FranchisingTime 6/2016

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anno IV n. 6

Novembre-Dicembre 2016

PRODOTTI E SERVIZI PER IL FRANCHISOR E IL FRANCHISEE

notiziario | dal mondo del franchising Prodotti & servizi | intervista a Filippo Arroni di MediaStoke Eventi | Franchising & Retail Expo 2017


ORIGINAL

MAG FLESSIBILITÀ disponibile per le catene delle diverse aree merceologiche

QUALITÀ dei contenuti e delle immagini

ORIGINALITÀ un servizio esclusivo e su misura


editoriale

Happy New Year Dedichiamo l’editoriale di fine anno a un incontro di una organizzazione protagonista nel mondo del commercio e alle varie tematiche che ne sono emerse. Durante l’appuntamento annuale organizzato a metà dicembre da CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali per i propri soci, si è parlato dei risultati raggiunti e, soprattutto, delle prospettive future. Il presidente Massimo Moretti ha aperto i lavori, sottolineando come i centri commerciali di oggi rappresentino un fenomeno sociale straordinario, che richiede la dovuta attenzione: tra i 4 e i 6 milioni di persone infatti scelgono di trascorrervi del tempo ogni giorno; nel 2016 sono stati realizzati circa trecentomila mq di centri commerciali e questo ha comportato spesso il recupero di cosiddetti brown field, un importante incentivo per il settore dell’edilizia (sono stati investiti infatti tra i 50 e i 200 milioni euro per costruire ciascun centro commerciale) e un aumento delle assunzioni (si tratta infatti di almeno mille nuove assunzioni per ciascun centro) nonché un fattore evidente di crescita economica; a seguire sono stati analizzati i consumi e si è constatato che, dopo ben sette quadrimestri di crescita, c’è stata una battuta d’ar-

resto e una contrazione dei consumi, che nel terzo quadrimestre sono diminuiti del 2,8%. Questo dato, in parte fisiologico, è anche dovuto all’incertezza complessiva del momento. Un ulteriore argomento trattato riguarda il dialogo costruttivo con l’OPMI, Osservatorio Parlamentare del Mercato Immobiliare, presieduto dal senatore Vincenzo Gibiino, per discutere delle necessità del CNCC, riconosciuto a tutti gli effetti come un importante driver di crescita dell’economia italiana; lo stesso senatore Gibiino ha dichiarato: “I tempi necessari per l’apertura dei centri commerciali in Italia sono troppo spesso biblici. Dal progetto all’avvio dell’attività passano anche dieci anni. Una situazione inaccettabile che disincentiva fortemente gli investimenti stranieri e nazionali nel nostro Paese, a discapito dello sviluppo di un settore economico dalle grandi potenzialità; insieme alla senatrice Maria Spilabotte sto lavorando alla stesura di un disegno di legge delega del governo, che sarà poi condiviso dall’OPMI, con l’obiettivo di semplificare e armonizzare la legislazione autorizzativa, sia di natura commerciale che edilizia, per l’apertura dei centri, ad oggi di totale competenza degli organi territoriali”. E ha aggiunto: “Crediamo sia indispensabile una sorta di legge obiettivo che tracci le linee guida alle quali re-

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editoriale

gioni, enti locali ed enti autorizzativi dovranno attenersi, pur nel rispetto delle competenze degli stessi. I centri commerciali italiani, frequentati ogni giorno da oltre 5 milioni di visitatori, con vendite che dal 2014 ad oggi hanno mostrato ininterrottamente un trend di crescita, rappresentano un vero e proprio motore dell’economia nazionale e anche per questo motivo devono essere sostenuti e non osteggiati. Nel futuro prossimo i centri potrebbero essere altresì protagonisti del recupero di aree dismesse delle periferie cittadine o elementi di riqualificazione dei centri storici, nell’ottica di limitare il più possibile il consumo del suolo. L’Osservatorio vuole dare il proprio contributo, puntando al superamento di problematiche oggettive e all’effettiva velocizzazione dei processi”. Anche Stefano Mantella, dell’Agenzia del Demanio, ha sottolineato i benefici apportati dal recupero di aree per destinarle allo sviluppo di centri commerciali; il primo valore evidenziato è quello che deriva dall’entrata economica immediata e dal risparmio sul costo di bonifica; il secondo valore è legato al recupero dei beni, in questo caso del suolo o di alcuni immobili industriali dimessi; inoltre la bonifica

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ambientale e la riqualificazione sociale vanno sempre di pari passo. Paolo Sangalli, vice presidente di IBM, ha descritto le recenti innovazioni tecnologiche e i nuovi strumenti dell’IOT (Internet of Things) e dell’Internet of Emotions, che permettono di conoscere in modo più approfondito i consumatori e il marketplace. Fabrizio Valente, founder partner Kiki Lab, ha raccontato come l’informatica e l’e-commerce rivoluzioneranno il mondo e le attività dei centri commerciali; i cambiamenti tecnologici permetteranno di mappare prodotti, clienti e magazzini e conoscere e utilizzare i dati in ogni momento. Durante il workshop pomeridiano “Fattori di successo di un centro commerciale” Moretti ha commentato: “I centri commerciali si possono considerare dei nuovi social hub: social, perché la gente desidera andarci (sono visti infatti come un luogo bello, divertente e sicuro); hub, perché i centri commerciali diventano dei centri di aggregazione e attorno a essi aumentano anche uffici, case e turismo”. Auguri!


sommario anno IV n. 6 novembre-dicembre 2016

3 editoriale Happy New Year

7 notiziario dal mondo del franchising e del retail

18 prodotti & servizi MediaStoke: la partita si giocherà sempre di più sulle mappe

20 eventi Franchising&Retail Expo 2017

22 osservatorio l’innovazione nel Retail: gli investimenti in digitale crescono, ma valgono ancora meno dell’1% del fatturato


nomi

Agenzia del Demanio, 4 Apple, 18 Arctic Parka, 15, 16 Arroni Filippo, 18, 19 Assofranchising, 20 Auchan Cesano Boscone Centro Commerciale, 8 Auchan Napoli Centro Commerciale, 8 Bariblu Centro Commerciale, 8 Bing, 18 Boccalatte Piero, 14 Burei Francesco, 10 Carosello Centro Commerciale, 8 Champion, 9 Cigierre, 7 City Life Shopping District, 8 Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, 3, 7 Corpore Sano-Smart Clinic, 7 CRAI, 14 CRAI Codè, 14 Cushman & Wakefield, 12, 13 DentalPro, 7 DIM, 9 DOCTOR GLASS, 20 Elnòs Shopping, 12 Emaar Square, 13

Fiorella Rubino, 10, 11 Franchising&Retail Expo, 20, 21 Freccia Rossa Centro Commerciale, 8 Gibiino Vincenzo, 3 Globo Centro Commerciale, 8 Google Maps, 18 Guscio Store, 7 H3G, 18, 19 Hanes, 9 Hanes Italy, 9, 10 HanesBrands Inc., 9 Hoegstedt Hans, 11 I Gigli Centro Commerciale, 8 I Petali Centro Commerciale, 8 IBM, 4 IGD SIIQ, 8 IKEA Centres, 12 Il Centro, 8, 12 Iper La Grande I, 7 Iperfamilia, 7 Kiki Lab, 4 Larry Smith, 8 Le Cotoniere Centro Commerciale, 9

Lovable, 9, 10 Lovisetto Marco, 20 Mantella Stefano, 4 MediaStoke, 18, 19 Miroglio Fashion, 11 Mongolfiera Centro Commerciale, 8 Mongolfiera Taranto Centro Commerciale, 8 Montecatini Centro Commerciale, 8 Moretti Massimo, 3, 4 Noemi, 11 NYSE, 9 Old Wild West, 7 OPMI, 3, 4 Original Marines, 7 Panicunzatu - Sicilan Bakery, 7 Perego Alessandro, 22 Playtex, 9 Politecnico di Milano, 22, 23 Pontiggia Valentina, 23 Posnania, 14 Prestofresco, 14 Procacciante Marco, 21

bimestrale, anno IV, numero 6 novembre-dicembre 2016 edizione free press digitale

Val di Chienti Centro Commerciale, 8 Valente Fabrizio, 4 Vegas III, 13 ViaVai, 7 Vision Group, 21 VisionOttica, 21 W.P. Lavori in Corso, 15 Waze, 18 Wonderbra, 9 Woolrich Europe, 15 Woolrich Inc., 15 Woolrich International, 15, 16 Zuiki, 7

Redazione e pubblicità: Studio Batella s.a.s. redazione@franchisingtime.it adv@franchisingtime.it tel. 327 1534623 Ufficio di redazione: c/o Studio Batella s.a.s. Via Orio Vergani, 2 01100 Viterbo (VT)

Taylor Justin, 13 TomTom, 18

RE/MAX, 20 Rich John, 15

Direttore responsabile Fausto Batella direzione@franchisingtime.it

PRODOTTI E SERVIZI PER IL FRANCHISOR E IL FRANCHISEE

San Giuliano Centro Commerciale, 8 Sangalli Paolo, 4 Sapino Antonio, 14 Sapino Sebastiano, 14 Sedici Pini Centro Commerciale, 8 Share N’Go, 18 Spilabotte Maria, 3 Statista.com, 18 Synbiofood, 7

Amministrazione e sede legale: la testata FranchisingTime è di proprietà di Studio Batella s.a.s. Progetto grafico: Alessio Batella

Pubblicazione bimestrale reg. presso il Tribunale di Viterbo il 21/04/2013 al n. 2/13 Registro Stampa

www.franchisingtime.it

Le opinioni degli autori, impegnano soltanto questi ultimi e non configurano, necessariamente, l'orientamento di pensiero della rivista o dell’editore. © 2017


notiziario

i premi 2016 di CNCC

Durante il Christmas Meeting, l’appuntamento annuale organizzato dal CNCC per i propri soci (vedi anche l’editoriale), sono stati assegnati i Retailer Awards 2016, prestigiosi premi che riconoscono dei meriti nel mondo dei centri commerciali e del retail. Anche quest’anno, durante la seconda edizione dell’evento di assegnazione, erano in gara le

migliori insegne nei vari settori merceologici, con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera e delle insegne che hanno scelto il canale di vendita dei centri commerciali. Si sono candidati gli operatori italiani e internazionali presenti in Italia con almeno tre punti vendita al dettaglio, che sono stati valutati da una giuria di esperti e professionisti in fun-

zione dell’immagine, dell’originalità del concept, della completezza/innovazione dell’offerta, del servizio ai clienti, della capacità di risposta alla domanda e alle esigenze del consumatore, della sostenibilità e di tutte le variabili ritenute strategiche per il successo commerciale. I vincitori delle rispettive categorie sono stati i seguenti:

Per la categoria BIGBOX Iper, La Grande I presso Il Centro, Arese Iperfamila – Progetto Sane’ presso Etnapolis, Belpasso

Per la categoria Leisure e Servizi Corpore Sano-Smart Clinic DentalPro

Per la categoria Temporary e Chioschi Guscio Store

Per la categoria Ristorazione e Food Old Wild West Panicunzatu – Sicilian Bakery Synbiofood

Premio dello sponsor Svicom Gruppo Cigierre

Per la categoria STORE Zuiki Original Marines

Premio della community ViaVai

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notiziario

Durante la serata si è svolta anche la quattordicesima edizione dei Marketing Awards che ha visto 39 candidati sottoporsi al ri-

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goroso vaglio della giuria. Il vincitore del Marketing Award 2016 è stato il Centro Commerciale Carosello – “We Live

Shopping”. Nelle seguenti categorie sono invece stati assegnati i rispettivi Certificate of Merit 2016:


notiziario

nuove aperture per Lovable

Hanes Italy, azienda proprietaria del brand Lovable e parte del Gruppo HanesBrands Inc., player mondiale nel settore dell’abbigliamento per tutti i giorni (intimo, t-shirt, calze, collant), annuncia l’espansione della catena di negozi monomarca Lovable sul territorio italiano, a partire dalle nuove aperture in Campania e Sicilia prima di fine anno. Sulla scia della recente inaugurazione del negozio Lovable ad Avellino – inaugurato lo scorso 12 no-

vembre in Corso Vittorio Emanuele 40 – Salerno e Catania sono state le città dove l’Azienda ha scelto di approdare con la propria rete di punti vendita monomarca. Nel capoluogo campano, il negozio Lovable è ospitato all’interno del Centro Commerciale “Le Cotoniere” (a Salerno, in Via Dei Greci 5) che ha aperto al pubblico martedì 6 dicembre; mentre a Catania Lovable ha aperto i battenti il 10 dicembre in via Leopardi 39, una delle principali vie

dello shopping cittadino. I due nuovi punti vendita vanno a rafforzare la presenza dell’insegna al sud, dove il numero di store monomarca Lovable raggiunge così quota 36 confermando la volontà dell’azienda di continuare a investire nel Mezzogiorno. Nello specifico, la catena retail Lovable è già presente in Campania con altri nove punti vendita e in Sicilia con altri dodici; questi si aggiungono a un negozio in Molise, quattro in Calabria e otto in

L’Azienda Hanes Italy, proprie taria del marchio Lovable (ww w.lovable.it), è parte del Gruppo HanesBrands Inc. (www.hanes.com) quotato al NYSE, con circa 70.000 dipendenti in più di 40 Paesi (nelle Americhe, in Eur opa , Asia e Australia) e un fatturato annuo pari a circ a 6 miliardi di dollari. Nel portfol io, HanesBrands vanta marchi leader in diversi Paesi, tra cui Hanes, Playtex, Wo nderbra, Lovable, DIM e Champion. Tra i Paesi Top 5 per rilevanza internazion ale all’interno del Gruppo, Hanes Italy ha sede a Ber gamo – cuore dell’R&D aziendale – 400 dipendenti e 70 agenti sul terr itorio, e opera su scala nazion ale attraverso tutti i principali canali di vendita. Il bra nd di punta è Lovable, marchio italiano che dal 1962 ha contribuito in maniera significativa a innovare l’industr ia dell’intimo.

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Puglia. “La rete di negozi Lovable al sud ha registrato una crescita importante negli ultimi anni, grazie soprattutto alla formula del franchising. È questa la direzione in cui intendiamo proseguire il nostro sviluppo sul territorio, certi che il successo della catena di punti vendita Lova-

ble monomarca rappresenti un’interessante opportunità di business per gli imprenditori locali” ha commentato Francesco Burei, AD di Hanes Italy. “Le aperture di Avellino, Salerno e Catania si inscrivono in un più ampio piano di espansione della catena retail, rivolto non solo

alle regioni del Mezzogiorno ma intrapreso da Hanes Italy su scala nazionale, che troverà ulteriore sviluppo nel 2017”. La rete di negozi monomarca Lovable conta oggi 133 punti vendita in tutta Italia; dei 36 situati al sud, ben 26 sono gestiti in franchising.

Fiorella Rubino lancia Online Only

Fiorella Rubino lancia per la prima volta una capsule collection che mette insieme tre caratteristiche distintive, dando vita a un progetto unico nel suo genere. Made by fans. Una capsule collection creata dagli stilisti del brand dopo aver raccolto, per

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più di tre mesi, suggerimenti, indicazioni, commenti dalla grande community online di Fiorella Rubino. Una community con un alto livello di fedeltà al brand e che conta più di 170.000 fan sui social network. Gli stimoli provenienti dalla rete sono stati incrociati attraverso le

analisi dei trend al fine di verificare quali fossero i prodotti più ricercati e le più interessanti tendenze che emergono dalle sfilate. Made in Italy. Il lungo lavoro di analisi e di ascolto della rete ha portato alla creazione di una capsule collection rigorosa-


notiziario

mente “Made in Italy”, proprio fast fashion all’interno del mon- dita esclusiva sul sito ufficiale del per garantire la massima quali- do curvy”. I capi della collezio- brand www.fiorellarubino.com tà ed attenzione al dettaglio: 15 ne Online Only saranno in ven- a partire dal 6 dicembre 2016. capi connotati in stile fashion; capi pensati espressamente per la sera e per le altre occasioni speciali. Made only for the web. La particolarità di questa capsule collection sta anche nel seguire un percorso digitale al 100%. Nata, sviluppata e raccontata dalla rete per poi essere venduta esclusivamente online, accompagnata dalla voce di una selezione di blogger vicine al mondo curvy. “Il progetto Online Only – ha sottolineato Hans Hoegstedt, AD di Miroglio Fashion – si colloca all’interno di un percorso di crescita del brand che, a partire dall’autunno 2016, ha dato vita a una serie di operazioni e progetti innovativi come ‘Fiorella GO!’ e ‘No Size’ dove il focus è sempre sul prodotto. Progetti che hanno registrato ottime performance e che parallelamente sono stati accompagnati dal fortunato connubio del brand con una testimonial d’eccezione come Noemi, fantastica artista interprete della campagna stampa autunnale di Fiorella Rubino, espressione vitale e gioiosa dell’immagine di un brand che ha saputo portare lo stile e le tendenze del

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lo sviluppo di nuovi centri commerciali in Europa Secondo una ricerca condotta da Cushman & Wakefield, circa 8,1 milioni di mq di nuovi centri commerciali apriranno in Europa durante il secondo semestre del 2016 e tutto il 2017, con una particolare attenzione all’intrattenimento, attraverso il quale gli operatori si propongono di migliorare la “customer experience”. Il report sullo sviluppo di centri commerciali in Europa (Eu-

ropean Shopping Centre Development Report) mostra come la disponibilità di nuovi centri commerciali registri un’accelerazione dopo un primo semestre 2016 piuttosto debole, durante il quale sono stati completati solo 1,3 milioni di mq di nuovi spazi, con un calo del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Tra tutti i centri ultimati, il 40% si trova in Russia e in Tur-

chia. L’Italia, con l’apertura de Il Centro ad Arese nel mese di aprile, si colloca al quarto posto con 93.000 mq di nuova GLA completata nel primo semestre del 2016. Nella seconda parte dell’anno, da evidenziare l’apertura di Elnòs Shopping a Roncadelle, il secondo centro commerciale di IKEA Centres in Italia che, con una superficie complessiva di 88.000 mq, rappresenta il più

I TOP 10 PAESI per mq aperti nel primo semestre 2016 Turchia Russia Francia Italia Romania Polonia Svezia Germania Croazia Belgio ,0

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Nuovi Centri Commerciali Ampliamenti

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Fonte: Cushman & Wakefield


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grande centro commerciale della provincia di Brescia. Se tutta la superficie prevista nel continente europeo sarà consegnata in tempo, il totale dei centri commerciali passerà da 156,3 milioni di mq – registrati alla fine del primo semestre 2016 – a 164,4 milioni di mq entro la fine del 2017. Justin Taylor, head of EMEA Retail di Cushman & Wakefield, ha dichiarato: “È un momento particolarmente interessante per lo sviluppo di centri commerciali. Le proprietà si impegnano più di quanto abbiano mai fatto in passato per comprendere le motivazioni e i comportamenti di acquisto, così da garantire che i nuovi centri si mantengano appetibili per i consumatori finali. Questo si riflette nelle attività di sviluppo, dal momento che i centri commerciali nella maggior parte dei paesi europei cercano di inserire elementi che possano aggiungere valore sul piano esperienziale per attrarre i clienti”. Le attività di sviluppo si espanderanno anche in Europa Centrale e Orientale, secondo le previsioni, con l’aggiunta di 2,4 milioni di mq di nuovi centri commerciali nel secondo semestre 2016 e di 2,6 milioni di mq nel 2017. La Rus-

LE 5 CITTA' AL TOP IN EUROPA OCCIDENTALE mq in sviluppo nel secondo semestre 2016 e 2017 Parigi Goteborg Marsiglia Helsinki Madrid ,0

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Nuovi Centri Commerciali Ampliamenti

Fonte: Cushman & Wakefield

LE 5 migliori CITTA' mq in sviluppo nel PRIMO semestre 2016-2017 Istanbul Mosca Ankara Varsavia Bucarest ,0

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Nuovi Centri Commerciali Ampliamenti

Fonte: Cushman & Wakefield

sia, nonostante la congiuntura economica negativa in atto nel paese, guida la classifica con 2,3 milioni di mq in consegna entro la fine del 2017,

tra cui spicca il Vegas III di Mosca (119.467 mq). Il 2017 vedrà anche l’apertura del gigantesco Emaar Square (150.000 mq) in Turchia, un

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mercato in cui i valori demografici e la crescita dei consumi trainano lo sviluppo di nuovi centri commerciali, pur a

fronte della maggiore cautela dei promotori dovuta ai problemi geopolitici della regione. Un altro importante progetto

– Posnania (100.000 mq) – è stato inaugurato a Posnan, in Polonia nel secondo semestre del 2016.

CRAI e Prestofresco

CRAI Codè, importante realtà distributiva del Gruppo CRAI ubicata nel nord ovest, mette a segno una strategica operazione di ampliamento con un accordo di affiliazione di 70 negozi con insegna Prestofresco. I 70 negozi Prestofresco, che sono presenti in Piemonte, Lombardia e Liguria, gestiranno nell’assortimento dei loro punti di

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vendita tutte le linee di prodotti a marchio CRAI; sarà previsto infatti l’affiancamento sulle insegne del logo CRAI, ed usufruiranno di tutti i servizi del centri distibutivi Codè e della centrale CRAI. Il formato dei negozi copre sia il cluster più tipico di prossimità che quello di dimensioni più grandi, utilizzato nel formato di attrazione. “Questo ingresso – ha dichiarato il presidente di CRAI Secom e di Codè Piero Boccalatte –

qualifica ancor di più CRAI Codè che, all’attuale rete di 290 negozi, aggiunge appunto i negozi Prestofresco ben radicati sul territorio e di proprietà della famiglia Sapino, con al vertice il presidente e amministratore delegato Sebastiano Sapino e l’amico di lunga data Antonio Sapino, presidente onorario della società. Sono certo che questo ingresso rappresenterà un nuovo slancio di crescita per Codè e per Prestofresco grazie alle sinergie di sistema che questo accordo porterà”.


notiziario

arriva Woolrich International

Woolrich Inc., la più antica azienda americana di abbigliamento outdoor, e Woolrich Europe, società del gruppo W.P. Lavori in Corso licenzia-

taria del marchio per l’Europa e l’Asia, hanno annunciato oggi di aver completato una fusione che prevede la costituzione di una nuova holding,

Woolrich International, che avrà la responsabilità di guidare e accelerare lo sviluppo e la crescita futura del brand Woolrich sul mercato nordamericano e

Fondata in Pennsylvania nel 183

0 da John Rich con la costituzion e del Woolrich Woolen Mill, il più antico lanifici o a ciclo integrato ancora fun zionante in Usa, Woolrich Inc. rappresenta l’ec cellenza dell’industria americana outdoor. La sua storia attraversa la Guerra Civ ile americana, periodo nel qua le è fornitor e ufficiale di abbigliamento e di coperte per l’esercito. Col tem po, l’azienda si è evoluta fino a divenire un bra nd di riferimento per l’abbig liamento outdoor autentico americano, legand o la tradizione e la tecnica artigianale nella manifattura alla realizzazione di capi che garantiscono funzion alità, protezione, resistenza e lunga durata.

W.P. Lavori in Corso è partner di Woolrich dal 1984, inizialmente come distributore del brand e in seguito nel 1998 acquisendo la licenza di design, produzione e distribuzione dei prodotti Woolrich, dapprima in Italia e successivamente in Europa e in Asia. Grazie al lancio della collezione Woolrich John Rich & Bros., riconosciuta a livello internazionale per Arctic Parka, Woolrich è diventato uno dei principali brand nel mercato outerwear contemporaneo, presente oggi in 45 Paesi, con una rete di 25 negozi.

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notiziario due capi Arctic Parka

nel resto del mondo. L’accordo comprende tutte le attività industriali, i diritti associati al marchio e l’intera rete distributiva. I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti. Woolrich International avrà sede legale a Londra, con uffici operativi a New York, Woolrich in Pennsylvania, Bologna e Milano. La nuova società, che impiegherà complessivamente 300 persone, prevede di chiudere l’anno fiscale 2016 con un fatturato di 170 milioni di euro. L’operazione consentirà ulteriori opportunità di sviluppo per il brand Woolrich, con una crescita annua media del 12% nel periodo 2017-2020, e una previsione di un fatturato di 266 milioni entro il 2020, con una forza lavoro di 500 persone. Questa espansione è supportata da un piano di investimenti di circa 45 milioni, con l’intento di raggiungere un totale di oltre 60 punti vendita. Woolrich International ha come obiettivo al termine della realizzazione del piano quadrien-

nale una IPO presso una borsa internazionale, al fine di sostenere la seconda fase di crescita sui mercati emergenti e con più alto potenziale. L’attuazione

dell’IPO sarà valutata anche alla luce di alleanze strategiche che possano portare ad una accelerazione della realizzazione del piano 2017-2020.

Notiziario chiuso in redazione il 20 dicembre 2016

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CONDIVISIONE confronto continuo con il brand

PROGETTO GRAFICO DEDICATO

CONTENUTI SPECIALI articoli e servizi esclusivi e inediti; immagini delle migliori agenzie globali

2017

immagine coordinata e personalizzata

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LA RIVISTA DELLA LOCAZIONE FINANZIARIA

fondata nel 1989

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nuova serie dal 2005


prodotti & servizi

la partita si giocherà sempre di più sulle mappe

In un articolo pubblicato di recente abbiamo raccontato come attrarre più consumatori nei punti vendita, grazie alle strategie messe a punto da MediaStoke; con questa intervista all’amministratore delegato Filippo Arroni, abbiamo voluto focalizzare gli aspetti essenziali di alcuni dei tanti servizi offerti dall’agenzia.

Il management di una catena franchising che già dispone di un numero significativo di PV da che parte può iniziare per utilizzare i vostri servizi e verificare i risultati nel più breve periodo possibile? Per i Retailer, la “partita” si giocherà sempre di più sulle mappe: secondo una ricerca pubblicata da Statista.com, nel mondo si contano oltre un miliardo di ricerche su mappa alla settimana. È, quindi, fondamentale, per un qualsiasi Brand che abbia punti vendita e che voglia sfruttare al meglio le enormi potenzialità date dal Digital e soprattutto dal Mobile, essere sulle mappe e avere delle landing page ottimizzate per ogni negozio. MediaStoke è il partner ideale in Italia per supportare i Retailer in tali attività, avendo un portafoglio di prodotti unico ed esclusivo in ambito Location Based Advertising. Inoltre, è l’unica Agenzia in Italia in grado di posizionare i punti vendita dei propri clienti su

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qualsiasi mappa accessibile da Digitale (Waze, Google Maps, Apple, Bing, etc.), oltre che inserire gli stessi all’interno dei navigatori dei principali costruttori automobilistici, del servizio di car sharing Share N’Go e su TomTom. Se, al contrario, il vostro interlocutore è il responsabile di un nuovo progetto di franchising, quali saranno i primi passi che gli potreste consigliare per organizzare al meglio anche la comunicazione, in termine di store traffic, verso i potenziali affiliati? Vale lo stesso ragionamento appena fatto sulla presenza indispensabile sulle mappe. Oltre a ciò, suggerirei di testare alcuni strumenti efficaci quali gli SMS – MediaStoke gestisce in esclusiva il DB di H3G – e Waze, principale navigatore Mobile al mondo e tra i più potenti tool di marketing in mano ai Brand per generare traffico sui propri store. A livello di creatività, invece, farei degli “AB Test” su target diversi e sceglierei poi per la campagna “always on” quelle con i risultati migliori in termini di interazione e “drive me there”. Ci potete segnalare gli aspetti più significativi in relazione ai servizi di targeting, LBA, format video, che vi hanno visti protagonisti? In ambito video lavoriamo, direttamente o in collaborazione con i centri media, con i principali investitori pubblicitari; quindi, anziché soffermarmi su una singola case history, preferisco focalizzarmi sui nostri punti di forza, grazie ai quali siamo en-


prodotti & servizi

trati ormai stabilmente nel media-mix di alcuni tra i più importanti clienti. In primis, le performance, che si attestano su valori fuori dallo standard; spesso, infatti, veniamo chiamati per incrementare i risultati delle campagne. In secondo luogo, i nostri formati video, che sono apprezzati perché unici, sempre in focus e particolarmente adatti allo storytelling. Siamo molto concentrati sul Mobile e riteniamo che sia lo strumento più efficace per portare importanti volumi di prospect all’interno dei punti vendita dei nostri clienti. Questa è una delle ragioni per cui guardiamo con particolare attenzione al settore Retail e abbiamo un portafoglio ricco di strumenti di LBA. Ad esempio, attraverso gli sms di H3G, pianifichiamo campagne geo-localizzate per aumentare lo store traffic. Possiamo approfondire i vantaggi della suite di Holistic Analytics? La capacità di “sensorizzare” luoghi fisici e virtuali e di saper riconciliare tutte queste source di dati in un’unica piattaforma, rappresenta un valore enorme per le aziende e risponde alla loro esigenza di sviluppare un approccio olistico al cliente, che ne migliori la conoscenza in Real Time, sulla base delle interazioni che genera all’interno dei punti vendita, dei prodotti che acquista e del suo comportamento in ambiente digitale, sulle proprie properties o su quelle di terzi. MediaStoke supporta i propri clienti su queste tematiche attraverso la suite integrata di Holistic Analytics di Shiny, che permette la raccolta, l’elaborazione e l’analisi Real Time

Filippo Arroni Ad MediaStoke

di dati comportamentali relativi ai canali Web, Video, Mobile, App e Social e il conseguente arricchimento dei dati presenti nei loro CRM. …e dell’in-car advertising? In virtù della crescente penetrazione degli smartphone, il Marketing sarà sempre più “Map Centrico” e, quindi, poter essere presenti con i propri punti vendita sui navigatori delle auto rappresenta un’enorme opportunità per il Retail. Share N’Go è il primo esempio di In-car advertising, ovvero la possibilità di cliccare su un’offerta – visualizzata in prossimità di un punto vendita – e ricevere sul telefono, via SMS, o via mail, un coupon da “spendere” nel negozio.

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• eventi | FRANCHISING&retail EXPO

le risposte di alcuni marchi che parteciperanno al Franchising&Retail Expo 2017 di Bologna

“Abbiamo scelto di essere presenti al Franchising&Retail Expo perché riteniamo sia uno dei principali appuntamenti del settore franchising in Italia, non solo una vetrina ma una vera e propria occasione di contatto”. RE/MAX ha rivoluzionato il mondo del franchising immobiliare, abbandonando il vecchio impianto piramidale che fa discendere ruoli e compiti in modo verticale a favore di un più moderno modello circolare, basato sul modello dello studio associato. Ad un unico franchisee centrale fanno capo gli agenti immobiliari (consulenti), collaboratori che partecipano a costi e ricavi in modo uguale e trattengono la maggior parte delle provvigioni in rapporto ai propri risultati.

Alcune risposte di Marco Lovisetto, general manager di DOCTOR GLASS.

Quale deve essere secondo voi il tratto principale di Franchising&Retail Expo? Il tratto principale di Franchising&Retail Expo è la possibilità di dare pregio al modello franchising: un sistema che abbatte i rischi imprenditoriali basando il successo sul trasferimento di un know-how consolidato. La presenza di Assofranchising a tutela della manifestazione cosa significa per voi? Assofranchising è sinonimo di tutela e garanzia sia per i franchisor sia per i franchisee. La sua presenza nobilita la manifestazione ed è stata un elemento fondamentale nella decisione della nostra partecipazione. Marco Lovisetto

Franchising&Retail Expo ha già ospitato ed ospiterà delegazioni internazionali. Siete interessati ad alcuni Paesi in particolare per il vostro sviluppo? Il nostro è un franchising nazionale, le leve che governano i mercati internazionali nell’ambito del-

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• eventi | FRANCHISING&retail EXPO

la riparazione e sostituzioni cristalli per auto sono molto diverse dalle nostre. Al momento non prevediamo uno sviluppo internazionale ma confrontarsi con franchising stranieri è sempre un arricchimento culturale ed organizzativo per ogni franchisor.

Le risposte di Marco Procacciante, AD di Vision Group Spa.

Franchising&Retail Expo è giunta alla sua seconda edizione. Quali sono le vostre sensazioni? Su cosa secondo voi è necessario puntare? L’esperienza del 2016 è stata positiva perché ci ha permesso di presentare l’insegna VisionOttica e la nostra proposta di affiliazione, unica nel settore dell’ottica. L’insegna VisionOttica è, infatti, un’insegna glocal nata con l’obiettivo di valorizzare la professionalità dell’ottico e, allo stesso tempo, fornire prodotti e servizi di qualità ai consumatori. Temi quali la prossimità, l’innovazione e la qualità del servizio saranno cruciali per il successo delle reti in franchising, conseguentemente la fiera deve essere in grado di attirare imprenditori ben radicati nel territorio e con questo tipo di attitudine. La partecipazione a questo evento offre, inoltre, la possibilità di confrontarsi con altri retailer e condividere informazioni e best practices. Un’occasione preziosa per arricchire e ispirare l’operato e la progettualità delle singole realtà. Qual è il vostro profilo ideale di franchisee? Il nostro profilo ideale è un imprenditore che già opera, o si accinge ad operare, nel settore dell’ottica da indipendente e che ha desiderio di far evolvere la sua attività entrando in un gruppo in grado di supportarlo a 360° grazie a servizi commerciali, professionali e di marketing finalizzati a incrementare il suo business e a competere in maniera vinMarco cente nel mercato locale e con le catene nazionali. In ItaProcacciante lia abbiamo ottimi imprenditori e professionisti competenti che, opportunamente stimolati e guidati, sono in grado di offrire alti standard qualitativi al consumatore finale. Con l’insegna VisionOttica attiviamo un circuito virtuoso di modernizzazione che permette di essere più in linea con le nuove tendenze dei consumatori e i nuovi valori che li indirizzano.

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l’innovazione nel Retail: gli investimenti in digitale crescono ma valgono ancora meno dell’1% del fatturato

I top retailer italiani sono consapevoli che per affrontare le nuove sfide è necessario un disegno complessivo di trasformazione. Tuttavia il 65% è frenato dall’assenza di una chiara strategia di innovazione digitale nei confronti di temi come la digitalizzazione del consumatore, la complessità crescente dei processi e la competizione delle Dot Com, anche se tre su quattro si dichiarano al lavoro per definirla. L’assenza di una chiara strategia si traduce in un livello di investimento inadeguato: anche se registra una crescita interessante, passando dal 15% del totale degli investimenti annuali nel 2015 al 17% nel 2016, la spesa in digitale dei top retailer è ancora inferiore a un punto percentuale del fatturato. Queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e giunto alla sua terza edizione. “In un contesto di domanda complessivamente stagnante, il futuro dei retailer italiani è legato alla capacità di individuare target e strategie, muovendosi sul piano dell’efficienza e su quello della bontà del servizio ai clienti finali. Sono sostanzialmente gli stessi problemi che stanno affrontando i retailer tradizionali di tutte le economie avanzate, con la differenza – rispetto non solo agli Stati Uniti ma anche a molti Paesi europei – che la nostra distribuzione è estremamente frazionata

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e che le nostre imprese maggiori sono piccole” è l’analisi di Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “Sia l’efficienza sia la bontà del servizio offerto al cliente possono trarre notevoli giovamenti dalla digital transformation: una trasformazione che ha speranze di successo solo se non è vissuta come un’operazione meramente tecnica, da delegare agli specialisti dell’IT, e che spesso richiede la presenza di un ecosistema di imprese – solitamente startup per la novità dei compiti svolti – in grado di svolgere quelle funzioni di servizio che il retailer non può sviluppare in casa, perché non ne ha le competenze e/o le convenienze”. L’Osservatorio ha condotto una survey sui top retailer italiani (i primi 300 retailer per fatturato, presenti in Italia con negozi fisici) analizzandone la maturità digitale attraverso lo studio del livello attuale di adozione e dell’intenzione di adozione futura delle tre principali categorie di innovazioni: nel back-end (processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer), nella customer experience in punto vendita e a supporto dell’omnicanalità. Le innovazioni digitali nel back-end sono le più diffuse e consolidate tra i top retailer italiani: il 93% del campione ne ha adottata infatti almeno una. Gli investimenti nel 2016 sono stati maggiormente focalizzati su soluzioni di CRM (25% del campione),


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soluzioni a supporto della fatturazione elettronica e dematerializzazione (19%), sistemi ERP (18%), sistemi di business intelligence analytics (18%) e soluzioni per incrementare le performance di magazzino, come il voice picking (16%). Per il 2017, oltre il 40% dei top retailer dichiara un potenziale interesse di investimento in sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain (attraverso RFId) e soluzioni di intelligent transportation system. L’80% del campione di top retailer ha sviluppato almeno un’innovazione digitale nel front-end a supporto della customer experience in punto vendita. Le soluzioni su cui si sono concentrati maggiormente gli investimenti nel 2016 sono sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi (22%), sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty (19%) chioschi, totem e touchpoint (15%), sistemi di cassa evoluti e Mobile POS (15%) e digital signage e vetrine intelligenti (13%). Per quanto riguarda l’omnicanalità, infine, la quasi totalità dei retailer utilizza i canali digitali per supportare le fasi di pre-vendita o post-vendita, o per abilitare la vendita. Più precisamente, l’88% dei re-

tailer (era l’80% nel 2015 e il 65% nel 2014) è presente sia online sia su mobile, mentre il 10% è presente solo online e l’1% solo su mobile. Sull’online, il 35% del campione ha sviluppato un sito istituzionale per supportare il pre e post-vendita, mentre il 65% (era il 61% nel 2015) ha un sito di eCommerce per vendere online. Sul mobile, il 34% del campione ha un’iniziativa, App o Mobile site, per offrire funzionalità nel pre e post-vendita e il 55% (era il 42% nel 2015) ha un’iniziativa di Mobile Commerce. “All’interno del negozio, l’attenzione per il futuro è focalizzata su innovazioni volte a rendere il processo di acquisto più personale, ossia più rispondente alle esigenze del singolo cliente, e più esperienziale, ossia indirizzato a stupire” nota Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail del Politecnico di Milano. “Oltre il 55% dei retailer dichiara infatti di voler investire nel 2017 in sistemi di indoor positioning, digital signage e vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, tecnologie basate sulla realtà aumentata e stampanti 3D. Il successo dell’eCommerce e l’aumento della competizione da parte delle Dot Com costringono poi a una riflessione più profonda sul ruolo futuro dello store in ottica omnicanale”.

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www.leasingtime.it

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fondata nel 1989

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nuova serie dal 2005


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