Atletica Veneta_ agosto 2013

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agosto 013


IN QUESTO NUMERO Il Comitato Regionale vi augura buone vacanze (gli uffici resteranno chiusi dal 12 al 23 agosto)

Colombo/FIDAL. Archivio: Assindustria Sport Padova, Atletica Vicentina, Fiamme Oro

Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983 Direttore Paolo Valente (presidente@fidalveneto.it) Direttore responsabile Mauro Ferraro (stampa@fidalveneto.it) Fotografie Francesco Bolgan, Filippo Calore, Giancarlo

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Redazione Fidal - Comitato Regionale Veneto Via Nereo Rocco - 35135 PADOVA Tel. 049-8658350 - Fax: 049-8658348 www.fidalveneto.it - cr.veneto@fidal.it In copertina Galvan, Viola, Hooper, Rosa, Dodoni: i cinque veneti che a Milano si sono laureati campioni italiani assoluti. Questo numero è stato chiuso il 30 luglio 2013

GARA DEL MESE Padova, arrivano i campioni . . . . . . . . . . . 3 A Feltre si corre per il tricolore. . . . . . . . . . 4 PRIMO PIANO Chiamatela Cestonoro . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Assoluti, Milano 6 d'oro. . . . . . . . . . . . . . . 7 Un poker veneto per i Mondiali di Mosca . 10 E l'Arena si colorò di Viola. . . . . . . . . . . . 11 La Toniolo diventa d'oro. . . . . . . . . . . . . . 12 Forza Abate, ti aspettiamo . . . . . . . . . . . . 12 Un ritorno lungo 400 metri . . . . . . . . . . . 13 METRO E CRONOMETRO Giulia, martello da record . . . . . . . . . . . . 14 VENETO, ITALIA Montagna, l'Europa sorride . . . . . . . . . . . 15 A Gap brilla De Nardi. . . . . . . . . . . . . . . . 15 A Tampere finisce in Gloria . . . . . . . . . . . 16 Donetsk, allievi da applausi. . . . . . . . . . . 17 Tommasi di bronzo all'EYOF. . . . . . . . . . . 18 ON THE ROAD De Nard raddoppia . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 IL PERSONAGGIO La donna delle nevi. . . . . . . . . . . . . . . . . 20

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LA GARA DEL MESE Domenica 1° settembre lo stadio Euganeo ospita la 27^ edizione del meeting internazionale: Merritt e Greco le prime stelle. Gare promozionali in Prato della Valle e tentativo di record mondiale dell'ottantenne Mazzenga nei 400

PADOVA, ARRIVANO I CAMPIONI T

orna la grande atletica internazionale allo stadio Euganeo. Domenica 1° settembre sarà possibile ammirare i campioni di ritorno dai Mondiali di Mosca nel XXVII Meeting Città di Padova. L'appuntamento, organizzato da Assindustria Sport con il contributo di Comune, Provincia e Camera di Commercio, è alle ore 19, a ingresso gratuito. E se è presto per parlare del cast, già oggi è possibile anticipare i nomi delle prime due stelle chiamate a illuminare la serata: Aries Merritt e Daniele Greco. Merritt è la medaglia d'oro dei 110 a ostacoli ai Giochi olimpici di Londra 2012 e ai Mondiali indoor di Istanbul 2012. È anche detentore del record del mondo della specialità, con il tempo di 12”80, e nell'occasione proverà ad appropriarsi del record della gara, oggi in comproprietà fra J a s o n Richardson e Mark Crear (13”18). Per

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quanto riguarda Greco, campione europeo indoor di Goteborg, l'idea è di sfruttare la pedana dell'Euganeo, storicamente molto “performante”, per dar vita a un'esaltante prova di triplo. Particolare attenzione, quest'anno, sarà dedicata all'attività giovanile. Assindustria Sport vuole infatti dar vita, in collabora-

XXVII MEETING CITTÀ DI PADOVA Padova, Stadio Euganeo Domenica 1 Settembre 2013 PROGRAMMA GARE: UOMINI: 100 - 400 - 110 H - 400H - 800 - TJ - SP 4x100 U20 DONNE: 100 - 400 - 1500 100 H - LJ - SP - 4x100 U20 PROGRAMMA ORARIO: Ora Gara 19.00 Gara master F 19.05 Lungo F 19.10 Peso M 19.10 4X100 giovanile F 19.20 4X100 giovanile M 19.30 Gara disabili M 19.40 400 F 19.50 800 M 20.00 100 M 20.05 TRIPLO M 20.10 100 F 20.15 PESO F 20.20 400 HS M 20.40 400 M 20.50 1500 F 21.00 100 HS F 21.10 110 HS M INGRESSO GRATUITO Gli orari e le gare potranno subire variazioni a seconda delle esigenze televisive.

Daniele Greco, stella annunciata nel triplo

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LA GARA DEL MESE

La presentazione del meeting di Padova del 1° settembre

zione con la Fidal Veneto, a due prove di staffetta 4x100 che vedranno in pista alcune delle migliori selezioni regionali under 20. Non solo. “Grazie alla collaborazione con Fiamme Oro, Fidal, Coni e Comune abbiamo pensato a un evento speciale intitolato 'Incontra i campioni del Meeting' nelle ore che precederanno l'appuntamento - sottolinea il presidente gialloblù Federico de' Stefani -. Faremo gareggiare in Prato della Valle i giovani atle-

ti delle categorie Ragazzi ed Esordienti sotto gli occhi di alcune delle stelle che daranno vita al Meeting all'Euganeo. La scelta di gareggiare in piazza è strettamente legata alle finalità promozionali dell'evento: portare l'atletica in strada per farla conoscere e apprezzare anche da chi non frequenta gli stadi”. Ma ci sarà posto per atleti di tutte le età: uno dei momenti più significativi del Meeting vedrà infatti pista atlete master. E non sarà una gara qualsiasi, la loro,

ma un 400 metri in cui la padovana Emma Mazzenga - già capace di conquistare sei titoli mondiali e ventitré titoli europei - cercherà di stabilire il nuovo primato mondiale della categoria W80, cui approderà dall'1 agosto, giorno del suo ottantesimo compleanno: il suo obiettivo è correre sotto il tempo di 1'40”45. Uno spazio importante all'interno del Meeting sarà poi riservato al mondo paralimpico, con una gara di velocità riservata agli atleti amputati della Fispes.

A FELTRE SI CORRE PER IL TRICOLORE

F

eltre si veste del tricolore. Il 25° Giro delle Mura, sabato 31 agosto, sarà valido come campionato italiano master sulla distanza dei 10 chilometri. Si correrà attorno alle caratteristiche mura medievali su un circuito di 5 chilometri (ritrovo alle 16.30). Un appuntamento che non mancherà di richiamare al via un gran numero di appassionati. La prova tricolore sarà uno dei momenti clou di una rassegna che si snoderà sino alla tarda serata, proponendo anche il Campionato Europeo dei Vigili del Fuoco, alcune gare giovanili, la corsa ad eliminazione “Running Seven Laps” e, infine, la classica prova internazionale in circuito.

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Il Giro delle Mura concluderà in bellezza un mese di agosto che, in Veneto, sarà esclusivamente dedicato alle corse su strada. Partenza venerdì 2 con una tappa, a Portoviro (Rovigo), del circuito podistico Adriatic Lng. Il giorno dopo, sabato 3 agosto, appuntamento ad Agordo, nel Bellunese, per le classiche Le Miglia, tappa del Grand Prix Strade d'Italia e del Grand Prix Giovani. Sabato 10 agosto la maratonina Città di Scorzè, in notturna, assegnerà anche i titoli regionali master della specialità. Venerdì 23 agosto nuovo appuntamento con il circuito podistico Adriatic Lng, che questa volta farà tappa ad Adria. Il 31, infine, il Giro delle Mura di Feltre.

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PRIMO PIANO La vicentina ha vinto il titolo nel triplo agli Europei juniores di Rieti: un talento cristallino che ha esaltato il gruppo azzurro

CHIAMATELA CESTONORO L

a giovane Italia che corre, lancia e salta (soprattutto salta) ha il volto felice di Ottavia Cestonaro, la cavalletta vicentina che ha regalato alla squadra azzurra l'unico oro di un Europeo juniores da archiviare con molti sorrisi. Il bilancio italiano - otto medaglie (un oro, quattro argenti, tre bronzi) e 26 finalisti, record assoluto - è decisamente migliore rispetto alla precedente rassegna continentale di Tallinn. Ed è piaciuto anche l'entusiasmo che ha accompagnato il gruppo azzurro. Se l'atletica italiana del futuro avrà il talento e la personalità di Ottavia Cestonaro, nessun orizzonte le sarà precluso. Indimenticabile la sua gara di triplo. Sesta sino all'ultimo di salti con un normale 13.12, la diciottenne vicentina ha giocato al meglio l'ultima, disperata chance, piazzando un 13.41 che ha ucciso le speranze delle rivali e scatenato, in tribuna, la gioia di papà Sergio, tecnico appassionato e grande animatore del campo sportivo di Vicenza, dove i talenti sembrano nascere come funghi. Poi, il giorno dopo, la Cestonaro ha trovato anche il modo di piazzarsi ottava nel salto in lungo (6.07). Ma non c'è dubbio che, divagazioni a parte (il lungo, qualche volte le prove multiple), l'Italia ha trovato un'altra magnifica interprete di una tradizione che, nel salto triplo, pare inesauribile. “E' stata un gara difficilissima per tutte. Io mi sentivo bene ma il

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RICCOBON AD UN SOFFIO DALLA FINALE

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l dettaglio dei risultati degli atleti veneti agli Europei juniores di Rieti. UOMINI. 800: 11. Enrico Riccobon (Athletic Club Belluno) 1'51”04 (semif.). Disco: 22. Andrea Caiaffa (Fiamme Oro) 48.85. DONNE. 200: 12. Johanelis Herrera Abreu (Bentegodi) 24”23/0.1 (semif.). 100 ostacoli: 23. Virginia Morassutti (Assindustria Pd) 14”41/+1.0 (batt.). Alto: 10. Desirée Rossit (Fiamme Oro) 1.78 (1.80 qualif.). Lungo: 8. Ottavia Cestonaro (Forestale) 6.07/+0.5 (6.10/+1.1). Triplo: 1. Ottavia Cestonaro (Forestale) 13.41/-0.5. salto non arrivava, non riuscivo a trovare la tavoletta, il vento contrario non ha aiutato”, ha dichiarato la vicentina. E poi: “Non mi aspettavo la vittoria, so che può sembrare strano visto l'accredito ma dopo la gara di ieri per me è stata una sorpresa. Non sono mai stata una da 'ultimo salto', e invece, questa volta, ho dato il meglio alla fine”. La dedica? “Per mia nonna, che è mancata un anno fa e proprio nel giorno della finale sarebbe stato il suo compleanno. Ho pensato a lei prima dell'ultimo salto, e guarda cosa è successo (si commuove, ndr). La dedico a lei e alle persone che mi vogliono bene e lo farebbero anche se non vincessi”. Ottavia ha avuto un tifoso d'eccezione… “Il presidente Giomi. Ci conosce tutti, noi atleti, per filo e per segno. Sa chi siamo e cosa ci serve. E' stato bello

vederlo seduto sotto la pioggia a guardare la gara e poi esultare. E' anche merito del suo lavoro se esiste questa squadra”. L'abbraccio con Roberta Bruni? “Io e Roberta non siamo solo amiche, siamo in simbiosi. Ieri, dopo la qualificazione, sono stata un'ora al telefono con lei, ancora prima di farmi la doccia, perché lei stamattina aveva la qualificazione”. Dopo una carriera giovanile fatta di primati e scudetti, è arrivata la prima medaglia internazionale. “Ho dimostrato a me stessa che se voglio posso essere quello che voglio veramente. Anche per questo motivo voglio ringraziare la Forestale, oltre alla mia società d'origine, l'Atletica Vicentina, grazie a cui posso realizzare il mio sogno: essere un'atleta. Vincere è bellissimo, ma a me piace proprio saltare”.

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PRIMO PIANO

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PRIMO PIANO All'Arena Civica salgono sul gradino più alto del podio Marco Dodoni e Chiara Rosa (peso), Matteo Galvan (400), Gloria Hooper (100) e, due volte, Giulia Alessandra Viola (1500-5000). Bilancio da incorniciare

ASSOLUTI, MILANO 6 D'ORO T

comunque, da ricordare. VENERDI’ 26 LUGLIO - Le prime due maglie tricolori dei campionati italiani assoluti di Milano vengono indossate da Matteo Giupponi ed Elisa Rigaudo, trionfatori nei 10.000 metri di marcia. Nella gara maschile, sesto posto e primato personale per la promessa trevigiana dell’Us Aterno Pescara, Leonardo Dei Tos, per la prima volta sotto i 42 minuti (41’53”42). La prima parte dell’eptathlon (assente la Trevisan) candida al podio la junior delle Fiamme Oro, S a b r i n a Carretta, terza a fine giornata. Nelle batterie degli 800, passano lo junior bellunese Enrico Riccobon (1’51”06), semifinalista agli Europei di categoria di Rieti, e due vicentine, l’allieva Elena Bellò (2’09”23) e Nicole Pozzer (2’09”95). Eliminato il trevigiano Jacopo Lahbi, numero uno tra gli iscritti, presentatosi all’Arena in imperfette condizioni fisiche. SABATO 27 LUGLIO - Dodoni, Hooper, Viola. La seconda giornaFesta per il veronese Dodoni, primo nel peso ta dei Campionati Italiani

re titoli l’anno scorso, cinque nel 2011 e negli anni precedenti. Il Veneto torna in copertina agli Assoluti, che quest’anno si sono svolti l’ultimo weekend di luglio all’Arena Civica di Milano. Sei titoli – con Marco Dodoni e Chiara Rosa nel peso, Matteo Galvan nei 400, Gloria Hooper nei 100 e la doppietta di Giulia Alessandra Viola nei 1500 e 5000 - significano il record di vittorie delle ultime stagioni. E poi ci sono tantissime medaglie. E c’è il contributo di podi (a partire dagli ori di Hassane Fofana nei 110 ostacoli e Alessio Guarini nel lungo) delle Fiamme Oro, che pure hanno dovuto lamentare il gravissimo infortunio occorso all’ostacolista Abate. Ecco il dettaglio di tre giornate di gara,

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La trevigiana Viola, prima in volata nei 1500

Assoluti porta al Veneto tre titoli. Festa grande a Verona per il veterano Marco Dodoni, che all’ultimo lancio nel peso trova il 18.39 che gli vale il titolo, e per Gloria Hooper (nella foto) che si conferma donna più veloce d’Italia, correndo i 100 in 11”54. Giulia Alessandra Viola è una parziale sorpresa nei 5000: la trevigiana li corre per la prima volta in stagione e per la seconda volta in carriera, chiude in 16’05”39 e domina una concorrenza non banale (argento alla Romagnolo, bronzo alla Maraoui).

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PRIMO PIANO zie buone, altre che lasciano perplessi e altre ancora decisamente cattive. Negli 800, dove in campo maschile conquista un ottimo bronzo lo junior Riccobon (1’51”65), finisce giù dal podio (quarta) l’allieva Elena Bellò, che porta il personale a 2’06”42. La vicentina, semifinalista ai Mondiali di Donetsk, diventa così la terza italiana di sempre a livello under 18, dopo Fabia T r a b a l d o (2’04”65) e Gabriella Dorio (2’05”09). Nota statistica: erano quasi 24 anni che un’allieva italiana non scendeva sotto i 2’08”. E, per di più, la Bellò, clasGloria Hooper, la donna più veloce d'Italia se 1997, è solo al primo anno di Stefano Tedesco è secondo categoria. nei 100 ostacoli (14”05), così Giù dal podio, ma in come Marco Boni nell’asta (5.35), Antonio Fent nel giavellotto (75.02, primato personale), Elena Vallortigara nell’alto (1.85) e Laura Bordignon nel disco (53.24). I bronzi finiscono al collo, tra gli altri, di Paolo Dal Soglio nel peso (17.73), L e o n a r d o Gottardo nel giavellotto (68.19) e O t t a v i a Cestonaro nel triplo (13.11), gara in cui nello scorso fine settimana la vicentina si è laureata campionessa europea juniores. Titoli e medaglie a parte, la seconda giornata di gare regala al Veneto notiIl vicentino Galvan, re nel giro di pista

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questo caso prevale la nota di delusione, anche Michael Tumi: lo sprinter vicentino si presenta a Milano non al top della condizione ed è quarto nei 100 in 10”49 (10”39 in qualificazione). Alle sue spalle, Jacques Riparelli (10”50 dopo un 10”43 in batteria) e Giovanni Galbieri (10”55, due centesimi più lento che nel turno di qualificazione).

Chiara Rosa si è confermato sul trono del peso

Il poliziotto Guarini: 8 metri esatti nel lungo

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PRIMO PIANO

Il giovane Fofana, leader negli ostacoli alti

Tanta amarezza, infine, per il poliziotto Emanuele Abate, infortunatosi gravemente nei 110 ostacoli. La diagnosi, secondo quanto comunicato dalle Fiamme Oro, è da brivido: rottura totale del tendine d’Achille. Sei mesi per riprendere gli allenamenti, un anno per tornare ad essere atleta d’alto livello. Manuel, portato d’urgenza all’ospedale “Gaetano Pini” di Milano, subirà un delicato intervento ricostruttivo. Non c’è sorriso, così, per la vittoria del suo compagno di squadra, Hassane Fofane (13”93). E le Fiamme Oro non festeggiano come vorrebbero neppure la bella vittoria di Alessio Guarini, diventato il quindicesimo italiano a superare gli 8 metri (+1.6) nel lungo, né il bronzo della junior padovana Sabrina Carretta, arrivata a 4.688 punti nell’eptathlon. In chiusura di giornata, nuovo oro per Gloria Hooper, vedette della 4x100 della Forestale. E gradino più alto del podio anche per Galbieri, che trascina alla vittoria la staffetta della Riccardi. DOMENICA 28 LUGLIO - E gli Assoluti si colorano di Viola. Meno di ventiquatt’ore dopo l’inattesa vittoria nei 5.000, la trevigiana delle Fiamme Gialle con-

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cede il bis nei 1500, sconfiggendo in volata la compagna di squadra (e d’allenamento) Margherita Magnani. Giulia Alessandra Viola diventa così, insieme a Marzia Caravelli (100 ostacoli ieri, 200 oggi), l’unica atleta ad aver vinto due titoli individuali in questa edizione degli Assoluti. La terza e ultima giornata di gare all’Arena regala anche gli ori del vicentino Matteo Galvan nei 400 (45”71 da

dominatore) e della padovana Chiara Rosa nel peso (17.47, 13° titolo). Il bilancio della tre giorni tricolore parla così di sei titoli conquistati dal Veneto, un risultato da incorniciare (l’anno scorso erano stati tre, nel 2011 cinque). Oggi anche gli argenti del veronese Michele Boni nel triplo (16.19) e della conterranea Gloria Hooper nei 200 (23”21). Terzo gradino del podio, invece, per la trevigiana Valentina Bernasconi nei 1500 (4’20”23), per la veneziana Francesca Stevanato nel peso (14.45) e per la padovana Maddalena Purgato nel giavellotto (51.83), dove quarta è finita l’allieva vicentina Ilaria Casarotto (48.40). Capitolo Fiamme Oro: il club padovano ha proposto all’attenzione generale Giacomo Panizza, secondo nei 400 ostacoli con 50”22. Bronzi per Enrico Demonte nei 200 (21”03) e Isalbet Juarez nei 400 (46”85). A proposito di Fiamme Oro: tanti applausi anche per il padovano Giovanni Sanguin, quinto nel martello (67.89), all’ultima gara della carriera: potrebbe diventare il preparatore atletico della Nazionale di rugby.

Omaggio al padovano Sanguin: ultima gara a Milano

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PRIMO PIANO

FOFANA-GUARINI, FESTA FIAMME ORO

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risultati della “tre giorni” degli Assoluti.

1^ GIORNATA. UOMINI. Marcia (10.000 m): 1. Matteo Giupponi (Fiamme Gialle) 40’40”42. DONNE. Marcia (10.000 m): 1. Elisa Rigaudo (Fiamme Gialle) 43’44”96. 2^ GIORNATA. UOMINI. 100 (+0.9): 1. Delmas Obou (FF.GG.) 10”37. 800: 1. Michele Oberti (Bergamo 1959) 1’51”41, 3. Enrico Riccobon (Athletic Club Bl) 1’51”65. 5000: 1. Stefano La Rosa (Carabinieri) 14’11”34. 110 hs (-0.7): 1. Hassane Fofana (FF.OO.) 13”93, 2. Stefano Tedesco (FF.GG.) 14”05. Asta: 1. Claudio Michel Stecchi (FF.GG.) 5.50, 2. Marco Boni (Aeronautica) 5.35. Lungo: 1. Alessio Guarini (FF.OO.) 8.00 (+1.6). Peso: 1. Marco Dodoni (Forestale) 18.39, 3. Paolo Dal Soglio (Carabinieri) 17.73. Giavellotto: 1. Norbert Bonvecchio (Atl. Trento) 75.36, 2. Antonio Fent (Carabinieri) 75.02, 3. Leonardo Gottardo (Aeronautica) 68.19. 4x100: 1. Riccardi Milano 40”50. Decathlon: 1. Michele Calvi

(Self Atl. Montanari) 7.460. DONNE. 100 (+0.3): 1. Gloria Hooper (Forestale) 11”54. 800: 1. Marta Milani (Esercito) 2’04”08. 5000: 1. Giulia Alessandra Viola (FF.GG.) 16’05”39. 100 hs (+0.5): 1. Marzia Caravelli (Cus Cagliari) 13”01. Alto: 1. Alessia Trost (FF.GG.) 1.90, 2. Elena Vallortigara (Forestale) 1.85. Triplo: 1. Simona La Mantia (FF.GG.) 13.86 (+0.4), 3. Ottavia Cestonaro (Forestale) 13.11 (+0.2). Disco: 1. Valentina Aniballi (Esercito) 56.10, 2. Laura Bordignon (FF.AA.) 53.24. Martello: 1. Micaela Mariani (Cus Pisa Atl. Cascina) 63.14. 4x100: 1. Forestale 45”43. Eptathlon: 1. Carolina Bianchi (Atl. Lugo) 5.259, 3. Sabrina Carretta (FF.OO.) 4.688. 3^ GIORNATA. UOMINI. 200 (-0.6): 1. Diego Marani (FF.GG.) 20”77, 3. Enrico Demonte (FF.OO.) 21”03. 400: 1. Matteo Galvan (FF.GG.) 45”71, 3. Isalbet Juarez (FF.OO.) 46”85. 1500: 1. Merihun Crespi (Esercito) 3’42”67. 3000 siepi: 1. Jamel Chatbi (Riccardi Milano) 8’40”76. 400 hs: 1. Eusebio Haliti (Pol. Rocco Scotellaro Mt) 49”85, 2. Giacomo Panizza

(FF.OO.) 50”22. Alto: 1. Marco Fassinotti (Aeronautica) 2.27. Triplo: 1. Fabrizio Schembri (Carabinieri) 16.98 (0.3), 2. Michele Boni (Aeronautica) 16.19 (-0.6). Disco: 1. Giovanni Faloci (FF.GG.) 62.56. Martello: 1. Nicola Vizzoni (FF.GG.) 74.10. 4x400: 1. Fiamme Gialle 3’10”55. DONNE. 200 (+0.7): 1. Marzia Caravelli (Cus Cagliari) 23”16, 2. Gloria Hooper (Forestale) 23”21. 400: 1. Chiara Bazzoni (Esercito) 52”57. 1500: 1. Giulia Alessandra Viola (FF.GG.) 4’14”26, 3. Valentina Bernasconi (Mogliano) 4’20”23. 3000 siepi: 1. Nicole Svetlana Reina (Cus Pro Patria Milano) 10’13”89. 400 hs: 1. Yadisleidy Pedroso (Cus Pisa Atl. Cascina) 55”26. Asta: 1. Giorgia Benecchi (Esercito) 4.20. Lungo: 1. Tania Vicenzino (Esercito) 6.47 (+0.9). Peso: 1. Chiara Rosa (FF.AA.) 17.47, 3. Francesca Stevanato (Atl. Brescia 1950) 14.45. Giavellotto: 1. Sara Jemai (Esercito) 53.45, 3. Maddalena Purgato (Assindustria Pd) 51.83. 4x400: 1. Esercito 3’39”33.

POKER VENETO PER MOSCA

Q

uattro veneti sono pronti a vestire l’azzurro ai Mondiali di Mosca (10-18 agosto). Tra i selezionati ci sono i vicentini Michael Tumi (100 e 4x100) e Matteo Galvan (400 e 4x400), la veronese Gloria

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Hooper (200 e 4x100) e la padovana Chiara Rosa (peso). Con Tumi, convocati anche altri quattro atleti delle Fiamme Oro Padova: Enrico De Monte (200 e 4x100), Silvano Chesani (alto), Daniele Greco

(triplo) e, dopo gli Assoluti, Isalbet Juarez (4x400). Ha dovuto invece rinunciare alla convocazione, in seguito al grave infortunio subito a Milano, l’ostacolista Emanuele Abate.

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PRIMO PIANO La mezzofondista trevigiana è stata l'unica atleta, insieme alla Caravelli, a vincere due titoli in questa edizione dei campionati italiani assoluti: “La mia stagione finisce qui”

E L'ARENA SI COLORO' DI VIOLA L

unedì mattina era già in spiaggia a Jesolo. In valigia, due maglie tricolori, le prime della sua carriera. Giulia Alessandra Viola, agli Assoluti di Milano, ha corso nella dimensione del sogno. A 22 anni, e con una carriera che ha preso il volo solo alla fine del 2012, la finanziera di Musano non aveva mai festeggiato un titolo italiano assoluto. Quando l'ha fatto, ecco una doppietta: l'unica di questi Tricolori, assieme a quella siglata da Marzia Caravelli (100 ostacoli e 200). Giulia, partiamo da sabato sera: i 5.000 metri. “Li avevo corsi solo una volta, due anni fa. Non avevo esperienza e dovevo sfidare Romagnolo e Maraoui. E' stata la vittoria più bella, la più inattesa. Gli ultimi 500 metri sono stati un sogno: io davanti e tutte le altre a inseguire. Bellissimo. In tanti mi dicono che i 5.000 sono la mia specialità: comincio a crederlo anch'io”. Domenica la replica nei 1500, contro la compagna d'allenamento Magnani. “Margherita soffre il caldo, io no. Sapevo che era in forma, si sta preparando per i Mondiali. Non l'avevo mai battuta, l'ho fatto in volata, dove lei è fortissima, e nell'occasione più importante”. Due titoli italiani, eppure niente Mondiali. “Per i 5.000 è troppo presto, avrei dovuto svolgere una preparazione specifica e correre almeno in 15'24” (il minimo B, ndr). Nei 1500 il minimo B sarebbe

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stato alla portata (4'09”, ndr), ma è giusto che vada Margherita”. Nei 1500 è salita sul podio anche un'altra trevigiana: V a l e n t i n a Bernasconi. “Ci allenavamo assieme a Mogliano. Sono contenta per lei, che l'anno scorso è anche diventata mamma. Molte volte, dopo una gravidanza, si diventa più forti di prima”. A chi dedichiamo il doppio titolo? “Al mio allenatore Vittorio Di Saverio: gli devo tanto. E' lui che mi ha spinto a correre i 5.000 agli Assoluti, io ero perplessa”. In un anno la tua vita è radicalmente cambiata. “Non è stato facile accettare l'idea di un trasferimento a Ostia, ma era l'unica strada possibile per emergere. Alla caserma delle Fiamme Gialle ho tutto quello che mi serve per rendere al meglio. Ho sacrificato qualcosa, adesso sto anche valutando se cambiare università, passando da Treviso a Roma, ma i risultati mi stanno ripagando di tutto”. Il futuro? “La mia stagione su pista si è chiusa a Milano. Sono sotto pressione da un anno e a settembre ci

Giulia Alessandra Viola, doppio oro a Milano

sono pochissime gare: farò un po' di vacanza, poi inizierò a pensare agli Europei di cross di fine anno, la mia ultima gara da under 23”. Un voto alla tua stagione. “Nove. Per il dieci ci rivediamo nel 2014”.

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PRIMO PIANO

LA TONIOLO DIVENTA D'ORO

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rima di entrare nel clou, la seconda giornata di gare all'Arena Civica è stata preceduta da una premiazione speciale, introdotta dalla note della fanfara del Carabinieri del terzo battaglione Lombardia. A tre anni di distanza, alle maratonete azzurre Anna Incerti, Rosaria Console e Deborah Toniolo sono state consegnate le medaglie d'oro per team dei Campionati Europei di Barcellona 2010. Come noto, la classifica della rassegna continentale è stata riscritta dopo le sanzioni comminate alle prime due classificate, la lituana Zivile Balciunaite e la russa Nailya Yulamanova, finite nella rete dell'antidoping. La Incerti, inizialmente bronzo, è

così stata promossa fino al titolo europeo, avanti anche la Console (ottava) e alla vicentina

Toniolo (undicesima) per un argento di squadra oggi diventato finalmente oro.

FORZA ABATE, TI ASPETTIAMO

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isita a sorpresa per Emanuele Abate nel letto dell'Ospedale “Gaetano Pini” di Milano. Domenica, al risveglio dopo il brutto infortunio subito nella seconda giornata degli Assoluti, l'atleta della Polizia di Stato ha trovato attorno a sé il presidente delle Fiamme Oro di atletica leggera, Claudio Mastromattei, il responsabile di settore Sergio Baldo, i tecnici e i compagni di squadra. Lunedì è stato operato dal dottor Costantino Corradini, che ha riunito i due capi del tendine d'Achille destro dell'ostacolista azzurro. Pur consapevole che la ripresa post-operatoria sarà lunga, Abate è apparso sorridente e determinato. Il suo obiettivo? Tornare in pista appena possibile: “Fra un anno ci sono gli Europei. Voglio esserci anche io!”.

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PRIMO PIANO Il vicentino Galvan ha vinto il titolo italiano dei 400, uscendo finalmente dal tunnel degli infortuni: “Grazie a chi non mi ha dimenticato, ora i Mondiali”

UN RITORNO LUNGO 400 METRI S

orride Matteo Galvan. Il non ancora venticinquenne velocista di Bolzano Vicentino ha superato a pieni voti l'esame nazionale vincendo il titolo tricolore sui 400 piani, ma soprattutto dando dimostrazione di poter correre con sicurezza su tempi inferiori ai 46”. La vittoria in 45”59 nei Giochi del Mediterraneo di Mersin del mese scorso non è stato un fuoco di paglia. L'atleta è pienamente ritrovato, sicuro dei propri mezzi e più che mai voglioso di recuperare il tempo perduto a causa dei problemi fisici (due volte sotto i ferri per la rimozione di formazioni ossee nell'articolazione del piede) e di dimostrare che il talento che colse il bronzo nei mondiali giovanili e successivamente ha inanellato tre titoli italiani (100, 200 e 400) è oggi un atleta entrato nella piena maturazione. Poche parole, volto deciso anche per la barbetta che l'incornicia tutto, Matteo è stato l'unica nota lieta dello sprint azzurro di questi tricolori. Ha vinto i 400 piani in 45”71 correndo come se stesse facendo l'eliminatoria dei mondiali di Mosca. Un titolo che è pure una risposta a quanti non credevano in lei? “Dedico il titolo a quanti nel periodo buio, i due anni di lonta-

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tilineo finale. In quest'occasione un po' ho pagato dazio anche perché ho fatto gara da solo. Adesso che tutto fila nel verso voluto ha qualche sassolino da togliersi dalla scarpa? “Per niente. Ho fatto delle scelte anche difficili andando ad allenarmi negli States e i risultati non si sono visti a causa dei molteplici incidenti che ho avuto, ma non ho alcun motivo di rivalsa o nutro acredine verso qualcuno in forza delle decisioni prese e delle motivazioni che mi hanno indotto a prenderle. E' nella mia indole, voglio solo dimostrare in pista il mio valore ed oggi finalmente con i problemi fisici alle spalle, posso farlo a pieno titolo”. A Mosca l'aspetta un doppio lavoro. Dovrà gareggiare a titolo individuale e il cittì Magnani ha deciso di farle fare la “chioccia”, il trascinatore della staffetta 4x400 Matteo Galvan “E' un gruppetto di giovani desiderosi di far bene. Nella nanza dalle piste, hanno contiscelta della composizione della nuato a credere in un mio ritorno staffetta il compito spetta al su alti livelli. Questo è una prima Direttore tecnico, comunque sono gratificazione, un titolo tricolore tutti ragazzi con la testa sul collo, che dedico a tutti questi miei cercheremo di farci onore”. amici che hanno continuato a Cosa si aspetta dai monsostenermi quando tanti mi considiali di Mosca? deravano già un ex”. “Un ritocco del personale, La sua strategia di corsa questo è fuor di dubbio perché nella finale all'Arena di sono dell'avviso che con meno di Milano non è stata propria45”50 difficilmente si passerà il mente impostata per vinceturno eliminatorio. Poi, se dovesre il tricolore? se arrivare anche il record italia“Proprio così. Ho voluto anticino (45”19 del compagno di pare la strategia di corsa dei società Andrea Barberi ndr), Mondiali di Mosca. Primi 200 sarebbe magnifico”. metri in 21”5, quindi ai 300 sotto Giancarlo Marchetto i 33” per poi dare il tutto nel ret-

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METRO E CRONOMETRO Con il 53.95 degli Assoluti la padovana Camporese ha migliorato il record veneto con l'attrezzo da 4 kg che già le apparteneva

GIULIA, MARTELLO DA RECORD A

ncora una grande prestazione per Giulia Camporese. La portacolori del Cus Padova allenata da Stefano Grosselle, in pedana per i Campionati Italiani Assoluti, ha migliorato il primato regionale veneto under 18 nel lancio del martello da 4 chilogrammi (che già le apparteneva), raggiungendo i 53.95 metri. Giulia si è qualificata per la finale, chiusa al settimo posto, unica atleta under 18 arrivata a giocarsi la medaglia: davanti a lei, nata nel 1996, tutte specialiste più esperte. Fresca reduce dai Campionati del Mondo Allievi di Donetsk (Ucraina), dove ha fatto il suo esordio internazionale, Giulia aveva ancora energie fisiche e mentali da spendere, mostrandosi a suo agio anche con l'attrezzo di un chilo più pesante rispetto a quello che abitualmente lancia nella sua categoria (questa la sua serie: 52.10, N., 48.21, 50.49, 47.23, 53.95). “Ormai Giulia ci ha abituato a fare il miglior lancio alla fine, da vera campionessa, ed è successo anche questa volta commenta Salvatore Piccolella, responsabile della sezione atletica cussina - In Italia, ci dice questa gara, ci sono soltanto sei atlete più forti di lei. Tra le atlete di punta era assente soltanto la Salis ma Giulia era l'unica allieva, il che significa che i margini di miglioramento sono ancora molto ampi”. Giulia si dedica con continuità ai lanci dal 2011, anche se frequenta l'impianto del Cus dal 2008. Lo scorso anno è stata la rivelazione dei Tricolori allieve, nei quali ha vinto il titolo del martello all'ultimo lancio di una gara lunghissima. In questa stagione ha riscritto più volte il primato italiano col martello da 3 chilogrammi. Vive a Padova e studia ragioneria. Statistiche alla mano, il suo lancio è migliore anche del primato regionale veneto della categoria superiore: tra le juniores, infatti, si registra un 52.28 di Annarita Maschietto datato 2000.

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Giulia Camporese, un altro record nel martello

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VENETO, ITALIA Bella prova delle juniores bellunesi Laura Maraga e Alba De Silvestro nella rassegna continentale di Borovets: azzurrine quinte ad un soffio dal bronzo

MONTAGNA, L'EUROPA SORRIDE L

a rincorsa di Laura Maraga e Alba De Silvestro si è fermata ai piedi del podio nel Campionato Europeo di corsa in montagna. Sui saliscendi di Borovets, località sciistica bulgara, le due giovani bellunesi hanno contribuito al quinto posto della squadra femminile italiana under 20. Laura Maraga, portacolori del Gs Quantin, è giunta decima, risultando la migliore delle azzurrine. Alba De Silvestro - talento dello sci alpinismo, arrivata solo quest'anno alla corsa in montagna - si è piazzata sedicesima e terza tra le italiane. Il team azzurro juniores è così arrivato ad un soffio (sei punti appena) dal bronzo, andato alla Turchia. Oro alla Russia in volata sulla Gran Bretagna. Ma Maraga

e De Silvestro sono tornate da Borovets estremamente soddisfatte. E pronte ad affrontare gli impegni che le attendono nella seconda parte di stagione. In Bulgaria, del resto, è stata una grande giornata per i colori azzurri. Gli italiani hanno dominato la classifica a squadre e si sono laureati campioni europei sia con gli uomini che con le donne. Bernard Dematteis si è preso l'oro con una gara di testa; argento per Valentina Belotti e Alex Baldaccini. Da incorniciare anche la gara dei più giovani: oltre al bel risultato del team femminile, gli juniores sono saliti sul secondo gradino del podio, festeggiando il bronzo individuale di Michele Vaia. Applausi.

La junior Maraga, decima a Borovets

A GAP BRILLA DE NARDI Una chiamata azzurra per Martino De Nardi. Il diciassettenne trevigiano ha colto un bel decimo posto nell'8^ edizione della WMRA International Youth Cup di corsa in montagna, tenutasi a Gap, in Francia. Uscito dal vivaio della Libertas Tonon Vittorio Veneto, con la cui maglia, un paio di stagioni fa, si era segnalato tra i migliori crossisti italiani under 16, De Nardi è ora tesserato per la Dolomiti Belluno. “E' un bel talento e un bravo ragazzo - spiega il tecnico Elio Dal Magro, che lo segue dallo scorso novembre -. Viene ad allenarsi un paio di volte alla

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settimana a Belluno. Abbiamo sistemato alcune problematiche fisiche e il suo rendimento è subito cresciuto”. A Gap, in una sorta di “mondialino” della corsa in montagna (con l'esordio anche degli Stati Uniti), l'attendevano avversari di 16 nazioni. E Martino ha dato il meglio di sé, conquistando un decimo posto che lo colloca anche al secondo posto tra gli italiani. Quarta la squadra. Un altro giovane “stambecco” pronto a spiccare il volo. Martino De Nardi

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VENETO, ITALIA Doppio bronzo agli Europei under 23 per la sprinter veronese Hooper. E l'Italia chiude con un bilancio da incorniciare

A TAMPERE FINISCE IN GLORIA A

Tampere finisce in Gloria. E non è semplicemente un modo di dire. Se la veronese Hooper spicca nel gruppo azzurro grazie ad un doppio, splendido bronzo (200 e 4x100 con la miglior prestazione italiana di categoria:43”86), è l'intero team italiano, con poche eccezioni, a piacere. Dagli Europei under 23 di Finlandia l'Italia torna con sette medaglie: tra queste scintilla l'oro ad 1,98 di Alessia Trost, primato dei Campionati al pari, tra le altre, di Blanka Vlasic nel 2003 a Bydgoszcz. Tampere 2013 pareggia Goteborg 1999 (3 ori, 1 argento, 3 bronzi) ed Erfurt 2005 (1 oro, 6 bronzi). Di più è stato vinto solo nell'edizione inaugurale di Turku 1997, quando gli azzurri sul podio furono 8 (4 ori, 2 argenti, 2 bronzi). In termini di classifica a punti, invece, quella appena conclusa diventa con 75 punti la terza edizione di sempre dopo Turku 1997 (93 punti) e Ostrava 2011 (88 punti). "I risultati - il commento del presidente Giomi che ha seguito personalmente la squadra a Tampere - ci dicono che a

Tampere è stato l'Europeo delle donne. Trost, ma anche Derkach, Palmisano, Hooper e le altre staffettiste della 4x100. Ragazze che in Finlandia hanno portato a termine un importante passaggio di questa stagione e ora si preparano a vivere l'esperienza dei Mondiali di Mosca. La squadra maschile si è mossa tra il bel progresso iniziale del marciatore Stano fino alle medaglie di un sorprendente Gerratana nelle siepi e della 4x400. Queste trasferte, inoltre, sono servite al nostro ambiente: la partecipazione di diversi tecnici personali ha stimolato il confronto con altre realtà. Questo significa essere sulla strada giusta per crescere insieme". Della Hooper, ormai un realtà più che una promessa dello sprint azzurro, abbiamo detto. A conferma di una spedizione sostan-

Gloria Hooper insieme al tecnico Renzo Chemello

zialmente rosa, è piaciuta, in chiave veneta, anche la mezzofondista Giulia Alessandra Viola, quinta nei 1500. Settimo con la 4x100 il veronese Giovanni Galbieri. Qualificazione superata e decima piazza in finale per la vicentina Giada Palezza nel lungo. Non lontani dall'Olimpo si sono fermati anche il trevigiano Jacopo Lahbi negli 800 e il poliziotto Hassane Fofana nei 110 ostacoli.

VIOLA, DI CORSA AI PIEDI DEL PODIO

I

l dettaglio dei risultati degli atleti veneti agli Europei under 23 di Tampere. UOMINI. 800: 10. Jacopo Lahbi (Mogliano) 1'48”73 (batt.). 110 hs: 9. Hassane Fofana (FF.OO.) 14”05/-2.7 (batt.). Peso: 26. Tommaso Parolo (Assindustria Pd) 15.82 (in

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qual.). 4x100: 7. Italia (Giovanni Galbieri/Insieme New Foods) 39”55. DONNE. 200: 3. Gloria Hooper (Forestale) 23”24/-0.5 (23”15/-0.9 in batt.). 1500: 5. Giulia Alessandra Viola (FF.GG.) 4'11”61. 100 hs: 16. Silvia Zuin (Vis Abano)

13”98/+0.3 (batt.). Lungo: 10. Giada Palezza (Gs Valsugana Trentino) 5.99/+1.7 (6.03/0.0 in qual.). Peso: 18. Francesca Stevanato (Atl. Brescia 1950) 14”26. 4x100: 3. Italia (Hooper) 43”86.

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VENETO, ITALIA Bella prova degli otto atleti veneti nella rassegna iridata under 18 svoltasi in Ucraina

DONETSK, ALLIEVI DA APPLAUSI “Q

uest'Italia dai grandi numeri era oggettivamente un rischio, ma ora possiamo parlare di un investimento quasi perfettamente riuscito”. Il direttore tecnico delle nazionali giovanili, Stefano Baldini, è raggiante nel momento in cui cala il sipario sui Mondiali di Donetsk, edizione che ha portato al bilancio azzurro due medaglie, l'argento di Erika Furlani nell'alto ed il bronzo della marciatrice Noemi Stella (esattamente come nella passata edizione in Francia). Poi snocciola le sue cifre: “Siamo partiti in 65, e solo uno non ha gareggiato. Io ho contato 28 primati personali (in realtà, considerando tutti i miglioramenti nelle progressioni, siamo a 31: oltre a 12 personali nelle singole

prove delle specialità multiple, ndr), due primati italiani, un altro paio sfiorati, e il record nel computo dei finalisti - dieci - e nella classifica a punti, 35 contro i 25 del precedente massimo storico e i 24 dell'ultima edizione di Lille 2011, dove ci fu pure il record di otto finalisti”. Tutto giusto, Baldini è stato davvero attento, ma non si ferma qui nella sua analisi: “Ripeto, il fatto di aver portato tutti quelli che avevano fatto il minimo Iaaf è stata una scelta che poteva ritorcersi contro: in realtà, io ho annota-

to non più di 15 casi che potremmo definire di controprestazioni, ossia una parte meno che fisiologica in una formazione di quest'età così numerosa”. Tra l'altro, eravamo la delegazione più numerosa, cosa che è stata notata da tutti con una certa sorpresa, ma che alla fine è stata per la spedizione italiana anche fonte di ammirazione da parte degli osservatori: perché il comportamento dei ragazzi è stato

Elena Bellò con Stefano Baldini Ilaria Casarotto, finalista nel giavellotto

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VENETO, ITALIA assolutamente all'altezza della situazione. "E poi vuoi mettere? Per un azzurro in campo, in tribuna ne avevamo altri 64 a fare il tifo: e si sono fatti sentire!". La spedizione veneta in ucraina ha raccolto risultati di tutto rispetto. Anna Schena ed Elena Bellò hanno contribuito al settimo posto della staffetta mista. Il miglior risultato individuale è

stato della stessa Bellò, decima negli 800. Ilaria Casarotto (con qualche rimpianto) e Matteo Beria, sono giunti invece undicesimi rispettivamente nel giavellotto e nei 400 ostacoli. Giulia Camporese ha mancato di un soffio la finale del martello (13^).. Le gare iridate sono anche state l'occasione per il miglioramento di quattro primati persona-

li: festa supplementare per Matteo Beria (52”18 nella semifinale dei 400 ostacoli), Anna Schena (24”61 nella batteria dei 200), Elena Bellò (2'08”69 nella semifinale degli 800) e Rebecca Sartori (1'01”05 nella batteria dei 400 ostacoli). Un bel segnale pure questo.

CASAROTTO IN FINALE NEL GIAVELLOTTO

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l dettaglio dei risultati degli atleti veneti ai Mondiali allievi di Donetsk. ALLIEVI. 100: 30. Francesco Tarussio (Vicentina) 11”08/-0.5 (batt.). 400 hs: 11. Matteo Beria (Vicentina) 52”18 (semif.) Alto: 27. Federico Ayres Da Motta (Vis Abano) 2.00 (qual.).

ALLIEVE. 200: 20. Anna Schena (Insieme New Foods) 25”07/-1.4 (semif.; 24”61/2.8 in batt.). 800: 10. Elena Bellò (Vicentina) 2'08”69 (semif.). Staffetta mista: 7. Italia (Schena, Bellò) 2'10”64. 400 hs: 19. Rebecca Sartori (G.A. Bassano) 1'03”25 (semif.;

1'01”05 in batt.). Disco: 25. Giulia Camporese (Cus Padova) 38.00 (qual.). Martello: 13. Giulia Camporese (Cus Padova) 62.02 (qual.). Giavellotto: 11. Ilaria Casarotto (Vicentina) 45.57 (49.38 in qual.).

TOMMASI DI BRONZO ALL'EYOF

A

rchiviati i Mondiali under 18 di Donetsk, a Utrecht (Olanda) si è disputata un'altra manifestazione under 18 a livello internazionale, il classico Festival Olimpico della Gioventù Europea (Eyof). In pista, anche la veronese Francesca Tommasi che, pur essendo mediamente più giovane delle rivali (è ancora cadet-

ta), ha inaugurato il medagliere azzurro, aggiudicandosi uno splendido bronzo nei 3000 metri. Tesserata per l'Atletica Insieme New Foods, la Tommasi ha corso in 9'46”96, confermandosi tra i più interessanti prospetti del mezzofondo azzurro. Appena giù dal podio, quarta, la giavellottista vicentina

I l a r i a Casarotto, tornata comunque su buoni livelli (53.35) dopo la deludente prova di Donetsk.

Francesca Tommasi

LE VOSTRE LETTERE Atletica Veneta Comunicati è anche uno spazio a disposizione degli appassionati. Scrivete al Comitato regionale della Fidal e le lettere d'interesse più generale saranno pubblicate nei prossimi numeri della rivista. Le lettere - firmate con nome, cognome e città, e di lunghezza non superiore ai 1.500 caratteri - vanno inviate a: Comitato Regionale Veneto della Fidal, via Nereo Rocco, 35135 Padova. Fax: 049-8658348. E-mail: cr.veneto@fidal.it.


ON THE ROAD Il campione bellunese diventa direttore tecnico delle Miglia di Agordo, continuando però ad indossare i panni di atleta: “Sabato le correrò per la diciottesima volta”

DE NARD RADDOPPIA D

iciassette presenze su ventuno, tutte da protagonista. Mai nessun atleta ha dato tanto ad una competizione, e mai nessuna competizione ha amato tanto un suo attore. E' un vero matrimonio sportivo, quello celebrato nel 1993 (prima presenza in Piazza Libertà e quarto posto nell'ordine d'arrivo), tra Gabriele De Nard e “Le Miglia di Agordo”. Un matrimonio consolidatosi nel tempo e destinato a diventare indissolubile. Già, perché “Le Miglia” numero ventidue parte nuovamente da lui, dal campione d'Italia 2013 di cross, primo iscritto alla “corsa delle stelle” di sabato 3 agosto, ma anche nuovo direttore tecnico della manifestazione. “Invece che lasciare, alla mia età, raddoppio - dice, in tono scherzoso, Gabriele De Nard per rispondere all'invito di Fiorendo Dalla Cà e Marco Savio, nell'ambito del nuovo, interessante rapporto di collaborazione nato fra l'Atletica Agordina e l'Atletica Fiori Barp. Ho un affetto profondo per questa corsa che è diventata, nel tempo, una delle più importanti

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del calendario italiano delle corse su strada, che ha un albo d'oro invidiabile, ricco di 'stelle' dell'atletica internazionale, e che è molto considerata da atleti di spicco, manager e media. E così torno a correre per la diciottesima volta e provo, con l'aiuto di Marco, a coprire un ruolo nuovo per me, molto stimolante, come quello del direttore tecnico”. “Nel mio nuovo ruolo continua il campione tricolore ho suggerito di cambiare data alla kermesse Gabriele De Nard, nuovo direttore tecnico delle Miglia di Agordo agordina per evitare la “pressiodesiderio, compatibilmente con ne” del Giro di Castelbuono e la le disponibilità economiche (è un concomitanza con i campionati momento difficile e fatichiamo a italiani assoluti in pista. Il mio trovare aiuti), è portare ad Agordo un “numero uno” dell'atletica leggera italiana”. “Nella mia veste di atleta conclude De Nard - conto invece di fare la solita gara “di cuore”. Ho ripreso da un pò la preparazione per la stagione dei cross, ovviamente non sono al top della condizione ma percorso e pubblico di Agordo hanno sempre fatto il miracolo di moltiplicare le mie forze”. E con De Nard, sabato, ad Agordo, sarà in gara anche un altro campione veneto: il maratoneta Ruggero Pertile. Un passaggio della suggestiva corsa bellunese

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IL PERSONAGGIO La trevigiana Silvia Serafini, promettente maratoneta, ha vinto l'argento nel campionato europeo di Skyrace, disciplina estrema che attira un numero crescente di appassionati

LA DONNA DELLE NEVI D

i corsa tra nevai e ghiaioni, piegandosi sulle ginocchia o scivolando sul ghiaccio come nei giochi che si fanno da bambini. Il fascino della Dolomites Skyrace è tutto qui. E non è poco. Ma quest'anno, in aggiunta, c'era anche da assegnare il titolo europeo della specialità. Un traguardo ghiottissimo per la trevigiana Silvia Serafini - 24 anni, promettente maratoneta, ma soprattutto astro nascente della corsa a grande altezze che infatti non si è lasciata sfuggire l'occasione per un piazzamento di prestigio. Sul traguardo di Canazei, dopo una gara di 22 km con salita ai 3.152 metri del Piz Boè e un dislivello complessivo di 3.500 metri, solo la formidabile svedese Emelie Forsberg è finita davanti alla ventiquattrenne di

Oderzo, che si allena a Padova, dove studia Ingegneria Biomedica, ed è tesserata per una società friulana, l'Atletica Brugnera Friulintagli. Silvia è stata capace di lasciarsi alle spalle il gotha internazionale dello skyrunning. A partire dalle spagnole capeggiate da Nuria Azpeleta Dominguez, che, dopo il crollo della polacca Wisniewska, hanno vanamente inseguito la trevigiana nella seconda parte di gara, tutta in discesa. “Le spagnole sono delle discesiste mostruose, ma sono stata brava a tenerle a distanza - spiega la Serafini -. Rispetto allo scorso anno (quando giunse quinta, ndr) sono migliorata moltissimo. Non era facile scendere con la neve: ho dovuto inventarmi una tecnica particolare, scivolando sul sedere. Visto com'è

andata, direi che funziona abbastanza bene”. L'argento europeo conquistato ieri nella 16^ Dolomites Skyrace poteva essere la seconda medaglia continentale del fine settimana della Serafini. Quarantott'ore prima, infatti, ad Alba di Canazei, l'opitergina è giunta quarta nella rassegna continentale di Vertical Kilometer, una gara di tutta salita, sulla distanza di 2.400 metri e 1.000 metri di dislivello. La vittoria è andata all'azzurra Confortola, ma l'argento della svedese Forsberg distava 17” e il bronzo della ceca Milesova appena 9. Per la Serafini, comunque, un weekend da incorniciare. In una disciplina ufficialmente non riconosciuta a livello federale, ma che attira interesse e praticanti in modo crescente.

Silvia Serafini, una carriera in salita

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