PORT FOLIO
ARchitetto DESIGNER
ISSI. INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL IVREA
2010
Scarmagno è la zona di espansione della produzione Olivetti all’inizio degli anni Sessanta del Novecento. Il Masterplan si focalizza sul concetto ridefinizione territoriale del ruolo di piattaforma industriale. Scarmagno può essere elemento di cerniera flessibile e dinamico, che permette di riammagliare a sistema i paesi limitrofi. L’area diventa sede di nuove svariate funzioni di livello sovralocale. La proposta progettuale si focalizza sul concetto di DENSIFICAZIONE. L’hardware, la struttura portante diventa lo scheletro esterno sotto il quale si inseriscono liberamente gli edifici. Attraverso la ripetizione del modulo e la densificazione si costruirà l’esoscheletro esterno.
IL SISTEMA DEGLI SPAZI PUBBLICI E DELLE MASSE VEGETALI
SISTEMA DELL’ ACCESSIBILITA’ E DEI PARCHEGGI
A 0 10mt 50
100
200
500 B D
TORRE SERVIZI
RESIDENZE
VEGETAZIONE PRESISTENTE
FILARE ALBERATO
PIASTRA SERVIZI E PARCHEGGIO
EDIFICI PRESISTENTI
ESSENZE ARBUSTIVE
BOSCO
AREA DI SOSTA
AUTOSTRADA TO-AOSTA
PERCORSI IN LEGNO
CAMPI AGRICOLI
ATTREZZATURE SPORTIVE
VIABILITA’ SECONDARIA
PERCORSI IN PIETRA
PADIGLIONI FIERISTICI ATTREZZATURE PER LO SPORT
PARCHEGGI
TORRETTE PER LA CONNSSIONE VERTICALE
E
C
4° EDIZIONE IVREA 1 - 12 SETTEMBRE 2010 UNO SCENARIO PER SCARMAGNO MASSIMILIANO AMATI, DAMIANA PATERNO’, FAUSTO SALTETTI TAV. 2 MASTERPLAN
SISTEMA DELLE CONNESSIONI VERTICALI E DELLA PROMENADE AEREA
SISTEMA DELLE FUNZIONI: A. SERVIZI TERRITORIALI B. ATTIVITA’ PRODUTTIVA C. AREA DI SOSTA + SERVIZI D. FUNZIONI CHE NON ALTERANO LE PRESISTENZE E. RESIDENZE + ORTI URBANI
La modularita’ e il ritmo della preesistenza come principio generatori dello spazio. Reinterpretare e smaterializzare i bordi esterni ed interni. La maglia agricola verrà annessa al parco esistente in modo da ammorbidire il distacco netto presente. La vegetazione si riappropria dello spazio, diventando elemento portante del progetto stesso.
T
V
va ment
2012
naro 170300 - Fausto Saltetti 170356 - Alberto Scolozzi 177218 170300 - Fausto Saltetti 170356 - Alberto Scolozzi 177218
urbanistica e paesaggistico‐ambientale,
Dynamic vision. A highway within the landscape A
2
Published during the 7° INTERNATIONAL BIENNIAL OF LANDSCAPE ARCHITECTURE. BARCELONA
Can be considered a highway as part of Landscape? Can be considered a highway a dynamic viewpoint? The project try to enhance the role of the infrastructure in respect of the landscape. To transform a road from a simple tube to a dynamic viewpoint, it means to put in practice several actions that can enhance the environmental quality of the infrastructure and its scenic value.
27
26
Ca C Carema
27
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo; percezione attraversamento della Dora Balte; presenza vegetazione di ripa; sugestiva percezione del bacino morenico
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo; percezione edificato discontinuo ambo i lati; presenza vigneti; percezione Carema a sinistra; sugestiva percezione del bacino morenico
Legenda Legenda Caratteri del percorso Autostradale
Autostrada A5 25
26
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etto o ncinetto
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo; percezione del fronte costruito ambo i lati; presenza di manufatti residenziali e industriali; forte impatto visivo del ponte sulla Dora; forte percezione dei crinali a destra e a sinistra; sugestiva percezione del bacino morenico
23
22
24
avagn n Tavagnasco
Settimo Vittone
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23
20
Quassolo
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22
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo; aree edificate ambo i lati; a destra manufatti di produzione agricola e artigianale; forte percezione del crinale a sinistra; sugestiva percezione dell’anfiteatro morenico e ingresso nel bacino morenico
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo ambo i lati; aree agricole a seminativo e filari a sinistra, forte percezione del crinale a destra; sugestiva percezione dell’anfiteatro morenico e ingresso nel bacino morenico
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo ambo i lati; aree agricole a seminativo e filari qualificano il paesaggio; sugestiva percezione dell’anfiteatro morenico.
Tratto di notevole panoramicità Apertura delcono visivo ambo i lati; percezione della piana a sinistra; aree agricole e filari sulla sinistra; percorsi interpoderali; sugestiva percezione dell’anfiteatro morenico.
18
Tratto di apertura visiva Apertura delcono visivo ambo i lati; percezione del fronte costruito di Salerano Canavese a sinistra; aree incolte a margine; buona percezione dell’anfiteatro morenico.
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Tratto di apertura visiva Apertura delcono visivo ambo i lati; percezione del fronte costruito di Salerano Canavese a sinistra; aree incolte a margine; buona percezione dell’anfiteatro morenico.
16
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati; percezione del fronte costruito di Banchette; aree incolte a margine; buona percezione dell’anfiteatro morenico.
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Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati; percezione del fronte costruito di Samone Canavese; presenza di elementi di disturbo (edificio di sette piani, cartelloni pubblicitari, ecc...); aree incolte a margine; forte percezione anfiteatro morenico.
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Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati; percezione del fronte costruito di Samone Canavese (edifici a schiera); aree incolte a margine. Forte percezione anfiteatro morenico ed elementi collinari sulla destra.
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Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati; percezione del fronte costruito di Pavone Canavese (Impianti sportivi, cimitero, ...); aree incolte a margine.
Baio Dora
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20
12
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati per via della presenza di aree interstiziali dello svincolo (A4 Milano); si percepisce il fronte naturale costituito dal filare alberato e gran parte dell’anfiteatro morenico.
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Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati per via della presenza di seminativi; si percepisce il fronte naturale costituito dal filare alberato e gran parte dell’anfiteatro morenico.
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Salerano Canavese
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo; percezione aree edificate di Tavagnasco e Settimo Vittone ambo i lati; forte percezione dei crinali a destra e a sinistra; sugestiva percezione del bacino morenico
18
Tratto di notevole panoramicità
Centri di interesse percepiti
Visuali
n
Riferimenti Visuali chiuse
Fulcri visivi
Visuali semi - aperte
Fronte naturale percepito
Visuali aperte
Fronte costruito percepito
Coni visivi individuati
Elementi di detrazione
14
15 10
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo a sinistra per via della presenza di seminativi; si percepisce il fronte naturale costituito dal filare alberato.
9
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati a causa dell’attravesamento di un’area di
Pavone Canavese
Caratterizzazione per aree
Puntuali
Aree boscate
Lineari
Aree a seminativo
Areali
Aree a vigneto Segni dell’acqua
Indirizzi progettuali Tutela dei varchi visivi
Mantenimento di spazi liberi di mediazione e filtro ai fini della salvaguardia dell’immagine dei centri
Tutela degli spazi agricoli di margine mentenedo la funzione agricola
Valorizzare gli spazi residuali con interventi di nuova piantumazione
Controllo altezze e dimesione degli edifici
Trattamento aree di sosta
Valorizzare gli spazi residuali con interventi di nuova piantumazione
Impiego di pavimentazionisemipermeabili Valorizzare gli spazi residuali con interventi di nuova piantumazione
Trattamento per l’imbocco vallivo
16 17
e Samone
Viabilità principale
Tratto di apertura visiva
Tratto di notevole panoramicità Apertura del cono visivo; percezione aree agricole (vigneti, seminativi) ambo i lati; forte percezione dei crinali a destra e a sinistra; sugestiva percezione del bacino morenico
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Pedemontana
Tratto a panoramicità ridotta
Salvaguardare le aree agricole collinari (vigneto, seminativo etc.)
Valorizzare Controllo altezze gli spazi e dimesione degli residuali edifici
Evitare l’introduzione di materiali “alloctoni” ed allineamenti divergenti rispetto alla trama agricola e ai caratteri paesaggistici consolidati
Realizzazione, ove possibile, di dossi artificiali con finzione di belvedere
Scelta di soluzioni tipologiche e strutturali sostenibili limitando il rimodellamento del suolo
Realizzazione siepi e filari ai margini dei manufatti oe/o dell’infrastruttur a con funzione di mitigazione degli impatti visivi
Valorizzare gli spazi residuali con interventi di nuova
piantumazione Controllo rapporto pieni vuoti lungo le strade garantendo la visibilità e riconoscibilità dell’anfiteatro morenico
IL LEGO DELL ABITABILITA’ URBANA
2012
Abitabilità urbana: cos’è, come si misura, come si progetta? Il progetto di tesi inquadra, tramite un modello di valutazione, il tema dell’abitabilità. L’abitabilità è però cosa complesso, multidimensionale, che comprende differenti punti di vista e definizioni. Come si può affermare se un quartiere è più o meno abitabile? E come possiamo affermare lo stesso di una città? Il modello di valutazione sviluppato all’interno della ricerca è un modello a geometria variabile. Come nel gioco dei lego infatti può essere composto e ricomposto per essere applicato a differenti realtà.
Tav. 1 Azioni per la valorizzazione scenico - pe Board.1: Action for the scenic - perception de
Docenti: C. Cassatella, F. Finotto, R. Monaco; Collaboratori:L. La Riccia, B. Seardo; Studenti: A Teachers: C. Cassatella, F. Finotto, R. Monaco; Tutors :L. La Riccia, B. Seardo; Students: Angelo
Politecnico di Torino, FacoltĂ di Architettura 2, Corso di Laurea magistrale in Pianificazione t ATELIER DI PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA E TERRITORIALE, AA 2011/12 Politecnico di Torino, Regional, Urban, Environmental and Landscape Planning Master of Sc LANDSCAPE AND TERRITORIAL PLANNING STUDIO, Academic Year 2011/12
THE COMPASS CARDS
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8
Tratto a visuale ridotta Riduzione del cono visivo ambo i lati a causa dell’attravesamento di Pioppeti.
7
Tratto a visuale ridotta Riduzione del cono visivo ambo i lati per via der tratto in trincea.
12
The Compass uses the metaphor of a navigational instrument to guide you through a repository of 11 participatory learning, training and knowledge sharing methods.
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6
10
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati; si percepisce a sinistra l’elemento di disturbo di un manufatto industriale e a destra filari alberati continui e siepi.
Mitigazione impatti
It contains 60 participatory knowledge sharing methods and technologies to beused in any workshops 9 or meeting. 5
8
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo ambo i lati; si percepisce a sinistra il centro di Scarmagno. L’apertura visiva è data dall’interruzione delle alberature; presenza di seminativi semplici.
The Compass Cards are as portable as a mobile device, can be carried on field missions and can 7 support informed decisions even when Internet connection is unstable. 4
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo; sulla destra si percepisce il polo di Scarmagno. L’apertura visiva è data dall’interruzione delle alberature;
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Scarmagno gn
6
3
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo; sulla sinistra si percepisce il campanile di Scarmagno. L’apertura visiva è data dall’interruzione delle alberature; presenza di vigneti.
2
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo per via della pendenza. Forte percezione del bacino moreinco; a destra si percepisce come fulcro visivo la torre di Scarmagno.
5
4
3
Polo industriale Scarmagno
2 2
final beneficiaries achieve the learning objectives; to visually explain participatory knowledge sharing 1 methods, instead of using large manuals or tools that are only available online or are heavy to carry. valorizzazione spazi residuali
2
Tratto di apertura visiva Apertura del cono visivo per via della pendenza. Forte percezione del bacino moreinco; a destra si percepisce come fulcro visivo la torre di Scarmagno.
1
Tratto a panoramicità ridotta. Presenza di alberature ad alto fusto di margine. Visuale chiusa con percezione frammentaria dell’anfiteatro morenico.
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them through the visualization of space patterns and augmented D#$ #/01*1&/#4$ )$ /#9$ 0#-*1&/$ &.$ ,"#$ reality data.")0#$ *#/,$ -/)-&/+ 3)!"*2+ "*+ (6/+ #-%./7$ %&'()**$1/,&$)$.+335$'&>13#$*#,$&.$6)-4*$,"),$ The former practically represent $ /##4#4$ ,&$ 1'(3#'#/,$ #)6"$ '#,"&4$ people,-)1/#-*$)/4$.)6131,),&-*$6)/$,)8#$91,"$,"#':$ moving in the space, )/4$()-,161(),&-5$/),+-#:$ summarising the main steps needed to implement each method '#/,#4$ -#)31,5$ )33&9*$its)!/0&%4"*2+ and highlighting engaging and $ 6)-4$ 91,"$ )441,1&/)3$nature. '),#-1)3*$ #:2:$ participatory On the other hand, augmented $*+((&-,1/2$31/8*:$ reality allows overlaying information available on the card &//&,),1&/$91,"$*()6#$)/4$,1'#$)*$1,$ with additional materials e.g. short $ 1/.&-'),1&/$ 1/$ -#)3F,1'#$ )/4$ 1/$ )$ introductory videos and supporting links.
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THE LEARNSCAPE PROJECT
2014
Learnscape is a project that focuses on the relationship between physical space and learning, providing settings to build a new environment to support learning as an experience; and encourages experimentation in education. “How does architecture and physical space influence learning and training?” The Learnscape is a collection of settings and layouts to reconfigure the ITC-ILO spaces. The research considers both the training rooms and the other spaces that are not directly related with the training experience.
TRAINING SPACE
LEARNING LAB
The research is organized around the new emerging concept of active learning ecology. The Active Learning Ecology is a new model that considers learning as a combination of pedagogy, environment and technology, the fundamental pillars for creating more active and experiential training sessions. In this new learning ecosystem the environment plays an essential role and is considered a “THIRD TRAINER”
OFFICE SPACE
PEDAGOGY SOCIAL SPACE
ENVIRONMENT
TECHNOLOGY