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Il personaggio: Nicola Riva

Nicola "occhio del ciclone" RIVA

I suoi primi 40 anni nel GAB

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di Tamara Winkler

Sono le 22:00 quando ci sentiamo al telefono per la piacevole chiacchierata da cui scaturisce questa intervista, ma per Nicola non è tardi. Quando cala la notte per lui inizia il periodo più creativo, quello in cui in tutta tranquillità può dedicarsi ai suoi mille progetti. Un passato da atleta e un presente da insostituibile responsabile informatico e membro del comitato GAB, Nicola è una persona dalle mille risorse che da 40 anni onora la società con la sua presenza e con il suo prezioso aiuto nell’organizzazione dei meeting, nella gestione del sito web e nella pubblicazione di Attività. Invidiato per la sua proverbiale calma e per la sua straordinaria capacità di risolvere qualsiasi problema, Nicola è una persona che vale sicuramente la pena conoscere meglio.

Uno sportivo polivalente

“Ho iniziato a praticare atletica quando avevo sette anni, con la Loretta e il Bibi. Non stavo mai fermo e i miei genitori hanno pensato bene di iscrivermi ad atletica e a ginnastica così ero impegnato per quattro sere la settimana. Fino alla seconda media ho praticato i due sport poi ho deciso che preferivo l’atletica e ho continuato ad allenarmi con il GAB. Il mio obiettivo erano le gare multiple, mi piaceva la varietà, più gare c’erano meglio era. Ok, come quasi tutti i decatleti non ho mai amato particolarmente i 1500 m, ma in generale apprezzavo tutte le discipline. Ho fatto tanta corsa a ostacoli, salto in alto, e salto in lungo. Correvo i 100 m in 11.14 e credo di essere stato il più giovane campione svizzero assoluto del GAB, vincendo a 15 anni i Campionati svizzeri di staffetta olimpionica insieme a Marco Rapp, Mimo Balestra e Francesco Canuti. Mi sarei potuto allenare più seriamente, ma ho sempre avuto molti interessi. Giocavo a unihockey e ho partecipato alla fondazione della squadra di unihockey del GAB, che dopo pochi anni è diventata una società indipendente. Poi, nel momento migliore della mia carriera atletica, mi sono fatto male. Quando frequentavo la seconda liceo mi sono strappato i legamenti della caviglia giocando a pallavolo e ho perso tre anni. Durante l’operazione non si sono accorti di un’altra frattura per cui il recupero è stato più lungo del previsto. Nel frattempo sono partito per Zurigo, per seguire gli studi universitari e una volta guarito ho ritoccato ancora tutti i miei personali. A 23-24 anni ho quindi smesso con l’atletica “attiva” ma ho continuato con l’unihockey, in qualità di portiere e di arbitro e sono rimasto nel GAB come collaboratore e membro del Comitato.”

Spirito intraprendente e calma operosa

A 15 anni, in un’epoca ancora pre-digitale, collabora al suo primo meeting serale. Vent’anni fa crea il primo sito web del GAB. L’organizzazione degli eventi sportivi è uno dei suoi molti talenti. “Quando mi sono trovato a collaborare al primo meeting serale non c’erano ancora i computer, si faceva tutto a mano, poi quando sono stati introdotti utilizzavo Excel. Il primo Meeting dei Castelli è stato organizzato così. Avevo 19 anni, era tutto un “copia e incolla”. Più tardi ho creato un software per la gestione dei dati e l’abbiamo utilizzato fino a quando Swiss Athletics ha imposto l’uso di un programma uguale per tutti. Sono stato un po’ un pioniere in questo campo. Sono uno dei pochi ad aver collaborato a tutti i Meeting e a tutti i Galà dei Castelli, ogni meeting è sempre una sfida. La mia forza è che non mi agito, riesco a mantenere

la calma quando sono attorniato dal caos. Non mi arrabbio mai ma faccio arrabbiare gli altri perché non mi vedono arrabbiato.” Responsabile informatico per il Galà dei Castelli, ha creato il gestionale per l’amministrazione degli atleti, per il Chico (iscrizioni, ingaggi), per gli alloggi e per i trasporti. Il contributo di Nicola è determinante per la perfetta riuscita della manifestazione e la sua tranquillità ha un effetto calmante sui nervi di tutti i collaboratori.

Gli studi e le formiche

La passione per i dati e la curiosità per tutto ciò che si può osservare in natura lo portano a studiare etologia (studio del comportamento animale) al Politecnico di Zurigo e successivamente bioinformatica all’Università della città sulla Limmat. È affascinato dalle formiche, con cui condivide pazienza e industrioso ingegno. “Mi piace osservare la natura ma non mi piaceva fare esperimenti sugli animali. Per questa ragione ho scelto di studiare bioinformatica. Mi permetteva di continuare ad analizzare la natura senza dover fare del male a nessuno. “Guardare e non toccare” è un po’ il motto di ogni etologo. Ho compiuto diversi studi sulle formiche, cercavo di simulare il loro comportamento con il computer. Le formiche sono degli esserini affascinanti dai cui comportamenti si possono trarre interessanti conclusioni ad esempio sugli atteggiamenti delle folle. Nella costruzione degli stadi moderni l’osservazione delle formiche ha permesso di stabilire che la gente, quando si sente in pericolo, tende ad abbandonare lo stadio svoltando a destra e queste sono informazioni preziose quando si tratta di progettare le uscite di sicurezza in edifici di questo genere. Sono stato a Zurigo per oltre 10 anni, tra studi e lavoro. Mi piacevano molto la città, la gente e la vita da studente.”

Insegnamento, volontariato e sogno nel cassetto

Da qualche anno Nicola lavora nell’ambito dell’insegnamento. Nel 2011 ha fondato laMate, una scuola che si occupa dell’organizzazione di corsi di sostegno e recupero di tutte le materie scientifiche per studenti di scuola media, scuola superiore e universitari. Una professione che lo appassiona e che lo impegna molto. In un futuro non troppo lontano spera di collaborare all’organizzazione di qualcosa di grande, che duri più giorni, magari un’olimpiade estiva. “Nel 2006 ho lavorato in qualità di volontario per i Giochi olimpici invernali di Torino. È stata un’esperienza fantastica e il mio sogno sarebbe quello di poter organizzare un’edizione estiva dei Giochi. Come volontario ho lavorato molto anche per l’unihockey, collaborando all’organizzazione dei Campionati del mondo.”

CT giovanili di staffette 2021 CT giovanili di staffette 1984

I viaggi

Quando riesce a ritagliarsi un po’ di tempo libero a Nicola piace viaggiare. Quando possono lui e la sua compagna volano in Irlanda. Dell’”Isola smeraldo” amano i paesaggi, le coste selvagge, il fatto che sia bella e verde come la Svizzera ma che abbia il vantaggio di essere circondata dall’oceano. Dell’Irlanda apprezzano anche la spontanea socievolezza della gente, la musica, i balli, la Guinness e la cucina locale a base di prodotti ittici e patate in ogni salsa. Parlando con Nicola ho come l’impressione che si senta un po’ irlandese nello spirito mentre, come noto leggendo uno dei suoi recenti post su FB, alla sua compagna non è sfuggita la somiglianza di Nicola con Ed Sheeran, cantautore inglese dai tratti irlandesi, apprezzato da entrambi, che a Dublino ha visto nascere la sua carriera artistica. La passione per l’Irlanda sembra avere radici profonde e misteriose...

Dulcis in fundo

Se volete fare due chiacchiere con Nicola, fate in modo di recarvi alla buvette dello stadio dopo un meeting. Lo troverete quasi sicuramente con una (o due...) meritatissime fette di torta, il sorriso tranquillo e la rassicurante consapevolezza di chi sa che sei hai un problema e puoi risolverlo è inutile che ti preoccupi e se non puoi risolverlo la tua preoccupazione è altrettanto inutile.

Portiere del GAB, squadra di unihockey

azienda agricola Marco Scolari

via alla Chiesa 38 6515 Gudo

079 728 64 75 salumi.scolari@gmail.com

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