Pillarella l'acchiappatutto

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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ANNO xii - N° 98 SAbAtO 30 Aprile 2016

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino rootostampa Molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it - euro 1.00

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Il Quotidiano del Molise

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Il Quotidiano del Molise. Nella giornata di ieri ha spento le prime 18 candeline della sua esistenza giornalistica. Un traguardo importante, soprattutto in Molise, dove la carta stampata ha conosciuto sempre mille difficoltà. Un augurio, allora, che vale doppio.

L’Ardire

Il salvifico bilancio? di Giuseppe Saluppo

I

l bilancio di previsione per l'anno in corso è stato archiviato. Notte tempo, dopo l'uscita di Michele Petraroia dal Pd, l'abbandono dell'aula dei consiglieri di centrodestra e il mancato voto dei consiglieri Lattanzio e Scarabeo. Ora, è tutto in archivio. Il bilancio c'è. Cosa aspetta, ora, ai molisani? Sono tre anni che l'amministrazione Frattura è in carica. Ne mancano due, se si arriverà a scadenza naturale del mandato. I problemi del Molise e dei molisani troveranno, finalmente, spazio nell'agenda politica? Riusciranno ad essere considerati dal Consiglio regionale? Interrogativi da sciogliere perchè le cose, in questa parte d'Italia, non vanno proprio bene. Aziende chiuse e al collasso, giovani che vanno via, disoccupazione galoppante, cassa integrazione che sta per terminare, sanità con un piede nella fossa. Sono questi i capitoli di 'spesa' che vanno riempiti di idee e di progettualità. Lasciando alle spalle il passato e non riportarlo sistematicamente in vita per giustificare ritardi, colpe o omissioni. La politica molisana (ma non solo questa) ha perso il suo afflato, ha smarrito la capacità di guardare al domani, si è persa nei mille rivoli della spicciola polemica e delle gag. Bisogna dare, invece, una speranza che abbia per base un progetto e per altezza le idee.

regione

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

www.lagazzettadelmolise.it

La nottata, ha partorito il bilancio in Consiglio regionale.

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Micaela Fanelli. Sul caso Petraroia, il segretario regionale del Pd, non ha fatto ascoltare la sua voce. Una dimenticanza? Troppo grave, sul piano politico, sarebbe questo passaggio. Un segretario che ignora una fragorosa uscita dal gruppo come quella di Michele Petraroia, è grave assai.

Direttore generale della Regione e ora anche responsabile unico del procedimento. Fosse Pico della Mirandola?

Servizio a pagina 5

regione

La nottata ‘partorisce’ il Bilancio

Micaela Fanelli

Campobasso

sanità

L’uscita dal Pd di Petraroia fa riflettere L’uscita dal Pd di Michele Petraroia, deve fare riflettere.

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“A chi giova creare disservizi?”

E’ il comitato San Timoteo a lanciare l’interrogativo.

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I cittadini protestano “I marciapiedi sono tutti rotti e pericolosi E gli interventi?” pagina 7


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

30 aprile 2016

Il presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura, sottolinea la bontà del documento finanziario

“Dopo il bilancio, guardiamo al domani”

“Con il Defr approvati il Collegato alla manovra di bilancio, la Legge di stabilità regionale 2016 e il Bilancio regionale pluriennale 2016-2018. Di seguito la prefazione del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, al Documento di economia e finanza regionale, approvato in Consiglio regionale nella seduta, aperta nella serata di ieri, giovedì 28 aprile, durante la quale sono stati approvati anche il Collegato alla manovra di bilancio 2016-2018 in materia di entrate e spese, la Legge di stabilità regionale 2016 e il Bilancio regionale pluriennale 2016-2018”. Così il preidente della Giunta regionale, Paolo Frattura. “Avanti lungo il percorso intrapreso, la nuova programmazione economica e finanziaria della Regione Molise allarga il suo orizzonte, forte dei risultati ottenuti nella prima metà del nostro mandato di governo. Siamo a metà del cammino, la metà che segna l’avvio per il rilancio dello sviluppo del nostro Molise. Oggi possiamo farlo proprio grazie ai sacrifici compiuti in questi anni. Le importanti economie ricavate da una gestione, la nostra, oculata, rigorosa e rispettosa del-

L’intervento Una nottata da tragicommedia: il Pd perde pezzi, Iorio e Frattura si azzuffano per una spy-story, il centrodestra abbandona l’aula e il Movimento 5 Stelle resta l’unica opposizione in un Consiglio allo sbando. Volevamo far risparmiare soldi ai cittadini e togliere altri privilegi alla Casta, ma anche questa volta la maggioranza si è voltata dall’altra parte Doveva essere l’appuntamento dell’anno, quello in cui si decidono risorse, progetti, servizi, ma soprattutto dove si decide il futuro di centinaia di famiglie. È risultato l’ennesimo teatrino. La seduta del Consiglio regionale dedicata al Bilancio si è aperta con una notizia: Michele Petraroia ha abbandonato la nave impazzita del Pd. Frattura ha fatto finta di niente, anzi ha battagliato con Iorio su un presunto caso di spionaggio in tema sanitario. Succede anche questo in Consiglio regionale: un documento ufficiale destinato dall’Asrem alla Regione che finisce prima nelle mani di un consigliere di minoranza. Ma non è tutto. In serata è spuntato un ordine del giorno sempre in tema Sanità, che rappresenta l’ennesima prova di forza del governatore sulla commistione pubblico-privato. Un docu-

l’impiego delle risorse pubbliche diventano adesso il punto di partenza per andare avanti e costruire opportunità. Lo facciamo con i fatti, con convinzione. Sono i passi nuovi che compiamo e compiremo nell’attuazione delle priorità strategiche presentate all’inizio: il nostro Defr, il Documento di economia e finanza regionale, è il manifesto di tutte le azioni che metteremo in campo in uno spazio temporale più esteso, così da disegnare uno

scenario preciso di crescita non solo economica, ma anche occupazione, sociale e culturale del Molise. Il Documento, che presentiamo all’Assemblea legislativa e al partenariato economico, sociale e istituzionale molisano, è il primo Defr predisposto secondo quanto prescritto dal “Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio” (Allegato n. 4/1 al D.lgs n. 118/2011), e, in coerenza con quanto da esso

disposto, ha natura programmatica per il triennio 2016-2018. Con la nuova architettura sviluppata nel medio periodo garantiremo incisività ed efficacia maggiori ai programmi e alle azioni pianificati, mediante l’organizzazione di risorse finanziarie e strumentali il cui utilizzo è improntato ai principi di correttezza, responsabilità ed efficienza. Alla base di tutto, la riforma della macchina amministrativa: liabbiamo resa più snella, efficiente ed efficace per offrire ai cittadini e alle imprese uno strumento operativo indispensabile per l’attuazione delle politiche e delle strategie del nostro Governo regionale. Secondo quanto previsto nella normativa nazionale, il Defr delinea una road map per la pianificazione dei programmi da realizzare con le relative previsioni di spesa e le relative modalità di finanziamento. Al tempo stesso si offre anche come strumento di monitoraggio e controllo strategico, con particolare riferimento allo stato di attuazione dei programmi e alla relazione al rendiconto di gestione. Abbiamo articolato il nostro Defr in quattro sezioni: l’analisi del contesto socioeconomico nazio-

Noi, unica vera opposizione mento che in due paginette scritte al volo chiedeva di “conferire” al Presidente della Regione il potere di nominare 4 consiglieri di amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II sui cinque totali. Il Movimento 5 Stelle a questo gioco non si è piegato, non condividendo né il merito, né il metodo. Antonio Federico e Patrizia Manzo non hanno partecipato al voto. Alle quattro del mattino, poi, è spuntato un emendamento che ha abrogato il vecchio piano sanitario regionale ancora in vigore: in poche ore, quindi, la maggioranza ha fatto ciò che non è riuscita a fare per mesi e mesi. A notte fonda si è cominciato a parlare di Bilancio, quando il centrodestra aveva abbandonato l’aula da ore. Così il Movimento 5 Stelle è rimasto l’ultimo baluardo a lavorare per frenare la deriva, facendo saltare il “piano” di giunta e maggioranza. Frattura e company prima hanno dato solo qualche giorno di tempo al Consiglio per vagliare il documento più importante dell’anno, poi hanno pensato che in Aula tutto si sarebbe risolto in poco tempo e senza fatica. Il Movimento 5 Stelle, invece, ha presentato oltre quindici emendamenti battagliando

su ognuno di essi. Proposte su varie materie: dalla legge per l’editoria agli abnormi stipendi dei consiglieri regionali (eccetto due). Spese assurde che abbiamo sempre contestato. Inoltre abbiamo chiesto di evitare la costituzione di un comitato consultivo negli appalti pubblici che si sostituisce all’Autorità Nazionale Anticorruzione e che favorisce l’ingerenza della politica in un settore delicato. Ci siamo scagliati contro la finta semplificazione amministrativa che introduce nuove norme ignorando una legge regionale già esistente che andrebbe semplicemente applicata Poi le pensioni. Un nuovo sistema di previdenza dei consiglieri ser-

viva, ma un amministratore non può avere una pensione che un cittadino può soltanto sognare: la logica lo suggerisce, la realtà ce lo impone. Per questo, già mesi fa, proprio in tema costi abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti e per questo, ieri notte, in tema pensioni abbiamo presentato il nostro emendamento chiedendo di azzerare il contributo dei cittadini e di rendere possibile la rinuncia del consigliere alla propria quota. Giunta e maggioranza si sono girati dall’altra parte, voltando le spalle ai cittadini. Ancora una volta. Ma in una cosa non sono riusciti: volevano evitare il confronto svilendo gli interessi dei cittadini, invece se la sono dovuta sudare fino alle 7 del mattino. Noi non ci arrendiamo. Siamo stati, siamo e saremo sempre al nostro posto a combattere. Un ultima cosa: la prossima volta rivotateli Movimento Cinque Stelle

nale e regionale; gli obiettivi strategici delle politiche regionali e le azioni finalizzate: la programmazione 2016-2018; il quadro delle finanze territoriali e gli indirizzi agli enti strumentali e alle società partecipate. Dopo un quadro di sintesi del contesto socioeconomico che fa da scenario alla pianificazione delle linee di azioni, offriamo un’analisi delle “linee programmatiche dell’azione di governo regionale, necessarie per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo della Regione”. Nell’ottica di definire con chiarezza i contenuti della programmazione e in continuità con il Documento annuale di programmazione 2015, le iniziative e gli interventi previsti sono enucleati in base agli obiettivi strategici del Governo regionale: Rinnovare la Pa, Rilanciare lo sviluppo economico, Ripensare la qualità della vita. Tali obiettivi si integrano, in un quadro coerente, con le azioni previste nella programmazione operativa regionale per il settennio 2014-2020 e definiscono una strategia politica unitaria con la quale ci siamo impegnati a costruire nel nostro Molise condizioni, strumenti e opportunità per una crescita intelligente, sostenibile e solidale”.

Centrodestra “Perchè fuori dall’aula” “Una decisione maturata nel contesto di svilimento politico che questo centrosinistra ha deciso di attribuire all’istituzione regionale”. Così i consiglieri regionali di centrodestra nell’abbandonare l’aula. “Siamo convinti che regolare la politica economica del Molise per il prossimo triennio attraverso misure di finanza pubblica e di politica di bilancio vuol dire coinvolgere tutti gli attori: dalle parti sociali alle opposizioni. Prendiamo atto invece che, la ritrovata unità dei vertici locali del Partito Democratico attorno ad un progetto di Sanità dopo averla indotta in uno stato comatoso, induce il governo regionale a prove muscolari che sviliscono il dibattito politico riducendo, anche un momento importante come l’approvazione della legge finanziaria, ad una semplice pratica burocratica. Credo che questo Partito Democratico e questo centrosinistra, con i suoi esponenti di governo, stiano dimostrando ai molisani l’assoluta mancanza di rispetto verso qualunque forma democratica”.


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3 30 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

C’era un dannato bisogno di diradare la cappa asfissiante del silenzio delle idee, del tatticismo strumentale, della infingardaggine dei più che copre il Molise

Un sasso nello stagno politico molisano. Lo ha lanciato Michele Petraroia. Ne abbiamo dato notizia ieri. I cerchi concentrici che quel lancio ha determinato andranno a lambire anche la munita roccaforte del presidente del consiglio Matteo Renzi. Della missiva con cui il già assessore regionale alle Politiche sociali e del lavoro ha comunicato di aderire al gruppo misto consiliare a Palazzo Moffa, al Comitato per il “No” al referendum sulle modifiche costituzionali e ai quesiti referendari della Cgil sul Jobs Act e al progetto di legge di iniziativa popolare denominato <Nuovo Statuto delle Lavoratrici e dei Lavoratori>, riservandosi “ogni altra futura e diversa valutazione politica in ordine al contrasto del progetto del Partito della Nazione in favore del rilancio di una nuova alleanza ulivista che sappia valorizzare i migliori tratti culturali della sinistra italiana quale proprio fondamento identitario”, la prima destinataria è stata la silente (e dolente) Micaela Fanelli che alla politica ha affidato le fortune personali e al Pd una chiara funzione strategica priva di originalità, di pensiero ed azione. Il suo “Sturm und Drang” infatti è scialbo e sciapito, per cui il sasso di Petraroia l’avrà fatta sobbalzare e rendersi conto che non tutto e non tutti nel PD molisano sono appiattiti sulle posizioni del segretario nazionale e, nel Molise, del presidente della giunta regionale. Che residui di idealità politica connessi alle radici ideologiche, alle battaglie sociali vissute, alle speranze svanite e alla determinazione di volerle riconquistare, sono ancora in circolo,

L’intervento di Roberto Ruta* Bene mantenimento della presenza Rai sul territorio rafforzandone il radicamento nel P a e s e . Il direttore generale Campo Dall’Orto ha esplicitato l’obiettivo nell’illustrazione in Commissione Vigilanza Rai del piano industriale 2016/2018. Nell’ ampia illustrazione in Commissione di Vigilanza Rai, ieri sera il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto ha illustrato il Piano Industriale 2016/2018 del Gruppo Rai, “ Da Broadcaster a Media Company”, esplicitando nell’ambito delle strategie per la valorizzazione dell’ assetto industriale, come prioritario “ il man-

L’uscita di Petraroia dal Pd apre inopinatamente una nuova stagione della politica molisana

Prima destinataria il segretario regionale del partito Micaela Fanelli che alla politica ha affidato le fortune personali e al Pd una chiara funzione strategica priva di originalità, di pensiero ed azione

nonostante la prevalenza del pragmatismo esasperato con cui su più livelli (locali, regionali e nazionali) nel Pd si cerca e si raggiunge il potere. Michele Petraroia del quale abbiamo seguito sempre con curiosità e interesse la ondivaga quanto nutritissima movimentazione all’interno della giunta regionale, la sua irrefrenabile voglia di comunicare, il suo

generoso contributo agli “scribi”, finalmente à tornato a parlare, ad esternare, a provocare. Ce n’era un dannato bisogno per diradare la cappa asfissiante del silenzio delle idee, del tatticismo strumentale, della infingardaggine dei più, che copre il Molise. Ha fatto altro. Ha disdetto in maniera clamorosa (coraggiosa?) la sua appartenenza al Partito democra-

tico (?) denunciandone lo “scivolamento progressivo verso posizioni regressive molto lontane dalle sensibilità storiche della sinistra italiana”. La comprensibilità del suo gesto è tutta in questa farse virgolettata. Che però difficilmente, crediamo, avrà risonanza nei meandri del Pd e in quello più vasto della politica molisana dove prolificano “maneggi politici e pratici fra piccole élites benpensanti faccendiere di potere” , per dirla con Alberto Arbasino, che nella traduzione petraroiana diventa bisogno di reagire “all’illusione autoreferenziale della delega in bianco affidata nelle mani di un ristretto nucleo di dirigenti del partito e/o di amministratori”. Dal gruppo misto, in cui avrà la compagnia

altrettanto motivata di Scarabeo, è lecito attendere la marcatura della distanza tra chi, come lui, pone in termini critici la “Questione democratica” (riforma costituzionale a colpi di maggioranza aggregando spezzoni di gruppi di potere storicamente vicini a Berlusconi) e la “Questione sociale” (precarizzazione del lavoro confidando nell’autonoma capacità del sistema capitalista di garantire il rispetto delle regole), e chi le due questioni le contraddice e le calpesta. Se rimarrà ferma e determinata la volontà di andare a fondo nell’istituzione regionale sulle alterazioni della legittimità, della legalità e della trasparenza in difesa dei valori democratici e del diritto al lavoro, alla salute e alla giustizia, dovremmo avere una stagione politica meno triste e grigia, meno avvilita dalla impalpabilità dell’opposizione che siede sui banchi di Palazzo Moffa, e un ritorno, seppure faticoso, alla dialettica e al confronto politici. Diversamente sarà ulteriormente notte fonda.

Bene il mantenimento della sede Rai sul territorio molisano tenimento della presenza sul territorio rafforzando il radicamento di Rai nel Paese”. Una decisione che condivido pienamente perchè informare i cittadini di quanto succede anche nelle proprie realtà locali, in ogni campo sociale e culturale come in quello riguardante le attività istituzionali degli enti locali territoriali a partire dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni, serve non solo a tutelare le identità territoriali ma anche il diritto di cittadinanza consapevole e c r i t i c a . A margine della prima seduta

dell’audizione, ho chiesto al direttore generale se per la sede RAI del Molise potessero quindi considerarsi definitivamente archiviate le ipotesi di accorpamento o di chiusura avanzate nel 2014 (ragione per cui il 6 maggio 2014 ho depositato interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri), per consentire una corretta e pluriennale programmazione delle attività, della formazione del personale e delle post produzioni: la risposta è stata chiara e netta nel senso spiegato del rafforzamento della presenza territoriale della Rai, e

segnatamente anche per la sede Rai del Molise. L’audizione continuerà la prossima settimana ed in quella sede, in qualità di componente della commissione di vigilanza Rai, proporrò specifiche questioni al direttore generale inerenti la modalità per dare piena centralità ai contenuti dell’offerta radiotelevisiva pubblica e per raggiungere l’obiettivo strategico di diventare quanto prima una Media Company. *Senatore della Repubblica

Dardo


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4 30 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Il Comitato San Timoteo di Termoli preoccupato per la situazione dell’ospedale

“Sanità, il caos totale a chi giova?” Dopo l’incontro con il sindaco Sbrocca, attende l’intervento del commissario Frattura TERMOLI. “Mentre ci si aspetta dall’intera classe politica, ma soprattutto dirigente del settore sanità: calma, concentrazione, energie e idee per evitare il ripetersi a breve, il prossimo 1° maggio, anche in altri presidi ospedalieri, quanto accaduto ultimamente all’Ospedale S. Timoteo di Termoli, con la sospensione, per alcuni giorni, per carenza di personale medico, dei ricoveri nelle unità operative di Pediatria e Ostetricia-Ginecologia, alle partorienti, si registra invece il crescere delle polemiche e del caos”. A sostenerlo, è Nicola Felice presidente del Comitato San Timoteo di Termoli. “Significativa è risultata, cassa di risonanza, la nota del segretario regionale dell’Aogoi, sindacato dei medici ginecologi, rimarcando le criticità presenti però anche in altri ospedali regionali, che annunciando, quasi, una prossima chiusura del reparto OstetriciaGinecologia del S. Timoteo di Termoli. Ciò non poteva che procurare una inevitabile e opportuna replica da parte del responsabile facente funzione dell’unità operativa complessa.

l’intervento di Vincenzo Cordisco* Momento difficile tra politica e magistratura, l’una pronta a criticare l’altra per scarsa capacità produttiva o peggio ancora nel non volere svolgere il compito a cui è chiamata a compiere. Temi del dibattito forte che stiamo vivendo sono la prescrizione e le intercettazioni. La prescrizione è un istituto di diritto che fa sì che ci sia un termine entro il quale un reato può essere perseguito dalla legge, per evitare di celebrare processi quando lo Stato non ha più interesse a punire il fatto, essendo trascorso troppo tempo. L’’intercettazione telefonica è quell’attività in grado, attraverso l’utilizzo di strumentazioni elettroniche e tecnologiche specializzate, di captare e carpire sia le comunicazioni e conversazioni telefoniche e flussi di comunicazioni e dati che avvengono in forma telematica ed informatica. Se per l’intercettazione telefonica il dibattito ancora non rag-

Come pure non giova, non solo al S. Timoteo, accentuare e mettere sotto i riflettori le criticità, comuni a tutti, quasi a richiamare ispezioni punitive, sperando che altri ne possano trarre benefici. Questo bisogna evitarlo, potrebbe scatenare solo una guerra tra poveri, a danno di tutti ! La carenza di personale sanitario in servizio è cosa nota da molto a seguito del blocco del turn over, per fron-

teggiare l’emergenza personale e poter garantire le prestazioni sanitarie, la legge di stabilità per l’anno 2016, consente l’assunzione flessibile di personale sanitario con contratti a termine, non oltre il 31 ottobre p.v. Solo a fine marzo l’ASREM ha pubblicato l’avviso di reclutamento, con incarico libero professionale, di personale medico per le discipline: n° 5 pediatria, n° 8

pronto soccorso, n° 2 radiologia, n° 4 anestesia. Resta ancora da capire il perché e/o chi ha causato tanto ritardo nell’accogliere tale possibilità, potendo così ridurre se non proprio evitare quanto di grave è accaduto. Ci risulta che la procedura è stata ultimata e che le commissioni preposte alla selezione hanno definito e approvato le graduatorie degli idonei. Dagli atti si rileva che ad eccezione

per la disponibilità di solo 3 medici per il pronto soccorso, gli altri medici disponibili sono in numero uguale o maggiore a quello richiesto con l’avviso pubblico. Per evitare quanto si prevede possa accadere sin dal prossimo 1° maggio, sospensioni di attività nei reparti degli ospedali, sollecitiamo la stipula urgente, restano poche ore, dei contratti tra l’ASREM con i professionisti ritenuti idonei”.

Politica e magistratura, no allo scontro giunge un picco acuto, considerando anche che è grazie a questa forma di indagine preventiva che molti reati ed azioni commessi dagli ambienti malavitosi e terroristici sono stati debellati, smascherando le dinamiche da cui sono scaturiti, per la prescrizione non è più tollerabile rinviare una discussione o una rimodulazione di questo Istituto. Molti sono stati gli illustri interventi che in questi giorni hanno messo alla gogna l’anomalia tutta italiana della prescrizione e tante sono le motivazioni che portano a considerare tale istituto come una agevolazione a chi ha commesso un reato; non è il tempo trascorso dal momento in cui si compie il reato ed i vari gradi di giudizio che può decretare “l’assoluzione” per avere compiuto un reato. Il reato è tale sempre e va punito. Capita, invece, molte volte che il tempo trascorso certifichi l’avvenuta prescrizione come se fosse una assoluzione e questo chiaramente non può più es-

sere accettato. Così facendo si mette in discussione tutto il duro e certosino lavoro, di anni, che gli organi di polizia ed i magistrati hanno compiuto nel corso del tempo. La legge n.251/2005, cosiddetta Legge Cirielli, ha consentito tutto ciò, contraendo i tempi della prescrizione, inficiando in questo modo tutta l’architrave dello svolgimento dei processi; non si interviene per renderli meno lenti, ma si rendono più veloci i tempi di maturazione della prescrizione stessa.

Detto questo, dovrebbe essere la politica, supportando la magistratura nelle azioni da mettere in campo al fine di ripristinare quelle regole necessarie per un paese che guarda con fiducia allo sviluppo delle prossime generazioni, a riportare il dialogo su toni pacati e di collaborazione. Visto il dilagare della corruzione, in ogni forma ed in ogni campo, ritengo che un primo inizio per combatterla sia proprio la riforma dell’istituto della prescrizione. E’ divenuta una priorità e gli effetti negativi della ex Cirielli sono sotto gli occhi di tutti. Reato prescritto non è innocenza, anzi, molte volte si conta proprio sulla prescrizione per sfuggire alla giusta pena per avere commesso reati di ogni genere. Spiragli in tal senso si stanno aprendo. Governo e Ministro competente sono pronti a presentare una legge in Parlamento con la proposta di

allungare di altri tre anni la prescrizione. La corruzione è dilagante nel Paese, con una stima di oltre 60 miliardi di euro come costi negativi per lo Stato, ed il rapporto di Transparency International vede l’Italia al 61^ posto nel mondo con un punteggio di 44 su 100, a fronte della media europea di 65, dove solo la Bulgaria è peggiore di noi. Insomma per dirla tutta, restiamo un paese dove il livello di corruzione è altissimo e la soluzione non è, e non può essere, solo l’allungamento dei termini prescrizionali, ma lo si può considerare come un primo passo per migliorare questa lotta che appare titanica, si eliminerebbe un “paracadute” che fino ad oggi ha fatto molto comodo ai tanti che si “nutrono” di corruzione. Presidente Federazione Basso Molise, Consigliere comunale Campomarino Partito Democratico


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5 30 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La delibera “ginepraio” 166 del 26 aprile

Il direttore generale che si fa istruttore/responsabile d’Ufficio e responsabile unico del procedimento Euro a profusione, prolungamenti di servizi, e una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara La delibera 166 della giunta regionale del 26 aprile, istruita e firmata dal direttore generale (Pico della Mirandola 2016) Massimo Pillarella, è un concentrato di tecnica amministrativa e di opportunità politica che merita particolare attenzione non solo e non tanto da parte della stampa, quanto dal collegio dei revisori dei conti e, dovesse capitare, dall’Autorità nazionale anticorruzione. Una delibera “ginepraio” in cui concorrono euro a profusione, prolungamenti di servizi, e una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. Il 26 aprile, la giunta regionale ha deliberato di concludere con la società Consedin s.p.a. l’affidamento per la fornitura dei “Servizi di assistenza tecnica e consulenza a supporto delle attività di controllo di I livello e rendicontazione della spesa, relative alle operazioni cofinanziate dal Programma operativo regionale (Por) - Fse 2007-2013”, per un valore complessivo di 208.800 euro, come descritto nell’offerta tecnico-economica prodotta dalla stessa Società, e di dare atto che la somma di 208.800 euro - oltre Iva, sarà imputata al Capitolo 14522 del Bilancio regionale, per l’esercizio finanziario 2016: “Contributi statali finalizzati alla creazione di Piani di innovazione dei sistemi formativi”. Cosa centrino i contributi statali finalizzati

di Ulisse Di Giacomo L’Azienda Sanitaria del Molise, con una nota regolarmente protocollata e indirizzata al Commissario Straordinario alla Sanità Paolo Frattura, alla struttura commissariale, ai Prefetti di Campobasso e Isernia e alla Procura della Repubblica presso i Tribunali di Campobasso, Isernia e Larino, mette al corrente i destinatari della missiva della gravissima situazione in cui versano gli ospedali pubblici della Regione che potrebbero a breve non essere più in grado di garantire assistenza ai cittadini molisani

alla creazione di Piani di innovazione dei sistemi formativi con i servizi di assistenza tecnica e consulenza a supporto dell’ attività di controllo di primo livello e rendicontazione della spesa, relative alla operazioni cofinanziate dal Por Fse 2007/2013, qualcuno lo spiegherà. Come andrebbe spiegato l’intera impalcatura della delibera “ginepraio” in cui, come abbiamo fatto cenno, girano milioni di euro. Infatti, la Consedin S.p.A. (mandataria ed Ernst & Young Financial Business Advisor S.p.a. mandante), il 18 maggio 2010, con determinazione del direttore generale dell’epoca, è aggiudicataria dell’appalto per l’importo di 2.400.000 euro per la fornitura del servizio sopra citato, con scadenza fissata al 23 giugno

2013. Fin qui l’atto amministrativo di giunta non manca di sequenza logica. Meno logico e documentato nella delibera è il salto al 20 giugno 2014 quando con determinazione 274 del direttore generale è stata disposta la prosecuzione delle attività “fino alla loro naturale scadenza del 31 dicembre 2015”. Ma tant’è. La giunta regionale, inoltre, con la deliberazione 751 del 30 dicembre 2014, tra le altre cose, ha disposto di approvare l’offerta trasmessa dal Raggruppamento temporaneo di imprese Consedin S.p.A. – Ernst & Young Financial Business Advisors S.p.A., assunta al protocollo della posta elettronica certificata (Pec) 00119722 del 18 dicembre 2014, per i servizi relativi alla Linea di inter-

vento B “Servizi di assistenza tecnica e consulenza a supporto delle attività di controllo di I livello e rendicontazione della spesa”, relative alle operazioni cofinanziate dal Por Molise Fse 2007/2013 e rientranti nelle competenze del Servizio rendicontazione, controllo e vigilanza della direzione Generale della giunta Area Prima, ai sensi dell’articolo 57 comma 5 lettera a) del Decreto legislativo 163/2006. Cosa contenga, in che cosa consista l’offerta non è detto, ma si sostanzia in una variante integrativa al contratto stipulato il 21 giugno 2013, con scadenza 30 aprile 2016. Discorso chiuso? Neanche per sogno. Come andiamo dicendo, il 26 aprile Massimo Pillarella nella veste di istruttore/responsabile d’Ufficio e di direttore generale ha concluso l’istruttoria proponendo alla giunta di allungare il rapporto con la Consedin assicurandole altri 208mila euro di compenso. L’istruttore/responsabile d’Ufficio e direttore generale ha ritenuto che per allungare il rapporto con la Consedin ricorressero le circostanze previste dall’articolo 57 del decreto legislativo 163/2006 (comma 2, lettere b e c). Il comma 2 dice che nei contratti pubblici relativi a lavori, forniture, servizi, la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara è consentita “qualora, per ragioni di

natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato (lettera b), e nella misura strettamente necessaria, nei casi urgenti di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati ai sensi della Parte quarta, Titolo V, del decreto legislativo 3 aprile 2006, numero 152, o quando l’estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti” (lettera c). Nel caso di specie non pare proprio che le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non siano imputabili alla stazione appaltante del tutto incapace a concludere il Por entro il 2013. Ma ciò che intriga e interroga, sta che il direttore generale Massimo Pillarella ha voluto deliberatamente assumere su di sé tutte le responsabilità del caso, ponendosi anche nella condizione di istruttore/responsabile d’Ufficio, nonché di responsabile unico del procedimento. Circostanza del tutto straordinaria. E che non si sappia.

I molisani trattati come carne da macello per una carenza irrisolta del pers o n a l e . Nella stessa nota il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo dell’Asrem denunciano che dall’aprile 2015 (un anno fa!) hanno inviato ben 14 note informative alla Regione Molise mettendola al corrente di questa situazione, senza ricevere neanche una risposta e senza che nessuno si sia adoperato per risolvere la p r o b l e m a t i c a , Un fatto di una gravità inaudita di fronte al quale nessuno potrà

avere atteggiamenti omissivi o potrà far finta di nulla, e del quale i responsabili dovranno rispondere nel caso che per questo stato di cose dovessero accadere episodi che mettono a rischio la salute e la stessa vita delle persone. Nel frattempo, come già annunciato, io presenterò un esposto alle Procure della Repubblica di questa Regione per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e per individuare i responsabili di questo ennesimo scandalo. *Senatore della Repubblica

Dardo


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TAaglio lto

29 aprile 2016

L’Associazione nazionale partigiani d’Italia in difesa della Costituzione repubblicana

Rischi di autoritarismo e insidie regressive nel testo di modifica approvato dal Parlamento Su una materia di tale delicatezza non si può rimanere indifferenti né assistere passivamente ad una distorsione del sistema istituzionale e democratico italiano

Il presidente dell’Anpi Molise (l’Associazione nazionale partigiani d’Italia) Loreto Tizzani e i membri dell’ufficio di presidenza Michele Petraroia, Dante leva, e Rifeo Campanella, all’indomani della celebrazione del 25 aprile, Festa della Liberazione, sull’abbrivo del rinnovato interesse del popolo per i valori costituzionali, hanno avviato una campagna di sensibilizzazione sulle modifiche apportate alla Costituzione italiana, oggetto del referendum di ottobre 2016. L’importanza del tema, il modo verticistico con cui è stato affrontato e portato avanti, le conseguenze che si paventano, la necessità che al referendum vada un cittadino adeguatamente informato, spingono questa testata giornalistica a dare ospitalità alla comunicazione dell’Anpi perché ne tragga le opportune valutazioni, sapendo che le argomentazioni poggiano su un documento elaborato e sottoscritto da illustri costituzionalisti e studiosi i quali si sono soffermati in particolare sulla riforma del Senato. Questa che proponiamo è una lettura dichiaratamente parziale ma utile ad acquisire informazioni da mettere

Il ruolo del Registro imprese e la sua evoluzione negli anni, e l’importanza del digitale per il business e per la nascita di imprese innovative, saranno due argomenti cardine dell’incontro di circa 70 ragazzi delle scuole superiori all’InternetDay della Camera di commercio del Molise, con il supporto di Unioncamere e InfoCamere, con Giorgio Palladino e Giuseppe Colucci. Accade nel giorno del trentesimo anniversario della prima connessione dell’Italia alla rete (avvenuta il 30 aprile 1986). L’evento sarà l’occasione per far capire ai “nativi digitali” quale ruolo svolge oggi Internet nella vita quotidiana di ognuno e quali straordinarie opportunità possono aprirsi con l’ulteriore diffusione di servizi basati sulle nuove tecnologie. Partendo proprio da quelli erogati dall’intero sistema camerale e, in parti-

successivamente a confronto con tesi e analisi magari di segno opposto. Per l’Anpi, la materia costituzionale è di pertinenza del Parlamento e di tutte le formazioni politiche italiane, e non può essere piegata alle contingenze o alle convenienze tattiche della maggioranza pro-tempore che sostiene il Governo. Dal loro punto di vista, se passa un simile principio la Costituzione si espone a continui cambiamenti ad opera di ogni esecutivo che potrebbe avere interesse a stravolgerne i tratti e

gli articoli non condivisi. In democrazia il Parlamento non è ostaggio della maggioranza protempore ma s’avvicina al Patto fondativo di una comunità con rispetto delle minoranze e non contro di esse. Pertanto, secondo l’Anpi, la modernizzazione delle istituzioni non può essere confusa con una deriva accentratrice reazionaria che svuota le assemblee parlamentari e concentra i poteri sul Governo senza prevedere contrappesi a tutela di un corretto funzionamento del sistema am-

ministrativo, politico e democratico. Né convince l’ipotesi di cancellare, ridurre e svuotare le sedi della rappresentanza della sovranità popolare in favore di un Governo efficientista di tecnocrazia illuminata, che interpreta il bene comune fondando la propria legittimazione sul consenso di una minoranza del corpo elettorale. L’Anpi ritiene pertanto indispensabile salvaguardare i contenuti della Costituzione nata dalla resistenza ed è pronta a mobilitarsi attivamente per promuovere i Co-

mitati per il “No” informando i cittadini e sollecitando il loro impegno a tutela della democrazia. A tal proposito l’Ufficio di presidenza dell’Anpi Molise dando seguito alle iniziative già avviate dal Comitato per il “No”, al referendum coordinerà ogni ulteriore manifestazione territoriale tesa a far conoscere i rischi di autoritarismo e le insidie regressive contenute nel testo di modifica approvato dal Parlamento. Su una materia di tale delicatezza non si può rimanere indifferenti né assistere passivamente ad una distorsione del sistema istituzionale e democratico italiano. Ogni altra e diversa motivazione non può essere anteposta alla mobilitazione a tutela della Costituzione perché se si stravolge il Patto sociale adottato dall’assemblea Costituente si mette a repentaglio l’idea della rappresentanza democratica popolare a svantaggio delle classi meno abbienti che già stanno pagando la mancata attuazione dei principi costituzionali riferiti all’uguaglianza, alla dignità e ai diritti universali di cittadinanza. Dardo

All’#InternetDay la Camera di commercio del Molise presenta agli studenti delle scuole superiori il Registro delle imprese e le start up innovative colare, dalla Camera di Commercio del Molise. Al centro degli incontri, l’esperienza “pioneristica” del sistema camerale, che proprio sull’utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche fonda la sua storia recente di amministrazione per le imprese e si presenta oggi come la punta avanzata della Pubblica amministrazione digitale. Il sistema camerale italiano gestisce uno dei più grandi database del Paese con informazioni aggiornate quotidianamente su oltre 6 milioni di imprese e 10 milioni di persone – che, attraverso un data center all’avanguardia, nel 2015 ha erogato circa 20 milioni di visure

online e gestito oltre 3 milioni di pratiche telematiche. Abbrivo che al presidente della Camera di commercio del Molise, Paolo

Spina, ha consentito di dire: “In questi anni il nostro Ente ha puntato molto sull’utilizzo delle tecnologie ed ha investito tempo e

soprattutto risorse per andare nella direzione di una Pubblica amministrazione altamente informatizzata: dalla digitalizzazione dei processi interni alla telematizzazione dei servizi fino alla semplificazione delle pratiche amministrative. Al tempo stesso la Camera di commercio del Molise sosterrà, con i servizi di assistenza e informazione, tutte le piccole e medie imprese interessate per accompagnarle nella fase di transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali. Con gli studenti delle scuole superiori abbiamo avviato numerosi progetti anche per la nascita di start-up innovative.”


Campobasso

7 30 aprile 2016

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Via Mazzini: “pericoloso anche andare a piedi” La denuncia dopo che un cittadino ha battuto violentemente sul marciapiede CAMPOBASSO. Cade rovinosamente a terra e ora con molta probabilità farà causa al Comune. Giustamente dicono in molti. Giustamente perché un cittadino del Capoluogo di regione mentre camminava tranquillamente lungo via Mazzini improvvisamente si é ritrovato a terra dolorante e non certo per una sua distrazione. Monta la rabbia: “Certo non sono più giovane ma cammino sempre quotidianamente e senza problemi”. Esattamente senza problemi a meno che non ci si trovi a percorrere un marciapiede come quello di via Mazzini tutto sfasciato. Mattonelle divelte e buche sembrano essere diventate la principale ca-

ratteristica del suddetto marciapiede. E dire che via Mazzini é anche una strada centrale, anzi centralissima e con una lunga estensione. Ogni giorno vi é un via vai di gente. Adesso poco importa se é percorsa da un ragazzo o da una persona un pò più avanti con gli anni, da una signora con le buste della spesa o da una donna con un bambino in braccio. Il fatto é che quando un marciapiede é rotto, é rotto e basta e se uno cade si fa male. L’età adesso influisce e ha la sua giusta importanza solo nella misura che se a finire a terra é un giovane probabilmente il danno sarà meno pesante. Il signore in questione non é più un ragazzo e adesso si ri-

trova sul viso una vistosa botta. Di chi sono le responsabilità? Qualcuno sarà in grado di prendersele? Anche perché il marciapiede di via Mazzini non é certo l’unico a essere in uno stato a dir poco rovinoso. Ce ne sono tanti, troppi per una città che si rispetti. Allora se i campobassani decidessero di lasciare le macchine per andare a piedi oltre a evitare buche e dossi, questa volta in mezzo alla strada, ne troverebbero altri sul marciapiede. Insomma non si capisce bene se, per lo stato e la manutenzione, sia diventato più pericoloso percorrere le strade a bordo di un’automobile oppure andando a piedi. Comunque come si decida di fare

Quarta edizione del premio Fasolino Concorso giornalistico finalizzato alle scuole per ricordare una figura esemplare di sportivo CAMPOBASSO – La quarta edizione del concorso giornalistico sportivo “Premio Pietro Fasolino” si conclude con un grande successo sotto ogni punto di vista. Un’edizione quella di quest’anno che grazie al grande riscontro ottenuto in termini di partecipazione e di qualità degli elaborati ha permesso ad un piccolo concorso regionale di assurgere al titolo di concorso nazionale. Ebbene si, dal piccolo Molise inizia a prendere piede l’idea fondante che è alla base del Premio Fasolino. L’importanza che sta pian piano conquistandosi il Premio Fasolino lo si deve anche ai grandi campioni che stanno accostando il proprio nome a questa iniziativa dando alla stessa una valenza estremamente importante. L’anno scorso fu la volta di Annalisa Minetti di ricoprire il ruolo di testimonial, quest’anno ad impreziosire la cerimonia di premiazione è stato un video registrato dal pluri campione italiano, campione d’Europa e campione del Mondo di boxe categoria pesi medi Agostino Cardamone insieme al Delegato del Coni di Avellino il Professor Giuseppe Saviano. “E’ una grande soddisfazione poter vedere che con il trascorrere degli anni il Premio Fasolino sta crescendo e maturando grazie al contributo di tante persone che vedono in questo concorso una valida occasione di promozione culturale e sportiva. Non posso dunque che ringraziare chi da quattro anni è vicino a questa iniziativa e chi con il passare degli anni si è avvicinato al concorso dando il proprio contributo. Questi i vincitori delle singole categorie: Le menzioni d’onore sono state assegnate a: Sebastiano Petracca di Campobasso allenatore e formatore delle Nazionali giovanili di tennistavolo presso il centro di Formia Giuseppe Damiano di Campobasso arbitro internazionale Fide di scacchi risultato miglior arbitro nelle Olimpiadi degli scacchi che si sono disputate a Torino nel 2006 Scuola Elementare 1° Sofia Pinelli (Associazione Le Onde Campo-

basso) con una media pari a 7,038 2° Luca Massignan (Associazione Le Onde Campobasso) con una media pari a 6,85 3° Matteo Palomba (Associazione Le Onde Campobasso) con una media pari a 6,25 Scuola Media 1° Mariangela Di Palma (Istituto Comprensivo Ururi, San Martino in Pensilis, Portocannone ) con una media pari a 8,188 2° Liliana Granitto (Istituto Comprensivo Ururi,

San Martino in Pensilis, Portocannone ) con una media pari a 7,513 3° Michela Corbo (Istituto Comprensivo Ururi, San Martino in Pensilis, Portocannone ) con una media pari a 6,763 Scuola Superiore 1° Martina Colalillo di Bojano del Liceo Scientifico A.Romita di Campobasso con una media pari a 7,613 2° Domenico Vaccaro, Giuseppe Sottile, Matteo Rossi, Pasquale La Vecchia dell’Istituto Agrario di Larino con una media pari a 7,306 3° Giovanni Melfi dell’ITE di Casacalenda con una media pari a 7,175 Over 1° Alberto Francescut di Pordenone con una media pari a 7,913 2° Nazzareno Carideo di Isernia con una media pari a 7,6 3° Antonello Di Lella di Campobasso con una media pari a 7,425

é una scelta ‘difficile’ . Ma adesso se questo signore farà

causa al Comune qualcuno si assumerà le giuste responsabilità?

Fossalto e Lucito, la Pajara maie maie La tradizione popolare della festa di maggio si rinnova nella giornata di domani La Pajara Maje maje, R Puoajar d ‘ Maj o ancora “Maije Dde le Defenze” è una tradizione popolare la cui origine si perde nella notte dei tempi. Probabilmente nasce come “festa pagana” e poi si radica nella tradizione popolare con il passare del tempo. La tradizione, una delle più antiche della regione, si fa risalire al medioevo, il ” pajaio” è simbolo di fertilità, auspicio per un buon raccolto e celebra l’arrivo della primavera, la rigogliosità dei campi e dei raccolti. In Molise la tradizione sopravvive in quattro paesi: Acquaviva Collecroce, Fossalto, Lucito, dove si svolge nella giornata del primo maggio e Colledanchise dove invece si svolge ogni prima domenica di maggio. Il cono adorno di fiori e frutti della terra culmina in cima con una croce, simbolo della cristianità, dalla tradizione pagana si è passati a quella popolare legata alla religione ed ai riti di benedizione. Fossalto: 1 maggio 2016 La tradizione fossaltese della Pagliara è un’usanza mantenuta nel tempo che rappresenta parte della storia dell’intera comunità.Quanti partecipano alla sfilata del monumento floreale hanno l’occasione di conoscere gli angoli ed i monumenti più significativi del comune di Fossalto e di assistere ai suggestivi rituali che la tradizione detta. Il cono ricoperto di fiori, foglie, ma anche frutti della terra come fave ed asparagi, dopo essere stato benedetto dal parroco sul sagrato della chiesa, accompagnato da zampognari e gruppi folk inizia a sfilare per le strade del centro storico del paese, fermandosi negli angoli più suggestivi e intonando canti tipici come quello del “Maggio”. Durante la sfilata, da alcuni balconi e finestre arrivano getti di acqua fredda indirizzati sul cono di fiori, un gesto di buon augurio ed ogni secchiata viene accompagnata dalla frase “Grascia, maie!”, un augurio di abbondanza. ore 09 allestimento del mercatino artigianale 09.30 arrivo del gruppo folkloristico Lu Passarielle 10.00 benedizione della Pajara e sfilata per le vie del paese con zampognari di Scapoli, cantori e corteo dei bambini ore 12 arrivo della pajara in piazza e scambio della croce tra parroco e sindaco a seguire degustazione della tradizionale “lessima”, formaggio e vino. Lucito 1 maggio 2016 “Maije Dde le Defenze” Un pagliaio adorno con con giunchi , fiori e primizie come le fave, con in cima rami di ginestra in fiore, è portato in giro, per le vie di Lucito ed è accompagnato dai cantori e musicanti che eseguono il canto “Maije Dde le Defenze” . Anche a Lucito la tradizione e è antichissima. L’arciprete Gennaro Piedimonte nel suo libro del 1899, “Notizie civili e religiose di Lucito” ( ed. Colitti), scrive : “ Da tempo immemorabile nel primo maggio si fa una festa floreale, quasi saluto alla primavera… per l’esecuzione del brano musicale vengono utilizzate zampogna, tamburelli e castagnole”, strumenti tipici della civiltà contadina molisana. Ore 09.00: a Lucito raccolta fiori per allestimento Maje dde la Defenze Ore 11.00: possibilità di visitare il Museo della civiltà contadina e del Maje dde la Defenze Ore 15.00: Benvenuta Primavera, la festa del Maje dde la Defenze!



Italy



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Campobasso

30 aprile 2016

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I nostri ragazzi sperano di allungare anche a Montegranaro la serie di vittorie

Domani con la Folgore i rossoblù più decisi che mai

di Gennaro Ventresca Due sono i ricordi che mi tornano in mente a proposito della Folgore. Il primo risale agli anni in cui sferravamo calci sulla carbonella del Romagnoli e tra le squadre che componevano i campionati giovanili era puntualmente presente la Folgore. Più avanti, quando ho iniziato a frequentare le scuole alte, ho avuto modo di approfondire le notizie sulla pattuglia della Folgore che si insabbiò assieme al 90 per cento delle truppe italiane, nella drammatica battaglia di El Alemein. Oggi mi ritrovo a occuparmi di una nuova Folgore, per l’esattezza della Folgore Veregra, formazione che per la prima volta fa parte del lotto delle squadre del nostro girone. Niente a che fare con la famosa Folgore degli anni Sessanta, qui si scrive della Folgore di Montegranaro, in provincia di Fermo, nelle Marche. In verità Campobasso e Monte-

granaro, sportivamente, si sono incrociati più volte, nel basket, non certo nel campo dei calci d’angolo. Nel mondo cestistico i marchigiani ci hanno abbondantemente superato, per andarsi a piazzare nel ceto nobile della pallacanestro nazionale. Mentre noi siamo andati sempre più indietro, seguendo la malinconica tangente, non solo sportiva. Allo stato dell’arte, in punta di verità, va spiegato che i rossoblù, come certifica la classifica, sono nettamente favoriti nello scontro di domani. Ma sbaglia chi pensa che per i nostri ragazzi si tratti di una semplice gita tra le colline marchigiane: i padroni di casa faranno del tutto per sovvertire il pronostico, in modo da alimentare le residue speranze di salvezza. I nostri stanno attraversando un periodo aureo, contraddistinto da vittorie dietro vittorie, impreziosite da un gioco fluido e produttivo: nelle ultime sette partite il portiere Grillo (il nostro Donnarumma) ha subito appena due reti.

Musei aperti il 1 maggio L’iniziativa ministeriale per la manifestazione “domenica al museo” BOJANO. La festività del 1° Maggio 2016 coincide con l’iniziativa ministeriale Domenicalmuseo che prevede l’ingresso gratuito a tutti i musei e aree archeologiche statali nella prima domenica del mese. Il Polo museale del Molise comunica ai cittadini e ai visitatori l’orario di apertura al pubblico e le iniziative promosse nei seguenti luoghi della cultura: Castello di Capua – Gambatesa ore 8:30-19:30 Concerto di chitarra, Sala Celardo ore 17:00 Castello di Civitacampomarano ore 8:30-19:30 Visite guidate gratuite ore 11:00 San Vincenzo al Volturno ore 8:00-19:00 Museo Archeologico – Venafro ore 8:30-19:30 Castello Pandone – Venafro ore 8:30-19:30 Visite guidate gratuite ore 11:30 e 16:30 Museo del Paleolitico – Isernia ore 8:30-19:30 Visite guidate gratuite ore 11:30 e 16:30 Museo Sannitico – Campobasso ore 8:30-19:30 Concerto “Suoni per… aria”, Coro dell’Università del Molise ore 16:00 Palazzo Pistilli – Campobasso ore 8:30-19:30

Non solo per innegabili meriti personali, ma soprattutto per la quadratura dell’intera squadra che a centrocampo, con l’esplosione di Lucchese e Grazioso, ha fatto passi da gigante. Da segnalare la

limpida regia di Lanzillotta che dopo un periodo di rodaggio ora va spedito come un diesel sulla lunga distanza. Chiari progressi sono stati palesati anche da Gabrielloni che non è elegante, ma

riesce a sapersi rendere utile, tanto sotto misura che nel dare una mano d’aiuto alla squadra. Non è un caso che Favo che lo ha segnalato a Minadeo lo considera insostituibile.

Parte l’Internet Day Polizia di Stato e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca insieme per celebrare i primi 30 anni di Internet in Italia con Una vita da social Nell’ambito delle iniziative promosse., per celebrare l’ItalianInternetDay 2016, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata presente ieri nelle scuole di oltre 100 province sul territorio nazionale, con workshop informativi per illustrare le opportunità della Rete Internet evitandone i rischi. Gli operatori della Specialità incontreranno nell’occasione circa 60mila ragazzi con lo slogan “Più internet per tutti” ovvero “le opportunità della rete”, attraverso la campagna educativa itinerante denominata “Una vita da social”, il progetto sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur, che ha l’obiettivo di consentire agli utenti della Rete di navigare in piena sicurezza e gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online. In contemporanea, il truck di Una Vita da Social farà una tappa straordinaria al Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa per celebrare insieme i primi 30 anni dal primo collegamento Internet in Italia. L’iniziativa ha anche una sua pagina facebookunavitadasocialed un profilotwitter, al cui interno vengono illustrate tutte le attività e riportate le impressioni di chi interagisce direttamente attraverso i Social network. L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza incorrere nei rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento

di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri. La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato, e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante. La Polizia Postale e delle Comunicazioni del Molise è presente a Campobasso presso l’Istituto Tecnico Industriale “G. Marconi” ed a Isernia presso la scuola media di Fornelli. La Polizia di Stato, durante l’anno scolastico in corso, ha incontrato in tutta la Regione Molise circa 2200 studenti in oltre 25 scuole - afferma Antonello Fratamico, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise – il nostro compito è quello di educare i giovani all’uso corretto della rete, per far sì che loro non siano né vittime né autori, spesso inconsapevoli, di reato.


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Isernia

30 aprile 2016

“Guardiamo al futuro della Provincia” Il presidente Lorenzo Coia soddisfatto dei primi mesi di lavoro in una fase delicata per l’ente ISERNIA. Il consiglio provinciale di Isernia, con la sola astensione del consigliere di minoranza De Vita, il conto consuntivo 2015 e propedeutico al-

per le funzioni delegate e insieme ai fondi della Finanziaria dello scorso anno, serviranno a ripianare il debito di 3milioni e 700mila euro. L’incidenza della

Regione Molise. Tutti gli sforzi sono protesi al raggiungimento di un pareggio di bilancio. Inoltre il prossimo 3 maggio il consiglio provinciale

vranno restituire allo Stato 2 miliardi euro a fronte del miliardo che è stato restituito l’anno scorso. Il Consiglio ha infine discusso delle economie derivanti dai lavori eseguiti presso il liceo

classico “O. Fascitelli” di Isernia e dei lavori per il completamento della S.P. Isernia-Colli a Volturno che entro breve tempo saranno ultimati”.

Pozzilli, è scontro sull’impiantistica sportiva Il presidente dell’associazione calcistica ha chiesto al comune di rivedere il bando di gara

l’approvazione del bilancio che si terrà entro il prossimo mese di luglio. Si è registrato un avanzo di amministrazione non vincolato pari a € 701.565,30, in gran parte dovuto ai pensionamenti e alla mancata sostituzione dei dirigenti. “Queste economie, in aggiunta ai soldi che la Regione Molise darà

spesa del personale sulle spese correnti per la prima volta scende al di sotto del 40%, esattamente al 39.85% contro il 44.72% del 2014. L’Amministrazione Provinciale di Isernia sta lavorando per ridurre ulteriormente le spese, a cominciare da quelle energetiche, razionalizzando i fitti attivi e passivi e ad accogliere la sede della

sarà di nuovo in riunione per la rinegoziazione di 36 mutui. Con questa manovra si prevede uno slittamento dei mutui in essere, con un risparmio di 454mila euro che in questo modo si pagheranno nel 2017 nel tentativo di raggiungere un pareggio di bilancio. Una fase molto delicata per la Province che come è noto do-

POZZILLI. Il comune di Pozzilli ha pubblicato un avviso per “Manifestazione di interesse per l’acquisizione della migliore offerta per la Concessione del ser-

“L’impossibilità di acquisire detta qualifica- scrive ancora il presidente della squadra calcistica di Pozzilli- attraverso la frequenza di brevissimi corsi or-

vizio di gestione di parte degli impianti sportivi di via Olivetone” e l’associazione calcistica “ASD Pozzilli”, presieduta da Giancarlo Albanese, ha subito contestato l’azione dell’Amministrazione comunale con un atto di “significazione e diffida”. “Una procedura- scrive nell’atto di diffida Albanese- in palese violazione del principio di libera concorrenza, pregiudicando fortemente i legittimi interessi delle società sportive operanti sul territorio interessate alla gestione dell’impianto in parola. Si chiedono, inoltre, nell’avviso requisiti stringenti, difficili da acquisire in poco tempo. Si parla tra l’altro di “possesso della qualifica di gestore di impianti rilasciata dalla FIN”.

ganizzati dalla Fin, determina una illegittima restrizione della concorrenza, per la quasi totalità dei soggetti operanti nel settore che non siano già in possesso della stessa. Peraltro, la qualifica in parola non risulta indispensabile alla gestione dell’impianto in oggetto ed, in ogni caso, ben potrebbe essere acquisita successivamente all’espletamento della gara e prima dell’avvio della gestione”. Per questi motivi il presidente Albanese ha chiesto l’immediata revoca/annullamento dell’avviso pubblico con l’avvertimento che “in mancanza di ciò, si procederà, senza altro indugio, ad adire le vie legali”.

Provincia, passa il conto consuntivo Bisogna ripianare il debito pari a 3 milioni e 700mila euro. Vanno fatti ulteriori tagli ISERNIA. Il consiglio provinciale di Isernia ha approvato, con la sola astensione del consigliere di minoranza De Vita, il conto consuntivo 2015 e propedeutico all’approvazione del bilancio che si terrà entro il prossimo mese di luglio.egistrato un avanzo di amministrazione non vincolato pari a € 701.565,30, in gran parte dovuto ai pensionamenti e alla mancata sostituzione dei dirigenti. Queste economie, ai fondi della Finanziaria dello scorso anno, serviranno a ripianare il debito di 3milioni e 700mila euro. L’incidenza della spesa del personale sulle spese correnti per la prima volta scende al di sotto del 40%, esattamente al 39.85% contro il 44.72% del 2014. L’Amministrazione Provinciale di Isernia sta lavorando per ridurre ulteriormente le spese, a cominciare da quelle energetiche, ra-

zionalizzando i fitti attivi e passivi e ad accogliere la sede della Regione Molise. Tutti gli sforzi sono protesi al raggiungimento di un pareggio di bilancio. Inoltre il prossimo 3 maggio il consiglio provinciale sarà di nuovo in riunione per la rinegoziazione di 36 mutui. Con questa manovra si prevede uno slittamento dei mutui in essere, con un risparmio di 454mila euro che in questo modo si pagheranno nel 2017 nel tentativo di raggiungere un pareggio di bilancio. Una fase molto delicata per la Province che come è noto dovranno restituireorso. Il Consiglio ha infine discusso delle economie derivanti dai lavori eseguiti presso il liceo classico “O. Fascitelli” di Isernia e dei lavori per il completamento della S.P. Isernia-Colli a Volturno che entro breve tempo saranno ultimati.


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Termoli

30 aprile 2016

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Gtm, il 3 maggio è sciopero Il mancato pagamento di due mensilità ha portato la Cgil a proclamare l’agitazione TERMOLI. “La Cgil, visto il verbale di mancato accordo del 5 aprile 2016, tra l’Azienda GTM Spa che gestisce il servizio urbano nella città di Termoli e la Filt CGIL Molise; esperito, con esito negativo, il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Campobasso il giorno 14 aprile

2016, a cui l’ Azienda ha ritenuto di non partecipare; rimaste inevase le richieste di convocazione delle Parti, inoltrate da questa Federazione sindacale, alla Amministrazione Regionale, nel tentativo di dirimere la questione legata ai mancati pagamenti degli stipendi al personale delle

San Timoteo, si mobilitano le opposizioni Lo stop degli anestetisti al San Timoteo dal 1 maggio, fa temere il peggio TERMOLI. “Vista la difficile e complicata situazione che si è venuta a creare all’ospedale San Timoteo di Termoli i consiglieri di minoranza comunicano che domenica primo maggio alle ore 10,30 terranno una conferenza stampa davanti all’ingresso del presidio ospedaliero”. Al San Timoteo si rischia di avere la possibilità di interruzione di reparti per mancanza di anestesisti per il 1° maggio. La situazione è gravissima perché si ripeterebbe quello che è già avvenuto per ginecologia e pediatria giorni fa e questo è uno dei problemi importantissimi. Abbandonare Termoli e il San Timoteo significherà che presto i 100mila

abitanti del basso Molise saranno attratti dal nuovo ospedale di Vasto che sarà un Dea di I Livello. Questo però pregiudicherà l’esistenza stessa e l’autonomia

dell’intera regione Molise aumentando la mobilità passiva e quindi diminuendo quella attiva. Abbandonare a sé stesso l’ospedale di Termoli e non rafforzarlo significa precludere l’esistenza stessa dell’autonomia regionale.

Aziende del TPL Urbano della Regione Molise; in considerazione dei mancati pagamenti di due mensilità ai dipendenti, dichiara una azione di sciopero di 4 ore per il giorno martedi 3 maggio 2016“. La motivazione dello sciopero è il mancato pagamento di due mensilità ed i sistematici ritardi nella erogazione degli stipendi ai dipendenti. Le modalità di adesione sono le seguenti: uffici ed impianti fissi (Amministrazione, officine e biglietterie) ultime quattro ore della prestazione lavorativa; Operatori di esercizio

dalle ore8.30 alle ore 12.30. L’azione di sciopero sarà svolta al di fuori delle fasce orarie di ga-

ranzia che ricordiamo essere, per il Trasporto Pubblico Urbano regionale, 5.17-8.17/ 13.00-16.00 .

Tremila firme contro il tunnel La petizione popolare è stata presentata dal Comitato al sindaco Sbrocca TERMOLI. Oltre tremila le firme raccolte contro la realizzazione del tunnel a Termoli. La petizione è stata presentata al sindaco Sbrocca per chiedere un referendum sul progetto. “E’ la prima volta in assoluto che una petizione viene consegnata è la posizione dei cittadini che non può essere ignorata. In Molise – ha continuato – siamo l’unica città ad aver fatto richiesta del referendum. E’ una battaglia che è durata dal 3 aprile con l’apertura della petizione che ha visto una grande affluenza dei cittadini. Voglio rimarcare – ha proseguito Botteri – che c’è ancora tanta disinformazione perché tanti cittadini non sanno ancora nulla dell’opera”. Una raccolta firme che continua “perché c’è ancora la testardaggine di realizzare l’opera senza dire nulla ai cittadini. Ribadiamo che è un’opera che non convince nessuno se non pochi cittadini”. Di qui anche la richiesta di votare l’opera in consiglio comunale “perché si devono prendere la responsabilità di quello che fanno. L’Amministratore ha il diritto e il dovere di recepire i suggerimenti del cittadino e soffocare un referendum significa mettere il bavaglio ai cittadini. Questa petizione – ha concluso il Comitato – urla la voglia dei cittadini di tornare a fare sintesi su alcuni temi importanti”

Carresi, Giovanissimi esclusi Il carro dell’associazione non parteciperà perchè non c’è stato adeguamento al disciplinare

SAN MARTINO IN PENSILIS. Era stata firmata il 22 aprile, dal sindaco di San Martino in Pensilis, Massimo Caravatta, l’ordinanza che da il via all’organizzazione della Carrese

rispettando quanto previsto dagli ordini disciplinari ribaditi e dibattuti nel corso degli incontri con la Commissione di Vigilanza. A un giorno dall’inizio della manifestazione, però, arriva la notizia

che a partecipare saranno solo due associazioni e cioè quella dei Giovani e quella dei Giovanotti. Infatti il carro dei Giovanissimi è stato escluso dalla gara perché non ha presentato tutta la documentazione necessaria entro i termini imposti dal nuovo disciplinare e perché, sulla base del nuovo disciplinare, non sono possibili interazioni dopo la scadenza. L’associazione ora sta valutando se ci sono possibili soluzioni. Sulla base del nuovo disciplinare, approvato anche dalla Procura di Larino dopo il blitz dello scorso anno che aveva determinato il se-

questro dei carri, dei cavalli e dei buoi, ogni associazione avrebbe dovuto presentare una serie di documenti e certificati dei partecipanti. Il tutto per tutelare il benessere degli animali e della si-

curezza dei partecipanti. L’associazione dei Giovanissimi, però, non ha presentato tutti i documenti entro i termini stabili e quindi non potrà partecipare alla Carrese. Il programma della manifestazione, invece, va avanti con la riconsegna del ‘Palio’ e i momenti religiosi e culturali. Come da tradizione, ci sarà prima la benedizione dei carri sul sagrato della chiesa di San Pietro Apostolo, poi i carri arriveranno fino al punto della partenza e nel pomeriggio ci sarà il via alla Carrese. Si partirà secondo l’ordine di arrivo della Corsa 2014: prima i Giovanotti e poi i Giovani.



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Opinioni

Tutto quello che gli altri non dicono

30 aprile 2016

senza alcun finanziamento pubblico

Mons. Gabriele Teti / L’Angolo

Brexit e le ripercussioni possibili per l’Italia

Da più parti si sostiene che solo i partiti populisti ed estremisti hanno nel programma l’abbandono della comunità europea. Cosa pensa Lei, monsignore , della ipotesi che la Gran Bretagna esca presto dall’Europa e con quali conseguenze per noi italiani?”. Marino Martini

G

entile lettore prepariamoci ad ascoltare molto spesso il termine “Brexit” , che è l’unione di due parole, “Britain” ed “Exit” e che si riferisce al programmato referendum popolare che si terrà il 23 giugno di quest’anno circa l’ipotesi dell’uscita della Gran Bretagna dall’unione europea. Lei mi chiede cosa ne penso: il premier David Cameron, avendo intercettato un malcontento generale nell’opinione pubblica ed una insoddisfazione verso l’Europa vista molto, anzi troppo, burocratica e capace di limitare l’economia di Londra e riempirla solo di tasse , ha promesso al suo elettorato di indire un referendum per decidere se restare nell’Unione europea. Da bravo politico ha fatto la cosa giusta

Era il 30/09/2014, quanto il Consiglio Comunale con Delibera n°35 determinava l’acquisto dell’area demaniale, sita in località Canneto, da parte del Comune di Roccavivara. L’allora Sindaco esordiva così: “Da tre anni abbiamo rinunciato ai gettoni di presenza e alla indennità di carica destinandoli all’acquisto dell’area. Abbiamo curato i contatti con l’Agenzia del Demanio che con comunicazione, ha partecipato che la spesa si aggira intorno a 80 mila e 500 euro. Sicuramente i soldi della nostra rinuncia non bastano, di conseguenza dovremmo contrarre un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti“. Proseguiva il capogruppo: “E’ una grande soddisfazione per il gruppo di maggioranza di aver raggiunto finalmente il traguardo. Il Comune per queste aree, annualmente paga un canone affrontando spese non indifferenti. Ritengo, quindi, di dover verificare anche l’opportunità di recuperare i soldi dovuti al Demanio dal Consorzio di Bonifica”. Ribadiva il vicesindaco (già sindaco nei dieci anni precedenti ed oggi sindaco e consigliere provinciale): “Mi associo a quanto asserito. Credo che potremmo acquistare anche altre aree in un futuro, per poter meglio programmare il territorio“. Dopo la discussione (poca in realtà....) con l’allora minoranza, il vicesindaco ribatteva: “Negli anni precedenti abbiamo dovuto pagare un canone all’Agenzia del Demanio, con l’assunzione del mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti pagheremo ma diventeremo proprietari dell’area”. Infine la chiosa dell’allora Sindaco: “E’ una soddisfazione per tutti non solo per la maggioranza concludere questo iter. Credo sia utile chiedersi se l’acquisizione delle aree avvierà un meccani-

senza comunque dimenticare che il primo vero strappo c’è stato il 1 gennaio del 1999 con l’introduzione della moneta unica europea , alla quale, come lei ricorderà , Londra non vi ha aderito. Noi tutti paghiamo ancora le conseguenze del passaggio dalla gloriosa lira all’ euro, mentre Londra, guarda caso, non ha avuto i nostri problemi. Come finirà e quali conseguenze avrà è presto dirlo anche perché

non è mai successo che un paese sia uscito dall’ Unione Europea. Certamente Cameron lavorerà per rimanere, forte anche dello “status speciale” che ha avuto per il suo Paese. In pratica ha ottenuto lo sganciamento dalle regole Ue sul rispetto reciproco sugli interessi dei rispettivi mercati; la competitività con forte riduzione della burocrazia ; la sovranità, per la quale non si impegnerà per una ulteriore inte-

grazione europea; la concessione graduale in quattro anni per l’accesso al welfare. I detrattori sostengono che stiamo assistendo ad una pesante colonizzazione legale perché la Ue si infiltra in ogni ambito delle politiche pubbliche lasciando poco spazio per le decisioni a livello nazionale, con l’impotenza dei propri governanti circa il controllo dell’immigrazione, cosa che penalizza molto anche l’Italia. Ecco perché ora si fa sentire più forte il concetto che la Gran Bretagna deve sostenere i suoi amici ed alleati come proposto dall’allora premier Winston Churchill : interessata, associata, ma non assorbita; con l’Europa , ma certamente non inclusa. L’Inghilterra è famosa nel mondo per il modo in cui le persone esprimono da secoli il loro potere, cioè con la democrazia parlamentare ; anche per questo la scelta sarà fatta da coloro che sono veramente sovrani , i cittadini del Regno Unito , che ora sono fortemente preoccupati della propria autolegilslazione. Le conseguenze per l’ Italia saranno pesanti ma credo che quanto ottenuto da Cameron lascerà invariata la situazione attuale , per noi e per l’ Europa intera.

Area demaniale con i soldi dei cittadini smo di sviluppo. La nostra rinuncia al gettone e alla indennità vuole essere un messaggio. Chissà se chi verrà dopo di noi voglia continuare in tal senso.” Passano alcuni mesi (o forse si perdono alcuni mesi) e, mentre nell’aria si respira già aria di campagna elettorale, il 15 Aprile 2015, nel penultimo consiglio comunale dell’Amministrazione uscente, con Delibera n°4 si determina nuovamente l’acquisto dell’area demaniale in località Canneto. Repetita iuvant, evidentemente..... E di nuovo autoelogi. Il capogruppo esordiva: “Dopo tantissimo tempo abbiamo raggiunto l’obiettivo. Il Comune a Canneto non aveva neanche un pezzo di terra e il gruppo di maggioranza con caparbietà ha fortemente voluto l’acquisizione dell’area“. Concludendo poi, tesseva le lodi dei soli quindici anni di amministrazione trascorsi e di cui era stato protagonista. L’unico consigliere comunale di minoranza presente chiede a quanto ammontava il mutuo da contrarre, cioè la somma necessaria per completare il “tesoretto” derivante dalle indennità dei sindaco e dei consiglieri comunali. Il Sindaco ribatteva che tutto sarebbe dipeso dai tempi per la definizione del contratto e che la previsione in Bilancio per le indennità era di circa € 12.000,00. Ma nel 2014, non erano già quattro anni che rinunciavano e accumulavano somme da questa rinuncia? Nel 2015 erano stati accantonati solo 12.000 euro??? Il Sindaco proseguiva nel ribadire che lo sviluppo di Canneto non passa solo per l’acquisto dell’area, ma si augurava che i cittadini privati di Roccavivara facessero investimenti. E l’allora Vicesindaco (oggi Sindaco, nonché consigliere provinciale, nonché sindaco nei due mandati precedenti)

rincarava: “Il gesto (cioè la rinuncia ai gettoni di presenza e alla indennità del Sindaco) ha sortito il risultato”. Applausi.......Peccato che, a causa del tempo perso e delle belle intenzioni rimaste tali, la somma preventivata dall’Agenzia del Demanio lievitava da circa € 80.500,00 a circa € 94.400,00. Ma come si diceva prima, la testa era già alle elezioni: anche di quella delibera nessuna attuazione. Ma per i comizi ed i programmi elettorali tutto fa brodo, ed infatti nel programma elettorale di “Insieme per Roccavivara” spunta questo: “Il Consiglio Comunale ha già deliberato l’acquisto dell’area fiera e di quella adibita a parcheggi, per un totale di 16.000 mq., con le economie derivanti in gran parte dalla rinuncia delle indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori. Oggi ci sono tutte le condizioni per il decollo turistico di Canneto e dell’intero territorio”. Insomma, si sbandierava il fatto che, grazie alla rinuncia delle indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori, era stato possibile l’acquisto dell’area demaniale in località Canneto. Mettendo mano al pallottoliere e fa-

cendo un calcolo molto sommario, la somma tra indennità del sindaco e gettoni di presenza degli amministratori nell’arco dei 5 anni ammonta a circa € 35.000,00. Superata la stagione elettorale, passata l’estate, con Determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico n°137 del 22/09/2015 si determina di contrarre un mutuo di € 100.000,00 con la Cassa Depositi e Prestiti per l’acquisto dell’area demaniale in località Canneto. Un mutuo ventennale con 40 rate semestrali A CARICO DEI CITTADINI DI ROCCAVIVARA. In sintesi, il costo totale dell’operazione è € 100.581,66 di cui € 57.715,26 per il valore dell’area acquistata ed € 42.866,40 per canoni pregressi. Capito bene??? € 42.866,40 di canoni pregressi, cioè affitti che per negli anni precedenti non sono stati pagati dal Comune e che per vent’anni saranno a carico dei cittadini di Roccavivara, oltre agli altri € 57.715,26. Ma non erano stati pagati? (come dichiarava l’allora capogruppo nel 2014?) E la tanto sbandierata rinuncia ai gettoni di presenza ed alle indennità è servita solo per fare, come sempre, CAMPAGNA

ELETTORALE? La rinuncia alle indennità ed ai gettoni non è servita a cotruire un “fondo” specifico identificato con una specifica voce di bilancio, per cui queste somme sono si rimaste nelle casse comunali, ma sono state utilizzate ovviamente per tutte le spese correnti che il Comune ha affrontato. Tanto per essere chiari: se nessuno se li prende e se nessuno li vincola, quei soldi vanno a finire nel calderone dei bilanci comunali, e si spendono quando e dove serve, specialmente in periodi di magra come questi per gli enti locali. Sarebbe stato più serio (anche se meno popolare e meno populista), trattenere le indennità e costituire un fondo tracciabile e riscontrabile, magari “aperto” alle donazioni dei cittadini, e soprattutto visibile e controllabile da tutti i cittadini. In fondo, le indennità di carica non sono altro che soldi dei cittadini. Ecco perché il gruppo “Roccavivara Oltre” ha scelto di trattenere ed accantonare le piccole somme percepite, e in piena trasparenza deciderà autonomamente come utilizzarle per qualcosa che possa essere veramente utile a tutta la comunità, soprattutto dopo avere ascoltato i cittadini. Il cerchio della vicenda si chiude (per ora), con la Determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico n°3 del 12/01/2016 sono stati liquidati € 100.581,66 all’Agenzia delle Entrate per l‘acquisto dell’area demaniale; a breve sarà stipulato il “rogito” per l’acquisto. Naturalmente, tutto a carico dei cittadini rocchesi e non grazie alle “rinunce” dei consiglieri comunali. Dopo decenni di attesa, lo sviluppo e la valorizzazione di canneto possono finalmente iniziare (con un altro mutuo ventennale sul groppone)! Il gruppo “Roccavivara OLTRE”



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