EMILA
SIRAKOVA
Emila Sirakova, in dialogo con la contemporaneitĂ attraverso le considerazioni inattuali della classicitĂ , dunque con parole supercontemporanee. Oggi ci si balocca col corpo elettrico facendo ammuina al povero Ray Bradbury, ma lei sussurra nelle tenebre interconnesse dellâattualitĂ cafona con le sue anatomie di corpi onirici onirici. Internet Internet, Facebook e Twitter (che nome delizioso per la portineria delle esternazioni non richieste), le applicazioni per iPhone (sapevo di carte, applicate appunto, alle pagine di libri illustrati di pregio, ma questa delle applicazioni allâetere suona come il capocottaro che tenta di berciare Shakespeare) e androidi vari (meglio gli zombies di Romero, sono piĂš cĂłlti nella loro bestialitĂ ) ci mordono alle caviglie come cagnetti attaccabrighe attraverso lâouting virale della privacy i cialtronesca i lt stesa t suii b balconi, l i lâlâuniverso i dellâinutile da condividere con gli amici tuoi e i loro amici. Questa non è lâepoca dellâimmagine e basta, questa è llâepoca epoca dellâimmagine3 dell immagine3, cioè dellâimmagine dell immagine elevata al cubo, uno stato di cose di inesausta potenza come lâincubo del terzo episodio della serie Alien, titolato appunto Alien3. Unâepoca in cui la favella conta poco o quando vâè, viene conculcata e offesa dal p peso nulla. E, q dâimmagini assordanti. Oppure vien scambiata per vaneggiamento.