Franchising & Partnership - Gennaio Febbraio 2024

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FRANCHISING PARTNERSHIP

FORTHEGROWTHOFYOURBUSINESS

10.00 CHF 10.00 EURO N.01 Anno II

FRANCESCO MINOTTI

Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mediocredito Centrale



“La mia idea è una mia idea, e l’anno in cui la rieseguo non importa” Giorgio De Chirico

Perché una nuova rivista nel settore del business? Perché cambiano i mercati, servono competenze e conoscenze aggiornate e moderne per distinguersi con le proprie strategie. Fino ad oggi abbiamo accompagnato e affiancato le aziende nella crescita supportandole nello sviluppo della propria attività e dell’impresa stessa. Lo abbiamo fatto con il sistema franchising, ma la nuova era del business detta una indispensabile evoluzione dei sistemi che si manifesta attraverso nuove aggregazioni: dalle joint venture alle partnership, dal franchising ad altri accordi e altre modalità. Tutte con una unica finalità: far crescere le imprese perché piccolo non è più bello e per essere grandi le imprese europee devono mettersi al pari delle imprese mondiali, pensiamo all’America e alla Cina dove nascono e si evolvono grandissime realtà imprenditoriali. Da trenta anni aiutiamo le imprese a crescere e seguiamo la loro capacità ad ingrandirsi. Siamo e lo diventeremo ancora di più come una sorta di agorà, un centro propulsivo, un grande mercato fatto da percorsi e da persone: i nostri esperti, i nostri consulenti e i nostri sistemi di comunicazione: dal giornale ai siti, dai blog alla piattaforma digitale, dalle news letter ai nostri social e ancora i nostri eventi, le nostre convention e l’accademy. Il nostro agorà è costituito da una serie di partnership, la nostra casa editrice ha la vocazione di evidenziare l’evoluzione dei sistemi e metterli sotto un’unica parola partnership. E proprio sulla parola partnership che vogliamo soffermare la nostra attenzione. Partnership non significa solo aggregazione tra più aziende secondo vari sistemi, ma è un valore, che, oggi, sempre di più le imprese di successo riconoscono. Il valore sta nel fare squadra, nell’essere grandi, quindi il partner non è più un semplice fornitore di servizio o di prodotto ma è parte integrante dell’azienda, è un elemento portante dell’azienda stessa. Funge da stimolo per tutta la catena che deve crescere, e si cresce insieme, e deve dare nuova linfa per i propri affiliati e la propria rete per arrivare al mercato sempre con novità, prodotti innovativi realizzati in modo eccellente. E con la nostra rivista, Franchising e Partnership, insegniamo ad aiutare la rete, facendo incontrare, grazie al rapporto di fiducia consolidato negli anni, sempre più nuovi partner. Una unione che diventa forza e il nostro lavoro sarà, con tutto il nostro agorà, stimolare, creare matching nella nostra catena del valore con tutti i nostri partner che ci affiancano per arrivare all’obiettivo finale: crescere insieme, diventare grandi. Utilizzeremo la nostra comunicazione per porci accanto all’imprenditore di successo, a piccoli imprenditori, a investitori, a imprese di successo e start up per formulare le corrette domande su aree nuove e sugli stimoli forniti dai nostri partner nella catena del valore. La nostra mission sarà migliorare l’impresa e l’imprenditore nella scoperta di nuove opportunità che possono e devono arricchire la sua offerta e far crescere l’azienda. Dare informazioni ad esempio del modo corretto di una nuova finanza agevolata, di una nuova tecnologia, un nuovo metodo contrattuale, nuovi sistemi usati da azienda di successo, con interviste a grandi personaggi, cercando di scoprire le ricette del successo ed essere da stimolo anche per gli altri. Il compito della nuova rivista e proprio andare ad approfondire e scoprire nuovi obiettivi di crescita e raccontarli. Quindi il compito è quello di una ricerca minuziosa e capillare tra gli argomenti proposti perché quello che si deve proporre deve essere proprio quello che interessa ai lettori, argomenti aggiornati in grado di ridisegnare le tradizionali attività, argomenti rivitalizzati, dando spazio anche ad un processo di internazionalizzazione.

Fabio Pasquali Direttore


GENNAIO - FEBBRAIO 2024 14 22

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PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO L’importanza delle fiere di settore VISTO DALL’ALTO Intervista a Francesco Minotti, Ammisistratore Delegato e Direttore Genereale di Mediocreedito Centrale ” AGORÀ FINANZIARIO E LEGALE Il partenariato commerciale, questo (ancora) sconosciuto

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BUSINESS APPOINTMENT Tutti i vincitori dei Mapic Awards 2023

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NEW MEDIA Le alleanze strategiche: cooperazione, partnership e accordi

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FRANCHISING & PARTNERSHIP Il nostro viaggio nel mondo dei contratti: iniziamo con quello internazionale

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FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE Fondo 394 Simest internazionalizzazione

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BUSINESS INTELLIGENTI Video marketing: come sfruttarlo al meglio per implementare un franchising

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DALLA PARTE DEL LEGALE Dove va il franchising in Italia

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MARKETING E STRATEGIE Tecnologia: opportunità o minaccia…

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TRADE MARKETING L’applicazione dell’intelligenza artificiale nella GDO

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NEW CONCEPT Tutto per la casa ma in chiave retail for senses

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BUSINESS APPOINTMENT Franchise Expo Paris: l’appuntamento per gli imprenditori

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LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA Intelligenza artificiale e marketing digitale per un successo online potenziato

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New entry News Estero News News comunicazione Le schede Franchisor

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Le schede Partner Incipit Appunti retail Abstract Agenda



NEW ENTRY A FIUMICINO ROMA UN NUOVO STORE VICTORIA’S SECRET BEAUTY&ACCESSORIZE

Apre le porte al pubblico il nuovo store Victoria’s Secret a Fiumicino (Roma), al Da Vinci, il Parco Commerciale più grande d’Italia, in partnership con Percassi, franchising partner del brand in Italia, Francia, Spagna e Portogallo. 300 metri quadri di pura femminilità. Si tratta del più grande store dal format Beauty&Accessorize ad essere presente nel nostro Paese, dove le fan del brand potranno trovare e provare una vasta gamma di prodotti glamour. Dagli imperdibili pigiami e panty, alle fragranze più iconiche, come l’intramontabile Bombshell, fino ai più recenti Tease e Bare, alle quali si aggiungono le acque profumate e le linee di prodotti per la cura del corpo, con lozioni, creme e scrub nelle diverse profumazioni tra cui poter scegliere.

CBRE NOMINA MASSIMILIANO ROSSI HEAD OF CAPITAL ADVISORS CBRE, leader globale nei servizi e negli investimenti in commercial real estate, annuncia la nomina di Massimiliano Rossi col ruolo di Head of Capital Advisors di CBRE Italy, parte del team di Capital Markets guidato da Silvia Gandellini. Massimiliano avrà il compito di offrire ai clienti una consulenza finanziaria a 360 gradi e un supporto per accedere a strumenti di equity e debito facendo leva sul network globale di CBRE. “Nel nostro percorso di crescita in Italia, puntiamo sempre ai migliori talenti sul mercato e siamo convinti di aver raggiunto l’obiettivo con Massimiliano – dichiara Mirko Baldini, CEO di CBRE Italy. “La sua profonda esperienza e conoscenza del settore bancario ci permetterà di offrire sempre più una consulenza di valore per i nostri clienti”.

APRE IL MONDADORI BOOKSTORE NEL NUOVO MERLATA BLOOM DI MILANO Mondadori Store, il più esteso network di librerie presente in Italia, apre al pubblico al Merlata Bloom Milano, il nuovo Lifestyle Center al centro del più grande progetto di trasformazione urbanistica in Italia; nel quadrante nord ovest di Milano sarà dunque a disposizione del pubblico uno spazio innovativo completamente dedicato alla cultura e all’intrattenimento. Il Mondadori Bookstore, in gestione diretta, si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione dell’intera zona urbana circostante, attraverso la costruzione di un ecosistema basato sui più elevati standard dell’urbanistica moderna, in cui tecnologia, intrattenimento, cultura, vita quotidiana e commercio convivono in perfetta armonia e nel rispetto della sostenibilità e della biodiversità.

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NEWS ESTERO

CERTIFIED ORIGINS ACQUISISCE SEGGIANO FOODS ED ENTRA NEL MERCATO INGLESE Certified Origins Italia annuncia l’acquisizione di Seggiano Foods, prestigiosa realtà inglese specializzata nella distribuzione di alimenti italiani d’eccellenza. L’operazione rappresenta un importante passo in avanti nel percorso di espansione del polo oleario nato in Italia, che attraverso questo investimento consolida ulteriormente la propria presenza a livello globale e sottolinea l’impegno nel valorizzare la qualità e l’unicità dell’agroalimentare Made in Italy nei mercati internazionali. Con l’acquisizione di Seggiano Foods, Certified Origins si posiziona in modo significativo nel mercato del Regno Unito con l’obiettivo di creare nuove opportunità di business e sinergie in Europa.

RISPARMIO CASA CRESCE ALL’ESTERO, APRE A MALTA Prosegue l’espansione all’estero per “Risparmio Casa”, il Gruppo Italiano specializzato nella distribuzione di prodotti per la cura della casa e della persona, che sbarca a Malta con un piano da 10 nuove aperture, di cui 3 già nel 2024. Il Gruppo romano, fondato dai fratelli Battistelli, prevede di completare il suo piano nell’isola nei prossimi cinque anni presidiando le principali località dell’Isola e generando circa 150 nuovi posti lavoro. Sono ormai oltre 150 i punti vendita in Italia e uno in Svizzera, con un fatturato complessivo ormai prossimo al miliardo di euro. Il primo punto vendita Risparmio Casa a Malta, di circa 1.000 metri quadrati si trova presso la località “Mosta” e impiega 15 persone. I clienti, come negli store italiani, potranno scegliere tra un vasto assortimento di prodotti per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona.

ZEGNA: UNO SGUARDO ATTENTO AI MERCATI INTERNAZIONALI II gruppo Zegna chiude il terzo trimestre 2023 con ricavi a 431 milioni, in crescita del 20,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. Considerando invece i primi nove mesi dell’anno, i ricavi sono stati pari a 1,334 miliardi (+22,9% anno su anno e del 24,8% a cambi costanti) con crescita organica del 19,2 per cento. In più come annunciato ieri, con una nota societaria, il gruppo riassumerà il controllo diretto delle attività Zegna in Corea del Sud a partire dal primo trimestre del 2024. Nelle scorse ore il gruppo tessile ha sottoscritto un’intesa con il suo partner in franchising sudcoreano che comprende la conversione dei 15 negozi Zegna presenti nella regione in punti vendita direct-toconsumer.

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NEWS NUOVA COLLABORAZIONE TRA IL CNCC ED EY

Il CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, Associazione che riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholders dell’Industria dei Centri Commerciali, è lieto di annunciare l’avvio di una nuova collaborazione con EY, network mondiale di servizi professionali di consulenza, revisione contabile, assistenza fiscale e legale, strategia e transaction. La collaborazione è finalizzata ad ottimizzare l’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio CNCC attraverso il contributo e le competenze di una prestigiosa società di consulenza. CNCC ed EY analizzeranno mensilmente i trend del settore basandosi sui dati di un panel rappresentativo, costante e omogeneo dei Centri Commerciali in Italia, offerto dall’Osservatorio CNCC, a cui partecipano 300 strutture, pari a circa 10 mila punti di vendita.

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STARBUCKS CELEBRA IL 5° ANNIVERSARIO DEL BRAND IN ITALIA A quarant’anni dalla prima visita in Italia del fondatore di Starbucks nel 1983, il sogno di Howard Schultz di portare Starbucks in Italia si avvera il 7 settembre del 2018, con l’apertura del primo store. Ha così inizio l’avventura del brand americano in Italia con la Starbucks ReserveTM Roastery Milano, nella centralissima Piazza Cordusio, l’unica Reserve Roastery ad essere presente in Europa, Medio Oriente e Africa, un tributo che Starbucks ha voluto dedicare a Milano e al nostro Paese. Starbucks celebra il 5° anniversario del suo arrivo in Italia. Da allora questa avventura è stata una sfida condivisa con Percassi, partner licenziatario del brand in Italia, che in 5 anni ha aperto in 9 regioni 30 store nelle città più suggestive della penisola, tra cui Roma, Firenze, Verona, Torino, Genova, Bari, Bergamo, con l’apertura di altri negozi entro la fine dell’anno.

STRUMENTI OSINT, UN’ARMA EFFICACE AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA Sotto il nome di Open Source Intelligence (OSINT) si cela in realtà una disciplina che risale agli albori dell’umanità ed è, in sostanza, uno sforzo per raccogliere e sfruttare informazioni da fonti pubblicamente disponibili. I progressi della tecnologia, in particolare l’adozione di strumenti di intelligenza artificiale generativa, hanno aumentato in modo significativo il potenziale dell’OSINT. Attaccanti e difensori possono ora utilizzare questi strumenti per raccogliere vaste quantità di informazioni da più fonti e utilizzarle per ricavare utili insight. L’approccio OSINT non solo può contribuire a rafforzare la sicurezza informatica delle aziende, ma anche aiutarle a monitorare reputazione, preferenze dei clienti e presenza sui social media.


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NEWS KFC APRE IL 70ESIMO RISTORANTE IN ITALIA A PONTECAGNANO

Kentucky Fried Chicken tocca un traguardo importante: 70 ristoranti in Italia. A far raggiungere la cifra tonda è il nuovo locale che apre all’interno del centro commerciale Maximall di Pontecagnano, a pochi chilometri da Salerno. Si tratta anche del primo ristorante della provincia campana, in un momento di forte sviluppo del marchio nella regione: solo pochi giorni fa ha aperto un altro nuovo KFC a Nola, in provincia di Napoli, che insieme a quello di Pontecagnano si aggiungono ai locali già presenti a Pompei, Marcianise, Napoli Sant’Antimo e Napoli Carità. Situato nella centralissima food court del centro commerciale, è un’occasione da non perdere per gustare anche a Salerno l’irresistibile croccantezza del pollo fritto del Colonnello Sanders.

CRESCE IN ITALIA IL LITIGATION FUNDING

Dai 185 milioni di euro di oggi ai 325 milioni nel 2027 cresce in Italia il litigation funding, l’attività d’investimento tramite cui un fondo specializzato, sostiene le spese legali per una parte in giudizio e riceve come compenso una quota delle somme incassate dalla parte solo in caso di esito favorevole. La fotografia è scattata da Deminor, un fondo privato, una società internazionale fondata nel 1990 a Bruxelles. In Italia Deminor ha assunto un ruolo fondamentale in azioni collettive di alto profilo, incluso il caso Parmalat, e fornisce supporto a fondi pensione, investitori istituzionali, multinazionali, PMI, società in crisi e consumatori.

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CARREFOUR: ALLEARSI CON I FORNITORI Due le direzioni prioritarie della strategia di Carrefour Italia, condivisa con stakeholder, fornitori e punti di vendita diretti e in franchising: la prima riguarda l’ambizione di diventare il retailer leader, in Italia come nel mondo, nella transizione alimentare per tutti; la seconda, ha lo scopo di diventare una digital retail company entro il 2026. Nel primo obiettivo si intersecano sostenibilità, controllo della filiera e tutela del potere d’acquisto. Per quanto riguarda i rapporti con l’industria di marca, proseguono le alleanze del Food Transition Pact siglato nell’edizione 2022: alle 40 aziende già firmatarie nel 2023 se ne sono aggiunte altre 16, condividendo i 4 pilastri fondativi dell’alleanza, vale a dire biodiversità, promozione di una nutrizione sana ed equilibrata, riduzione delle emissioni di CO2, diminuzione degli imballaggi.


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NEWS COMUNICAZIONE PAC 2000A CONAD SUPERA IL TRAGUARDO DEI 50 ANNI CON €6,6 MILIARDI DI FATTURATO

OVS LANCIA IL PROGETTO FREE STYLE IN COLLABORAZIONE CON WESCHOOL

50 anni di crescita e innovazione nel segno della cooperazione e del sostegno alle persone e alla comunità: questa è la storia di PAC 2000A, la prima Cooperativa per dimensione economica tra le 5 del Sistema Conad (con un’incidenza del 35,6% sul fatturato totale del Gruppo in Italia), che festeggia con i suoi 1.083 soci imprenditori l’importante traguardo raggiunto, proiettata al futuro e pronta ad affrontare le sfide della nuova era. A 50 anni dalla sua nascita, la Cooperativa rappresenta un operatore di riferimento per il settore nel Centro-Sud: con 27 mila dipendenti che lavorano in 1.589 punti vendita in Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia e in 19 centri logistici, per servire quotidianamente 3.4 milioni di clienti, PAC 2000A a fine 2022 ha conseguito un fatturato di 6.6 miliardi della rete di vendita.

OVS e WeSchool lanciano il progetto di orientamento Free Style, il percorso didattico per aiutare studentesse e studenti a raccontare i propri talenti grazie a immagini e parole. L’obiettivo è avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro sviluppando hard e soft skills, attraverso un torneo composto da sfide che stimoleranno la loro creatività e le loro capacità argomentative. Dall’insegnamento delle basi del Visual Design, all’approfondimento dei metodi di comunicazione grazie a lezioni frontali, ma anche al dialogo con i professionisti del mondo retail. Attraverso il progetto FreeStyle, 400 studenti e studentesse di tutta Italia avranno l’opportunità di apprendere le basi del visual design, della comunicazione efficace, del lavoro e della progettazione di gruppo e metterle in pratica realizzando elaborati personali e di squadra.

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CALLIOPE AL FIANCO DELL’UNICEF PER L’ISTRUZIONE DEI BAMBINI PIÙ VULNERABILI Calliope, il brand fashion del Gruppo Teddy, si schiera al fianco dell’UNICEF durante il periodo del Back to School per sostenere l’istruzione di alcuni fra i bambini più vulnerabili al mondo. Con la sua donazione, l’azienda garantirà 1 anno di scuola a 200 bambini in difficoltà attraverso i programmi dell’UNICEF. “Sostenere l’accesso all’educazione per coloro che non ne hanno la possibilità è un modo attraverso il quale vogliamo dare il nostro contributo al mondo: abbracciare, restituire la meraviglia che vediamo e dare a tutti la possibilità di scoprirla. La scuola e l’istruzione sono essenziali e non solo Calliope, ma tutto il Gruppo Teddy, da sempre crede nel diritto allo studio come pilastro per la costruzione di una società più equa” ha dichiarato Raniero Sambuci, brand director Calliope.


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/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

L’appuntamento per il retail e il franchising conferma le attese e raccoglie il consenso di espositori e visitatori

L’IMPORTANZA DELLE FIERE DI SETTORE

Al Salone del Franchising di Milano, tenutosi di recente, abbiamo incontrato i responsabili di alcuni importanti brand ai quali abbiamo chiesto un loro parere Di Ennio Salomone

Sono molti gli aspiranti imprenditori che decidono di avviare la propria attività grazie ad un franchising, formula che offre alcuni indubbi vantaggi tra cui, ad esempio, la possibilità di sfruttare la notorietà e la buona reputazione del marchio e di usufruire dell’esperienza di una realtà già affermata e di agevolazioni nella gestione dell’attività stessa.Un valido canale di promozione volto all’espansione della propria rete franchising sono le fiere di settore. Le fiere specifiche del settore franchising sono anche un ottimo strumento per testare la validità del proprio format in paesi esteri prima di procedere all’espansione. All’estero, e soprattutto negli USA, sta crescendo l’interesse per i format imprenditoriali Made in Italy,

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un motivo in più per far conoscere la propria attività tramite le fiere nazionali ed internazionali.Tra le fiere internazionali abbiamo l’International Franchise Expo di New York, Franchising Expo di Sydney in Australia, e Franchise Expo Paris in Francia. Tra le Fiere Franchising Italiane sicuramente da sottolineare il Salone Franchising Milano che è la principale fiera del settore in Italia. Anche quest’anno il Salone del Franchising si è chiuso con grande soddisfazione. Scambi di idee e di informazioni e tanta voglia di credere nel futuro del franchising sono stati il fil-rouge della tre giorni in fiera, che ha messo sotto i riflettori un settore vitale e sfaccettato. L’appuntamento si è confermato un’occasione per tutta la retail


/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

community, ricca di relazioni per gli operatori del comparto e per gli aspiranti imprenditori. Più di 130 insegne hanno trasformato l’evento in un momento unico per confrontarsi sulle dinamiche del retail e del franchising e su tutti i processi che li animano, dalla ricerca del personale, alla scelta del settore per esordire e crescere nel comparto, fino all’espansione del business. Dalla ristorazione ai servizi, dall’elettronica all’abbigliamento, fino alle startup più fantasiose e ambiziose, il Salone ha offerto visibilità a tante proposte che si sono rivelate di grande interesse per i visitatori, portando in fiera la varietà delle soluzioni che caratterizza il settore.Unanime la soddisfazione per gli espositori, alcuni dei quali per la prima volta in manifestazione. In molti hanno rilevato la presenza di un ampio pubblico profilato non solo fatto da persone interessate al Franchising. Infatti spazio è stato

dato anche a brand che entrano in connessione tra loro non necessariamente solo con la formula franchising. Al Salone del Franchising di Milano abbiamo incontrato i responsabili di alcuni importanti brand ai quali abbiamo chiesto un loro parere in merito alle fiere di settore. In particolare, ecco le testimonianze.

LA CURIOSITÀ: IL FRANCHISING SI TINGE DI ROSA L’impresa in franchising è donna: lo dicono i dati. Secondo l’Ufficio Studi Confesercenti il totale nazionale delle imprese a giugno 2023 su giugno 2022 ha subito una lieve flessione, senza distinzione tra femminili e maschili: erano 5.996.675 a livello nazionale al 30 giugno 2023 e 6.070.620 al 30 giugno 2022. Le imprese femminili seguono lo stesso andamento: 1.332.119 al 30 giugno 2023 rispetto alle 1.344. 993 unità dello stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda il “tasso di femminilizzazione” nel 2022 le imprese a titolarità femminile sono il 27% (erano il 26% nel 2011). Rispetto a questo scenario, il franchising cambia passo, almeno per quanto riguarda il rapporto tra numero di franchisee donne e uomini. Secondo il Rapporto Assofranchising Italia 2023 – Strutture, Tendenze e Scenari curato dal Centro Studi di Nomisma, infatti, se nel 2022 i franchisee continuano ad essere in maggioranza figure maschili, è anche vero che è aumentata di 1 punto percentuale la quota rosa, che oggi arriva ben al 43%. Ma cosa si intende per impresa “femminile”? La definizione di impresa “femminile” si riferisce a società cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie; a società di capitali le cui quote e componenti degli organi di amministrazione siano per almeno i due terzi donne; alle imprese individuali con titolare donna; alle lavoratrici autonome.

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/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

AZIENDA: Amatè Srls NOME: Ludmila COGNOME: Tighinean CEO

“Le novità in Amatè sono veramente tante in quanto siamo in continua evoluzione. Quest’anno abbiamo ricevuto il riconoscimento e l’inserimento nel registro di Eccellenze Italiane il che ci gratifica e ci spinge a fare sempre meglio. L’opportunità proposta al Salone del franchising è la possibilità di aprire una Bioprofumeria Amatè in franchising, chiavi in mano, con un minimo investimento in questo settore sempre più in crescita e sempre più cercato dai consumatori consapevoli dell’importanza del prodotto naturale, biologico, ecosostenibile e made in Italy”.

AZIENDA: Anytime Fitness NOME: Roberto COGNOME: Ronchi CEO - Chief Executive Officer

“Anytime Fitness, con il raggiungimento dei 50 club operativi in Italia entro la fine del 2023 e grazie ad una rapida e costante evoluzione, punta a diventare anche nel nostro Paese il brand di riferimento per il settore del fitness. La presenza al Salone del Franchising, ci ha permesso di raccontare la strategia di espansione del gruppo e di confermare la volontà di continuare ad investire nello sviluppo di nuovi strumenti e tecnologie per migliorare ulteriormente l’esperienza dei nostri clienti e dei nostri affiliati”.

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AZIENDA: Carrefour Italia NOME: Mauro COGNOME: Sansonetti

Dir. Sviluppo e M&A

“Il Salone è stata l’occasione per presentare il nostro modello di franchising, fondato su solide basi consolidate negli anni e che ha portato Carrefour ad essere il primo franchisor della GDO in Italia. La rete di imprenditori locali ci permette, infatti, di conoscere e interpretare le esigenze dei consumatori, rispondendo in maniera sempre più efficace e dinamica ai cambiamenti del settore del retail su tutto il territorio italiano. Abbiamo, inoltre, posto l’accento sull’offerta, ampia e in costante evoluzione, di servizi operativi, gestionali, formativi e commerciali dedicati ai nostri imprenditori, per sostenere il loro business e garantire alti standard ai clienti”.

AZIENDA: Changes Srl NOME: Lorenzo COGNOME: Grillo COO & Founder

“Noi di Changes Coworking abbiamo presentato al Salone del Franchising le nostre ultime novità per aspiranti imprenditori. La prima consiste in un arredo completamente nuovo, mirato a massimizzare l’efficienza e il comfort degli spazi di coworking. Inoltre, abbiamo introdotto percorsi formativi su misura e programmi di supporto per i nostri affiliati, offrendo consulenze personalizzate sull’immobile, la gestione del personale e le strategie decisionali. Queste innovazioni rappresentano un’opportunità unica per chi desidera entrare nel mondo, attuale e come non mai di interesse, degli uffici flessibili con il supporto di un partner all’avanguardia come Changes Coworking”.

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/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

AZIENDA: Elerent NOME: Alessio COGNOME: Treglia CEO

“Al Salone Franchising, abbiamo presentato l’opportunità di integrare all’interno della nostra piattaforma di sharing mobility, il settore automotive. Elerent offre soluzioni di sharing mobility fornendo al franchisee software, veicoli e formazione tecnica e pratica per gestire una flotta nella propria città, da oggi sarà possibile affiancare a monopattini, e-bike e scooter, anche qualsiasi modello di auto grazie alla nostra nuova tecnologia IoT, e quindi avviare una flotta completa di mobilità condivisa all’interno di qualsiasi centro urbano, hotel o struttura privata”.

AZIENDA: Kebhouze NOME: Marco COGNOME: Micangeli CEO & Co- Founder

“La nostra Azienda, Kebhouze, si è ormai affermata come una success story, dato che in meno di due anni abbiamo aperto ben 23 locali, di cui uno ad Ibiza, ed un flagship store che verrà presto inaugurato a Londra. Dopo questo periodo di intenso lavoro, siamo ora pronti per lanciare il progetto Franchising, annunciato, appunto, al Salone di Milano. Il nostro format va a colmare un vuoto di mercato, infatti una catena di Kebab non esisteva in Italia, prima del nostro arrivo: noi l’abbiamo creata. Un posizionamento nuovo, un’immagine giovane, accattivante, irriverente con operations ben ingegnerizzate, grande ricorso alla tecnoologia, prodotti di qualità elevata, capex contenute ed una marginalità molto attraente: questi gli “ingredienti” grazie ai quali stiamo ricevendo tantissime richieste di affiliazione”.

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/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

AZIENDA: Modah NOME: Francesco COGNOME: Miceli Amministratore e direttore ufficio stile

“Al salone abbiamo presentato il nuovo layout 2023/24 in aggiunta alla implementazione tecnologica dei sistemi di crm e marketing oltre che alla direzione stilistica dei prossimi 12 mesi che si indirizza verso una qualita’ di tessuti e confezione sempre piu alta finalizzata a valorizzare il made in italy ed il posizionemento del brand sul mercato nazionale”.

AZIENDA: Payprint S.r.l NOME: Lorenzo

COGNOME: Berselli

Funzionario Commerciale

“Al Salone Franchising di Milano abbiamo presentato tutta la nostra gamma di casse automatiche rendiresto PagAmico, compresa l’ultima nata, PagAmico 3S. Le nostre sono le uniche casse automatiche sul mercato ad avere il POS bancario incorporato in grado di gestire tutte le transazioni cashless oltre al router 4G (connessione ad internet della cassa per la completa gestione anche da remoto), accelerometro per aumentare la sicurezza antifurto e batterie tampone per non avere mai problemi, nemmeno in caso di mancanza di energia elettrica”.

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/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

AZIENDA: Seisoddisfatto.com NOME: Massimo COGNOME: Locatelli CEO

“La nostra innovativa soluzione software Seisoddisfatto?Review Manager fornisce una panoramica centralizzata su tutti i punti vendita indicandone la performance in base alle recensioni dei clienti (parametro Web Reputation Score), permette di confrontare i punti vendita uno rispetto all’altro, di confrontarli con i competitor di zona e con i benchmark di settore. La piattaforma è potenziata dell’IA che genera risposte intelligenti e automatizzate alle recensioni”.

AZIENDA: Sinsy NOME: Giuliano COGNOME: Pellizzari Chief Sales and Marketing officier

“Al Salone Franchising 2023 Sinesy ha presentato 4WS, Four Way Shop, la nostra soluzione per la gestione del negozio più avanzata, basata su tecnologie cloud e disponibile su tablet (la cassa) e su browser web (gestione magazzino e gestione clienti). Si tratta di un sistema potenziato con intelligenza artificiale che semplifica la gestione di molte attività per le catene di negozi. La componente omnichannel è sviluppata in partnership con Sidea, azienda pugliese di consulenza retail, con cui Sinesy costruisce soluzioni dedicate per le più importanti aziende clienti”.

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/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

FRANCHISING E NON SOLO… COLLABORAZIONI, PARTNERSHIP E ALTRO Incrementare le opportunità di business è l’obiettivo di tutte le aziende, qualsiasi sia la loro dimensione e ragione sociale. Entrare in contatto con loro, può rappresentare invece un’opportunità per chi vuole entrare nel mondo imprenditoriale. Capire se ci sono i margini per una collaborazione è il miglior modo per mettere in atto strategie mirate a realizzare un proprio business. Il franchising, ma anche tutte le altre forme di partership e di collaborazioni tra aziende rappresentano elemento fondante di un mercato in evoluzione, infatti proprio nel partenariato sta il segreto dell’innovazione e dell’evoluzione di una azienda, nella capacità di formare un vero e proprio team in grado di mettere in campo più competenze, diverse competenze, a vantaggio della qualità e della totalità dei prodotti e dei servizi offerti.

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/ VISTO DALL’ALTO /

Il nuovo cda di Mediocredito Centrale: garanzia per la crescita delle PMI italiane

“VICINI AI NOSTRI CLIENTI E SOSTEGNO PER OGNI AZIENDA”

Intervista a Francesco Minotti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mediocredito Centrale: “Mediocredito Centrale opera da sempre a livello nazionale a favore delle imprese, attraverso l’erogazione di finanziamenti e la gestione delle agevolazioni pubbliche, tra cui le più rilevanti oggi sono il Fondo di Garanzia per l’accesso al credito delle PMI e il Fondo Crescita sostenibile per i programmi di ricerca e sviluppo delle imprese” Di Fabio Pasquali “Sono nato a Roma, città dalla quale ho ereditato la capacità di guardare in modo positivo al futuro ma con un occhio attento al passato che ci definisce e ci forma. Sono cresciuto in un periodo storico di forte passaggio culturale e ricco di curiosità per le occasioni e le possibilità che si andavano sviluppando a livello nazionale ed europeo. Dando seguito ai miei interessi verso il mondo finanziario mi sono laureato in Economia e Commercio. Dopo un’esperienza iniziale all’estero nell’allora Gruppo Comit (oggi Intesa), mi sono occupato di finanza ed Asset management fino a ricoprire il ruolo di Vicedirettore Generale di Pioneer Investments. Successivamente ho ricoperto diversi ruoli di responsabilità nel gruppo Banco Popolare come Vicedirettore Generale e Direttore Generale di diverse banche del gruppo. In questo periodo ho potuto relazionarmi con importanti realtà imprenditoriali e familiari dei territori dalle quali ho potuto osservare la forza, la resilienza e la capacità di investire nel futuro e che mi hanno insegnato ad analizzare le realtà e il contesto nel quale si opera e permesso di maturare una forte capacità di guardare alle cose con maggiore

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prospettiva. Nell’ultima fase, prima di venire in Mediocredito Centrale mi sono occupato sia di Pubblica Amministrazione sia di clienti Istituzionali”. A parlare è Francesco Minotti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mediocredito Centrale. Arriviamo a Mediocredito. Cosa significa essere AD di Mediocredito Centrale. Quali sono i suoi impegni ma soprattutto le sue responsabilità all’interno dell’Istituto di Credito? “Quasi tutto quello che è stata la mia carriera professionale è un grande tesoro per il ruolo che ricopro dallo scorso maggio come AD di MCC e che ho accettato con grande senso di responsabilità ed entusiasmo. Mediocredito centrale è una bellissima realtà bancaria pubblica, con una mission molto importante di sostegno e garanzia per le PMI italiana e con una forte focalizzazione verso il Mezzogiorno. Inoltre, come Gruppo Bancario, attraverso le sue controllate, BdM Banca (già Popolare di Bari) e Cassa di Risparmio di Orvieto, è diventata un polo bancario di riferimento per le famiglie e imprese che operano nei territori del centro sud. Il nostro compito è essere


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vicno a i nostri clienti e sostenere ogni azienda nel suo personale percorso di espansione e di crescita. Come MCC sono tante le sfide a cui ci stiamo preparando ma il cammino intrapreso, di collaborazione e allineamento, è quello giusto ”. Quanto è difficile, oppure quali sono le difficoltà che incontrano oggi le aziende? “La pandemia e le successive vicende belliche hanno determinato un profondo cambiamento nello scenario economico globale con significative ricadute nel nostro Paese. La riorganizzazione delle catene globali del valore, il costo delle materie prime ed energetiche, l’inflazione e gli alti tassi di interesse sono tutti fattori che impattano sulle attività delle nostre imprese. Una congiuntura difficile che, in breve, impone un’accelerazione della doppia transizione, digitale ed ecologica, anche attraverso l’utilizzo efficiente delle risorse del PNRR. Secondo quanto emerso da uno studio

di Cerved, realizzando politiche tempestive ed efficaci (quello che viene definito uno “Scenario Orderly”), per raggiungere i target necessari per la transizione ecologica sono necessari circa 203 miliardi di investimenti green entro il 2050 da parte delle PMI. Nello scenario evocato, vale la pena notare, questi investimenti, anche se quantitativamente inferiori nel Mezzogiorno, peseranno maggiormente sui bilanci delle PMI del Sud ”. Come Mediocredito Centrale che supporto offrite alle imprese? “Mediocredito Centrale opera da sempre a livello nazionale a favore delle imprese, attraverso l’erogazione di finanziamenti e la gestione delle agevolazioni pubbliche, tra cui le più rilevanti oggi sono il Fondo di Garanzia per l’accesso al credito delle PMI e il Fondo Crescita sostenibile per i programmi di ricerca e sviluppo delle imprese. Da marzo 2021, però,

Francesco Minotti

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le più rilevanti oggi sono il Fondo di Garanzia per l’accesso al credito delle PMI e il Fondo Crescita sostenibile per i programmi di ricerca e sviluppo delle imprese. Da marzo 2021, però, MCC è diventata una realtà ben più articolata con la costituzione del Gruppo Mediocredito Centrale dopo l’acquisizione dell’allora banca Popolare di Bari, ora BdM Banca, e di Cassa di Risparmio di Orvieto. Un gruppo che lavora per realizzare un vero e proprio distretto finanziario del Sud e cioè per superare i problemi strutturali che incidono sull’accesso al credito per le imprese, in particolare per le PMI, e le famiglie nel Sud Italia non solo attraverso l’erogazione di prestiti, ma anche tramite i servizi, la finanza e la gestione delle agevolazioni e delle garanzie pubbliche. BdM Banca e Cassa di Risparmio di Orvieto sono banche retail con un significativo radicamento territoriale e con un modello organizzativo fortemente complementare alla capogruppo che è specializzata nel finanziamento alle imprese ed è perciò in grado di integrare l’offerta per la clientela privata con una gamma di prodotti finanziari e creditizi altamente qualificati per la clientela business ”. Che ruolo ha Mediocredito in merito al Fondo di Garanzia? “Mediocredito Centrale è il gestore del Fondo per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sin dalla sua nascita nel 2000 e ha conservato questo ruolo vincendo due gare per l’aggiudicazione del servizio come capofila di un Raggruppamento temporaneo di imprese nel 2012 e nel 2021. La banca ha sempre avuto un ruolo proattivo nell’assicurare il massimo di efficienza nella gestione dell’intervento. Si pensi che il tempo medio tra la presentazione al Fondo delle domande complete di tutte le informazioni richieste e la delibera della garanzia è di circa quattro/cinque giorni. Una tempistica che è rimasta sostanzialmente invariata anche durante il periodo pandemico quando le domande si sono più che decuplicate mentre venivano modificate in profondità le

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modalità operative dell’intervento. Si pensi inoltre alla completa digitalizzazione dell’iter di domanda e di tutte le fasi del procedimento agevolativo posteriori all’ammissione ”. Come funziona la garanzia del Mediocredito Centrale ? “La prima cosa da dire è che il Fondo di garanzia funziona. È un intervento utile, anzi direi necessario, in un Paese caratterizzato da un tessuto produttivo costituito prevalentemente da micro, piccole e medie imprese che, in quanto tali, potrebbero avere problemi di accesso al credito. Durante la crisi pandemica il massiccio ricorso al Fondo, adeguatamente potenziato, ha impedito che si interrompesse il flusso di credito alle imprese, come accaduto nei precedenti periodi di recessioni. In quella fase ha funzionato soprattutto come supporto alla liquidità: in poco più di due anni abbiamo registrato 2,7 milioni di domande accolte per oltre 250 miliardi di finanziamenti.


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Dal secondo semestre del 2022, quando sono entrate in vigore le cosiddette misure di transizione, assistiamo ad una dinamica diversa: l’operatività del Fondo è diminuita fisiologicamente rispetto al periodo pandemico, ma è rimasta molto sostenuta, sensibilmente superiore a quella del periodo pre-pandemico. Un dato è interessante, la crescita del peso delle domande a fronte di investimenti: nel primo semestre del 2023 sono arrivate a 36mila, pari al 30% del totale del Fondo, a fronte di 8,5 miliardi di finanziamenti, pari al 38% del totale. Questo è accaduto in controtendenza rispetto alla contrazione delle richieste di finanziamento al sistema bancario per finalità di investimento, rilevato dalla Banca d’Italia a partire dalla fine del 2022. Insomma, il Fondo di garanzia può avere una funzione anticiclica importante in una fase di rallentamento

economico e delle dinamiche creditizie”. Chi sono i potenziali beneficiari e quanto il mediocredito centrale garantisce? “Il fondo di garanzia è un classico intervento orizzontale che può intervenire a favore della grande maggioranza delle micro, piccole e medie imprese e dei professionisti, indipendentemente dal settore in cui operano. L’unica esclusione riguarda infatti le attività finanziarie e assicurative. Le disposizioni ordinarie, sospese con le misure emergenziali e transitorie,prevedono inoltre che l’ammissibilità sia subordinata a una valutazione del merito di credito dei beneficiari attraverso uno specifico modello di rating del Fondo. L’operatività ad ampio raggio di questo strumento risponde a una criticità particolarmente rilevante per il nostro Paese dato il suo tessuto produttivo: le imprese di dimensioni minori, anche se

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meritevoli di credito, hanno strutturalmente maggiori problemi di accesso ai prestiti rispetto a quelle più grandi e organizzate. Per quanto riguarda la misura dell’intervento, la percentuale di garanzia è, in base alle disposizioni ordinarie, differenziata in considerazione delle caratteristiche delle imprese beneficiarie delle finalità dei finanziamenti. In ogni caso, tenuto conto dei limiti previsti dalla normativa europea sugli aiuti di stato, può arrivare fino al massimo dell’80% per la garanzia diretta e al 90% per la riassicurazione/controgaranzia”. Quando interviene il Fondo di garanzia e quanto dura? “Il Fondo può intervenire su tutte le tipologie di finanziamenti, sia per liquidità sia per investimenti, purché finalizzati all’attività di impresa. Non ci sono dei limiti di durata per quanto riguarda i finanziamenti ammissibili. Il Fondo, inoltre, opera in una duplice modalità: sia come garanzia diretta, deliberata direttamente nei confronti delle banche e agli altri intermediari che erogano i finanziamenti; sia come riassicurazione/ controgaranzia, concessa ai confidi che garantiscono in prima istanza i finanziamenti erogati dalle banche e coprono una percentuale del loro rischio attraverso il Fondo. La capacità di intervenire a 360 gradi è ciò che rende questo strumento particolarmente flessibile: quando c’era bisogno di sostenere soprattutto la liquidità delle imprese, come nel periodo pandemico, il Fondo era in grado di intervenire con efficacia; quando aumenta la necessità di sostenere gli investimenti, come accade oggi, la garanzia pubblica rimane uno strumento particolarmente adatto alle esigenze delle imprese. Il meccanismo prevede poi un forte coinvolgimento della impresa beneficiaria che ha tutto l’interesse a sviluppare l’investimento e a gestirlo in maniera virtuosa”.

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Quali sono le banche che aderiscono al Fondo di garanzia e come ottenerlo? “La grande maggioranza. Complessivamente le banche presenti nel territorio italiano, secondo i dati della Banca d’Italia relativi al 2022, sono circa 440. Nel periodo che va dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023 sono state 332 le banche che hanno fatto richiesta per la garanzia del Fondo. A queste si aggiungono 114 confidi, 18 società di leasing, 8 operatori di microcredito e 5 SGR. In tutto si tratta di 477 soggetti che hanno richiesto la garanzia del Fondo. Quello che vorrei sottolineare, al di là del mero dato quantitativo, è che il Fondo di garanzia funziona bene perché attiva sinergie tra diversi soggetti: da una parte il gestore MCC, dall’altra le banche, i confidi e gli altri intermediari finanziari che hanno il ruolo di soggetti richiedenti perché la garanzia pubblica non può essere richiesta direttamente dalle imprese beneficiarie. Senza

dimenticare altri possibili attori, come le Regioni, che possono attivare Sezioni speciali dedicate alle imprese del proprio territorio, incrementando le percentuali di copertura massima attraverso l’utilizzo di proprie risorse finanziarie. Per dirla in breve il Fondo funziona anche perché può fare affidamento su una logica di sistema che coinvolge tutti i sogetti rilevanti nella filiera del credito”. Il supporto di Mediocredito Centrale per le aziende trova riscontro nel mercato italiano e in questo particolare momento storico. In sintesi, è attinente con la realtà? “Se, come ho detto in precedenza, una delle più importanti esigenze delle imprese è quella di investire nella doppia transizione, Mediocredito Centrale offre dei prodotti dedicati specificamente a questo obiettivo:particolare ai finanziamenti con Plafond della Banca Europea degli Investimenti

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per la Twin transition di PMI e Midcap. Si tratta di 100 milioni di provvista messi a disposizione da BEI che consentono a MCC, anche attraverso BdM Banca, di erogare credito a condizioni migliorativa. Una quota preponderante è destinata alle regioni di Coesione e, al contempo, una percentuale è riservata alla transizione ecologica. MCC, inoltre, stanzierà altri 100 Mln con fondi propri per finanziamenti con le medesime finalità. Se guardiamo oltre al canale bancario tradizionale, Mediocredito Centrale è uno dei principali attori nell’ambito della finanza innovativa e in particolare dei basket bond. In questo ambito vorrei citare soltanto due programmi di natura settoriale avviati nel 2023: i Basket Bond Tech dedicati a società appartenenti al settore del digitale e a progetti di innovazione tecnologica (progetto avviato con

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Equita e CDP) e i Basket Bond per investimenti ESG (in collaborazione con Sella e CDP). Due programmi da 100 milioni ciascuno in cui MCC riveste il ruolo di investitore istituzionale. Si tratta solo di alcuni esempi con cui vorrei mettere in evidenza che Mediocredito Centrale supporta le imprese nei loro programmi di innovazione e sviluppo di medio-lungo periodo”. Quali sono le sfide del suo mandato è quale consiglio darebbe alle aziende italiane che chiedono garanzie oltre al rispetto delle regole dettate da Basilea? “La sfida più grande è portare avanti il risanamento e il rilancio di BdM Banca (già banca Popolare di Bari). Per quanto riguarda il risanamento un punto di svolta è stato raggiunto già alla fine del terzo trimestre del 2023: dopo diversi anni BdM Banca è tornata in utile. Ma l’obiettivo ultimo è ancora più ambizioso:


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rilanciare questa banca significa farne un punto di riferimento in tutto il Mezzogiorno per famiglie e imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni. Proprio per segnare una discontinuità a livello di percezione collettiva stiamo portando avanti un processo di rebranding che, oltre al cambio del nome da Banca Popolare di Bari in BdM Banca, prevede una modifica del logo sia per Mediocredito Centrale sia per le sue controllate. Con il nuovo brand vogliamo creare una forte identità di Gruppo per mettere in evidenza come il nostro impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno sia un tassello fondamentale della nostra mission finalizzata a potenziare la competitività del Paese. L’Italia non può andare avanti se un suo pezzo fondamentale, il Sud, rimane fermo. Ecco, il punto è proprio questo: non si può rimanere fermi. Non si può semplicemente cercare di resistere in un

momento pieno di sfide come quello attuale. È questo, in fin dei conti, il consiglio che potrei dare alle imprese. Ma probabilmente lo sanno già da sole: non sempre aggirare gli ostacoli, attendere che passi la nottata è possibile, spesso affrontare le sfide di petto è la strategia migliore. Certamente non è facile, soprattutto per le imprese di dimensioni minori, per quelle meno strutturate o per quelle che operano in territori più svantaggiati, per esempio quelli del Mezzogiorno. Per questo, ci tengo a sottolinearlo, c’è bisogno di creare sinergie tra diversi attori e di agire in una logica di sistema a livello sia territoriale che nazionale. Anche con il supporto della mano pubblica, senza per questo ricadere in vecchie logiche assistenzialistiche. Tutto sommato può essere questo il senso, oggi, di una banca di proprietà pubblica come Mediocredito Centrale”.

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La differenza con il franchising e la sua struttura partecipativa

IL PARTENARIATO COMMERCIALE, QUESTO (ancora) SCONOSCIUTO Una breve introduzione al partenariato commerciale, una formula commerciale a rete ancora poco nota in Italia di Mirco Comparini

Commercialista – Revisore Legale – Consulente al franchising (Studio Comparini & Russo – Professional Group SRL-Franchising Analysis)

Il mondo delle reti commerciali è, da sempre, in continua evoluzione, sia in Italia, sia all’estero. Una costante ricerca di adattamento a formule innovative, efficaci e snelle che consentano uno sviluppo, ma anche una stabilità, nei sempre più difficili e turbolenti mercati. In altri paesi, tale concetto è stato appreso da molto tempo e le reti commerciali sono riuscite a creare forme di distribuzione adattate alle esigenze degli operatori professionali desiderosi di confrontare le loro conoscenze e le loro esperienze con altri. Tra queste c’è anche il partenariato commerciale, che, nonostante l’introduzione, da oltre un decennio, del tema nel dibattito tra gli operatori proprio da parte di chi scrive, in Italia ancora pochi conoscono. Alcuni aspetti del partenariato commerciale sono riconducibili e presenti in altre formule, come il franchising, ma questa formula è dotata anche di caratteristiche proprie che in alcuni paesi europei, la Francia prima di tutto, le stanno attribuendo un buon successo. Questa è la conseguenza di un fondamentale equivoco che, molti anni fa, è stato trasferito nel nostro paese parlando della legge francese (Loi Dubin) come “normativa sul franchising” per quella nazione. Al contrario, la Loi Dubin, non si applica solo al franchising, ma riguarda l’insieme delle reti del commercio organizzato.

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Senza poter entrare nei dettagli, la legge francese non cita mai, contrariamente alla nostra normativa, il know how. Infatti, l’elemento più importante che differenzia il partenariato commerciale rispetto al franchising è il fatto che preveda la rimozione dell’obbligo di presenza e di trasferimento del know how, che nella legge italiana in Italia è invece uno dei requisiti normativi essenziali per poter essere in presenza di rapporto di franchising, ma anche uno dei requisiti normativi più difficilmente definibili del rapporto di franchising. Cos’è il partenariato commerciale? Ma in cosa consiste concretamente il partenariato commerciale e in cosa si differenzia dal franchising? Possiamo, intanto, rispondere sinteticamente a queste domande sostenendo che con il partenariato commerciale si modificano sistemi di comunicazione, collaborazione, gestione e parte della governace della rete con l’apporto di tutti i componenti della rete stessa. Le principali caratteristiche e differenze rispetto al franchising Nella sostanza, il contratto di partenariato


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commerciale si compone di una licenza di marchio, di una assistenza tecnica, di servizi e di forniture. Mentre il contratto di franchising è classificabile tra i contratti di adesione, il partenariato è un contratto di interesse comune. Il diritto di entrata non è presente o, possiamo dire, è sostituito da corrispettivi iniziali per la corresponsione, da parte del partner principale, di specifici servizi precedenti e posteriori all’apertura dell’attività del partner autonomo. Sotto l’aspetto economico non ci sono sostanziali differenze, si tratta di osservare lo stesso fenomeno da una visione diversa. La differenza principale è individuabile (netta distinzione con il franchising) per il modo di gestione (governance) dove si favoriscono al massimo gli scambi, le condivisioni, le partecipazioni, i coinvolgimenti. I partner autonomi sono coinvolti in molte decisioni. Si tratta della c.d. “gestione partecipativa” concretizzata con l’operatività di un organismo di consultazione dove i partner autonomi partecipano attivamente alla politica generale dell’impresa e che si concretizza in attività come gli acquisti di prodotti, l’organizzazione della rete o le campagne pubblicitarie e di marketing, i test, le sperimentazioni, ecc.. E’, sostanzialmente, la differenza tra una “struttura gerarchica verticale” a una “struttura partecipativa”.Quest’ultima, caratteristica del partenariato commerciale, vede i membri della rete partecipanti attivamente al miglioramento della formula e, perciò, trovano maggior senso di responsabilità e più motivazione. Alla luce di quanto sopra e da quanto rilevabile dalla definizione ufficiale possiamo rilevare: - E’ una tecnica di sviluppo e di gestione Come tutte le forme di distribuzione, richiede una presenza reticolare sul territorio, ma con modalità di sviluppo e di gestione che portino ad una relazione equilibrata tra tutti i partecipanti. - E’ uno scambio di conoscenze e di esperienze In una franchise, il franchisor (dietro corrispettivo) offre agli affiliati un know-how uniforme e soggetto a segretezza che egli si impegna ad applicare alla lettera: si tratta di una co-

municazione di tipo verticale. Il partenariato commerciale, invece, si fonda sullo scambio di conoscenze e di esperienze dove ogni partner indipendente si arricchisce e diventa parte stessa ed essenziale di almeno una parte del know-how espressamente e palesemente noto e comune a tutti, eliminando definitivamente gli obblighi ed i rischi legati alla trasmissione del know-how imposti dalla normativa ed all’obbligo di totale trasferimento: si tratta di una comunicazione incrociata e bidirezionale. - Richiede una formula concettualizzata Ad un primo impatto, potremmo confondere tale caratteristica con il classico e conosciuto manuale operativo presente nel franchising. La concettualizzazione della formula deve essere intesa come la predisposizione di tutti quegli elementi chiave necessari a supportare l’obiettivo principale dato dallo scambio di esperienze e conoscenze tra i membri della rete. - Conduce ad uno sviluppo reciproco Riunendo tutti gli elementi presenti nella definizione, si giunge alla situazione ideale nella quale ciascun membro della rete, con le sue esperienze sia negative, sia positive, contribuisce all’arricchimento e alla crescita delle conoscenze degli altri e della formula iniziale, giungendo alla

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così detta “fertilizzazione incrociata”, cioè il contributo di ogni componente a rendere “fertile” il terreno dello scambio di conoscenze e della rispettiva crescita producendo i relativi “frutti”. Tra i vari elementi che caratterizzano il partenariato commerciale, alcuni possono essere considerati comuni ad altre forme di commercio a rete, in primis il franchising, ma alcuni sono effettivamente tipici e caratteristici. Come ad esempio: • “la gestione partecipativa”. E’ noto che il franchising, per come ci giunge dalla definizione legale, implica una gestione di tipo gerarchico: il franchisor è il detentore assoluto del suo know-how ed è questo che permette il successo di chi aderisce, tanto che la normativa italiana lo definisce “indispensabile” per la formula e la definizione europea lo definisce “conoscenza significativa e utile”. Nel partenariato commerciale, siamo in presenza di una gestione partecipativa nella quale tutti i membri della rete partecipano attivamente al miglioramento della formula, sono più responsabili e, quindi, più motivati; • “decisioni assunte democraticamente”. E’ la logica conseguenza della gestione partecipativa: ogni partner indipendente deve essere coinvolto concretamente alle decisioni della rete. Solo la costituzione di strutture di concertazione e di dialogo efficienti potrà rispondere a tali esigenze. Con il coinvolgimento nelle scelte, nelle decisioni, il partner indipendente è maggiormente responsabilizzato ed è più facile concretizzare il concetto che “eseguiamo più facilmente ciò che abbiamo deciso, rispetto a ciò che abbiamo imposto”. La condizione essenziale per ottenere tale risultato è il “consiglio di consultazione”; • “consiglio di consultazione”. E’ un organo che deve rappresentare la rete nel suo insieme e in forma unica. I membri di tale organismo saranno tutti gli aderenti alla rete e uno o più rappresentanti della stessa. La costituzione di tale organismo può essere scelta utilizzando strumenti messi a disposizione dalla legislazione o potranno essere più informali,

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ma, comunque, ufficiali e con validità delle decisioni assunte. Nel partenariato commerciale il ruolo del consiglio di consultazione è fondamentale ed il suo campo di azione è molto vasto. L’aspetto contrattuale Sotto l’aspetto contrattuale possiamo fornire solo alcuni cenni e porre in evidenza che trattasi di un contratto molto più complesso di un contratto di franchising e se, come ampiamente riconosciuto, è impossibile identificare un contratto tipo di un sistema di franchising, nel partenariato commerciale tale concetto è da considerarsi amplificato.


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Infatti, per il primo, almeno alcuni elementi obbligatori giungono dalla normativa vigente (L.129/2004), mentre, per il secondo, per ciò che riguarda il nostro ordinamento giuridico, siamo in presenza di quanto previsto all’articolo 1322 del codice civile, sull’autonomia contrattuale delle parti alle quali è concessa la libertà (nei limiti imposti dalla legge) di determinare il contenuto del proprio rapporto contrattuale, anche se non appartenente ad una disciplina particolare, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico.Ciò che in genere caratterizza un contratto di partenariato commerciale effettivamente dotato dello spirito collaborativo e partecipativo e che lo differenzia rispetto a molti contratti di franchising vigenti,

è l’assenza di specifiche imposizioni come i volumi di affari minimi, gli acquisti minimi annuali indipendenti dalle vendite, ecc.. Potrà essere previsto, giusto per dare un esempio non esaustivo per le reti commerciali, una giacenza minima di assortimento per il punto vendita, quindi, strettamente connessa e rispettosa delle vendite dello stesso punto vendita. Da tutto quanto sopra, che costituisce una estrema sintesi sul tema, si può facilmente comprendere come il partenariato commerciale “vero” sia assolutamente e completamente lontano da alcune improprie definizioni che possiamo incontrare e che, purtroppo, non raramente sono pubblicate anche da operatori, da professionisti e da consulenti del settore, purtroppo.

IN EVIDENZA Secondo la definizione ufficiale di IREF - Fédération des réseaux européens de Partenariat et de Franchise - importante e storica associazione del settore operativa in Francia: “Il partenariato è una tecnica di sviluppo e di gestione che unisce dei partners per un accordo di interesse comune in ragione del quale essi si impegnano a cooperare stabilmente condividendo le loro conoscenze e le loro reciproche esperienze. Il partner principale accorda al partner indipendente, in cambio di una compensazione finanziaria diretta o indiretta, il diritto di utilizzare i suoi elementi di proprietà intellettuale, la sua esperienza e le sue conoscenze, allo scopo di commercializzare i prodotti e/o i servizi della formula che egli ha ideato e precedentemente messo a punto. I partners opereranno in comune durante tutta la durata del contratto, allo scopo di uno sviluppo reciproco ed equilibrato, in uno spirito di partenariato, senza qualsiasi manifestazione gerarchica, pur mantenendo l’identità e la reputazione della rete”.

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Non si può fare affiliazione commerciale se non si tiene conto del ruolo della giurisprudenza

DOVE VA IL FRANCHISING IN ITALIA

Qual è il modo corretto di “fare franchising”, e quali sono le logiche che dovrebbero animare i due imprenditori, posti su piani differenti ma che in linea di principio dovrebbero tendere ad uno scopo comune di Giovanni Adamo

Avvocato – Cultore della Materia di Diritto Privato nell’Università di Bologna www.studiolegaleadamo.it

Il progressivo affermarsi nelle sedi giudiziarie nazionali di un peculiare orientamento giurisprudenziale in materia di affiliazione commerciale sembra poter costituire l’occasione per avviare un’analisi su “dove va” il franchising in Italia e su quali princìpi lo ispirano, o dovrebbero ispirarlo. Si fa riferimento, in particolare, all’orientamento che prende le mosse con almeno due Sentenze del Tribunale di Milano del 2017, poi ripreso ed arricchito dal Tribunale di Bologna nel 2020, ed infine confermato anche dalla Corte d’Appello di Milano la scorsa estate con una ulteriore e rilevante pronuncia. L’elaborazione giurisprudenziale ha un ruolo non da poco anche nella costruzione delle reti di affiliazione, poiché gli imprenditori che le costituiscono, quelli che vi partecipano, ed i consulenti che assistono gli uni e gli altri devono necessariamente tenere conto dei risultati del dibattito giudiziario e delle affermazioni di principio che vengono formulate in quella sede. Il tema è quindi quello del modo corretto di “fare franchising”, e di quali siano le logiche che dovrebbero animare i due imprenditori, posti su piani differenti ma che in linea di principio dovrebbero tendere ad uno scopo comune. Il principio che va via via sempre af-

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fermandosi è quello che vede nella collaborazione e nella comunità di scopo le caratteristiche principali del contratto di franchising. Queste logiche sarebbero imposte, secondo i Giudici che si sono occupati della materia (segnatamente Trib. Bologna, 8 gennaio 2020), dalla necessità di un’interpretazione che tenga conto dei principi costituzionali di solidarietà sociale, anche tra le parti di un contratto.


/ DALLA PARTE DEL LEGALE /

In altri termini, nel caso dell’affiliazione commerciale non si tratterebbe di un contratto “normale” (il virgolettato è d’obbligo), ma, al contrario, di contratto di tipo (quasi) “associativo”, nel quale le due parti, anziché perseguire interessi contrapposti, devono cooperare al fine del raggiungimento di un obiettivo comune, che è quello della massima sinergia, della massima integrazione commerciale e distributiva, che a loro volta devono generare profitto per entrambe. Una volta acquisito tale principio, ed entrati in questa logica, dell’uno e dell’altra l’imprenditore che si appresti a costituire una franchise, e l’imprenditore che a propria volta intenda farne parte, dovranno necessariamente tenere conto. Il primo, per costituire ed ampliare una rete che gli consenta, sì, una diffusione del proprio modello di business senza doverne sostenere direttamente i costi, ma che funga anche contemporaneamente da supporto per il business dell’affiliato.

IN EVIDENZA •

Non si può creare una rete di affiliazione senza tenere conto di quanto i Giudici statuiscono sulla materia

Il franchising non è un ‘normale’ contratto, ma un momento di sintesi finalizzato al raggiungimento di un comune obiettivo: il profitto di entrambe le parti

Il franchisor deve vigilare affinché tutti gli affiliati rispettino le clausole del contratto, altrimenti rischia di risponderne

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Il secondo, per fare, sì, affidamento sulla notorietà e sulla “forza” del marchio dell’affiliante e sulle capacità di penetrazione della rete di questi, in un’ottica di riduzione del rischio d’impresa, ma anche per contribuire, in proprio, a quella forza ed a quelle capacità. Tutto ciò, ovviamente, ha delle ricadute sia in punto di informativa precontrattuale da fornire all’aspirante franchisee in sede di pre-affiliazione. Sia anche in punto di regolamenti contrattuali che devono disciplinare tali rapporti di affiliazione, e che necessariamente non potranno che ispirarsi ai princìpi sopra menzionati. E non basta ancora. La recente Sentenza della Corte d’Appello di Milano menzionata poc’anzi nel testo, che si muove proprio in questo quadro, analizza anche quale sia lo spettro di comportamenti che l’affiliato deve attendersi dall’affiliante a tutela della rete. Nel caso di specie l’affiliato “tirava per la giacchetta” un franchisor inerte rispetto a violazioni contrattuali poste in essere da un altro affiliato. Ebbene, in quel caso la Corte d’Appello ha ritenuto il franchisor responsabile “per non essere intervenuto nella salvaguardia della clausola di esclusiva, avendo agevolato la condotta illegittima di un affiliato in violazione di clausole contrattuali di franchising e degli obblighi di buona fede e correttezza, volti alla cooperazione nel perseguimento dello scopo comune e nella tutela dell’esclusiva territoriale, perseguendo la comunione di scopo, caratteristica del contratto di affiliazione commerciale”. In altri termini, il franchisor deve vigilare affinché tutti gli affiliati rispettino le clausole del contratto, con il rischio, in caso contrario, di doverne rispondere. Affermazione, questa, che a ben vedere, più che ‘sovraccaricare’ di responsabilità l’affiliante, ne pone in evidenza il ruolo non solo di ideatore della singola rete, ma anche quello – forse persino più rilevante – di vero e proprio “garante” del sistema.

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/ LE SCHEDE /

SCHEDE

FRANCHISOR

Istruzioni per orientarsi tra le schede di Franchising & Partnership, elencate in ordine alfabetico e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia (fino a 20mila euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese iniziali se non quelle relative al diritto di entrata*.

Pag. 39 Chicco

Pag. 39 Nau * i dati pubblicati nelle schede sono forniti dai franchisor

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/ LE SCHEDE /

ABBIGLIAMENTO, CALZATURE E PRODOTTI PER L’INFANZIA Ragione sociale: Artsana SpA - Indirizzo: via Saldarini Catelli 1 – Grandate (CO) - Anno di fondazione: 1946 - Punti vendita diretti: 30 - Punti vendita affiliati: 83 - Punti vendita totali (estero): 360 - Punti vendita totali (Italia): 113

VENDITA DI OCCHIALI DA VISTA, DA SOLE, LENTI A CONTATTO, LIQUIDI E SOLUZIONI, ACCESSORI Ragione sociale: NAU Spa - Indirizzo: Via S. e P. Mazzucchelli, 7 - 21043 - Castiglione Olona (Va) - Anno di fondazione: 2004 - Anno partenza franchising: 2007 - Punti vendita Italia: 160 - Punti vendita diretti: 93 - Punti vendita affiliati: 59 punti vendita estero: 4

COSA CERCHIAMO FORMAT CLASSICO

COSA CERCHIAMO SUPERFICIE MEDIA DEL PUNTO VENDITA (IN MQ):

80/120MQ 40.000 ABITANTI (MINIMO)

SUPERFICIE MEDIA DEL PUNTO VENDITA (IN MQ):

200

BACINO DI UTENZA:

BACINO DI UTENZA:

> 25.000 PERSONE

UBICAZIONE OTTIMALE:

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO STORICO O CENTRO COMMERCIALE

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

CATEGORIE MERCEOLOGICHE: 5 FORMAT FASHION ORIENTED

ESPERIENZA NEL SETTORE:

CENTRI STORICI O CENTRI COMMERCIALI IN MEDIA 3 APPREZZATA ESPERIENZA NEL RETAIL

FATTURATO MEDIO ANNUO: DA 5.000 € A 10.000 € AL MQ

SUPERFICIE MEDIA DEL PUNTO VENDITA (IN MQ):

90-100

BACINO DI UTENZA:

AD ALTO TRAFFICO

CATEGORIE MERCEOLOGICHE: FOCUS PRINCIPALE SU ABBIGLIAMENTO E CALZATURE

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/ MARKETING E STRATEGIE /

Oggi l’avvento dell’intelligenza artificiale è un esempio di possibile cambiamento nell’universo professionale

TECNOLOGIA: OPPORTUNITÀ O MINACCIA… La tecnologia conduce sempre a un cambiamento. E il modo migliore per affrontarlo è conoscerlo, per poterne sfruttare i vantaggi e comprenderne gli effetti di Mattia Nicoletti

Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment

“Chiunque smetta di imparare è vecchio, sia che abbia 20 anni o 80. Chi continua ad imparare, rimane giovane”. Questa frase di Henry Ford, che può suonare come una provocazione, conferma come sia importante, oggi più che mai, non smettere mai di studiare e imparare (ongoing learning), e in particolare, se facciamo riferimento alla tecnologia, per utilizzare al meglio tutti i nuovi mezzi che abbiamo a disposizione, che spesso facilitano e velocizzano alcune azioni che compiamo nel nostro quotidiano o nel nostro lavoro. Tuttavia, ogni nuova tecnologia porta prima di tutto un cambiamento. Un cambiamento anche a livello sociale. E poiché un cambiamento nella sua accezione negativa è un pericolo per lo status quo e la stabilità, viene sempre visto con timore e sospetto. In relazione al mondo professionale tutto questo si tramuta in una semplice domanda: la tecnologia è un’opportunità o una minaccia per il mio lavoro? Facebook, twitter, instagram, pinterest, tiktok, myspace e linkedin Facciamo qualche esempio pratico. Nel 2004 nascono Facebook e il concetto globale di social network (anche MySpace e Linkedin sono precedenti). Da quel momento i social network proliferano e arrivano Twitter, Instagram, Pinterest, TikTok. Secondo una ricerca Linkedin

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del settembre 2023, i social media manager in Italia sono 73mila. Vent’anni fa questa professione non esisteva, quindi l’avvento dei social network l’ha creata e resa indispensabile.


/ MARKETING E STRATEGIE/

Chatgpt, google translate e molte altre app Oggi l’avvento dell’intelligenza artificiale è un esempio di possibile cambiamento nell’universo professionale. I traduttori sono una delle categorie più a rischio (secondo i dati dell’Associazione Italiana Traduttori e interpreti gli iscritti ad aprile 2023 sono 1219, anche se un gruppo Facebook dedicato alla categoria conta circa 20mila partecipanti). Con ChatGPT, Google Translate e molte altre app, tradurre è diventato molto più semplice (anche se non sempre preciso), di conseguenza questa professione, se non ad alti livelli (come quello legale e contrattuale) potrebbe scomparire. Ciò non toglie che imparare ad utilizzare l’intelligenza artificiale per gli stessi traduttori potrebbe essere un’opportunità: gli consentirebbe di tradurre molto velocemente un testo e allo stesso tempo di certificarlo (cose che l’AI non può fare). Diminuirebbe forse il prezzo del servizio, ma a parità di ore di lavoro aumenterebbero le traduzioni portate a termine.

sere negativi. D’altra parte, però, la tecnologia conduce sempre a un cambiamento. E il modo migliore per affrontarlo è conoscerlo, per poterne sfruttare i vantaggi e comprenderne gli effetti. Questo ragionamento ci riconduce al concetto iniziale di apprendimento continuo che, se preso con positività, significa accrescimento del nostro sapere. E così come la stampa di massa e l’elettricità tra la fine del 1700 e il 1800 hanno aumentato l’alfabetizzazione e il livello di istruzione in Europa, allo stesso modo la velocità dell’innovazione ci spingerà ad imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. Tornare indietro non è possibile, ma andare avanti con ottimismo (e impegno) può essere un’entusiasmante opportunità.

Midjourney e photoshop hanno cambiato le regole di questo mondo Un ultimo esempio è quello della fotografia. Midjourney e Photoshop hanno cambiato le regole di questo mondo. Oggi tutto il lavoro di postproduzione è diventato alla portata di molte più persone (un tempo era realizzato da specialisti, oggi sono gli stessi fotografi a farlo), così come molte immagini di altissima qualità vengono realizzate con l’intelligenza artificiale di Midjourney (o di Leonardo) togliendo in apparenza lavoro ai fotografi stessi. Tuttavia anche in questo caso imparare a padroneggiare questi strumenti è tutt’altro che immediato, e chi lo farà avrà un grosso vantaggio competitivo. Un fotografo è fotografo ancora prima di prendere la camera in mano, e utilizzare le proprie competenze con Midjourney significa raggiungere risultati impensabili per un “non-fotografo”. L’impatto della tecnologia non è mai prevedibile, e talvolta gli effetti generati possono es-

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/ TRADE MARKETING /

Rappresenta un’opportunità significativa per migliorare l’efficienza delle sue operazioni e offrire un’esperienza migliore ai clienti

L’APPLICAZIONE DELL’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA GDO Tanti i vantaggi offerti: automazione dei processi decisionali, previsione delle vendite, analisi dei sentimenti dei clienti, ottimizzazione dei prezzi. Vi diciamo come applicarla di Gianni Bientinesi

Presidente Business Inteligence Group

L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più comune nella Grande Distribuzione, poiché le aziende cercano di utilizzare questa tecnologia per migliorare l’efficienza delle loro operazioni e fornire un’esperienza migliore ai clienti. L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il settore della business consentendo alle aziende di estrarre informazioni significative dai dati e di prendere decisioni informate. In particolare, le tendenze emergenti nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore Business Intelligence, come l’automazione dei processi decisionali, la previsione delle vendite, l’analisi dei sentimenti dei clienti, l’ottimizzazione dei prezzi e l’analisi avanzata dei Big Data, offrono alle aziende nuove opportunità per migliorare la loro capacità di analisi dei dati, prendere decisioni informate e anticipare le esigenze del mercato. È essenziale che le aziende adottino queste tecnologie per rimanere competitive e prosperare nell’era dell’intelligenza artificiale e della business intelligence. Automazzione dei processi decisionali L’automazione dei processi decisionali è una delle tendenze emergenti nell’utilizzo dell’in-

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dell’intelligenza artificiale nel settore della business intelligence. Grazie all’AI, le aziende possono automatizzare il processo decisionale, consentendo di gestire una vasta quantità di dati in modo rapido ed efficiente. I modelli di intelligenza artificiale possono analizzare dati storici, condizioni di mercato e altri fattori per prendere decisioni basate su algoritmi predittivi. Ciò consente alle aziende di ottimizzare le operazioni, ridurre gli errori umani e migliorare l’efficienza complessiva. Previsione delle vendite Un’altra tendenza emergente nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella business intelligence è la previsione delle vendite. L’AI può analizzare dati storici di vendita, fattori di mercato, tendenze dei consumatori e altre variabili per creare modelli predittivi accurati. Questi modelli possono aiutare le aziende a prevedere la domanda futura, identificare i periodi di picco delle vendite e ottimizzare le strategie di approvvigionamento e produzione. La previsione delle vendite basata sull’intelligenza artificiale consente alle aziende di ridurre gli sprechi, ottimizzare l’inventario e massimizzare i profitti.


/ TRADE MARKETING /

Analisi dei sentimenti dei clienti L’analisi dei sentimenti dei clienti è un’altra tendenza in crescita nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore della business intelligence. L’AI può analizzare grandi quantità di dati provenienti da diversi canali, come i social media, le recensioni online e i sondaggi dei clienti, per comprendere il sentiment dei consumatori. Questa analisi permette alle aziende di valutare la soddisfazione del cliente, identificare i problemi ricorrenti e prendere provvedimenti tempestivi per migliorare l’esperienza complessiva del cliente. L’intelligenza artificiale consente di analizzare testo, immagini e persino video per rilevare emozioni e opinioni dei clienti, fornendo informazioni preziose per l’ottimizzazione delle strategie di marketing e servizio clienti.

• • • • •

L’assistenza clienti (es chatbot); I Sistemi anticrimine attraverso videosorveglianza; Il software utilizzato dalle piattaforme e-commerce per l’aiuto alla scelta dei prodotti; Gli algoritmi utilizzate dalle banche sull’antifrode sui conti correnti; I Generatori di contenuti (Testi, Video, Musicali).

Ottimizazzione dei prezzi L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’ottimizzazione dei prezzi nel settore della business intelligence. Grazie ai modelli di machine learning, le aziende possono analizzare dati storici sui prezzi, dati di concorrenza, domanda dei consumatori e altre variabili per determinare il prezzo ideale dei prodotti o servizi. L’intelligenza artificiale nella grande distribuzzione Che l’Intelligenza Artificiale ed il Big Data siano il motore dell’innovazione è ormai assodato. Dai primi studi e ricerche fatte sulla A.I. negli anni sessata ad oggi sono stati fatti enormi passi in avanti. Quello che c’è da dire è che nel corso degli ultimi anni abbiamo avuto un’accelerazione davvero importante. Da sistemi che sembravano uscire da qualche film di Steven Spielberg oggi a oggetti comuni presenti in tutte le nostre case. Solo per fare qualche esempio conosciuto: • •

Gli assistenti virtuali (Siri, Google Now, Cortana ecc.); I Video Giochi di ultima generazione;

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/ TRADE MARKETING /

Anche i punti vendita tradizionali Iniziano a adottare sistemi Intelligenti Anche il commercio tradizionale inizia a adottare sistemi che sfruttano questa tecnologia. Tra gli esempi più interessanti possiamo citare alcune catene che hanno sviluppato dei progetti di questo tipo. Tanto per fare qualche esempio concreto la catena di supermercati francese Carrefour sta utilizzando la piattaforma Autonomous Store di AiFi in alcuni negozi in cui i consumatori possono utilizzare una app per acquistare oggetti e uscire dai punti vendita senza fare code alle casse. Mentre Walmart sta invece utilizzando una piattaforma di previsione della domanda basata sull’intelligenza artificiale sviluppata in collaborazione con Nvidia ha sviluppato un sistema che riesce a capire: • Chi sei; • Come e cosa acquisti; • Perché acquisti; • Con chi ti confronti e relazioni; • Cosa acquisterai; • Come posso mettermi in contatto con te. Per sfruttare al massimo l’inteliggenza artificiale dobbiamo definire la customer Journey Diventa quindi fondamentale, per sfruttarne a pieno le potenzialità, ricostruire il percorso di acquisto e di interazione dei clienti con il brand e definire in modo corretto quali sono i touchpoint importanti tra il Cliente e l’Azienda. Saper immaginare e quindi disegnare un percorso di acquisto intelligente significa raccogliere in modo corretto, etico e non invasivo, solo quelle informazioni che servono realmente per migliorare la customer experience del Cliente. Per farlo è necessario coinvolgere non solo il marketing ma anche tutte quelle figure che in qualche modo hanno un contatto diretto o indiretto con il Cliente finale.

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Il nuovo marketing é solo data driven ? Come abbiamo detto, i sistemi di intelligenza artificiale sono molto utili per sviluppare nuovo valore. Tuttavia, credo il marketing, seppur supportato dalla tecnologia, sia una disciplina che va maneggiata con cura. Infatti, chi fa marketing deve essere in grado di avere una visione allargata affiche prenda delle decisioni anche “fuori dal coro”. Questo significa che ad oggi i sistemi, seppur evoluti e molto utili nella presa di decisione, non devono sostituirsi alla ricchezza della creatività umana. Il ruolo del marketing infatti non è solo quello di gestire in modo corretto la relazione con il cliente ma anche quello di far vivere una esperienza unica al cliente, quella che in gergo viene definita “effetto wow”. L’intelligenza artificiale come punto di partenza per le strategie di marketign nella gdo L’IA è una tecnologia che consente ai computer di imparare e migliorare dalle esperienze, in modo simile a come lo fanno gli esseri uma-


/ TRADE MARKETING /

Ciò significa che l’IA può essere utilizzata per migliorare le attività e le funzioni della GDO, come l’analisi dei dati, la gestione della supply chain e la personalizzazione dell’esperienza dei clienti. Analisi dei dati: il punto di partenza L’analisi dei dati è il punto di partenza ideale per l’utilizzo dell’IA nelle strategie di marketing nella GDO. L’IA può aiutare le aziende a analizzare grandi quantità di dati sui clienti, come i loro acquisti, i loro comportamenti e le loro preferenze. Questo può aiutare a sviluppare strategie di marketing più efficaci e personalizzate. Personalizzazione dell’esperienza dei clienti

L’IA può essere utilizzata per personalizzare l’esperienza dei clienti nella GDO, ad esempio suggerendo prodotti correlati o offrendo promozioni personalizzate in base alle loro preferenze. Ciò può aumentare la soddisfazione del cliente e la fidelizzazione. Gestione della supply chain L’IA può anche aiutare a ottimizzare la gestione della supply chain nella GDO, prevedendo la domanda dei prodotti e pianificando la logistica delle consegne. Ciò può migliorare l’efficienza dell’intera catena di approvvigionamento e ridurre i costi associati.

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/ TRADE MARKETING /

Automazione dei processi L’IA può anche essere utilizzata per automatizzare processi come la gestione delle scorte, la verifica dei prezzi e la gestione degli ordini, riducendo il tempo e i costi associati a queste attività. Ciò può liberare il personale della GDO per concentrarsi su attività più strategiche, come l’interazione con i clienti. Considerazioni etiche e legali L’utilizzo dell’IA nella GDO solleva alcune preoccupazioni etiche e legali. Ad esempio, la privacy dei dati dei clienti deve essere protetta, e le aziende devono garantire che i dati raccolti siano utilizzati solo per scopi leciti. Inoltre, i lavoratori umani potrebbero essere sostituiti dall’automazione, il che potrebbe avere un impatto negativo sulla forza lavoro. L’IA rappresenta un’opportunità significativa

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per la GDO per migliorare l’efficienza delle sue operazioni e offrire un’esperienza migliore ai clienti. L’analisi dei dati rappresenta il punto di partenza ideale per l’utilizzo dell’IA nelle strategie di marketing nella GDO, poiché può aiutare a personalizzare l’esperienza dei clienti e migliorare la gestione della supply chain. L’automazione dei processi può anche aiutare a ridurre i costi e liberare il personale per attività più strategiche. Tuttavia, le aziende devono essere attente alle considerazioni etiche e legali associate all’utilizzo dell’IA nella GDO, come la protezione della privacy dei dati dei clienti e il sostegno dei lavoratori umani. È importante utilizzare l’IA in modo responsabile e trasparente, garantendo che i dati dei clienti siano protetti e che i lavoratori umani siano supportati e formati per gestire le nuove tecnologie.


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FRANCHISE EXPO PARIS: PER TUTTI GLI IMPRENDITORI Si tratta di un vero e proprio luogo di incontro e di dialogo, dove gli aspiranti imprenditori troveranno tutte gli strumenti per sfruttare al meglio il modello del franchising e i suoi vantaggi

Organizzato da Infopro Digital e dalla FFF Fédération Française de la Franchise, Franchise Expo Paris è uno dei principali eventi mondiali dedicati al franchising. La missione del salone è quella di aiutare tutti i titolari di progetti e gli aspiranti imprenditori nel loro desiderio di avviare un'attività in proprio con il modello del franchising e i suoi vantaggi. Qual è il fulcro di questa 42a edizione di Franchise Expo Paris? L'esperienza del visitatore! Cos'è Franchise Expo Paris Creata nel 1982, Franchise Expo Paris si è affermata nel corso degli anni come un evento

chiave per il franchising e l'imprenditoria sulla scena francese e internazionale. Concepito come una “cassetta degli attrezzi” per l'imprenditore, il suo obiettivo è quello di riunire gli imprenditori in cerca di nuove sfide e di insegne in espansione, affinchè possano lavorare insieme su progetti comuni. Si tratta di un vero e proprio luogo di incontro e di dialogo, dove gli aspiranti imprenditori troveranno tutte gli strumenti per sfruttare al meglio il modello del franchising e i suoi vantaggi. Potranno incontrare l'intero ecosistema della creazione d'impresa e beneficiare dell'esperienza e dei consigli di

Cifre chiave:

- 3 giorni - 30.000 visitatori attesi - 150 conferenze, workshop e pitch - 600 espositori attesi - 50 marchi - 90 settori di attività rappresentati - 25 nazionalità espositrici

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/BUSINESS APPOINTMENTS /

franchisee e franchisor di quasi 500 marchi, in particolare attraverso le numerose conferenze e tavole rotonde che fanno da corolla al Salone. A chi si rivolge Franchise Expo Paris Il salone si rivolge a chiunque abbia un progetto imprenditoriale, a chiunque sogni di intraprendere un'attività in proprio, indipendentemente dal suo profilo o dalla sua fase di sviluppo. - commercianti, in proprio o già inseriti in una rete, che vedono nel franchising un'opzione per sviluppare la propria attività; - studenti, dipendenti di aziende o persone in fase di riqualificazione che desiderano avviare un'attività in proprio e sono alla ricerca di un concetto adatto a loro; - candidati al franchising che cercano una consulenza esperta che li aiuti a finalizzare la loro domanda; - franchisee che desiderano sviluppare la propria attività (Master- Pluri- Multifranchisee); - futuri franchisor che vogliono convalidare il loro concetto, conoscere meglio il modello, capire come replicarlo e incontrare esperti che li supportino; - investitori istituzionali alla ricerca del marchio giusto da insediare e sviluppare nella propria area geografica, sia essa francese o internazionale. Franchise Expo Paris si rivolge anche a tutte le reti in franchising francesi e internazionali. Edilizia, automotive, bellezza, hotel, ristoranti, servizi per l'infanzia... ogni anno, 90 settori commerciali si riuniscono al salone per reclutare, pianificare l'espansione territoriale e incontrare esperti. Franchise Expo Paris ospita anche un centinaio di partner per la creazione di nuove imprese, a disposizione per sostenere imprenditori, responsabili di progetto e reti. Franchise Expo Paris si completa con eventi qualificati dedicati al Master Franchising. Il Master Franchise Summit è un evento

esclusivo in cui i master franchisee e gli investitori francesi e internazionali alla ricerca di nuove opportunità commerciali possono incontrare una selezione di franchisor desiderosi di conquistare un nuovo territorio in Francia o all'estero. INFORMAZIONI PER ESPORRE Milena Veronesi – Responsabile commerciale Italia – Mob +39 348 9153830 email: info@milenaveronesiinternationalshows.com

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Aspetti utili, sostenibili e visionari del settore

TUTTI I VINCITORI DEI MAPIC AWARDS 2023

Sono stati premiati brand di tutto il mondo, tredici categorie principali, oltre alle categorie People’s Choice e la MAPIC Academy Conclusa l’edizione di Mapic 2023, sono stati assegnati i MAPIC Awards, uno dei più importanti riconoscimenti a livello internazionale dell'eccellenza, l'innovazione e la creatività nell'industria retail. In linea con il tema di quest'anno "L'era della crescita responsabile", gli Awards mirano a selezionare i progetti di riferimento e i brand leader che mettono in primo piano la comunità e l'ambiente. L'edizione 2023 dei MAPIC Awards premia i migliori concept retail e leisure emergenti, i principali asset e progetti immobiliari retail e le iniziative più innovative

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e sostenibili. Questa edizione degli Awards informa una nota – si è fondata su 13 categorie, tra cui sette già note e sei aggiunte quest'anno, con l'obiettivo di attestare l'importanza delle iniziative più innovative, sostenibili, emozionanti e i progetti più impattanti e all'avanguardia a livello internazionale. I vincitori sono stati annunciati durante la MAPIC Awards Ceremony & Gala Dinner, un evento esclusivo di networking. La cerimonia si è tenuta presso il Salon des Ambassadeurs al Palais des Festivals di Cannes. E l'edizione di Mapic Cannes 2023 si è tenuta, come sempre


/ BUSINESS APPOINTMENTS /

dalla sua nascita, al Palais des Festivals da martedì 28 a giovedì 30 novembre 2023. Fra le novità 2023, Mapic Academy, incubatore di start-up destinato a nuovi marchi innovativi, e il Sustainability Lab, laboratorio dedicato allo sviluppo sostenibile, nel cuore dell'area espositiva. L'Academy è un nuovo concorso che ha selezionato 5 giovani brand retail, e ne sosterrà lo sviluppo attraverso una rete di esperti e partner di Mapic: il brand vincitore potrà aprire un pop-up store grazie

alla partnership con una società immobiliare. Il programma di Mapic 2023 ha offerto agli operatori del settore immobiliare una panoramica sulle più recenti iniziative in materia di sviluppo sostenibile. Oltre alle questioni ambientali, sono stati affronati anche i temi inerenti all'effetto positivo che il retail può esercitare sul tessuto sociale delle città, attraverso nuovi progetti di sviluppo a uso misto o di rigenerazione urbana.

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Aiutano a sfruttare al meglio ogni punto di forza per aumentare il potenziale di mercato

LE ALLEANZE STRATEGICHE: COOPERAZZIONE, PARTNERSHIP E ACCORDI

Per poter giungere a risultati positivi è necessario che, fin dall’inizio del processo di costituzione dell’accordo, siano chiari gli obiettivi da raggiungere, le attività da svolgere, le risorse da impiegare e i controlli da realizzare di Stefania Giuseppetti Nell’era della globalizzazione, per affrontare l’inasprimento della concorrenza, imprese e imprenditori scelgono sempre più la strada della collaborazione, instaurando forme di cooperazione, come partnership e alleanze, finalizzate ad ottenere dei risultati che sarebbero difficili da raggiungere singolarmente. Partendo dal presupposto che una gestione efficace delle relazioni porta a un senso di comunità e consenso, nonché a un vantaggio competitivo, le alleanze strategiche tra imprese (concorrenti e complementari), fornitori, clienti, istituzioni pubbliche, università, associazioni o organizzazioni no profit, aiutano a sfruttare al meglio ogni punto di forza. Un’alleanza strategica, «di risorse o programmi fra due o più organizzazioni indipendenti con lo scopo di aumentare il potenziale di mercato di ciascuna di esse» [Adler, 1966]. Che cosa è la partnership La partnership è un rapporto di collaborazione che si rivela vantaggioso sia per l’azienda che per il partner coinvolto, consentendo ad entrambi di raggiungere i rispettivi obiettivi.

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Il co branding La forma di collaborazione, in cui le imprese coinvolte condividono tra loro gli investimenti e i benefici della cooperazione, viene definita con il termine inglese co-marketing (oppure co-branding). Che siano operazioni tattiche a breve tempo o strategiche di lunga durata, i motivi che spingono i soggetti a sottoscrivere un accordo di co-marketing possono essere molteplici e di diversa natura. Possono nascere in ambiti differenti e in qualche modo possono essere riconducibili a: il prodotto (l’incontro di competenze e know-how diversi può far nascere nuovi prodotti o innovare quelli già esistenti), la distribuzione (mettere in comune i propri target e i propri mercati di riferimento individuare nuovi ambiti competitivi, per acquisire nuovi clienti o nuovi posizionamenti di prodotto, e quindi aumentare la presenza sul territorio), il prezzo (integrare la gamma dei propri prodotti/servizi con altri per applicare politiche di ‘prezzo’ più aggressive) e la comunicazione (incrementare la visibilità, realizzando azioni di comunicazione e di promozione dei propri prodotti/servizi, sfruttando l'aumento dei mezzi a disposizione).


/ NEW MEDIA /

Scopi e obiettivi Lo scopo di qualsiasi azione è comunque finalizzata ad aumentare il valore economico delle imprese coinvolte e accrescere il valore offerto e percepito da parte del target prefissato. Infatti, associando due marche con attributi di prodotto complementari, gli attributi del prodotto co-branded sembrano essere percepiti meglio rispetto a ciò che si sarebbe ottenuto in un’azione di single brand. Per poter giungere a risultati positivi, tuttavia, è necessario che, fin dall'inizio del processo di costituzione dell'accordo, siano chiari gli obiettivi da raggiungere (possono essere comuni o anche diversi tra i vari partner, ma in ogni caso tra loro compatibili), le attività da svolgere, le risorse da impiegare e i controlli da realizzare. Case history La partnership tra GoPro (marchio di proprietà della società californiana Woodman Labs che rappresenta videocamere/fotocamere "indossabili" resistenti all'acqua e agli urti, considerate parte della fotografia d'avventura) e Red Bull (l’energy drink prodotto dalla compagnia austriaca omonima di Salisburgo), nata nel 2016, è andata oltre il singolo prodotto. Le due aziende non concorrenti ma con il pubblico target molto simile, condividono la stessa visione: "ispirare il mondo a vivere una vita più grande". Questa alleanza globale e pluriennale non solo ha dato una spinta alle nuove linee di prodotti, ma li ha anche aiutati ad aumentare la loro influenza, a condividere le risorse, a promuovere i contenuti e ad entrare in nuovi mercati. La collaborazione tra Niantic (società leader nel campo dello sviluppo di software basati sulla realtà aumentata) e Sony Corporation (leader mondiale nella progettazione, produzione e vendita di prodotti elettronici e di intrattenimento), mira a combinare le rispettive esperienze e

tecnologie avanzate, nel settore dei giochi. L’obiettivo è far incontrare la tecnologia di realtà aumentata di Niantic con la tecnologia audio di Sony, per coinvolgere gli utenti in un’esperienza di realtà aumentata e sonora ancora più impattante e coinvolgente, senza precedenti.

LE ALLEANZE STRATEGICHE PIÙ COMUNI Le tipologie di cooperazione maggiormente utilizzate sono: • la joint-venture; • il franchising; • l’associazione in partecipazione; • l’associazione temporanea di imprese; • i contratti di venture capital; • il consorzio; • il Gruppo Europeo di Interesse Economico (G.E.I.E.); • i gruppi di acquisto; • le costellazioni di imprese.

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/ NEW MEDIA /

L’IMPORTANZA DELLE ALLEANZE STRATEGICHE: VANTAGGI E CRITICITÀ Nello scenario competitivo di oggi, caratterizzato dal fenomeno sempre più Marcato della globalizzazione, le alleanze acquisiscono un valore strategico molto importante. Tuttavia, la maggior parte delle imprese è ancora riluttante verso questo tipo di strategia, o comunque ha dimostrato di non essere in grado di portarla avanti con successo. I manager, in genere, sono i primi a non volersi impegnare in una vera e propria alleanza, perché vedono in essa solo l’aspetto della “perdita del controllo” o perché hanno, verso la stessa, un approccio sbagliato: •

vedono esclusivamente l’aspetto della convenienza (ad es. come mezzo veloce per entrare in nuovi mercati) senza tener conto che la stessa, per funzionare, necessita di enormi sforzi, pur ripagati da vantaggi strategici importanti; Hanno paura che l’alleanza consenta a potenziali concorrenti il libero accesso al mercato locale.

Nello scenario di oggi, infatti, ciò che ogni cliente chiede, indipendentemente dal Paese in cui vive, è un prodotto di qualità più elevata possibile, ad un prezzo più basso possibile, e nulla importa dove lo stesso sia stato realizzato. Inoltre, i prodotti che troviamo oggi sul mercato sono realizzati con un mix di tecnologie ad un livello così sofisticato che un’azienda, da sola, difficilmente riesce a possedere, con il risultato che la stessa impresa non riesce ad espandere la propria attività in tempi brevi e rimanere al tempo stesso competitiva, senza avvalersi di partner alleati. In altre parole: non può mantenere da sola tutte le tecnologie necessarie a sviluppare nuovi prodotti o nuovi mercati. L’alleanza dunque si presenta come l’unico strumento che permette di acquisire una posizione competitiva forte in un mercato caratterizzato da una globalizzazione sempre più spinta. Tuttavia è indubbio che l’alleanza sia un mezzo non facile e non poco costoso soprattutto a livello di impegno di energie e di pazienza.

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/ I NOSTRI PARTNER /

CHI SIAMO: CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA SVIZZERA

Fondata nel 1909, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, con sede a Zurigo, ha notevolmente contribuito al raggiungimento dei positivi risultati, conseguiti di anno in anno, nelle relazioni economico-commerciali italo-svizzere e si è affermata quale riferimento economico - istituzionale fondamentale per tutti i soggetti, pubblici e privati, che pianificano e realizzano progetti di espansione economica e commerciale dall’Italia sul mercato svizzero e viceversa. Con i suoi oltre 600 Soci, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera è un’associazione indipendente del Codice Civile Svizzero. Il suo compito principale consiste nell’assistenza alle imprese dedite all’interscambio tra l’Italia, Svizzera ed il principato del Liechtenstein. La CCIS, senza venire meno al suo ruolo istituzionale, fornisce assistenza alle istituzioni e alle aziende, muovendosi con criteri imprenditoriali e cercando di massimizzare il ritorno commerciale per la propria clientela. Diventare socio della Camera permette di usufruire di numerosi vantaggi che variano a seconda del tipo di contratto che si stipula. Questo permette sia tutti dal professionista al pensionato, dalla PMI alla grande azienda, dai soggetti pubblici piuttosto che privati, di entrare nella rete della Camera di Commercio Italiana per la svizzera, beneficiando di numerose opportunità. La sottoscrizione minima richiede l’investimento di 250 franchi svizzeri l’anno. Quella per i soci che vogliono diventare Premium arriva a 7000 franchi svizzeri l’anno.

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SERVIZI PER LE IMPRESE E SUPPORTO ALL’EXPORT MADE IN ITALY VERSO LA SVIZZERA Ragione sociale: Camera di Commercio Italiana per la Svizzera - Indirizzo: Dolderstrasse 62, Zurigo (CH) - Anno di fondazione: 1909 - Numero sedi: 3 (centrale a Zurigo, ufficio Ginevra e ufficio a Lugano) COSA CERCHIAMO DAI NOSTRI PARTNER

Tra i pilastri della strategia camerale troviamo specifici settori sui quali si concentra la percentuale maggiore di attività: - L’attrazione investimenti svizzeri su progetti italiani e la conseguente valorizzazione dell’innovazione hi-tech Made in Italy - Lo sviluppo dei rapporti commerciali a favore delle PMI italiane attive nell’ambito dell’agroalimentare, così come della meccanica e dell’elettromeccanica - L’incremento della rete associativa, che oggi conta oltre 600 iscritti e che garantisce un business network di qualità, indispensabile a tutti gli associati per l’ampliamento dei propri contatti, lo sviluppo delle relazioni professionali e, quindi, l’incremento della rete di riferimento sul territorio elvetico. COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER

I servizi alle imprese che la Camera propone sono numerosi. Tra questi: 1. Servizi di consulenza e/o affiancamento normativo e fiscale (consulenza legale e fiscale, apertura di una società in svizzera, distaccamento dei lavoratori, rimborso IVA estera, recupero crediti,…) 2. Servizi di sviluppo dell’export in Svizzera di prodotti agroalimentare Made in Italy 3. Servizio di coaching e mentoring per PMI e liberi professionisti 4. Ricerca partner commerciale e/o fornitori 5. Sviluppo B2B settoriali, sia digitali che in presenza 6.Servizio “sportello” informativo per aziende che vogliano esportare in Svizzera 7. Servizio di rappresentanza fiscale o domiciliazione fiscale 8. Sviluppo di un portale e-commerce in Svizzera (solo per chi già possiede un portale in Italia) 9. Visite aziendali in Svizzera e/o in Italia 10. Attrazione flussi di investimenti di rischio svizzeri verso start-up e scale-up tecnologiche italiane, in grado di generare innovazione e crescita 11. Educational, masterclass, press tour e incontri con la GDO per aziende del settore agroalimentare 12. Networking event per soci 13. Attività di comunicazione mirata I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera fa parte della rete di Assocamerestero e conta soci sia in Italia che in Svizzera. Oltre alle imprese e ai liberi professionisti che costituiscono la rete associativa camerale, la CCIS collabora in modo proficuo anche con la rete diplomatica in Svizzera, le Regioni Italiane, le Associazioni di Categoria e le Camere di Commercio Italiane che costituiscono importantissimi partner per lo sviluppo fattivo di progetti studiati ad hoc, volti alla valorizzazione del Made in Italy sul territorio elvetico. Sono quindi nostri referenti, sia soggetti privati che pubblici, sia italiani che svizzeri, che vogliano creare una relazione commerciale favorevole e centrata sulla valorizzazione del prodotto/servizio/progetto italiano in territorio elvetico. Il nostro obiettivo è la creazione di solide opportunità tra i due paesi che abbiano come target l’internazionalizzazione e la massima valorizzazione della proposta italiana.

Referente: Fiammetta Benetton – press office Camera di Commercio Italiana per la Svizzera


/ I NOSTRI PARTNER /

CHI SIAMO: PAYItalia

Quando nel 2001 fu introdotta la nuova moneta, l’euro, mi chiedevo come sarebbe stata la risposta del mercato, invaso da milioni di monetine da 1, 2, 5, 10, 20 centesimi e da 1 e 2 euro. La nostra, una società che non era abituata ai centesimi e che avrebbe fatto, fatica nell’accettare e soprattutto nel gestire questa nuova moneta. Nei miei sogni imprenditoriali già vedevo una macchina che avrebbe gestito, in maniera perfetta gli incassi ed avrebbe restituito, automaticamente il resto. Una macchina che all’epoca, era già disponibile ai caselli dell’autostrada e in alcune macchine vending del caffè. Molti esercenti, si lamentavano che la sera alla chiusura della cassa, mancavano soldi. L’ammanco di denaro era dato, nella stragrande maggioranza dei casi, dagli errori commessi per la gestione della restituzione del resto. Non è da sottovalutare lo stress dell’esercente che da solo deve affrontare una la fila di persone alla cassa per gli incassi e, contemporaneamente, servire i clienti che sono in fila davanti al bancone per ordinare i prodotti. Ma, oltre all’ammanco per errore del resto, c’era l’altro ammanco, quello che è preferibile non parlarne, non perseguibile e non è giustificabile. Tutto questo generava perdite che nell’arco di un mese e poi di un anno, diventavano cifre consistenti… Negli anni a seguire 2010 qualcuno ha iniziato a proporre le macchine per la gestione degli incassi ma, eravamo agli inizi e i difetti erano all’ordine del giorno. Poi in molti si sono cimentati nell’inseguimento di questo sogno imprenditoriale e sono nate diverse aziende che si sono spinte nella produzione di Casse Automatiche Rendiresto. Il periodo del COVID ha forse, in qualche modo, aiutato lo sviluppo di questo settore. Eh sì, perché grazie a queste macchine è finito il contatto con il denaro. Oggi le Casse Automatiche Rendiresto stanno raggiungendo l’apice e sono molto richieste. Il settore è in continua evoluzione. Le macchine più performanti sono quelle che hanno una completa gestione dell’incasso e del pagamento sia con l’utilizzo del contante che con la moneta elettronica. Ma quello che piace di più all’esercente è il controllo da remoto degli incassi e dei pagamenti. Ed in questo caso, gioisce l’imprenditore che ha più di un negozio, meglio se ha una rete di negozi in Franchising. Conoscere in tempo reale gli incassi e poter gestire i pagamenti è la cosa che lo fa impazzire e andare fuori di testa. E noi dal 2017, siamo diventati il loro manicomio.

SISTEMI GESTIONE INCASSI E PAGAMENTI Ragione sociale: BCEE S.r.l. - Indirizzo: Strada di Cardeto, 57 Terni (TR) Italia - Anno di fondazione: 2017 - Numero sedi: 3 COSA CERCHIAMO DAI NOSTRI PARTNER

Una rete di negozi franchising, specialmente se sono unità locali aperte direttamente dal Franchisor, richiede il controllo in tempo reale dell’andamento economico e finanziario, cioè quello che accade quotidianamente nel negozio: vendite e conseguenti incassi. E gli incassi rappresentano la parte più importante e delicata in una gestione di un network, soprattutto quando questo ha un elevato sviluppo territoriale. Da anni studiamo l’evoluzione di Reti Franchising, cercando di individuare le criticità della rete ed offrendo servizi e prodotti capaci di risolvere o mitigare quegli aspetti che possono, a lungo andare, creare delle vere e proprie sofferenze nella gestione della rete. Da qui nasce l’offerta, che determina, specialmente in questo periodo, una grande attenzione da parte delle Aziende Franchisor che dai loro Affiliati Franchisee: la gestione degli incassi e dei pagamenti nei punti vendita. Nasce così la proposta PAYItalia, che caratterizza prodotti e servizi per la gestione di incassi e pagamenti e consente il totale controllo da remoto in tempo reale, così da permettere, ad ogni Franchisor di verificare in tempo reale l’andamento delle vendite e degli incassi (contanti e elettronici), nei propri punti vendita. Questo significa, che grazie a questo sistema, ogni Franchisor può controllare gli incassi e pianificare l’andamento finanziario della propria Azienda. Prodotti e servizi a cui possono accedere reti franchising food e no-food. Un sistema integrato che permette al Franchisor, anche in caso di prodotti in conto vendita, di determinare istantaneamente il suo ricavo e pretendere il pagamento in tempo reale. E tutto questo, diventa estremamente facile, perché si può avere, senza esborso e impegni di elevati capitali, semplicemente ricorrendo a canoni mensili di noleggio. PAYItalia diventa oggi l’uovo di colombo per le reti franchising e non solo. COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER

PAYItalia per il Franchising offre una serie di prodotti, per la gestione di incassi e pagamenti. Con questo ogni Azienda Franchisor o Franchisee potrà gestire: di presenza, incassi e pagamenti e da remoto, pagamenti oltre che controllare l’andamento degli incassi. Grazie all’elevata tecnologia dei sistemi informatici e meccanici, ogni esercente potrà dire basta a: ammanchi di denaro per errore o per prelievi forzati, virus e batteri, monete e banconote false, furti e rapine. Una vera panacea per i Franchisee nonché per i Franchisor. I nostri prodotti sono: casse automatiche rendiresto all inclusive (Stampanti Fiscali, PC, Gestionali Prodotti, iPad, POS, UPS); OPC System (Ordina Paga e Consuma) un sistema integrato che permette la gestione degli ordini di prodotti direttamente dal cellulare con interazione nel Punto Vendita così da permettere al cliente di poter ordinare e pagare il prodotto per il servizio: consegna a domicilio, asporto, consumazione presso il Punto Vendita. In più questo sistema ha in dotazione il Kiosk, un totem digitale per ordinare, acquistare e pagare i prodotti direttamente dal Punto vendita. I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

Intesa Sanpaolo Rent Foryou S.p.A. – Noleggio Microcredito D’Impresa S.p.A. – Microcredito finanziamenti SELLA Personal – Finanziamenti FENALC – Associazione Circoli Italiani Confcommercio CNA Umbria Confesercenti - Messina

Referente: Raffaele Amici T.WA 388.933.4054 r.amici@bcee.it Sito web: www.payitalia.it

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/ I N O S T/RII N PO AS RT TR NIE P R A/R T N E R /

Grande Creatività e Ricerca delle ultime tendenze in ambito retail

SUBUP: IL TUO PROGETTO CHIAVI IN MANO Gestisce le pratiche, coordina il tecnico di cantiere, il geometra e gli altri tecnici impiegati nella progettazione, le imprese, il coordinatore della sicurezza, la DL, risponde alle domande del committente e lo segue in tutte le fasi di lavorazione Subup Srl è una giovane realtà in ambito di Global Contractor attivo in ambito commerciale, con la capacità di offrire servizi che spaziano dal Brand Design attraverso mirate ricerche di mercato, all’analisi dei competitor, dalla progettazione architettonica al layout distributivo degli spazi e alla scelta di arredamenti, con la capacità di instaurare una rete di profili altamente professionalizzanti rispetto al subappalto di imprese per la successiva esecuzione e realizzazione di spazi creativi di interni. Palestre, ristoranti, Retail… attività che hanno bisogno di espandersi e distinguersi, attraverso un interlocutore unico, tempistiche certe e chiavi in mano assicurato.

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PERCHE’ SCEGLIERE SUBUP? Interlocutore unico - Parla solo con noi! Subup infatti gestisce le pratiche, coordina il tecnico di cantiere, il geometra e gli altri tecnici impiegati nella progettazione, le imprese, il coordinatore della sicurezza, la DL, risponde alle domande del committente e lo segue in tutte le fasi di lavorazione. Prezzo chiavi in mano - All’interno dell’intervento ricadranno oneri imprevisti, eventuali innalzamento dei prezzi e gestione totale del cantiere fino al collaudo finale. Tempistiche certe - Tempi di esecuzione certi rispetto all’avanzamento dei lavori e della


/ I NOSTRI PARTNER /

fornitura di materiali con annesso Stato Avanzamento Lavori rispetto agli oneri contrattuali. I PUNTI DI FORZA • •

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Riceverai preventivi dettagliati e completi con tutte le voci necessarie per portare a termine il tuo progetto con successo; Avrai accesso a una selezione di aziende e imprese certificate sulla base delle loro competenze e con cui il general contractor ha già lavorato in passato, quindi si sono sempre dimostrate all’altezza; Potrai contare su tempi e costi certi, e un lavoro portato a termine di qualità, con gestione di tutta la fase post-realizzazione; Troverai la soluzione a sfide come quella di individuare da subito il budget corretto per il progetto, pianificare il cantiere, gestire la parte di permessi edilizi e molto altro; Dopo la fine del cantiere, avrai sempre un punto di riferimento a cui rivolgerti per eventuali domande o dubbi riguardo al lavoro eseguito, anche a distanza di mesi dalla fine dei lavori; Grande Creatività e Ricerca delle Ultime Tendenze in ambito Retail.

SERVIZI PER LE AZIENDE IN AMBITO COMMERCIALE Categoria: Coordinamento generale per progettazione, design e ristrutturazione - Ragione sociale: SUBUP S.R.L. - Indirizzo: Via Zongo, 15 – PESARO (PU) - Anno di fondazione: 2022 - Numero sedi: 1 COSA CERCHIAMO DAI NOSTRI PARTNER

Ricerchiamo partner che abbiano l’intenzione di sviluppare la propria rete franchising attraverso l’allestimento e la ristrutturazione di nuovi punti vendita di nuova apertura COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER

- Assistenza e intermediazione rispetto a pratiche edilizie, titoli abilitativi e bonus attraverso tecnici abilitati - Selezione mirata di aziende e imprese edili con un know-how specializzato in ambito commerciale - Progettazione preliminare ed esecutiva, dal piccolo ambiente alla grande ristrutturazione - Progettazione sostenibile - Assistenza al cliente nelle scelte stilistiche e materiali e ufficio acquisti - Progettazione Illuminotecnica - Tempistiche certe, interlocutore unico, chiavi in mano I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

- Tarkett - Iperceramica - Durazzi Ceramiche - Edif

Referente: Giovanni Vampa

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/ I NOSTRI PARTNER /

CHI SIAMO: EASYWORK

Fondata nel 2012, Easywork Italia Srl nasce dalla volontà dei soci di riunire le proprie professionalità e competenze per costituire un player importante nell’ambito della sicurezza sul lavoro, e dalla convinzione che una solida cultura della sicurezza sia un fattore essenziale per il successo e la produttività delle aziende oltre che per il benessere dei lavoratori. La ricerca di soluzioni personalizzate sulle necessità del cliente è stata da sempre uno dei punti di forza di Easywork, ogni azienda ha proprie esigenze in ambito di sicurezza e solo lavorare al fianco delle singole realtà rende possibile la definizione e il raggiungimento di specifici obiettivi, promuovendo un ambiente di lavoro sicuro. La profonda conoscenza delle dinamiche organizzative insieme a modelli personalizzati supportati da tecnologie innovative rendono Easywork il partner strategico al quale affidarsi. A partire dal 2012, Easywork si è evoluta da società emergente nel settore della sicurezza sul lavoro fino a diventare un punto di riferimento e voce autorevole per le aziende, partner e clienti, ampliando e differenziando la tipologia di servizi offerti. Ad oggi, oltre a formazione e informazione dei lavoratori, analisi dei rischi, sorveglianza sanitaria e DPI, Easywork offre consulenza anche in ambito di sistemi antincendio, sostenibilità, ambiente, sociale e governance, sistemi di gestione (implementazione e mantenimento). Adottare sistemi di gestione efficaci è fondamentale per ottimizzare le risorse, migliorare la comunicazione interna e garantire un’efficace pianificazione strategica. Il successo di Easywork, una realtà certificata, ha portato alla realizzazione di una vera e propria rete specializzata e consolidata, di consulenti, collaboratori e partner che garantiscono un’assistenza di altissimo livello in tempi brevissimi.In ogni ambito, per ogni attività, lavorare sicuri significa essere consapevoli del fatto che le risorse hanno un valore, al di là delle specifiche competenze professionali. Le risorse, quindi, sono 62

CONSULENZA, ASSISTENZA, FORMAZIONE E INFORMAZIONE A TERZI IN MATERIA DI SICUREZZA E IGIENE SUL LAVORO E SISTEMI DI GESTIONE. Categoria: Consulenza e servizi - Ragione sociale: Easywork Italia Srl Indirizzo: Via Luigi Capranica, 15 – 20131 Milano - Anno di fondazione: 2012 - Numero sedi: 1 COSA CERCHIAMO DAI NOSTRI PARTNER

Easywork, consapevole del valore delle singole risorse, ha come priorità garantire ai lavoratori ambienti sani e sicuri. Per collaborare con Easywork è necessario abbracciare una cultura della salute e della sicurezza come valore fondamentale. Easywork ricerca nei propri partner affidabilità e serietà, ricerca franchisor che vogliano affidarsi ad un unico interlocutore in grado di tenere sotto controllo l’intera rete, alleggerendo così il franchisor stesso dalla burocrazia e garantendo assistenza continua alla singola sede. COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER

Entrare a far parte della rete Easywork è garanzia di qualità. I servizi che Easywork offre alle imprese sono numerosi: -Consulenza e supporto specialistico, team di esperti certificati per le principali tipologie merceologiche che partecipano a Comitati Tecnici per lo studio approfondito dei rischi connessi all’attività -Valutazione del rischio e formazione sulla sicurezza -Sviluppo e implementazione di procedure per la gestione delle emergenze -Monitoraggio della conformità normativa, tenendo traccia degli aggior namenti normativi e assicurandosi che i partner siano conformi a tutte le leggi e le regolamentazioni vigenti -Riduzione del carico burocratico per l’imprenditore -Progetti e soluzioni dedicate al mondo del franchising -Servizio professionale che ha focus su analisi, rendicontazione e comunicazione tematiche ESG -Implementazione e mantenimento dei sistemi di gestione (consentono di monitorare e analizzare i dati permettendo alle aziende di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato) -Scelta e fornitura dei Dispositivi di Protezione Individuale da utilizzare I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

-TUV Austria Italia – Certificazione e sistemi di gestione -Confederazione ASSO -Giornale delle Partite IVA – Editoria -Identity Style – Editoria -Dida Srl – Formazione -Redcare Srl - Parafarmacia -Webuild Italia Spa - Infrastrutture -Intellera Consulting Spa – Consulenza -Daikin Air Conditioning Spa -IGD SIIQ Spa – Immobiliare Retail

Referente: Luca Pasquero Sito web: www.easyworkitalia.it


/ I NOSTRI PARTNER /

CHI SIAMO: WHUIS

Whuis.com è lo strumento più innovativo per ottenere le informazioni e documenti ufficiali in tempo reale e condurre trattative sicure scegliendo solo clienti e partner verificati. Whuis.com è il primo sito italiano che permette di ottenere informazioni su persone, aziende e immobili, complete di Visure, Atti Notarili e documenti ufficiali, sia da sito che da App in modo innovativo, semplice e veloce. Di proprietà del Gruppo Go Next, Whuis.com è stato fondato nel 2018 da esperti del settore digitale. Attualmente è utilizzato prevalentemente nel settore immobiliare da circa 7.000 professionisti e dai principali network immobiliari. Fai sempre la scelta migliore con Whuis.com Whuis.com è lo strumento più innovativo per ottenere in tempo reale tutte le informazioni e i documenti ufficiali utili a condurre trattative sicure e scegliere solo clienti e partner verificati. Un mondo di informazioni sempre con te Con una sola ricerca consulti contemporaneamente Catasto, Camera di Commercio e Conservatorie del territorio nazionale e ottieni Visure e Documenti ufficiali senza tempi d’attesa 24/7 al prezzo più basso sul mercato. Solo con Whuis.com puoi consultare i risultati delle ricerche in cronologia ogni volta che ti serve: tutti i dati sono sempre aggiornati gratuitamente ad ogni nuova visualizzazione.

SERVIZI ONLINE Categoria: Sito Internet - Ragione sociale: Whuis.com - Indirizzo: http://www.whuis.com - Anno di fondazione: 2018 - Numero sedi: 1 COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER

Con Whuis.com hai a disposizione un mondo di informazioni e servizi esclusivi: -Informazioni su persone, aziende e immobili -Elenco e dettagli negatività (protesti, pregiudizievoli conservatoria, procedimenti avviati) su persona e società connesse (e viceversa) -Eventi da Conservatoria degli ultimi 24 mesi -Naviga in Catasto su mappa (con geolocalizzazione) -Certificazione Energetica (APE) -Report affidabilità creditizia Experian -Visure e documenti ufficiali online senza tempi d’attesa e al prezzo più basso di sempre -Cronologia illimitata e gratuita -App unica in Italia I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

Immobiliare: -Tecnocasa -Tecnorete -Tempocasa -Gabetti, -Professionecasa -Grimaldi Immobiliare -Santandrea -SoloAffitti -FIAIP -RE/MAX -IAD -Coldwell Banker Italy -Confedilizia -Replat -AlleaRE -AgentRE -Frimm -Fondocasa -Consimm -Primacasa -Vendocasa -FIMAA TORINO

Referente: Daniele Mancini, Ceo & Founder Sito web: www.whuis.com

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/ I N O/S TI RNI OPSATRRTI NPEARR T / NER /

Evoluzione nella gestione degli Asset per le Reti in Franchising

RETAIL MANAGEMENT E SECURITY COMPLIANCE Teclae AG ha realizzato una Piattaforma innovativa completamente dedicata al Security&Services Management del Retail, per supportare la gestione degli asset delle reti in franchising Il settore del Retail è oggi al centro di una sfida che vede le aziende impegnate a tenere il passo con l’innovazione digitale e le necessità attuali di “dotarsi” di strumenti adeguati per gestire i cambiamenti, sociali e culturali, che influiscono sulla soddisfazione, sia dei propri dipendenti che dei Clienti. TECLAE AG con la propria Piattaforma WSP®, raccoglie alcune “tendenze” già collaudate nel settore del Retail di digitalizzazione dei processi, sia per l’ordinaria gestione delle problematiche dei rischi che per l’ottimizzazione dell’utilizzo degli spazi in tema di consumi, compliance e sostenibilità con una “vision” legata anche al benessere sia individuale che sociale. Questo offre alle reti di franchising la possibilità di utilizzare uno strumento innovativo, che riveste anche ruolo importante come “modello di innovazione” per l’ottimizzazione ed il monitoraggio dei consumi, a favore del consolidamento economico del settore dove, a livello internazionale, è forte la spinta alla sostenibilità, in termini di uso consapevole delle risorse e riduzione degli sprechi. La Piattaforma WSP® di TECLAE AG, nasce quindi dall’analisi delle necessità e si propone come soluzione. La capacità di interagire con l’innovazione tecnologica, generata da ogni singolo soggetto, rimane “il requisito” ma anche “la componente” che può ancora fare la differenza per garantire quella “efficienza di servizio” e quella “sicurezza integrata” (intesa come security, safety e

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manutenzioni) che, con una attività costante di monitoraggio, é il valore aggiunto portatore di benefici al business aziendale nel suo insieme. In TECLAE AG, riteniamo che anche nel Retail, la componente di gestione integrata della sicurezza, debba essere inclusa in qualsiasi processo di analisi e gestione dell’intera filiera, che parte dalla gestione di magazzino, all’esposizione dei prodotti, la metodologia di vendita, fino al delivery al cliente. Un modello che oggi vede una


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riorganizzazione degli standard collegati anche alle nuove modalità di fare business, come l’omnicanalità, che richiedono nuovi requisiti per le figure “classiche” della sicurezza. Nella security, ad esempio, uno dei requisiti fondamentale rimane il “monitoraggio degli accessi”. Questo deve necessariamente essere esteso all’area Cyber affinché ogni “entry point” fisico o virtuale di contatto con il mondo aziendale, sia monitorato e messo in sicurezza. Il retailer non può limitare alla sicurezza fisica, intesa in modo classico e tradizionale, la propria attività di tutela. I sistemi di gestione, prodotti da Teclae AG, vengono progettati al proprio interno da esperti di settore, diversi e complementari, che studiano, collaudano e producono tecnologia in grado di fornire al gestore ed agli utenti, consapevolezza della situazione e supporto al processo decisionale. La Piattaforma WSP® applicata nella gestione degli Asset nel settore del Retail, dimostra, attraverso i propri moduli, come realtà complesse, possono essere decomposte con un sistema graficamente semplice ed intelligibile, al fine di offrire i più alti livelli di consapevolezza e controllo, sia dal punto di vista della sicurezza integrata (Cyber e Security) che dal punto di vista della

sostenibilità gestionale e amministrativa. Gli indicatori e la documentazione dinamica, generata dai dati e dalle informazioni raccolte, sia da sistemi compatibili ed integrati (mediante API), che da report predisposti e compilati da operatori accreditati, vengono illustrati con una infografica facile ed intuitiva. Con la Piattaform WSP® è possibile gestire la pianificazione strategica, la gestione delle risorse umane, la gestione finanziaria di uno o piu’ negozi o centri commerciali. Include la gestione delle operazioni quotidiane, la gestione dei flussi di mezzi e persone, i controlli, le pulizie, la pianificazione degli eventi, la gestione dei tenant fino alla promozione dei prodotti. Per semplificare ogni intero processo, all’interno della Piattaforma WSP®, sono disponibili moduli con apposite funzioni che consentono una rapida e preventiva individuazione degli scostamenti e l’indicazione delle azioni correttive che scaturiscono dalla audit periodiche.Ogni attività legata al modulo Facility Management, ad esempio, tiene conto del budget durante tutto l’arco temporale, dei

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/ I NOSTRI PARTNER /

costi legati agli immobili gestiti, in particolare il modulo Manutenzioni per gestire tutte le opere e interventi necessari per il ripristino e il mantenimento di quanto acquisito, e il modulo Tenants per gestire gli spazi occupati ed i relativi contratti in essere negli asset immobiliari. Un approccio cognitivo supportato da tecnologia di intelligenza artificiale, dove è stata semplificata l’attività dell’operatore deputato all’interazione, con le sue competenze. In questo TECLAE AG si propone anche come partner di supporto ai retailer che vogliono investire in questo ambito, dove risulta decisiva la crescita di consapevolezza e di know-how tecnologico interno alle aziende stesse. Un modello di business legato all’innovazione, è oggi di supporto ideale per la crescita di piccolo, medi e grandi imprenditori, che ancora risultano carenti di risorse e strumenti tecnologici oggi necessari per operare in mercati sempre più concorrenziali. Tecnologia, innovazione e benessere, sono requisiti fondamentali, rivestono anche un ruolo strategico per la conduzione del core business della vendita e la qualificazione del personale, mediante una adeguata formazione che prevede l’uso di soluzioni di management supportate da strumenti di facile utilizzo, ottimizzazione dei Prodotti, sostenibilità, benessere, sicurezza della filiera e controllo di qualità.

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TECNOLOGIA NEL SETTORE DEL BENESSERE E MEDICALE, ASSET MANAGENEMT E SICUREZZA INTEGRATA Categoria : tecnologia e innovazione - Ragione sociale: Teclae AG (società privata di capitali) - Indirizzo: Via Stefano Franscini 16 Lugano, CH-6900 - Anno di fondazione: 2021 - Numero sedi: 1 COSA CERCHIAMO DAI NOSTRI PARTNER

Supporto nella diffusione di tecnologia avanzata sia nel settore Medical Tech che Asset & Security Management, per sviluppare una rete di Clienti in grado di implementare innovazione tecnologica con sistemi di gestione avanzati COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER

TECLAE AG promuove inoltre studi specifici ed innovativi sia nel settore MEDTECH che della Advanced Security & Asset Management, anche mediante la predisposizione di studi, di raccolte, di analisi e di proprie pubblicazioni sotto forma di riviste e libri di testo, in formato cartaceo ed elettronico. TECLAE AG opera sia nel campo sia della Medical Technology che della Advanced Security& Enterprise Services Management, con particolare riferimento ai comparti del benessere sociale, medicale, informatico e della sicurezza in generale e la prestazione di servizi connessi con le già menzionate attività nel preciso intento di promuovere il “benessere nella vita dell’individuo e il benessere sociale”.

I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

-Interpump Group -ALPI Group -Wealty -Ora 0 Group -Easywork Italia


FRANCHISING PARTNERSHIP

FORTHEGROWTHOFYOURBUSINESS


/ FRANCHISING & PARTNERSHIP /

Da questo numero iniziamo il nostro viaggio nel mondo dei contratti. Analisi e tipologia con approfondimenti e applicazioni

IL CONTRATTO INTERNAZIONALE

Un ottimo testo contrattuale, valido in un Paese, non necessariamente lo è altrettanto in altri contesti, che devono essere conosciuti od affrontati con l’ausilio di un professionista esperto in un determinato ambito territoriale Di Patricia de Masi Taddei

dMTV International Sagl Partner

Iniziamo da questo numero un breve excursus sui contratti commerciali internazionali.Dalla definizione di “contratto internazionale”, con le implicazioni che questo comporta, si passerà di volta in volta ad una breve analisi dei singoli contratti che saranno esaminati, per quanto concerne gli aspetti più salienti, anche da un punto di vista internazionale e non solo, quindi, in base alla normativa di un singolo stato.L’analisi completa avrebbe una portata enorme e, come tale, impossibile da esaurirsi in singolo articolo. Lo scopo che ci si pone è però quello di porre l’attenzione su specifiche clausole meritevoli di attenta analisi, così da mettere in guardia i lettori sul fatto che un ottimo testo contrattuale, valido in un Paese, non necessariamente lo sia altrettanto in altri contesti, che devono essere conosciuti od affrontati con l’ausilio di un professionista esperto in un determinato ambito territoriale. Contratto internazionale Ogni rapporto commerciale presuppone la conclusione di un accordo più o meno articolato. Definizione: Nel nostro ordinamento il contratto, come definito dall’art. 1321 C.C.,è “l’accordo di due o più parti, per costituire, modificare o estinguere tra loro un rapporto giuridico di

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contenuto patrimoniale”. Analoga definizione nei Paesi di Civil Law, un po’ diversa in quelli di Common Law per i quali un contratto è un accordo che ha forza di legge tra le parti. Si tratta di “contratto internazionale” qualora le parti appartengano a Paesi diversi ed il contratto presenti collegamenti con più Stati con sistemi giuridici differenti in base alla sede, alla residenza, all’oggetto del contratto, o al luogo di conclusione o a quello nel


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quale deve effettuarsi la parte caratterizzante il contratto, o infine al luogo di pagamento. contratto, infine al luogo di pagamento. Si tratta quindi di un contratto che non esaurisce i suoi effetti in un unico ordinamento giuridico. I primi aspetti da considerare: • diritto applicabile; • accordi e convenzioni internazionali di riferimento. Prima di accingersi a predisporre il testo di un contratto internazionale è necessario verificare quale sia la legge applicabile, così da conoscere se vi siano norme inderogabili, di forma o di sostanza, che non possono essere ignorate od escluse. Per questo si devono considerare sia le normative dei Paesi di appartenenza dei soggetti contraenti, sia le convenzioni ed i trattati bilaterali o multilaterali. In particolare, occorre verificare se sia applicabile il Regolamento CE n.593/2008 (c.d. Roma I) o la Convenzione di Vienna per la vendita internazionale di beni mobili, trattato internazionale adottato a Vienna nel 1980 in sede Nazioni Unite, entrato in vigore nel 1988, per una disciplina uniforme del contratto di vendita, sottoscritta da 95 Paesi tra i quali tutti gli Stati membri della UE ad eccezione di Irlanda e Malta. Occorre poi considerare che esistono

Paesi nei quali la scelta del diritto applicabile è ammessa, pur con le limitazzioni dettate dalle norme considerate di ordine pubblico internazionale od interno, o in base alla materia o dalla natura del contratto (Paesi UE od altri in base agli accordi o convenzioni internazionali) od altri (extra UE) nei quali si dovranno considerare le legislazioni di ciascuno. Quando si parla di ordine pubblico internazionale ci si riferisce alle norme imperative pubbliche o di applicazione immediata (es. leggi tributarie, in materia di concorrenza, di tutela del consumatore, sull’autorità chiamata a risolvere eventuali controversie, ecc.,), alle norme c.d. vessatorie od alle norme di ordine pubblico interno (norme che non possono essere derogate). La scelta deve essere effettuata in forma espressa e chiara. In mancanza di scelta, si applicherà il Reg. CE n.593/2008 (c.d. Roma I), il cui primo criterio di collegamento è rappresentato dal principio della residenza abituale (del venditore o del prestatore di servizi o dell’affiliato o del distributore o dell’agente se persona fisica) o dove risiede la parte che dovrà effettuare la prestazione caratteristica del contratto, seguendo i criteri del diritto internazionale privato e cioè del Paese con il quale il contratto presenta il collegamento più stretto.

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Come verranno risolte eventuali controversie Le parti potranno scegliere se affidare la definizione delle controversie all’autorità giudiziaria o ad un arbitro o ad un collegio arbitrale. In ambito UE, vi è la libertà di scegliere nel contratto quale sia l’organo competente a risolvere le controversie, come indicato nel Regolamento UE 1215/2012 (c.d. Regolamento di Bruxelles 1 bis) sulla competenza giurisdizionale dei giudici degli Stati membri, fatte salve le eccezioni riguardanti le norme imperative o di ordine pubblico di ciascuno Stato. Il Regolamento disciplina anche il riconoscimento e/o l’esecuzione delle decisioni dei giudici degli Stati membri. È sempre opportuno che la scelta risulti in maniera esplicita. Per quanto riguarda i lodi arbitrali ricordiamo la Convenzione di New York del 1958 per il riconoscimento e l’esecuzione di lodi arbitrali stranieri ad oggi ratificata da 156 Paesi. Le trattative: nda e loi Importante la fase delle trattative e della negoziazione. In essa può essere sottoscritto un NDA e una LOI nella quale vengono elencati gli scopi che le parti si prefiggono, eventuali termini di validità, divieto di trattare con altri sui medesimi temi, obbligo di segretezza e, più in generale, norme procedurali e limiti temporali. La LOI specificherà anche il diritto applicabile o il riferimento alle norme di diritto internazionale privato in assenza di opportuna indicazione in tal senso. Verranno inoltre definiti gli obiettivi che le parti si prefiggono. Contenuto e struttura del contratto Il contratto conterrà le premesse che hanno portato le parti alla sua conclusione: esse sono utili perché riassumono la causa effettiva del contratto. Vengono poi specificate le definizioni riguardanti il significato dei termini in esso contenuti. Utili i richiami agli allegati che, nella volontà delle parti, costituiscono parte integrante del contratto stesso. È opportuno che il contratto sia completo, comprensibile e chiaro e che vengano pre-

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visti eventuali problemi che possano nascere nel periodo di vigenza, comprese le conseguenze e le soluzioni inerenti al verificarsi di tali problematiche. Fondamentale la scelta della lingua per evitare interpretazioni differenti in base ai significati dei termini usati. È necessario prevedere eventuali cause di forza maggiore per fatti straordinari ed imprevedibili, redatte in maniera dettagliata ed analitica, come richiesto dalle normative di alcuni Paesi. Conclusione del contratto Il contratto si perfeziona con il consenso esplicito delle parti, ma l’efficacia potrebbe essere subordinata al verificarsi di certe condizioni o all’autorizzazione rilasciata dalla Autorità locale. Di fondamentale importanza anche la conoscenza di certi requisiti formali per la validità del contratto: è infatti cosa nota che un contratto, completo in ogni sua parte ed assolutamente perfetto, in alcuni Paesi, prima di tutto in Cina, non ha alcun valore se la sottoscrizione non è validata dal timbro della società cinese, dal momento che la semplice firma non è sufficiente. La conseguenza di questa semplice mancanza comporta l’impossibilità di far valere in giudizio il contratto ed il suo contenuto.


/ FRANCHISING & PARTNERSHIP /

Durata e scioglimento L’accordo deve inoltre contenere la durata del contratto, le cause risoluzione e le conseguenze per la risoluzione per fatto imputabile ad una parte ed i termini per eventuale recesso o rinnovo in caso di durata a tempo indeterminato o determinato. Inadempimento È opportuno inserire clausole di limitazione di responsabilità, clausole risolutive espresse; specificare ipotesi di eccezione di inadempimento ed infine i criteri di quantificazione di eventuali penali e danni. Di volta in volta, esaminando singoli contratti, potranno essere individuate situazioni particolari che devono essere tenute presenti nelle scelte più sopra elencate.

IN EVIDENZA • Quando possiamo definire “internazionale” un contratto. • Aspetti preliminari da risolvere: - diritto applicabile; - soluzione controversie (giudice o arbitro); - lingua. • La fase preliminare - primi documenti (NDA. LOI). • Il contenuto del contratto. • Perfezionamento dell’accordo. • Durata. • Scioglimento. • Inadempimento e conseguenze.

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/ FINANZIAMENTI /

È gestito da SIMEST in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

FONDO 394 SIMEST INTERNAZIONALIZZAZIONE

Le diverse linee di intervento agevolativo sono 6, nello specifico: Fiere ed Eventi, E-commerce, Certificazioni e Consulenze, Inserimento Mercati, Temporary Manager, Transizione Digitale o Ecologica. Come funziona e chi sono i destinatari di Francesca Paleari

Founder & General Manager Obiettivo Sviluppo

Apriamo con questa opportunità, una rubrica dedicata a tutto il mondo della finanza agevolata, che ci porterà nel corso del tempo ad affrontare ed approfondire insieme diverse tematiche importanti quali il mondo digitale, l’internazionalizzazione, lo sviluppo industriale 4.0, la transizione green, la ricerca e sviluppo, il supporto alla nascita di nuove imprese, e tanti altri temi attuali che via via analizzeremo. Si tratta del Fondo 394, gestito da SIMEST in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Simest è la società del Gruppo CDP – Cassa Depositi e Prestiti, società per azioni sottoposta a controllo, e proprietà, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che da 30 anni

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supporta, attraverso la propria attività, i processi di internazionalizzazione delle imprese italiane. Tra le varie attività (Prestito Partecipativo, Fondo di Venture Capital, Export Credit), ciclicamente Simest è attiva da anni con il Fondo 394: l’ultima riapertura della finestra per presentare le domande è avvenuta lo scorso 27 luglio, alla presenza del Ministro e Vice Premier Antonio Tajani, del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Simest Pasquale Salzano e Regina Corradini D’Arienzo; lo stanziamento di quest’ultima misura è pari ad Euro 4 miliardi, i fondi sono ancora disponibili. Principale novità, rispetto alle “finestre” precedenti, è il chiaro e deciso sostegno agli


/ FINANZIAMENTI /

investimenti in attività legate alla transizione ecologica e digitale; altresì significativa la misura prevista a supporto del rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale. Sono previsti anche contributi sia per le imprese appartenenti a filiere produttive dedicate all’export, sia per le imprese che hanno subìto significativi rincari dei costi energetici. Al Made in italy, in continuità con le nuove politiche (e denominazione del relativo Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ndr) di Governo, sono dedicati strumenti diretti, sia in particolari aree estere specifiche (in questo caso i Balcani Occidentali), sia, ad hoc, alle aziende localizzate nei territori colpiti dalla recente alluvione (Emilia Romagna). Il Fondo 394 SIMEST mette a disposizione finanziamenti a tassi agevolati (fino allo 0,464%), a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%. Le diverse linee di intervento agevolativo sono 6, nello specifico:

E-commerce: finanziamento per le imprese che intendano sviluppare il proprio commercio elettronico in Paesi esteri per beni e servizi prodotti in Italia o con marchio italiano, attraverso la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria, o di un proprio spazio dedicato su una piattaforma di terzi. Certificazioni e Consulenze: finanziamento riservato alle imprese che intendano realizzare progetti di internazionalizzazione, innovazione tecnologica, digitale o ecologica, tramite il supporto esclusivo di società di consulenza, od ottenere certificazioni di prodotto, brevetti, per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.

Fiere ed Eventi: finanziamento dedicato alle

imprese che intendano partecipare, anche in Italia, a fiere, mostre, eventi e missioni imprenditoriali o di sistema, di carattere internazionale, anche virtuali, per la promozione di beni e servizi prodotti in Italia o a marchio italiano. CARTA D’IDENTITÀ FINANZA AGEVOLATA, INTERNAZIONALIZZAZIONE, NETWORKING Obiettivo Sviluppo nasce per dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori italiani che negli anni si sono sempre avvicinati al mondo delle agevolazioni pubbliche, dei mercati globali, delle partnership, senza riuscire a fare il next step: dall’idea all’execution. Con il progetto UP, il team entra nel vivo di questi argomenti, liberando imprenditori e manager dall’operatività di queste azioni, lasciandoli liberi di fare il loro lavoro e sviluppare il loro core business. I campi di azioni sono: finanza agevolata, internazionalizzazione, networking. Settori di intervento: agricoltura, agroindustria/agroalimentare, artigianato, commercio, cultura, industria, pubblico, servizi/No Profit, turismo. Per informazioni: francesca@obiettivosviluppo.com - Tel. +39 349.5603388

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/ FINANZIAMENTI /

Inserimento mercati: finanziamento per le imprese che intendano realizzare programmi di inserimento sui mercati internazionali, attraverso l’apertura di una propria struttura in un Paese estero; oppure che intendano rafforzare la propria presenza su mercati già presidiati, attraverso il potenziamento della propria struttura o del personale sul posto. Temporary manager: finanziamento riservato alle imprese che intendano avvalersi temporaneamente di figure professionali spe-

cializzate per la realizzazione di progetti di internazionalizzazione, innovazione tecnologica, digitale o ecologica. Transizione digitale o ecologica: finanziamento dedicato alle imprese che intendano effettuare investimenti per l’innovazione digitale o per la transizione ecologica nonché investimenti produttivi generici per il rafforzamento della solidità patrimoniale, a beneficio della loro competitività sui mercati internazionali.

IN EVIDENZA: • Al Made in italy, in continuità con le nuove politiche (e denominazione del relativo Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ndr) di Governo, sono dedicati strumenti diretti. • Il Fondo 394 SIMEST mette a disposizione finanziamenti a tassi agevolati (fino allo 0,464%), a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%

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MOG231 e Organismo di Vigilanza Il D.Lgs 231/01 prevede le possibilità di esonero da parte della società quando questa possiede e ha implementato un "Modello di Organizzazione e Gestione" aziendale adeguato.

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Catturano l’attenzione in modo rapido e convincente, permettono di suscitare emozioni e creare un legame con chi guarda

VIDEO MARKETING: COME SFRUTTARLO AL MEGLIO PER IMPLEMENTARE UN FRANCHISING Quando le aziende collaborano in partnership, il coordinamento dell’immagine di brand diventa un fattore critico per il successo commerciale dell’accordo. La coerenza nella comunicazione dei marchi, nei valori e nella qualità dei prodotti contribuisce a creare fiducia nell’ecosistema dei consumatori e a rafforzare la partnership stessa di Ferdinando Bova

IN EVIDENZA •

Sono due i principali approcci da seguire all’interno della strategia: – video testimonial, per creare awareness e sviluppare il proprio franchising; – video formativi, per aggiornare i nuovi imprenditori ed il personale impiegato, così da consolidare il nostro brand

I video testimonial, ad esempio, sono un potente strumento per comunicare il valore del marchio e conferirgli una social-proof

Altro aspetto cruciale che può essere supportato dai format video è quello della formazione, elemento indispensabile per garantire la solidità del franchising

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Nel panorama dinamico e competitivo del franchising, l’utilizzo strategico dei video come strumento di marketing può costituire una strada unica ed efficace per stabilire una connessione significativa con la propria rete o con altri aspiranti imprenditori. I video hanno la capacità di catturare l’attenzione in modo rapido e convincente, permettono di suscitare emozioni e creare un legame con chi guarda. Video ben realizzati consentono di aumentare notevolmente la visibilità online, rendendo possibile la condivisione su una varietà di piattaforme online, come siti web, social media, e-mail e piattaforme di streaming. Sono due i principali approcci da seguire all’interno di questa strategia: video testimonial, per creare awareness e sviluppare il proprio franchising; oppure video formativi, per aggiornare i nuovi imprenditori ed il personale impiegato, così da consolidare il nostro brand. I video testimonial, ad esempio, sono un potente strumento per comunicare il valore del marchio e conferirgli una social-proof. Questi video possono presentare storie di successo di franchisor che, in passato, erano imprenditori


/ BUSINESS INTELLIGENTI /

imprenditori incerti, oppure raccontare come ciascuno di loro si senta a far parte del marchio. Questo tipo di contenuto consente di consolidare la brand awareness e trasmettere la sua vision, andando oltre il "chi," "cosa" e "dove," per approfondire il "perché." I testimonial dovrebbero essere autentici e specifici; mostrare persone reali con esperienze reali, evidenziando come le loro vite siano migliorate attraverso la proprietà di un franchising. Altro aspetto cruciale che può essere supportato dai format video è quello della formazione, elemento indispensabile per garantire la solidità del franchising. L'utilizzo di video è particolarmente efficace in questo ambito, perché consente di veicolare in modo chiaro, rapido e coinvolgente tutte le informazioni necessarie – è ben noto, del resto, che i contenuti visivi favoriscano miglior apprendimento e memorizzazione. Si pensi ad esempio al settore della tecnologia, comparto in continuo aggiornamento: video formativi permettono di informare rapidamente le parti coinvolte su nuovi prodotti o servizi, su eventuali problematiche e come risolverle. Il video marketing, in sostanza, rappresenta un'importante componente delle strategie di comunicazione per i franchising. Investire in video di alta qualità può aumentare l'engagement del pubblico, la visibilità del brand, le conversioni e la fiducia dei clienti: con una strategia mirata ed una creatività ad hoc, il video marketing può trasformare un franchising, consentendo di distinguersi in un mercato competitivo e dinamico.

Chi è Agenzia YES! S.p.A. Agenzia YES! S.p.A. è agenzia di comunicazione integrata, specializzata nella creazione e gestione di strategie di branding innovative. Attiva in Italia dal 2007, con un team di oltre 60 specialisti, ha due sedi, a Milano ed in Brianza. Attraverso un orientamento multidisciplinare e tool all’avanguardia, Agenzia YES! offre servizi di consulenza personalizzati, sviluppo di brand identity, strategie di comunicazione integrate, pianificazione di campagne pubblicitarie, attività di ufficio stampa e organizzazione di eventi. L’obiettivo di Agenzia YES! è quello di aiutare le aziende a distinguersi sul mercato, creare connessioni significative con il proprio pubblico e raggiungere risultati di business tangibili grazie ad un approccio strategico e creativo.

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/ NEW CONCEPT /

TUTTO PER LA CASA MA IN CHIAVE RETAIL FOR SENSES

Il caso Søstrene Grene – Retail for the senses in Danimarca è un esempio di un nuovo concept, per una catena in forte crescita, che coniuga l’atmosfera ‘zen’ del negozio con le ispirazioni digitali dell’app di Fabrizio Valente

Fondatore e Amministratore di Kiki Lab – Gruppo Promotica

Søstrene Grene è un concept, nato nel 1973, che offre prodotti per la casa, utensili da cucina, articoli da regalo, cancelleria, accessori e molte altre categorie legate al tempo libero con prezzi molto bassi e un eccellente rapporto prezzo qualità. I prodotti sono ispirati al design scandinavo e il nome significa ‘Sorelle Grene’: due donne immaginarie che guidano lo stile del negozio con creatività e originalità. Anche i prezzi sono espressi in modo inusuale né arrotondando la cifra, né con i

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classici centesimi finali .99 o .95, ma con cifre che terminano con numeri come .47 o .32. L’azienda ha approfittato della pandemia e della chiusura per ripensare e rinnovare i negozi fisici e il risultato è stato un nuovo concetto di negozio: Retail for the Senses.

Feel & Link

Il concept Retail for Senses è stato creato per rinforzare la capacità di ispirare i clienti, aggiungendo note zen nella customer expe-


/ NEW CONCEPT /

rience: colori pacati e terrosi, elementi in legno, musica classica e luci soffuse. Come nel format originale il negozio ha un layout labirintico ed è disseminato di piccoli messaggi e consigli offerte delle due sorelle Grene.

Quick & Easy

Per rendere più agevole l’esperienza dei clienti in chiave omni-canale, Søstrene Grene ha sviluppato un’app che consente di immergersi in uno spazio creativo, lasciarsi ispira-

re, guardare tutorial e approfondire prodotti e progetti da realizzare a casa. L’app integra anche l’ecommerce che, oltre alle consegne standard, offre per le 400 referenze più richieste, l’opzione delle consegne super-rapide, in 30 minuti, grazie alla partnership con la società di consegne Wolt, specializzata in food delivery.

Commento Kiki Lab

Approcciare i clienti in chiave omni-canale è ormai un must anche per i Retailer che punta-

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/ NEW CONCEPT /

no sulla fisicità, come quello delle Søstrene Grene. Il Retail for the Senses è un concept che da un lato ha enfatizzato la sensorialità del punto vendita, dall’altro si è integrato con la nuova app, per fornire un processo integrato sia per l’ispirazione dei clienti sia per il processo decisionale e la finalizzazione degli acquisti. Sfida Integrare maggiormente il tema della sostenibilità che sta diventando un elemento di criticità per tutti i retailer con un posizionamento basso di prezzo e grandi volumi di vendite.

Caso tratto dalla ricerca Internazionale Retail Innovation Søstrene Grene – Retail for the senses - Danimarca

Un nuovo concept, per una catena in forte crescita, che coniuga l’atmosfera ‘zen’ del negozio con le ispirazioni digitali dell’app

Area chiave • Feel & Link Tendenza complementare • Quick & Easy Info chiave • Nuovo concept store non-food • 2020: lancio Søstrene Grene • 1973: prima apertura • 246 negozi • 16 Paesi

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Vuoi cambiare la tua vita? Entra a far parte degli specialisti del riposo naturale.

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/ LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /

L’IA ha contribuito a rivoluzionare il panorama del marketing per offrire un’esperienza personalizzata e unica ai consumatori

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E MARKETING DIGITALE PER UN SUCCESSO ONLINE POTENZIATO Immaginare un futuro in cui un algoritmo può prevedere i desideri dei consumatori prima che si manifestino, e in cui le aziende possono analizzare milioni di dati in pochi secondi per creare campagne di marketing personalizzate per ciascun individuo… Prospettive e scenari attuali di Giuseppe Origo

In un panorama tecnologico in rapida evoluzione, l'Intelligenza Artificiale (IA) ha inaugurato una rivoluzione senza precedenti nel modo in cui imprese e organizzazioni affrontano il marketing. Dall'invenzione della stampa a caratteri mobili alla rivoluzione industriale, dall'avvento di internet e degli smartphone all'esplosione del marketing basato sull'IA,

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la storia dell'umanità è stata segnata da straordinari avvenimenti che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere, lavorare e pensare. Nel contesto attuale, caratterizzato da un dibattito economico globale estremamente competitivo e complesso, si pone una delle sfide più impegnative dell'ultimo mezzo secolo: sfruttare le nuove prospettive offerte


/ LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /

dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale per integrare le umane professioni. Incluso, naturalmente, il marketing. L'IA nel marketing sta diventando sempre più popolare grazie all'impatto pratico e strategico che ha e si prevede possa avere nel futuro: nel corso dell'ultimo decennio, lo sviluppo dell'IA ha contribuito a rivoluzionare il panorama del marketing, con l'obiettivo di sfruttare appieno le potenzialità illimitate della tecnologia per offrire un'esperienza personalizzata e unica ai consumatori. Come? Imparando ad analizzare le loro azioni, a prevedere i loro comportamenti e a comprendere le loro preferenze, abitudini e bisogni.

4. Ricerca Vocale: Applicazione di Intelligenza Artificiale basata sul riconoscimento e sull’elaborazione del linguaggio naturale,

che permette agli utenti di interagire con i dispositivi elettronici mediante la voce.

5.Assistenza Virtuale e Chatbot: Strumenti di IA in grado di interagire con gli utenti come dei veri e propri esseri umani, grazie ai modelli di apprendimento automatico di cui dispongono.

Tipi di Intelligenza Artificiale per il Marketing I seguenti tipi di Intelligenza Artificiale rappresentano solo alcuni esempi delle molte soluzioni attualmente utilizzate dai principali attori globali per colmare il divario tra i vasti volumi di dati dei consumatori e le successive azioni di marketing attuabili negli sforzi pubblicitari: 1. Automazione del Marketing: Un processo che consente alle aziende di automatizzare le attività di marketing e migliorare la qualità del messaggio comunicativo, grazie all’uso di software specializzati. 2. Apprendimento Automatico (Machine Learning): Una branca dell’Intelligenza Artificiale che prevede la creazione di algoritmi e modelli in grado di apprendere dai dati, senza essere esplicitamente programmata per ogni singola attività. 3. Elaborazione del Linguaggio Naturale: Una disciplina che si occupa dell’interazione tra l’Uomo e i computer, per sviluppare algoritmi e modelli che consentano a questi ultimi di comprendere, interpretare e generare il linguaggio umano.

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/ LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /

AI e Marketing: Marketing basato sull'Intelligenza Artificiale Riesci a immaginare un futuro in cui un algoritmo può prevedere i desideri dei consumatori prima che si manifestino, e in cui le aziende possono analizzare milioni di dati in pochi secondi per creare campagne di marketing personalizzate per ciascun individuo? Noi sì, e vogliamo raccontartelo. Il marketing basato sull'Intelligenza Artificiale non solo consente di affinare la comprensione del mercato e la segmentazione del target, ma anche di ottimizzare e personalizzare le interazioni nell'ottica di azioni di customer relationship management efficaci e remunerative per i brand. L'Intelligenza Artificiale applicata al marketing avrà un impatto senza precedenti sulla segmentazione della clientela, sullo sviluppo di esperienze più personalizzate basate sull'individuo e sulla modellazione predittiva dei comportamenti del consumatore. L'utilità dell'Intelligenza Aumentata nel marketing con AI nasce dal

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presupposto che i dati utilizzati nel marketing sono in genere non strutturati e possono essere fruibili in varie forme, quantità e formati. Dati di marketing anagrafici, metriche provenienti dai social media, geolocalizzazione, materiali video fotografici, dati comportamentali, tempi di utilizzo di app o siti web, cronologia degli acquisti e di navigazione: la mole di informazioni oggi disponibile per le aziende è davvero difficilmente immaginabile! Le fasi del marketing sono strutturate su decisioni di natura strategica, tattica e operativa ben definite e coerenti tra loro. Il processo decisionale è, dunque, sempre presente in ogni fase del marketing management, con l'Intelligenza Artificiale pronta a giocare un ruolo fondamentale in ognuno di questi momenti. APPLICAZIONI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL MARKETING L’IA nel Marketing Analitico


/ LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /

Le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale possono fornire supporto decisionale nella prima fase analitica del processo di marketing. Si tratta principalmente di soluzioni di analisi del testo e dei big data, all’analisi del sentiment e a strumenti di analisi predittiva. Tali applicazioni sono utili per identificare degli specifici comportamenti dei clienti, così da prevedere i loro bisogni in anticipo, segmentarli nel giusto cluster e definirne con accuratezza le intenzioni di acquisto.

ottimizzare l'efficienza operativa e offrire esperienze coinvolgenti ai clienti, guadagnando un vantaggio competitivo nel mercato digitale odierno. Con il giusto utilizzo dell'IA, il futuro del marketing digitale sembra nascondere grandissime opportunità, ma come spesso accade nel rapporto con questa c’è da domandarsi per quanto ancora l’intervento umano continuerà a costituire il vero benchmark dell’azione.

L'IA nelle Campagne di Marketing Automatizzato L'IA consente la personalizzazione e l'automazione delle campagne di marketing, siano esse di search engine marketing, social media marketing, SEO o anche di ricerca di parole chiave. Che si tratti di identificare segmenti di mercato, di mirare a gruppi specifici o di fare offerte su inventari pubblicitari, gli strumenti basati sull'IA risparmieranno tempo, denaro e porteranno a risultati sempre migliori. L'IA nel Supporto Decisionale Strategico L'Intelligenza Artificiale può analizzare i dati di mercato in tempo reale e prevedere le tendenze future, fornendo ai responsabili di marketing una base solida per prendere decisioni strategiche. L'IA nella Creazione di Contenuti Personalizzati Attraverso l'analisi dei dati dei clienti, l'IA può aiutare a creare contenuti altamente personalizzati in grado di avere maggiori tassi di coinvolgimento con i pubblici specifici, aumentando l'engagement e la fedeltà al brand. In conclusione, l'Intelligenza Artificiale è una risorsa incredibilmente potente per il marketing digitale e può apportare un impatto significativo sul successo online delle aziende. Integrando saggiamente l'IA nelle strategie di marketing, le aziende possono migliorare la personalizzazione delle comunicazioni,

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INCIPIT LIBRI FRANCHISING – Quello che professionisti e imprese devono veramente sapere Autore:Mirco Comparini Editore: Maggioli Editore Pagine: 306 / Prezzo: € 30,60

La necessità di “fare rete” oggi risponde a molteplici esigenze di dinamicità e resilienza, analisi e diversificazione del rischio ma anche di espansione e per certi versi di garanzia. Tra gli strumenti principalmente efficaci e utilizzati, sicuramente il franchising ha assunto e sta assumendo sempre più un ruolo fondamentale. Operare nel mondo del franchising non è più da considerare una sofisticata tecnica commerciale cui si indirizzano solo imprese di importanti dimensioni e di antiche tradizioni, ma si sta consolidando come una realtà assai diffusa su tutto il territorio nazionale ed internazionale e rivolta ad una platea sempre più ampia di operatori economici con un pizzico di spirito di avventura. A livello normativo purtroppo esistono diverse lacune consolidate che richiedono, per poterle prevenire ed affrontare, una conoscenza dettagliata della materia in termini aziendali ed una particolare attenzione a livello contrattuale. L’ultradecennale esperienza dell’autore, trasmessa attraverso questo testo, fa sì che al termine della lettura si possano avere tutti gli strumenti per comprendere le dinamiche tipiche del mondo del franchising essendo così in grado di supportare sia l’azienda franchisor sia il franchisee. Il testo è corredato da una serie di strumenti e approfondimenti resi disponibili online che attribuiscono ancora più spessore e completezza all’opera.

CERVELLO DA NOBEL – Un viaggio tra neuroni, codici, segnali, ricordi e sensazioni Autore: Pietro Calissano - Nadia Canu - Sergio Nasi Editore: Hoepli Pagine: 288 / Prezzo: 22,90

La maggior parte dei Nobel per la medicina sono stati assegnati a ricerche sul cervello: questa è la storia dei vincitori e delle grandi conquiste degli ultimi cent’anni. Come funziona il cervello? Con quali meccanismi i neuroni ricevono i segnali dal mondo e li trasformano in sensazioni, ansie, emozioni, memorie, con un codice di comunicazione elettro-chimico impiegato da tutte le specie viventi? E in che modo il cervello produce ormoni che regolano le principali funzioni dell’organismo? La vita e la ricerca di quaranta vincitori del premio Nobel hanno fornito risposte cruciali a queste domande. Gli autori raccontano la scoperta (e la cura) di numerose malattie nervose e mentali attraverso un percorso che nell’arco del Novecento e dei primi due decenni di questo nuovo millennio ha aperto il vaso di Pandora dei meccanismi, prima di allora sconosciuti, che ci servono a pensare e a essere coscienti.

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INCIPIT LIBRI “UN SOCIO È PER SEMPRE” - Impara come scegliere i tuoi soci e partner d’affari e gestire i vostri rapporti senza conflitti Autore:Marco Merlino Editore: Engage Editore Pagine: 190 / Prezzo: € 23,00

Probabilmente avrai già sentito centinaia di volte quel proverbio che recita “Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”. Per questo, se vuoi andare lontano, hai bisogno dei soci giusti nella tua squadra.Chi è il socio ideale? Quella persona che condivide i tuoi valori e che è pronta a combattere al tuo fianco qualsiasi battaglia dobbiate affrontare nel business! Una persona disposta a supportarti non solo nelle dinamiche più operative del lavoro, ma anche a livello emotivo. E in fondo questo discorso non si limita all’impresa: anche fuori dall’azienda, infatti, dovresti avere un socio, il tuo partner, che ti supporta e spalleggia! Ma come scegliere il socio giusto senza sbagliare? Questo è fondamentale, anche perché, se “mettersi assieme” è piuttosto semplice, “lasciarsi” può essere molto più complicato, costoso (economicamente ed emotivamente) e lasciare pesanti strascichi alle spalle! In questo libro vedremo le caratteristiche da ricercare nel tuo socio ideale, leggere in anticipo i segnali di pericolo, prevenire i problemi ma anche cercare di capire come gestirli quando questi dovessero insorgere!

COME L’ECONOMIA PUÒ SALVARE IL MONDO - Idee semplici per risolvere grandi problemi Autore: Erik Angner Editore: Hoepli Pagine: 240/ Prezzo: 24,90

In un saggio ricco di umorismo e storie accattivanti, anche in controtendenza con alcuni scenari pessimistici, Erik Angner mostra il potere salutare dell’economia per rendere il mondo un posto più adatto al benessere. Tutte le sfide e le crisi che l’umanità ha di fronte sono in qualche modo causate da azioni umane, individuali e collettive, e ogni soluzione implica trovare il modo di far comportare le persone diversamente dal solito. L’economia ha a disposizione alcuni degli strumenti più potenti per intervenire in tal senso: essa, infatti, non riguarda soltanto questioni squisitamente monetarie o materiali, come fare previsioni sul mercato azionario o promuovere gli interessi di chi detiene il potere, ma può risolvere una grande varietà di problemi proprio perché aiuta a modificare i comportamenti individuali e le conseguenze di natura sociale. La felicità è sotto il nostro controllo e l’economia ci aiuta a conquistarla: Erik Angner ci spiega come.

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WHERE FRANCHISING IS GOING IN ITALY What is the correct way to “franchise”, and what are the logics that should animate the two entrepreneurs, placed on different levels but who in principle should aim for a common purpose. Commercial affiliation cannot be done if the role of jurisprudence is not taken into account.

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