Famiglia negata - Diario

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IL MERCATO DEI BAMBINI Ho letto su alcuni quotidiani che ci sono delle indagini in corso relative al traffico delle adozioni: Ci sarebbero pure dei controlli anche nel nostro Bel paese. Le indagini sono partite nello Stato di Bahia in Brasile. I bambini da quelle parti non sono dati in adozione ma venduti. Si parla addirittura di 80 milioni cadauno…In quattro anni sono state 534 su un totale di 610 le famiglie italiane tornate dal Brasile con un figlio. Naturalmente tutto ciò è potuto accadere con il contributo di giudici e avvocati mediatori, sospettati di aver lucrato su queste illegali adozioni. Fra tanti anonimi italiani, sale alla attenzione della cronaca la signora Oriella Dorella (famosa ballerina), che è da tre anni che ha fatto domanda internazionale di adozione e dopo un mese di inutile attesa a Bahia, ha fatto sapere che da quello stato non si aspetta più niente e che ha ricominciato la trafila coi tribunali di Rio. Il magistrato minorile Livia Pomodoro ha segnalato invece che anche a Milano potrebbe esserci una appendice dell’inchiesta Brasiliana, ma non è escluso che riguardi l’aspetto controverso, del traffico d’organi. Della signora Dorella mi ha colpito molto la sua determinatezza, volontà e coraggio nel portare avanti nonostante tutto questa pratica di adozione. Lei e il marito hanno prodotto nel corso di tre anni decine di certificati e hanno rispettato tutte le procedure previste dalla legge Brasiliana, ma purtroppo con questo scandalo sono state (legittimamene) bloccate tute le adozioni in quel paese. La sua intenzione è quella di non arrendersi, anzi dichiara che è disposta anche a prendere due fratellini e non hanno problemi per il colore della pelle. A questo punto nasce una dovuta riflessione… ma perché Buon Dio persone che come la signora Dorella (lei assurta alla cronaca in quanto famosa… ma ce ne sono migliaia in Italia come Lei) si sacrificano anni per avere un figlio e debbono trovarlo all’estero perché nel nostro paese per schifosi interessi di bottega le adozioni vengono date con il contagocce. Ma è possibile, che ciò avvenga in uno stato come il nostro che si vanta di essere democratico e civile!!! In uno stato che abbiamo come vicino di casa un Papa che ha spesso parole accorate per la famiglia e per i bambini? E’ una vergogna. Questa è una ragione (fra le tante) in più per andare avanti, ma quante lotte e quanti anni dovranno passare ancora per ottenere un diritto negato!!!!

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Assicurata Cremona, 9 Aprile ‘96 Al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro Roma

Oggetto: Appello pro orfani con invio scheda elettorale elezioni politiche 21 Aprile 1996 Illustre Signor Presidente, la presente per comunicarLe che nella mia modesta, ma onesta e non ipocrita veste di cittadino, ho deciso di non andare a votare il 21 Aprile. Signor Presidente non è per mancanza di rispetto nei Suoi confronti, ma questo nostro Stato , che Lei rappresenta, non è uno stato di diritto. Per esempio l’Art. 1 si dovrebbe rettificare totalmente come segue: L’Italia è una repubblica fondata sulle segreterie dei partiti che sono nient’altro che dei comitati d’affari, subordinati a Lobbies, corporazioni e sindacati. Caro Presidente, questo puzzolente minestrone ha creato in questi anni un passato di corruzione a tutto campo. Non le starò ad elen-

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