Dal divo al marchio e ritorno

Page 20

1.2 DALL'EROE, AL DIVO, AL “FAMOSO”: LA CELEBRITÀ CONTEMPORANEA.

Nello configurazione tipica della cultura occidentale la figura dell’individuo speciale si è mantenuta nel tempo con le necessarie differenze dovute ai cambiamenti sociali. Il concetto di individuo speciale è generico e indica un uomo, o una donna, che si distingue dal comune, per le sue gesta, per le sue qualità o per il suo valore, e viene elevato a modello o alla condizione di semi-divinità. Nella mitologia antica, come anche nel romanzo, la figura dell’individuo speciale si è tradotta nel ruolo dell’eroe. “One of the oldest of man’s visions was the flash of divinity in the great man. He seemed to appear for reasons men could not understand, and the secret of his greatness was God’s secret. (…) For our purposes it is sufficent to define a hero as a human figure –real or imaginary or both– who has shown greatness in some achivement.” * Non è così semplice e immediato considerare le “narrazioni” dell’epoca in cui viviamo come mitologie, dal momento che il concetto di mitologia è legato, nella concezione comune, ai miti antichi; tuttavia, è proprio di questo che si tratta: di mitologie contemporanee, i cui protagonisti e antagonisti, contesti e valori sono altri rispetto al passato. Sembra che l’individuo speciale, l’eroe di una volta, oggi sia stato sostituito da un’altra figura, quella del famoso; il concetto di famoso, a noi tutti ben chiaro, in realtà non esiste da molto, ma nasce da quella serie di eventi e condizioni che chiamiamo “Rivoluzione grafica” o dei media. Se il concetto di individuo speciale sembra accomunare le due figure (eroe e famoso), lo scarto tra i due concetti è rilevante, soprattutto se si considera l’evoluzione della fama negli ultimi decenni, sempre più slegata dalla qualità e dal talento. “Of course, there never was a time when ‘fame’ was the same as ‘greatness’. But, until very recently, famous men and great men were pretty near the same group.” ** Infatti, se la “grandezza” definisce uno stato essenzialmente qualitativo, la fama indica una posizione relativa, una scala di importanza e dunque una condizione quantitativa, quella della popolarità: i numeri dei milioni di telespettatori e delle riviste vendute, dei televoti ecc. La “Rivoluzione grafica”, di cui parla lo storico americano Daniel J. Boorstin nel 1961, improvvisamente “ci ha fornito, tra le altre cose, il concetto di celebrità fabbricata”, facendoci * Boorstin, 1961, pag. 45. ** Boorstin, 1961, pag. 46.

20


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.