UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.
L’EVOLUZIONE DELLE CARTIERE IN ITALIA Oslo Mosca Treviso
Stevenage Norimberga Cracovia
Pinerolo Cuneo
Marly Xativa
2 Samarcanda
Fabriano
Padova Modena
Bologna
Genova 1 Lo-Yang
Bagdad
FE Perugia
Fes
F
Damasco Cairo
IL VIAGGIO DELLA CARTA, DALL’IMPERO CINESE ALLA RIVOLUZIONE FABRIANESE. Sin dall’anno 105 un dignitario di corte, presentò ad imperatore cinese i primi fogli di carta. perciò i primi ad inventare e produrre un foglio di carta furono i cinesi circa duemila anni fa, all’inizio i fogli erano ancora allo stato primitivo realizzati con fibre di bambù, con cortecce di gelso e da fibre vegetali; per secoli i cinesi mantennero il segreto della sua fabbricazione. la carta, in Cina fu adibita, nei secoli seguenti agli usi più disparati: carta per ornare case e templi, carte per scrivere, carte da involgere, tovaglioli di carta. La carta moneta fece la sua comparsa nel settimo secolo. In Cina si fabbricavano i più svariati tipi di carta, ma predominava quella fatta di stracci. Dal V secolo in poi la carta si diffuse per tutto l'impero in seguito alle sorti di una battaglia, giunse nell'Islam. Nel 751, durante una spedizione militare verso le frontiere della Cina, il governatore generale dei Califfato di Baghdad catturò a Samarcanda due fabbricanti di carta cinesi; valendosi dei loro aiuto, impiantò una cartiera in quella città, località propizia per la presenza di acqua, canali di irrigazione e campi di lino e di canapa. Da Samarcanda e da Baghdad l'industria cartaria si diffuse in tutte le province dei mondo musulmano.
LE FASI DELLA LAVORAZIONE DELLA CARTA.
La carta giunse in Europa nel XIII secolo. Importata da Damasco attraverso Costantinopoli o dall'Africa attraverso la Sicilia, era un prodotto mediocre se paragonato alla pergamena, tanto che Federico II in un editto del 1221 ne proibì l'uso negli atti pubblici. Tuttavia il consumo non fece che aumentare vista la sua decisa economicità. Una ramificazione della via della carta si spinse da Tunisi fino a Palermo, ma alcuni scrittori hanno voluto attribuire l'origine della carta a Fabriano rispetto al nucleo palermitano. Fabriano, infatti segna la tappa più memorabile del lungo viaggio della carta dall’oriente all’occidente, questo centro appenninico Sorge in una vallata circondata dai monti e attraversata da un affluente del fiume Sino, il Giano. L’acqua è la principale risorsa per le manifatture del settore cartario, E’ a Fabriano che inizia la storia dell'industria cartara in Italia. Qui nasce nel 1276 la prima cartiera. Proprio i maestri fabrianesi daranno in un secondo momento un grande contributo alle tecniche di produzione della carta. Nel piccolo centro marchigiano infatti già dalla fine del Duecento viene introdotta l’energia idrica per ridurre in fibra i materiali, procedura che prima richiedeva un intenso lavoro manuale.
La concentrazione di opifici nell’appennino cen e di Fabriano) è giustificata dal fatto che queste da una fitta rete di mercanti locali e perugini, toscani e liguri già caratterizzati dalla lavorazio spesso presente insieme a quella cartaria.
(Fonti Iconografiche: Franco Mariani, L’antica cartiera di Fabriano, Ancona,1997)
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A
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Vengono trasformati in fibra elementare dalla pila idraulica a magli multipli.
N
Gli stracci raccolti vengono tagliuzzati mediante falce a pezzi piccolissimi.
A
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un operaio (lavorente o mastro) immerge la forma nel tino per creare il foglio. Dopo essere stati spremuti dall’acqua residua vengono inviati allo stenditoio.
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Guardiano Fiume
una volta asciugati viene effettuala l’operazione della collatura.
Infine i fogli vengono lisciati e allestiti in risme per la spedizione.
SEZION