Gammadelta 4

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Un tweeter perfetto. Ecco il più recente traguardo della tecnologia B&W applicato alla nuova Serie 800. Un componente in grado di restituire con estrema nitidezza i più vividi dettagli e le più piccole sfumature grazie ad una cupola costruita con il materiale “assoluto” per leggerezza e rigidità: il diamante. La nuova Serie 800 B&W utilizza infatti un tweeter a cupola in diamante ad elevata durezza. Nulla risulta più simile all’ideale teorico di tweeter perfetto, un trasduttore con caratteristiche di rigidità “infinita” e punto di break-up a 70 KHz.

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The new B&W 800 Series Diamond Tweeter Technology


Immagine perfetta. Surround spettacolare. L’RSX-1067 può essere considerato il vero sintoamplificatore Home Theater definitivo. È dotato di tutte le caratteristiche che un appassionato video ha sempre desiderato come ad esempio la commutazione video ad alta definizione, la trascodifica video, audio multi-sorgente e multi-zona e sette canali di amplificazione. Le performance audio/video come la sua versatilità sono semplicemente straordinarie. Provate ad ascoltarlo presso un rivenditore autorizzato insieme agli altri eccezionali componenti Rotel. Sarà uno spettacolo senza precedenti.

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L’editoriale

Tutti i maggiori produttori mondiali stanno affilando le loro armi per vincere la battaglia prossima futura che vedrà impiegate, da una parte le sorgenti HD dall’altra i display, ai quali si richiede di essere almeno compatibili con l’alta definizione. Audiogamma e Audiodelta, precorrendo i tempi, hanno già acquisito in esclusiva per il territorio italiano la distribuzione dell’unico decoder ad alta definizione disponibile in Europa, il Quali TV, che troverete in prova su queste pagine; congiuntamente ci siamo assicurati anche la diffusione degli abbonamenti ad HD1, l’unico canale satellitare europeo ad alta definizione che offre un palinsesto ricco e strutturato. Dal lato dei display e proiettori, oltre a offrire attraverso Metz e InFocus dei consolidati prodotti HD ready, abbiamo acquisito la distribuzione del prestigioso marchio CineVersum by Barco che annovera una nutrita schiera di proiettori DLP, in aggiunta ai tre migliori proiettori CRT attualmente in commercio. Gli amanti del solo audio non rimarranno delusi, visto che proprio in questo numero presentiamo la nuova serie 800 di Bowers & Wilkins che rappresenta un significativo passo in avanti nella riproduzione sonora di qualità: buona lettura! Un inizio anno, questo, fortemente caratterizzato dall’evento alta definizione, fatto emerso prepotentemente anche all’ultimo Consumer Electronic Show di Las Vegas, dove non si faceva altro che parlare, a vario titolo, dell’argomento. 3

Guido Baccarelli


A different Classé Da più di vent’anni Classè progetta e realizza componenti audio di livello assoluto per chi desidera solamente il meglio. I nostri ingegneri hanno passione per quello che creano e lo dimostrano il design, l’affidabilità, la semplicità di utilizzo e le performance, caratteristiche per cui i prodotti Classé non temono confronti. Ecco perché la nuova Serie Delta rappresenta lo stato dell’arte della progettazione audio. E come sempre costituisce una classe a parte. Visitate il sito www.classeaudio.com o ascoltate la gamma dei componenti Classé presso uno dei seguenti rivenditori autorizzati.

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In questo numero

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Editoriale

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Sommario

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News

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Bowers & Wilkins: la nuova Serie 800

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Denon AVR-2105 + DVD-1910

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Rotel RB-03 + RC-03

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18

Bowers & Wilkins 803D

pag 22

Quali-TV

pag 26

Jeff Rowland Concerto Preamp + Model 201

pag 30

Pro-Ject Debut 3

pag 34

ClassĂŠ Audio CAP-2100

pag 38

Vintage: B&W DM6

pag 40

I migliori rivenditori: Home Cinema Design

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Il software di riferimento

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Rassegna stampa

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News: le ultime novità Di riferimento assoluto anche la “criticissima” sezione di conversione D/A, qui a tecnologia AL24 e basata su 8 DAC a 24 bit/192 kHz in modalità differenziale. Comunque il vero pezzo forte dell’AVC-A1XV è la sezione video, solitamente un po’ carente negli apparecchi simili. Infatti, i tecnici Denon hanno sviluppato un vero e proprio processore video con circuito di scaling in grado di gestire tutti i segnali video fino ai DVI e HDMI in ingresso e in uscita.

E così, dopo l’AVC-A1SR è la volta dell’AVC-A1XV, imponente integrato (ben 44 Kg) che rappresenta il più sofisticato e versatile apparecchio del genere mai realizzato. Innanzitutto la sezione di potenza conta su addirittura 10 canali da 170 watt ciascuno, e una nuovissima sezione digitale che ha il suo cuore nell’inedito DSP a virgola mobile a 32 bit che governa tutto il nuovo circuito denominato DDSC. Per questo all’AVC-A1XV nulla è precluso, dalle decodifiche surround più moderne (tutte le Dolby e le DTS oltre ai THX Surround EX e Post Processing e all’HDCD) al sofisticato equalizzatore con funzione di set-up automatico.

DENON AVC-A1XV Continua la felice tradizione Denon dei sintoamplificatori HT di alto livello, ovvero di quegli apparecchi che in una soluzione “chiavi in mano” donano all’impianto un efficiente finale di potenza, un raffinato pre e un evoluto e versatile processore con decoder Dolby/DTS. Nel caso specifico, però, si tratta di un apparecchio di riferimento sviluppato prima di tutto in funzione delle migliori prestazioni hi-fi e audio/video, e quindi anche della versatilità. 6

In proposito, la dotazione di connettori è quantomeno ampia e prevede innumerevoli set di input e output sia per quanto riguarda la parte video che l’audio (9.1). Immancabili la porta seriale RS232 e la IEEE1394, così come l’uscita cuffia, nel caso con decodifica Dolby Headphone. Completano il quadro di questo superbo apparecchio le uscite multi-room per sonorizzare fino a 4 ambienti, il telecomando elettroluminescente con pulsanti a sfioramento e l’innovativa finitura Premium Silver. L’AVC-A1XV, che arriva sul mercato a 6500 euro, è perfetto per lo sviluppo di coinvolgenti sistemi home theater.


News

DVDO iSCAN HD+ Con il video in formato High Definition oramai alle porte, si fa sempre più pressante il problema della tutela del copyright con materiale distribuito su larga scala (TV e DVD). Il sistema di protezione per evitare copie digitali tra lettore e sorgente sarà l’HDPC (High Bandwidth Digital Content Protection) messo a punto da Intel e Silicon Image, che rende impossibile la visione (messaggio di errore) se gli apparecchi sorgente e display non sono rispondenti a questo standard. Questa protezione renderebbe impossibile l’interposizione di processori video, ma proprio per rispondere a questa problematica

DENON DHT-M330DV La stessa casa definisce questo sistema come “l’home theater in una scatola”, e in effetti il DHTM330DV comprende tutto l’occorrente per regalarsi il cinema in casa (display escluso, ovviamente) Infatti, a fronte di 790 euro, ci si porta a casa un lettore

DVDO ha sviluppato una nuova versione del suo fortunatissimo processore video iScan HD denominato iScan HD+, identico in tutto e per tutto al fratello da cui deriva (e che rimane saldamente in catalogo, naturalmente) fatta eccezione per l’interfaccia DVI. Infatti, nella versione “plus” del processore questa risponde alle specifiche HDCP, il che significa che rende possibile la trasmissione di un segnale HD (480p, 576p, 720p e 1080i) da sorgente a display via DVI senza problemi di criptazione, in modo da poter usufruire di tutte le potenzialità di descaling del processore con apparecchi HD. Il prezzo è fissato in 1.918 euro.

INFOCUS SP-5000 Infocus per la linea ScreenPlay, sposa la tecnologia LCD e lo fa con un videoproiettore dal prezzo decisamente abbordabile pensato soprattutto per portare il formato HD nelle case di tutti gli appassionati. Infatti, il nuovo Infocus ScreenPlay 5000 supporta in formato nativo il 720p, grazie all’impiego di tre matrici a cristalli liquidi da 0,7” in formato 16:9 da 1280 x 720 pixel. E non solo, perché grazie all’ottica potente l’SP-5000 può produrre immagini da oltre 1,80 mt di base (83” pollici di diagonale) a 3 metri di distanza e arrivare comunque a ben 3,4 metri di base massima. Ottimi i valori di luminosità (1100 lumen) così come il contrasto (1200:1), mentre non mancano

watt, è dotato di uscita cuffia Dolby e ha pure la radio con RDS con 40 preselezioni. Ricco il parco connessioni, nel quale figurano tra l’altro 3 input

DVD/CD compatibile anche con MP3, WMA e Photo-CD e dotato inoltre di uscita Progressive-Scan più un sintoamplificatore dal compatto telaio simile al lettore e semplice da integrare in ambiente. Il sintoampli permette la decodifica di formati evoluti come il Dolby Digital EX e il DTS-ES Neo:6, ha il convertitore D/A di tipo 24/192, eroga 6 x 20

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funzioni come la correzione del keystone in orizzontale e verticale e la selezione della modalità di proiezione normale, ribaltata o retro, in modo da adattarsi al meglio a ogni contesto ambientale. Gli ingressi coprono gli standard composito, S-Video e PC (HD-15), ai quali si affiancano i più “pregiati” DVI e Component per massimizzare la resa del proiettore in presenza di sorgenti di qualità. Molto pratica l’uscita a 12V per comandare in automatico la discesa di un telo da proiezione, mentre le dimensioni compatte della macchina (103 x 294 x 260 mm su 3,4 Kg) ne consentono tanto un’agevole installazione quanto una facile portabilità. Davvero molto competitivo il prezzo: 1.900 Euro

digitali con funzione di “autodetect”. Per quanto riguarda gli altoparlanti, invece, il sistema conta su un grazioso set di diffusori 5.1 con quattro satelliti a due vie, un centrale a 2,5 vie e un subwoofer passivo configurato in bassreflex.


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News

La gamma CRT Per quanto riguarda la gamma di proiettori CRT, storica punta di diamante della ex-proprietà belga, rimangono a catalogo tutti i modelli: Cine 7 tre tubi con elementi da 7” con lenti filtrate in vetro HD145 Cine 8 tre tubi con elementi da 8” e banda passante di 120 MHz Cine 9 tre tubi con elementi da 9” e banda passante di 180 MHz.

CINEVERSUM VideoProiettori DLP-CRT Audiogamma ha acquisito la distribuzione ufficiale ed esclusiva del marchio CineVersum per l’Italia. L’accordo è stato siglato con la francese TEC che dal mese di Settembre 2004 aveva acquistato il marchio CineVersum dalla BARCO, assicurandosi così tutto il mercato Home Cinema della prestigiosa azienda belga. Confermata la distribuzione di tutte le macchine digitali DLP attualmente in commercio.

PRIMARE Ampli I30 / Player CD31 Gli appassionati di hi-fi, ormai sommersi esclusivamente da apparecchi a/v, hanno di che gioire. La Primare, infatti, ha presentato due nuovi apparecchi destinati alla realizzazione di sistemi “audiophile” semplici, ma dalle grandi qualità sonore.

Quest’ultimo è considerato dal pubblico e dalla critica il miglior proiettore CRT attualmente in commercio. Sono, inoltre, in fase di studio e progettazione delle nuove macchine DLP che vedranno la luce in un prossimo futuro.

La gamma DLP CV 60 DLP 1024x576 CV 70 DLP 1280x720 CV 80 DLP 1280x720 CM* CV 110 3chip DLP 1280x720 CV 120 3-chip DLP 1280x720 CM* * CM=CineMaster unità di comando e controllo remota collegata via fibra ottica al proiettore. Disponibile per i modelli CineVersum 80 e CineVersum 120.

film metallico all’1%, lo stadio di uscita a FET, lo speciale trasformatore di alimentazione con gli avvolgimenti separati per le sezioni analogiche e digitali. Ha uscite bilanciate e sbilanciate. Al suo fianco l’amplificatore integrato I30, un 2x100W ad alta corrente (>40A) che stabilisce nuovi standard qualitativi nel settore.

CD31 è il nome del nuovo lettore della Casa svedese pensato per ottenere la massima fedeltà musicale. Evoluzione del CD30.2, vanta una struttura dual mono interamente bilanciata per abbattere ogni traccia di rumore e presenta componenti pregiati come 4 DAC Burr-Brown 24/96 (i 1704 K grade), resistenze a 9

Sviluppato in funzione della massima purezza del segnale e dell’assenza di distorsione, l’integrato I30 è curato in ogni minimo aspetto, come dimostrano i potenziometri del volume e di selezione sorgente, precisissimi e assolutamente privi di rumore indotto.


B&W Serie 800 Rivoluzione in punta di piedi Se a una prima e superficiale analisi la nuova Serie 800 può sembrare del tutto simile alla precedente generazione, che tanti proseliti ha saputo raccogliere a tutti i livelli, con una più approfondita disamina, prima di tutto funzionale -e in questo “orecchio docet”- e poi tecnico/estetica, ci si accorge che gli interventi operati dagli ingegneri Bowers & Wilkins sono stati numerosissimi, e hanno coinvolto più del 70% dell’intero progetto.

La nuova Serie 800 di Bowers & Wilkins, pur conservando, per grandi linee, la stessa cifra stilistica della collezione precedente (la Nautilus 800), vanta numerose e significative differenze. Non si tratta, quindi, di un semplice restyling, ma di una vera metamorfosi che ha notevolmente migliorato ciò che era già quasi perfetto.

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Bowers & Wilkins

Rinnovare una Serie che così tanto successo ha saputo raccogliere sia tra la gli appassionati e la stampa che all’interno delle più blasonate sale di registrazione (Lucas Skywalker Sound Studios, Abbey Road, Decca, Deutsche Grammophon solo per citare alcuni esempi famosi), non era cosa semplice; potremmo quasi definire questa operazione, una operazione “coraggiosa”, visto che il motto che sovente impera nelle aziende, quando un prodotto ha un ottimo riscontro è: squadra che funziona non si cambia! Ma in Bowers & Wilkins non hanno mai ragionato così e, la passione per la riproduzione musicale prima di tutto, e la ricerca di soluzioni tecnologicamente sempre più avanzate poi, hanno spinto il produttore a voler fare ancora meglio. Difficile, ma non impossibile Migliorare, lo abbiamo accennato, la vecchia Serie Nautilus 800 non è stata cosa semplice e ha coinvolto, a lungo e con la massima dedizione, tutti i laboratori di ricerca della B&W. Dallo studio di un tweeter migliore di quello con cupola in alluminio, fino al miglioramento del già eccellente midrange in Kevlar FST, ai woofer (tra cui il leggendario 38cm a bordo della 801), per non tralasciare il filtro cross-over e i mobili, che sono stati sempre al centro delle attenzioni dei laboratori di ricerca e sviluppo del costruttore inglese. Ogni dettaglio costituente i

proprio il carbonio cristallizzato, che permetteva una frequenza di break-up di ben 70 KHz; con non pochi sforzi industriali, in Bowers & Wilkins sono riusciti a mettere a punto la membrana in diamante sintetico da 2,5 cm che adesso equipaggia i modelli di punta della nuova Serie 800 -quelli con l’affiche “D”- (e che dettaglieremo meglio appresso). Altra interessante novità, è la nuova camera di carico per il midrange in Kelvar FST, che ha coinvolto anche la testa Nautilus, modificata sia per accogliere la rinnovata geometria interna, che per permettere un diverso posizionamento del tweeter. Anche i woofer non sono più gli stessi, si è infatti intervenuti sull’elemento più importante di questi altoparlanti: il cono. In luogo delle membrane in carta/Kevlar, infatti, si è adottando un nuovo e

diffusori della Serie 800, quindi, è stato rivisto, nella migliore delle ipotesi, e completamente riprogettato laddove si riteneva esistessero degli effettivi margini di miglioramento e sono state ovviamente necessarie migliaia di ore di ascolto in ambienti e

con elettroniche diverse per ottenere la completa messa a punto di tutti i nuovi modelli. Non solo diamante Senza dubbio l’aspetto della nuova Serie 800 capace di creare il maggior interesse nella comunità audio è stato l’utilizzo del rivoluzionario tweeter con cupola in diamante. Gli ingegneri B&W si sono infatti accorti che il materiale, che più di tutti si avvicinava al comportamento della membrana ideale, era 11

L'ASW875 è il nuovo subwoofer top di gamma della Serie 800. E' dotato di un woofer da ben 38cm in Rohacell.

rivoluzionario materiale, “preso in prestito” dal mercato dell’avionica e delle competizioni sportive. Parliamo del Rohacell, struttura in grado di offrire grande leggerezza a una rigidità senza pari. Conservate, invece, due grandi intuizioni della B&W degli ultimi anni, ovvero la struttura interna matrix per rinforzare i mobili e i tubi di accordo in bass-reflex Flow-Port. Per ogni esigenza La nuova gamma, presentata alla stampa nella sacralità del British Museum di Londra, è in grado di coprire ogni esigenza e di soddisfare qualsiasi utente, grazie a un ventaglio di scelte particolarmente ampio.


Bowers & Wilkins

adottano, per questioni di costo, il tweeter in diamante ma si impreziosiscono, comunque, di tutte le altre migliorie introdotte, compresi i woofer in Rohacell. La 803D è un 3 vie 5 altoparlanti, con 3 woofer da 18cm ma senza testa Nautilus, mentre la 803S è sempre un 3 vie con soli 2 woofer da 18cm, e con il “vecchio” tweeter in alluminio. A essi si affiancano i centrali HTM2D e HTM3S, il primo con doppio woofer da 18cm, mid FST e tweeter in diamante, mentre il secondo con 2X16,5 woofer, mid FST e tweeter “convenzionale”. A completare la

gamma da pavimento, la 804S con 2 woofer da 16,5 cm e mid FST mentre, unico diffusore da scaffale della gamma, la 805D, per il quale è stato adottato un woofer in carta/Kevlar in luogo del Rohacell. All’805D si affianca il centrale HTM4S che utilizza gli stessi componenti. La gamma è stata poi completata con ben 3 subwoofer, di cui 2 dotati di correzione digitale dei parametri d’emissione. Modello di punta è l’ASW875, con un woofer da 38 cm in Rohacell caricato in cassa chiusa, amplificatore da 1000W in classe D e telecomando. Gli si affianca l’ASW865, identico in tutto e per tutto, se non per il woofer adottato, questa volta di “soli” 30 cm. L’ASW825 è, invece, l’alternativa economica ai fratelli maggiori stesso woofer dell’865 ma senza circuito di correzione digitale. Non potevano mancare, poi, due diffusori per canali posteriori a completare la gamma. Si chiamano SCMS e DS8S e sono, un diffusore a 2 vie 2 altoparlanti e un dipolo/monopolo con 3 tweeter, 2 midrange da 10 cm e un midwoofer da 16,5 cm.

La testa dove alloggiano il midrange FST e il tweeter in diamante, è una delle maggiori particolarità dei diffusori di punta della nuova Serie 800.

Il nuovo riferimento La Bowers & Wilkins è il più grande costruttore di diffusori di pregio al mondo e la nuova Serie 800 è la linea di punta del fabbricante inglese; come già fu per la precedente Serie Nautilus 800, la nuova 800 è destinata ad essere un nuovo riferimento riguardo alla qualità nella riproduzione sonora. Le prestazioni sono assolute, e fanno di queste casse degli oggetti con i quali poter ascoltare musica o

La costruzione e rifinitura dei mobili della nuova Serie 800, avviene in modo maniacale, e nulla è lasciato al caso. In foto i cabinet della 802 pronti per il montaggio dei componenti.

Con il tweeter in diamante -e quindi l’affiche “D”-, nuova testa Nautilus con mid FST da 15cm e woofer in Rohacell, sono disponibili la 800D (2 woofer da 25cm in bass-reflex), la 801D con il tradizionale driver da 38cm, e la 802D con 2 woofer da 20cm, e infine il rivoluzionario canale centrale HTM1D, con 3 woofer da 20cm e presentazione orizzontale. Testa di ponte tra i modelli della Serie 800 con tweeter in diamante e quelli con tweeter in alluminio, è la 803, che troviamo sia in versione D che in versione S. L’affiche “S” identifica i diffusori che, pur avendo subito una profonda riprogettazione non

La costruzione delle cupole in diamante è un lavoro estremamente complesso, e che ha significato dei notevoli sforzi industriali.

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Le teste pronte per la verniciatura vengono accuratamente controllate, in modo da rispondere agli stringenti standard costruttivi imposti dalla Bowers & Wilkins per la Serie 800.

godere di colonne sonore, come mai si era “sentito” prima: a buon intenditor...!


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AVR-2105 DVD-1910 Tanto con poco dell’elettronica in quanto tale. Con rapporti qualità/prezzo a dir poco sbalorditivi, sono presenti a listino degli apparecchi di grande valore, in grado di offrire non solo eccellenti performance ma anche un’estesa versatilità e un’estetica accattivante e raffinata. Fanno ovviamente parte di questa piacevole alchimia i due prodotti che presentiamo in questo redazionale: il sintoamplificatore AVR2105, dotato tra le altre cose di microfono di regolazione ambientale, e il player DVD DVD1910, che tra le principali caratteristiche annovera il circuito progressivo Faroudja e l’uscita video digitale DVI. Caratteristiche e dotazioni per entrambi di gran rilievo, e che pongono i due apparecchi in una fascia di eccellenza, a dispetto di un prezzo al pubblico (695 Euro per l’AVR2105 e 350 Euro per il DVD-1910) davvero concorrenziale.

La Denon è un costruttore che ha sempre saputo fare tesoro della lunga esperienza maturata nella oramai più che trentennale presenza sul mercato. La nuova Serie di sintoamplificatori audio/video da una parte, e di lettori DVD dall’altra, sono la dimostrazione della consapevolezza che Denon ha sia del mercato che

Questa accoppiata Denon strizza l’occhio al portafoglio, ma nel pieno rispetto delle prestazioni e dell’estesa versatilità, caratteristiche tipiche del costruttore giapponese. Un insieme di grande soddisfazione che saprà regalare molte ore di audio Home Cinema con davvero pochi compromessi.

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Un “orecchio” esclusivo L’AVR-2105 è una macchina complessa e sfaccettata, le cui prerogative tecniche poggiano i loro basamenti progettuali sui principi applicati nei modelli superiori. La potenza di targa è di ben 90WX7 canali: una capacità davvero ragguardevole, resa possibile da stadi finali completamente a discreti (transistor),


Denon

assicurati ad un’aletta di raffreddamento molto ampia, in alluminio estruso, e che garantisce un’abbondante dissipazione del calore generato. L’alimentazione è offerta da un grande trasformatore montato su un particolare chassis (a bordo anche dei modelli superiori) ottimizzato per assorbire le vibrazioni che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla resa dell’amplificatore. Sono inoltre presenti ben 2 ponti raddrizzatori a diodi nell’esclusiva configurazione twin-drive, tesa a ottenere la massima resa del trasformatore di alimentazione anche nei momenti più critici. L’“orecchio”dell’AVR-2105 che permette l’auto-taratura dell’impianto è il microfono DMS305, fornito in dotazione. Attraverso un segnale test generato automaticamente dal sintoamplificatore e semplicemente appoggiando il microfono nel reale punto di ascolto, l’AVR2105 sarà in grado di tarare ritardo, livello e grandezza dei diffusori (tra Large e Small) in modo appropriato. Questa opportunità è davvero vincente, visto che il tools di taratura automatica tiene conto anche dell’ambiente nel quale è installato l’impianto e riuscirà

pertanto a ottimizzare, come meglio non si potrebbe, i parametri. A bordo dell’AVR-2105 è montato un processore a 32 bit in virgola mobile e dei decodificatori D/A da 24bit/192 kHz, capaci di grandiose prestazioni. Le decodifiche disponibili sono tutte quelle a oggi presenti e quindi, oltre alle normali Dolby Digital e DTS (con modalità 96/24 per i DVD-Video), anche Dolby Digital EX e Pro Logic IIx, DTS, DTS NEO:6, Discrete 6.1, DTSES Matrix 6.1. Attraverso il moderno processore DSP sono anche disponibili gli effetti 5CH/7CH stereo (che convogliano i due canali stereofonici in 5/7 canali), e gli effetti Rock Arena, Jazz Club, Video Game (davvero appetitoso per fruire dell’audio di consolle videogame), Matrix e Virtual. Per gli amanti del due canali puro è disponibile la modalità “pure direct” che

Molto ben strutturato, l'interno del 2105 mostra una attenta ingegnerizzazione e l'uso di componenti di grande livello. Notare i numerosi transistor assicurati al grosso dissipatore, e i robusti condensatori di filtro a ridosso del trasformatore di alimentazione.

molto folto e sono presenti, oltre all’ingresso Phono per giradischi (solo MM), ben 8 input analogici, un ingresso 6 canali per sorgenti esterne 5.1, già decodificate, e 5 ingressi digitali, di cui 4 ottici e un coassiale. Per il comparto video troviamo 3 ingressi component assegnabili e 5 videocomposito/SVideo, a cui si contrappongono un’uscita component/SVideo/composito in monitor out e 2 uscite composito/SVideo per i VCR. Comodi per la connessione A/V di sorgenti videogame e/o telecamere gli ingressi posti sul pannello frontale. A proposito di quest’ultimo, l’AVR2105 è dotato del “solito” lookfeeling Denon, con linee gentili e aggraziate, caratterizzate in gran

garantisce un percorso del segnale minimizzato. Il parco ingressi è

parte dal grosso display in posizione centrale e da un pannello anteriore a sbalzo che divide idealmente il frontale in due sezioni. Utile e opportuna la funzione di Equalizzazione Cinematografica che attenua le alte frequenze, di solito enfatizzate in fase di incisione, per compensare la presenza degli altoparlanti dietro lo schermo cinematografico. Il sintonizzatore RDS con 56 preselezioni AM/FM a sintesi di frequenza a bordo dell’AVR-2105 vi permetterà ore e ore di ascolto di gran qualità. La funzione Personal Memory Plus, infine, richiama automaticamente l’ultima modalità surround utilizzata per ogni sorgente, evitando scomode riselezioni da parte dell’utente.

Il DVD 1910 è un player particolarmente al passo con i tempi. Oltre alle uscite component e SCART, infatti, è dotato di DVI (Digital Visual Interface), in grado di superiori prestazioni se utilizzata con display che ne sono dotati. 15


Denon Digital ready Il DVD-1910 è un player di DVD aggiornatissimo, dotato di tutte quelle caratteristiche che rendono un lettore davvero appetibile. I dischi riconosciuti sono, oltre ai “normali” CD e DVD, anche i DVD+/-R/RW, CD-R/RW a garanzia della massima compatibilità; è assicurata inoltre la gestione di file MP3, WMA (Windows Media Audio), JPEG e Kodak Pictures. Il convertitore D/A video a bordo è un 54 MHz ad alta risoluzione, ed è collegato al prestigioso chip Faroudja che provvede alle complesse operazioni di deinterlaccio e duplicazione (Progressive Scan). Il circuito Faroudja a bordo del DVD-1910 è l’FLI2310, probabilmente il miglior chip a oggi reperibile in commercio. La veste estetica ricalca esattamente quella dell’AVR-2105 e di tutti gli altri prodotti Denon; si caratterizza, tra le altre cose, per un pannello frontale in alluminio e per il tasto di accensione con una spia coassiale al pulsante stesso, che assume la colorazione di rosso su stand-by e di verde su on.

Oltre al grigio argento, è disponibile anche la finitura nera. Il parco uscite è un’altra delle chicche di questo player. Infatti, oltre ai “soliti noti”, e quindi SCART, SVideo e composito, sono presenti il component e il DVI (Digital Visual Interface): con quest’ultima è anche possibile

quindi 576i/p) mentre sul DVI saranno fruibili tutti i segnali progressivi e il full-hd interlacciato, e quindi 576p, 720p o 1080i. Una memoria tampone da 2Mb provvede alla bufferizzazione (memorizzazione) continua dei dati video in modo da eliminare la pausa durante il salto di strato o nella improbabile evenienza di un errore di lettura da parte della meccanica. Un menù OSD molto semplice e intuitivo guida l’utente nell’uso della macchina, permettendo anche regolazioni avanzate di tonalità, nitidezza e gamma attraverso la funzione Picture Adjustment.

realizzare un collegamento digitale diretto con il dispositivo di visualizzazione. Sul component è prelevabile un segnale PAL interlacciato o progressivo (e

Caratteristiche tecniche AVR-2105 Potenza a 8 ohm: 90WX7 canali Ingressi audio: 9 audio analogici, 5.1 analogico, 5 digitali Uscite audio: 1 pre-out 7.1, 3 rec-out, 1 digitale coassiale Ingressi video: 3 component, 5 composito/SVideo Uscite video: 1 component, 3 composito/SVideo Risposta in frequenza: 10Hz-100kHz Rapporto S/N: 100 dB (pesatoA) Dimensioni mm: 434X171X417 (LxHxP) Alimentazione/consumo: 230V-50Hz/280W Peso: 13,3 kg Prezzo: 695 Euro DVD-1910 Sistema: PAL Uscite video: 1 composito/SVideo, 1 SCART RGB, 1 component, 1 DVI Uscite audio: 1 L+R stereo, 1 digitale ottico, 1 digitale coassiale Risposta in frequenza audio: 4Hz-20kHz Rapporto S/N: 115 dB Gamma dinamica: 98 dB Distorsione armonica totale: 0,004% Dimensioni mm: 434X75X220 (LxHxP) Alimentazione/consumo: 220V-240V 50Hz/17W Peso: 2,1 kg Prezzo: 350 Euro 16

Due assi L’accoppiata AVR-2105 e DVD-1910 consente prestazioni di livello assoluto, sia dal punto di vista audio grazie alle eccezionali caratteristiche del sintoamplificatore, sia dal punto di vista video in virtù delle eccellenti prestazioni del player DVD-1910, dotato di chip Faroudja e di uscita DVI. Un insieme che guarda al futuro, ma con un piede ben piantato nel presente, visto il prezzo di acquisto dell’accoppiata, che supera di poco i 1.000 Euro e che, tenuto conto del controvalore offerto, potremmo definire “a buon mercato”!


L’Alta Definizione…Definitiva Il nuovo iScan™ HD+ abbinato a qualsiasi sorgente video o display ad alta risoluzione

Nitidezza straordinaria Elevato dettaglio Totalmente progressivo 720p, 1080i, 1080p e 479.997 altre risoluzioni

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Rotel RB-03 e RC-03: i re dei pesi medi Ma le radici di Rotel vengono dal due canali “classico”, essendo questo costruttore uno tra quelli che affondano le loro basi in molti anni di militanza nel settore Hi-Fi (l’azienda ha una storia di ben 40 anni). Settore Hi Fi che vedeva e vede Rotel impegnata nel difficile compito di produrre elettroniche essenziali e il cui unico scopo è quello di suonare bene la musica. Coppia vincente con asso L’accoppiata RB-03 / RC-03 che approfondiremo nel redazionale, fa parte della Serie ’02 che caratterizza i prodotti con il miglior rapporto qualità/prezzo a catalogo e che è affiancata dalla Serie ’10 che offre, invece, apparecchi dotati di superiori prestazioni, ma con un conseguente aggravio sul prezzo di listino. Parliamo, dunque, di un preamplificatore, RC-03, e un finale, RB-03, stereofonici, con un’estetica

Una accoppiata pre-finale davvero interessante, che offre agli appassionati due canali dalle prestazioni veramente “musicali” a un prezzo che è poco definire concorrenziale. Le possibilità di upgrade, semplicemente raddoppiando la sezione finale, portano a dei risultati sorprendenti, e il tutto nel pieno rispetto del portafoglio. A questa accoppiata pre+finale si può accostare una sorgente, sempre attinta dal catalogo Rotel, estremamente musicale e foriera di grandi soddisfazioni.

Nei precedenti numeri di Gammadelta, abbiamo presentato alcuni tra i migliori prodotti Rotel riguardanti il segmento Home Cinema, segmento che viene perfettamente rappresentato dal costruttore, con un catalogo davvero ampio e che copre ogni esigenza. 18

molto sobria e che non concede nessun particolare vezzo ai fronzoli. Frontale in alluminio spazzolato, di disegno regolare, e pochi controlli a solo appannaggio della sezione pre. Volume, selezione degli ingressi, accensione, cuffia e sensore IR mentre, sul finale, il solo tasto di accensione con due led di servizio. La versatilità dell’RC-03 è più che buona, visto che


Rotel

l’apparecchio è in grado di accogliere 4 ingressi linea (Tuner, CD, Aux1&2), un phono MM (convertibile in linea attraverso lo spostamento di alcuni ponticelli) e un tape, il tutto controllabile attraverso un telecomando fornito in dotazione. Le uscite del preamplificatore sono sdoppiate, in modo da rendere possibile la connessione con due amplificatori finali. Il finale RC-03 è estremamente più scarno del suo complementare RB03 essendo dotato, molto semplicemente, di ingressi L+R, di connettori su minijack trigger IN per il controllo dell’accensione remota (ovviamente l’RB-03 possiede le uscite triggerout), e di robusti morsetti per l’uscita verso i diffusori. Cosa interessante dell’RC-03 è la possibilità di mettere il finale a ponte per ottenere una uscita di

1x180W in luogo dei 2x70W (potenze riferite a 8 ohm). Ciò permette l’adozione di due finali in luogo di uno, con un sensibile aumento della potenza, o la possibilità di collegare i diffusori in bi-wiring e ottenere una interessante configurazione in

La costruzione dell'RB03 è molto solida e sono utilizzati componenti di grande livello. otare il robusto trasformatore di alimentazione, che è l'unico elemento in comune tra i due canali. Tutto il resto dell'architettura è completamente dual-mono.

multiamplificazione passiva. Ma di tutto questo parleremo tra poco. L’asso nella manica della “coppia vincente” RB-03 / RC-03 è il lettore di CD RCD02, ovviamente sempre Rotel, una macchina con lo stesso look-feeling delle altre, che fa delle prestazioni sonore la sua caratteristica vincente.

No-Compromise Seppure il posizionamento economico di questo trittico è entrylevel, la costruzione interna e i materiali impiegati sono tutti di prim’ordine e ricalcano la filosofia Rotel, che vede impiegati componenti di grande livello, dai condensatori ai semiconduttori, e trasformatori di alimentazione, tutti toroidali costruiti direttamente da Rotel secondo specifiche estremamente stringenti. L’obbiettivo è sempre quello di realizzare apparecchi dal suono piacevole e armonioso. A tal fine, insieme ai basamenti progettuali, si procede con lunghe sedute di ascolto e messa a punto sul campo, che culminano con il rilascio dell’apparecchio solo dopo che abbia raggiunto il sound-feeling tipico dei prodotti Rotel. Con questa filosofia sono progettati e costruiti anche i “nostri” RB-03 / RC-03, nonché il CD Player RCD-02.

Il preamplificatore RC03 è un oggetto molto curato dal punto di vista progettuale. La filatura è ridotissima, e la Rotel ha preferito utilizzare circuitazioni dall'architettura molto semplice ma adottando componenti selezionatissimi. 19

Up-grade con fantasia Il “sistema” di amplificazione RB-03 / RC-03 può subire interessanti upgrade, ad appannaggio delle sezioni finali. Come abbiamo infatti accennato, è possibile acquistare un secondo finale RB03 che può essere utilizzato in due modi diversi. In configurazione a ponte adoperando un finale mono per ogni diffusore, o lasciando il secondo RC03 in stereofonia, ma rimuovendo i ponticelli bi-wiring del diffusore abbinato (che ovviamente ne deve essere dotato) per ottenere una configurazione in biamplificazione passiva. In questo caso i 4 connettori risultanti dalla cassa, dovranno essere collegate ai corrispondenti 4 connettori di uscita del finale (maggiori chiarimenti sui collegamenti li troverete nel box corrispondente), per ottenere un risultato sonoro di grande impatto. Unico neo della soluzione, un maggiore costo, dovuto non solo al necessario acquisto del secondo RB03, ma anche ai cavi dei diffusori, che ovviamente raddoppiano.


Configurazione a Ponte

Un ascolto convincente Il trittico RB03/RC03/RCD02 dà ampio spazio alla musica, in ogni sua sfumatura. Potente, perentorio e ritmico, il suono risultante saprà essere di grande soddisfazione sia per l’appassionato giovane bisognoso di energia, sia per il cultore della musica che saprà apprezzare ogni sfumatura e ogni nuances del programma. Le soluzioni “alternative”, gli upgrade possibili, sono forieri comunque di miglioramenti notevoli. Nella configurazione a ponte otterremo potenza da vendere, in quella multiamp-passiva, invece, potremo meglio godere, con maggiore respiro e con grande enfasi, di ogni dettaglio. In ogni caso, il risultato sarà di gran lunga superiore ai sacrifici economici necessari per portarsi a casa queste elettroniche.

Configurazione Bi-Amplificazione Passiva

Rotel

Nell'RB03 sono utilizzate due coppie di transistor per ogni canale, in modo da garantire una più che generosa erogazione di corrente istantanea.

Caratteristiche tecniche Preamplificatore RC-03 Distorsione armonica tot.: <0,004% Sensibilità/Impedenza di ingresso: 1V/100ohm Dimensioni: 435x72x342mm (LxHxP) Peso netto: 4,3 Kg Prezzo: 450 Euro

Nel caso si voglia accostare a questo impianto stereofonico un multicanale per Home Cinema, si può prevedere l’acquisto di un integrato AV preso dal catalogo Rotel o Denon. I due canali frontali rimarranno amplificati dalla catena Rotel (sarà sufficiente collegare l’uscita linea FL e FR dell’integrato AV, con l’ingresso Aux dell’RC03), mentre gli altri 3 canali verranno interamente gestiti dal dispositivo esterno.

Finale RB-03 Potenza massima ch/ponte: 70W/180W Distorsione armonica totale: <0,03% Sensibilità/impedenza ingresso: 33kohm/1V Dimensioni: 435x92x342mm (LxHxP) Peso netto: 7,5 kg Prezzo: 450 Euro

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Senza dubbio, quindi, con una cifra modesta si riesce a portare a casa un’accoppiata o un trittico (volendo prendere in considerazione anche l’RCD02) forieri di grandi prestazioni, sulle quali poter effettuare un up-grade di grande soddisfazione e in grado di mantenere una buona quotazione sul mercato dell’usato: si può volere di più?


AudioQuest DBS Nuova energia alla purezza La ricerca nel campo audio ha appurato da tempo che il tipo di isolamento nei cavi può determinare effetti indesiderabili sulla resa sonora. Oggi la rivoluzionaria tecnologia DBS (Dielectric Bias System) sviluppata da AudioQuest è in grado di ridurre drasticamente queste conseguenze grazie ad una tensione applicata all’isolante. Una batteria genera infatti un campo magnetico stabile, che polarizza elettrostaticamente l’isolante riducendo così il ritardo della propagazione del segnale con il conseguente aumento della sua linearità. Gli effetti, in termini di prestazioni audio, si traducono in una più elevata purezza e maggiore contrasto dinamico. Inoltre la presenza di un costante passaggio di energia elettrica nel cavo dal momento della sua realizzazione, fa si che non siano necessari tempi di rodaggio e che quindi possa offrire prestazioni ottimali già dal suo primo collegamento o dopo lunghi periodi di inutilizzazione. La batteria del sistema DBS, di facile reperibilità, ha la sola funzione di mantenere un campo elettrico per cui la sua durata si prolunga per anni. Un pulsante e un led verde consentono poi la periodica verifica dello stato di carica. La tecnologia può apparire complessa ma i suoi effetti sono semplicemente straordinari!

Cavi di interconnessione DBS

Cavi digitali DBS

Cavi di potenza DBS

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B&W 803D La dolcezza del diamante dedicato, rappresenta un nuovo, marcato passo in avanti nella riproduzione musicale. Dei 4 diffusori per canali anteriori con il rivoluzionario tweeter in diamante (800D, 801D, 802D e 803D) della nuova serie, queste B&W 803D rappresentano l’entry level, anche se caratteristiche acustiche, ingombri e costi non appaiono certo compatibili con la qualifica “entrylevel”!

Le Bowers & Wilkins 803D sono i primi diffusori a catalogo della nuova Serie 800 dotati di tweeter in diamante. Caratterizzati da una grande dolcezza nella riproduzione arricchita da un registro grave, energetico e possente, queste B&W 803D non mancheranno di conquistare gli appassionati che sapranno apprezzare anche la loro splendida veste estetica. La nuova Serie 800 di Bowers & Wilkins, lo abbiamo ampiamente dettagliato nel redazionale a essa 22

Possenti Queste 803D sono diffusori totalmente nuovi rispetto alle “vecchie” 803 e alle cugine 803S. Si caratterizzano, prima di tutto, per i 3 woofer da 18 cm in Rohacell, caricati in bass-reflex, che sono un po’ la notazione predominante delle casse oltre, ovviamente, ai tweeter in diamante. Le 803S, infatti, “compagne di gamma” di queste 803D, sono equipaggiata con soli 2 woofer da 18cm sempre in Rohacell, (oltre ai tweeter con cupola in alluminio), e sono pertanto un diffusore completamente diverso, seppur appartenente allo stesso timbro stilistico. Il novero di woofer a bordo delle 803D non è poi presente in nessun altro dei diffusori della nuova Serie 800, essendo tutti equipaggiati al massimo con 2 elementi per le basse frequenze. Una scelta originale e interessante ma che ha di certo significato un grande sforzo progettuale, necessario anche per affermare la


Bowers & Wilkins

posizione di predominio di questa nuova serie nel segmento medio dei diffusori di alta qualità. Oltre ai woofer in Rohacell e al tweeter in diamante con camera di decompressione, sono state applicate alle 803D tutte quelle attenzioni progettuali e realizzative tipiche della nuova Serie 800. Midrange FST con membrana in Kevlar da 15cm, cabinet rinforzato con

struttura Matrix, condotto di accordo bass-reflex in tecnologia FlowPort, tweeter assicurato al mobile attraverso una tecnica flottante che permette di annullare le vibrazioni indotte dal mobile stesso. Altra raffinatezza costruttiva sono i filtri cross-over, dotati di componentistica di assoluto riferimento, tra cui gli splendidi condensatori MCap Supreme costruiti su specifica Bowers&Wilkins dalla tedesca Mundorf. La forma stessa del

La cupola in diamante da 2,5 cm che equipaggia il tweeter è una delle rivoluzionarie novità della nuova Serie 800. Sono stati necessari ingenti sforzi industriali per la sua realizzazione.

mobile, infine, come si può facilmente evincere dalle fotografie, è frutto di lunghi studi tesi a ottimizzare ogni aspetto tecnico legato a questo fondamentale “componente”. Dei diffusori, quindi, queste 803D, con ben 5 altoparlanti per 3 vie di taglio: 350Hz è la frequenza che delimita l’emissione dei 3 woofer collegati in parallelo da quella prodotta dagli splendidi midrange FST in Kevlar, e 4.000Hz è, invece, il limite tra quest’ultimo e lo splendido tweeter con cupola in diamante. Livello assoluto L’ascolto delle 803D è un vero piacere per le orecchie. Stupefacente la dolcezza e la raffinatezza della gamma medio-alta di assoluto riferimento, che riesce a essere massimamente espressiva ed

Il midrange FST con cupola in Kevlar è uno dei punti di eccellenza di queste nuove 803D. Ogni dettaglio è studiato in funzione del massimo rendimento acustico, e questo appare evidente fin dal primo ascolto. 23

estremamente evocativa, fino a tirare fuori ogni nuances e ogni particolare del messaggio sonoro, con grande dettaglio e analiticità ma senza mai risultare né aggressiva né eccessivamente enfatica. Il registro grave è ritmico e perentorio, senza code, senza allungamenti e senza sembrare mai eccessivo; la batteria di 3 woofer segue l’evento sonoro per quello che è, restituendo tutte le trame, fin le più sottili, con il giusto microcontrasto e con una sconvolgente dinamica. Le 803D “suonano” il programma in modo amalgamato, e permettono di poter godere del contenuto senza che l’attenzione dell’ascoltatore sia attirata da una benché minima coloritura o diversa interpretazione del “naturale sentire”.


Bowers & Wilkins

La realizzazione della cupola in diamante ha significato per Bowers & Wilkins dei grossi sforzi sia in termini di ricerca che di realizzazione. La scelta del diamante è stata fatta per aumentare notevolmente la frequenza di break-up del componente, che è salita dai 30 KHz dell'alluminio ai 70Khz.

Dolcezza possibile Le 803D possono essere considerate la scelta definitiva dell’appassionato esigente che vuole una coppia di casse di livello elevatissimo, ma a un prezzo che può ancora definirsi più che ragionevole. Accoppiate con una catena di amplificazione di grande livello (per esempio i Jeff Rowland

in prova su queste stesse pagine) e una sorgente adeguata (il Classè CDP100 potrebbe essere il compagno ideale) si riveleranno come i “diffusori dei sogni” di molti appassionati. In ambito Home Cinema, le 803D trovano perfetto accoppiamento con il nuovo centrale HTM2D, un diffusore studiato ad-hoc per l’abbinamento.

Caratteristiche tecniche Bowers & Wilkins 803D Sistema: 3 vie in bass-reflex Altoparlanti: 3 woofer da 18cm, 1 midrange FST da 15 cm, 1 tweeter da 2,5 cm a cupola Risposta in frequenza: da 35Hz a 28 kHz +/- 3 db sull'asse Dispersione H/V: 60°/10° Sensibilità: 90dB SPL (2,83V/1m) Impedenza nominale: 8 ohm Dimensioni: 306x1.164x457mm (LxAxP) Peso: 45 Kg Finiture: Legno naturale, Ciliegio, Noce, Nero Prezzo: 8.300 Euro (la coppia)

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Elementi Fondamentali Primare rappresenta la sintesi perfetta di prestazioni e design. Una straordinaria serie di componenti hi-fi e home theater che si distingue per elevata facilità di utilizzo, flessibilità e performance sonore. A differenza di altri prodotti Primare offre all'utente un’approccio più umano, più semplice. I pannelli di controllo non sono affollati da pulsanti e manopole pur fornendo tutte le funzioni e le caratteristiche oggi necessarie e già adeguate per i formati del futuro. Per questo scegliere Primare è fin troppo semplice.


Quali-TV E’ già Alta Definizione I TV Metz, per esempio, o i proiettori InFocus o Cineversum ci permetteranno una qualità mozzafiato grazie al nuovo segnale ad alta definizione. Parlare di futuro, anche se prossimo, non è però corretto, visto che già sono disponibili nel nostro Paese alcuni canali HDTV via satellite. Tra questi, quello emesso da Euro 1080 -HD1(www.hd-1.tv) è l’unico che offre una programmazione strutturata, che permette di godere a pieno dell’alta definizione. Attualmente, il palinsesto è diviso in 4 argomenti principali che sono Musica, Moda, Sports e Xplore (documentari), tutti di altissimo livello, sia tecnico che artistico. Per fruire della programmazione, sono necessari un decoder ad alta definizione e una sim-card che permetta la decriptazione. Audiogamma, in linea con la politica che la vede sempre in prima linea laddove vengano introdotte importanti novità nel mondo

Il Quali-TV QS-080IRCI è il primo ricevitore satellitare ad alta definizione disponibile nel nostro Paese. Grazie ad esso è possibile fruire del nutrito palinsesto offerto da HD1, la prima emittente europea ad alta definizione. Una qualità video stupefacente per stare già con un piede nel futuro!

La rivoluzione dell’alta definizione, che sta coinvolgendo anche l’Italia, è il fenomeno di massa prossimo venturo che investirà tutto il settore dell’intrattenimento domestico. Finalmente potremo godere d’immagini di gran livello, che sarà possibile visualizzare attraverso display compatibili sempre più numerosi negli scaffali dei negozi. 26

dell’elettronica di consumo, è divenuta esclusivista, per l’Italia, sia del ricevitore satellitare Quali-TV in alta definizione che degli abbonamenti e delle conseguenti sim-card con le quali è possibile vedere HD1. I prodotti vengono proposti separatamente per dare la possibilità all’utente o di comprare il solo decoder Quali-TV e di fruire dei


Quali-TV

la smart card che da accesso ai programmi diHD1 prende posto in uno slot del Quali-TV, il quale è predisposto anche per altri moduli CAM PCMCIA

Definition, a dir poco “rivoluzionario” rispetto al corrente standard PAL. canali HD in chiaro (per adesso solo dei segnali a ciclo continuo o dei filmati dimostrativi), o di considerare anche l’abbonamento a Euro1080. In questo caso sarà possibile, quando l’emittente inserirà altri canali (previsti per l’anno in corso), abbonarsi anche a questi ultimi e allargare il ventaglio delle possibilità. L’acquisto e la successiva registrazione della sim-card Euro1080 HD1, che avviene attraverso gli uffici di Audiogamma di Milano, fa quindi divenire l’utente un abbonato Euro1080 a tutti gli effetti. Cosa è necessario Per ricevere i canali HDTV (High Definition TV), HD1 compreso, è necessario captare un segnale proveniente dal satellite Astra. Nel caso si possegga un impianto di ricezione (parabola + illuminatore) orientato solo su Hot-Bird (SKY), sarà necessario dotarsi di un secondo illuminatore opportunamente direzionato e in grado di ricevere il satellite Astra. La modifica, economicamente non onerosa, metterà in grado il decoder Quali-TV di ricevere Euro 1080, e quindi HD1, e di poter così fruire sia della ricca programmazione offerta che dello splendido segnale High

PCMCIA per altre eventuali decodifiche. Una serie di tasti sotto il display, necessari per le operazioni base, completano la dotazione. Il pannello posteriore è caratterizzato dalla massiccia presenza di numerose prese in grado di collegarsi a ogni dispositivo di visualizzazione attualmente presente in commercio. Prima di tutto, una uscita DVI (Digital Visual Interface) che permetterà un interfacciamento diretto in digitale con i display dotati di questo ingresso, presa su cui è disponibile un segnale selezionabile tra

Un set-top-box a elevata qualità Il Quali-TV è un apparato di assoluto livello, caratterizzato di una connettività senza pari che lo pone come il “più dotato” attualmente in commercio. L’estetica è accattivante: il pannello anteriore è costituito dal classico display in posizione centrale e da uno sportello sulla destra che cela lo slot per la sim-card di HD1 e due slot common interface

1080i, 720p e 576p. È presente, inoltre, una uscita RGBHV su DSub15 (la presa video dei computer) che permetterà un idoneo interfacciamento verso tutti quei dispositivi non dotati di DVI. Completa l’opera, una uscita component Y-Cr-Cb sulla quale sono disponibili tutte le risoluzioni, comprese quelle interlacciate (il normale PAL), in modo da garantire la compatibilità verso il basso con TV o display di vecchia generazione. Compatibilità assicurata anche dalla classica presa SCART, nella quale è disponibile anche l’RGBs oltre al video-composito, che ritroviamo anche sotto forma di PIN insieme alle uscite stereofoniche L + R e alla ottica TOS-LINK dove è possibile prelevare anche il Dolby Digital, se

La qualità di visione offerta dalle trasmissioni ad alta definizione offerte da HD1 è stupefacente. 27


Quali-TV

risoluzione 1280X720 dal Quali-TV. Sarà pertanto possibile collegare il decoder SKY al Quali-TV ed utilizzare quest’ultimo semplicemente come interpolatore. Questa è una prestazione molto comoda, che permette di mantenere la piena compatibilità con le basse risoluzioni. Il Quali-TV, infine, è un oggetto facilmente aggiornabile attraverso la presa RS232, che completa la dotazione del pannello posteriore e che permette la connessione a un PC. Per un oggetto del genere l’aggiornabilità è fondamentale e fa parte di quelle caratteristiche “indispensabili”.

L'interno del Quali-TV è molto razionale. Una sola scheda nella quale è alloggiata tutta l'elettronica, che cela, tra le altre cose, un potente processore che sovrintende a tutte le operazioni. La filatura è ridotta al minimo indispensabile e l'ingegnerizzazione è ottima.

presente nel programma. Interessante caratteristica del QualiTV, è quella di interpolare (adattare) il segnale PAL cablato sulla sua presa SCART in ingresso e proveniente da una qualsiasi sorgente (player DVD, decoder sat, etc.) alla risoluzione prescelta verso il dispositivo di visualizzazione. Se, per esempio, utilizziamo l’uscita

DVI del Quali-TV per collegare un proiettore InFocus 7205, e scegliamo, quindi, come risoluzione in uscita al decoder la 720p (il 7205 è un 1280X720 e quindi deve essere selezionato 720p), l’ingresso sulla SCART, che sarà un PAL interlacciato e quindi 720X576i o 576i, verrà automaticamente interpolato (adattato) alla

Il parco connessioni è particolarmente ricco. Oltre alle solite dotazioni con Scart e Component, sono infatti presenti, come è d'obbligo in una sorgente ad alta definizione, uscite DSub15 RBGHV e DVI (uscita digitale video).

Semplicemente ad alta definizione Attraverso poche e semplici operazioni, è possibile far funzionare il Quali-TV in modo ottimale, ottenendo una qualità di visione stupefacente, superiore a ogni più rosea aspettativa. Senza dubbio, l’alta definizione è la nuova frontiera del video e permette una nitidezza e una definizione assolutamente impressionanti. Ciò che maggiormente lascia attoniti è la tridimensionalità delle immagini: i personaggi, gli animali, tutto ciò che fa parte del contenuto assume, all’interno del programma,

Caratteristiche tecniche Formati supportati: MPEG-2 MP@ML e MP@MH Risoluzioni supportate: 720x576i, 720x576p, 1280x720p, 1920x1080i Audio: Dolby Digital, MPEG Layer I e II Slot per interfacce: Irdeto, Common Interface Dimensioni mm: 360x65x250 (LxAxP) Peso: 3.1 Kg Consumo: 30W/<5W (on/stand-by) Prezzo: 599 Euro Abbonamento a HD1: 200 Euro (compreso smart-card) Caratteristiche di trasmissione di Euro1080 HD1 Astra 1H 19.2 gr. E 12.168 GHz pol vert symbol-rate 27.5 Msymbols/sec FEC

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una collocazione ben precisa e “spaziale”, la quale permette una ricostruzione assolutamente veritiera ed emozionante. Il collegamento in DVI e la grande versatilità del QualiTV, sono, poi, la ciliegina su una torta già molto ben guarnita. Pronti per l’HDTV La possibilità di essere “i primi” a cogliere l’occasione di avere tra le proprie pareti domestiche l’alta definizione è una occasione da non perdere. La già nutrita e interessante programmazione di HD1 da una parte e la grande qualità ed estesa versatilità del Quali-TV dall’altra, permettono, a un costo davvero contenuto, di avere l’alta definizione quando quasi ancora non se ne parla nel nostro paese. La possibilità di inserire, nel decoder, delle interfacce Common-Interface, inoltre, estende enormemente il campo d’azione del Quali-TV rendendolo già pronto per eventuali altri gestori che volessero trasmettere in HD con la loro criptazione. Godrete, quindi, di immagini spettacolari, di incredibile qualità, e tutto questo con la nutrita struttura delle programmazioni di HD1 che, nata per prima, è già è in grado di offrire un palinsesto strutturato e molto interessante con programmi musicali, documentaristici, di sport e di moda, come non avete mai visto prima. Qualcuno diceva: provare per credere!

L'uscita DVI a bordo del Quali-TV consente un perfetto interfacciamento con i nuovi display digitali.


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Jeff Rowland L’esoterico possibile

Jeff Rowland è un personaggio storico, che ha caratterizzato insieme a pochi altri nomi illustri il firmamento dell’Hi-End americana fin dai primi anni ’80. L’accoppiata che presentiamo, pur mantenendo inalterato il sound-feeling tipico del progettista americano, viene offerta a un prezzo particolarmente conveniente.

I filosofi aristotelici definivano “esoterico” l’insegnamento riservato ai propri discepoli (gr. esoteros “interiore, intimo”) mentre al contrario indicavano con “essoterico” (gr. exotericòs “esterno, di fuori”) l’insegnamento destinato al pubblico, ai molti. Oggi l’aggettivo esoterico è utilizzato per caratterizzare correnti di pensiero o di gusto particolari, raffinate e inconsuete. In questo ambito si possono inquadrare tutti quei mezzi che riescono a riprodurre in modo “non comune” la musica, come nel 30

caso delle elettroniche a firma Jeff Rowland. Il loro essere “riservate a pochi” deriva sostanzialmente da due motivi. Uno, fondamentale, legato a un approccio all’ascolto diverso dal solito distratto fruire quotidiano, e fatto invece di ritualità, di “godere del momento” e di una evocazione emozionale del messaggio musicale, l’altro invece connesso al notevole esborso economico di solito necessario per poter possedere oggetti così esclusivi. Ma del resto la realizzazione di pezzi quasi unici, in grado di richiamare emozioni, e quindi così strettamente legati all’emotività e al gusto personale, non va di certo d’accordo con l’economia di scala. Progetti del genere devono partire da menti illuminate, che prima di tutto amano la musica; tali oggetti diventano per questi ideatori un primario modo di espressione di se stessi –a prescindere dal vil danaro-. E’ ovvio, quindi, che oltre ai costi meramente industriali delle realizzazioni “esoteriche”, ci sono da mettere in conto –prima di stabilire il prezzo di listino- molte altre cose, come le migliaia di ore di ascolto necessarie, la selezione dei componenti elettronici (tesa alla sola ottimizzazione sonora e non dei costi), e infine il numero di pezzi prodotti, che non è certo quello di un’industria elettronica cinese! A pesare sulla bilancia, infine, ci si mettono anche i contenitori degli apparecchi, che se di solito incidono per un buon 30% sul costo finale. Nel caso di Jeff Rowland diventano poi una voce di costo ancora più pesante, visto che, lo vedremo nel susseguirsi del


Jeff Rowland

redazionale, i cabinet degli apparecchi JR sono interamente in alluminio tornito dal pieno. L’accoppiata che presentiamo, il Concerto preamp e i finali monofonici Model 201, sono la coniugazione “possibile” di quanto finora esposto, e offrono delle caratteristiche sonore di assoluto livello, a un prezzo (4.900? per il pre e 5800? per la coppia di finali) che nell’ottica esoterica può definirsi “assolutamente concorrenziale”.

Un eccellente pre Il Concerto preamp è realizzato in un cabinet che è riduttivo definire splendido. La rifinitura è la “solita” degli apparecchi Jeff Rowland, con un frontale satinato di disegno particolare e dove troneggia il display di colore blù, una manopola per il volume e a sinistra la selezione degli ingressi e il tasto di

mute. Il contenitore, come già ribadito, è in alluminio lavorato dal pieno, ciò significa che esso viene ricavato per tornitura da un lingotto e ha la struttura internamente a “H non risonante”, una soluzione ideata da Jeff Rowland e tesa da una parte ad azzerare le risonanze e dall’altra ad attutire le vibrazioni captate dall’esterno. La circuitazione prevede una sezione di alimentazione comune ai due canali, ma completamente separata a tutti i livelli (circuiti di stabilizzazione, filtro, ecc ecc) e una configurazione totalmente dualmono per i restanti circuiti, dall’ingresso fino all’uscita. Gli input disponibili sono 3 sbilanciati e 2 bilanciati, per 2 uscite solo bilanciate, da accoppiare –ovviamente- a finali Jeff Rowland (questi ultimi tutti dotati solo di ingressi bilanciati). Il Concerto è dotato di un pratico telecomando,

I model 201 sono dei finali monofonici da 250W su 8 ohm. Grazie alla particolare circuitazione "fredda" riescono nel difficile compito di essere eccezionalmente efficenti, e non necessitano pertanto di ingombranti alette di raffreddamento. Sono corredati di ingressi bilanciati.

che permette il controllo del volume e del bilanciamento, la selezione degli ingressi e il mute; è possibile poi installare una sezione Phono opzionale, da inserire sul retro dell’apparecchio. Molto bello il display ad alta luminosità di colore blù e a tre cifre, che indica il livello del volume

Un finale molto potente Il Model 201 è un finale anch’esso basato su un contenitore in alluminio tornito dal pieno con struttura ad H non risonante. Le dimensioni sono compatte per una macchina che permette un facile inserimento e un’eccellente

modularità, visto che per impieghi Home Cinema si potranno acquistare 5 unità per ottenere un’amplificazione di livello assoluto. Di grande potenza -250W su 8 ohm e 500W su 4 ohm-, il model 201 è basato sull’utilizzo di una circuitazione “KE Power” in classe D, caratterizzata da una bassa temperatura di funzionamento e da una conseguente alta efficienza dei circuiti. Come tutti i finali Jeff Rowland, il Model 201 è dotato solo di ingressi bilanciati e di una coppia di uscite per diffusori che utilizzano un esclusivo sistema di serraggio, in grado di assicurare il miglior trasferimento di corrente ai diffusori.

Il Concerto preamp è un oggetto molto versatile e costruito secondo la "solita" filosofia Jeff Rowland. Telaio ad H non risonante, configurazione dual mono e ingressi sia bilanciati che sbilanciati. 31


Jeff Rowland Ascolto L’accoppiata Jeff Rowland merita, a tutto tondo, l’affiche di “esoterica”. Il messaggio sonoro è riprodotto da queste elettroniche con un’incredibile precisione, ma allo stesso tempo è anche ottimamente amalgamato, il che consente di

La riproduzione delle voci è emozionante e coinvolgente e con diffusori di livello adeguato (la prova d’ascolto è stata effettuata con la coppia di B&W 803D in prova su queste pagine) si raggiunge un elevatissimo grado di veridicità. Il registro grave è deciso e

apprezzare non “solo” il particolare o lo strumento, ma questi ultimi all’interno della base ritmica in un'unica sensazione, che è poi quella voluta dall’artista.

scandito, e arriva fino in fondo verso le note più gravi con grande energia e convinzione, riuscendo perfettamente a controllare ogni situazione.

Ciò che colpisce è la grande naturalezza e spontaneità di questa accoppiata, che si fa apprezzare proprio per il fatto di non accorgersi della sua presenza, non sembrando in nessun caso, ciò che si ascolta, un qualcosa di artefatto o di “manipolato”. Pur non raggiungendo le eccelse vette dei fratelli maggiori, il Concerto Preamp e i Model 201 risultano eccezionalmente convincenti e dotati di grande carattere. Non appare, infatti, per nulla marcata la differenza tra questi ultimi e il Synergy II (come preamplificatore) o il Model 112 (come sezione di potenza); il loro “risultato sonoro”, è appena un gradino sotto: ma è naturale che sia così. Attenzione, comunque, a osservare un periodo di rodaggio, soprattutto per i finali Model 201, di

Caratteristiche tecniche Concerto Preamp Risposta in frequenza: 10Hz-280kHz, -3dB Massimo livello d’ingresso: 15V RMS Massimo livello d’uscita: 13,5V RMS Rumore in uscita: 43 microvolts, non pesato, da 20Hz a 20 kHz Distorsione di intermodulazione: <0,02% Impedenza di ingresso: 40 kohm Separazione tra i canali: >90dB da 20Hz a 20 kHz Ingressi: 2 bilanciati XLR, 3 sbilanciati RCA Uscite: 2 bilanciate XLR Alimentazione/Consumo di corrente: 220V/7W Dimensioni(LXAXP)mm: 440X8X31,1 Peso: 9,8 Kg Prezzo: 4.900 Euro

Model 201 Finale Potenza su 4/8 ohm: 500W/250W Risposta in frequenza: 5Hz-70kHz, 3 dB Corrente massima di picco erogabile: >35A Range dinamico: 117 dBA Distorsione THD: <0,05% Fattore di smorzamento a 1 kHz: 1000 Impedenza di ingresso: 40 kohm Alimentazione/consumo: 220V/9-650W Dimensioni(LXAXP)mm: 215X66X295 Peso: 6 Kg Prezzo: 5.800 Euro la coppia

almeno 200 ore, nelle quali questi ultimi raggiungeranno man mano le massime prestazioni sonore di cui sono capaci.

Conclusioni Ci troviamo di fronte al compimento di un piccolo miracolo. Riuscire, infatti, con una cifra tutto sommato contenuta a venire in possesso di elettroniche dal cuore “esoterico” è stato un grande sforzo per Jeff Rowland, e sarà un gran piacere per le orecchie dei fortunati possessori del Concerto preamp e dei Model 201. L’accoppiata può ritenersi a tutti gli effetti definitiva, un punto di arrivo sulla quale lavorare poi, con passione, scegliendo cavi adeguati, diffusori di grande livello ed eccellenti sorgenti, così da raggiungere un insieme massimamente evocativo ed emozionante.

Il Model 201 accetta solo segnali bilanciati in ingresso, ma è disponibile come accessorio uno sbilanciatore per rendere il finale compatibile con tutti i preamplificatori. Notare i morsetti di uscita per i diffusori, di qualità assoluta. 32



Project Debut 3 il giradischi eccezionale dell’azienda sono tutti caratterizzati dalla grande passione che il fondatore e progettista, l’austriaco Heinz Lichtenegger, infonde in ogni sua creatura. Heinz era un distributore di prodotti Hi-Fi e un grande appassionato di apparecchiature analogiche, e accarezzava da molto tempo l’idea di produrre un giradischi con una meccanica di grande precisione ad un prezzo ragionevole. Nel 1990 il suo progetto si concretizzò grazie alla realizzazione del Pro-Ject 1, un piatto molto semplice ed essenziale ma estremamente curato dal punto di vista meccanico e in grado di prestazioni audio paragonabili a prodotti di costo molto superiore. Appena uscito, il Pro-Ject 1 fu subito apprezzato dal pubblico e dalla stampa, che lo mise a livello di giradischi molto più cari; questo successo permise a Heinz di consolidare le sue linee di produzione, affidate attualmente al lavoro di 250 specialisti che, a vario titolo, si occupano esclusivamente dello sviluppo e della realizzazione dei giradischi e dei bracci di lettura.

Il giradischi è forse l’oggetto tecnologico che più di tutti sta tornando di moda. Il suo incontestabile fascino da una parte e le indiscutibili qualità sonore del vinile dall’altra, ne stanno sancendo la definitiva rinascita.

La ProJect è una delle poche aziende al mondo a produrre solo giradischi e bracci di lettura; i prodotti a catalogo 34


Pro-Ject

Anche in Inghilterra, patria dei piatti di qualità, presero piede i prodotti Pro-Ject, e questo spinse Heinz a migliorarsi: venne così introdotto il Pro-Ject 2 e l’ambizioso Pro-Ject 6, che ottenne anche alcuni ambiti riconoscimenti. Dopo di loro, molti sono stati i modelli che si sono avvicendati: dal Pro-Ject 6.9 al ProJect 2.9, fino ad approdare alla produzione attuale che vede il succedersi di una grande varietà di modelli (13 in tutto). Dal Debut, entrylevel giunto alla

sua terza edizione, disponibile anche con preamplificatore Phono incorporato (Debut phono SB) e prodotto in sei diverse colorazioni (probabilmente il giradischi più venduto al mondo), fino all’eccellente 6.9 su controtelaio flottante, o al top di gamma RPM9 su base rigida. Tre i bracci a catalogo: il Pro-Ject9, il 9c e il 12c e due testine, costruite su specifiche Pro-Ject dall’americana Grado. Tra gli accessori Pro-Ject a listino, degli ottimi pre-pre Phono anche a valvole e alcuni alimentatori esterni. Oggi la Pro-Ject del poliedrico Heinz Lichtenegger è la più grande azienda di giradischi audiophile al mondo, con distribuzione in 55 Paesi, e prodotti sempre caratterizzati da un eccellente feeling sonoro.

Il Debut, un grande successo. Il Debut, lo abbiamo appena accennato, è un giradischi vendutissimo, che viene prediletto da un’utenza giovane e amante del vinile, grazie a un prezzo al pubblico particolarmente aggressivo (290 ?) e a caratteristiche sonore di grande livello, paragonabili a una realizzazione di costo almeno doppio, se non triplo. Disponibile in nero, rosso,

alluminio, con altezza e azimuth regolabili da cui è ricavato direttamente il guscio porta-testina per evitare problemi di accoppiamento e ogni particolare meccanico è curato nei minimi dettagli. Il complesso di rotazione del piatto, per esempio, è realizzato attraverso un cuscinetto a sfere in ottone lucidato solidale con un asse in acciaio inossidabile, in modo da garantire la rotazione del piatto giradischi senza incertezze e vibrazioni. Ogni dettaglio fondamentale per il suono è quindi tenuto in massima considerazione, così da raggiungere un insieme che possa risultare il più possibile piacevole all’ascolto.

Il vinile è morto? Viva il vinile! Chi pensa sia anacronistico pensare “ancora” ai vecchi dischi in vinile, compie un grosso errore di valutazione. Oltre all’indubbio piacere tattile, estetico e collezionistico, il vinile ha ancora molto da dire rispetto alla qualità sonora che è in grado di esprimere. Molti sono i seguaci di questo pensiero e sempre più numerosi sono gli appassionati che riscoprono il piacere del disco, che coinvolge un po’ tutti i sensi. Le vecchie collezioni di dischi possono essere rivisitate e riscoperte grazie al Debut III, con una somma più che accettabile e risultati che lasceranno a bocca aperta. Un suono corposo, veloce e ricco di armoniche, morbido ma allo stesso tempo energetico e divertente: vi verrà voglia di ascoltare ancora e poi ancora e magari, come spesso capita a molti appassionati che ci “ricascano”, vi ritroverete a cercare vecchi e nuovi vinili e a riscoprire lo splendido sapore di un ascolto dalle eccellenti doti timbriche.

Caratteristiche tecniche

giallo, blu, silver e nero laccato viene fornito completo di braccio e testina (una Ortofon OM5e) ed è caratterizzato da una trazione –ovviamente- a cinghia, con velocità 33/45 giri e motore asincrono a corrente alternata, dove viene montata una puleggia metallica di grande precisione. Il blocco motore è isolato meccanicamente dallo chassis attraverso una sospensione in gomma assicurata al telaio su 4 punti e l’alimentatore è alloggiato in un box esterno in modo da rendere nulle le interferenze con il giradischi. Il braccio in dotazione è del tipo dritto da 9 pollici in

Debut Motore in corrente alternata con alimentatore separato Velocità di rotazione: 33/45 giri Testina/schell: Ortofon OM5E/ integrato nel braccio Braccio: tipo dritto, in alluminio Peso testine: da 3,5gr a 5,5gr o con accessorio non fornito da 6gr a 9gr Alzabraccio: al silicone, aggiustabile in altezza Regolazioni del braccio: azimuth, altezza Connessioni: cavo con PIN placcati in oro e attacco di terra Alimentazione: 220V, alimentatore separato. Colori disponibili: nero, rosso, giallo, blu, silver e nero laccato Dimensioni: 415x118x320mm coperchio chiuso Peso: 5,5 kg Prezzo: 290 Euro Debut Phono SB Versione con pre-pre phono incorporato Prezzo: 365 Euro

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"Wow, sono senza fiato!"

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Classe Audio CAP-2100

sonorità Classé grazie a una linea di finali di potenza assolutamente spettacolari e a preamplificatori eccezionalmente versatili. Parallelamente, la Classé ha pensato bene di offrire agli appassionati anche una soluzione più semplice dal punto di vista della versatilità e così ha sviluppato il CAP-2100, un integrato davvero fuori dal comune perché altro non è che il raggruppamento in un unico telaio del finale di potenza CAP-2100 e del preamplificatore CP-500. Notevoli, soprattutto per un integrato, le prestazioni elettriche, con una potenza di 2x100W e una grande capacità in corrente (i watt raddoppiano al dimezzarsi dell’impedenza di carico) che ne fanno un “classico” di impianti hi-fi ben bilanciati e molto curati dal punto di vista timbrico nonché la soluzione ideale – e abbordabile – per chi ricerca un’unità di riferimento.

La reputazione di Classé si è costruita prima attorno ai finali di potenza, autentici capolavori che ancora oggi incantano gli appassionati con il loro suono, e poi attorno ai preamplificatori, parimenti performanti e raffinati. Naturalmente, il nuovo corso della casa canadese non poteva rinnegare le sue origini e così possiamo nuovamente godere delle splendide

Un integrato che di “integrato” ha solo il contenitore, grazie alla sua costruzione a stadi completamente separati. Il grande suono che lo contraddistingue, insieme a un design elegante e raffinato, lo candidano ad essere la scelta definitiva dell’appassionato esigente. 38

Bello&possibile Importante nelle dimensioni ma non ingombrante (445x419x121mm, 23Kg), il CAP-2100 mantiene il family feeling di casa e così esibisce il bellissimo châssis in acciaio e alluminio che poggia sugli esclusivi piedini in Navcom LimbSaver per eliminare le vibrazioni; ovviamente, una generosa superficie dissipante è distribuita sui lati per un efficace smaltimento del calore. La mise estetica, smussata e di grande impatto, si completa con uno splendido e comodo display touchscreen dal quale è possibile effettuare ogni operazione. Uno dei segreti delle prestazioni del CAP-2100 si nasconde nella sezione


Classe Audio Caratteristiche tecniche

di alimentazione, che è realizzata quasi interamente con componentistica custom made e ha tre sezioni separate per finale, pre e controlli. Cuore della sezione è ovviamente il trasformatore, e nel caso specifico si tratta di un grosso toroidale del tipo ad alta corrente/basso rumore e con gli avvolgimenti separati per i due canali in modo da massimizzare la separazione. Il banco di condensatori di filtro è invece strutturato su una batteria di piccole capacità, scelte in luogo delle canoniche 4/6 unità ad alta capacità per rendere l’erogazione della corrente di riserva praticamente istantanea e virtualmente illimitata, il che è l’ideale negli impieghi audio. Una soluzione a ogni problema Particolare attenzione è stata poi prestata ai delicati stadi di ingresso e uscita, e così anziché utilizzare un solo tipo di semiconduttori per tutto il circuito gli ingegneri Classè hanno scelto i J-FET sull’ingresso e i MOSFET nel pilota. Entrambi sono pilotati in tensione, ma i primi, con la loro alta impedenza di ingresso e la bassa corrente di offset, permettono di evitare l’impiego dei condensatori di

Risposta in frequenza: 20Hz-20kHz +/- 0,1 dB Distorsione THD: 0,005% Sensibilità: 1 VRMS Rapporto S/N: >90dB Separazione tra i canali: >95dB Potenza: 200W/100W - 4ohm/8ohm Ingressi: 3 linea (1 opz phono) su PIN, 1 tape su PIN, 1 bilanciato XLR Uscite: 1 pre-out su PIN, 1 tape out, 2+2 speakers Consumo di corrente: 260W Dimensioni: 445x419x121mm Peso: 23 Kg Prezzo: 5.950 Euro

accoppiamento e quindi di ottimizzare le capacità di interfaccia dell’amplificatore, a prescindere anche dal tipo e dalla lunghezza del cavo di segnale. I MOS-FET, invece, si rivelano perfetti nel pilotare con efficienza lo stadio di potenza, regolando la giusta quantità di tensione e gestendo al meglio le richieste di corrente dei dispositivi di potenza. Questi sono dei bipolari, da sempre uno dei cavalli di battaglia di casa Classè in quanto vantano caratteristiche imbattibili di stabilità e rendimento sulle basse frequenze. Lo stadio di potenza è polarizzato in Classe A per il 30% sotto carico, il che rappresenta il migliore compromesso tra abbattimento dei nocivi fenomeni di switching della Classe AB e l’elevata dissipazione della Classe A. Il preamplificatore è di pari livello e tutto il circuito è stato posizionato nella parte posteriore del telaio in modo da stare il più vicino possibile ai connettori d’ingresso. Alloggia su un bellissimo PCB a quattro strati che dispone di slot per il modulo phono opzionale. Questo è regolabile (42-72 dB) per interfacciarsi al meglio sia con le testine MM sia MC ed è realizzato interamente a discreti con

componenti audio-grade di altissimo livello. Molto ampio, a questo proposito, il parco ingressi: 3 linea su PIN RCA, un tape IN/OUT e un ingresso bilanciato XLR per sorgenti (come i player Classè) che dispongono di questa uscita. Completa il quadro un’uscita pre-out per il collegamento a eventuali amplificatori finali esterni. I necessari morsetti per il collegamento ai diffusori sono sdoppiati, e possono accettare cavi terminati in qualsiasi modo, da quelli spellati fino alle classiche forcelle. Ascolto. Il CAP-2100 sembra tutt’altro che un integrato. Il suono è coinvolgente e profondo, non pecca nella separazione tra i canali, e ha una connotazione raffinata ed elegante. Un oggetto di grande spessore musicale, che si fa apprezzare anche per analiticità e microdettaglio. Una delle notazioni più interessanti

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che si possono fare al CAP-2100 è che non sembra di sentir suonare un integrato –seppur di livello assoluto- bensì un insieme prefinale. In congiunzione a una sorgente di grande livello (e il catalogo Classè in questo certo non manca) si riusciranno a raggiungere livelli di assoluto riferimento, che solo in poche occasioni faranno desiderare combinazioni con maggiori pretese. Conclusioni Un apparecchio, quindi, assolutamente consigliabile laddove si desideri una soluzione tecnologicamente molto avanzata, compatta, e in grado di restituire un suono grandioso, che farà felici gli appassionati di qualsiasi genere musicale. Con i diffusori giusti, i cavi adeguati e un’ottima sorgente, si potrà godere appieno di qualsiasi contenuto musicale, semplicemente rilassandosi!


Vintage: B&W DM6 Svolta epocale

Infatti, oltre ad adottare l’allineamento temporale tra gli altoparlanti (cosa che già altri costruttori all’epoca avevano cominciato a fare) furono le prime a introdurre il Kevlar come materiale per la costruzione dei coni, in particolare del midrange. In quegli anni, però, per questi ultimi, fiorivano le cupole di grande diametro, e la novità non fu accolta con grande clamore, ma anzi in qualche occasione con toni critici. Con il “senno del poi”, invece, i midrange a cono, e quelli in kevlar in particolare, hanno avuto i clamori della ribalta che meritavano, premiando quella che si è rivelata una geniale intuizione di B&W. Prova tangibile ne è l’eccezionale

Le DM6 sono stati i primi diffusori della B&W ad adottare il midrange in Kevlar e l’allineamento temporale tra gli altoparlanti. Il loro suono ha fatto storia e c’è ancora chi lo ricorda con nostalgia. Vendute tra il 1975 e il 1979, sono state delle casse che hanno rappresentato una svolta epocale per l’azienda inglese. Diffusori B&W DM6 Anno di commercializzazione: 1975-1979 Prezzo al pubblico: 480.000-635.000 Lire (coppia) Valore attuale: 350-600 Euro (coppia) Reperibilità: discreta Tipo: 3 vie sospensione pneumatica Altoparlanti: 1 Wf 22,4cm, 1 Md 13,1cm, 1 Tw 1,9cm Frequenza di cross-over: 500Hz-5.000Hz Risposta in frequenza: 50Hz-20.000Hz +/- 3dB Potenza raccomandata: 25W-350WRMS Impedenza nominale: 8 ohm Dimensioni e Peso: 410x930x380mm (LxAxP) - 36,1Kg.

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midrange FST montato sulla corrente produzione del costruttore inglese. Le DM6 furono prodotte in due serie che si differenziavano principalmente per la presenza, nella prima, di un autotrasformatore in serie al woofer che ne regolava l’emissione. In essa erano infatti presenti 3 controlli di livello, uno per ogni altoparlante, mentre nella seconda serie fu eliminato l’autotrasformatore (che rendeva il diffusore più ostico da pilotare) ma rimasero i controlli sui restanti altoparlanti (midrange e tweeter); anche la finitura tra le due serie era leggermente diversa, ed entrambe erano dei diffusori in cassa chiusa con un piedistallo compreso nella struttura. Oltre a conservare un certo valore sul mercato, le DM6 sono delle casse che ancora hanno da dire marcatamente la loro, grazie a un suono davvero coinvolgente, e tremendamente “attuale”!


Stato dell’arte, senza tempo.

Model 302 Finale di Potenza Stereo

Model 201 Finali di Potenza Mono

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I migliori rivenditori: Home Cinema Design uno dei più grossi esperti di video (ma scopriremo anche di audio) del nostro paese. Gammadelta: com’è nata la passione per il video? Andreoli: Diciamo che il video e la videoproiezione sono stati dei miei interessi da sempre. Sono nato con i tritubo, e quindi ovviamente con Barco. Ho cominciato a vendere questo tipo di proiettori oramai molti anni fa, e mi sono continuamente confrontato con una qualità di assoluto livello.

Ho sempre avuto un occhio attento alla qualità video, e una delle mie peculiarità è proprio quella di ricercare sempre le migliori soluzioni in questo ambito, in modo da offrire al cliente il massimo in quel momento.

Ci troviamo a Bologna con il poliedrico Alberto Andreoli titolare di Home Cinema Design, un negozio nel cuore della antica città emiliana e sito in Corte Isolani, un palazzo che fu la casa di una importante famiglia medievale, e che è facile scorgere dalla Strada Maggiore per le possenti travi in quercia che sostengono il terzo piano del palazzo stesso. Proprio nella corte della casa signorile, che unisce la Strada Maggiore con la splendida Piazza S.Stefano, si trova Home Cinema Design, in un locale esclusivo disegnato con grande gusto dall’architetto Camerini. In questa cornice ci accoglie Alberto Andreoli, da molti considerato come

Alberto Andreoli Home Cinema Design - Bologna

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Mi ha sempre appassionato e mi appassiona tutt’ora moltissimo tarare soprattutto le macchine più difficili, come il Cine9, che è un prodotto d’eccellenza. Gammadelta: Quali sono i limiti attuali della proiezione? Andreoli: Credo che oramai i proiettori, a vario titolo, si vedano tutti almeno in modo decente, e mi riferisco anche agli LCD di basso costo con matrice 1280x720; soprattutto rispetto ad un passato non tanto passato, il paragone è impossibile sia per gli LCD che per i DLP. I problemi reali sono due, secondo me. Il primo riguarda i contenuti che non sono di grande qualità e l’altro sono gli schermi. La risoluzione PAL non è sufficiente a garantire una onesta qualità di visione, e ce ne accorgiamo adesso


I migliori rivenditori

che cominciano ad esserci molti contenuti in alta definizione. Mentre con un proiettore CRT anche se la differenza è abissale, comunque con il PAL il risultato è ancora accettabile, con i proiettori digitali la differenza tra un contenuto in SD (Standard Definition n.d.r.) e uno in HD (High Definition n.d.r.) è notevole Gammadelta: Tu sei stato uno dei pionieri delle sorgenti di alta qualità prima e ad alta definizione poi. Andreoli: I miei primi esperimenti hanno riguardato l’HTPC (Home Theater Personal Computer n.d.r.), e in quell’ambito sviluppai una macchina, il Rosebud, che è stato il primo player DVD basato sull’utilizzo di un computer, ma ottimizzato sotto tutti i punti di vista per la massima qualità e silenziosità. Facevo sostituire addirittura il connettore di uscita delle

schede video (il DSub 15 n.d.r.) con dei BNC, e ho lanciato anche la scheda M-AUDIO che a tutt’oggi è una tra le migliori per l’audio. Anche per gli alimentatori feci molti studi, sostituendo prima le ventole a corredo con altre a basso rumore, e poi facendomi realizzare alimentatori senza ventole, che sono quelli che attualmente utilizzo. Sono poi stato importatore unico per l’Italia della Holo 3d, una scheda che conteneva un chip Faroudja che si occupava del deinterlaccio delle sorgenti esterne, e che aveva un suo telecomando e anche un ingresso SDI (Serial Digital Interface n.d.r.). Ho poi fatto modificare alcuni lettori (è un servizio che ancora faccio)

DVD in modo da avere l’uscita SDI per potersi interfacciare al meglio con la Holo 3D che, appunto, possedeva quell’ingresso. Quello è stato un passo avanti importante per il mio Rosebud, visto che non era più necessario un PC dotato di lettore DVD, ma il PC stesso poteva essere semplicemente un processore video da occultare. In questo modo si migliorava molto anche la fruibilità, visto che l’utente doveva solo accendere il Rosebud, e utilizzare poi il player DVD modificato SDI per vedere i film. In questo

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momento sono ovviamente orientato verso l’alta definizione, il Rosebud 2 non è altro che un PC con le mie ottimizzazioni, e dotato di un hard disk molto capace può contenere film in HD. Adesso con Euro1080, e quindi HD1 si aprono dei nuovi spiragli importanti, e speriamo che presto siano sempre di più i canali satellitari in alta definizione. Gammadelta: Quindi massima attenzione alla qualità. Andreoli: Ho sempre avuto un occhio attento alla qualità video e una delle mie peculiarità è proprio quella di ricercare sempre le migliori soluzioni, in modo da offrire al cliente il massimo in quel momento.


I migliori rivenditori Gammadelta: Prima hai parlato di schermi di proiezione e della loro importanza nella catena della qualità. Andreoli: Un altro elemento fondamentale è proprio lo schermo, che è, secondo me, l’altra frontiera da varcare (oltre la sorgente n.d.r.) per raggiungere ottime qualità di visione in assoluto, anche con luce ambientale diffusa. Per esempio sto sperimentando uno schermo ad alto guadagno ( in attesa di quelli che riflettono solo le componenti RGB e non la luce ambiente ) e sono sempre alla ricerca di soluzioni le migliori possibili, ma non è sempre ne facile ne economico, anche se in questo momento grazie al cambio favorevole euro-dollaro dovrebbe esserlo di più. Gammadelta: Quando pensi che un proiettore DLP possa superare il CRT? Andreoli: Attualmente i proiettori DLP top possono essere considerati più o meno alla stregua di un CRT con tubi da 7”, ma siamo ancora molto lontani dalla qualità che riesce ad offrire un proiettore CRT con tubi da 8” e 9”. Il Cine8, ma ancor di più il Cine9 sono macchine dalle incredibili capacità, e me ne accorgo anche quando faccio le tarature con lo spettroradiometro.

Sono perfetti, non c’è bisogno di correggere nulla. Gammadelta: a proposito di spettroradiometro, quali servizi offri al cliente dal punto di vista della taratura? Andreoli: Ovviamente taro tutti i proiettori con lo spettroradiometro (strumento per misurare l’intensità di ogni colore n.d.r.), in modo da correggere qualsiasi problema. E’ ovvio che non si possono fare miracoli solo perché si tara con lo spettroradiometro, certe macchine vanno molto bene e con altre non si riesce a raggiungere l’optimum neanche con lo strumento migliore del mondo, perché proprio esse intrinsecamente hanno certe propensioni “incorregibili”. Per esempio il Cine7, il Cine8 e il Cine9 li taro con lo spettroradiometro giusto per scrupolo, di solito sono perfette. Al cliente offro tarature sia audio che video della massima qualità, in modo da far rendere il più possibile la spesa che hanno affrontato. Gammadelta: Quanto è importante e quanto influisce l’audio in un impianto Home Cinema?

Andreoli: Dipende molto da quello che deve fare il cliente con l’impianto. Se deve solo vederci i film, allora sono io il primo a consigliarli un buon trittico LCR ma per i restanti diffusori surround suggerisco soluzioni che privilegiano la “ scomparsa “ in ambiente. Spesso, inoltre, soprattutto in impianti grandi installo più di un laterale, in modo da riuscire a dare la giusta forza anche ai canali effetti. Per i posteriori non consiglio mai di spendere molto, visto che nell’uso Home Cinema sono solo di supporto, se poi, invece, parliamo di musica multicanale, allora il tutto cambia aspetto. Di solito per l’amplificazione mi piace suggerire un prodotto di alta qualità audio solo se il cliente ci sente anche la musica, e mi piace utilizzare anche soluzioni originali come il biamping passivo del centrale, laddove sia richiesta la massima qualità. Gammadelta: dicono tu sia un grande appassionato dell’alta efficienza. Andreoli: Si, è vero, per il mio impianto prediligo i driver di grosso diametro caricati a tromba, e le amplificazioni valvolari SET con triodi a 44

riscaldamento diretto. Come sorgente utilizzo solo fonti analogiche, ovviamente giradischi e registratori a bobine. Sono molto appassionato soprattutto delle bobine, ma anche dell’autocostruzione in generale soprattutto di sorgenti e amplificazioni. Ho realizzato un giradischi molto particolare che adesso suona stabilmente a casa mia, e quando ho tempo –molto raramente- mi piace ascoltare le mie realizzazioni. Gammadelta: lasciamo Alberto Andreoli nella sua splendida showroom piena zeppa di proiettori (sono simultaneamente in funzione un Cine9 e un InFocus SP777), e nella quale si respira aria di passione e di grande ingegno, connotati che ben si adattano al geniale titolare bolognese.


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Trentasei città per sentirvi a casa vostra.

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Il software di riferimento

Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta gli Steely Dan produssero alcuni album considerati ancora oggi tra i più alti esempi di pop jazz di tutti i tempi. Titoli come “Aja” (del 1977) e “Gaucho” (del 1980) restano l’emblema della più accurata ricerca formale, degli arrangiamenti hi-tech e della più ossessiva perfezione strumentale.

Per fortuna a tanta tecnica ha sempre corrisposto anche una grande qualità musicale, ed è per questo che tali album sono entrati nella storia della musica ponendo il gruppo capitanato da Walter Becker e Donald Fagen nell’olimpo dei producers. Sotto il piano puramente audiofilo segnalo che di “Aja” è stata pubblicata in passato una versione 46

CD Original Master Recordings (credo fuori catalogo al momento) mentre di “Gaucho”, oltre alla verione rimasterizzata in CD tradizionale, è stata pubblicata nel 2002 una versione con audio DTS surround 5.1 (solo import) e nel 2004 una versione ibrida CD e SACD disponibile sul mercato italiano. Ed è proprio sulla versione SACD che abbiamo concentrato le nostre attenzioni, mentre la versione con audio DTS ci è servita solo in termini di paragone. Prima di tutto c’è da dire che “Gaucho” suonava molto bene sia in vinile (in particolare quelli della MCA americana) che nelle edizioni CD, merito sicuramente di un’attenta cura in fase di registrazione (il produttore Gary Katz era un vero maniaco della perfezione). Però è in questa nuova versione SACD che possiamo riascoltare il capolavoro degli Steely Dan in tutto il suo splendore artistico e sonoro. Per chi come me conosce il disco praticamente a memoria in ogni suo passaggio, l’ascolto in SACD surround è a dir poco esaltante. Il senso di pienezza del suono, l’ambienza e la distribuzione spaziale degli strumenti è davvero sorprendente: si riscoprono arrangiamenti e strumenti prima nascosti dai difetti dei supporti o poco valorizzati in fase di mastering. Con il SACD il suono è diventato


Il software di riferimento

esplosivo in fatto di dinamica (base ritmica a prova di vicinato!) e decisamente più naturale e definito, in particolare sulle voci e sui fiati. Ogni singolo strumento appare molto ben posizionato sulla scena sonora e la disposizione stessa (non bisogna dimenticare che il mix 5.1 prevede ben 5 diffusori più il sub) appare molto godibile, senza quegli effetti “ping pong” di alcuni dischi surround. Il segnale sui 2 canali posteriori contiene molti passaggi e questo impone una scelta quasi obbligata: non devono infatti essere sottovalutate le elettroniche e i

infinite. Mi scuso per la divagazione (in fondo questa è una rivista per audiofili) e torno all’ascolto di “Gaucho”: la voce di Fagen appare in prevalenza sul canale centrale e sinceramente non l’avevo mai sentita così pulita e naturale. Anche le voci dei cori femminili sono straordinarie per limpidezza e posizionamento sulla scena. E’ evidente il grande lavoro di remastering e l’accuratezza nella realizzazione del mix surround. All’ascolto della versione SACD stereo si riscopre la vecchia disposizione spaziale dei suoni ma la qualità del suono rimane inalterata rispetto al surround, anche se è difficile tornare “indietro” dopo aver goduto della spazialità del mix 5.1. La cosa che più sorprende è paragonare le precedenti versioni in CD con il SACD: la parola giusta è incomparabile! Dinamica e pulizia del SACD sono stupefacenti rispetto al vecchio CD (che sembra chiuso, “inscatolato”), anche se ascoltando la traccia CD del disco ibrido SACD si scopre una qualità di gran lunga superiore a quella delle vecchie edizioni. E’ evidente che il remastering per il SACD giova enormemente anche al suono del CD tradizionale. Un ultimo paragone lo faccio con il CD con audio DTS 5.1 (che può essere riprodotto solo in presenza di decoder con DTS da un CD player collegato in digitale o lettore DVD). In questo caso il mix surround appare identico alla versione SACD ma in fatto di definizione, pulizia e dinamica il suono di questo supporto DTS è di gran lunga inferiore. Si tratta di un remaster 20 bit DTS che appare ormai obsoleto rispetto ai più recenti DVD Audio ad alta risoluzione (fantastici quelli EMI con mix DTS 96/24). E’ probabile che questa serie verrà rimpiazzata dai nuovi DVD Audio magari in formato Dual Disc. Per il momento un consiglio: non perdete “Gaucho” in SACD!

diffusori ad essi adibiti. Ricordo che il SACD per sua natura necessiterebbe di 5 diffusori identici più il sub, anche se – immagino – per un front end di alto livello le cifre in ballo sono spesso molto elevate. Questo aspetto, seppur doloroso in fatto di investimenti, non può essere trascurato e lo stesso discorso vale per il centrale e le caratteristiche dell’amplificazione: in sintesi l’audio multicanale derivato dal SACD (o dal DVD audio) richiede molta attenzione e investimenti ma le soddisfazioni all’ascolto, vi assicuro, sono davvero

Steely Dan Gaucho Versione Super Audio CD Etichetta: MCA Distribuzione: Universal Music Formato: ibrido - SACD Surround 5.1 – SACD stereo – traccia CD Qualità musicale: 9 Qualità audio: 9

Versione CD audio DTS Etichetta: MCA Distribuzione: import USA Formato: DTS Surround 5.1 Qualità musicale: 9 Qualità audio: 7

Marco Fullone 47

Super Audio CD, sviluppato da Philips e Sony, si basa sulla tecnologia ad alta risoluzione DSD (Direct Sound Digital). Può contenere in formato SACD la traccia stereo e quella surround 5.1 ed ha il vantaggio nei dischi “ibridi” di contenere anche la traccia CD tradizionale garantendo la compatibilità con tutti i lettori.

DVD Audio, grazie alla grande capacità del supporto, può contenere diverse tipologie di traccie. DVD Audio ad alta risoluzione 192kHz/24-bit stereo e 96kHz/24-bit 5.1. Per la riproduzione è necessario un DVD player multistandard DVD Audio. Rispetto al SACD non può essere riprodotto da CD player tradizionali ma contiene sempre una traccia in Dolby Digital (qualcuno anche DTS) riproducibile in tutti i DVD Video player. Altro vantaggio rispetto al SACD è la possibilità di contenere molti extra (Biografie, foto, videoclip, ecc.). Interessanti anche alcuni DVD Audio che propongono la traccia DVD Audio e una traccia DTS 96kHz/24-bit.

Dual Disc è il “tutto in uno”! Si tratta di un supporto inciso su entrambi il lati. Nel primo in genere è contenuta la traccia CD tradizionale mentre nell’altro lato un DVD Audio e Video con tracce sonore identiche a quanto specificato per il DVD Audio ma con una gran quantità di extra come testi delle canzoni, web links, foto, ecc.


Rassegna Stampa

Trade Business Dicembre 2004 Denon DHT-500SD Progettato per uniformarsi al design futuristico dei televisori e degli schermi di ultimissima generazione, il nuovo sistema Denon DHT-500SD è facile da utilizzare ed è stato pensato per chi vuole avvicinarsi all’home cinema. Il circuito Progressive Scan corregge le sequenze visive ad alta velocità evitando l’effetto trascinamento o sfarfallio dell’immagine.

GammaDelta Periodico d’informazione tecnica a cura di Audiogamma e Audiodelta Anno II - Numero 4 - Marzo 2005 Autorizzazione Tribunale Milano Numero 433 del 14-06-2004 Direzione editoriale Guido Baccarelli Direttore Responsabile: Giancarlo Valletta Art director Andrea Penati Grafica ed impaginazione XMedium Collaboratori Marco Fullone, Dario Vitalini, Roberto Missoli. Editore Audiogamma SpA 20129 Milano Italy Via Pietro Calvi 16 Telefono +39 02 55181610 info@gamma-delta.it Stampa AG Bellavite Abbonamenti home@gamma-delta.it Relazioni pubbliche JPR Milano Spedizione PostaTarget Copyright GammaDelta è un marchio registrato da Audiogamma SpA Tutti i marchi, i marchi registrati e i nomi di prodotto citati sono di proprietà dei rispettivi proprietari. © 2005 - Audiogamma SpA Informazioni sul copyright La riproduzione è vietata con qualsiasi mezzo analogico o digitale senza il consenso scritto dell'editore. Sono consentite le citazioni a titolo di cronaca, studio o recensione, purché accompagnate dall'indicazione della fonte "GammaDelta" e l'indirizzo telematico "www.gamma-delta.it". Contenuti Salvo dove espressamente citato valgono le vigenti leggi sulla proprietà intellettuale. Caratteristiche tecniche / strutturali e prezzi dei prodotti citati negli articoli possono subire modifiche o aggiornamenti senza preavviso.

Class Dicembre 2004 Avr-3805 di Denon Prestazioni avanzate con il sintoamplificatore AVR3805 di Denon che, con un solo microfono, calibra l’audio dell’impianto Home Theater secondo le misure della stanza.

Marco Fullone Da questo numero, collabora con GammaDelta Marco Fullone, uno tra i più noti DJ e giornalisti musicali del momento. Le sue collaborazioni a vario titolo, spaziano da Radio Centro Suono, di Roma, a Rai Stereo 1, fino a Radio Italia Network, Radio 101 Network e adesso Radio Montecarlo, dove ricopre il ruolo di responsabile artistico di Radio Monte Carlo Nights e producer dello spazio Cool Dance. Molte le sue prestigiose collaborazioni tra le più note riviste di critica musicale, tra cui Rockstar, Audio Review, Tribe. Marco Fullone è anche DJ resident del G Lounge di Milano e suona Nu House, House Jazz, Future Lounge e Nu bossa in molti locali in giro per l’Italia. Molteplici anche le sue esibizioni accanto a Top DJ internazionali e numerose le realizzazioni di compilation e di originali progetti musicali, come lo “Smash Disco” un nuovo ed eclettico modo di interpretare la house-music. In veste di Music Designer, infine, ha realizzato le colonne sonore per grossi stilisti e marchi prestigiosi, come Levi’s, BMW, Lavazza, Philip Morris e Sotheby’s.

MAG Dicembre 2004 Trilocale, ma multisala Assecondano un design rigoroso ed essenziale, con linee sobrie ultrasottili: gli elementi della nuova gamma Flat Panel Monitor di diffusori acustici Bowers & Wilkins sono disponibili in modelli di diverse dimensioni e rappresentano l’ideale complemento di arredo sonoro dei televisori di ultima generazione. Leader mondiale nella videoproiezione digitale, InFocus ha introdotto sul mercato lo ScreenPlay 777, che si avvale di tre chip Texas Intruments ad alta definizione, per garantire controllo di colore, luminosità e contrasto, anche durante la riproduzione di immagini di grandi dimensioni.

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Dimore Dicembre/Gennaio 2005 Come al cinema… Dal design “plasma style” volutamente minimalista, B&W Flat Panel Monitor è proposto in 4 modelli di dimensioni diverse con schermi ultrapiatti da 20 pollici in su, al Plasma o LCD o per supportare un videoproiettore Home Cinema. Con uno spessore inferiore ai 90mm, Flat Panel Monitor può avere la cornice in 3 tonalità –argento, grigio antracite o nero lucido-. www.mytech.it 5 Gennaio 2005 Diffusori Design: B&W Se parliamo di diffusori senza compromessi, dotati di design innovativo, con alla base un lavoro progettuale ai massimi livelli, non possiamo non citare le famose B&W Nautilus. Per pilotarle è necessario un sistema di quadriamplificazione adeguato alle esigenze di questi diffusori. Ovviamente si presuppone che il resto dell’impianto sia di qualità quanto meno analoga. Ville & Giardini Gennaio/Febbraio 2005 Home Theatre autoinstallante Distribuito in Italia da Audiodelta, il nuovo sintoamplificatore audiovideo Denon AVR-3805 è dotato di un innovativo microfono in grado di calibrare e tarare automaticamente, in fase di installazione, l’audio dell’impianto Home Theater in funzione delle caratteristiche del locale, della posizione d’ascolto e della qualità dei diffusori utilizzati. Compatibile con tutti gli standard, è dotato di ampio display e telecomando touch-screen.


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Nuova Honda Accord i-CTDi: il primo motore diesel interamente Honda, interamente in alluminio. Motore “closed deck” con struttura in alluminio, compatto, a fusione semi-solida • accelerazione da 0 a 100 in 9,3 sec. • valore di coppia massimo di 340 Nm a 2000 g/min. • speciale supporto a pendolo per una grande silenziosità e un totale assorbimento delle vibrazioni • consumi ridotti*: 22,2 km/l, i più bassi della sua categoria • emissioni CO2** ridotte • conforme alla normativa Euro 4. Nuova Honda Accord i-CTDi: tra i diesel della sua categoria, il più emozionante. Honda per Voi 800.88.99.77 www.honda.it


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