491 appunti di fisiologia

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Piso Il centro di termoregolazione ipotalamico: 1) se la temperatura del corpo sta aumentando inibisce i centri ortosimpatici ad azione vasocostrittrice (→ vasodilatazione) e stimola i neuroni simpatici colinergici (ACh) che attivano le ghiandole sudoripare (→ sudore → perdita di calore per evaporazione; inoltre rilasciano bradichinina → vasodilatazione attiva) e favoriscono una vasodilatazione attiva dei vasi cutanei; 2) se la temperatura del corpo sta scendendo vengono attivati i neuroni simpatici adrenergici che provocano vasocostrizione cutanea (e forse stimolano la termogenesi senza brivido (disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa) a livello del grasso bruno: il neonato ne ha una discreta quantità in regione interscapolare) e vengono attivati i neuroni motori somatici che generano brividi → termogenesi con brivido. Nella regione dorso-mediale dell’ipotalamo posteriore, in prossimità del terzo ventricolo, c’è il centro motorio primario del brivido che è stimolato dai termocettori cutanei e spinali (termocettori per il freddo) ed è inibito dall’area preottica (centro del caldo): stimola i motoneuroni anteriori → ↑ tono della muscolatura scheletrica → brividi → ↑ produzione di calore (di 4-5 volte). Il nucleo posteriore ipotalamico basa la sua attività su una temperatura di riferimento detta set point ipotalamico (o temperatura di riferimento ipotalamica) = 37,1 °C. L’ipotalamo interpreta l’intervallo tra il set point e la temperatura effettiva come l’errore da correggere: se la temperatura è più alta → aumenta la dispersione di calore per evaporazione (il guadagno del sistema di termoregolazione è 27 → è molto sensibile), ma la linea della produzione del calore non scende sotto le 20 cal/s (perché c’è il metabolismo basale); se la temperatura scende → aumenta la produzione di calore, ma la linea della dispersione del calore per evaporazione non va a 0 (perché una parte è la perspiratio insensibilis). Regolazione della temperatura corporea in funzione della temperatura cutanea (quindi ambientale): 1) produzione di calore: se la temperatura della cute si abbassa (es. 20 °C) → il set point si alza (> 37,1 °C) → si generano prima i brividi: è un riflesso anticipatorio poiché in anticipo combattiamo una possibile ipotermia; se la temperatura cutanea sale (31 °C) → il set point si abbassa (36,6 °C) → si allontana la soglia di generazione del brivido (la temperatura fuori è alta: se generassimo anche i brividi → ipertermia); 2) termodispersione: se la temperatura cutanea è alta (es. > 33 °C) → il set point è basso (es. 36,7 °C) → favorita la sudorazione; se la temperatura cutanea scende (es. 29 °C) → la soglia alla 222


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