Cape Town pragmatismo metropolitano post apartheid - Strategie urbane per superare la segregazione

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un minimo di sussistenza sanitaria ed alimentare, viene riportata dai dirigenti dei dipartimenti e inoltre ratificata nel piano, sottolineando che la popolazione di Khayelitsha difficilmente riuscirà a trovare un impiego e quindi ad accedere all’edilizia popolare, per quanto sia estremamente esiguo il contributo richiesto. Lo Spatial Development Framework e nella sua definizione più attuativa contenuta nello Spatial Development Plan non possono fare altro che limitarsi alle analisi dello stato dei luoghi identificando ed evidenziando quei valori quali la linea costiera,le riserve naturalistiche,la vicinanza con l’aeroporto,la vicinanza alle arterie di scorrimento e ferroviarie,tutte opportunità effettivamente presenti, ma non sufficienti a creare un volano di sviluppo della riserva. La città quindi si prende cura di queste persone, cerca di salvare qualche giovane e affidarlo a proprie spese alle università, favorisce le attività sportive e ricreative per allontanare i giovani dalla delinquenza organizzata e dalla microcriminalità, costruisce qualche centro di recupero per tossico dipendenti, prostitute, ecc., allestisce cliniche distribuite più o meno casualmente nel territorio per affrontare le periodiche e devastanti epidemie di colera, di tubercolosi e la sempre più dilagante AIDS. Le risorse stanziate e il consolidamento di questa situazione non permettono di fare molto operazioni più consistenti in quanto la popolazione da integrare, occupare, e dotare di abitazioni dignitose è enorme. Lo spazio delle riserve non sarà mai sufficiente; il solo intervento dal punto di vista abitativo se perseguito con l’attuale tipologia insediativa necessiterebbe di quasi 3 volte lo spazio attualmente occupato dall’insediamento. I piani di intervento urbanistico ipotizzano a livello molto teorico le soluzioni auspicabili,sottolineando ulteriormente l’incapacità governativa di riuscire a dare seguito alla dettagliata e minuziosa analisi dello stato di fatto. Ci viene anche qui confermato che la maggioranza di queste popolazioni continuerà a vivere nelle baracche, a sopravvivere grazie alla assistenza governativa e Khayelitsha rimarrà luogo di delinquenza e malattie epidemiche per un periodo attualmente non definibile. Carol Wright, manager dell’area di sviluppo, nel corso dell’intervista, dopo aver ribadito nuovamente il pessimismo nei confronti di Khayelitsha, propone e sostiene caldamente che l’applicazione e la verifica dell’obiettivo, tema di questa tesi, abbia come ambito di applicazione sperimentale, proprio la Township di Khayelitsha. Affrontare Khayelitsha è un tema ardito, la popolazione ha una dimensione

Figura 1 Boulevard riqualificato nell’area di Mitchell’s plain nell’area della stazione

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