CITTA' DI SCHIO: Masterplan della città pubblica

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Raffaello Muraro, Lorenzo Baldini, Farida Cavedon, Roberto Franceschini, Giampiero Lupatelli, Giulio Mari, Antonio Pisanò, Giulio Saturni, Francesco Scaramuzza, Marco Vezzali, Ugo Baldini

Comune di Schio (Vicenza)

A SCHIO: UN PROGETTO PER LA CITTA’ PUBBLICA SCHIO - 14 FEBBRAIO 2013

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CAIRE - Urbanistica


CITTA’ DI SCHIO: MASTERPLAN DELLA CITTA’ PUBBLICA

La città pubblica deve migliorare le sue performance sia dal punto di vista della qualità dei servizi che della forma urbana, che delle soluzioni organizzative, accompagnando il cambiamento in corso, innovandosi.

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Presentazione

ACCOMPAGNARE IL CAMBIAMENTO

Ogni Comune che vuole agire con efficacia ed efficienza nelle sue attività non può non partire dalla comprensione del profondo cambiamento in corso nel contesto. Non si può non fare i conti con il fatto che: E’ in corso una immigrazione di lungo raggio che ha come “fattore di spinta” la fuga dalla povertà; e che ’immigrazione è richiamata anche da “fattori di attrazione” che hanno origine nel mercato del lavoro per lo squilibrio demografico tra le classi di età in ingresso e in uscita; Anche le famiglie oltre alle imprese richiamano immigrazione per la crescente domanda di lavoro di cura per l‘invecchiamento della popolazione e la crisi dei modelli familiari; La popolazione invecchia perché aumenta la speranza di vita; negli ultimi sei anni è aumentata di 1,3 anni per gli uomini e di 1,6 anni per le donne; La natalità si riprende solo ora e molto lentamente dopo un lungo periodo di crisi della riproduzione naturale e in modo asimmetrico, il Sud perde per la prima volta capacità riproduttiva; RE Cresce la disuguaglianza sociale nella distribuzione dei redditi delle famiglie e nell’accesso alle opportunità dell’abitare e a quelle formative, di lavoro, di fruizione dei servizi tra popolazioni che risiedono in territori diversi: le condizioni abitative tornano ad essere il più rilevante indicatore di povertà; Il sistema di welfare è messo in crisi anche a livello locale per i problemi di una fiscalità non ancora in equilibrio nel rapporto tra centro e periferia e, per l’affollarsi di domande sempre più estese e diversificate: a partire da una nuova domanda di housing sociale; Aumenta il tempo dedicato alla mobilità per gli scambi tra casa e lavoro per effetto del progressivo dilatarsi delle dimensioni dei mercati locali del lavoro e per la crescente congestione dei sistemi di trasporto e il ritardo delle politiche di mobilità sostenibile; Aumenta la pressione sulle risorse naturali esercitata dallo sviluppo economico: l’energia innanzitutto ma anche l’acqua e il suolo, il paesaggio; L’instabilità dei mercati finanziari incide sull’economia reale mentre il Paese risente di una perdita di competitività accumulata nel tempo che incide pesantemente sul territorio da abitare e sulla sua sicurezza. 3

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GLI SCENARI DEL CAMBIAMENTO

VARIAZIONE DELL’ACCESSIBILITA’ 2001 - 2010 - tempo 30’ popolazione residente al 2001

56.995.744

al 2010

60.626.441

variazione +3.630.697

Popolazione

%

35,6 35,6 mil. mil.

86,6% 86,6%

crescita periurbana

In dieci anni 3 milioni e mezzo SUD E ISOLE Popolazione dei comuni con variazione di accessibilità superiore al 2%

Variazioni percentuali di accessibilità della popolazione residente 2001 – 2010 (%sull’accessibilità del 2001) tempo 30’

immigrazione

CENTRO - NORD Popolazione dei comuni con variazione di accessibilità superiore al 2%

- NOVITÀ DEL SALDO MIGRATORIO

Popolazione

%

8,6 8,6 mil. mil.

44,2% 44,2%

Dal sud emigrazione di qualità verso il nord Nel sud crisi del saldo naturale 4

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GLI SCENARI DEL CAMBIAMENTO

- NOVITÀ DEL SALDO MIGRATORIO

VARIAZIONE DELL’ACCESSIBILITA’ 1991 - 2001 - tempo 30’

crescita periurbana

popolazione residente al 1991

56.778.031

al 2001

56.995.744

variazione +217.713

CENTRO - NORD Popolazione dei comuni con variazione di accessibilità superiore al 2%

Popolazione

%

16,3 16,3 mil. mil.

39,8% 39,8%

crescita periurbana

217 mila in dieci anni SUD E ISOLE Popolazione dei comuni con variazione di accessibilità superiore al 2%

Popolazione

%

8,0 8,0 mil. mil.

40,8% 40,8%

Spresidio delle politiche fondiarie pubbliche, deficit di aree per le nuove politiche di welfare (social housing in particolare) CAIRE - Urbanistica

Variazioni percentuali di accessibilità della popolazione residente 1991 – 2001 (%sull’accessibilità del 1991) tempo 30’

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AD UNA SCALA PIU’ LOCALE Aumenta la domanda di ospitalità e di servizi Differenza di accessibilità della popolazione residente 1991 – 2001 (% sull’accessibilità del 1991) – 30’

1991 -2001

CAIRE - Urbanistica

Differenza di accessibilità della popolazione residente 2001 – 2010 (% sull’accessibilità del 2001) – 30’

2001 -2010

Stranieri accessibili per 1.000 residenti accessibili 30’

STRANIERI 2010

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L’IMPOVERIMENTO E LA PERDITA DI COMPETITIVITA’ DEL PAESE

Reddito pro-capite dei comuni rispetto alla media comunitaria (UE)

1987

2006

Popolazione al 1987 dei comuni Regioni Piemonte Valle d'Aosta Lombardia

con redd.pro-capite < media CEE (1) 386542.0 14.410 2.675.130

Veneto Friuli Venezia-Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Prov. Aut di Bolzano Prov. Autonoma di Trento Totale Italia

CAIRE - Urbanistica

Popolazione al 2006 dei comuni

totale % (2) (3)=(2)/(1) 4377229.0 8.8 114.325 12.6 8.886.402 30.1

1.946.955

4.384.742

58.046 115.022 212.243 538.389 252.705 462.113 1.718.976 797.245 242.369 5.302.904 3.504.730 548.751 2032131 5.063.820 1.179.358 173.971 101.514 27.327.324

1.210.242 1.749.572 3.924.199 3.568.308 818.226 1.428.557 5.166.353 1.257.988 334.680 5.748.439 4.057.687 621.506 2146724 5.141.343 1.694.457 436.604 445.382 57.512.965

44.4 44,4 44,4 4.8 6.6 5.4 15.1 30.9 32.3 33.3 63.4 72.4 92.2 86.4 88.3 95 98.5 69.6 39.8 22.8 47.5

Regioni Piemonte Valle d'Aosta Lombardia

Veneto Friuli Venezia-Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Prov. Aut. di Bolzano Prov. Autonoma di Trento Totale Italia

con redd.pro-capite < media CEE (4) 1.646.296 37.907 4.103.774

totale % (5) (6)=(5)/(4) 4.347.589 37.9 124.412 30.5 9.510.691 43.1

2.572.005

4.756.077

612.523 760.765 1.155.010 2.209.298 581.271 1.011.456 2.725.699 1.233.477 266.004 5.496.814 3.651.676 524.331 1.896.176 4.978.268 1.496.582 158.546 285.999 37.403.877

1.210.492 1.609.065 4.205.498 3.629.116 870.440 1.532.514 5.399.139 1.307.622 320.524 5.790.693 4.070.769 592.746 2.001.337 5.017.142 1.657.659 485.197 504.813 58.943.535

54.1 54,1 54,1 50.6 47.3 27.5 60.9 66.8 66.0 50.5 94.3 83.0 94.9 89.7 88.5 94.7 99.2 90.3 32.7 56.7 63.5

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FARE DI PIU’ CON MENO

Più problemi, meno risorse, nuovi vincoli / opportunità: bisogna lavorare sull’efficienza e sulla coesione del sistema Paese mq Sul mc gas anno eq kg CO2/KWt

54.388 kg CO 2

Fare di più con meno La scommessa della green economy: consumare meno energie per liberare risorse per lo sviluppo, educare al riuso, investire sulla sostenibilità efficiente, ambientale e sociale: con progetti integrati. Esempio di riqualificazione energetica in un

Risparmio -20.000 €/anno

Risparmio -26.000 €/anno

Costo oggi 28.320 €/anno 38.133 mc di gas –66% CO2 18.727

intervento ERS a Fontanellato (PR)

–92% CO2 4.710 2.381 –94% 2.030 2.030 Impianto a gas metano Impianto a pompa di calore + GHP stato di progetto 9.526 – 76%

Fare di più con meno

1.590

Investire in capitale umano agendo su una revisione dei processi formativi e sulla capacità della immigrazione di fare innovazione; non perdere giovani scolarizzati, attrarre risorse qualificate e formare chi perde il lavoro. Fare più impresa, rigenerare l’etica del mercato, rinnovare l’amministrazione, migliorare le performance pubbliche: agire sulla qualità e sulla capacità di attrarre investimenti che questa garantisce.

gas metano stato attuale

Le fasce tra 45 e 64 anni (mediamente +14.000 residenti) potrebbero creare in assenza di politiche adeguate problemi di carattere sociale Il calo demografico (mediamente -14.000 residenti) nelle fasce di età tra 25 e 44 anni porterà nuova immigrazione?

Evoluzione della popolazione 2008–2020 secondo le tendenze attuali a Parma

Fare di più con meno Riqualificare la città partendo dal vicinato, dal quartiere, migliorare il rendimento sociale della città pubblica (cioè crescere il PIL dei servizi…), produrre nuovo welfare della sussidiarietà della integrazione e della responsabilizzazione.

Centro storico

Il potenziale di Comunità a Bologna

Fare di più con meno CAIRE - Urbanistica

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POTENZIALI DI COMUNITA’: IL RUOLO DEL VICINATO C’è un accordo sostanziale sull’importanza di valorizzare la struttura di base della città intorno al concetto di vicinato. La vita urbana si manifesta, nel quotidiano, in una condizione di prossimità spaziale in relazione ai luoghi delle attività e dei servizi di vicinato. In questa dimensione si esprime in primo luogo la socialità pubblica e attraverso questa si costruiscono le reti di comunità. E il Potenziale misura la capacità dei servizi e della loro dislocazione di contribuire a fare comunità. 9

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POTENZIALI DI COMUNITA’: IL CASO DI VERONA Potenziale di Comunità= la casa e il confort urbanistico e i servizi che aggregano, integrano e rendono sicuri

Centro storico

CAIRE - Urbanistica

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IL MODELLO DI VALUTAZIONE - i passi del percorso

2° PASSO

3° PASSO

4° PASSO

5° PASSO

1° PASSO Localizzazione sul territorio dei delle barriere territoriali.

servizi esistenti e

Attorno ad ogni servizio è stato individuata sul territorio comunale un’area circolare (con raggio 400m) che identifica l’accesso pedonale nel tempo di 5 minuti. L’accessibilità al servizio rappresentata da tale area è stata incrociata in corrispondenza delle barriere territoriali.

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CAIRE - Urbanistica


IL MODELLO DI VALUTAZIONE - i passi del percorso

1° PASSO

3° PASSO

4° PASSO

5° PASSO

2° PASSO Le barriere non sono completamente impermeabili. L’accessibilità al servizio è interrotta in corrispondenza delle barriere territoriali considerando anche i varchi presenti quali passaggi pedonali semaforizzati e i sottopassi ferroviari e delle tangenziali. La presenza dei varchi determina la non completa permeabilità della barriera: in uscita dal varco si crea un’area di accessibilità il cui raggio è uguale alla differenza tra i 400 mt e la distanza tra il varco e il servizio.

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CAIRE - Urbanistica


IL MODELLO DI VALUTAZIONE - i passi del percorso

1° PASSO

2° PASSO

3° PASSO

4° PASSO

5° PASSO

Alla accessibilità corrisponde una

popolazione

Ogni servizio è stato “pesato” calcolando quanti residenti di ciascun quartiere potevano e/o erano in grado di accedere pedonalmente ai servizi in maniera sicura.

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IL MODELLO DI VALUTAZIONE - i passi del percorso

1° PASSO

2° PASSO

3° PASSO

quartiere è calcolata la popolazione servita Per ogni

5° PASSO

4° PASSO

La qualità e l’accessibilità ai servizi sono valutate nei diversi quartieri in base alle percentuali di popolazione accessibile in condizioni di confort e sicurezza. Tre soglie identificano il livello di dotazione che permettono ad un quartiere di definirsi autosufficiente nel sistema urbano parmense. Le tre soglie di dotazione dei servizi sono: 1. popolazione servita superiore al 50% 2. popolazione servita compresa tra il 20 e il 50% 3. popolazione servita inferiore al 20%

Quartiere Quartiere

pop. pop.2007 2007

elementari elementari2008 2008 v.a. % v.a. %

1.1.Parma ParmaCentro Centro 2.2.Oltre OltreTTorrente orrente

18.956 18.956 8.221 8.221

16.176 16.176 8.046 8.046

3.3.Molinetto Molinetto 4.4.Pablo Pablo

17.470 17.470 14.630 14.630

3.004 3.004 7.718 7.718

5.5.Golese Golese 6.6.San SanPancrazio Pancrazio

8.415 8.415 8.317 8.317

1.539 1.539 1.463 1.463

7.7.San SanLeonardo Leonardo

18.300 18.300

5.047 5.047

elementari elementari2009 2009 v.a. % v.a. % 85,3 85,3 97,9 97,9 17,2 17,2 52,8 52,8 18,3 18,3 17,6 17,6 27,6 27,6

16.176 16.176 8.046 8.046 3.004 3.004 7.718 7.718 2.332 2.332 1.492 1.492 9.361 9.361

elementari elementari2011 2011 v.a. % v.a. % 85,3 85,3 97,9 97,9 17,2 17,2

52,8 52,8 27,7 27,7 27,7 27,7 27,7

17,9 17,9 17,9 17,9 17,9 51,2 51,2 51,2 51,2 51,2

16.176 16.176 8.046 8.046 3.004 3.004 7.718 7.718

85,3 85,3 97,9 97,9 17,2 17,2 52,8 52,8

2.691 2.691 2.978 2.978

32,0 32,0 32,0 32,0 32,0 35,8 35,8 35,8 35,8 35,8

9.361 9.361

51,2 51,2

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IL MODELLO DI VALUTAZIONE - i passi del percorso

1° PASSO

2° PASSO

3° PASSO

4° PASSO

L’accessibilità pedonale si estende in un territorio più vasto con la rete ciclabile

5° PASSO

Oltre all’accessibilità pedonale è stata analizzata la rete ciclabile esistente (e quella prevista nel medio periodo) che interessa i servizi. Sono state considerate le piste ciclabili che da ciascun servizio si estendono per una lunghezza diversa a seconda della natura del servizio (1km. per il nido, 3km. per i poliambulatori, 2km. per il resto dei servizi) Parma Centro

Lubiana 15

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POTENZIALI DI COMUNITA’: LA GAMMA DEI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI VALUTATI CATEGORIA

CATEGORIA SERVIZI SANITARI DI QUARTIERE

1

CATEGORIA SERVIZI DI ISTRUZIONE

2

CATEGORIA SERVIZI E FUNZIONI CULTURALI

3

CATEGORIA SERVIZI AMMINISTR., POSTALI E BANCARI

4

TIPO

PESO

farmacie farmacie ambulatori ambulatorieealtri altricentri centrisanitari sanitari

0,14 0,14

poliambulatori poliambulatori

0,48 0,48

centri centridiurni diurni

0,29 0,29

0,09 0,09

asili asilinido nido scuole scuolematerne materne

0,15 0,15

scuole scuoleelementari elementari

0,39 0,39

scuole scuolemedie medie

0,23 0,23

0,23 0,23

centri centriculturali culturaliooassociativi associativi cinema cinemaooteatri teatri

0,30 0,30

centri centridi diaggregazione aggregazione

0,25 0,25

biblioteche bibliotecheoomusei musei

0,30 0,30

sedi sedidecentramento decentramento uffici ufficipostali postali

0,40 0,40

uffici ufficibancari bancari

0,30 0,30

0,15 0,15

0,30 0,30

SOGLIA

0,38 0,38

0,62 0,62

0,4 0,4

chiese chieseoocentri centriparrocchiali parrocchiali

1,00 1,00

11

VERDE DI 6CATEGORIA FRUIZIONE

aree areeverdi verdiattrezzate attrezzate

1,00 1,00

11

7

impianti impiantisportivi sportivi

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8

9

11

TESSUTI STORICI

CATEGORIA TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

10 1,00 1,00

COMMERCIO ARTIGIANATO E PUBBLICI SERVIZI

0,3 0,3

LUOGHI DI 5CATEGORIA CULTO

CATEGORIA

CATEGORIA

TIPO

PESO

bar bar

0,05 0,05

ristoranti ristoranti

0,05 0,05

bevande bevande(vini, (vini,olii, olii,birra birraed edaltre) altre)

0,05 0,05

carne carneeeprodotti prodottiaabase basedi dicarne carne

0,05 0,05

frutta fruttaeeverdura verdura

0,05 0,05

pane, pane,pasticceria, pasticceria,dolciumi dolciumi

0,05 0,05

articoli articoliabbigliamento, abbigliamento,accessori accessori

0,05 0,05

articoli articolidi diseconda secondamano mano

0,05 0,05

articoli articolimedicali medicalieeortopedici ortopedici

0,05 0,05

calzature calzatureeearticoli articoliin incuoio cuoio

0,05 0,05

cosmetici cosmeticieearticoli articolidi diprofumeria profumeria

0,05 0,05

distributori distributoridi dicarburante carburante

0,05 0,05

elettrodomestici, elettrodomestici,radio-televisori, radio-televisori, farmacie farmacie

0,05 0,05

ferramenta, ferramenta,vernici, vernici,giardinaggio, giardinaggio, libri, libri,giornali, giornali,cartoleria cartoleria

0,05 0,05

mobili, mobili,casalinghi casalinghieeart. art.illuminaz. illuminaz.

0,05 0,05

prodotti prodottitessili tessilieebiancheria biancheria

0,05 0,05

tabacco tabaccoeegeneri generidi dimonopolio monopolio

0,05 0,05

edicole edicole

0,05 0,05

centro centrostorico storico

1,00 1,00

stazioni stazionimetropolitana metropolitana fermate tram fermate tram

0,40 0,40 0,20 0,20

fermate fermatebus bus stazioni stazionitaxi taxi

0,20 0,20 0,20 0,20

SOGLIA

0,6 0,6

0,05 0,05 0,05 0,05

00

0,4 0,4 16


LE BARRIERE FISICHE ALLA MOBILITA’ PEDONALE

Orientare il SIT per generare modelli di simulazione: barriere e varchi, accessibilità.

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MASTERPLAN E PIANO STRATEGICO DEI SERVIZI I servizi vanno nell’occasione analizzati sotto molti aspetti sismici ed energetici,funzionali,accessibilità, riconoscibilità, ampliabilità, sicurezza…

Censire, diagnosticare e intervenire: dal Piano Strategico dei Servizi a quello della Valorizzazione delle Proprietà Pubbliche 18

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POTENZIALI DI COMUNITA’: IL CASO DI PARMA COMUNE DI PARMA Indice potenziale Quartieri comunità 1. Parma Centro 6,02 2. Oltretorrente 3. Molinetto 4. Pablo 5. Golese 6. San Pancrazio 7. San Leonardo 8. Cortile S. Martino 9. Lubiana 10. San Lazzaro 11. Cittadella 12. Montanara 13. Vigatto TOTALE COMUNE

7,05 1,86 4,30 0,67 1,14 2,60 0,44 2,12 1,19 1,68 3,51 0,83 1,46

COMUNE DI REGGIO EMILIA Indice potenziale comunità 1. Centro storico 7,13

Quartieri

2. Pieve Modolena 3. Regina Pacis 4. San Pellegrino 5. Rosta Nuova 6. Ospizio 7. S. Croce 8. Gardenia TOTALE COMUNE

1,95 2,51 3,00 2,97 2,27 1,65 1,63 2,45

Potenziale di Comunità= la casa e il confort urbanistico e i servizi che aggregano e danno identità 19 19

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IL “PIL DELLA CITTA’ PUBBLICA” come misura degli

effetti delle politiche di riqualificazione urbana

Il PIL della Città Pubblica nel Quartiere Cittadella di Parma

27,5 mio € Situazione attuale

29,0 mio € Dopo la riqualificazione

La riqualificazione del 3,5% della superficie dei servizi del quartiere comporta un aumento del PIL del quartiere del 5,4%.E naturalmente aumenta il valore delle aree private CAIRE - Urbanistica

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IL “PIL DELLA CITTA’ PUBBLICA” come misura degli effetti

delle politiche di riqualificazione urbana A1 Boulevard di quartiere

Via Mo ntebell o

lla

olo set ver Tra ada Str

Via Pie tro Ce

ca i Ja ia d ris Eu nt’ Sa ada Str

Garantire una migliore continuità delle connessioni pedonali tra l’asse commerciale della via Montebello e la piazza Maestri, ampliando e qualificando gli spazi riservati alla fruizione pedonale, riorganizzando la circolazione e la sosta nella piazza, migliorando l’accessibilità sicura e protetta ai servizi sportivi, anche nella prospettiva di delocalizzare le A.S.Montebello.

1. Riqualificazione funzionale della viabilità esistente in zona 30, incrementando gli spazi di fruibilità pedonale, integrando e valorizzando le aree di supporto al trasporto pubblico locale, migliorando la qualità delle dotazioni ambientali, riorganizzando le aree di sosta, riconfigurando la sezione stradale.

2. Riqualificazione e rigenerazione funzionale di Piazzale Agosti,

incrementando la fruibilità pedonale al contorno delle aree verdi e a supporto delle attività commerciali insediate, anche attraverso la riconfigurazione funzionale della viabilità esistente in zona 30, ad est, e a ovest in strada-cortile, incrementando l’accessibilità e la fruibilità protetta e sicura.

Piazzale Agosti

3. Rigenerazione e densificazione funzionale dell'area a servizi sportivi,

Via Giovanni XXIII

favorendo l'insediamento di funzioni integrate (servizi, commercio, social housing) a supporto del sistema insediativo del quartiere, integrando l'accessibilità alle nuove funzioni insediate con la riconfigurazione fruitiva della viabilità al contorno (strada-cortile).

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CITTA’ DI SCHIO: MASTERPLAN DELLA CITTA’ PUBBLICA

La città pubblica è un investimento per il futuro nel tempo presente: piano /fattibilità/progetto coerenti in uno schema d’azione che va dagli obiettivi e dalle strategie al manufatto realizzato e condiviso.

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IL PIL DELLA CITTA’ PUBBLICA: PIANO/FATTIBILITA’/PROGETTO PROGETTO DI RECUPERO DELLA EX POLVERIERA - Reggio Emilia

LA STORIA Da area militare a servizi sociali INDIVIDUAZIONE DELL’AREA

ricostruire riconvertire

EX POLVERIERA - edificio allo stato attuale: usi presenti, parcheggio sedi associative precarie, la più parte inutilizzato CAIRE - Urbanistica

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IL COMUNE DI REGGIO EMILIA RICERCA PARTNER PER IL QUARTIERE MIRABELLO Il Comune di Reggio Emilia per l’attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana del Quartiere Mirabello ha richiesto con un bando la manifestazione di interesse da parte di soggetti privati. Il Consorzio ha presentato la sua candidatura e ottenuto l’assegnazione degli immobili in diritto di superficie. MIRABELLO - stadio polifunzionale inserito nella struttura fisica e relazionale del quartiere tramite la riduzione, riforma e mimesi delle sue componenti strutturali: tribuna, tralicci dell’illuminazione, vani tecnici, recinzioni e delle sue aree perimetrali da riutilizzare non come confini, ma come elementi di raccordo con il quartiere (percorsi pedonali, ciclabili contraddistinti da alberature, momenti di sosta, attrezzature) e in particolare con il parco Matteotti e la ex polveriera.

POLVERIERA - centro civico diretto a creare un ambito di integrazione e connessione delle principali strutture urbane del quartiere(parco Matteotti, stadio Mirabello, area sportiva), fortemente permeabile e dunque attraversabile ed accessibile a tutte le ore del giorno, interpretato a tutti gli effetti come un ambito del centro storico sia in termini di qualità, che di accessibilità e fruibilità dello spazio pubblico.

2 1 3

4

Superficie complessiva mq. 447.616 Area superficie città pubblica mq.157.600 %città pubblica (escluse le strade) 35% 1. Parco Matteotti 2. Stadio Mirabello 3. Polveriera PIAZZA MATTEOTTI - piazza verde diretta a connettere e integrare tra loro le 3 distinte 4. Area sportiva realtà territoriali (quartiere di via Manara, di viale Risorgimento e del Mirabello)che oggi delimitano fisicamente, senza possibilità di alcuna vera iterazione, e più in generale il Quartiere Mirabello con il centro storico. la progettazione a livello di connessioni dovrà concentrarsi soprattutto su due temi: la riqualificazione di viale Matteotti in termini di nuova qualità urbana, di sicurezza stradale e di dotazione di parcheggi e il collegamento al centro tramite porta san Pietro.

QUARTIERE - connessione e integrazione del tessuto urbano

AREA SPORTIVA - centro sportivo integrato sviluppato all’interno di un’area immersa nel verde dotata di un unico accesso, area che, per evitare fenomeni di congestionamento e di sovrapposizione di funzioni, prevede la delocalizzazione dell’impianto di atletica in altra area da definire, con possibilità di mantenere la pista, inserita in un contesto più ampio di nuove attrezzature sportive,per usi scolatici e di allenamento e la trasformazione dell’area attualmente destinata a campo da calcio

connessione e integrazione del tessuto urbano interventi strutturali per originare chiare einequivocabili connessioni fisiche e percettive tra le componenti pubbliche e private delquartiere che hanno cardine nello sviluppo lineare e nella dilatazione spaziale della dorsaleurbana principale che dal parco Matteotti, tramite via Sante Vincenzi si innesta nell’areadell’ex polveriera e da qui, attraverso le aree pubbliche a verde e a parcheggio e i serviziesistenti, giunge e penetra all’area sportiva; connessioni che fanno perno su un sistema diparchi e viali urbani, su una fitta rete di percorsi ciclabili e pedonali che collegano lecomponenti principali del quartiere e allo stesso tempo delineano e ricostruiscono legerarchie del paesaggio urbano.

24 24 224 4

CAIRE - Urbanistica


IL PRIVATO SOCIALE PROTAGONISTA DEL RECUPERO La presenza delle Cooperative Sociali di Federsolidarietà sul territorio regionale

IL CONSORZIO OSCAR ROMERO i numeri

dall’Atlante della Cooperazione Sociale

1.000 Soci 153

Amministratori

253

Volontari

201

Unità operative di servizio

24

Cooperative socie

37.000.000 Valore aggregato

della Rete Consortile

622.245 € Capitale aggregato della Rete Consortile “Cooperare Cambia” OST per i vent’anni del Consorzio – Reggio Emilia 4 dicembre 2010

25 25 25

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IL CONSORZIO OSCAR ROMERO IL PROGETTO DELLA EX POLVERIERA Con il progetto della Polveriera un sistema di imprese sociali si avvia, nel momento più basso della congiuntura immobiliare e della crisi finanziaria del Paese, a realizzare un intervento da quasi 4 milioni di euro operando in un terreno seminato di incertezze ed insidie, di ostacoli e difficoltà burocratiche che quotidianamente si frappongono alla tempestiva realizzazione del progetto. Per il Consorzio sarà fondamentale raggiungere un buon equilibrio tra la apprezzabilità e il valore sociale degli spazi che vengono reinterpretati e riadattati per le nuove funzioni e la dimensione delle risorse finanziarie da reperire per la loro realizzazione, un equilibrio che è affidato innanzitutto alla sapienza e alla qualità del progetto. Per il Comune (ma sarebbe meglio dire per la comunità) il profilo centrale di valutazione deve essere invece quello del rendimento sociale che l’intervento potrà garantire nel lungo periodo, rispetto strategie alternative. 26 26 26

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IL PROGETTO analizzare e … personalizzare …

Portico e nuova facciata

DATI DIMENSIONALI

Soppalchi esistenti (A)

A B Nuovi Soppalchi (B) 27

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IL DEGRADO DEI LUOGHI E LA DIFFICILE GOVERNANCE DELLA RIQUALIFICAZIONE Il progetto di recupero tra esigenze di: conservazione le Soprintendenze sicurezza la sismica salubrità illuminazione, aereazione sostenibilità energia qualità ambientale sistemazioni esterne accessibilità mobilità dolce e TPL

economicità 4 milioni di euro di investimento 28

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Schema concettuale

LE FUNZIONI, LE ABILITA’, I SERVIZI CO.RE.SS (diurno disab. 400mq - res.disab. 500mq - palestra 170mq) CONSORZIO ROMERO (uffici 200mq) DIMORA D’ABRAMO (uffici 85mq) 30 1 m

SALA CONFERENZE (conferenze 85mq)

q.

m

CREATIV (ristorante 300mq - attività commerciali e formazione 400 mq)

70

q.

mq .

40 0

450 mq.

m

mq. 2.790

q.

0

.

37 m q.

m q.

. mq 0 25

m q. 25 0

Programma funzionale attuale

mq. 2.525

q. 300 m

50 0

q.

0

0

q.

20

m

m

mq 2 15

170 mq.

85 mq.

. 8 5 mq

Programma funzionale iniziale

85 m q.

25

85

0

q. 0m

17

DAR VOCE (ambulatori 300 - mq uffici 85mq)

CAMELLINI (laboratorio fotografico 85mq – ciclofficina 85mq)

m 0

molti attori … in un panorama mutevole

0 30

CREATIV (asilo nido 215mq – ludoteca 85mq)

40

DAR VOCE (uffici 250 mq – casa del volontariato 250mq)

q.

CONSORZIO ROMERO (uffici 250 mq)

. mq

CO.RE.SS (diurno disab. 170mq - res.disab. 450 mq – uffici 200mq)

YOGA AL CENTRO (palestra 170mq) SERVIZI COLLETTIVI (bar-sala conferenze, aule corso 300mqi) 29 29

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LA COMPOSIZIONE DEGLI SPAZI E DELLE ESIGENZE INSIEME DELLE FUNZIONI cercare

I SOTTOINSIEMI e comporre

30 30

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IL PROGETTO – Spazio multiuso

31 31

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IL PROGETTO - Centro disabili - laboratorio

32 32

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IL PROGETTO – Centro residenziale per disabili

33 33

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IL PROGETTO: Uffici Reception

34 34

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IL PROGETTO: Open-space

35 35

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IL PROGETTO: Sala Conferenze

36 36

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Esemplarità e replicabilità

IL “PIL DELLA CITTA’ PUBBLLICA” A REGGIO: misura del

rendimento sociale dei progetti di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio pubblico

LE ALTERNATIVE

A

AFFITTARE GLI IMMOBILI NEL LORO ATTUALE STATO DI CONSERVAZIONE

B

ALIENARE GLI IMMOBILI AL VALORE DEI DIRITTI EDIFICATORI CHE INCORPORANO

LA MISURA DEL LORO VALORE ATTUALE La capitalizzazione dei canoni di locazione (al tasso del 5% in 30 anni) porta il valore attuale a 0,5 Mio €

La cessione dei diritti edificatori (con un indice di 0,5 mq/mq) vale 1,5 Mio di €; ma c’è la crisi e la Soprintendenza

C CONFERIRE GLI IMMOBILI IN USO (E IN DIRITTO DI SUPERFICIE) AD UN INVESTITORE SOCIALE

La capitalizzazione del PIL dei servizi vale:

C1C2-

- (in 25 anni al 5%) 4,4 Mio €

A MEDIO TERMINE A LUNGO TERMINE

- (in 30 anni al 3%) 5,1 Mio € 37

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LA CITTA’ PUBBLICA A SCHIO: Aree da affidare a studi di fattibilità Asse NORD-SUD Assi ottocenteschi Obiettivo: conversione dei viali ottocenteschi in un collegamento che non svolga unicamente il ruolo di connessione estovest, ma che si riconfiguri come boulevard urbano, adeguato alle esigenze dell’itinerario archeologico industriale, cerniera tra l’area delle ex lanerie Rossi con le aree densamente abitate del nuovo quartiere operaio e con il sistema del fiume Leogra.

Obiettivo: Riassetto urbanistico degli spazi aperti e costruiti al fine di reintegrarli coerentemente nel tessuto urbano.

4

Addizione anni ‘60

L’addizione post-industriale

Obiettivo: Formazione di un sistema che relazioni il centro storico e il polo scolastico ricreativo con a capo la stazione degli autobus.

Obiettivo: Riconversione del viale dell’Industria da mera infrastruttura viaria per veicoli motorizzati in un collegamento accessibile a varie modalità di trasporto in grado di connettere aree strategiche per la città.

3

2

Il quartiere del tempo libero Obiettivo: Rafforzamento del contesto come polo scolastico ricreativo dedicato ai giovani della città.

7

5

Asse NORD-SUD di Rio Giovenale Nucleo storico mercatale

Magrè, tempo libero Obiettivo: Formazione di una rete di spazi pubblici e servizi di qualità a sostegno dell’alta densità abitativa.

8

Obiettivo: dotare il centro di una polarità con centro nella piazza dello Statuto che funzioni come cerniera tra le attività commerciali ed amministrative che si svolgono a ovest e la nuova polarità di servizi di interesse comune ad est.

1

Obiettivo: Formazione di un contesto urbano autosufficiente che integri le funzioni artigianali e industriali con quelle residenziali grazie a servizi e spazi pubblici di qualità.

6

38

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LA CITTA’ PUBBLICA: LE BUONE PRATICHE riqualificare – densificare – rigenerare - connettere RIQUALIFICARE

RIGENERARE

DENSIFICARE

CONNETTERE 39

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SCHEMI DI AZIONE PER I PIANI DI DETTAGLIO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTA’ PUBBLICA - legenda Riconoscere una funzione attrattiva da confermare e migliorare nella sua qualità fruitiva Incrementare l’uso esistente, nella frequenza e nelle dimensioni della utenza Trasformare gli usi esistenti prevedendo funzioni più attrattive per qualità del servizio e accoglienza Produrre sinergie da connessione funzionale, ecologica e percettiva

40

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Partire dalla cittĂ pubblica per agire con efficacia sul Piano

SCHIO Piano di Assetto del Territorio Schema

Area delle strategie pubbliche

41

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CITTA’ DI SCHIO: MASTERPLAN DELLA CITTA’ PUBBLICA

Un Masterplan che propone e si evolve in relazione ai bisogni espressi dai cittadini, alle necessità e alle opportunità che avverte chi abita, frequenta, investe e produce, alle tecniche e alle tecnologie disponibili per servire l’uso migliore e alle scelte di vita della comunità. 42

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MASTERPLAN DELLA CITTA’ PUBBLICA: quadro d’unione delle proposte progettuali

Il quadrante del tempo libero

5 8 Poleo Ex ospedale 4 De Lellis

6

3 Addizione anni ‘60

Eco distretto

7 2

Viale dell’industria

1 Centro Storico

Quartiere operaio lungo Leogra

9

Magrè

43

CAIRE - Urbanistica


1

L’intervento riguardante il centro storico si rifà a quattro logiche principali tra loro collaboranti: 1- immaginare perimetralmente al’ambito una serie di ingressi, sruttando le accessibilità già esistenti ma rendendole più riconoscibili e meglio fruibili. 2- grazie ad un operazione principalmente riguardante la pavimentazione e l’illuminazione, omogeneizzare l’asse che dalla stazione porta al duomo, si da marcarne l’identità di arteria pricipale del centro. 3- leggere come un sistema trasversale di piazze tra loro comunicanti, ma dalle diverse caratteri-stiche, questi spazi pubblici: piazza Alvise Conte, nodo Asilo Rossi, Lanificio Conte, piazza Falcone Borsellino, piazza dello Statuto (da reinterpretare) e possibilmente una porzione della zona dei salesiani (da reinventare come piazza), piazzale Don Bosco. 4- grazie al rifacimento dei “retrobottega” adiacenti il teatro Astra di alcuni edifici presenti e degradati, la valorizzazione dei giardini di casa Bakhita, Palazzo Boschetti e delle Canossiane, strutturare un nuovo “asse religioso”, caratte-rizzato dal concatenarsi di spazi più simili ad un chiostro, ad un giardino segreto, cha ad una piazza. Assicurare tra di loro dei collegamenti che lo rendano fruibile in modo continuo e che ne migliorino l’appettibilità turistico religiosa.

CAIRE - Urbanistica

LE PROPOSTE PROGETTUALI: Centro Storico proposta

strategie

44


LE PROPOSTE PROGETTUALI: Quartiere operaio lungo Leogra proposta

2 Il quartiere operaio si presenta come un quar-tiere fortemente riconoscibile all’interno del tessuto urbano scledense. L’occasione proget-tuale è offerta dal calo d’intensità di traffico di Via Maraschin in previsione della variante SS n° 46 in destra Leogra. Questo permette quattro operazioni con l’intento di riavvicinare il torren-te Leogra alla città di Schio. 1

potenziare la connessione del Quartiere operaio al centro storico , intervenendo sui punti di criticità e sul potenziamento dei viali ottocenteschi

2

migliorando e implementando la fruibilità del fiume attraverso nuovi edifici-accessi in gra-do di riattivare fuizionalmente il potenziale di spazio pubblico del lungo Leogra. Altra proposta è quella di migliorare la fruibilità del torrente inserendo una piccola diga che possa fare sia da passerella pedonale che da generatore di corrente elettrica. L’idea è che il dispositivo pro-posto possa garantire uno bacino d’acqua meno soggetto a variazioni stagionali e quindi capace di generare uno spazio pubblico migliore.

3

4

rendere riconoscibile il sistema di spazi pub-blici tra il lungo torrente e gli assi ottocenteschi con interventi di riordino omogenei. Reperire nuovi spazi a parcheggio, liberando dal traffico parassita le vie del quartiere.

proposta

strategie

aumentare le aree a perequazione coinvolgendo alcuni lotti prospicienti in modo che questa diventi occasione per la costruzione di un nuovo waterfront. La tipologia proposta è quella della piccola torre di quattro cinque piani, che permetta la massima permeabilità verso il fiume. 45

CAIRE - Urbanistica


3

LE PROPOSTE PROGETTUALI: Addizione anni ‘60 proposta

strategie

Con la proposta d’intervento per quest’ambito, che si trova a segnare il margine tra gli ambiti del Centro Storico (1), dell’ex ospedale (4) e del campus dei licei (5), si cerca di ampliarne e migliorarne le carateristiche di porta d’accesso al centro. Il nocciolo centrale delle operazioni si concentra nella stazione degli autobus per la quale si immagina di poter aumentare l’offerta funzionale e la volumetria al fine di renderla un luogo riconoscibile per la città. Nello specifico potrebbe diventare il luogo ideale per intro-durre nuovi servzi di carattere urbano e per un parcheggio multipiano che, nell’eventualità di limitare l’accesso carrabile al centro la trasforme-rebbe in uno spazio intermodale fondamentale per la città. Altre operazioni immaginate saranno a livello di suolo, per migliorare gli attraversamenti, e a livello di alberature, si da favorine una lettura più continua con il centro.

46

CAIRE - Urbanistica


LE PROPOSTE PROGETTUALI: Ex ospedale De Lellis

4

proposta

strategie

La dismissione dell’ex Ospedale De Lellis libera un’area di 103.000 mq in una zona molto centra-le della città. Questa è l’occasione per ridefinire un pezzo di nuova urbanità tenendo conto di tre operazioni principali. 1 - la ricostruzione dei bordi urbani definendo il fronte su Via della Potara come nuovo asse urba-no, attestandovi nuovi edifici. 2 - individuazione di una vasta zona a parco come spina pubblica centrale dell’intervento in grado di connettere il parco della Valletta con la nuova polarità della stazione degli autobus, sulla qua-le si attesta la nuova area da destinare a servizi locali. 3 - ridefinizione dell’attuale Via Leonardo Da Vin-ci in modo da garantire una migliore fruibilità se-condo l’asse nordsud immaginando una nuova strada parco alberata, magari a velocità ridotta.

47

CAIRE - Urbanistica


LE PROPOSTE PROGETTUALI: Il quadrante del tempo libero proposta

strategie

5

La proposta di progetto, tenendo in conside-razione il grande numero di utenti del campus dei licei, la posizione strategica dell’area e la presenza di numerosi servizi sportivi propone un intervento che si struttura attorno a 4 linee fondamentali: -modificare la viabilità d’accesso alla zona delle scuole, limitando la fruibilità carrabile di Via Tito Livio e della seconda parte di via Marin Sanudo, operazione in via d’attuazione secondo il progetto del campus. -immaginare Via Tito Livio come uno spazio pubblico a servizio degli istituti scolastici -collegare attravarso una viabilità lenta i vari campi da gioco presenti e il torrente Boldoro, permettendo così una connessione con la zona delle piscine.

48

CAIRE - Urbanistica


LE PROPOSTE PROGETTUALI: Eco Distretto proposta

strategie

6 L’intervento propone di concentrare gli sforzi sui due assi della ciclabile esistente e del corso d’acqua che porta all’arboreto. L’idea è quella di fare del corso d’acqua un’occa-sione per chiudere il quadrato verde che circonda il quartiere di Rio Giavenale, offrendo così come da PRG, uno spazio d’affaccio di qualità per le perequazioni previste. Si propone anche d’intervenire sull’asse viario interno al quartiere potenzinado la capacità pubblica, sull’esperienza di città del nord-europa, limitando gli accessi da Via Lago Trasimeno. La ciclabile esistente invece andrebbe a caricarsi di alcune piccole funzioni che ne permettano anche l’uso durante la pausa pranzo di chi lavora nella zona produttiva, e finirebbe, modificando il tracciato di progetto, in un nuovo edificio direzionale, il quale avrebbe la funzione di cerniera tra la zona produttiva, il parco agricolo più a sud e la continuazione della nuova strada veloce. Attualmente il PRG prevede già una zona a servizi.Le due teste del sistema, caratterizzate da ritrovamenti acheologici, si collegano all’intorno dell’ambito. In particolare l’edificio sul nodo sud può accogliere un centro di ricerca applicata dell’Università di Vicenza, o attività direzionali tali da costituire un fronte strada e permettere il passaggio sopra la nuova Via Maestri del Lavoro. 49

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LE PROPOSTE PROGETTUALI: Viale dell’Industria proposta

strategie

7 La PROPOSTA prevede: -

la realizzazione di nuovi impianti sportivi man-tenendo parte dell’edificio storico dell’Italcementi (che caratterizza il luogo), mettendo a sistema tale area con le strutture già esistenti delle piscine.

-

il potenziamento della rete delle connessioni ciclabili prevedendo una deviazione del percorso all’interno dell’area complesso ex Lanerossi; una prima operazione “riappropriazione urbana” a favore di una fruizione “lenta”

-

fasi successive di riconversione dei manufatti industriuali dismessi.Lungo Viale dell’Industria vengono inoltre pro-poste operazioni di landscape che prevedono un’integrazione paesaggistica della strada col suo intorno, implementando il tratto già virtuoso in prossimità del torrente Timonchio.

50

CAIRE - Urbanistica


LE PROPOSTE PROGETTUALI: Poleo proposta

strategie

8 “La proposta della realizzazione di una Piazza per Poleo, posta antistante alla chiesa, trae origine dall’interpretazione di tale spazio come il centro dei flussi ambientali., viabilistici (carrai e ciclopedonali) e sociali dell’intero ambito di Poleo. Mnatenendo parzialmente la sua attuale destinazione a parcheggio ed a sagrato, essa fungerebbe da connessione con le contrade circostanti ed il torrente Gogna. La diversa distribuzione dei volumi edillizi nella perequazione consentirebbe una maggiore permeabilità del paesaggio naturale fra gli spazi costruiti. Il completamento delle ciclopedonali, già previsto, aumenterebbe la fruibilità degli importanti spazi naturali presenti in tale ambito.

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CAIRE - Urbanistica


LE PROPOSTE PROGETTUALI: Magrè proposta

strategie

9 La PROPOSTA prevede un implemento dello spazio pubblico di Magrè, lavorando tra la piazza principale e Via Giambellino individuando come valore la dimensione di strada-piazza. Si intende implementare inoltre la relazione tra le strade e i Broli lavorando o sul bordo muro o potenziando i passaggi, a volte privati che ad essi si affacciano. Lo spazio contraddistinto dalla “Fontana Vecia” costituisce un luogo di memoria storica ed è l’inizio di un percorso, sia verso l’area vegetata del Castello, sia verso le colline di Raga - fino a Pieve - e la rete degli antichi percorsi collinari.

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CAIRE - Urbanistica


Il COMUNE di SCHIO

COMUNE

Anno censuario di picco della popolazione

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CAIRE - Urbanistica


SLL

COMUNI APPARTENENTI AL SISTEMA LOCALE DEL LAVORO (SLL) SCHIO: Isola Vicentina, Malo, Monte di Malo, San Vito di Leguzzano, Santorso, Schio, Torrebelvicino, Valli del Pasubio

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PROVINCIA

Anno censuario di picco della popolazione

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CAIRE - Urbanistica


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