Gente di Fotografia #49

Page 43

© Francesco Zizola/NOOR - Uganda, kireka 2008

accompagnano le fotografie. Il primo e più importante testo è la didascalia. E’ obbligatoria e la sua assenza significa mancanza di completezza delle famose 5W. Infatti la fotografia giornalistica, soprattutto se ben concepita, può fare tanto per “sostituire con un immagine mille parole”, ma non tutto. Alcune informazioni, come per esempio il nome del posto o la data, sono necessarie. È anche vero che oggi la didascalia è non solo obbligatoria , ma anche necessaria per, appunto, affermare la paternità dell’autore della stessa. Autore che si prende quindi la responsabilità di ciò che afferma, davanti ai lettori e davanti alla legge. I giornali, qualora decidessero di alterare il contenuto informativo di una fotografia alterandone la didascalia, potrebbero essere denunciati e condannati ad una pronta errata corrige e financo ad un risarcimento economico. Così come un fotografo che manipolasse la realtà attraverso una mendace didascalia potrebbe risponderne in tribunale nel caso qualcuno si prendesse la briga di denunciare la malefatta. Poi esistono i testi di accompagna-

mento, quelli che approfondiscono e completano l’informazione fotografica. Normalmente sono scritti da giornalisti della penna e coesistono con autonomia di linguaggio con il testo visuale. Viceversa in Italia invece sono molti anni che, con le dovute eccezioni, le immagini sono sempre più asservite ad una funzione didascalica del testo. Si potrebbero fare molte considerazioni a proposito, ma qui mi limito amaramente a constatare che questo avviene proprio nel paese che ha dato i natali alla rivoluzione rinascimentale del vedere, all’invenzione della prospettiva. E che nel nostro paese si sia sviluppata tutta l’arte visiva premessa della cultura visiva contemporanea, non sembra significhi molto per i direttori e gli editori dei giornali che scelgono le immagini da pubblicare ma, frequentemente non ne conoscono neanche la grammatica. F.C.: - Ti sei dichiarato ottimista sul ruolo che la fotografia può avere nell’attuale sistema dell’informazione, grazie soprattutto al digitale e alla tecnologia satellitare. Ormai anche le fotografie

possono essere trasmesse pressoché “in diretta” e reggono la concorrenza dei networks televisivi. Ma l’immagine fotografica rimane comunque indietro rispetto alle immagini in movimento, al mimetismo di una rappresentazione della realtà che ne riproduce il fluire temporale e la sonorità. Non è che tanti “mossi” e “fuori fuoco” sono l’espressione di una rinuncia dei fotografi a competere sul piano della rappresentazione mimetica con gli operatori televisivi? F.Z.: Credo che oggi sia difficile affermare con certezza quale sarà lo sviluppo del linguaggio della fotografia giornalistica visto il turbine di trasformazioni tecnologiche a cui stiamo assistendo. Credo che in pochi mesi, massimo un anno, assisteremo ad una sempre più progressiva scomparsa dell’uso della carta per la produzione di mass media. Sostituiti da interfacce digitali capaci di raccogliere e rimandare contenuti sempre più complessi e dinamici. La fotografia documentaria dovrà sapersi rinnovare per occupare territori ancora non conosciuti ma senz’al-

45


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.