12mila euro al mese zero voglia di lavorare

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xii - N° 75 SAbAtO 2 Aprile 2016

GIORNALE SATIRICO Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino rootostampa Molise sede legale via Normanno, 14 campobasso tel: 0874.1919119 - Stampa: Centro offset stampa meridionale, viale Edison 81100 Caserta e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it - pubblicità commerciale@lagazzettadelmolise.it

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L’OSCAR DEL GIORNO

Manifestazione sanità L’Oscar del giorno lo diamo agli organizzatori e cittadini che hanno dato vita alla manifestazione per la sanità pubblica a Isernia. Dando appuntamento a fine mese a Campobasso per una analoga a difesa delle ragioni della struttura pubblica del Cardarelli. E’ un primo segnale di attenzione da parte dei cittadini che tornano a scendere in piazza per affrontare temi importanti e vitali.

IL TAPIRO DEL GIORNO

reStA AggiOrNAtO, Seguici ANche Su FAcebOOk

Salvatore Micone Il Tapiro del giorno lo assegniamo al consigliere regionale Salvatore Micone. Passto dal centrodestra al centrosinistra come se nulla fosse, ora è stato premiato ottenendo la delga ai Centri per l’Impiego. Un orticello da curare e da mantenere visto e considerato che la Regione non ha un proprio piano per l’occupazione. In compenso, però, continua a gestire orticelli. Alla faccia dei cittadini.

Il Consiglio regionale è alla deriva Senza progetti, piani e proposte di legge

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La Gazzetta del Molise da martedì 5 aprile 2016 sarà in tutte le edicole del Molise Da sempre vicini agli interessi dei molisani ora pronti al cambiamento

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La credibilità di sempre - la forza di domani


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 2 aprile 2016

SANITA’ Reticenza ed eccessivo riserbo sull’evoluzione della sanità nel Molise; quel poco che trapela è sistematicamente appannaggio degli addetti ai lavori, compresi i parlamentari Leva e Ruta, quantunque quest’’ultimi si diano da fare a dimostrare che la riorganizzazione della rete sanitaria molisana è sbilanciata verso il sistema privato, per cui va corretta e riequilibrata. Il tutto, come diciamo, nelle forme meno accessibili ai cittadini che, di fatto, della riorganizzazione e delle correzioni che si vorrebbero, sono infornati per sintesi, spesso capziosamente, e mai per accesso diretto agli atti amministrativi. Questa restrizione di notizie, a seconda delle lettura che si riesce a compiere delle informazioni, sta producendo effetti discorsivi su ciò che si sta profilando per i molisani in campo sanitario, soprattutto quando l’informazione è parziale, faziosa, strumentale dall’una parte (Frattura) e dall’altra (Leva e Ruta), e dagli stessi comitati popolari che al progetto di sanità da parte del commissario ad acta sono contrari. Non solo il cittadino è escluso da ciò che dovrebbe essere il diritto a conoscere, quant’anche il consiglio regionale, il che basta e avanza per dichiarare la vita pubblica nel Molise un affare intimi. Manca un dibattito pubblico; manca un confronto aperto e del documento di riorganizzazione della sanità sono stati resi gli elementi che meglio si prestano a manipolazioni e a interpretazioni: pro e contro. Solo stoccate, punzecchiature, ironia, sarcasmo: condimento di una pietanza già di per sé indigesta. Questa premessa per dire, a esempio, che non c’è stato

CAMPOBASSO. “Salvata la Biblioteca Albino: e i lavoratori delle cooperative che svolgevano servizio per la biblioteca stessa?” Questo l’interrogativo che la UILTuCS Molise, nella persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino, rivolge alla politica molisana. Dalle dichiarazioni degli esponenti politici, infatti, si evince che è stato individuato un percorso per la salvaguardia del patrimonio culturale ed umano della Biblioteca Albino di Campobasso, ma non viene fatta alcuna menzione dei lavoratori in precedenza impiegati nelle cooperative a servizio della biblioteca. “Non possiamo trascurare di ricordare“ dichiara Guarracino - “che nel mese di giugno 2015 i lavoratori delle due cooperative che svolgevano servizi all’interno della Biblioteca Albino con estrema

I piani di rientro sono un fallimento ma i commissari e i sub commissari non fanno una piega Sette anni di commissariamento hanno prodotto disastri, disservizi, malcontento, senza cavare il ragno dal buco, ovvero senza eliminare il debito, ma appena appena ridurlo

cenno da nessuna parte, tra le tante che si occupano della sanità regionale, dell’ultimo incontro delle Regioni col ministro alla Sanità, Beatrice Lorenzin, su cosa hanno discusso, su cosa è stato detto a proposito dell’iniziativa del presidente della Toscana, Rossi, di una proposta di legge che cancelli l’attività medica intramoe-

nia, chi è favorevole, chi è contrario. E niente, soprattutto, intorno alla dichiarazione del ministro a proposito del conclamato fallimento dei piani di rientro dal debito sanitario di cui vittima tra le vittime è la Regione Molise. Eppure, un ministro che ammetta il fallimento di una disposizione governativa, ed apra l’orizzonte al cambiamento

per superare la logica dei piani di rientro in sanità, non si trova tutti i giorni. Ciò nonostante, l’annuncio del ministro non ha avuto riflessi di alcun genere proprio qui, nel Molise, dove sette anni di commissariamento hanno prodotto disastri, disservizi, malcontento, senza cavare il ragno dal buco, ovvero senza eliminare il debito, ma appena

appena ridurlo. Ciò vale anche per le altre Regioni che hanno lo steso “obbligo”. Tra queste la Calabria il cui governatore, però, a differenza del nostro, ha sollevato la questione, ha denunciato il fallimento di questa soluzione (gli indicatori sui Livelli essenziali di assistenza <Lea>, e l’emigrazione sanitaria passiva lo confermano) e ne ha chiesto la fine. Livelli essenziali di assistenza in costante discesa e molisani che ricorrono altrove a farsi curare, con il consequenziale aggravamento dei costi per le famiglie, le tasse regionali che aumentano sono il risultato del commissariamento della sanità di cui, però, i commissari hanno la sfrontatezza di reggere alle loro inefficienze senza battere ciglio, atteggiamento al quale il commissario ad acta per la sanità nel Molise s’è attenuto e continua ad attenersi con impeccabile aplomb. Dardo

“Biblioteca Albino, un salvataggio a metà” L’interrogativo è stato posto dal segretario Uiltucs, Pasquale Guarracino dedizione e professionalità, così come riconosciuto dalla politica a tutti i livelli nelle varie riunioni svoltesi, sono stati mandati a casa!“ Pasquale Guarracino, a tal proposito, richiede alla politica molisana il reintegro anche di questi lavoratori e domanda chiarimenti in merito a quale tipo di impegno verrà profuso per salvaguardare anche questi posti di lavoro e tutto il bagaglio di esperienza che i lavoratori delle due cooperative hanno apportato negli anni al patrimonio culturale ed umano della Biblioteca Albino di Campobasso, un bagaglio di

esperienza così rilevante da aver contribuito a portare la biblioteca a livelli di eccellenza tali da interessare addirittura il Ministero per i Beni e Attività Culturali. In attesa di pronte e positive risposte, Pasquale Guarracino sollecita la politica a far sì che il percorso di salvataggio della Biblioteca Albino poggi i suoi cardini anche sull’operato di questi lavoratori, oltre che sull’attività del personale dipendente delle Province. “Ridiamo ai lavoratori delle cooperative la loro occupazione“, conclude il Segretario della UILTuCS Molise.


TAaglio lto

3 2 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Martedì prossimo 5 aprile ennesima seduta del consiglio regionale a base di pura teoria, discussioni e parole. A quando finalmente provvedimenti e investimenti? Sarà imperdibile il consiglio regionale di martedì prossimo, 5 aprile. Un menù gustosissimo per chi ha deciso di mettersi a dieta di soluzioni e dedicarsi ad una consolante, gratificante, per niente impegnativa somministrazione di chiacchiere. Un consiglio previsto addirittura in due round distinti, dato che ci sarà da stremarsi a furia di interventi. La prima ripresa avrà inizio, sulla carta, alle ore 10.30 e sarà dedicata interamente alla crisi del settore dell’edilizia. Sarà come la seduta monotematica sui temi del lavoro di qualche mese fa: una tiritera senza costrutto di interventi infarciti di ovvietà e di buoni propositi su quello che si dovrebbe fare senza, alla fine, partorire, non di certo la montagna, ma neanche il misero topolino. Nessun documento messo in votazione, nessun provvedimento d’urgenza che possa incidere, nella realtà, sull’argomento in discussione. Crisi dell’edilizia? Si potrebbe cominciare a pagare alle imprese la montagna di milioni che ancora avanzano per i lavori di ricostruzione post sisma e non il 5-10% del dovuto; si potrebbero cantierare le risorse che sono state sottratte all’autostrada del Molise (un’altra montagna di milioni) per sistemare strade e scuole; si potrebbe pensare a partorire una legge che sostenga le imprese alle prese con le anticipazioni bancarie cui sono state costrette. Ma queste sarebbero cose da fare, non argomenti da discutere. In otto anni il settore edile ha perso il 50% degli addetti e, che sia chiaro, non può essere tutta

Energia, ambiente, occupazione, sanità: datevi da fare! colpa di questo governo. Ma questo governo è in carica da tre anni e solo ora si accorge della crisi dell’edilizia e ne comincia a discutere? Qui servono provvedimenti, leggi, investimenti, non parole. Urgono strade a scorrimento veloce riammodernate dato che non servono più il parco di veicoli che servivano trenta, se non quaranta, anni fa; serve un piano per l’edilizia scolastica che tolga il cappio dal collo ai Comuni piccoli e piccolissimi ed ai loro interventi, raffazzonati per forza di cose. Mentre, intanto, in Regione progettano la metropolitana leggera. Qualcuno di voi, lettori de La Gazzetta, è a conoscenza di cosa sia venuto fuori dal consiglio monotematico sul lavoro? Quali provvedimenti? Quali interventi? Quali idee? Quali assunzioni di responsabilità? Bene, succederà lo stesso per questa imperdibile seduta sulla crisi dell’edilizia. Le seduta pomeridiana, invece, sarà dedicata alle interpellanze ed alle interrogazioni. Addirittura ventidue quelle iscritte all’ordine del giorno con i consiglieri Manzo e Federico del Movimento 5 Stelle a fare la parte del leone in fatto di quesiti da porre all’ese-

cutivo, con il supporto dei consiglieri Scarabeo, Totaro, Lattanzio e Monaco. Si va dai finanziamenti per la ricostruzione dati al comune di Guardialfiera, comune fuori dal cratere (sono passati 14 anni dal sisma n.d.r.) alle RSA presso l’ospedale di Larino; dalle informazioni circa l’andamento del consorzio industriale Isernia-Venafro ai rapporti con Trenitalia; dalla problematica legata alla proposta di cancellazione dall’albo regionale delle

pro loco dell’associazione turistica Pro Caspoli di Pozzilli alla questione dei precari dell’ex Protezione Civile. Passando per Molise Dati, il reddito di cittadinanza, la Neuromed e la programmazione sanitaria, l’osservatorio regionale sugli alimenti di origine vegetale. Di tutto un po’. Del resto il punto forte di ogni menù e la varietà. La Regione Molise, per inciso, non è ancora dotata di un piano energetico, non è dotata di un piano di tutela dell’ambiente e

del paesaggio, non ha piano di intervento in materia turistica, non ha risolto una virgola di tutte le questioni legate alla crisi occupazionale, come si diceva poc’anzi. Non si contano più le sedute del consiglio regionale che non abbiano prodotto un singolo effetto pratico, diretto, incisivo sulla vita dei molisani. Non siamo a conoscenza di interventi legislativi e/o finanziari che siano stati discussi e votati dall’assemblea. Questa è la verità.

“Il Sud distrutto dal governo Renzi” aaL’UGL, Unione Generale del Lavoro, ha indetto per oggi sabato 2 aprile - una manifestazione che vedrà coinvolte tutte le strutture provinciali del sindacato delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, per evidenziare i ritardi del Governo sugli interventi necessari per la crescita sostenibile del Mezzogiorno. “In particolare – spiega il segretario territoriale Nicolino Libertone - si tratta di 8 priorità per rilanciare il Mezzogiorno: ambiente, infrastrutture, fondi europei, turismo, energia, occupazione, welfare ed agroalimentare. In tale occasione anche l’UGL di Campobasso parteciperà alla mobilitazione con un punto di distribuzione di materiale informativo nei pressi del Palazzo del Governo e della Camera di C o m m e r c i o .

L’Ugl ha presentato anche a Campobasso le proposte per il rilancio del Mezzogiorno

Inoltre – sottolinea - verrà consegnato ai vertici istituzionali, un documento relativo alle iniziative proposte dall’UGL per il Sud”. “Nell’ultima finanziaria – sostiene l’Ugl - ha citato la parola Sud, 2.500 pagine di prov-

vedimenti soltanto una volta a fianco alla parola Corea, quindi citando un altro fatto. Il Sud è il grande assente delle politiche di questo governo. Noi ci saremo aspettati invece un’attenzione – ha continuato Capone -

ancor prima che lo Svimez lanciasse l’allarme. Questa attenzione non c’è stata, non la vediamo neanche all’orizzonte. Dobbiamo lamentare anche una difficoltà dei governatori delle Regioni del Sud – ha detto - che

hanno quella che in gergo si dice una filiera corta, politicamente parlando, che non riescono ancora a fare proposte al governo, ad avere un quadro organico. Abbiamo avuto l’ambizione, più che la presunzione di contribuire a questo dibattito – ha continuato - creando una serie di eventi, uno per ogni regione, per creare un’organica visione delle cose e avere una piattaforma che poi porteremo ai governatori sia a livello locale che nazionale. Credo – ha concluso - che questa sia un’iniziativa finalizzata soprattutto a rimettere il Sud in condizioni di camminare, crescere e competere come gli compete, perché l’Italia senza il Sud non va da nessuna parte”.


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4 2 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Centottantamila euro a Termoli per migliorare gli accessi al mare

Sei un comune di centro sinistra? Ok, sei finanziabile Che si sappia, e sappiano gli elettori molisani, da che parte conviene stare, lo ha capito anche il già sindaco e già parlamentare Remo Di Giandomenico che passato alla corte di Frattura s’è visto nominare commissario straordinario dell’Azienda di soggiorno e prossimo destinatario del Distretto turistico per la valorizzazione della costa e del retroterra Generosità istituzionale e contiguità politica della Regione Molise col Comune di Termoli hanno determinato un finanziamento di 180mila euro per “ interventi diretti al miglioramento della fruizione delle spiagge ed alla sicurezza della balneazione, nonché alla realizzazione di strutture mobili o fisse, dotate dei prescritti titoli abilitativi, atte ad agevolare il raggiungimento della spiaggia o la fruizione dei servizi, ove presenti, ai soggetti con ridotte capacità motorie”. Destinazione utile e condivisibile, col difetto di essere in ritardo rispetto alla necessità di rendere agevole la balneazione sulla costa adriatica molisana. Termoli si vede gratificato essendo il centro turistico meglio attrezzato e più frequentato. Lo era anche quando amministrativa il centrodestra, ma la sensibilità amministrativa della Regione è venuta a galla solo da quando la città rivierasca è amministrata dal centrosinistra. Questa discriminazione “politica” ormai è stata assunta a comune denominatore delle scelte e delle decisioni da parte dell’esecutivo

CAMPOBASSO. “Entro un paio di settimane va raggiunto l’obiettivo di vedere inclusi Termoli, i comuni della costa e alcune altre realtà del Basso Molise nel decreto del Ministero dello Sviluppo economico che definisce le zone dove si potranno utilizzare le opportunità della Legge che prevede incentivi per il rilancio delle aree colpite da crisi economica e occupazionale.” Lo evidenzia Tecla Boccardo, leader della UIL Molisana, che precisa: “Sono finanziabili le iniziative imprenditoriali per rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione. Possono essere sostenuti programmi di investimento per la tutela ambientale, il turismo e i progetti di innovazione organizzativa.” Non si tratta di “Area di crisi complessa”, che abbiamo avuto

di Palazzo Vitale. Bisognerà che le amministrazioni (poche per la verità) che hanno una connotazione di centrodestra si rassegnino a raccogliere le briciole, se avanzeranno, della disponibilità finanziaria e programmatica del governo Frattura. La regola è ferrea e va applicata con sistematico rigore. Che si sappia, e sappiano gli elettori molisani, da che parte conviene stare. A Termoli lo ha capito anche il già sindaco e già parlamentare Remo Di Giando-

menico che appena passato alla corte di Frattura s’è visto nominare commissario straordinario dell’Azienda di soggiorno e prossimo destinatario del Distretto turistico per la valorizzazione della costa e del retroterra. In questa considerazione favoristica rientrano a pieno titolo i 180mila euro per realizzare, stando alla richiesta del Comune, gli accessi al mare al fine di renderli “fruibili ai numerosi cittadini e turisti ed ai soggetti con ridotte capacità mo-

torie”. Il bello è che questa possibilità di rendere agevole l’accesso al mare anche ai disabili era praticabile da oltre un decennio. Sarebbe bastato rifarsi al “Piano regionale di utilizzazione delle aree del demanio marittimo a finalità turistico - ricreative” del 2000. Oppure richiamare la legge regionale numero 5 del 5 maggio 2006 “Disciplina delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone di mare territoriale”, per lo sviluppo delle attività produttive, turistiche e ricreative compatibili con la tutela e la conservazione dell’ambiente, oppure ancora la Legge 27 dicembre 2006, numero 296, che prevede che le Regioni, sentiti i comuni interessati, debbano individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e gli arenili liberamente fruibili nonché debbano, inoltre, individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balnea-

zione. Il legislatore (regionale e nazionale) ha avuto l’accortezza di porsi il problema di come “amministrare” le spiagge (libere e in concessione), ciò ch’è rimasto indietro è l’accortezza delle amministrazioni locali rivierasche ad avvalersene. Va detto che il Comune di Termoli fin dal febbraio 2012 s’è dotato di un Piano Spiaggia, in base al quale ha individuato gli accessi al mare e avviato la realizzazione degli stessi sul lungomare Nord e Sud, e però solo all’inizio del 2016 ha richiesto i contributi che la Regione ha previsto a favore dei Comuni costieri per il miglioramento della qualità della fruizione delle spiagge e della sicurezza della balneazione, nonché “per la realizzazione di strutture mobili o fisse, dotate dei prescritti titoli abilitativi, atte ad agevolare il raggiungimento della spiaggia o la fruizione dei servizi, ove presenti, ai soggetti con ridotte capacità motorie”. Importate, al di là di tutto, è l’avvio del miglioramento per i cittadini del modo di arrivare al mare per il bagno. Dardo

“Aree di crisi, anche il basso Molise” Per la segretaria regionale della Uil, Tecla Boccardo, è ora di pensare a un vero piano riconosciuta per l’Alto Molise dove c’erano grosse aziende dell’avicolo, del tessile e dell’auto, ma di uno strumento diverso e più flessibile, rivolto com’è a iniziative imprenditoriali senza una caratterizzazione produttiva specifica e che valorizzano peculiarità territoriali e vocazioni locali, anche strutturate in dimensioni organizzative contenute. “Area di crisi non complessa”, per l’appunto. “Spero proprio che le dimissioni del Ministro Guidi non rallentino le procedure - mette le mani avanti Boccardo - perché da settimane si sta alacremente lavorando a Romain via Molise (sede del Ministero, ironia del nome) alla predisposizione del Decreto ministeriale che elenca le aree potenzialmente interessate agli in-

terventi.” “È questo il momento di serrare le fila e far giungere a Roma precisi segnali di interesse da parte

dell’intera comunità molisana. Bene si è mossa l’On. Venittellinell’evidenziare l’opportunità che si presenta, interessanti le manifestazioni di attenzione del Presidente della Regione e dell’Assessore, qualche segnale l’abbiamo colto da parte di questa o quella forza politica o sociale. Ma serve ben altro.” Ecco la proposta della UIL: “È opportuno realizzare subito una iniziativa forte, che metta attorno ad un tavolo i parlamentari, gli amministratori regionali, i sindaci e gli amministratori locali, le forze vive del lavoro, sindacati e imprenditori. L’obiettivo di vedere considerato il Basso Molise, i problemi della sua gente, le potenzialità della sua economia, non deve essere percepito come una scelta “di parte” ma come un im-

pegno dell’intera collettività.” “Era l’agosto del 2014 - ricorda la Segretaria Generale - quando a Campobasso fu firmato un atto di impegno collettivo “Il Molise che non si arrende” che diede forma, sostanza e metodo al rapporto fra le forze vive della nostra realtà, impegno che consentì di avere il riconoscimento dell’Area di Crisi Venafro, Isernia, Bojano. Facciamo qualcosa di simile adesso.” “Trovare citati nel Decreto Ministeriale: Termoli, Guglionesi, Campomarino, Larino, Petacciato, Montenero,... non deve essere frutto del caso o la conseguenza di una qualche spinta di parte, ma il risultato di un’azione unitaria e collettiva dell’intero Molise e delle forze sociali che credono davvero in un futuro migliore.”


TAaglio lto

5 2 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

I sindaci del Molise che si oppongono alle disposizioni in materia di risorse idriche della Regione Molise

Oltre agli organi di controllo statali e locali siano i cittadini molisani a difendere l’acqua pubblica dai cedimenti alle lobbie private, alla speculazione commerciale, agli affaristi con una legge regionale illegittima e anticostituzionale Sindaci contro. Contro la bozza della legge regionale per l’organizzazione e la gestione del sistema idrico integrato (rete idrica, fognatura e depurazione). Una battaglia democratica. L’ispirazione, la ragione e gli scopi sono stati illustrati (e non è la prima volta che sul destino dell’acqua perché rimanga un bene pubblico inalienabile accade) nel corso della conferenza stampa indetta dai sindaci che difendono l’autonomia locale, l’acqua bene pubblico e il diritto a gestirla, contro l’evidente sconfinamento del potere legislativo regionale – dicono – “non soltanto in un ambito di autonomia, riconosciuto agli enti locali, ma anche in un segmento, quale quello della finanza locale, riservato alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.” Una battaglia democratica contro l’ormai scoperto obiettivo governativo, di favorire la privatizzazione della distribuzione e della gestione delle risorse idriche, partendo dal presupposto che le reti comunali sono un colabrodo, che gli sprechi sono considerevoli, addirittura che l’acqua costa poco, che non ci sono risorse

l’intervento di Filippo Monaco Al momento non c’è alcuna certezza che il Basso Molise possa essere riconosciuto come area di crisi complessa, ma si sa che a Roma se ne parlerà e la speranza è che anche la zona prossima alla costa possa ricevere i benefici economici per il rilancio dell’economia. “E’ evidente che anche le attività produttive del basso Molise stanno vivendo un momento difficile e ne risentono soprattutto il livello di occupazione ed il tenore di vita delle famiglie. La decisione da parte della Regione Molise di presentare al Governo nazionale la richiesta di un’area

finanziarie pubbliche per farvi fronte. L’acqua che diventa un bene commerciale è sostanzialmente una grave lesione alla volontà popolare espressa con il referendum perché sia pubblica e non alienabile, contro cui i sindaci guidati dal primo cittadino di Campodipietra Giuseppe Notartomaso (ma non è il solo) si vanno battendo su tutti i fronti loro accessibili. Dopo essersi rivolti al Tar (censura e confutazione d’illegittimità) e al

Presidente della Repubblica (rilevante contrasto con i fondamentali principi della finanza pubblica locale – decreto legislativo 267/2000), si apprestano a denunciare i profili di illegittimità, anche costituzionale, della proposta di legge regionale “Disposizioni in materia di risorse idriche della Regione Molise” che, così come formulata, ritengono si configuri “manifestamente incostituzionale sotto il molteplici profili, ovvero sotto il

profilo della violazione del principio di irretroattività e di generalità ed astrattezza della norma giuridica, oltre che del rispetto dei principi di autonomia locale di cui all’articolo 118 della Costituzione”. A pensarla così, e ad agire di conseguenza presso gli organi di controllo statali e locali per i conseguenti accertamenti ed adempimenti di competenza , sono i sindaci di Castelpizzuto , Belmonte Del Sannio , San Polo Matese (? - Ndr), Roccamandolfi,

Campochiaro, Pescolanciano , Acquaviva d’Isernia, Civitanova del Sannio, Guardiaregia, Cantalupo nel Sannio, Campodipietra, Montefalcone nel Sannio, Bonefro, Busso, Sant’Agapito, Sepino, Castellino del Biferno e Longano. Ne dovranno prendere atto, e rispondere, il presidente della giunta regionale, il presidente del consiglio regionale, i consiglieri regionali, la Sezione regionale della Corte dei conti, la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell’Interno. Ma l’indirizzo cui i sindaci tengono maggiormente che il loro messaggio, il valore civile e morale della loro battaglia vengano considerati e condivisi, è quello di ogni singolo cittadino molisano perché difenda l’acqua pubblica dai cedimenti della Regione Molise alle lobbie private, alla speculazione commerciale, agli affaristi attraverso l’Egam, il carrozzone che nasconde e camuffa gli intenti privatistici regionali, e una legge illegittima e anticostituzionale. Dardo

Una boccata d’ossigeno per chi vuole fare impresa di crisi ordinaria per il Basso Molise è un passo che poteva anche essere fatto prima, e in questo si è pagata l’assenza dell’ assessore di riferimento, comunque rivela la presa di coscienza dello stato delle cose e l’intenzione di muoversi in maniera opportuna”. La disponibilità di nuovi fondi a disposizione sarebbe certamente una boccata di ossigeno in un tessuto imprenditoriale provato dal perdurare della crisi. “Ben vengano i fondi riconosciuti alle

aree di crisi e soprattutto che se ne faccia un uso oculato altrimenti si rischia di sprecare l’ennesima occasione. E’ una speranza per tutti i cittadini molisani che caparbiamente stanno tentando di sopravvivere nella loro regione e di creare qualcosa di buono. Mi auguro che il Governo sappia ascoltare e comprendere la nostra situazione e quindi approvare la richiesta che la Regione ha avanzato”. *Consigliere regionale


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Tutto quello che gli altri non dicono

Campobasso

2 aprile 2016

senza alcun finanziamento pubblico

“Parcheggi, non stiamo a guardare” Il sindaco di Campobasso,Battista, illustra i progetti dell’amministrazione CAMPOBASSO. “Recupero di vecchi spazi, realizzazione di nuove aree di sosta e in programma c’è pure la costruzione di due parcheggi multipiano”. Il sindaco di Campobasso Antonio Battista risponde a chi punta il dito contro la mancanza di parcheggi ‘sotterranei’ a Campobasso e a chi accusa l’amministrazione di essere troppo ‘flemmatica’ . “L’amministrazione comunale da me guidata dà grande importanza alla mobilità cittadina e lo fa attraverso azioni concrete volte a migliorare la qualità della vita dei residenti e di chi ogni giorno

raggiunge Campobasso per lavoro o per studio. Nel corso di questi ultimi mesi è stata varata una serie di provvedimenti che va proprio nella direzione di voler agevolare gli spostamenti, a piedi e in auto, di quanti vivono il capoluogo. A chi lamenta la mancanza di parcheggi sotterranei in città rispondo dicendo che non è questa l’unica soluzione per far fronte alla carenza di posti auto. La realizzazione di stalli sotterranei è una delle possibilità che il Comune potrebbe prendere in considerazione, ma si tratta di un’ipotesi piuttosto costosa per le casse

degli enti che oggi, molto più di ieri, devono fare i conti con tagli e trasferimenti ridotti all’osso. In realtà questa amministrazione si sta muovendo su due fronti: quello del recupero e della valorizzazione dei parcheggi esistenti e quello della programmazione di nuove aree di sosta che risolveranno, almeno in parte, l’atavica mancanza di posti auto. Per quanto concerne le aree a disposizione vale la pena ricordare il recupero del parcheggio a Sant’Antonio Abate. Ci sono poi piazzali di viale Manzoni, di via Breccelle e della stazione ferro-

viaria dove si pagano tariffe basse pur trovandosi nel cuore della città. Sarà poi realizzato un parcheggio nell’area del Terminal degli autobus, e in previsione c’è la costruzione di due strutture multipiano: uno alla fine di via Garibaldi, nei pressi dell’ex mattatoio, e l’altro alla stazione ferroviaria. Al recupero dell’esistente e alla realizzazione di nuovi posteggi, si aggiunge un’attenta pianificazione della viabilità pedonale: c’è l’ok al collegamento tra il Terminal e il quartiere San Giovanni, inoltre fra qualche settimana verrà riaperto anche il

cantiere per la realizzazione del tunnel sotto il passaggio a livello di Rione San Pietro e ripartiranno i lavori per il sovrappasso che collega il Terminal a Via Mazzini. Per quanto concerne invece il degrado, segnalato da alcuni cittadini, nell’area dell’ex Roxy, ho già informato la Regione, proprietaria dello stabile, che si impegnerà a dare un maggiore decoro all’area evitando nel contempo possibili pericoli per i passanti e i residenti”. Campobasso, 1 aprile 2016 Il Sindaco di Campobasso

Anas, al via una serie di lavori Da lunedì saranno interessate diverse strade statali del territorio regionale CAMPOBASSO. Anas comunica che, per l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria sui ponti ‘Mergolo’ e ‘Tecchio’ situati lungo la strada statale 16 “Adriatica”, a partire dalle ore 8.00 di lunedì 4 aprile e fino alle ore 19.00 del 23 luglio 2016 – salvo ultimazione anticipata dei lavori – saranno istituiti sensi unici alternati, regolati da un impianti semaforici, tra il km 529,350 ed il km 529,500 e tra il km 531,300 ed il km 531,450, nei territori comunali di Montenero di Bisaccia e Petacciato, in provincia di Campobasso. Inoltre, per lavori di rifacimento dei giunti di dilatazione dei ponticelli situati lungo la strada statale 652 “di Fondo Valle Sangro”, di scavalco alla strada statale 17Var/A “Isernia-Castel di Sangro”, tra le ore 7,00 di lunedì 4 aprile e le ore 17,00 di giovedì 14 aprile 2016 si rende necessaria l’istituzione di senso unico alternato nel tratto compreso tra il km 12,200 ed il km 12,650 della strada statale 652 “Fondo Valle Sangro” nel territorio comu-

nale di Castel di Sangro, in provincia di L’Aquila. Lungo il tratto di statale vigerà il limite di velocità di 30 km/h ed il divieto di sorpasso per tutte le categorie di veicoli. Infine, per lavori di manutenzione straordinaria sul viadotto ‘Chiauci’ situato lungo la strada statale 650 “di Fondo Valle Trigno”, a partire dalle ore 8.00 di martedì 5 aprile e fino alle ore 19.00 di sabato 30 aprile 2016 saranno in vigore sensi unici alternati – in tratti saltuari tra il km 14,840 ed il km 16,290, sia in direzione Isernia-Vasto

che in direzione Vasto-Isernia, nel territorio comunale di Chiauci, in provincia di Isernia.

“La Forra nel Cuore” Guardiaregia, domenica 3 aprile 2016 giornata ecologica

GUARDIAREGIA. Nei pressi del paese di Guardiaregia le Gole del Torrente Quirino, parte del sito S.I.C. Monti del Matese e limite orientale dell’Oasi WWF e Riserva Regionale GuardiaregiaCampochiaro, formano un ambiente di “forra” di straordinario valore naturalistico. Una grandiosa biodiversità forestale considerata nella Direttiva “Habitat”

dell’Unione Europea habitat prioritario cioè a maggior rischio di estinzione, insieme a peculiari caratteristiche geologiche e paesaggistiche, disegnano un ambiente carsico unico fatto di canyon e cascate. Purtroppo però, nonostante questi valori, alcuni punti della forra proprio sul limite settentrionale dell’abitato di Guardiaregia, sin dagli anni ‘50 sono stati utilizzati anche come punti di scarico di materiali plastici, ferrosi ed inerti provenienti da piccole ristrutturazioni edili e che, a causa dell’orografia molto complessa del sito, non ha reso possibile nel tempo la loro rimozione all’interno dell’odierna area protetta. A breve tutto questo, potrà essere finalmente solo un lontano ricordo! Infatti, domenica 3 aprile 2016 grazie alla preziosa collaborazione tra WWF Oasi, Comune di Guardiaregia,

Associazione Speleologi Molisani e con il patrocino della Società Speleologica Italiana, si terrà una prima giornata di pulitura della forra che, concentrandosi sulla rimozione di materiali più evidenti ed ingombranti, sarà il primo di altri eventi periodici che puntano ad una reale bonifica del sito. Naturalmente lungo i punti tecnicamente più complessi della forra, sia per pendenza che per accessibilità, opereranno gli speleo dell’Associazione Speleologi Molisani che, utilizzando tutti gli strumenti tecnici a loro disposizione, scenderanno con le corde ed in assoluta sicurezza lungo le pareti del canyon per la raccolta dei materiali, che verranno poi conseguentemente separati in base alle vigenti normative in materia di rifiuti. L’Ente gestore della Riserva, ringrazia anticipatamente la Cooperativa La Ramegna di Guardiaregia per il coordinamento della giornata e tutti i volontari del WWF Molise, di Matese Arcobaleno, Fare Verde, Molise Avventura, i bambini della Scuola elementare di Guar-

diaregia e tutti coloro che vorranno unirsi domenica 3 aprile

nella giornata ecologica “La Forra nel Cuore”.


Campobasso

7 2 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’ex direttore sportivo rimase una sola stagione in rossoblù, quella della beffa della Cavese

Ricordo di Roberto Ranzani Anche i suoi predecessori Aggradi e Bronzetti sono stati sconfitti dal tumore di Gennaro Ventresca Indossò per tutto il girone di ritorno una fiammante cravatta gialla. Per cercare di emulare Adriano Galliani. Ma non gli bastò per portare il Campobasso in Serie B. Sul rettilineo d’arrivo la spuntò la Cavese, grazie anche ad alcune vistose scorrettezze. Basti ricordare ciò che fecero i suoi tifosi al Romagnoli e per le stesse strade adiacenti l’impianto di via Albino, per spiegare solo alcune prepotenze del club salernitano.

intelligenza. La sua formazione morale non lo avrebbe mai fatto diventare uno spregiudicato, come tanti suoi colleghi. E non è detto che sia stato un male.

Stiamo scrivendo di Roberto Ranzani che ha chiuso per sempre gli occhi dopo 73 anni vissuti in maniera corretta e leale sui campi di calcio, nel chiuso di un ufficio, nel sociale.

mato dal presidente Luigi Falcione, costretto a sostituire in tutta fretta Ernesto Bronzetti, finito al Taranto, in Serie B. Fece coppia con un altro illustre personaggio, Bruno Giorgi, senza dubbio miglior allenatore rossoblù di sempre.

Arrivò nella nostra città, chia-

Ranzani giunse da Cosenza per

continuare l’eccellente lavoro svolto dal suo predecessore che una volta lontano dalla nostra terra è riuscito a farsi valere, sino a raggiungere il tetto con il Real Madrid. Il pubblico del capoluogo aveva già avuto modo di conoscere Ranzani quando era ancora uno dei più longevi componenti della difesa del Benevento. Finita l’avventura sul ruvido terreno del Meomartini il ferrarese scelse di fare il direttore sportivo.

Restò una sola stagione con noi Ranzani, come del resto l’allenatore Giorgi. I due tecnici, a fine stagione (1980-81), scelsero altre strade. Non avendo avuto la pazienza di aspettare il cambio di proprietà tra Falcione e Molinari. Lo si ricorda nuovamente a Ferrara, la sua amata città d’arte, prima come dirigente e poi, addirittura, come presidente. E, purtroppo, c’è da mettere in conto il tumore che lo ha sconfitto, al termine di una lunga e penosa battaglia. Stesso destino di Ranzani lo hanno subito i due colleghi che lo hanno preceduto nelle stanze

della società che in quei giorni era sistemata al primo piano di un palazzo di Viale Elena, sopra Iannetta. Di Ernesto Bronzetti ci siamo occupati da poco: il tumore ha stroncato anche lui, aveva 69 anni e tante cose ancora da fare. Qualche anno fa stessa sorte è toccata a Piero Aggradi, il diesse che ci portò in B e che costruì con arguzia la squadra che sarebbe rimasta per cinque anni in B. Se proprio vogliamo essere più acuti è il caso di mettere in conto, in questo racconto pieno di croci, anche l’analoga morte dell’allenatore Giampiero Vitali. Il tecnico restò a Campobasso solo per 6 mesi (prese il posto dello svedese Grip), il suo magistrale però lavoro non bastò a evitare gli sfortunati spareggi di Napoli, chiusi miseramente con la retrocessione in C1.

Sul principio perdette nettamente il confronto indiretto con Bronzetti, ma pian piano si fece apprezzare. Anche se fece un terribile scivolone nel mercato invernale, acquistando il dinoccolato Lancetti, ribattezzato dal pubblico campobassano il sosia di Ciccio Ingrassia. Comunque sia Ranzani lavorò con onestà e

Autismo, una settimana sulla patologia A Campobasso diverse manifestazioni a partire da oggi e per l’intera settimana CAMPOBASSO. Sarà celebrata oggi, la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, istituita dall’Onu per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto a disturbi legati a tale disabilità. Per tale occasione e per circa una settimana anche Campobasso si“tingerà” di blu, colore simbolo della giornata, attraverso una serie di iniziative messe in campo dal Comune in collaborazione con laDirezione Scolastica Regionale, l’Asrem, l’Ordine dei medici e con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della

Regione Molise. Gli eventi sono stati illustrati questa mattina, venerdì 1 aprile, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo San Giorgio. “Riteniamo che c’è tanta ignoranza sull’autismo”, le parole di Alessandra Salvatore, assessore alle Politiche Sociali al Comune di Campobasso, che ha sottolineato come queste giornate di informazione siano importanti “non solo per le famiglie, che ogni giorno devono affrontare le difficoltà della disabilità, ma anche per gli operatori, gli insegnanti e i me-

dici, affnchè possano fin da subito riconoscere nei bambini la presenza di tale disturbo”. “Non si guarisce dall’autismo – ha aggiunto la Salvatore – ma si può migliorare lo stile di vita”. Fino al prossimo sabato 9 aprile in città saranno, così, organizzati eventi di tipo culturale e informativo. “Riteniamo che lo strumento della cultura – ha detto ancora l’esponente della Giunta – possa avere una valida efficacia per sensibilizzare e far conoscere tutte le problematiche legate a tale disturbo”.

Regione Molise: tra le protagoniste il 5 aprile a Rimini sull’iniziativa “Sport e Welfare” Di Massimo Dalla Torre “Sport e Welfare” è il titolo di una iniziativa prevista per il prossimo 5 aprile a Rimini perla della riviera romagnola che diverrà il cuore dell’Europa e del mondo che corre, in ogni senso. Relatori dell’importante iniziativa oltre ai padroni di casa il direttore dell’area terza della Regione Molise la dott.ssa Alberta de Lisio, il responsabile del settore bilancio il dott. Piero Notarangelo e il responsabile dell’ufficio coordinamento delle politiche del lavoro l’avv.to

Antonio Iarocci. Obiettivo dell’evento è quello di sottolineare i numerosi vantaggi che derivano dalla pratica di attività fisica, sia a livello personale che sociale, senza dimenticare i problemi che coinvolgono tale dimensione fra cui doping, truffe e violenza quasi sempre presente nelle cronache quotidiane. Il tutto in considerazione che lo sport deve essere percepito come un fattore importante nelle politiche sociali e nel welfare territoriale. A tal ri-

guardo verrà illustrata una panoramica dei finanziamenti comunitari a favore di progetti dedicati allo sport e dei fondi diretti e indiretti che l’unione europea destina alla cooperazione, previste dalla programmazione europea 14/20. L’Unione Europea infatti si impegna nella promozione dei valori positivi legati alla pratica sportiva e sostiene la cooperazione fra responsabili politici e il dialogo con le organizzazioni sportive.


INFO: 339.2733334 - 334.2739180




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Isernia

Tutto quello che gli altri non dicono

2 aprile 2016

senza alcun finanziamento pubblico

“Il Veneziale va potenziato non ridotto” Fiaccolata a Isernia contro la proposta di riassetto di Frattura. A fine mese si ripeterà a Campobasso per il Cardarelli IsernIa. Oltre mille e cinquecento persone: una fiaccolata per difendere l’ospedale Veneziale di Isernia. I comitati Pro Cardarelli e Pro Veneziale insieme tra le strade del capoluogo pentro: partenza da Piazza Stazione per arrivare alla Fontana Fraterna, simbolo della città isernina. Sindaci, amministratori locali e tantissimi cittadini si sono uniti per una battaglia comune: difendere la sanità pubblica e il nosocomio del capoluogo pentro. Lucio Pastore e Italo Testa, in Piazza Celestino V, sono stati gli organizzatori della serata, e che hanno infiammato i presenti e annunciando già il ripetersi del-

l’evento a fine aprile a Campo-

basso, dove insieme alla difesa

della sanità pubblica, il corteo sfilerà per la tutela dell’ospedale ‘Cardarelli’, interessato, nei piani sanitari, da uno smantellamento in favore della Cattolica. Presente al corteo anche il deputato Danilo Leva, che ha sottolineato la sua posizione di contrarietà al Governatore Frattura: “Sono qui per difendere un ospedale, il ‘Veneziale’, che si sta facendo morire giorno dopo giorni. Mancano il personale e le strutture idonee. Le risorse si stanno spostando su altre strutture. Siamo qui a garantire il diritto costituzionale alla salute”. “Siamo di fronte a una battaglia che deve interessare tutti – le pa-

role del sindaco Gigino D’Angelo – perché parliamo della qualità della salute dei cittadini. La sanità pubblica è sancita dalla Costituzione”. Tanti i nomi di spicco presenti al corteo. Tra questi, oltre al deputato Leva, i consiglieri regionali Antonio Federico e Patrizia Manzo, l’ex sindaco di Campobasso, il senatore Augusto Massa, l’assessore comunale del capoluogo Emma de Capoa, i sindaci Gigino D’Angelo (Montefalcone nel Sannio), Giacomo Lombardi (Roccamandolfi) e diversi altri primi cittadini, il presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia.

Chiusa carrozzeria abusiva Operazione della Polizia stradale che a Venafro ha scoperto un’attività illecita VenaFrO. Una serie di controlli amministrativi mirati ad opera degli investigatori della Sezione Polizia Stradale di Isernia ha portato alla chiusura di una carrozzeria abusiva nel centro di Venafro. L’anziano signore provvedeva ad effettuare riparazioni sia meccaniche che sulla carrozzeria senza disporre delle previste autorizzazioni. Inesistenti erano i registri di ingresso ed uscita delle auto in lavorazione e tantomeno la documentazione riguardante lo smaltimento dei rifiuti prodotti. Il locale era altresì sprovvisto delle prese d’aria neces-

sarie per le attività di carrozzeria a causa delle esalazioni delle vernici e prodotti utilizzati. Risultato: oltre 5000 euro di sanzione oltre la chiusura dell’attività fantasma. Nell’ambito degli stessi controlli gli uomini della Polstrada hanno anche sanzionato il titolare di una ditta di noleggio di autovetture, la cui documentazione non era perfettamente in regola. Le auto risultavano infatti intestate al soggetto ai fini della vendita ma in realtà erano destinate al noleggio a breve e medio termine. Un escamotage finalizzato a pagare somme minori per il pas-

saggio di proprietà ed evitare il pagamento del bollo. La furbata non è passata inosservata agli operatori della Polizia Stradale che hanno rilevato l’irregolarità a seguito dei controlli degli autoveicoli su strada per poi procedere all’individuazione della ditta. Immediata la denuncia per truffa oltre le previste sanzioni amministrative. L’attività di controllo ha una valenza fortemente preventiva, e non solo repressiva, poiché permette di evitare che le imprese operanti lecitamente siano svantaggiate da concorrenti sleali, che cercano di conseguire vantaggi aggirando la legge.

Si spaccia per la Lottomatica e ricarica le sue card

I Carabinieri di Isernia hanno denunciato il pregiudicato napoletano per truffa IsernIa. Un pregiudicato, 50enne di Napoli, è stato denunciato dai Carabinieri per truffa aggravata ai danni del titolare di un’attività commerciale della provincia di Isernia. L’uomo, fingendosi funzionario della Lottomatica, con artifizi e raggiri, ha chiesto al proprietario di effettuare alcune operazioni sul terminale, accedendo nel software dell’attività commerciale ed effet-

tuando illecitamente ricariche su alcune card in suo possesso, per un totale complessivo di circa 4.000 euro. I militari, intervenuti su segnalazione della vittima, hanno in poche ore smascherato il truffatore, identificandolo tramite alcune foto segnaletiche ed esaminando i tracciati delle card utilizzate. Dall’inizio di quest’anno, le attività dei Carabinieri del Comando

Provinciale di Isernia, si sono concentrate proprio su tutti quei fenomeni di criminalità e di illegalità che maggiormente allarmano la popolazione locale, dalle truffe ai furti, dalle rapine alla ricettazione, dalla contraffazione all’abusivismo commerciale, dalle estorsioni ai reati di falso, dalla detenzione e porto illegale di armi allo spaccio di sostanze stupefacenti, dai reati contro l’ambiente a quelli contro

la salute pubblica, dall’abusivismo edilizio alle violazioni della normativa in materia di infortuni sul lavoro, dai reati contro la pubblica amministrazione a quelli in materia di immigrazione clandestina, fino ad arrivare anche al pericoloso fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti e ai reati in materia di sicurezza stradale. 14 in tutto le persone arrestate, 25quelle sottoposte a misure di preven-

zione, 230 le persone denunciate in stato di libertà, 10.000 quelle identificate e 7.000 i veicoli controllati. Inoltre, sono state sottoposte a sequestro oltre 200 dosi di sostanze stupefacenti, 6 armi da fuoco, 3 armi bianche, oltre 120 munizioni, e recuperata refurtiva per un valore complessivo di oltre 100.000,00 euro. Ben 400 le violazioni contestate in materia di sicurezza stradale.

“Basta al ‘business dell’accoglienza” Casa Pound “Pronti a scendere in piazza assieme agli abitanti dei paesi per protestare contro l’apertura di nuovi centri di accoglienza” IsernIa. Forte protesta di CasaPound Italia contro l’immigrazione clandestina e la progettata apertura di

nuovi centri di accoglienza nella provincia di Isernia. In nottata striscioni denuncianti le conseguenze dell’immigrazione sul piano sociale e della sicurezza e gli interessi dietro l’accoglienza sono comparsi nei comuni di Isernia, Venafro, Monteroduni e Montaquila. “Questa azione – afferma il responsabile isernino CasaPound Agostino Di Giacomo - vuole porre l’attenzione su una situazione ormai insostenibile. Un territorio come quello della provincia di Isernia, piccolo, scarsamente popolato e privo di grandi risorse, ormai saturo per quanto riguarda le capacità di accoglienza, dovrebbe divenire sede di ulteriori centri per immigrati clandestini”. “Le conseguenze dell’immigrazione di massa - prosegue Di Giacomo - sono sotto gli occhi di tutti: dall’aumento

di numerosi reati, alle costanti tensioni derivanti dalla diffusione a macchia d’olio del fenomeno dell’accattonaggio nei pressi dei supermercati e dalle proteste inscenate dagli immigrati ospitati nei centri”. “Nelle prossime settimane – conclude il responsabile isernino CPI –ci attiveremo in una serie di iniziative, che vedranno coinvolta anche la popolazione locale, ormai esasperata da quanto si trova a vivere ogni giorno, allo scopo di chiedere da parte delle autorità un intervento deciso per far cessare il fenomeno dell’accattonaggio, informazioni chiare circa il rispetto delle normative edilizie e sanitarie da parte dei centri di accoglienza ed una tabella chiara per la loro chiusura, risultando ormai aperti ben oltre i tempi inizialmente stabiliti”.


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Termoli

2 aprile 2016

Porto, braccio di ferro in Consiglio Sul nuovo piano regolatore dell’area, Di Brino punta l’indice sulla maggioranza TERMOLI. È il nuovo piano regolatore del porto a far discutere in consiglio comunale con Di brino, primo firmatario della mozione, che chiede di rivedere alcuni punti e punta a rimettere in discussione il progetto. Nello stesso tempo, in un vivo dibattito concretizzato in poco più di un’ora, il sindaco Sbrocca evidenzia la necessità di andare avanti perché è opportuno smettere di aspettare e tornare a mettere mano all’opera infrastrutturale. Il sindaco, in quest’ottica, si fa forte di un progetto in discussione e rimbalzi da 22 anni con una quasi sintesi raggiunta già nel 2007. “Io sono convinto, insieme ai consiglieri di minoranza che hanno sottoscritto la mozione e l’hanno votata – ha affermato il consigliere di minoranza, Antonio Di Brino – che è necessario, per un legittimo percorso per l’approvazione del piano regolatore portuale, un passaggio in consiglio comunale per l’approvazione

perché ci sono delle modifiche sostanziali all’attuale assetto del porto che non possono essere licenziate con una intesa da parte della Giunta comunale”. Sotto la lente di Di Brino anche la pianificazione che “è di competenza del consiglio comunale” perché “il porto di Termoli è parte integrante del piano regolatore, qualsiasi modifica al porto deve essere approvata con variante del Piano regolatore del Comune di Termoli. D’altra parte – ha affer-

mato ancora il consigliere di Ncd – se uno dei aprire una veranda sul proprio balcone deve richiedere il permesso a costruire e inviare la documentazione, non vedo come si possa immaginare che un intervento così impegnativo e massiccio non debba avere l’approvazione del consiglio comunale”. La richiesta di Di Brino e di tutta la minoranza, quindi, era quella di “sistemare la procedura nel senso di legittimità. So che alcuni ope-

r a t o r i hanno presentato il ricorso al Tar si rischia da qui a un anno che il Tar potrebbe dare ragione a questi operatori così che invece di velocizzare la procedura di approvazione del Piano regolatore si rischia di bloccarlo definitivamente”. Dubbi che non sfiorano Sbrocca che segue, con la sua maggioranza, il proprio percorso tra l’altro inserito nel suo stesso programma elettorale. “Speriamo che sia un lavoro finale perché per me è ingiustificabile che dopo 22 anni dall’entrata in vigore della legge, e dopo tanti anni dalla redazione del piano, stiamo ancora con quisquiglie

procedimentali già superate che vogliono frenare le regole certe e continuare ad avere nel porto di Termoli la confusione. Noi – ha affermato il sindaco Angelo Sbrocca – vogliamo regole certe e vogliamo un piano regolatore e siamo sicuri che la Regione farà di tutto per adottare ben presto un piano regolatore e per inviarlo al consiglio superiore per le opere pubbliche così finalmente avremo il nostro piano”. Per quello che riguarda i tempi di realizzazione “credo che siano abbastanza brevi – ha concluso il primo cittadino – perché c’è un nuovo dirigente in Regione delle opere pubbliche che ha preso con gran volontà questo problema del piano regolatore portuale e lo sta valutando per fare il procedimento e poterlo adottare e mandarlo al consiglio superiore”. In avvio di seduta di consiglio, il pensiero è andato alla piccola Denise, la bimba vittima dell’incidente stradale che lo scorso lunedì ha sconvolto la comunità cittadina.

Nuova sede dei carabinieri in congedo L’inaugurazione alla presenza del gen. di brigata Vito Paparella MONTENERO DI BISACCIA. Il sindaco Nicola Travaglini informa che l’Amministrazione comunale sarà presente oggi alla cerimonia di inaugura-

zione della nuova sede dei Carabinieri in Congedo, in via Madonna di Bisaccia. L’evento, che vedrà la partecipazione del Comandante della Legione Carabinieri Molise, Gen. di Brigata Vito Paparella, del Com a n d a n t e Provinciale dei Carabinieri, del Comandante della locale Stazione dei Carabinieri e dei Comandanti delle Stazioni limitrofe, del Com a n d a n t e Regionale e di

quello Territoriale della Guardia di Finanza, del Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli e di tutti gli ufficiali in congedo residenti nel basso Molise, seguirà il seguente programma: - ore 10,00 raduno in piazza Giovanni XXIII (sagrato della Chiesa S. Matteo Apostolo); - ore 10,30 celebrazione eucaristica, presso la Chiesa San Matteo Apostolo, presieduta dal Decano dei Cappellani Militari della zona pastorale Abruzzo/Molise, Don Claudio Recchiuti; - ore 11,30 alzabandiera e deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti; - ore 12,00 taglio del nastro e benedizione della nuova sede in via Madonna di Bisaccia, n° 2.

“No al randagismo“ Al castello svevo, dal 07 aprile al 10 aprile, mostra di disegni dei bambini di quinta elementare TERMOLI. Tutte le classi di quinta elementare dei diversi circoli didattici di Termoli, hanno partecipato all’ iniziativa del Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’ASReM, per sensibilizzare la cittadinanza contro la piaga dell’abbandono dei cani e contro il fenomeno del randagismo. I bambini dopo aver assistito agli incontri formativi effettuati da personale veterinario esperto, hanno trasferito nei disegni le loro emozioni e le esperienze apprese sui temi trattati, delle cure, dell’obbligo dell’applicazione del microchip, delle responsabilità,

della comunicazione corretta fra persone e cani. Gli elaborati, opportunamente raccolti e selezionati a cura delle insegnanti, saranno in mostra, a partire dal 07 aprile fino al 10 aprile nel Castello Svevo di Termoli, tramite appositi percorsi ed allestimenti espositivi. Al prezioso materiale va riconosciuto un valore artistico e soprattutto divulgativo dei messaggi di prevenzione del randagismo. Il Dott. Nicola Rossi, direttore dell’UOC di Sanità Animale e la D.ssa Petronilla Pozzi, che ha cu-

rato gli interventi di educazione sanitaria nelle scuole, ringraziano gli Alunni, i Dirigenti Scolastici, le Insegnanti e l’ Amministrazione comunale per la loro attiva collaborazione ed invitano la cittadinanza a visitare la mostra che offre l’occasione per confrontarsi ed informarsi riguardo ai temi del randagismo, ai doveri dei cittadini e dei proprietari di animali d’affezione, al ruolo delle istituzioni e delle associazioni. La cerimonia di inaugurazione avverrà il giorno 07 aprile alle ore 10:00, con la presenza dei rappresentanti delle Istituzioni regionali, comunali, scolastiche e sanitarie.


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Termoli

2 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli, l’aria è buona I dati sono stati forniti dall’Arpa Molise dopo le proteste dei cittadini TERMOLI. I valori di Pm10 e quelli relativi alle polveri e agli ossidi di azoto sono del tutto nella norma per cui l’aria che si respira a Termoli e in tutto il basso Molise è buona. Lo ha stabilito l’Arpa Molise che ha concluso la campagna di monitoraggio avviata alla fine del 2015 quando era stato segnalato uno sforamento nei valori di Pm10 dalla centralina Termoli4, una di quelle che monitora l’aria del Nucleo Industriale. Dopo i valori più elevati del solito, l’azienda che si occupa della qualità dell’aria e dell’acqua aveva avviato una campagna di monitoraggio i cui dati sono stati resi noti nel corso di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi. Nella nota firmata dal commissario straordinario Antonietta Lavalle si mette in evidenza che i valori, relativi alle polveri e agli ossidi di azoto, riscontrati durante i controlli delle emissioni in atmosfera effettuati presso sette aziende del Nucleo Industriale di Termoli sono risultati nella

norma. E per quello che riguarda la qualità dell’aria e in particolare la presenza di Pm10 “i risultati non hanno evidenziato superamenti nella media giornaliera”. Sotto la lente anche le analisi approfondite effettuate sul particolato raccolto, volte ad individuare l’eventuale presenza di concentrazioni di metalli come l’arse-

nico, il cadmio, il nichel e il piombo. Anche in questo caso, però, i valori ottenuti risultano in linea con il monitoraggio effettuato presso la stazione Termoli1. Durante l’ultimo incontro del tavolo tecnico permanente è stata definita e condivisa la bozza di protocollo contenente le procedure e le azioni da adottare in caso di ripetuti episodi di supera-

mento dei limiti della qualità dell’aria. La procedura sarà perfezionata entro la metà di aprile quando sarà sottoscritto il protocollo di intesa tra Regione Molise, Arpa Molise e i Comuni di Campomarino, Guglionesi, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni e Termoli. E le novità ci sono anche sul fronte della qualità dell’acqua,

considerando che l’Arpa Molise sta ridefinendo i punti di campionamento delle acque destinate al consumo umano nonché l’avvio dell’iter diretto alla revisione delle linee guida in materia di organizzazione del controllo sanitario delle acque e dei criteri per la gestione dei casi di non conformità.

Ruba un Iphone, arrestato Il fatto è accaduto a Termoli. Il 55enne pregiudicato è stato immediatamente rintracciato dai Carabinieri TERMOLI. Tutto in 60 minuti: adocchia un Iphone in mano a una ragazza, aspetta che lo posi nella giacca e poi lo sfila via con maestria, ma innesca così una caccia che finisce col suo arresto. Alle 21.30 di ieri sera un 55enne pregiudicato è stato arrestato mentre tentava di fuggire a

bordo di un autobus del servizio urbano di Termoli nella parte Sud della città, l’ultimo disponibile verso lo stabilimento Fiat. Ad acciuffarlo i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Termoli. La ragazza, che si trovava nei pressi di una pizzeria al taglio di via Fratelli Brigida, si è accorta

del furto intorno alle 20.30 e ha avvisato tramite amici i suoi genitori. Da loro è partita la segnalazione al 112. Con solerzia, i militari dell’Arma sono riusciti a localizzare ladro e cellulare grazie a una app presente nello smartphone e così è scattata la trappola, a Difesa Grande

Presunto terrorista, chiesta la scarcerazione La richiesta di annullamento della misura cautelare in carcere presentata dal difensore dell’imputato TERMOLI. La richiesta di annullamento della misura cautelare in carcere o, in subordine, di una misura meno afflittiva è stata presentata questa mattina dall’avvocato Antonio Di Rienzo, legale del 21enne somalo arrestato quasi un mese fa dagli agenti della Digos di Campobasso per istigazione al terrorismo. Dopo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Campobasso,

come atto dovuto, e il nuovo interrogatorio davanti al Gip del tribunale di Larino, la difesa affila le armi. L’obiettivo è di ottenere la scarcerazione del giovane accusato di aver istigato altri ospiti del centro di accoglienza di Campomarino oppure la possibilità, per il ragazzo, di trascorrere la propria detenzione in regime di arresti domiciliari. il ricorso potrebbe essere discusso già alla metà di aprile davanti ai giudici del tribu-

nale delle libertà. Nel frattempo la difesa attende la fissazione della data dell’incidente probatorio chiesto dalla procura di Campobasso per mettere a confronto le versioni dei ragazzi del centro di accoglienza che hanno denunciato quanto ascoltato e visto nei filmati di presunti attacchi e quella del giovane somalo che, finora, ha sempre rispedito al mittente le accuse che gli sono state mosse.



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Opinioni “Il Molise è la regione italiana in cui si percorrono in media più km l’anno, 14.372, circa 1.600 km in più rispetto alla media nazionale che si attesta a 12.782 km annui, a testimonianza di un forte radicamento dell’utilizzo dell’auto in regione nonostante un significativo calo di 800 km annui medi percorsi rispetto al 2013” - afferma Enrico San Pietro, vice direttore generale area Danni e Sinistri di UnipolSai a commento dell’Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2014. L’Osservatorio è stato realizzato in seguito all’analisi1 dei dati di circa 2,3 milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la scatola nera sulla propria autovettura, settore nel quale la compagnia è leader in Italia e in Europa per numero di apparecchi installati. 1 Le informazioni riportate nel testo sono il risultato dell’elaborazione di dati aggregati dai quali non è possibile risalire al singolo utente/assicurato Secondo i dati di UnipolSai Assicurazioni - prima compagnia in Italia nel Ramo Danni, in particolare nell’R.C. Auto - gli automobilisti di Isernia percorrono 14.853 km l’anno, mentre quelli di Campobasso 14.158. In Molise si tende a utilizzare l’auto per meno giorni l’anno, 281 (2 giorni in più rispetto al 2013), rispetto alla media nazionale (288), ma si percorrono distanze più elevate, 51 km (3,3 km in meno rispetto al 2013), contro i 44 km medi a livello italiano. I molisani trascorrono in media 1 ora e 32 minuti al giorno in auto (3 minuti in più rispetto al 2013). Complessivamente un molisano passa 18 giorni (1 giorno in meno rispetto al 2013), considerando le intere 24 ore, in un anno in automobile rispetto a una media nazionale di 17 giorni a una velocità media di 33,2 km/h (4,3 km/h in meno ri-

di Claudio de Luca LARINO. La categoria delle “guardie giurate” (in Molise gli operatori sono 300, sparsi in 10 Istituti) versa in crisi. Sugli addetti, oltre al calo della domanda di sicurezza, incombe l’indifferenza delle istituzioni. Di sovente le regole contrattuali vengono disattese, come nel caso dei cambi di appalto, quando un’azienda subentrata ad un’altra deve impegnarsi ad assorbire i lavoratori già operativi ma non lo fa. Quando ciò non accada, vengono licenziate persino risorse umane in servizio da decenni. Ed ecco perché, nella 20.a regione, questa categoria sciopera spesso ad onta dei tentativi di conciliazione esercitati dalle Prefetture. Purtroppo, in un’Italia che pure mostra di avere paura, cresce sempre di più il numero di chi esercita un’attività produttiva e preferisce acquistare una pistola od un fucile. Ne è derivato un calo della domanda che ha fatto conseguire agli Istituti utili inferiori a quelli sperati. Sino a qualche anno fa fra i loro clienti c’erano diversi Centri commerciali. Molti hanno ciuso, e quelli che hanno resistito hanno ritenuto più opportuno e conveniente rimpiazzare la vigilanza armata con il cosiddetto servizio di portierato a cui viene adibito personale che non ha in dotazione un revolver. Perciò, attualmente, i metronotte prestano servizio soprattutto dinanzi

2 aprile 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Molise, gli automobilisti percorrono più chilometri l’anno

spetto al 2013), superiore rispetto ai 30,7 km/h della media nazionale. I dati dell’Osservatorio evidenziano una regione in cui vi è un elevato livello di propensione all’utilizzo dell’auto per coprire distanze giornaliere mediamente elevate e superiori ai 50 km. I molisani sembrano beneficiare di un livello di traffico contenuto che permette di viaggiare a una velo-

cità media superiore di 3,5 km/h rispetto al resto d’Italia. “I dati del 2014, evidenziano un aumento di 3 minuti al giorno del tempo trascorso in auto a fronte di una diminuzione di 3 km/h della velocità media, elementi che testimoniano una, seppur contenuta, riduzione della qualità complessiva dell’esperienza di guida rispetto all’anno

Guardie giurate, la crisi del settore alle sedi degli istituti bancari, nelle astanterie di diverse Pubbliche amministrazioni ed all’ingresso dei Tribunali. Un tempo questo settore non era in crisi. Prima dell’attentato alle “Torri gemelle” le unità lavorative italiane ammontavano a poco più di 20mila. Successivamente, ad una lievitazione del fatturato pari al 5% annuo, corrispose un consistente aumento delle assunzioni. Ma, dal 2008, a fronte di un calo degli utili, cominciarono a prendere piede i licenziamenti benché le grandi organizzazioni del commercio rivelassero che sei commercianti su dieci ritenevano che il livello di sicurezza non fosse migliorato e tre su dieci lo giudicavano addirittura peggiorato. Evidentemente la situazione del Molise (almeno apparentemente) non è la stessa di quella campana (dove, non a caso, operano oltre 100 aziende addette alla sorveglianza), di quella lombarda (150) o di quella pugliese. Presentemente soltanto il 5% del fatturato della sicurezza privata viene dall’esercizio della guardiania (in armi) delle residenze private. Se ne deduce che i metronotte

hanno quasi sempre lavorato per gli istituti di credito e per gli esercizi commerciali che, oggi, mostrano invece di preferire altre soluzioni. Un rapporto stilato da “Federsicurezza” incolpa la cosiddetta localizzazione satellitare e prevede un ulteriore calo di richieste della prestazioni. Insomma in Molise, la situazione tende al ribasso e nel settore non regna l’ottimismo. L'”Eurispes” riferisce che circa cinque milioni di persone detengono un’arma da fuoco. Si tratta di dati che vanno contestualizzati dal momento che molti richiedono licenze per uso sportivo (più facili da conseguire) pur di armarsi. Tutto ciò comporta che il mercato delle armi sta attraversando una contingenza di discreta salute. E, mentre le Aziende di sorveglianza vivacchiano in una crisi nera, gli Italiani si armano direttamente, con la sola eccezione dei Molisani i cui acquisti, effettuati nelle poche armerie della regione, hanno fatto registrare soltanto un lievissimo incremento. Perciò, l’unica soddisfazione per i Metronotte è derivata dall’avere lucrato la sospirata qualifica di incaricati

precedente la cui spiegazione è da ricercarsi nell’incremento del traffico o in criticità legate alla viabilità” – ha sottolineato il vice direttore generale area Danni e Sinistri Enrico San Pietro. Così come nel resto d’Italia, è il venerdì il giorno in cui i molisani percorrono più km in auto. I molisani sembrano non amare particolarmente l’utilizzo dell’auto nelle ore notturne (solo il 4,02% dei km complessivi viene percorso durante la notte rispetto a una media nazionale del 4,62%). Il numero di scatole nere in Italia ha raggiunto circa 4 milioni di unità, di cui UnipolSai detiene circa il 60%, un apprezzamento legato non solo per la possibilità di ottenere uno sconto significativo sull’RCAuto e sulla polizza Furto e Incendio per chi sceglie l’installazione a bordo della vettura. In caso di incidente, infatti, la scatola nera è in grado di registrare data e orario dell’evento, posizione Gps, velocità del veicolo ed essere in questo modo particolarmente utile in caso di contestazioni, sia in caso di sentenze del giudice sia in caso di multe non dovute. In caso di incidente grave, il dispositivo può inoltre rappresentare un reale strumento “salva vita” in quanto invia automaticamente un allarme alla Centrale Assistenza grazie al Servizio di Allarme Crash e, infine, in caso di furto del veicolo, ne facilita il ritrovamento.

di pubblico servizio che – se li pone un gradino al di sopra dei comuni cittadini autorizzati a sparare – comunque continua ad inquadrarli al di sotto degli agenti di p.s. che vantano ben altre funzioni. Per fortuna, gli Uffici provinciali del lavoro non li considerano più operai generici. Ma, nonostante ciò, lo stipendio si aggira tuttora sui 1.200-1.300 euro netti, cui però occorre aggiungere le competenze per le eventuali prestazioni straordinarie. Ultima nota dolente: un’indagine a campione ha rivelato che al 50% dei metronotte non viene somministrata la formazione adatta (in materia di esercitazioni di tiro) che si consegue previo allenamento al poligono. Il 60% di essi ritiene di svolgere un’attività insoddisfacente, dal momento che considera la propria solo un ripiego. Il 50% ha scelta quest’ultima esclusivamente per sbarcare il lunario. Alla luce di tali premesse che fine farà la vigilanza armata in Molise? Secondo la locale UILTuCS “il periodo è critico. Persino gli inquilini di Palazzo Moffa hanno dovuto recepire la ‘spending review‘ e sono stati costretti a tagliare diverse postazioni di vigilanza armata davanti alle Sedi“. Ma forse avrebbero potuto preoccuparsi di resettare ben altre spese, soprattutto certe forme evidenti di sprechi.



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