491 appunti di fisiologia

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Piso Sistema cardiocircolatorio Permette, attraverso il sangue (volume circolante di soli 5 litri → sistema efficiente), il trasporto di O2, sostanze nutritive ed ormoni ai tessuti e la rimozione di CO2 e cataboliti, per mantenere costante la composizione del liquido extracellulare (LEC) il quale si mette in equilibrio con le cellule (mantenimento omeostasi). È rappresentato da condotti elastici (vasi) che costituiscono due circuiti idraulici chiusi (circolo sistemico e polmonare) disposti in serie (e si diramano attraverso sistemi in parallelo) ed alimentati da una pompa intermittente, il cuore, che fornisce energia per il movimento del sangue (è una pompa a volume: si preoccupa di garantire una quantità di sangue che si muove nel tempo). Funzione dei vasi: • arterie: trasportano il sangue dal cuore verso i tessuti e mantengono nel sangue alti i livelli pressori poiché le pareti robuste, costituite da muscolo e tessuto fibroso, si oppongono alla distensione del vaso (vasi di pressione); • arteriole: sono vasi piccoli, in serie rispetto alle arterie, che ostacolano il flusso del sangue grazie al loro piccolo diametro e a questo livello è possibile anche modificare, grazie a muscolatura liscia della parete (innervata dal simpatico), l’entità delle resistenze al fluire del sangue (vasi a resistenza: determinano e modificano la resistenza); • capillari: grazie al loro numero elevatissimo e alle pareti molto sottili e permeabili (solo endotelio) permettono di mettere in connessione il sistema circolatorio con i tessuti (vasi di scambio); • venule: a scambi avvenuti il sangue è convogliato in venule che possono modificare il loro diametro poiché sono distensibili; • vene: assieme alle venule funzionano come dei serbatoi poiché al modificarsi del calibro (stesse componenti arterie, ma in quantità minori → più distensibili) modificano il volume di sangue nel circolo (vasi a volume). Il cuore immette sangue nel versante arterioso del sistema circolatorio dove è contenuto in vasi rigidi → pressione elevata; il sangue va quindi in arteriole e capillari e torna al cuore nel versante venoso, che è un sistema a bassa pressione → il 64% del volume del sangue sta nel sistema venoso (le cui pareti si possono distendere → serbatoio), circa il 13% nelle arterie, il 7% in arteriole e capillari, il 7% nel cuore, il 9% nella circolazione polmonare. Arterie e vene sono diverse fondamentalmente per la loro diversa distensibilità: normalmente in un vaso elastico all’aumentare della pressione si ha un dato ΔV e a valori più alti di pressione (vaso già abbastanza disteso) la stessa ΔP genera un ΔV minore poiché man mano che il vaso (→ le fibre elastiche) viene teso è meno distensibile → la stessa ΔP produce diversa ΔV: elevata distensibilità a bassi V e ridotta ad alti V. La pendenza della curva nei vari tratti misura il grado di distensibilità del vaso elastico che è indicato come compliance = ΔV/ΔP. La compliance del sistema venoso è 20 volte maggiore di quella del sistema arterioso e diminuisce all’aumentare del volume (perché le fibre elastiche saranno già più distese). Lo stato di distensione di un vaso dipende dalla pressione transmuraria (differenza tra pressione interna ed esterna) poiché ciò che dilata effettivamente il vaso è la diversità di pressione tra l’interno e l’esterno del vaso.

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