491 appunti di fisiologia

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Piso soluzione ipotonica il tentativo di bilanciare l’osmolarità tramite il movimento di H2O fa sì che la cellula si rigonfi; nella soluzione ipertonica l’H2O esce dalla cellula per bilanciare l’osmolarità raggrinzendosi. Metodo per la valutazione delle variazioni di volume (LEC e LIC) quando si aggiungono soluzioni a diversa osmolarità: tenendo conto che C = Q/V → V = Q/C; si valuta la quantità totale di osmoli presenti (Q totale di LEC e LIC) e il volume totale (V: ad es. tramite la conoscenza del peso corporeo); si valuta l’osmolarità globale che è data dal rapporto delle osmoli totali sul volume totale (C = Q/V); si divide la quantità di osmoli presenti in ciascun compartimento per l’osmolarità globale (V = Q/C). Distribuzione normale: 42 l (14 LEC, 28 LIC) con un'osmolarità (C) di 280 mOsm/l → CLEC = 3920 mOsm, CLIC = 7840 mOsm → Ctot = 11760 mOsm. Es. partendo da una condizione (per semplificare) in cui si ha un volume totale (V) di 6 l di cui 2 l LEC e 4 l LIC con un’osmolarità (C) di 200 mOsm/l → Qtot = 1200 mOsm, QLEC = 400 mOsm e QLIC = 800 mOsm: • se si aggiungono 2 l di una soluzione iso-osmotica (→ 200 mOsm/l → 400 mOsm) → ↑ Vtot (8 l) e le moli (1600 mOsm) → Ctot rimane 200 mOsm/l → CLEC e CLIC rimangono 200 mOsm, ma le osmoli nel LEC sono aumentate (QLEC = 800 mOsm; perché tutto ciò che si introduce finisce nel LEC) → ↑ VLEC (800 mOsm/200 mOsm/l = 4 l); • se si aggiungono 2 l di una soluzione ipo-osmotica (40 mOsm/l → 80 mOsm) → ↑ Vtot (8 l) e le moli (1280 mOsm) → ↓ Ctot (160 mOsm/l) → ↓ CLEC e CLIC (160 mOsm/l) e ↑ QLEC (480 mOsm) → ↑ VLEC (3 l) e ↑ VLIC (5 l); • se si aggiungono 2 l di una soluzione iperosmotica (→ 400 mOsm/l → 800 mOsm) → ↑ Vtot (8 l) e ↓ le moli (2000 mOsm) → ↑ Ctot (250 mOsm/l) → ↑ CLEC e CLIC (250 mOsm/l) e ↑ QLEC (1200 mOsm) → ↑ VLEC (4,8 l) e ↓ VLIC (3,2 l). → Se aumenta l'osmolarità dei liquidi corporei di un paziente da 280 a 320 mOsm/l calcolo la Q (13440 mOsm) e determino il V necessario affinché C torni normale (per diluire; 48 l); quindi introduco il liquido che serve per raggiungere tale volume (6 l che si distribuiscono 2 nel LEC e 4 nel LIC). Alterazioni del bilancio idrico sono in genere conseguenza di squilibri nell’introduzione ed escrezione di acqua ed elettroliti: disidratazione isotonica (perdita di H2O e soluti → ↓ volumi, ma rimane invariata l’osmolarità: sudorazione intensa, vomito, diarrea, diuretici) → ↓ LEC → ↓ volemia → ↓ collasso cardiocircolatorio; disidratazione ipertonica (perdita di sola H2O → aumento perspirazio insensibilis nella febbre, ipertermia, iperventilazione) → ↓ LIC (raggrinzimento cellulare); disidratazione ipotonica (perdita di soluti) → ↑ LIC (rigonfiamento cellulare: es. edema cerebrale); iperidratazione isotonica (↑ assunzione di H2O e soluti o ↓ diuresi) → ↑ LEC → ↑ volemia (edema); iperidratazione ipertonica (↑ ingestione di soluti: es. acqua di mare) → ↓ LIC e ↑ LEC → ↑ diuresi → ↓ volemia (collasso cardiocircolatorio); iperidratazione ipotonica (↑ assunzione acqua) → ↑ LIC (es. edema cerebrale) Bilancio idrico-salino Il controllo dell’osmolalità (≈ 300 mOsm/KgH2O) e del volume del LEC dipende dalla capacità del rene di eliminare o trattenere acqua, indipendentemente dai soluti (principalmente NaCl). In caso di ipo-osmolalità del LEC (eccesso di acqua), il rene elimina l’acqua in eccesso: riassorbimento soluti > riassorbimento acqua → urina diluita (ipo-osmotica, fino a 50 mOsm/KgH2O). In caso di iper-osmolalità del LEC (carenza di acqua), il rene elimina meno acqua: riassorbimento acqua > riassorbimento soluti → urina concentrata (iper-osmotica, fino a 1200 mOsm/KgH2O). Il rene per equilibrare queste situazioni legate all’ingestione di liquidi impiega ≈ 30 min.

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