUTUMN MORNING What childlike sweetness this peaceful morning! The sun appears among the yellow leaves and spiders spin webs between branches their silk roads. Federico Garcia Lorca


SOMMARIO

Settembre 2017 - Anno 1 - n. 3 Registrazione Tribunale di Vicenza n. 16 del 22.08.2017 RS Pratica n. 3161 del 22.08.2017 VG Editore Paesaggi Veneti di Gisella Zanocco 36030 Zugliano (VI) paesaggiveneti@gmail.com Direttore responsabile Francesco Brasco In Redazione Chiara Maria Mattiello Stefania Sartore Elettra Morlin Francesca Baggio Maria Pia Farronato Michele Brunelli Gisella Zanocco Federica Lago Florian Opfel on Pira Laura Filippi Daniela Caenaro Traduzioni SK Idea Via Trieste 43B - Thiene (VI) Tel. +39 0445 222977 www.skidea.eu Pubblicità paesaggiveneti@gmail.com Progetto grafico Studio Pasquariello Thiene (VI) - T. +39 0445 368270 www.pasquariellopubblicita.it Stampa GraphicNord Group S.r.l. via Galvani 58 - Sandrigo (VI) Tel. 0444.659384

NASCE IL VOLCANIC WINE PARK Durello wine becomes a business network:

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BORGHI STORICI E MAGICI CASTELLI Historical towns and magic castles

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LOISON PASTICCERI Loison Pasticceri

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THIENE: GIOIELLO ARCHITETTONICO 24 24 Thiene: an architectual jewel at Vicenza’s elbow I BIGOI CO’ L’ARNA 27 I bigoi co’ l’arna 27 IL COL DI DANTE 32 Dante’s hill 33 VIVERE BASSANO 36 Live Bassano 37 DISTILLERIA NARDINI IN BASSANO DEL GRAPPA 40 FRANCA MONTICELLO 48 VALDASTICO 50 Valdastico 51 CASA CECCHIN: UNA CANTINA, UNA FAMIGLIA 54 Casa Cecchin: a winery, a family 54 LA STRADA DEI VINI RECIOTO E GAMBELLARA DOC 58 The Recioto and Gambellara DOC wines road 58 IN VIAGGIO TRA LE VILLE DELLA PEDEMONTANA Travelling among the villas in the Veneto foothills

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BREGANZE: DALL’ALTO UNA TERRA DA SCOPRIRE 70 Breganze: discovering the land from the sky 70 POSINA: AD OTTOBRE C’È POMO PERO! 74 Posina 78 ISOLA VICENTINA: UNA STORIA ANTICA 82 Isola Vicentina: discovering history 82 IL COVOLO DI BUTISTONE 88 The Butistone military fort 88 In copertina il castello di Soave. Ph: Aldo Lorenzoni Billy, il cane, fa l’animatore nell’agrinido Cucù Bebè di Soave


TITOLO: The Storyteller MODELLA E TRUCCATRICE: Caterina Lazzarotto FOTOGRAFIA E CONCETTO: Eva Carollo Photography ASSISTENTI: Giada Rosa Brunello e Christian Dal Sasso REALIZZATORI DELL’ABITO IN PAGINE DI LIBRI: Eva Carollo Caterina Lazzarotto - Giada Rosa Brunello Christian Dal Sasso - Matteo Dalla Riva


Soave

di Chiara Maria Mattiello

Nasce il Volcanic Wine Park Il Durello fa rete d’impresa Volcanic Wine Park è un progetto di rete d’imprese nato su stimolo della Regione Veneto. Sull’onda di progetti di successo in aree turistiche forti e organizzate come il Trentino o la Riviera Romagnola, la Regione Veneto ha infatti deciso di investire nella creazione di Club di Prodotto, delle organizzazioni che racchiudano una trasversale componente di strutture dell’accoglienza turistica e della promo6

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zione territoriale, per iniziare un percorso condiviso verso strategie di marketing territoriali efficaci. In un contesto come quello Veneto che conta 55 milioni di presenze annue, concentrate principalmente sulle coste marittime e lacustri e le città d’arte, l’area della Pedemontana Vicentina e Veronese riconosciuta come OGD è una sorta di “terra di mezzo”. Storicamente incentrate sull’agricoltura e particolarmente vocate alla viticoltura, solo da pochi anni queste terre stanno


Tasting experiences in Romeo & Juliet’s hills

volcanic wine park Durello wine becomes a business network:

the birth of the Volcanic Wine Park

ph Consorzio del vino Soave

sviluppando la consapevolezza che l’enoturismo possa essere un forte volano per lo sviluppo. Il Consorzio di tutela Lessini Durello ha colto quindi l’occasione di un bando emesso a gennaio 2017 per la creazione di una rete d’imprese volutamente chiamata Volcanic Wine Park e che riunisce sotto di sè oltre il territorio dell’est veronese e le aree del Soave e del Durello, anche i territori di Gambellara e dei Colli Berici. Ventotto i progetti che hanno concorso per aggiudicarsi i finanziamenti previsti dal bando regionale, dei quali solo undici sono stati selezionati: tra questi anche “Volcanic Wine Park” che sarà cofinanziato al 50% dalla Regione Veneto. Sono attualmente 12 le realtà che aderiscono a questo club di prodotto: quattro consorzi di Tutela di cui il Lessini Durello è il capofila e otto strutture ricettive. Con questo progetto il Lessini Durello si conferma un attore importante nell’indotto produttivo e turistico dell’est Veronese e dell’ovest

Volcanic Wine Park is a business network project arising from the stimulus of the Veneto Region. In the wake of successful projects in important and organised tourist areas such as Trentino or the Romagna Riviera, the Veneto Region decided to invest in the creation of Product Clubs, organisations that hold a transversal component of tourist accommodation and territorial promotion structures, to begin a shared path towards effective territorial marketing strategies. In a context such as the Veneto region, which every year boasts around 55 million tourists that mainly visit the coasts, lakes and cities of art, the Vicenza and Verona foothill areas, which are part of the OGD (Organizzazioni di Gestione della Destinazione – Location Management Organisations), are a sort of “land-in-between”. Historically centred on farming, and grape growing in particular, these areas have only recently started developing an awareness that wine tourism can be a strong primer for development. The Lessini Durello protection Consortium therefore took the opportunity presented by an invitation made in January 2017 for the creation of a business network called Volcanic Wine Park, which includes not only the eastern 7


Soave ph Consorzio del vino Soave

Verona area and the Soave and Durello zones, but also the territories of Gambellara and the Berici hills. Twenty-eight projects competed for the financing offered by the regional tender, but only eleven were selected, among them “Volcanic Wine Park�, 50% of which will be co-financed by the Veneto Region. There are currently 12 entities that adhere to this product club: four Protection consortium which have Lessini Durello as their leader and eight accommodation structures. With this project, Lessini Durello confirms being an important generator of production and tourism in the eastern Verona and western Vicenza areas, and it has managed to unite under the same umbrella a series 8

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ph Consorzio del vino Soave


of heterogeneous accommodation structures that represent various types of local accommodation. The territorial accommodation structures, such as hotels, bed & breakfasts, farmhouses and restaurants, have also become members, with the aim of creating a standard proposal that can satisfy tourists who are looking for experiences in contact with nature. It is a land of hills, volcanic soil, gentle slopes and expanses of vineyards, but also a place where culture and history are deeply rooted and where the food and wine delicacies optimally portray and enhance the characteristics of a volcanic land that is famous for its wines that have a strong mineral content and unmistakable flavours. To increase the appeal that these destinations have for tourists, we can add the Val d’Alpone route, which has been nominated for the Unesco World Heritage list.

Vicentino, ed è riuscito a riunire sotto lo stesso cappello una serire di attività ricettive eterogenee che rappresentano vari tipi di accoglienza nel territorio. Oltre ad essi si sono associate le strutture dell’accoglienza del territorio quali alberghi, bed & breakfast, agriturismi e ristoranti con l’obiettivo di poter creare, a regime, una proposta turistica in grado di soddisfare il turista che ricerca esperienze a contatto con la natura. Una terra fatta di colline, di suoli vulcanici, di dolci pendii e di verdi distese di vigneti, ma anche una terra dove cultura e storia sono fortemente radicate e dove le eccellenze enogastronomiche sanno esaltare e raccontare al meglio le caratteristiche di un territorio, quello vulcanico, famoso e rinomato per i suoi vini dalla spiccata mineralità e dai sapori inconfondibili. Ad accrescere il potenziale appeal turistico per queste destinazioni anche la corsa della Val d’Alpone a candidarsi quale Patrimonio Unesco. Il progetto “VOLCANIC WINE PARK: TASTING EXPERIENCES IN ROMEO & JULIET’S HILLS” intende focalizzare l’attenzio-

ph Consorzio del vino Soave

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ph Consorzio del vino Soave

ne sul turismo enogastronomico esperienziale, sviluppando un’offerta completa e distintiva, in grado di assicurare al turista una fruizione unitaria del territorio ed un appagamento personale profondo; una total leisure experience, basata su qualità dei servizi, professionalità nell’accoglienza, attività/eventi esperienziali e rispetto dell’ambiente. Le attività si potranno sviluppare con vari livelli di “accompagnamento” (a seconda che il turista voglia muoversi liberamente sul territorio o essere accompagnato da una guida), dando l’opportunità ai turisti di effettuare le proprie esperienze anche a diretto contatto con la natura (in bicicletta o a cavallo). Verranno sviluppati itinerari tematici, eventi legati alla stagionalità (vendemmia, spremitura…), degustazioni organizzate, ecc.. Saranno resi disponibili pacchetti turistici sviluppati ad hoc e commercializzati attraverso agenzie viaggi collegate al Club di Prodotto come fornitori esterni.

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ph Consorzio del vino Soave


The aim of the “VOLCANIC WINE PARK: TASTING EXPERIENCES IN ROMEO & JULIET’S HILLS” project is to focus attention on experiential food and wine tourism, developing a complete and distinctive offer that guarantees tourists full immersion into the territory and a deep personal satisfaction; a total leisure experience based on service quality, accommodation professionalism, experiential activities/events and respect for the environment. The activities can be developed with various levels of “accompaniment” (according to whether the tourist wants to move around freely or be accompanied by a guide), giving tourists the opportunity to create their own experiences even in direct contact with nature (by bike or on horseback). Theme routes that include seasonal events (grape harvesting, crushing,…), organised

tastings, etc., will also be developed. Speciallymade tourist packages will be made available and marketed through travel agencies connected with the Product Club as external suppliers. ph Consorzio del vino Soave

ph Consorzio del vino Soave

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di Stefania Sartore

Borghi storici e magici castelli alla scoperta dei Paesaggi Veneti collinari 01

Città del vino e borgo d’Italia, Soave si fregia dell’importante riconoscimento “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano. Cuore della denominazione vitivinicola, tra le caratteristiche strade e vie di questo intatto borgo medievale, dove si possono ammirare numerosi edifici storici, spicca il Castello Scaligero del XIV secolo, considerato tra i migliori esempi del Veneto. Parte da qui, nella pedemontana veronese, a pochi chilometri da Verona e la sua Arena, il nostro tour alla scoperta dei castelli e dei borghi storici che rendono la Pedemontana Veneta una meta tutta da scoprire. Dopo aver superato il territorio della DOC Gambellara, continuiamo lungo la dorsale sud dei Lessini, per giungere a Montecchio Maggiore, sul cui colle sorgono i trecenteschi Castelli di Romeo (della Villa) e di Giulietta (della Bellaguardia), sede quest’ultimo di un ristorante. Da 12

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Montecchio Maggiore risaliamo la valle dell’Agno, attraversando Trissino, il borgo storico della città di Valdagno, nota per i lanifici della famiglia Marzotto, per continuare attraverso il traforo in direzione di Schio, città ricca di storia e di aziende di rilievo con un centro storico di rilievo e poi per Malo a Thiene. Città d’epoca romana, nel suo centro storico preziosamente custodito, dov’è piacevole passeggiare e scoprire suggestive angolature, è possibile visitare il Castello di Thiene. Risalente al 1450 il Castello, il cui nome si deve forse alle merlature ghibelline e al suo aspetto difensivo, o forse per il fatto di essere sorto su di un antico castrum medievale, rappresenta in realtà uno straordinario esempio di villa pre-palladiana. Il nostro itinerario ci porta poi per Breganze fino a Marostica, famosa Città degli Scacchi che ogni due anni (quelli pari) ospita

Historical towns and magic castles

Discovering the Veneto hill-side landscapes A wine town included in the “borgo d’Italia” list (historical hamlets list), Soave was awarded the “Orange Flag” by the Touring Club Italia. Considered the heart of wine denomination, Soave boasts many historical buildings along the characteristic roads of this intact Medieval town, in particular the Scaligero Castle from the 14th century, considered to be among the best examples in the Veneto region. Our tour on the discovery of castles and historical towns of the Pedemontana Veneta (Veneto foothills) begins here, in the Verona foothills, just a few kilometres from Verona and its Arena. After leaving behind the DOC Gambellara area, we continue along

ph Strada del vino Soave

Borghi e castelli


ph Marco Gnata

la Partita a Scacchi a Personaggi Viventi nella suggestiva Piazza omonima. E proprio sulla centrale Piazza degli Scacchi si affaccia il primo dei due castelli che andremo a visitare, quello Inferiore, di epoca Trecentesca che ospita oggi al suo interno il Museo dei Costumi della Partita a Scacchi. Terminata la visita percorriamo il Sentiero dei Carmini, una piacevole passeggiata che ci conduce fino al Castello Superiore, sul monte Pausolino, e sede oggi di un elegante ristorante. I due Castelli sono collegati anche attraverso una cinta muraria, lunga quasi 2 chilometri; si tratta dell’antico camminamento di ronda tornato agibile grazie al recente restauro e che permette di godere di un incredibile panorama sull’antico borgo, riconosciuto anch’esso quale borgo eccellente dell’entroterra dal Touring Club Italiano (“Bandiera Arancione”). Dalla città scaligera raggiungiamo in

the southern ridge of the Lessini range to Montecchio Maggiore, home to the 14th century Castles of Romeo (della Villa) and Juliet (della Bellaguardia). Juliet’s castle is now a restaurant. From Montecchio Maggiore we go up the Agno valley, crossing Trissino, which is close to Valdagno, famous for the Marzotto family wool mills that are located there. We then travel through the tunnel to Schio, a city full of history and influential companies with an important old town, and onward to Malo and Thiene, a town that dates back to the Roman era; its preciously preserved old town has suggestive corners that can be discovered while taking a pleasant stroll. Visit the Thiene Castle, which dates back to 1450, and whose name possibly derives from the Ghibelline merlons and its defensive aspect, or because it rises on an ancient Medieval castrum. In reality, it represents an extraordinary example of a pre-Palladian villa. Our itinerary then touches Breganze and continues towards Marostica, the famous Chess Town where every two years (even years) a Live Chess Match is held in the suggestive Piazza degli Scacchi (Chess Square). A visit to the 14th century Lower castle, which faces the square and is the home of the Chess Match Costumes Museum, is a must. After this, we will take a pleasant walk along the Carmini Trail, which leads to the Upper Castle on mount Pausolino, and the location today of an elegant restaurant. The two castles are connected by a surrounding wall that is almost 2 kilometres long; this timeworn patrol road can be used again thanks to its recent renovation. It gives an incredible view of the ancient town, which has also been awarded the “Orange Flag” by the Touring Club Italiano. From the Scaligeri town it only takes 15 minutes by car

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PAESAGGI VENETI

ph Archivio Castello di Thiene

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03 ph Archivio Castello di Thiene

Borghi e castelli


15 minuti d’auto la famosa Bassano del Grappa, borgo medievale che conserva incantevoli vie e scorci, con vista sul fiume Brenta e il Ponte degli Alpini. Nel centro storico sono ancora presenti testimonianze della sua antica struttura difensiva: il Castello degli Ezzelini che ospita oggi mostre temporanee ed

eventi, soprattutto nel periodo estivo e, in Piazza Garibaldi, l’imponente Torre Civica, alta 43 metri e che è possibile risalire per un’incredibile vista dall’alto della città. Lasciamo la Città degli Alpini per spostarci nella pedemontana trevigiana, nella vicina Asolo. Annoverata tra i Borghi più belli d’Italia, anch’essa con il riconoscimento di “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano, le sue antiche mura cingono ancora oggi il grazioso centro storico conservandone la storia che ha portato su queste terre poeti, artisti e viaggiatori di tutto il mondo: dall’attrice teatrale Eleonora Duse, alla scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark. Terra del

ph Marco Gnata

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01 Castello di Soave de “La strada

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del vino Soave” Castello di Montecchio Maggiore Castello di Thiene Il Castello superiore di Marostica La torre del castello a Bassano del Grappa La Rocca di Asolo

to reach Bassano del Grappa, a Medieval town that preserves enchanting roads and sights, with a view of the River Brenta and the Alpini Bridge. You can still see evidence of its ancient defensive structure in the old town: Ezzelino Castle, which today holds temporary exhibitions and events, especially during the summer, and the imposing Civil Tower in Piazza Garibaldi. You can go up to the top of the tower, which is 43 metres high, to enjoy an incredible view of the city. Leaving the Alpini City behind, we move to the Treviso foothills, to nearby Asolo. Considered as one of the most beautiful towns in Italy, also awarded an “Orange Flag” from the Touring Club Italiano, its ancient walls still surround the gracious old town, preserving the history that brought poets, artists and travellers from all around the world to these lands: from the theatrical dancer Eleonora Duse to 15


Borghi e castelli vino Prosecco, ad Asolo è possibile visitare la Rocca, fortezza situata in posizione soprelevata a controllo del paese, il Castello della Regina Cornaro e parte delle antiche mura poste a difesa del borgo medievale. Lungo la Pedemontana Veneta, incontriamo borghi storici e magici castelli che ospitano nell’arco dell’anno diverse iniziative: rievocazioni storiche, eventi teatrali, manifestazioni enogastronomiche, mostre e ristoranti e che offrono suggestive location per feste nuziali, ricevimenti, o cene aziendali. Un itinerario che resterà di certo nei vostri ricordi per la suggestione dei luoghi e le indimenticabili esperienze. 06

the English writer and traveller Freya Stark. In Asolo, the land of Prosecco wine, it is possible to visit the Rocca, a fort in a high position from which the town was controlled, and the Castle of Queen Cornaro, as well as part of the ancient walls that defended it during the Middle Ages. Along the Veneto foothills we find ancient towns and magic castles where different events are held during the year: historical re-enactments, theatrical events, food and wine events, exhibitions and restaurants, and which offer suggestive locations for weddings, receptions, or company functions. It is an itinerary that you will certainly remember for many years, because of the suggestiveness of the locations and the unforgettable experiences offered. 16

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Castello di Soave www.castellodisoave.portaliweb.com

Castello di Thiene www.castellodithiene.com

Castelli di Montecchio Maggiore www.comune.montecchio-maggiore.it

Castelli di Marostica www.marosticascacchi.it

Castello di Bassano de Grappa www.bassanodelgrappa.gov.it

Rocca di Asolo www.asolo.it


THIENE

STAGIONE TEATRALE 2017/2018

studiomama.it / Ph Francesca Fago

TEATRO COMUNALE

XXXVIII

14.15.16 novembre 2017 Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina

30.31 gennaio e 1 febbraio 2018 Compagnia di Teatro Luca De Filippo Gianfelice Imparato, Carolina Rosi Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo

di Jean Genet regia di Giovanni Anfuso

di Eduardo De Filippo regia di Marco Tullio Giordana

le serve

28.29.30 novembre 2017 Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere

il padre

questi fantasmi!

20.21.22 febbraio 2018 Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Michele Nani, Massimo Grigò e Carlotta Viscovo

con David Sebasti di Florian Zeller regia di Piero Maccarinelli

casa di bambola

12.13.14 dicembre 2017 Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale

13.14.15 marzo 2018 Caterina Murino e Fabio Sartor

di Henrik Ibsen adattamento e regia di Roberto Valerio

le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni regia di Paolo Valerio

19.20.21 dicembre 2017 Raoul Bova e Chiara Francini

due

di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia regia di Luca Miniero

9.10.11 gennaio 2018 Isabella Ferrari e Iaia Forte

come stelle nel buio di Igor Esposito regia di Valerio Binasco

nuovi abbonamenti dal 9 ottobre main sponsor

sponsor

con il sostegno di

l’idea di ucciderti

con Paolo Lorimer e la partecipazione di Paila Pavese scritto e diretto da Giancarlo Marinelli

20.21.22 marzo 2018 Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio

delitto / castigo

adattamento teatrale di Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi regia di Sergio Rubini

10.11.12 aprile 2018 Alessandro Preziosi

vincent van gogh

L’odore assordante del bianco di Stefano Massini regia di Alessandro Maggi

www.comune.thiene.vi.it

FUORI ABBONAMENTO 16.17 gennaio 2018 TSA Teatro Stabile d’Abruzzo Compagnia dell’Alba

tutti insieme appassionatamente

ispirato a “The Trapp Family Singer” di Maria Augusta Trapp adattamento e traduzione in italiano di Massimo Romeo Piparo regia e coreografie di Fabrizio Angelini

8 aprile 2018 balletto del Sud

carmen

balletto in due atti coreografia di Fredy Franzutti

27 aprile 2018 compagnia kronos

eterno uguale

regia di Ornella Pegoraro

inizio spettacoli ore 20.45 carmen ore 18.30 INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici Ufficio Cultura Piazza A. Ferrarin, 1 Thiene tel. 0445/804745/746 - fax 0445/804748 Teatro tel. 0445804943 Vendita biglietti online su arteven.it e vivaticket.it by Best Union

teatro@comune.thiene.vi.it

cultura@comune.thiene.vi.it


Loison Pasticceri

Loison Pasticceri dal 1938, si sa, è sinonimo di un prodotto di qualità magistrale legato alla tradizione natalizia italiana. Da sempre però Dario Loison, terza generazione alla guida, oggi, di un’azienda con quasi ottant’anni di storia alle spalle e oltre 8 milioni di fatturato (anno 2016 di cui il 50% all’estero), vuole fortemente diffondere la cultura del Panettone non solo nel suo aspetto più intrinseco, l’inimitabile bontà, ma divulgando ed esportando aspetti legati alla versatilità di un dolce che si può mangiare tutto l’anno, e alla storicità di 18

PAESAGGI VENETI

una tradizione radicata nel tessuto italiano. Queste idee sono attestate da due iniziative divenute realtà: il Loison Museum e il portale Insolito Panettone. LOISON MUSEUM IL MUSEO DEL GUSTO Il Loison Museum è il museo del gusto, impostato come un percorso plurisensoriale alla scoperta dell’antica tradizione pasticcera. Nasce dal desiderio di voler condividere e comunicare la cultura dell’arte bianca e della pasta lievitata attraverso


Loison Pasticceri Everyone knows that Loison Pasticceri is synonymous with products of masterly quality tied to the Italian Christmas tradition. Dario Loison, the third generation at the helm of a company with almost eighty years of experience and a turnover of more than 6 million Euros (around 50% of which abroad), is intent not only on spreading the most intrinsic aspect of Panettone, namely its inimitable flavour, but also on divulging and exporting aspects tied to the versatility of a cake that can be eaten all year round, and to the authenticity of a tradition that is rooted in the Italian fabric. These ideas are confirmed by two initiatives that have become a reality: the Loison Museum and the Insolito Panettone portal. LOISON MUSEUM THE FLAVOUR MUSEUM Loison Museum is a flavour museum, started as a multi-sensorial road on the discovery of the ancient cake-making tradition. It stemmed from the desire to share and communicate pastry-making and leavened dough culture through numerous examples of material and documentary proof. All of this is the result of the passionate and constant research of Dario Loison, and are examples of a culture that has its roots in ancient skills. Mixers, sheeters, mechanical beaters and other types of machinery can be admired in the museum. A large area is dedicated to the history of pastry-making retraced through


numerose testimonianze materiali e documentarie. Tutto ciò è il risultato di appassionate e costanti ricerche di Dario Loison, e sono esempi di una cultura che fonda le proprie radici su antichi saperi. Al museo è possibile ammirare macchinari come impastatrici, sfogliatrici, sbattitori meccanici e altro. Ampio spazio, inoltre, è dedicato alla storia della pasticceria ripercorsa attraverso documenti, cartoline, manifesti, giornali, cappelliere porta panettone e antichi vetri per aromi delle più celebri ditte farmaceutiche. Accanto al Museo la Biblioteca del Gusto, che comprende un patrimonio di oltre 2000 volumi antichi e moderni. INSOLITO PANETTONE COME GLI CHEF INTERPRETANO IL PANETTONE Insolito Panettone è una finestra aperta sul mondo della creatività degli chef, che realizzano nuove ricette a base di Panettone da gustare non solo a Natale ma tutto l’anno. Il sito, completamente tradotto in inglese, nasce nel 2010, ma con un background di ampio respiro visto che Dario Loison già dal 2003 collabora con chef pluripremiati per realizzare ricette dolci e salate a base di Panettone. Da allora decine di chef si sono cimentati su Insolito Panettone raccogliendo, ad oggi, una settantina di ricette da realizzare anche a casa. L’ultima ricetta è di Renato Rizzardi, chef e patron del ristorante La Locanda di Piero di Montecchio Precalcino (Vi), che ha preparato la “Quaglia disossata e farcita col pien di tastasal e Panettone Loison ai fichi”; un piatto, disponibile attualmente nel suo menu, che si rifà alla cucina di recupero, dove la farcia “povera” fatta di pane è sostituita e impreziosita dal panettone. 20

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documents, postcards, posters, newspapers, panettone stands and ancient bottles that held flavourings from the most famous pharmaceutical companies. Next to the Museum you will find the Flavour Library, which holds more than 2000 volumes, both ancient and modern. INSOLITO PANETTONE HOW CHEFS INTERPRET PANETTONE Insolito Panettone is a window that opens onto the creativity of chefs who create new recipes based on Panettone, to be enjoyed not just at Christmas but all year long. The site, which is also in English, was created in 2010. It did, however, have a far-reaching background given that Dario Loison was collaborating with a multi prize-winning chef even in 2003 to make sweet and savoury recipes with a Panettone base. Since then, dozens of chefs have tested themselves on

Insolito Panettone, collecting around seventy recipes to this day that can also be made at home. The latest recipe is by Renato Rizzardi, chef and owner of the restaurant La Locanda di Piero in Montecchio Precalcino (Vicenza), who proposed “Boned quail filled with ‘tastasal’(sausage meat) and Loison Panettone with figs”; this dish, which is currently on his menu, goes back to ‘leftovers’ cooking, where the “poor” filling made with bread is replaced and made more precious by panettone. www.insolitopanettone.com VISITE SU PRENOTAZIONE BOOKED VISITS Loison Museum c/o Loison Pasticceri dal 1938 SS. Pasubio, 6 - Costabissara (VI) Tel: +39 0444 557844 museum@loison.com www.loison.com

Chef Renato Rizzardi, La Locanda di Piero

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La ricetta Quaglia disossata e farcita col pien di tastasal e Panettone Loison ai fichi by Chef Renato Rizzardi, La Locanda di Piero

INGREDIENTI (1 porzione) 1 quaglia

Ripieno: 30 g polpa di salsiccia, 30 g Panettone ai fichi Loison Olio evo, sape e pepe qb 2 castagne bollite, 2 prugne secche e 1 spicchio di mela a cubetti 1 fetta di Panettone Loison ai fichi alta 2 cm Germogli e fiori eduli Per la salsa di zucca: Brodo vegetale qb 50 g zucca 20 g cipolla Per i fichi caramellati: 2 fichi maturi 30 g zucchero

PROCEDIMENTO Tagliate a cubetti la frutta e saltatela al tegame con una noce di burro e un filo d’olio, aggiustate di sale e pepe, aggiungete il panettone spezzettato con le mani, amalgamate il tutto e accorpare il composto al tastasal, mescolando fino ad ottenere un impasto omogeneo. Disossare la quaglia partendo dalla schiena, lasciando le ossa della coscia e dell’aletta. Farcire la quaglia e richiuderla a libro. Poggiare la quaglia sul tavolo appiattendo leggermente la schiena e premendo leggermente le cosce all’interno, facendo in modo che restino attaccate al petto. Chiudere la quaglia in un cartoccio di carta stagnola lasciando 22

PAESAGGI VENETI

fuori solo il petto. Fate sciogliere una noce di burro e potete la quaglia dalla parte del petto a rosolare. Quando è ben dorato togliere dalla padella e passarla al forno per 180 °C per 15 minuti. Nel frattempo nella padella dove avete fatto rosolare la quaglia, unite lo zucchero e ponete i fichi a caramellare, rigirandoli per una rosolatura uniforme. Togliete i fichi e lasciateli riposare a parte. Cucinare la zucca con un fondo di cipolla e brodo, frullare ed emulsionare con olio d’ oliva. Versate la salsa nella padella dove avete caramellato i fichi e lasciate che si amalgami con gli umori delle cotture precedenti. Aggiungete acqua se la salsa risultasse troppo densa. Tagliare una fetta di panettone ai Fichi e rifilatelo con un coppapasta, passatelo alla griglia su entrambi i lati. IMPIATTAMENTO Servire la quaglia arrostita su un cilindro di panettone ai fichi grigliato, decorare con la salsa di zucca e accompagnare con i fichi caramellati

Deboned quail stuffed with sausage and Loison Fig Panettone with pumpkin sauce and caramelized figs INGREDIENTS (serves 1) 1 quail

Stuffing: 30 gr. sausage, casing removed - 30 gr. Loison Fig Panettone, torn by hand, Extra-virgin olive oil, salt and pepper, as needed; 2 boiled chestnuts, 2 prunes, 1 apple wedge, cut into small cubes, 1 slice Loison Fig Panettone, 2-cm thick, Sprouts and edible flowers Pumpkin sauce: Vegetable broth, as needed 50 gr. pumpkin 20 gr. onion, chopped Caramelized figs: 2 ripe figs - 30 gr. sugar

PREPARATION Dice the fruit, then sauté in a frying pan with a knob of butter and a little olive oil. Season with salt and pepper, toss in the Panettone and mix well. Add the sausage and stir well, until mixture is smooth. Debone the quail starting from the back, leaving in the bones of the thighs and wings. Stuff the quail and close like a book. Place the quail on a flat surface, then slightly

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flatten out the back and press the thighs against the chest. Wrap the quail in aluminum foil, leaving only the breast exposed. Melt a knob of butter in a frying pan and sear the quail breast. When it is golden brown, remove the quail from the pan and roast in the oven at 180°C for 15 min. Meanwhile, in the pan where you browned the quail, caramelize the sugar and the figs, turning them over so to brown them on all sides. Remove the figs from the pan and set aside. Cook the pumpkin in the onion and broth, blend and emulsify with olive oil. Pour the pumpkin sauce into the pan where you previously caramelized the figs and blend. If the sauce is too thick, add some water. Using a pastry cutter, shape the slice of Fig Panettone into a disk, then grill on both sides. PLATING Serve on the grilled Fig Panettone disk, drizzle with the pumpkin sauce and garnish with the caramelized figs.



Thiene di Elettra Morlin

Thiene

Gioiello architettonico a un passo da Vicenza

Thiene

Tra i colli della Pedemontana vicentina sorge Thiene, centro di origine romana che si articola intorno alle piazze Chilesotti e Duomo, un tempo sedi del potere politico e religioso della città. Qui i fasti del passato si leggono nei rombi della facciata di Palazzo Machiavelli o nella torre di Sebastiano Serlio. Il Duomo porta i segni di interventi stratificati, dal Medioevo agli anni ‘60, che interessano anche la vicina Chiesa di Santa Maria del Rosario. Il Castello Porto Colleoni Thiene, con il suo profilo di merli e camini alla veneziana e la facciata, aperta da una pentafora gotica, è un esempio di architettura di transizione in cui le caratteristiche dell’edificio medievale si combinano con quelle del palazzo veneziano e della villa veneta. Vicino al Castello sorge la Cappella della Natività di Maria. In Piazza Chilesotti si trova il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale e, proseguendo lungo il Corso Garibaldi, al limite della ZTL, si affaccia la balaustra Liberty di Casa Chilesotti. La biblioteca civica, in villa Thiene-Cornaggia, cattura l’attenzione con la sua facciata metà gotica e metà neogotica. La chiesa di San Vincenzo è la più antica, commissionata nel ‘300 da tre fratelli della famiglia Thiene per la memoria del padre defunto. Si potrebbe proseguire ancora, guidati dal corso della Roggia, per poi perdersi

Thiene is nestled in the hills of the Pedemontana Vicentina: it is a center of Roman origins developed around Chilesotti and Duomo squares, once the headquarters of the political and religious power of the city. Here the splendor of the past can be seen in the façade of Palazzo Machiavelli or in the tower of Sebastiano Serlio. The Duomo carries the signs of stratified interventions, from the Middle Ages to the 1960s, which also regarded the nearby Church of Santa Maria del Rosario. Castello Porto Colleoni Thiene, with its profile

Villa Fabris

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PAESAGGI VENETI

An architectual jewel at Vicenza’s elbow


Piazza Chilesotti ph Alberto De Longhi

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Thiene nella pianura vicentina, punteggiata di ville palladiane…si lascia al visitatore curioso il piacere della scoperta di questo territorio sorprendente.

made of battlements and Venetian chimneys and the façade, opened by a Gothic pentaphor, is an example of transition architecture in which the characteristics of the medieval building combine with those of the Venetian palace and the Venetian villa. Near the Castle there is the Chapel of the Nativity of Mary. In Chilesotti Square the First World War Victims Monument can be found and, along Corso Garibaldi, you can admire the Casa Chilesotti’s Liberty Balustrade. The civic library, in villa Thiene-Cornaggia, captures the attention for its half-gothic and halfneo-gothic façade. The church of San Vincenzo is the oldest, commissioned in the ‘300 by three brothers of the Thiene family for the memory of their deceased father. You could go on and on, following the Roggia’s flow, and then getting lost in the Vicenza’s plain, dotted with Palladian villas... we let the curious visitor enjoy discovering this amazing territory.

Corso Garibaldi

mostra mercato - 4a edizione 26

PAESAGGI VENETI

ph Alberto De Longhi

TEMPO DI NATALE è una mostra mercato ispirata al Natale e dedicata alle eccellenze artigiane italiane con un’attenzione particolare al cibo, alla cura della persona, ai complementi d’arredo e dell’abbigliamento. L’obiettivo è anche quello di promuovere il complesso monumentale del Castello di Thiene e la Città di Thiene nel suo aspetto storico ed architettonico. Tempo di Natale è un’occasione preziosa per aprire i saloni ad un pubblico appassionato delle bellezze architettoniche della pedemontana e della nostra bella Italia. www.castellodithiene.com


di Francesca Baggio

I bigoi co’ l’arna A casa ho una “capretta”, buona ed efficiente, ma non in carne ed ossa, è fatta di legno e bronzo! È il bigolaro o torchio, un prezioso strumento che io adopero per fare uno dei piatti tipici veneti ed in particolare dell’Alto Vicentino: i bigoli con l’anitra ( i bigoi co’ l’arna in dialetto veneto). Questo è uno dei miei piatti preferiti che ricollego ai momenti felici in cui da bambina la famiglia si riuniva per farli. Oggi quando le mie gallinelle che scorazzano libere in corte fanno tante uova ho sempre pronta la scusa per cimentarmi nella preparazione di questo splendido piatto. La parola Bigoli deriva da bigo cioè baco che significa verme, vermicello. Infatti i bigoli sono una pasta fresca a forma di grossi spaghetti non bucati di circa 4 mm che vengono trafilati a mano con il bigolaro. L’impasto è composto da farina, una volta di grano tenero ma oggi spesso con l’aggiunta di grano duro perchÈ tengano la cottura e con un certo numero di uova, anche di anatra se disponibili. Hanno la caratteristica di esser molto porosi e quindi capaci di trattenere il sugo ricco di grasso. Come anitra una volta si usavano i germani reali che le famiglie allevavano in corte. Oggi si utilizza in genere quella muta che è una specie facile da allevare con una carne più magra e muscolosa. Secondo la tradizione i bigoli vanno cotti nel brodo grasso filtrato dalla cottura di un’anatra novella, dai 60 ai 90 giorni, con cipolla sedano e carota; conditi con il sugo fatto di fegatini e frattaglie cotti in padella con burro e salvia. La carne dell’anitra lessata viene servita poi dopo la pasta. Visti gli usi e i costumi degli avi che utilizzavano tutte le parti dell’animale senza sprecare nulla penso sia difficile pensare che utilizzassero una cosa preziosa come la carne per fare il sugo della pasta e che quindi questa ricetta debba considerarsi la vera ricetta della tradizione. Thiene e il thienese vantano il primato o comunque una delle zone di origine della ricetta, sicuramente è una tradizione ben radicata. Oggi esistono molte varianti della ricetta originale come ad esempio quella di arricchire il sugo con altri fegatini di anatra o di pollo, oppure di preparare un proprio e vero ragù di anitra composto da carne macinata con o senza pomodoro da versare sui bigoli cotti nel brodo filtrato delle carcasse degli animali oppure di fare il ragù con l’anitra cotta arrosto.

I bigoi co’ l’arna

Bigoli with duck sauce I have a “capretta” (small goat) at home, in good condition and still working, but not of flesh and blood. My “goat” is, in fact, made of wood and bronze! “Capretta” is the dialect name for the bigolaro or torchio, a precious tool that I use to make bigoli with duck sauce (i bigoi co’ l’arna in Veneto dialect), a typical dish from the Veneto region, in particular Alto Vicentino. It is one of my favourite dishes and brings to mind happy memories of when I was small and the family would gather together to make bigoli (thick spaghetti). Today, when the chickens that run around in the farmyard lay lots of eggs, I always have a good excuse for preparing this splendid dish. The word Bigoli derives from ‘bigo’, or baco in Italian, which means worm. Bigoli are fresh pasta: they look like thick spaghetti, are not hollow,

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Thiene A Zanè la prima domenica di Ottobre, festa della Madonna del Rosario, si tiene la sagra dei i bigoi co’ l’arna arrivata alla 44° edizione. La festa religiosa è legata alla battaglia di Lepanto del 7 Ottobre 1571 quando la flotta cristiana ( il cui nucleo più importante era costituito dalla flotta veneziana) invocando la protezione della Madonna, sconfisse nelle acque di Lepanto la flotta turca. Veniva bloc-

cata l’avanzata in Europa dei terribili Turchi che avevano già conquistato Medio Oriente, Nord Africa e Balcani. La vittoria sui Turchi venne vissuta all’epoca come un grande evento per la cristianità. Per festeggiarla in tutta Europa furono costruiti palazzi (a Vicenza la Loggia in piazza di Signori) realizzati grandiosi dipinti, erette statue e tenute cerimonie sia civiche che religiose. Il mese di Ottobre rappresentava già per le Confraternite del Rosario un appuntamento importante di raduno e preghiera, le Feste Mariane. Dopo la battaglia il papa Pio V stabilì che in quel giorno si sarebbe dovuto festeggiare “Nostra Signora della Vittoria” e successivamente papa Gregorio XIII nel 1573 istituì la ricorrenza della Madonna del Rosario. I bigoi co’ l’arna, pronta da mangiare in quel periodo, divenne il piatto legato a tale festività. 28

PAESAGGI VENETI

and are about 4 mm thick. They are usually hand drawn using a bigolaro. The dough is made from flour - once common wheat but today durum wheat is also added so that the pasta remains firm while cooking - to which a certain number of eggs are added, even duck eggs if available. Bigoli are very porous and absorb sauces that are rich in fat. Long ago, home-reared mallards were used to make this dish. Muscovy ducks are more common today, because they are easy to breed and also because their meat is less fatty and has more muscles. According to tradition, bigoli should be cooked in the fatty broth in which a young duck, from 60 to 90 days

old, was previously cooked together with onion, celery and carrot. When ready, the pasta is served with a sauce made from livers and offal cooked in a frying pan with butter and sage. The boiled duck meat is served after the pasta. Given the customs and traditions of ancestors who used all the parts of the animal without wasting anything, I find it difficult to imagine them using such a precious thing as the meat to make pasta sauce, so the recipe above is undoubtedly the real traditional one.

Thiene and its outskirts are proud to be the place where the recipe originated: in fact, this dish is well rooted in the local tradition. Today there are many variants of the local recipe: one, for example, says that the sauce can be enriched with duck or chicken liver, while another indicates preparing a real duck sauce with minced meat either with or without tomato, to be poured onto bigoli that have been cooked in the filtered broth made using the animal carcass. Another suggested alternative is to make the sauce with roast duck. The bigoi co’ l’arna festival is held on the first Sunday of October, during the Our Lady of the Rosary festival in Zané, which has now reached its 44th edition. This religious festival is tied to the battle of Lepanto of 7th October 1571, when the Christian fleet (the most important nucleus of which was the Venetian armada), appealing for the protection of the Madonna, beat the Turkish fleet in the waters of Lepanto. The terrible Turks, who had already conquered the Middle East, North Africa and the Balkans, were stopped from entering Europe. The victory over the Turks in that period was celebrated as a great event for Christianity. To celebrate it, buildings were constructed all over Europe (the Loggia in Piazza dei Signori, Vicenza), great paintings were produced, statues were erected and ceremonies held, both civic and religious. The month of October was already an important appointment for the Rosary Brotherhood, who would meet and pray during the Marian Feast Days. After the battle, Pope Pius V established that “Our Lady of Victory” would be celebrated on that day, then Pope Gregory XIII established the anniversary of Our Lady of the Rosary in 1573. Bigoi co’ l’arna, which was ready to be eaten in that period, became the festival dish.



Bellezza, precisione e qualità Simone

Quando una rivista è ben tradotta Le traduzioni della rivista “Paesaggi Veneti” sono curate da SK idea di Thiene: uno studio giovane, attento alla qualità e che ha fatto della flessibilità il proprio vantaggio competitivo. Situato in una location prestigiosa, Villa Fabris in centro a Thiene, lo studio è fortemente specializzato nei servizi alle imprese: dalle traduzioni tecniche, legali, commerciali ed editoriali alla segreteria commerciale estera e agli interpretariati; dall’impaginazione della manualistica ai corsi di lingua in azienda e nelle aule in villa. “È un onore per noi tradurre per questa rivista, che si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare le bellezze del nostro territorio” – racconta Ketty Dal Lago, una dei due fondatori – “Bellezza non significa solo estetica, ma anche qualità: nella nostra professione è fondamentale avere sempre in mente il punto di partenza e il risultato finale, per cui l’accuratezza con cui scegliamo le parole ci porta a cogliere l’essenza e a restituirla in maniera armoniosa. Siamo consapevoli di fare un lavoro che è tutt’altro che banale, un lavoro che richiede arte”. “Parlando di similitudini con la rivista” – aggiunge Simone Crestanello – “anche la nostra professione è radicata nel territorio, seppur essenzialmente proiettata verso il mondo. Sta a una profonda conoscenza delle lingue e delle culture estere la capacità di saper interpretare un messaggio espresso con le modalità tipiche di un Paese per renderlo fruibile a persone di cultura diversa. È per questo che ci sentiamo perfettamente affini a questo progetto editoriale”.

Elegance, precision and quality When a magazine is translated well

The magazine “Paesaggi Veneti” is translated by SK idea with headquarters in Thiene. A young and dynamic studio, with a special care for quality, that has used its flexibility as a competitive edge. Located in a prestigious building, Villa Fabris in the centre of Thiene, the studio specialises in services for companies: from technical, legal, business and editorial translations to foreign secretarial liaison work as well as interpreting; from creating layouts for manuals to language courses, held either at the client’s company or in the Villa. “It is an honour for us to translate for this magazine, which promotes and enhances the beauty of our territory,” says Ketty Dal Lago, one of 30

PAESAGGI VENETI

Ketty

the two founders. “Elegance is not just about aesthetics, it is also quality: in our business, it is fundamental to bear in mind not only the starting point but also the desired end result. This means that the words we choose to use must capture the essence of the original text, to render a harmonious translation. We know we do a job that is anything but banal, a job that requires artistry.” “Something we have in common with the magazine,” adds Simone Crestanello, the co-founder of the studio, “is that our profession too is rooted in the territory, although essentially aimed at an international community. The ability to interpret a message expressed in the typical manner of a country, so that people of other cultures can understand and use it, requires a profound knowledge not only of the foreign language itself but of its related culture. This is why we feel we are the perfect partner for this editorial project.”

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Colle di Dante

di Michele Brunelli e Maria Pia Farronato

Il Col di Dante La terra di Ezzelino

Ph Maria Pia Farronato

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PAESAGGI VENETI

Signore e signori, “Benvegni a Roman, in te la Tera di Ecelino”(Benvenuti a Romano d’Ezzelino). Benvenuti “In quella parte della terra prava Italica”, così decanta Dante nel IX canto del Paradiso, che si erge su di un colle che “Non surge molt’alto, che siede intra Rialto e le fontane di Brenta e di Piava”. Quale Grande Storia si cela dietro al più famoso tra i 7 Colli di Romano d’Ezzelino, il “Col Bastia”, noto come il “Col di Dante” per le terzine a lui dedicate, seguitemi un attimo indietro, lontano nel tempo. Su questo colle sono stati ritrovati segni che parlano di abitati preistorici. Da qui, volgendo lo sguardo ad ovest, ecco i colli di Marostica, di Angarano e di Bassano del Grappa, ad est ecco i colli di Mussolente e San Zenone degli Ezzelini. A sinistra della Torre di Ezzelino spicca un pezzo dell’antico muro del castello, conosciuto come il “Monumento a Dante” poiché Dante – nella sua Divina Commedia – cita il colle e gli Ezzelini ed a memoria compare un’effige ove si legge una terzina del IX canto del Paradiso. Qui, su questa fascia di colli, su questo colle, nel Medioevo nacque qualcosa di grandioso: EZZELINO III. Gli Ezzelini provenienti dalla Valsugana e dalla Valbrenta scesero a valle, insediandosi ad Onara, per risalire lungo la fascia pedemontana a compimento di un grande disegno. Lo stesso paese - Romano d’Ezzelino - porta nel nome il ricordo di questa dinastia.Conquistarono ad est la Marca Trevisana, per estendersi lungo la pedemontana sino a Verona e Brescia, puntando anche a nord, alla città di Trento. Il territorio frantumatosi con le invasioni germaniche, iniziò lentamente a riunirsi sotto la rete di potere ezzeliniana: le città si legarono, non a caso lo storico Giorgio Cracco ci parla di un Ezzelino «artefice remoto … di una originale identità regionale». Sotto gli Ezzelini rifiorisce la cultura e l’econo-


Ph Maria Pia Farronato

Dante’s hill

The land of Ezzelino mia, scatenando invidie e timori tanto che contro i potenti Ezzelini venne organizzata una dura crociata: proprio qui su queste terre. Avevano scontentato le vecchie nobiltà locali e stavano dalla parte dell’Imperatore Federico II, che alla morte li rese i principali avversari del Papa. La Chiesa e tutte le città si pronunciarono contro di loro e fu un bagno di sangue. Lo stesso Ezzelino III morì a Cassano d’Adda, lungo quel fiume che corrisponderà al confine occidentale della Serenissima. Gli Ezzelini anticiparono di due secoli lo Stato di Venezia, ma vennero dipinti come pericolosi, malvagi, tiranni e i loro castelli furono rasi al suolo, la loro famiglia massacrata. I loro possedimenti spartiti. Venezia, che pure aveva combattuto contro gli Ezzelini, riprese con metodi nuovi e più pacifici il filo spezzato dell’esperienza ezzeliniana parti-

Ladies and gentlemen, “Benvegni a Roman, in te la Tera di Ecelino” (Welcome to Romano d’Ezzelino). Welcome to “quella parte della terra prava Italica” (that corrupted part of Italian land), as exalted by Dante in canto X of Paradise, which rises on a hill that “Non surge molt’alto, che siede intra Rialto e le fontane di Brenta e di Piava” (is not very high, between Rialto and the fountains of Brenta and the Piave). To tell the Great Story that lies behind the most famous of the 7 Hills of Romano d’Ezzelino, “Col Bastia”, known as “Dante’s Hill” because of the tercets dedicated to it, I have to take you back in time. Signs that speak of prehistoric inhabited areas were found on this hill. From here, looking west, you can see the hills of Marostica, Angarano and Bassano del Grappa, while to the east the hills of Mussolente and San Zenone degli Ezzelini meet the eye. To the left of the Ezzelino Tower is a piece of the ancient castle wall, known as the “Monument to Dante” because Dante mentions the hill and the Ezzelino family in his Divine Comedy; in memory of this, there is an effigy with a tercet from canto IX of Paradise. Here, in this range of hills, on this hill, someone very important was born in the Middle Ages: EZZELINO III. The Ezzelino family that came from Valsugana and Valbrenta descended into the valley, settling at Onara and moving along the foothill area, seemingly completing a large pattern. The family name is included in that of the town, Romano d’Ezzelino, in remembrance of this important dynasty. The family conquered the March of Treviso to the east, extending along the foothills until Verona and Brescia, pointing north, to the city of Trento. The land, broken up by Germanic invasions, slowly began uniting under the 33


Colle di Dante

Ph Maria Pia Farronato

power of the Ezzelino family: the cities bonded, and not by chance does the historian Giorgio Cracco speak about an Ezzelino who was “a remote creator…of an original regional identity.” Under the Ezzelino family, culture and the economy blossomed, sparking off envy and fear, so much so that a tough crusade was organised against the powerful Ezzelino: right here in these lands. The family had displeased the old local nobility and was on the side of Emperor Frederick II who, on his deathbed, made them the main opponents of the Pope. The Church and all the cities pronounced themselves against the family, which resulted in a bloodbath. Ezzelino III died in Cassano d’Adda, along the river that later became the western boundary of the Serenissima Republic. The Ezzelino familiy anticipated the State of Venice by two hundred years, but were portrayed as being dangerous

and evil tyrants. Their castles were wiped out, their family massacred, their possessions divided. Even though it had fought against the Ezzelino family, Venice used new, more peaceful methods to unite the broken thread of the family’s experience, which had started precisely from the “Col Bastia” stronghold. This is the Great Story that moulded this land. The next step is simple: just let its magic inspire you, fall in love with it by sitting on the “poet’s bench” to admire the splendour of the Veneto foothills.

“Land art” - la divina commedia

ta proprio dalla rocca del “Col Bastia”. Questa è la Grande Storia che ha plasmato questa terra ed allora lasciatevi ispirare e innamoratevi della sua magia, semplicemente sedendovi sulla “panchina del poeta”, per ammirare lo splendore della Pedemontana veneta.

INFO Associazione LABC Romano d’Ezzelino (VI) Tel. +39 339 41 99 765 info@labc-laboratoriocivico.it

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Bassano

Vivere Bassano

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PAESAGGI VENETI


Il celebre Ponte Vecchio, ai più noto come il Ponte degli Alpini, si trova in provincia di Vicenza e precisamente nella cittadina di Bassano del Grappa, è considerato uno dei monumenti storici più affascinanti e romantici d’Italia.

Live Bassano

The famous Ponte Vecchio, known to most as Ponte degli Alpini, is in the province of Vicenza, more precisely in Bassano del Grappa. It is considered one of the most fascinating historical and romantic monuments in Italy.

MODELLA: Noemi Cavedon FOTOGRAFIA: Marco Gnata 37


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dal 16 Settembre al 5 Novembre172017 Quinta biennale di fotografia a Bassano del Grappa

170 eventi tra mostre, esposizioni e incontri www.bassanofotografia.it

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Museo Civico Robert Capa

Chiesetta dell’Angelo Joan Guerrero

Palazzo Bonaguro Milko Marchetti

Palazzo Bonaguro Renè Morilla

Palazzo Bonaguro Libby Zhang

Palazzo Bonaguro Alejandro Sala

dal 16 Settembre al 5 Novembre 2017

facebook www.facebook.com/BassanoFotografia

Oltre l’immagine

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O ltr

CITTÀ DI BASSANO DEL GRAPPA

Assessorato alla promozione del territorio e della cultura

ASSOCIAZIONE PRO BASSANO

FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI FOTOGRAFICHE

Riconoscimento n.F24/17


Robert Capa photographed by Ruth Orkin, Paris, 1951 © Ruth Orkin, courtesy Magnum Photos

Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Robert Capa Retrospective Bassano del Grappa Museo Civico 16.9.2017 — 22.1.2018

multiplo.biz

Piazza Garibaldi 34, Bassano del Grappa (VI). Aperto tutti i giorni, anche festivi, dalle 10:00 alle 19:00; chiuso il martedì, 25 dicembre e 1 gennaio. T +39 0424 519 901 / 904 – www.museibassano.it


Foto archivio Distillerie Nardini di Florian

Distilleria Nardini a Bassano del Grappa Ricordi ed emozioni

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Bassano Veneto dopo la Grande Guerra, per ricordare il monte sacro alla patria, cambiò il suo nome in Bassano del Grappa. Chi visita questa bellissima cittadina adagiata lungo il fiume Brenta, non può lasciarla senza avere assaggiato un buon bicchierino di grappa, il famoso distillato della Pedemontana Veneta.

Distilleria Nardini in Bassano del Grappa

Dire Grappa a Bassano è dire Nardini, la storica azienda fondata nel 1779 da Bortolo Nardini, la più antica distilleria d’Italia. Dal mattino fino all’imbrunire i turisti e i bassanesi, affollano la storica bottega con la mescita, posta nel locale storico nella sponda est del Ponte Vecchio.

Those who visit this beautiful town on the River Brenta cannot leave it without tasting a good grappa, the famous spirit from the Pedemontana Veneta (Veneto foothills).

PAESAGGI VENETI

Memories and emotions

After the Great War, Bassano Veneto changed its name to Bassano del Grappa in memory of the mountain that is sacred for its homeland.


È ormai un vero e proprio rito chiacchierare, magari con il cappello in testa, e sorseggiare il famoso “mezo e mezo”, servito nella storica Grapperia Nardini dagli iconici banconieri in camice grigio dal sapore vagamente vintage. Un rito di festa, quasi ancestrale, che richiama il gusto e lo stile Veneto, qui più che altrove. Se poi entriamo con occhio attento, osservando i movimenti ripetitivi degli inservienti, e ci facciamo strada tra alambicchi e bottiglie, ci immergiamo in un mondo particolare che richiama vicende di secoli..

In Bassano, the word ‘grappa’ is synonymous with Nardini, the historical company established in 1779 by Bortolo Nardini, and the oldest distillery in Italy. From morning to dusk, tourists and dwellers alike fill this historical shop, located on the eastern side of the Ponte Vecchio. Chatting away has become a true rite, maybe with your hat still on your head, and sipping the famous “mezo e mezo”, which is served at the legendary Grapperia Nardini by iconic barmen in a grey shirt with a vaguely vintage look. It is a celebratory, almost ancestral rite,

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La continuità storica di questa azienda è stupefacente così come l’amore e l’attenzione continua per i prodotti, da quelli tradizionali a quelli innovativi, proposti ai clienti affezionati in tutto il mondo. E proprio questo respiro internazionale dell’azienda ha spinto la famiglia Nardini, nel 225° della fondazione dell’azienda, ad affidare al maestro archistar Massimiliano Fuksas il progetto di un’opera che ne celebrasse la lunga vita. L’edificio che è stato realizzato, una modernissima architettura di vetro e acciaio situata nella periferia della città, è stata chiamata LE BOLLE ed è diventato un luogo straordinario di architettura contemporanea noto a livello mondiale.

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PAESAGGI VENETI

that here, more than anywhere else, is reminiscent of the “flavour” and style of this region. Looking around carefully, observing the repetitive movements of the people who work there, we move between stills and bottles to enter a special world that evokes events from long ago… The historical continuity of this company is amazing, just like the love and attention that they’ve always paid to their products, both the traditional and the innovative ones, which are offered to loyal customers all over the world. It was the company’s international dimension that pushed the Nardini family, on the 225th anniversary of the company, to commission a project to celebrate its long history, with the choice falling on the master archistar Massimiliano Fuksas. The building that was designed and built, a modern structure of glass and steel located in the city suburbs, is called LE BOLLE (Bubbles), and has become an extraordinary piece of contemporary architecture at international level.


Il famoso fotografo Gabriele Basilico, noto in tutto il mondo per le fotografie dei paesaggi di architettura urbani, ha immortalato con splendide immagini la suggestione di questo luogo. The photographer Gabriele Basilico, famous worldwide for his photos of urban architecture landscapes, has immortalised the charm of this place in splendid photographs.

Tutte le foto sono dell’archivio delle Distillerie Nardini

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L’area della Pedemontana Veneta

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Bu Asiago 5

Monte Cimone

Valstagna

Altopiano di Asiago

Monte Cengio

Val Bren ta

Laghi 8 Monte Pasubio

Arsiero

Posina

Val d’As tico Monte Summano

Monte Novegno

Caltrano Lusiana

Valli del Pasubio

Lugo di Vicenza

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Sengio Alto

P o D

2

Val Leog ra

Schio

Marostica

Fara Vicentino

Thiene

Cima Carega

Malo

Montecchio Precalcino 9

Valdagno

Nove

Breganze

Marano Vicentino

Recoaro

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Sandrigo

Isola Vicentina

Vall e del l’Agno

A-31

Va lC hia mp o

Castelgomberto Vicenza

Trissino Chiampo Montecchio Maggiore

Arzignano i las d’Il Val

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Gambellara

Montebello VIcentino

1 direzione Verona

Soave Monteforte d’Alpone

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Lonigo

Sarego

A-4


ustione Monte Grappa

1

Thiene

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Col di Dante

3

Bassano

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Valdastico

5

Gambellara

6

Breganze

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Posina

8

Isola Vicentina

9

Possagno

3 4

Durello

Maser Romano d’Ezzelino

direzione Treviso

Asolo

Bassano del Grappa

Strada dei borghi e castelli Soave, Montecchio Maggiore, Valdagno, Schio, Thiene, Marostica, Bassano del Grappa, Asolo Strada delle ville Lonigo, villa Pisani Bonetti; Meledo di Sarego, Villa Trissino; Montecchio Maggiore, Villa Cordellina Lombardi; Castelgomberto, Villa Da Schio; Trissino, Villa Trissino; Lonedo di Lugo di Vicenza, Villa Godi Malinverni e Villa Piovene Porto Godi; Bassano del Grappa, Villa Angarano Bianchi Michiel; Maser, Villa di Maser

Covolo di Bustione

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Il Personaggio

di Gisella Zanocco

Franca Monticello Ti racconto una storia...

Franca Monticello è un’apprezzata scrittrice di libri per l’infanzia che abita a Montecchio Precalcino. Quando è nata la tua passione per la scrittura? Amo scrivere da quando, piccolissima, passavo ore con un quaderno in mano, seduta accanto a mia madre che ricamava. La scuola ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della mia attitudine: il maestro elementare diceva che avevo un dono di natura e, più tardi, ottimi insegnanti di lettere mi hanno fatto amare la letteratura e la poesia, amore che ho cercato di trasmettere ai miei alunni quando sono diventata insegnante a mia volta. A questo punto della vita, però, causa lavoro e famiglia, la scrittura era stata pressoché accantonata. La svolta avvenne però più tardi, perché? Si, quando casualmente incontrai il mio maestro elementare. Che fai, scrivi? - mi chiese e, alla mia risposta negativa, quasi mi fece sentire in colpa. Se ho ripreso in mano la penna quella sera stessa, lo devo a lui. Poiché tra figli e scolari, il mio mondo era quello dei bambini, cominciai a dedicare soprattutto a loro le mie storie, senza condividerle con nessun adulto, un po’ per pudore, un po’ per paura del giudizio altrui.

Franca Monticello

Let me tell you a story... Franca Monticello is a much-loved writer of children’s books who lives in Montecchio Precalcino. When did your enthusiasm for writing begin? I have always loved writing since when I was small and I would spend hours with a notebook in my hand, sitting next to my mother while she was embroidering. School played an important role in the development of my inclination: my primary school teacher said that I had a natural gift and, later on, I grew to love literature and poetry through excellent literature teachers. It is a passion that I tried to transmit to my students when I became a teacher. At that point in my life, though, writing was put aside for work and family reasons. The change occurred later, though. Why? Yes, when I ran into my primary school teacher again. He asked me if I was writing, and I almost felt guilty when I said no. I started writing again that very night, thanks to him. Being a mother and teacher, my world evolved around children, so I started dedicating my stories to them, without sharing them with any adults, partly because I

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PAESAGGI VENETI


Avevo però bisogno di confrontarmi con qualcuno e l’occasione mi capitò nel 2008, quando scoprii i concorsi letterari, cui cominciai a partecipare senza problemi perché a giudicarmi sarebbero stati dei perfetti sconosciuti. Gli ottimi risultati che ottenni da subito furono per me una sorpresa e uno sprone a continuare.

was shy, and partly because I was afraid of being judged by others. I did, though, need to exchange views with others, and the occasion occurred in 2008 when I discovered writing competitions. It was easy for me to take part without any fear, because my work would be judged by strangers. The excellent results I obtained from the very beginning were a surprise for me and they gave me the stimulus to continue.

Da allora sono successe tante cose: le “storie” per grandi e piccini di Franca, proprio perché classificate ai primi posti nei concorsi, sono inserite in più di settanta antologie. Ha pubblicato con varie case editrici una dozzina di libri per l’infanzia e un romanzo per tutti.

Lots of things have happened since: Franca’s stories for children and adults, precisely because classified as winners in the competitions, are in more than seventy anthologies. A dozen books for children and a novel for everyone have been published by various publishing houses.

Progetti nel cassetto? Adesso ho una motivazione in più per continuare a scrivere: sono diventata nonna e spero che le mie storie saranno il dono più bello per i miei nipotini.

Future projects? I now have an extra reason for writing: I have become a grandmother and I hope that my stories will become the most beautiful gift for my grandchildren. www.francamonticello.it

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Valdastico

di Gisella Zanocco

Valdastico

L’antica strada della Singela Il Comune di Valdastico si adagia lungo la verde valle da cui prende il nome. Superate le torri di Pedescala e la val D’Assa che scende dall’Altopiano, incontriamo i graziosi paesi di Pedescala, Forni e più in alto San Pietro, che si affaccia lungo la via principale, dal nome ormai desueto: via Regina Margherita. Valdastico ha sempre avuto un rapporto particolare con la sua montagna e il suo torrente. Dai boschi delle montagne proveniva un tempo il legname, che trasportato a valle con slitte e “a strozzo”, veniva segato e fatto fluitare con le zattere nei momenti 50

PAESAGGI VENETI

di piena fino alla pianura vicentina. È lungo la ripida strada della Singela che gli abitanti di San Pietro raggiungevano i loro boschi e le malghe per l’alpeggio; da qui ogni anno scendono a fine settembre le vacche per la transumanza verso le stalle della valle. La ricchezza e la purezza dell’acqua ha portato alla nascita di alcune rinomate attività di pescicoltura, lavorazioni specializzate dall’allevamento delle trote fino alla commercializzazione delle carni, con qualche chicca come il filetto di trota affumicato e della pesca


Valdastico

sportiva. È ancora possibile assaggiare qualche pesciolino di marsone, che da fritto conserva ancora un gusto delicatissimo, se si ha la fortuna di conoscere il pescatore autorizzato. Valdastico è terra di confine dai tempi degli scaligeri di Verona e della Repubblica Serenissima; ha vissuto il dramma del profugato negli anni difficili della Prima Guerra Mondiale e poi lo spopolamento degli abitanti emigranti verso terre lontane, come quelli che si sono stabiliti nella cittadina di Encantado in Brasile, ora gemellata con il Co-

The Municipality of Valdastico lies along the green valley from which it takes its name. Passing by the Pedescala towers and the Val d’Assa that descends from the uplands, we find the pretty towns of Pedescala, Forni and, further up, San Pietro, which faces the main road with its archaic name: via Regina Margherita. Valdastico has always enjoyed a special relationship with its mountain and river. The wood that came from the mountain forests was transported to the valley on sledges or tied together in bundles, then it was cut and made to float on rafts, when the river was in full flow, to the Vicenza plain. The Singela road is long and steep, and it was used by the inhabitants of San Pietro to reach their woods and mountain cottage during the transhumance, when the cows descend from the pastures to return to their sheds in the valley. The richness and purity of

the water resulted in the emergence of trout farming (from trout breeding to marketing), which includes smoked trout fillets and recreational fishing. If you are lucky enough to know a fisherman who is authorised to catch them, you can still enjoy a plate of European bullheads (‘marsoni’ in the local dialect) which, when fried, have an extremely delicate flavour. Valdastico has been a boundary area since the times of the Scaligeri from Verona and the Serenissima Republic; it lived through the difficult years of the First World War and then the emigration of its population to distant lands, such as the town of Encantado in Brazil, which is now twinned with the town. Those who remain cultivate their love for the land and sell quality products such as potatoes or goat cheese. Visitors can relax in these places, even by walking along the numerous trails that lead towards the mountain, making short stops at the local inns and farmhouses.

ph Marco Gnata

ph Marco Gnata

The ancient Singela road

mune. Chi è rimasto coltiva l’amore per la terra e vende prodotti di qualità come le patate o il formaggio di capra. Concediamoci qualche ora di relax in questi luoghi, anche percorrendo i numerosi sentieri che ci portano verso la montagna, con una sosta nelle osterie e agriturismi della zona. 51


A San Pietro in Valdastico, immerso nella natura tra sentieri e prati, sui resti di antichi masi oggi restaurati, sorge l’Agriturismo “Al Cucco”. Un ambiente semplice e accogliente dove l’eco della storia ed il buon cibo si fondono in una atmosfera unica ideale per pranzi e cene in compagnia. Una buona occasione per rilassarsi ed assaporare la natura incontaminata tra l’allegria delle caprette al pascolo, conigli e galline, ed il buon formaggio di capra prodotto con sapienza e tradizione nel caseificio da Marianna e Fabio.

“La bontà è anche salute: scegli i prodotti del tuo territorio. Vieni a trovarci!”

Azienda Agricola Lucca Marianna Località Cucco 2, 36040 Valdastico (VI) - agriturismoalcucco@alice.it Tel. Marianna: 338.1150183 - Fabio: 338.1150182 dal Venerdì al Sabato dalle 19 - Domenica dalle 12 alle 16 e dalle 19

www.agriturismoalcucco.it


Serate d’autunno da dedicare alle nostre passioni

Fiera di Vicenza 19 - 22 Ottobre 2017

con il patrocinio di


L’intervista

di Federica Lago

Casa Cecchin.

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una cantina, una famiglia

Casa Cecchin.

Siamo in località Agugliana, a 250 metri di altitudine nel comune di Montebello e ad accoglierci nella splendida tenuta di questa cantina non può esserci che lui, l’ingegner Renato Cecchin, che subito mi accompagna tra le viti e gli ulivi. È un periodo unico perché molte piante che ci circondano e che caratterizzano questo territorio, tra i più suggestivi del vicentino, sono in fiore: l’ulivo, i vigneti, le ginestre, la senape seminata tra le viti. Un tripudio di colori e di profumi tipico della macchia mediterranea, sembra di essere approdati in un microcosmo dove convivono serenamente gli abeti bianchi ed i fichi d’india carichi di fiori, praticamente un paradiso! I vigneti sono tutt’ intorno alla cantina, in collina, 7 ettari circa di vitigni autoctoni di Durella e Garganega, che traducono perfettamente la mineralità dei terreni su cui crescono nel bicchiere. Si appassiona a raccontare come ha iniziato questo percorso nel mondo del vino, dopo aver insegnato e seguito la professione, nel 1975 compra i primi ter-

We are in Agugliana, in the municipality of Montebello, at 250 metres above sea level. Renato Cecchin is here to welcome us, and he immediately leads me through the vineyards and olive groves. It is a unique period, because the many plants around us that characterise this area, among the most suggestive in Vicenza, are in full bloom: olives, vines, broom, mustard, all growing between the vines. An explosion of colours and aromas that are typical of maquis seems to

PAESAGGI VENETI

a winery, a family


reni in collina e piano piano fa crescere la sua azienda con una missione ben precisa: far conoscere e riportare alla luce questa varietà antichissima che si stava perdendo, la durella. Il 1978 è il primo anno di produzione del Durello, dieci anni dopo un nuovo traguardo, la produzione del primo spumante Metodo Classico, il Durello Spumante che è diventato il vino simbolo dell’azienda. Mi racconta come si trovarono in pochi a condividere la volontà di produrre questo vino, all’inizio solo in 6 aziende tra Vicenza e Verona, soprattutto a credere alla produzione a questa quota, poi il tempo li ha premiati, la caparbietà li ha spinti a creare la DOC e dopo dieci anni il Consorzio, andando a studiare il terreno dei comuni limitrofi per trovare dove gli effetti dei vulcani erano presenti, per poi identificarne i terreni migliori su cui piantare i vigneti. Un gran lavoro e una grande intuizione quella dell’Ingegnere, che possiamo dirlo è un uomo dalle mille sfacettature, geologo, geografo, enologo, tecnico, molto verticale nelle sue analisi, mente vivida e curiosa, appassionato del suo lavoro ma non solo, un piacere ascoltarlo e lasciarlo raccontare del suo mondo. Ci lasciamo con un vino, il Lessini Durello Nostrum, con tre anni di permanenza sui lieviti che si traducono in eleganza ed un nome, ca va sans dire, con un significato non scontato: “nostrum” che riporta al latino, la lingua che aveva studiato ma anche “nostran” in dialetto che significa il vino nostro. 55


L’intervista have reached this microcosm where white firs and prickly pears live happily together, full of flowers. Heaven! Around 7 hectares of autochthonous Durella and Garganega vineyards grow in the hills all around the winery, grapes that perfectly translate in the wineglass the mineral contents of the land they grow in. Renato enthusiastically talks about how he started out in the world of wine. After teaching and following the profession, he bought his first piece of land in the hills in 1975. Slowly but surely his company grew, with a precise mission: to promote Durella and bring to light this ancient variety that was being forgotten. His Durello was produced in 1978, ten years after a new goal: the production of Durello Spumante, the first spumante made from Durello grapes using the classical method. This wine became the symbol of the winery.

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PAESAGGI VENETI

Renato tells me that only a few people wanted to produce this wine (initially only 6 wineries from Vicenza and Verona) and believed in its production at this altitude, but time rewarded them. Their stubbornness pushed them to obtain the DOC quality assurance label, and establish the Consortium ten years later, after studying the land of the adjacent municipalities to find out where the effects of the volcanoes were present, and identifying the best land in which to plant the vines. Renato did an excellent job with great intuition. He is a man of many talents: geologist,

geographer, wine expert, technician with a lively, curious mind; he is enthusiastic not only about his work, but about other things, too. It is a pleasure to listen to him as he talks about his world. We say goodbye with a glass of Lessini Durello Nostrum which, with its three-year fermentation, translates into elegance and whose name has a meaning that is less obvious than it may seem at first glance: “nostrum” which leads back to the Latin, the language Renato studied, but also “nostran”, which means ‘our wine’ in the local dialect.



Gambellara

di Federica Lago

La strada del Recioto e dei vini Gambellara DOC Percorso tra i vini vulcanici

Ad ovest della provincia di Vicenza, ai confini con Verona, si dipana tra i comuni di Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso e Zermeghedo la Strada del Recioto, che conta l’adesione di cantine vitivinicole, ristorazione e strutture ricettive. L’area è dominata dai vigneti che si estendono per circa 800 ettari, su un terreno prevalentemente collinare, buona parte dei quali situati nella zona cosiddetta “classica”, di più antica tradizione produttiva, dove la protagonista indiscussa è l’uva garganega, dalla quale si ottengono vini bianchi secchi, spumanti e passiti. I vini che troviamo in questo particolare territorio sono il Gambellara e Gambellara Classico, vino bianco dal colore giallo paglierino tenue e brillante, dal profumo fresco e delicato, con lieve fragranza di fiore di sambuco. Sempre più richiesto dal mercato è la versione Spumante, ottenuto da uva garganega anche in uvaggio con uve chardonnay, pinot bianco e durella, ottimo come aperitivo, per la sua eleganza e delicatezza. Ma le vere peculiarità della zona 58

PAESAGGI VENETI

The Recioto and Gambellara DOC wines road A trail leading through volcanic vines

To the west of the province of Vicenza, on the boundary with Verona, the Recioto Road unravels through the municipalities of Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso and Zermeghedo. It is a road that leads to wine growers and makers, eateries and accommodation structures. The area is dominated by the vineyards, which extend over approximately 800 hectares of prevalently hilly land, a good part of which is located in the so-called “classic” area where winemaking is an ancient tradition, and where the undisputed protagonists are Garganega grapes, used to make dry white wines, spumante wines and passito (dessert) wines.


Chiesa di Sorio di Gambellara

sono il Gambellara Recioto e il Vin Santo, vini ottenuti da uve garganega fatte appassire con il sistema tradizionale dei picai fino alla primavera dell’anno successivo alla vendemmia per ottenere la resa massima del livello zuccherino. Di colore giallo dorato intenso o ambrato, profumo di frutta matura e passita, sapore intenso, persistente, morbido e caldo, una vera delizia. Non potete bere questi vini senza accompagnarli ai prodotti tipici della zona, primo fra tutti il capretto di Gambellara, a seguire il baccalà alla vicentina, gli asparagi, la sopressa vicentina DOP, il formaggio Asiago DOP e il provolone Valpadana DOP, magari accompagnati con il miele locale. In una terra di grandi vini passiti non può mancare un dolce che li accompagni, il brasadelo, una rustica ciambella composta con ingredienti molto semplici: fior di farina, latte, uova e

The wines that come from this particular area are Gambellara and Gambellara Classico. They are white, straw-yellow in colour, subtle and bright, with a fresh, delicate nose that contains delicate hints of elder flowers. The Spumante version, which is becoming more popular every day, is made from Garganega grapes blended with Chardonnay, Pinot bianco and Durella grapes. It is excellent as an aperitif thanks to its elegance and delicateness. The real features of the area, however, are Gambellara Recioto and Vin Santo, obtained from Garganega grapes that are hung-dried using the traditional ‘picai” (hung) method: the grapes, when harvested, are placed in a grape-drying and ageing loft and are left there until the spring of the following year to obtain the maximum sugar levels. The intense or

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Gambellara mandorle guarnite da granella di zucchero e altre mandorle (per poterlo preparare un tempo i contadini non mancavano mai di piantare una pianta di mandorle nei luoghi più adatti, al margine delle vigne). Il nome deriva, probabilmente, dalla tecnica di cottura, che veniva praticata tramite il forno a legna con le braci (brasa). Altra versione vuole che derivi dalla forma stessa del dolce, che è un filone chiuso a ciambella, e che ricorda quindi un “abbraccio”. Sia quel che sia, i forni di Gambellara continuano a prepararlo per poterlo ancora bagnare nel Recioto ed anche nel Vin Santo.

amber-flecked yellow colour of these wines, their aroma of ripe, dried fruit, and their intense flavour that is persistent, mellow and warm make them a true delight. You must drink them while tasting the typical local products though, first and foremost capretto (goat) from Gambellara, or baccalà alla vicentina (cod cooked Vicenza style), asparagus, sopressa DOP from Vicenza, Asiago cheese DOP and Valpadana provolone cheese 60

PAESAGGI VENETI

DOP, accompanied by some local honey. Great passito wines require the perfect dessert, in our case brasadelo. This rustic type of Bundt cake is made using very simple ingredients: superfine flour, milk, eggs and almonds, topped with sugar and more almonds (in days gone by, farmers would always plant an almond tree in the most suitable places, at the edge of the vineyards, purposely for this cake). The name probably derives from how the cake is cooked, namely in the embers (brasa in the local dialect) of a wood oven. Another version says that the name derives from the shape of the cake, a ring, which brings to mind an embrace (sbrasolare in the local dialect). No matter where the name comes from, the cake is still made by in Gambellara bakeries, so that it can continue being dipped into Recioto and Vin Santo.


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Ville della Pedemontana

di Stefania Sartore

In viaggio tra le ville della Pedemontana Veneta Durante il dominio della Repubblica di Venezia si sono costruite nella terraferma del Veneto, numerose dimore patrizie che, con il grande architetto vicentino Andrea Palladio, nel XVI secolo, hanno poi assunto caratteristiche specifiche. Sono le ville venete il filo conduttore del nostro viaggio tra i Paesaggi Veneti che ci porta a scoprire le residenze signorili e le ville palladiane, inserite queste ultime tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO per la loro unicità ed il loro valore, non riscontrabile altrove. Nei Colli Berici troviamo a Lonigo, prima la villa Pisani Bonetti, progettata da Andrea Palladio e poi la maestosa Rocca Pisana. Villa veneta di fine ‘500 progettata da Vincenzo Scamozzi in stile palladiano, dove storia e architettura si fondono con il paesaggio circostante offrendo, dal colle in cui si trova, un’affascinante panorama sui Colli Berici. Poco lontano incontriamo Villa Trissino, a Meledo di Sarego, realizzata nel Cinquecento su un progetto palladiano, mai interamente realizzato, e di cui restano le barchesse, datate 1567, e la torre colombara. A Montecchio Maggiore incontriamo invece Villa Cordellina Lombardi, opera 62

PAESAGGI VENETI

Travelling among the villas in the Veneto foothills Under the Venetian Republic, many aristocratic villas designed by the great Venetian architect Andrea Palladio in the 16th century were built on the mainland. These unique and valuable Venetian villas, which are on the UNESCO World Heritage List, are the theme of our journey that moves among the manor houses and Palladian buildings of the Veneto region. Lonigo in the Berici Hills is home to Villa Pisani Bonetti, designed by Andrea Palladio, followed by the majestic Rocca Pisana. This Venetian villa, that dates back to the late 16th century, was designed by Vincenzo Scamozzi in Palladian style, and it is where history and architecture blend with the surrounding landscape. From


ph. Marco Gnata

ph. Susanna and Joe photography - www.susannaandjoe.com

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settecentesca dell’architetto veneziano Giorgio Massari, con importanti affreschi del Tiepolo all’interno del salone padronale. Proseguendo il nostro viaggio tra i paesaggi veneti, ci dirigiamo a Castelgomberto per una vista a Villa Da Schio; opera risalente alla seconda metà del Seicento e progettata da Antonio Pizzocaro, circondata da un parco settecentesco con grandi viali, piante secolari e ampi spazi verdi. Sul vicino colle di Trissino si ammira invece la villa omonima, realizzata su più livelli con i giardini e il parco. Ci spostiamo ora nel cuore della pedemontana vicentina per visitare la prima villa del Palladio: Villa Godi Malinverni a Lonedo di Lugo di Vicenza. Realizzata nel 1542 dal famoso architetto vicentino, la villa è arricchita di pregevoli affreschi eseguiti per mano di Gianbattista Zelotti, Battista del Moro e Gual-

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its position it offers a fascinating view of the Berici Hills. Just a short distance away, we find Villa Trissino, at Meledo di Sarego, built in the 16th century following a project by Palladio. The building was never fully completed, and only the barchesse (where the work areas were located), that dates back to 1567, and the dovecote remain. Montecchio Maggiore is home to Villa Cordellina Lombardi, an 18th century work by the Venetian architect Giorgio Massari, with important frescoes by Tiepolo in the main hall. Continuing our journey through the Veneto landscapes, we head towards Castelgomberto for a visit to Villa Da Schio; this building, designed by Antonio Pizzocaro, dates back to the second half of the 17th century. It is surrounded by an 18th century garden with wide boulevards, plants that are hundreds of years old, and vast green areas. In the nearby hills of Trissino you can admire the villa that bears the same name, rising over several levels and with park and gardens. We now move to the heart of the Vicenza foothills to visit Palladio’s first villa: Villa Godi Malinverni in Lonedo di Lugo, Vicenza. Built in 1542 by the famous architect, the villa is decorated with prestigious frescoes by Gianbattista Zelotti, Battista del Moro and Gualtiero Padovano. The romantic garden designed by Antonio Caregaro Negrin is a precious addition to the villa, with its plants that are over a hundred years old and its boulevards. At the rear you will find Italian gardens dating back to the 17th – early 18th century, with statues by Marinali and Albanese.


Ville della Pedemontana

Ponte in legno di Palladio e gustato un assaggio della locale grappa, ci dirigiamo verso la Cinquecentesca Villa Angarano Bianchi Michiel. Villa progettata dal Palladio con funzione agricola e di soggiorno, il suo corpo centrale rimase però incompiuto mentre restano, quali testimonianze palladiane, le barchesse in cui sorge, su quella di destra, la magnifica Scuderia. La Villa è oggi sede di un’azienda agricola, situata nella zona più a est della DOC Breganze, famosa per il Vespaiolo e il Torcolato. 64

PAESAGGI VENETI

Bassano del Grappa, the town also known as the Town of the Alpini, and after tasting the local grappa, we head towards the 16th century Villa Angarano Bianchi Michiel. Designed by Palladio for farming and residential purposes, its central section is unfinished. Only the barchesse remain as evidence of Palladio’s touch, with magnificent stables rising in the one on the right. Today the Villa is a farm, located in the most eastern part of the Breganze DOC area, famous for its Vespaiolo and Torcolato wines.

ph Gilli

3

Still in the Lonedo hills, but a little higher up, we find Villa Piovene Porto Godi. Its attribution to Palladio is uncertain, even though the architect’s most distinctive style is evident. Here, the large English garden is certainly worth a visit. Designed by A. Piovene at the start of the 19th century, it features silent boulevards, grottoes and plants that are more than a hundred years old, among which cedars of Lebanon. After walking over the wooden bridge that was designed by Palladio in

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01 Villa Cordellina 02 Villa Angarano

Bianchi Michiel

03 Rocca Pisana 04 Villa Maser 05 Villa Da Schio

ph Gilli

ph Pierluca Grotto

tiero Padovano. Ad impreziosire la villa, inoltre, il parco romantico, con piante secolari e viali, realizzato su disegno di Antonio Caregaro Negrin e, nel retro, giardinetti all’italiana risalenti al ‘600 - inizio ‘700, con statue del Marinali e dell’Albanese. Sempre sul colle di Lonedo, poco sopra alla prima opera palladiana, troviamo Villa Piovene Porto Godi, di incerta attribuzione al Palladio nonostante la presenza dei più tipici caratteri del grande architetto. Qui merita certamente una visita il grande parco all’inglese disegnato da A. Piovene agli inizi dell’Ottocento, con i suoi silenziosi viali, le grotte e le piante secolari, tra cui grandi cedri del Libano. A Bassano del Grappa, famosa città degli Alpini, dopo aver passeggiato sul


Villa di Maser, o Villa Barbaro, chiude il nostro itinerario tra le ville veneINFO te della pedemontana, portandoci in provincia di Treviso, a Maser. La Villa La Rocca Pisana......................................www.laroccapisana.com è considerata uno dei capolavori di Villa Trissino............................................www.villatrissino.com Palladio, datata 1508 – 1580, con sei Villa Cordellina Lombardi....................www.provincia.vicenza.it magnifiche sale affrescate da Paolo Villa Capra, La Rotonda........................www.villalarotonda.it Veronese le quali vanno a costituire la Villa da Schio...........................................www.villadaschio.eu più estesa e importante realizzazione Villa Godi Malinverni.............................www.villagodi.com dell’artista. Arricchita da vigneti in cui Villa Piovene Porto Godi.......................www.villapiovene.weebly.com è possibile passeggiare, fino alla collezione di carrozze che permette di amVilla Angarano Michiel..........................www.villaangarano.com mirare circa una trentina di esemplari, Villa di Maser..........................................www.villadimaser.it la villa è sede di una storica cantina che testimonia la fedeltà alle origini, avendo da sempre rivestito, il vino, un Our tour among the Venetian villas Venetian villas and Palladian villas, ruolo fondamentale nella vita e nell’e- ends at Villa di Maser, also known that are not just ancient aristocratic conomia della villa. as Villa Barbaro, in the province residences but also the home of of Treviso. The villa, built between wineries and farms, bejewel the Ville Venete e ville palladiane, non solo 1508 and 1580, is considered to Veneto landscapes and guide us on antiche residenze signorili ma anche be a Palladian masterpiece. Its our tour of this magnificent territory. sede oggi di cantine e aziende agrico- six magnificent rooms feature It is a journey that not only allows us le, sono gli elementi che costellano i frescoes by Paolo Veronese, which to admire these elegant works, but paesaggi veneti, guidandoci nel nostro are considered to be the artist’s which also gives us the opportunity tour. Un viaggio che oltre a permetter- biggest and most important work. to visit wineries and taste the local ci di ammirare queste eleganti opere, With vineyards that can be strolled wines, to stop for a meal in these ci offre l’occasione di visitare cantine through, and a collection of carriages, suggestive historical environments, e degustare i loro vini, fermarci per un around thirty of which can be and take part in sought-after events pasto in queste suggestive ambienta- admired, the villa is now the home of held in them. Today, many of the villas zioni storiche e partecipare a ricercati a historic winery. As wine has always are also exclusive places for private eventi che hanno come location pro- played a fundamental role in the life events such as weddings, meetings, prio le ville venete. Molte di queste, and economy of the villa, the winery parties and receptions. inoltre, sono oggi luoghi esclusivi per seems to be proving its loyalty to its eventi privati quali matrimoni, mee- origins. ting, feste e ricevimenti.

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di Florian

Breganze

Dall’alto una terra da scoprire Breganze si annuncia da lontano, alla vista di quel bellissimo campanile, il secondo più alto del Veneto con i suoi 90 metri subito dopo quello di San Marco, che si staglia tra dolci colline e l’Altopiano. Quando poi si arriva in piazza ci si sorprende per questo salotto della Pedemontana Veneta, sempre animato dall’alba al tramonto e anche dopo. Una tappa a Breganze è d’obbligo per le sue numerose cantine e per i suoi vini Doc, al centro della Strada del Torcolato che da Thiene porta a Bassano del Grappa. E’ Breganze una terra laboriosa, già terra dei fratelli Scotton, tre preti strenui difensori del potere temporale del Papa nell’Ottocento, ma anche dei Laverda che qui impiantarono le loro aziende, dai cannoni antigrandine, alle moto da corsa, passando per le macchine agricole che ancora oggi si producono qui in moderni stabilimenti. Breganze è territorio creativo non solo per quel binomio copiare-migliorare che è proprio di questa gente, ma anche per le attività e per la posizione fe70

PAESAGGI VENETI

Breganze

Discovering the land from the sky Breganze is clearly visible from a distance, thanks to its beautiful bell tower silhouetted between the rolling hills and the Asiago plateau. Rising for 90 metres, it is the second highest bell tower in Veneto, with St. Mark’s only just taking first place. When you reach the main square, you will be surprised by the beating heart of the town of the Pedemontana Veneta area, buzzing with activity from sunrise to sunset and even through the night. A stop at Breganze’s numerous wineries and a taste of its DOC wines is a must, located as it is in the middle of the Torcolato Road that runs from Thiene to Bassano


Chiavon bianco and Chiavon nero streams run, and tasting the local products at the festivals are highly recommended activities. Visit Breganze during the Festival of San Martino in November, which is attended by thousands of people: the curious, the enthusiasts and tourists. Stroll among the market stalls and go up to the bell-chamber in the bell tower, then enjoy the local speciality for lunch: torresan allo spiedo (spit-roasted pigeons), accompanied by DOC Breganze red wine. Breganze’s true glory, however, is Torcolato, a wine made from Vespaiolo grapes that are twisted into rings, and then dried on strings that hang in the lofts and in the airy rooms of the wineries. Stop at the bars in the square and do as the locals do, that is accompany chatter with Torcolato, passito wine, sweet and yet not sweet, a true delight for your palate.

ph Gilli

ph Gilli

del Grappa. Breganze is an industrious area, which was the birthplace of the Scotton brothers, three priests who courageously defended the temporal power of the Pope during the 19th century, but also of the Laverda family who established their companies in the town, producing hail cannons, racing motorbikes, and farming machines that are still being produced here in modern factories. Breganze is a creative land, not only for the copy-improve binomial that is typical of the local people, but also for its activities and its extremely favourable position, which was also chosen as the main headquarters of Diesel, the worldwide known clothing brand. There are many reasons why you should stop among these rolling hills sprinkled with vineyards, among the people who speak the Veneto dialect but in fact dialogue with the world. Visits to the wineries, the ancient Tamiello ironworks that has been working since the 15th century, and the old Radin workshop are a must. Taking a walk in the hills through which the

licissima, scelta anche per il quartier generale dell’azienda di abbigliamento Diesel, un marchio noto in tutto il mondo. Mille sono i motivi per una sosta tra queste dolci colline vitate, tra questa gente dal parlare veneto che in realtà dialoga con il mondo. Una visita alle cantine, all’antico maglio battiferro Tamiello funzionante dal ‘400, alla vecchia officina Radin, a spasso per le valli del Chiavon bianco e del Chiavon nero e all’incontro con i prodotti della terra nelle feste. Un consiglio: una vista a Breganze in occasione della Fiera di San Martino a novembre, che richiama migliaia di appassionati, curiosi e turisti, tra le bancarelle concedetevi una salita fino alla cella campanaria del campanile e poi un pranzetto per assaggiare la specialità locale: il piatto del torresan allo spiedo, accompagnato da un rosso breganze Doc. Ma la vera gloria di Breganze è il torcolato, un vino da uva vespaiola che viene fatta appassire “intorcolata”, attorcigliata, negli spaghi appesi alle soffitte e nei locali areati delle cantine. Godiamoci una sosta tra le sedie e i tavolini dei bar della piazza per assaporare il gusto veneto di accompagnare le ciacole con il torcolato, vino passito, dolce non dolce, vera delizia del palato. 71


IL MERCATO DEL SABATO

presso la Cantina Beato Bartolomeo a Breganze AZIENDA AGRICOLA SAVIO

Produzione e vendita diretta prodotti dall’alveare, kiwi, frutta e verdura di stagione Via Villa Capra, 2 - Sarcedo (VI) Tel 0445.884182 Altri mercati: domenica a Camisano Vicentino

FATTORIA IL GELSO

I salumi della tradizione, produzione e vendita Via Costa, 16 - Fara Vicentino Tel 0445-897397

ARTE DELLA PAGLIA DI GIOMAS

Via Soella, 23 - Sandrigo (VI) Vendita formaggi di burlina Altri mercati: venerdì a Piovene Rocchette

Impagliatura sedie di ogni tipo Masoch Antonio Via degli Alpini, 24 - Torrebelvicino (VI) Tel 0445.661460 - Cell 3381380443

AZIENDA AGRICOLA LE TERREBIANCHE MALGA STREVA

TURRA RODOLFO

Produzione e vendita formaggio di capra S.P.46, del Pasubio Vallarsa (TN) Cell. 3343845964 - 3891586005 malgastreva@gmail.com www.malgastreva.it facebook malgastreva

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AZIENDA AGRICOLA CA’ BERTACCHI F.LLI GASPARINI

PAESAGGI VENETI

Vendita frutta e verdura locale di stagione. Altri mercati: lunedì a Thiene, mercoledì a Breganze, venerdì a Piovene Rocchette

ZEN GIUSEPPINA

Cappelli e borse in paglia, cappelli, sciarpe e calze in lana, ricami, tutto fatto a mano.

AZIENDA AGRICOLA COLLE D’ORO

Vendita prodotti tipici vicentini. Patate Monte Faldo De.Co. Produzione e vendita pane artigianale cotto in forno a legna anche senza lievito di birra. Strada per S. Benedetto a 500 mt dal centro di Selva di Trissino (VI) Tel 0445.491094 - cell 3477514069 Aperto domenica dalle 8.00 alle 13.00

AZIENDA AGRICOLA CORTE NOGAROLA s.r.l.

Riso semifino Vialone Nano, Riso superfino Carnaroli, Orzo, Farro, Granturco, Farine dal produttore al consumatore Via strada Spessa, 69 Bagnolo di Lonigo (VI) Tel 0444-832495 cell 3466303128 - 3476738053 corte.nogarola@alice.it

Ph Marco Gnata

Breganze


Comune di Breganze

Le BOTTEGHE di BREGANZE

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Lusiana

di Opfel on Pira

Ad ottobre c’è Pomo Pero! Prende il via il 7 ottobre la Mostra-Mercato che valorizza il lavoro di un’intera comunità impegnata nel recupero del territorio e nella tutela di oltre cento varietà antiche di mele e pere locali. Lusiana era un tempo considerata la culla della frutticoltura in altopiano e ne sono testimonianza molti dei nomi con i quali sono state chiamate nel tempo le contrade e i borghi che la circondano: La presenza di così tante varietà antiche è legata alla storia dei nostri emigranti dei primi del ‘900 che, rientrando dopo la stagione lavorativa in Francia, Belgio o Germania, portavano in regalo alle proprie famiglie le marze, mantenute umide da stracci bagnati, o le sementi portate dall’estero. Alla diffusione della frutticoltura in altopiano parteciparono anche i primi incentivi a fine anni venti: è nel comune di Lusiana che vengono piantate diverse migliaia di piante di melo e pero. E così, in qualche decennio, i prati e campi della zona sud 74

PAESAGGI VENETI

Pomo Pero in October! The Display-Market, which puts on display the work of a whole community committed to preserving the land and protecting more than one hundred ancient varieties of local apples and pears, will start on 7th October. Lusiana was once considered the cradle of fruit farming in the uplands, with proof coming from many of the names given to the surrounding roads and villages


dell’altopiano si son riempiti di meli, peri, susini, ciliegi, noci e castagni. Gli alberi patriarchi vivono oltre cent’anni e sono in grado di produrre fino a dieci quintali di frutta ciascuno. Per la raccolta si usava, e si usa ancora, salire su scale alte anche dieci metri indossando il camiso de saco che permette di mantenere le mani libere per la raccolta tra i rami e poi scendere per scaricare sulle casse o cestoni. Da circa vent’anni l’associazione di Lusiana Opfel on Pira, Mela e Pera in lingua cimbra, è attiva nella salvaguardia degli alberi patriarchi locali e nella valorizzazione dei loro frutti, supportando le iniziative di recupero dei terreni incolti per convertirli in frutteti e nella divulgazione delle buone pratiche per la sostenibilità del territorio montano e dei suoi prodotti. È proprio per promuovere il recupero di questa gloriosa tradizione che l’Associazione Opfel on Pira, l’Amministrazione di Lusiana e l’intera Comunità del paese, organizzano ogni anno la manifestazione Pomo Pero che è giunta alla XVIII^ Edizione. Quest’anno, in programma dall’7 al 15 ottobre 2017, si prospetta ancora più ricca di novità ed eventi. Si aprirà sabato 7 ottobre alle ore 15.00 presso la Sala Consiliare del Palazzon con il convegno “Esperienze di recupero e valorizzazione dei terreni montani e delle contrade, nell’Anno del Turismo Sostenibile” (FAO, 2017) che approfondirà questo tema con importanti relatori che porteranno le loro esperienze concrete e poi il via alla tradizionale mostra espositiva, al mercatino dei prodotti nelle domeniche 8 e 15 ottobre dove si potranno acquistare mele e pere locali, carne secca e salumi di Lusiana, patate di Rotzo, riso di Grumolo, miele di montagna, cosmetici e tisane prodotti alle erbe officinali, confetture, maroni e castagne, vini e dimostrazioni di artigianato locale.

over time. The presence of so many ancient varieties of fruit is tied to the history of our emigrants who, returning from the working season in France, Belgium or Germany during the early 1900s, would bring home grafts, kept damp by wet cloths, or seeds from abroad as gifts for their families. The first incentives at the end of the Twenties helped spread fruit farming in the uplands: in the municipality of Lusiana, several thousand apple and pear trees were planted. As a result, the fields of the southern area of the uplands filled with apples, pears, plums, cherries, walnuts and chestnuts in just a few decades. During harvesting, the fruit pickers would, and indeed still do, go up ladders even ten metres tall wearing a camiso de saco (hessian jacket) that kept their hands free to collect fruit from among the branches. They would then descend to place the fruit in crates or baskets. For around twenty years, the Opfel on Pira (apple and pear in Cimbrian) association from Lusiana has been protecting the local patriarch trees and promoting their fruits, supporting reclamation of the uncultivated land in order to convert it into fruit orchards and spreading good practice for sustaining the mountain area and its products. To promote this glorious tradition, the Opfel on Pira association, the Lusiana administration and the whole town Community organise the Pomo Pero festival every year, which has now reached its 18th Edition. This year it will run from 7th to 15th October 2017, and will present even more novelties and events. It starts on Saturday 7th October at 3.00 pm in the Council Chambers of the Palazzon with the meeting entitled “Experiences in recovering and promoting the mountain areas and the districts in the Year of Sustainable Tourism” (FAO, 2017), during which important speakers will go deeper into the subject by talking about their experiences. After this, the traditional exhibition will be held at the product markets on Sunday 8th and 15th October, where you can purchase local apples and pears, dried meat and salami made in Lusiana, potatoes from Rotzo, rice from Grumolo, mountain honey, cosmetics and infusions made from medicinal plants, jams, chestnuts, wine, and see demonstrations of local craftwork.

Comune di Lusiana tel. 0424.406009 int. 5

www.pomopero.bio www.facebook.com/pomopero 75


Lusiana

DOVE DORMIRE WHERE TO STAY

La Scuola Guesthouse B&B Albergo Ristorante Al Sole

Via Sette Comuni 2/4 - Lusiana (VI) antocallegari@yahoo.it Tel: 0424.406004

Locale a conduzione famigliare. Servizio di B&B tutto l’anno. Pensione completa e ristorazione con cucina casalinga e piatti tipici locali.

Via Campana 20 - Lusiana (VI) Tel: 333.3792859 - 0424.066244 www.locandalascuola.com FB: lascuolalusiana instagram: lascuolalusiana

Sorpresa, incanto e nostalgia in una vecchia scuola. Charming, unique, unexpected B&B in an old school.

Osteria Sciessere

Via Sciessere 46 - Lusiana (VI) Tel: 0424 407468 - 335 6979905 FB: Osteria Sciessere - Possibilità di prenotazione on line su Trip Advisor

Spazio esterno panoramico, piatti stagionali e serate degustazione con musica dal vivo. Adatta a coppie, famiglie e compagnie che cercano un’atmosfera d’altri tempi.

DOVE MANGIARE WHERE TO EAT

Vecchia Osteria Bertiaga

Piazza Vitarolo 96 - Lusiana (VI) Tel: 0424.1909194 - bertiaga@libero.it FB: VecchiaOsteriaBertiaga

Bar Albergo Diana

Viale Europa 5 - Lusiana (VI) Tel: 0424.406016 albergodiana.lusiana@gmail.com FB: dianabar

Pernottamento prima colazione, pranzi veloci tavola calda.

Alla Rosa Ristorante Pizzeria Locanda

Via Velo, 32 - Lusiana (VI) Tel e Fax: 0424.406001 www.allarosa.it - info@allarosa.it FB: Trattoria Locanda Alla Rosa

È un ristorantino a conduzione famigliare ubicato in un edificio storico del 1920. Si possono assaporare piatti tipici e non, e bere dell’ottimo vino in compagnia.

PRODOTTI TIPICI TYPICAL PRODUCTS

Locale a conduzione famigliare da ben 4 generazioni! Pasta fatta in casa, gnocchi, dolci di produzione propria, carne ai ferri e piatti della cucina veneta sono solo alcune delle proposte di questo locale. Pizza cotta nel forno a legna. Inoltre 6 ampie camere moderne con bagno.

La Casa Del Sale

Via Vitarolo 171 - Lusiana (VI) homeofsalt@gmail.com

Un restauro conservativo di un’antica casa contadina in cui si sta bene dentro e fuori. Da qui si parte per escursioni dolci, per camminate impegnative, per visite culturali, per esperienze di buona cucina e per giri in bicicletta.

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PAESAGGI VENETI

Frutta e verdura di Annabel Tescari

Via Cantele Gabriele 6 - Lusiana (VI) Tel: 0424 406968

Accurata scelta di frutta e verdura locali, Nicole e Annabel preparano anche deliziose ricette di zuppe pronte a cuocere, insalate di ortaggi e macedonia di frutta freschissima.


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Posina

di Laura Filippi

Posina

Posina

Un paese da conoscere e amare

Posina never ceases to amaze, for the beauty of its location: a village nestling in a green valley surrounded by mountains and, in the background, the Pasubio mass and plenty of initiatives for developing it, with special consideration to food and wine tourism and the rediscovery of the ancient farming activities, here preserved and passed on with enthusiasm. “Vivi la Val Posina” the participation Foundation of the Municipality of Posina, recently celebrated one year of life during which it concluded lots of initiatives and organised many different events…and it has lots more programmed for October! The main events are: the Walk through Traditions and the Typical local product display market. The first will take place on 8th October and runs along the Contrada trail. During these events, various activities from the past are re-enacted and it is possible to taste traditional products. This year’s edition of the Display market has two novelties: first, the event has been extended over two days instead of one, Saturday 28th and Sunday 29th October, and then the display space has doubled thanks to the recent expansion works carried out in the area.

Posina non finisce mai di stupire, per la bellezza dei luoghi, un paese adagiato in una verde valle contornata da monti e sullo sfondo il Pasubio e tante iniziative per valorizzarlo. In particolare nel turismo enogastronomico e nella riscoperta delle antiche attività contadine, qui conservate e tramandate con entusiasmo. La Fondazione di partecipazione del Comune di Posina “Vivi la Val Posina” ha da poco compiuto un anno e già numerose sono le iniziative che ha portato a termine e le manifestazioni che ha organizzato… e molte altre sono quelle che ha in programma ad ottobre! Le principali sono: la Camminata delle Tradizioni e la Mostra Mercato dei Prodotti tipici locali. La prima, che si terrà l’8 ottobre, si svilupperà lungo il sentiero delle Contrade, nelle quali si rivivranno varie attività del passato e dove sarà possibile assaggiare i prodotti della tradizione. 78

PAESAGGI VENETI

A town to know and love


Per quanto riguarda la Mostra Mercato dei prodotti tipici locali due sono le novità previste per l’edizione di quest’anno: innanzitutto l’evento si svolgerà su due giorni anziché su uno, sabato 28 e domenica 29 ottobre, e poi potrà vantare di uno spazio espositivo raddoppiato grazie ai recenti lavori di ampliamento della zona. Non dimentichiamo poi che la Fondazione “Vivi la Val Posina” sarà presente alla manifestazione La Montagna in Città di Schio nel fine settimana del 14 e 15 ottobre con un fornito stand gastronomico ospitato in piazza Statuto dove sarà possibile degustare i famosi gnocchi di Posina preparati al momento! E allora vale veramente la pena questo autunno visitare questi bellissimi luoghi, assaporare i famosi gnocchi e acquistare i tanti prodotti genuini raccolti per noi dagli abitanti.

Let us not forget that the “Vivi la Val Posina” foundation will be present at the “La Montagna in Città” (Mountain life in the City) in Schio during the weekend of 14th and 15th October, with a well-supplied food stand hosted in piazza Statuto, where visitors can taste the famous gnocchi from Posina that are prepared on the spot! Visiting these beautiful places, tasting the famous gnocchi and purchasing the many genuine products picked for us by the local inhabitants is a truly worthwhile experience.

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A passeggio nell’incanto dei boschi autunnali della 㻌 㼂㼍㼘㼜㼛㼟㼕㼚㼍㻌㼠㼞㼍㻌㼞㼕㼏㼛㼞㼐㼕㻘㻌㼜㼞㼛㼐㼛㼠㼠㼕㻌㼠㼕㼜㼕㼏㼕㻌㼑㻌㼢㼑㼏㼏㼔㼕㻌㼟㼍㼜㼛㼞㼕㻌 㻌

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㻌 PAESAGGI VENETI


BRAZZALE srl - Posina (VI) - Via Zanchi 21 - Tel. 0445 714060 - info@brazzalesrl.it - www.brazzalesrl.it

LAVORI STRADALI, EDILIZIA CIVILE ED INDUSTRIALE, SCAVI, MOVIMENTO TERRA E OPERE AGROSILVOPASTORALI 81


Isola Vicentina

di Florian

Una storia antica da valorizzare Isola vicentina è la porta di accesso della Pedemontana vicentina, per chi proveniente da Vicenza si reca per Malo a Schio. Dalla pianura ci accompagna una serie ininterrotta di dolci colline con i paesi di Castelnovo, Ignago e Torreselle ai piedi e sulla sommità di questi coni vulcanici. Isola ha origine molto antiche ma i ritrovamenti più numerosi risalgono all’epoca romana, quando si sviluppò l’attività della lavorazione dell’argilla e la produzione di laterizi di diversi formati, come testimoniato dalle ville rustiche emerse durante gli scavi. Ma l’orgoglio di Isola vicentina è sicuramente la straordinaria scoperta della ormai famosa STELE VENETICA, una dedica incisa in caratteri venetici in una pietra basaltica, risalente all’età del Ferro, oggi conservata presso il museo archeologico di Vicenza. La lastra in pietra di forma irregolare con iscrizione in alfabeto e lingua venetica, si dispone in 4 righe. La scritta si legge da destra a sinistra e poi scendendo da sinistra a destra, alternativamente. Si tratta di una dedica di difficile lettura e interpretazione ma dove compare invece in maniera chiara e inequivocabile la parola VENETKENS (genti venete) che è la prima attestazione in assoluto nel Veneto di un aggettivo derivato dal nome della popolazione dei Veneti. La riproduzione della stele è visibile nella sala consigliare del municipio, nel bel palazzo che prospetta sull’ariosa piazza del paese, e da poco tempo anche nella rotonda sulla strada provinciale prima di entrare nella cittadina. Il tutto a raccontare una storia di rilievo ma anche l’intraprendenza di questa gente, testimoniata da un tessuto sociale e imprenditoriale vivo e proiettato al futuro. Ignago di Isola Vicentina

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PAESAGGI VENETI

Discovering history Isola Vicentina is the door that opens onto the Vicenza foothills for those wishing to go from Vicenza to Schio passing through Malo. An uninterrupted range of rolling hills leads the travellers along the plain, through Castelnovo, Ignago and Torreselle at the foot and top of these volcanic elevations. Isola has an ancient history, but most of the findings date back to the Roman era, when crafted clay and bricks of different shapes were developed, as testified by the rustic villas that emerged during excavations.


hall, the beautiful building that looks onto the airy town square, as well as on the roundabout on the country road that leads to the town, where a copy was recently placed. It is a wonderful story about the importance of this town, but also about the resourcefulness of its people, testified by a social and business fabric that is very much alive and future-oriented.

LA FESTA E LA De.Co SPIEDO DI MAIALE FARAONA E POLENTA ONTA La “Festa dello Spiedo” è nata nel 1961 insieme all’Associazione Pro Isola. Il dott. Carlo Zanettin con un gruppo di amici decise di cercare di dare valore e far conoscere Isola dopo i duri anni del dopoguerra. Si pensò di realizzare una festa gastronomica che fondasse le sue radici nella nostra tradizione paesana e che potesse essere tramandata. La festa si tiene e si terrà sempre la terza domenica di ottobre. Nel tempo l’unica cosa immutata da allora è non cosa si cuoce ma il “sistema di cottura”. Lo spiedo appunto. Anche l’Amministrazione Comunale ha voluto dare la giusta importanza al nostro piatto isolano: ha conferito la De.Co allo spiedo di maiale faraona e “polenta onta” che quest’anno verrà cotto domenica 15 ottobre.

Isola Vicentina’s pride and joy, however, is the extraordinary discovery of the now famous STELE VENETICA (Venetica stone), an inscription in Venetic (the language of the ancient Veneto people) etched onto a basalt stone that dates back to the Iron Age, and which is today preserved at the Archaeology Museum of Vicenza. The stone, of irregular shape, has 4 lines written on it. The words of the first line are read from right to left, those in the second line from left to right, and so on until the end. The inscription is difficult to read and interpret, but the word VENETKENS (Veneto people) appears in a clear and unmistakable manner, the first solid proof in Veneto of an adjective deriving from the name of the Veneto population. The reproduction of the stone can be seen in the Council Chamber of the Town

ph Gilli

Chiesa di Torreselle di Isola Vicentina

THE De.Co SPIT-ROASTED PORK, GUINEA FOWL AND ‘POLENTA ONTA’ FESTIVAL The “Spit-Roast Festival” was first held in 1961, the year in which the Pro Isola Association was established. Together with a group of friends, Mr Carlo Zanettin wanted to make Isola more noteworthy in the difficult postwar years. He decided to create a food festival which had its roots in our local tradition and that could be handed down over the years. The festival is always held on the third Sunday of October. Over the years, the food to be cooked has not changed but the cooking method has, and no doubt about it, today spit-roasted wins hands down! Even the Municipal Authority wished to stress the importance of our local dish by awarding the spitroasted pork, guinea fowl and “polenta onta” (greasy polenta) the De.Co. certification (Certified traditional local products). This year, it will be cooked on 15th October.

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ISOLA VICENTINA

Teatro Marconi Rassegna teatrale d’autunno

SABATO 21 OTTOBRE Spettacolo musicale “PINOCCHIO” ore 20:30 Cantieri Aperti – Compagnia del Villaggio DOMENICA 22 OTTOBRE Spettacolo musicale “PINOCCHIO” ore 16:00 Cantieri Aperti – Compagnia del Villaggio DOMENICA 5 NOVEMBRE Commedia brillante ore 16:00 “TI AMO DA MORIRE” Compagnia “Il Covolo” DOMENICA 19 NOVEMBRE ore 16:00

Commedia brillante “IL CLAN DELLE VEDOVE” Compagnia “Lo Scrigno”

INFO CINEMA TEATRO MARCONI Piazza Guglielmo Marconi, 2 36033 Isola Vicentina VI Telefono: 0444 977225

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POWERED BY

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Covolo di Bustione di Daniela Caenaro

Il covolo di Butistone Castello nella roccia

La valle che segue il corso del fiume Brenta, dai laghi di Levico e Caldonazzo a Bassano, si divide in due parti ben distinte :la prima da Primolano a Bassano è nota come Canale di Brenta ed è interamente in territorio veneto,la seconda che è tutta in territorio trentino si chiama Valsugana. Fin dall’antichità il Canale di Brenta è la via di transito tra la pianura e le valli e le montagne più a nord. . In questo contesto assumono una particolare importanza nel corso dei secoli passati le fortificazioni e due in particolare che si trovano nel tratto più stretto della valle sono: il Covolo di Butistone in territorio di Cismon e la Bastia di Enego .Della Bastia rimangono poche tracce mentre il Covolo dopo un recente restauro è visitabile. La caverna incombente sulla stretta gola montuosa è il classico “passo forte” che controlla la strada e il fiume

The Butistone military fort Castle in the rock

The valley that unwinds along the River Brenta, from the lakes of Levico and Caldonazzo to Bassano, separates into two different parts: the first, from Primolano to Bassano, is known as the Brenta Channel and is fully inside the Veneto region, whereas the second, which is fully inside Trentino, is called Valsugana. The Brenta Channel has been a passageway between the plain, the valleys and the mountains further north since ancient times. Over the past few centuries, the forts that were created inside the mountains became important, in particular the two located in the narrowest stretch of the valley: the Butistone Fort (Covolo) in Cismon, and the Bastia in Enego. Few traces of the Bastia remain, but the Covolo was recently renovated and,

Castello del Covolo. Dipinto di Mathias Burgklechner in “venti disegni di castelli e città tirolesi”. 1610

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luogo di transito per merci, persone ed eserciti. La caverna che per la sua natura carsica ha al suo interno una sorgente d’acqua, è stata adibita a luogo di rifugio fin dall’antichità ed al suo interno sono state trovate monete di epoca romana. La storia documentata del Covolo incomincia intorno all’anno Mille con la lotta tra Arduino marchese di Ivrea e l’imperatore per il regno d’Italia, che si conclude con la vittoria dell’esercito imperiale. Nei secoli successivi il Covolo diviene proprietà del vescovo di Feltre, degli scaligeri, dei Visconti, dei da Carrara e dei veneziani. Nel 1516 alla fine della guerra di Cambrai viene assegnato agli imperiali pur essendo in territorio veneto. Rimane enclave imperiale fino all’avvento di Napoleone. Dall’Ottocento non ha alcuna funzione militare, durante il primo conflitto mondiale venne utilizzato come polveriera. La fortificazione era composta da due elementi, ma dello sbarramento inferiore situato in quella che era la strada regia imperiale rimangono labili tracce. La caverna del castello superiore ha conservato, nono-

as such, can be visited. The cavern that overhangs the narrow mountain gorge is the classic “fort pass” that controls the road and the river where goods, people and armies passed. The karst cavern, which holds a water spring, was used as a refuge in ancient times, and coins from the Roman era were found there. Documents about the Covolo date back to around the year one thousand, with the battle between Arduino, the marquis of Ivrea, and the emperor for the kingdom of Italy, which ended in a victory for the Imperial army. In the centuries that followed, the Fort became the property of the bishop of Feltre, the Scaligeri, the Visconti, the da Carrara families and the Venetians. In 1516, at the end of the Cambrai war, it was given to the emperors, even though it was included in the Veneto territory. It remained an imperial enclave until the arrival of Napoleon. It was not used for military purposes from the 19th century onwards, but during the First World War it was used as an

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Covolo di Bustione stante i ripetuti saccheggi, molte testimonianze e si sviluppa attraverso quattro livelli. Le strutture inferiori comprendono la grande sala dell’argano da cui si entra nella galleria ipogea che porta alle cisterne dell’acqua e un forno. La grande cisterna quadrata è interamente scavata artificialmente e così pure il locale adibito a prigione. Sempre scavata nella montagna risulta una stanza adibita a caneva. Una scala di pietra porta al secondo livello a quella che era la sala di combattimento con il muro merlato in parte affrescato, e la contigua chiesetta di san Giovanni decollato. Nella chiesetta ci sono affreschi ed un altare riconducibili al ‘500. Al terzo livello sono riconoscibili le stanze di abitazione della guarnigione. Da questo livello si accede alle gallerie e ai due piombatoi. Il quarto livello ha lasciato alcuni resti di muratura e da questo si accede ad una caverna interamente scavata nelle viscere della montagna. Sappiamo che la fortezza poteva ospitare fino a 400 soldati. Interessanti sono i graffiti presenti in loco che coprono un arco di anni che vanno dal ‘500 ai giorni nostri. Un luogo affascinante da conoscere e visitare.

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armoury. The fort consisted of two elements, but faint traces remain of the lower barrage, located in what was once the imperial controlling road. The upper cave, in spite of repeated raids, has preserved historical artefacts and develops over four levels. The lower structures include the large room where the hoist was located, which leads to the hypogeum tunnel that in turns leads to the water tanks and to an oven. The large square tank was dug artificially, just like the room that was used as a prison. Also dug into the mountain is a room that was used as a cellar. A stone stairway leads to the second level, and to what once was the fighting room with a crenelated, partly frescoed wall; there is also the St. John’s chapel with frescoes and an altar that date back to the 16th century. The living and garrison rooms are on the third level from which the galleries and the machicolations can be accessed. Some masonry remains on the fourth level, and from here you access a cavern dug into the mountain. We know that the fort could VISITE hold up to 400 soldiers. da maggio ad ottobre il sabato e The on-site engraved la domenica o su prenotazione images, which cover a INFO period that goes from tel. 338.8308984 the 16th century toamministrazione@coopvalcismon.it date, are particularly interesting. It is a BIGLIETTO fascinating place to 5€ intero - 3€ ridotto know about and visit.


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