Il Settimanale di Arezzo 187

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ANNO V NUMERO 187 • VENERDÌ 4 APRILE 2014 • COPIA GRATUITA ANDREA BARDELLI

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DIPENDENZE: QUEL VUOTO INCOLMABILE (anche aretino)


IN QUESTO NUMERO VITA DELLA CITTÀ 3 Dipendenze: quel vuoto incolmabile 5 Incidenti e degrado: il Comune si impegni per salvare via Fiorentina 6 Mentre l’Università muore, oltre un giovane aretino su tre è disoccupato 7 Giornate Fai di Primavera, la gioia di chi vi ha partecipato 28 Prevenire la violenza contro le donne e rimuovere gli stereotipi di genere

15 Il podio di marzo: Fiordigiglio concede il bis 16 Junior Tennis Arezzo, una realtà in continua espansione 17 Kim & Liù, un grande successo del taekwondo aretino 18 La Chimera nuota veloce anche nel fondo 19 Gli Arieti Rugby festeggiano la vittoria del campionato 20 I Lions guardano avanti

FACOLTÀ… DI PAROLA 10 Il celebre sociologo Zygmunt Bauman al campus del Pionta

A REGOLA D’ARTE 21 Corrispondenze: natura e femminilità nella mostra di Lucrezia Senserini 22 Arezzo omaggia Joel Meyerowitz con una grande retrospettiva 24 Sabato 5 aprile il Giardino delle Idee raddoppia con Anna Marchesini e Fausto Brizzi

AREZZO SPORT 13 L’Under 16 festeggia il 50° titolo della Volley 88

LE PELLEGRINE ARTUSI … 27 …e i croissant

AREZZO’N’ROLL 8 Why You, Bob? Audio Visual Electro Rock Band

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL ANNO V NUMERO 187 – VENERDÌ 4 APRILE 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI EMAIL FRANCESCOCIABATTI.EGV@GMAIL.COM VICEDIRETTORE: MARCO BOTTI, EMAIL MARCO.BOTTI9@GMAIL.COM REDAZIONE: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SADOTTI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL EDIZIONIVASARI@ARUBA.IT PUBBLICITÀ E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, PAOLAPRATO.EGV@GMAIL.COM AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155 STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL INFO@TIPOGRAFIALAZECCA.IT È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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DIPENDENZE: QUEL VUOTO INCOLMABILE

di Chiara Sadotti

l Dipartimento delle Dipendenze di Arezzo comprendente le cinque vallate aretine e si occupa di tutte le forme di addiction a cui la nostra società deve far fronte. Se fino a una decina di anni fa la dipendenza patologica era confinata al campo della tossicodipendenza (per la maggior parte cannabinoidi ed eroina) e dell’alcolismo, a oggi è evidente l’avvento di nuove forme di dipendenza patologica. Il Ser.T. di Arezzo, anticipando i tempi, già da dieci anni si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione anche delle forme di addiction senza sostanze psicoattive (legali o illegali) e alcol, cioè dipendenza da gioco d’azzardo, shopping compulsivo e internet. Il dottor Marco Becattini, responsabile del Ser.T. di Arezzo, ci ha fornito alcune informazioni riguardanti tale argomento. Il Servizio Tossicodipendenze di Arezzo offre consulenze mediche e psicologiche, trattamenti terapeutici e programmi riabilitativi specializzati per ogni tipo di dipendenza. Una forma di addiction che sta prendendo sempre più campo nella contemporaneità è quella del gioco d’azzardo compulsivo e patologico (gambling), la quale può essere riscontrata, oltre che nel giocatore d’azzardo (slot machine e roulette per la gran ran parte), anche in svariate condotte che molto più di quanto può sembrare hanno a che fare con l’azzardo. Comportamenti patologici fondati sulla logica del rischio schio vengono ritracciati in contesti sempre più ampi. Il Ser.T. T. di Arezzo ha in carico 102 giocatori d’azzardo patologici, i, di cui 27 aggiunti nell’ultimo anno. Anche molti proprietari etari di Sale da gioco si stanno rivolgendo ai collaboratorii del Ser.T., sia per far fronte a situazioni particolarmente delicate licate sia per informarsi su questa forma di addiction. L’alcolismo smo ha recentemente avuto una diffusione trasversale, in cura all Ser.T. per questa forma di dipendenza vi è un’eterogeneità di utenti, sconosciuta sino a una decina di anni fa. I dati fornitici itici dal Ser.T. indicano 294 alcoldipendenti in cura, di cui 44 nuovi. Gli ultimi anni hanno inoltre portato a un sovvertimento nto circa l’approccio con l’alcol, passando così da un rapporto con le bevande alcoliche in stile mediterraneo, cioè confinato ai pasti e alla convivialità e bevendo principalmente vino, a un n uso in stile nordeuropeo, composto principalmente da birra e superalcolici eralcolici e da

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abbuffate alcoliche con cadenza settimanale. Gli utenti del Ser.T. a causa della tossicodipendenza sono 710, con 109 aggiunte nell’ultimo anno. Dal 2005 il Servizio di Arezzo ha visto un netto aumento di casi di addiction da cocaina, sino allora piuttosto marginale nel territorio aretino. Dal numero di pazienti in cura per dipendenza da cocaina è emerso anche che l’ultimo decennio è stato caratterizzato da un utilizzo altalenante di cocaina ad Arezzo, con picchi nel 2006, con momenti di decrescita e nuove risalite negli anni più recenti. Ciò è dovuto anche a un’autolimitazione del consumo decretata dallo stesso mondo dell’illegalità, sempre alla ricerca del mercato più redditizio. Il Ser.T. si occupa pure delle dipendenze tabagiche, offrendo il servizio del Centro Antifumo, il quale può agire con varie terapie improntate sulle

necessità del paziente. I tabagisti seguiti dal Servizio nel corso degli anni a livello numerico rimangono in una presenza pressoché stabile, variando unicamente di una decina di unità. A oggi i tabagisti seguiti dal Ser.T. sono 115, con 38 nuovi utenti. Il dottor Becattini ha voluto ribadire l’importanza della riabilitazione e del reinserimento dei vari pazienti una volta finito il trattamento. È indubbiamente un’esigenza curare coloro che hanno una dipendenza ma è pure altrettanto importante riaccoglierli all’interno della società. Ic st m Ki or it G e di Ri IT 4

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INCIDENTI E DEGRADO: IL COMUNE SI IMPEGNI PER SALVARE VIA FIORENTINA a sicurezza stradale e la riqualificazione di via Fiorentina continuano a tenere banco. A mantenere viva l’attenzione su questo importante asse viario cittadino sono i Popolari per Arezzo che, attraverso il loro capogruppo Luigi Scatizzi, hanno presentato un’interrogazione all’assessore ai Lavori Pubblici Franco Dringoli per ricevere chiarimenti circa le prospettive della via. L’Amministrazione ha già pianificato qualche in- di Marco Cavini tervento? In quali tempi ritiene di poter procedere? Queste sono solo alcune domande sollevate da Scatizzi per trovare soluzioni per una via che negli ultimi mesi ha vissuto una fase di degrado con una forte escalation di incidenti che hanno coinvolto automobilisti e pedoni. Nella sua interrogazione, Scatizzi ha elencato alcune problematiche che assillano questo asse viario come la trascuratezza dei marciapiedi, dell’illuminazione e, soprattutto, della segnaletica stradale sempre meno visibile e da ripristinare in prossimità degli attraversamenti pedonali. Per garantire maggior sicurezza, i Popolari per Arezzo hanno proposto, oltre a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati, nuovi punti di illuminazione, strisce acustiche di decelerazione e, dove possibile, spartitraffico. Un’altra problematica è legata all’annoso problema delle zone di sosta e posteggio, sempre più ridotte e limitate: via Fiorentina è una strada a vocazione commerciale, dunque è impensabile non trovare parcheggi o imbattersi in parcheggi come quello di Arezzo Fiere e Congressi che versa in condizioni di assoluto degrado. Infine è da sottolineare lo stato di trascuratezza di gran parte della via che non è stata ancora inserita nella programmazione della pulizia settimanale delle strade con i mezzi meccanici. Una riflessione più amplia meritano poi gli interventi in fase di definizione dell’area Lebole e dell’area ex UnoAerre che potrebbero avere impatti significativi in termini di vivibilità e fruibilità commerciale della strada stessa, mentre una promessa disattesa dall’Amministrazione è la realizzazione della rotatoria presso l’incrocio del campo scuola. «Alcuni di questi interventi – aggiunge Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, – potrebbero già essere strutturati e pianificati con precisione: stimoliamo il Comune a un pronto investimento per riqualificare e portare nuova dignità a questo storico asse viario cittadino». Andrea Gallorini dei Popolari

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NEWS

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MENTRE L’UNIVERSITÀ MUORE, OLTRE UN GIOVANE ARETINO SU TRE È DISOCCUPATO

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a disoccupazione si impenna e raggiunge quota 13%. Un record che in Italia non si raggiungeva dal 1977, altro periodo di assoluta contrazione economica. Ad Arezzo siamo “solo” all’8,2%, secondo i dati 2013. Ma il dato ancor più allarmante è riferito alla disoccupazione giovanile che se su media nazionale, secondo l’Istat, ha superato la soglia del 42%, anche ad Arezzo sta impennando vertiginosamente verso livelli record: siamo al 36,5%. Un dato sotto la media nazionale, ma che diviene inquietante se confrontato con il 2012, quando era circa 15 punti percentuali più basso. Un trend reso ancora più assurdo se si pensa che la stragrande maggioranza dei giovani “occupati” – si parla di circa l’80% – è costituito da precari vittime della flessibilità sistemica del mercato del lavoro, che se da un lato lascia la sensazione di creare opportunità in ingresso, dall’alto chiude spesso e volentieri vere opportunità di crescita professionale. Da qui discende l’assoluta necessità di riforma del sistema di formazione universitaria. Laddove dovrebbero essere le eccellenze dell’imprenditoria italiana ed estera a essere chiamate in causa, attraverso diversi incentivi fiscali e non, nell’investire pesantemente nel sistema universitario pubblico e non solo privato, come succede in altre parti del mondo e d’Europa, in cambio di nuove opportunità di lavoro qualificato per i neo-laureati, che si rivolgerebbero a quel punto a un mercato di sbocco già delineato e dalle maggiori possibilità. Il sistema poi per mantenere il controllo pubblico del sistema formativo esiste, eccome. Ciò che manca

però è la visione d’insieme, data da un lato dal cosiddetto “sistema dei baronati”, figlio del ben noto clientelismo o nepotismo all’italiana, che dir si voglia. Mentre dall’altro di David Mattesini dalla difesa a volte ideologica, ma spesso di mero opportunismo, dato dal mantenimento di posizioni di rendita e potere che, oggi più che mai, blocca lo sviluppo non solo economico ma anche sociale di un Paese logorato sempre più da se stesso.

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GIORNATE DI PRIMAVERA, LA GIOIA DI CHI VI HA PARTECIPATO

di Elena Aiello

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nche per il 2014 sono tornate le Giornate Fai di Primavera, che dal 1992 “offrono a tutti gli italiani la possibilità di conoscere e apprezzare il patrimonio di arte, natura e paesaggio del nostro Paese, aprendo in via eccezionale centinaia di siti particolari in tutta Italia”. Il Fondo Ambiente Italiano commenta l’edizione di domenica 24 marzo come un “grande successo: oltre 600.000 italiani hanno visitato i 750 beni aperti confermandosi ancora una volta come l’unica manifestazione capace di coinvolgere un numero così grande di persone interessate al nostro patrimonio artistico e naturalistico”. Tra le molte strutture che hanno aderito all’iniziativa nella nostra provincia c’è stato anche il Comune di Monterchi, scelto da alcune insegnanti dell’indirizzo turistico del I.S.S. “Buonarroti-Fossombroni” per mettere alla prova i propri alunni; due di loro, della classe IV AT, Elena e Michela, ci raccontano la loro esperienza. «Siamo partiti da via Giotto dove ci siamo trovati alle 8 di mattina per andare a Monterchi o in macchina o con un pullman gratuito… – racconta Michela. – Là ci siamo divisi in tre gruppi perché erano aperte tre chiese: Sant’Antimo, la più importante, la chiesa di Padonchia e quella di Pianezze, dove ho fatto la guida; qui c’è la Madonna della Misericordia e una miniatura in terracotta policroma della Madonna sofferente con il Cristo morente. Sono venute tantissime persone, siamo state impegnate dalle 9 la mattina alle 6 la sera, ma arrivava sempre più gente a vedere i monumenti! C’erano di pulmini che facevano il giro tra le tre chiese… È stata una bellissima esperienza e mi sono divertita». «Sono venuti tra i 200 e i 250 visitatori, anche se il tempo non era favorevole – ricorda Elena. – Io, insieme a altri cinque di classe mia presentavo l’esterno della pieve di Sant’Antimo e l’unica stanza interna che si potesse visitare, dove c’erano i reperti archeologici degli scavi dell’Ottocento, tra cui un fonte battesimale, di cui se ne trovano pochissimi, e reperti medievali e alto-medievali. È stato bellissimo mettere in atto quello che avevamo imparato, spiegarlo e ricevere anche i complimenti!».

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logo di www.samueleschiatti.com

di Lucio Massai

WHY YOU, BOB?

AUDIO VISUAL ELECTRO ROCK BAND

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re punti interrogativi si agitano nella notte espandendo il vostro mondo delle percezioni. Spalancate gli occhi e aguzzate la vista, è arrivato Bob fra di noi con video ed electro-

notes. Perché tu, Bob? «Il nostro nome è una domanda, una domanda alla quale non possiamo dare risposta. Spetta a voi scoprire di che si tratta e fino ad allora è tutto un grande punto interrogativo. La line up della band è composta da Emanuele Mura, in arte Bobby Wall, Francesco Burchini, Mash Boy e Stefano Mura, J-Drop. Veniamo da esperienze musicali totalmente diverse, ma abbiamo deciso di unire lo stesso le nostre sensazioni per creare il progetto

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Why You, Bob?. Francesco Mash Boy è un producer di musica elettronica, influenzato principalmente da artisti come Paul Kalkbrenner, Ellen Allien ecc. Emanuele Bobby Wall è appassionato di cinema e montaggio, audio/video player e Stefano J-Drop chitarrista da otto anni, con diversi concerti alle spalle». Quando inizia il vostro progetto? «Il progetto è nato nel 2012 e possiamo dire quasi per gioco. L’idea iniziale era remixare Tremors, o meglio smontarlo e rimontarlo in modo tale da far cantare i suoi personaggi. Dopo giorni su giorni passati a guardare questo film siamo riusciti nell’impresa e successivamente a pubblicare il video su Youtube. L’idea è piaciuta. Dopo altre tracce, tra cui il remix di Ace Ventura e Fear & Loathing In Las Vegas, ci siamo resi conto che il nostro obbiettivo non era conquistare Youtube, quindi abbiamo deciso di creare una vera e propria band musicale che “suonasse” video e film. Successivamente J-Drop è entrato nel gruppo come chitarrista e abbiamo iniziato a portare in giro il nostro show». Come funziona il vostro live?


«Nei nostri live non c’è nulla di premontato, è tutto suonato in real time: il video è tagliuzzato, warpato e suonato a tempo di musica tramite Midi Controller. Così al posto del cantante abbiamo, per esempio, il nostro fedele Django o Jim Carrey su Ace Ventura. A oggi abbiamo “cavalcato” palchi piuttosto importanti in giro per Italia e altre date chiave sono già segnate sul calendario. Il progetto sembra proprio stia funzionando!». Avete appena vinto il Keller Contest. «Il 19 gennaio abbiamo vinto come miglior band e J-Drop ha vinto il premio come migliore chitarrista. Il 29 marzo abbiamo avuto l’onore di aprire ai Pink Holy Days, band affermatissima nella musica elettronica. Adesso abbiamo iniziato a collaborare con band del panorama aretino, come i Surfin’ Monkeys: abbiamo remixato una loro canzone e girato un video, con calma e la dovuta pazienza entrerà a far parte del nostro show. All’attivo abbiamo tanti progetti, altri remix di film, serie tv, videogiochi e vari featuring. Quello che bolle in pentola ancora però non possiamo dirlo». Molti vi chiederanno il perché portate una maschera. «Sì, molti ce lo chiedo-

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no. Questa scelta è dovuta all’idea di mantenere una sorta di “invisibilità” rispetto a quello che è il vero protagonista del nostro show: il video. Noi sul palco siamo solo tre punti interrogativi». Il vostro stile compositivo? «Per sviluppare un nostro pezzo non abbiamo tempi categorici e matematici. Il Mostro, pellicola degli anni Novanta di Benigni, aveva già il remix dentro, mentre per la serie tv “Breaking Bad” abbiamo passato le nottate in studio per tagliare e rimontare cinque stagioni di telefilm. Sì, potete definirci nerd! Nella composizione di alcuni pezzi hanno collaborato al nostro progetto il bassista Giovanni Chiarini e Sara Meazzini sulle parti di violino. Comunque per saperne di più, per chi non ci conosce, invitiamo i lettori a vederci sui nostri canali video». arezzonroll@gmail.com https://soundcloud.com/why-you-bob www.facebook.com/WhyYouBob? www.youtube.com/user/emarkaudiovisual

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IL CELEBRE SOCIOLO AL CAMPUS DEL PION a scorsa settimana la nostra città ha accolto Zygmunt Bauman, il sociologo polacco di fama mondiale. Il primo grande ospite che ha aperto così la rassegna “Aritmie” per quanto riguarda la sezione Incontri filosofici – All’ombra di Minerva. La tre giorni aretina del professor Bauman è iniziata dal luogo culturale per eccellenza: l’università. Venerdì 28 marzo il campus del Pionta è stato infatti la cornice della lectio magistralis dell’illustre sociologo intitolata “Vivere nell’Interregno”. L’incontro è iniziato con i saluti istituzionali da parte dell’Università di Siena e del Comune di Arezzo, per quest’ultimo ha parlato l’assessore alla Cultura Pasquale Macrì sottolineando che «essere qui presente, come Amministrazione comunale, all’interno dell’università è la testimonianza che l’unione tra strutture diverse e istituzioni, nel promuovere eventi culturali per la città, è un obiettivo da perseguire con determinazione». Dopo una breve introduzione del professor Abbri del dipartimento aretino dell’Univesità di Siena, la parola è finalmente toccata a Zygmunt Bauman. «Oggigiorno vediamo che la vita deve essere vissuta come una specie di corsa, vediamo come le economie nazionali devono competere tra di loro piuttosto che collaborare insieme come fanno in natura le api o le formiche. Ma non è possibile rallentare o vivere diversamente? Probabilmente sono domande semplici o banali, ma credo che valga la pena farsele». Il professor Bauman ha poi spiegato il concetto di “Interregno”, anche dal punto di vista storico, riprendendo prima Antonio Gramsci e poi addirittura lo storico latino Tito Livio. Una nozione che ha spiegato come un momento di passaggio, un cambio tra un modello istituzionale vecchio e uno nuovo non anco-

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LOGO ZYGMUNT BAUMAN ONTA di Luca Piervenanzi

ra del tutto formato. «Un momento durante il quale – ha sottolineato Bauman – le persone si rendono conto che il loro modo di agire e risolvere i problemi non funziona più. Devono quindi mettersi alla ricerca di nuovi modi per affrontare le situazioni più complesse, per le quali questi nuovi strumenti e approcci non sono stati ancora individuati». Il sociologo polacco ha continuato la sua analisi sulla questione dell’“Interregno” citando due passaggi importanti della storia del continente europeo come il Trattato di Augusta del 1555 e la Pace di Westfalia del 1648, soprattutto in materia di religione di stato e di sovranità territoriale. Da qui ha poi continuato ad ammaliare il pubblico, numeroso tanto da dover allestire una seconda aula universitaria con proiezione dell’incontro su schermo, parlando di colonialismo europeo, di globalizzazione, di autosufficienza delle nazioni, di flussi e fenomeni migratori, dell’importanza del dialogo e del rapporto potere-politica ormai troppo debole. «Oggigiorno i governi – ha proseguito Bauman – non sono più in grado di risolvere i problemi dei cittadini, non sono più in grado di assolvere a compiti che un tempo erano scontati come ad esempio l’istruzione gratuita, la copertura sanitaria, ecc. Queste erano funzioni che prima spettavano esclusivamente allo Stato, ora sempre di più sono sulle spalle dell’individuo che viene in pratica obbligato a trovare delle situazioni individuali a problemi che riguardano l’intera collettività. Un elemento che accomuna le persone in questo periodo storico è una generale mancanza di fiducia nelle istituzioni politiche, che sta portando i cittadini verso una ricerca di modi alternativi di fare politica». Questi e molti altri gli spunti di riflessione offerti da un personaggio davvero notevole, che con lucidità e semplicità è venuto ad offrire il suo pensiero alla città di Arezzo.

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in copertina

Volley 88

campionati vinti in appena 15 anni. Sembra impossibile trovare una società più vincente della Volley 88 Chimera, che ha appena stabilito un record di successi difficilmente eguagliabile. Passano gli allenatori e si alternano le atlete, ma per la società guidata dal presidente Massimo Gialli non cambiano mai i risultati e i 50 titoli ottenuti dal 1999 a oggi ne sono la migliore testimonianza. L’ultimo alloro è arrivato con le ragazze dell’Under 16 che, dopo una stagione esaltante in cui hanno superato avversarie molto più quotate, sono riuscire a festeggiare un meritato trionfo nel loro campionato provinciale. Il valore delle ragazze allenate da Stefano Gialli era già emerso nel girone iniziale, una fase in cui la Volley 88 ha dettato legge mettendosi alle spalle

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50 campionati vinti in appena 15 anni: la società aretina fissa un record difficilmente eguagliabile

L’Under 16 festeggia il 50° titolo della Volley 88 [segue da pag. 13]

il forte Cortona e guadagnando così l’accesso alla semifiLa rosa dell’Under 16 nale. Qui è nuovamente emersa la forza delle aretine che hanno liquidato la Savinese con un doppio successo per Silvia Cencini 3-1 e 3-0, raggiungendo la finalissima contro il MontevarMarika Ferrazzo chi. L’atto decisivo si era messo subito in discesa per la VolFrancesca Gabrielli ley 88 che in gara-1 ha superato le valdarnesi in trasferta Margherita Lachi di Marco per 3-1, ma che poi in gara-2 ha subito una disfatta per 3-0 Irene Lorenzoni Cavini che ha rimesso la situazione in parità, lasciando il verdetto Sara Lunetti alla terza e ultima partita. Nei giorni precedenti all’incontro, Gialli ha fatto Giorgia Gamberi ritrovare determinazione e serenità alle sue ragazze che si sono presentate Anna Merli all’appuntamento decisivo con Marika Ferrazzo in regia, Margherita Lachi Chiara Orsini e Bianca Renzetti schiacciatrici, Silvia Cencini e Francesca Gabrielli cenBianca Renzetti trali, Sara Lunetti opposta e Chiara Orsini libero. La formula si è rivelata da Ambra Sorini subito vincente con i primi due set vinti per 25-20 e 25-19, e con la grande Gaia Tralci rimonta nel terzo set che ha fatto emergere tutto il carattere della Volley 88, capace di recuperare un momentaneo svantaggio di 16-22 e di risalire fino al 26-24 che le ha assegnato la vittoria del titolo. «Abbiamo vissuto una stagione entusiasmante – afferma Stefano Gialli. – A inizio anno eravamo consapevoli di avere le carte in regola per centrare la vittoria ma sapevamo anche che avremmo incontrato squadre più forti e più attrezzate. Questo successo dimostra come il lavoro e la passione, uniti a un’attenta programmazione societaria, portano sempre grandi risultati». Nell’Under 16 militano le ragazze nate tra il 1998 e il 2000 che, capitanate dalla forte Margherita Lachi, danno vita a una squadra compatta e affiatata che gioca insieme ormai da molti anni. Dopo la vittoria nella scorsa stagione del campionato provinciale Primavera, ecco dunque arrivare la definitiva consacrazione di un gruppo che ha portato alla Volley 88 il suo 50° titolo del nuovo millennio. «Questo gruppo rappresenta il futuro della Volley 88 – conclude Gialli. – Nei prossimi anni inseriremo queste ragazze nella nostra prima squadra che sta attualmente dominando la Serie D e che sta procedendo spedita verso la promozione in C».

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IL PODIO DI MARZO

Fiordigiglio concede il bis: l’Unione Europea è ancora sua posto: Orlando Fiordigiglio Orlando Fiordigiglio concede il bis. Il pugile aretino ha conquistato il suo secondo titolo dell’Unione Europea dei pesi Superwelter mandando al tappeto alla settima ripresa il trentaquattrenne Ruben Varon. L’incontro, tenutosi venerdì 28 marzo ad Arezzo, ha visto Fiordigiglio in vantaggio fin dalle prime battute e non cedere mai di fronte all’esperienza dello spagnolo, riuscendo alla fine a conquistare una doppia cintura che lo consacra tra i miti della boxe aretina: quella di campione dell’Unione Europea e quella del Mondiale Junior. posto: Elisa Fazzuoli e Chimera Nuoto Tra le migliori giovani nuotatrici italiane c’è anche Elisa Fazzuoli. La giovane atleta della Chimera Nuoto, nata nel 2001, ha conquistato due splendide medaglie d’argento nei 100 e nei 200 Stile Libero dei Campionati Italiani Giovanili di Riccione. Con queste medaglie la Chimera Nuoto ha posto termine a un mese di marzo eccezionale in cui nei vari campionati regionali è riuscita a conquistare 13 titoli toscani su un totale di 36 medaglie. A laurearsi campioni regionali sono stati Giuditta Ducci e Carolina Bindi (vincitrici di tre ori a testa), Daisy Bertelli, Luca Trojanis e la stessa Fazzuoli (due ori a testa) e Eleonora Camisa. posto: Circolo Tennis Giotto Il Circolo Tennis Giotto è partito con il piede giusto nella prima tappa del “Circuito Nazionale 2014”, il più importante torneo giovanile organizzato dalla Fit. Sui campi cittadini di C.T. Arezzo, C.T. Giotto e Junior Arezzo a conquistare gloria sono stati soprattutto Agnese Ceccarelli e Andrea Pecorella, entrambi bravi nell’arrivare fino alla finalissima rispettivamente nell’Under 12 e nell’Under 16. Tra gli altri ragazzi del Giotto sono da citare le semifinali ottenute nelle stesse categorie da Veronica Mascolo e da Riccardo Cecchi, mentre una ricca squadra è arrivata fino ai quarti con Rachele Bacciarini nell’Under 10, Chiara Girelli nell’Under 12 e nell’Under 14, Matilde Mariani nell’Under 14 e Simone Spaccini nell’Under 14. Marco Cavini

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ituato a nord della città, lo Junior Tennis Arezzo è uno dei tre circoli che mantiene viva la tradizione tennistica cittadina. A parlarci di questa società e di tutto il suo indotto è il referente tecnico Lorenzo Salvini, che ci illustra l’attività sportiva e i progetti futuri dello Junior Tennis. «Da sempre cerchiamo di unire sport e sociale, e crediamo che, per come è strutturato ora il Circolo, ci stiamo riuscendo bene. Siamo una società ambiziosa e vogliamo crescere sia da questo punto di vista sia sul

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Junior Tennis Arezzo una realtà in continua espansione piano puramente tecnico. Siamo infatti riusciti ad aumentare il numero dei nostri iscritti e per loro proponiamo diverse opzioni. Ovviamente – continua Salvini – si parte dal mini-tennis, per bambini da 4 ai 9 anni, settore grazie al quale formiamo le prime abilità e competenze ai più piccoli, avendo sempre un occhio di riguardo per gli schemi motori di base. Poi abbiamo lo Junior Tennis School, nel quale i ragazzi hanno la possibilità di giocare a tennis non a livello agonistico, ma per pura passione e per il proprio divertimento: i referenti di questo segmento della società sono i maestri Pino Salvi, Marco Del Mecio e Mauro Sacchetti. Infine, ma non di Alessio ultima per importanza, c’è la Arezzo Tennis Academy, settore riservato a coloro che, dai 10 ai Segantini 18 anni, vogliono intraprendere una carriera agonistica». Una proposta davvero ampia, con un grande ventaglio di possibilità per tutti i ragazzi che entrano a fare parte del mondo dello Junior Tennis, in cui i settori Academy, con Salvini e Nicola Valenti come referenti, e School sono strettamente collegati tra loro. Continua poi Salvini: «Ovviamente non mancano i corsi serali per gli adulti che vogliono praticare il nostro sport e, oltre al settore giovanile, con tutte le I rappresentanti dei 3 circoli aretini con la famiglia di Carlo Pini nostre squadre che devono iniziare ancora i relativi campionati regionali, abbiamo due Serie C, maschile e femminile, entrambe qualificate per la fase regionale e formate da atleti provenienti dal nostro vivaio». Per la fine dell’anno, poi, la vera speranza dello Junior Tennis è veder realizzato il progetto di riqualificazione dell’impianto. «Siamo una società ambiziosa e vogliamo migliorarci: per farlo avremmo bisogno di nuovi campi e di modernizzare tutta la struttura, adeguandola all’evoluzione del gioco, magari costruendo pure campi di una superficie nuova. Ci sono buone possibilità che il progetto vada in porto: sarebbe davvero un punto di svolta da cui costruire una società importante, a livello regionale e non solo».

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Kim & Liù, un grande successo del taekwondo aretino di Marco Cavini

Il Centro Taekwondo Arezzo ha colto tre ori nell’importante manifestazione giovanile toscana

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l taekwondo aretino miete successi nella terza tappa del Kim & Liù. Il più importante appuntamento regionale rivolto a bambini e ragazzi dei settori giovanili ha visto un assoluto dominio del Centro Taekwondo Arezzo e delle altre due società cittadine, il Taekyon Club e l’Nrgym di Pieve al Toppo, che hanno unito le forze riuscendo così a conquistare ben tre degli otto ori in palio. La gara, in programma a Lido di Camaiore, ha visto i giovani aretini tra i 5 e gli 11 anni scendere sul tatami in una prova di combattimento a squadre contro decine di avversari provenienti da tutta la regione. Il primo titolo toscano se l’è aggiudicato una squadra formata da soli atleti del Centro Taekwondo Arezzo con Federico Agostinelli, Francesco Beoni e Lorenzo Leonessi che si sono nettamente imposti nella categoria Cadetti B. Lo stesso traguardo è stato raggiunto da Andrea Barbagli e da Emanuele Zampella che, insieme a un loro coetaneo di Montecatini, sono saliti sul gradino più alto del podio negli Esordienti B. L’ultimo oro porta la firma di Allegra Ginestroni, impostasi nei Cadetti B in una squadra con due ragazze dell’Nrgym, mentre nella stessa categoria è da sottolineare la bella prova di Daniel Sakayanan che ha perso la finale per il primo posto, accontentandosi così dell’argento. Guidato dal maestro Andrea Rescigno, nel gruppo del Centro Taekwondo Arezzo che ha combattuto al Kim & Liù era presente anche Elisa Lucci che negli Esordienti ha sfidato atlete di due anni più grandi, uscendo al primo turno ma maturando una preziosa esperienza in vista delle future gare. «Il dato più positivo dell’intera manifestazione – spiega un entusiasta Rescigno – è il clima di amicizia e collaborazione che ha accomunato l’intero movimento del taekwondo aretino, permettendoci di vivere una giornata di grandi successi e grande sport». Nel frattempo il taekwondo si prepara a sbarcare in televisione con uno speciale trasmesso da Teletruria sabato 5 aprile alle 21.15 e nei giorni successivi: domenica alle 14.10, lunedì alle 18.20 e martedì alle 23.15. Il programma avrà come protagonisti i tecnici e gli atleti del Centro Taekwondo Arezzo e del Taekyon Club che sfrutteranno il palcoscenico televisivo per mostrare lo spettacolo delle tecniche e dei calci tipici dell’arte marziale più praticata al mondo.

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da sx Daisy Bertelli, Lorenzo Sestini e Margherita Porro

La Chimera nuota veloce anche nel fondo a Chimera Nuoto va forte anche nelle lunghe distanze. La società ha partecicipato ai Campionati Regionali di Fondo di Livorno, una manifestazione in cui i nuotatori aretini sono riusciti a conquistare ben tre medaglie e, soprattutto, tante qualificazioni per i prossimi Campionati Italiani. Questi bei risultati assumono particolare valore considerando che la preparazione degli atleti della Chimera Nuoto non è indirizzata al fondo ma alle brevi distanze, dunque l’aver conquistato un tris di podi testimonia il valore dei ragazzi aretini e la loro duttilità nelle diverse tipologie di gare. Un ulteriore dato positivo è fornito dal numero di nuotatori con cui la Chimera Nuoto ha partecipato alla gara, ben 17, dando vita a una delle squadre più numerose dell’intera Toscana. Tra le medaglie aretine spiccano i due argenti conquistati da Daisy Bertelli e da Margherita Porro, due atlete che hanno conseguito il tempo limite per partecipare ai Campionati Italiani di Fondo Indoor. Classe 2001, la prima è arrivata seconda nei 3000 Stile Libero riuscendo a mettersi alle spalle tante avversarie anche più grandi di un anno. La seconda piazza raggiunta da Porro nei 5000 Stile Libero rappresenta invece una bella conferma perché l’atleta del 1998 già da qualche anno si sta mettendo in luce nel fondo e nel 2012 riuscì a centrare un bel quinto posto ai Campionati Italiani. Una vera e propria sorpresa è arrivata da Lorenzo Sestini (1999), che ha sfoderato una bellissima prestazione riuscendo ad arrivare terzo nei 3000 Stile Libero e a ottenere il pass per la più importante manifestazione nazionale. Pur non avendo centrato la medaglia, nei 3000 Stile Libero sono riusciti a conquistare la qualificazione agli Italiani anche Martina Bisaccioni (2000), Edoardo Calussi (1999) ed Elisa Fazzuoli (2001), mentre a completare la squadra della Chimera Nuoto presente a Livorno c’erano anche Andrea Cacioli, Sofia Crulli, Ivelin Petev Dimitrov, Olivia Ducci, Mattia Esposito, Emanuele Fiorilli, Filippo Porro e Lucrezia Valtriani. «Da qualche stagione abbiamo deciso di puntare anche sul fondo – spiegano i tecnici Marco Licastro e Marco Magara. – Si tratta di una specialità del nuoto che è in costante crescita come dimostrano le tante medaglie ottenute dall’Italia alle Olimpiadi e ai Mondiali, dunque vogliamo fornire ai nostri atleti la possibilità di mettersi alla prova anche sulle lunghe distanze. Siamo entusiasti perché le tre medaglie e le tante qualificazioni ai Campionati Italiani permettono alla nostra società di assestarsi ai vertici toscani della specialità».

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Gli Arieti Rugby festeggiano la vittoria del campionato Una stagione da record permette agli aretini di ottenere il titolo di Serie C con due giornate d’anticipo

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er gli Arieti Rugby è arrivato il momento di festeggiare. Con l’ultimo successo sul campo dell’Empoli, la società aretina ha trionfato nel campionato di Serie C ottenendo la matematica vittoria del titolo regionale con ben due giornate d’anticipo. Questa affermazione ha posto il definitivo sigillo sulla stagione da record degli Arieti che, partiti a inizio campionato con una penalizzazione di 8 punti, hanno mostrato una netta superiorità su ogni avversario portandosi a +16 dalla seconda con 13 vittorie su 14 partite giocate, 478 punti segnati (miglior attacco del campionato) e appena 95 subiti (miglior difesa). La forza di questa squadra è stata confermata proprio dalla trasferta in casa della terza in classifica, l’Empoli, in un incontro dominato e vinto per 22-8, nonostante gli aretini abbiano giocato sempre con un uomo in meno a causa di un’espulsione a inizio partita. «I miei ragazzi hanno realizzato un’impresa – afferma il tecnico Paolo Casalini. – Questo titolo regionale premia una stagione eccezionale resa possibile dall’impegno di tutti i giocatori e dell’intera società guidata dal presidente Paolo Fabianelli: la vittoria del campionato rappresenta la giusta ricompensa per un gruppo che negli ultimi mesi ha dimostrato un’incredibile crescita tecnica, tattica e caratteriale». Ora la società aretina si impegnerà a chiudere nel migliore dei modi questa stagione onorando i prossimi impegni nel derby con il Clanis Cortona e, infine, con il fanalino di coda Gambassi. Poi per gli Arieti scoccherà l’ora di iniziare a progettare un futuro che si prospetta quanto mai radioso, anche perché potranno fare affidamento su un settore giovanile in costante sviluppo. «Nel giorno della vittoria del campionato di Serie C – aggiunge il presidente Fabianelli – abbiamo ospitato un bel concentramento Under 8 a Policiano in cui i nostri bambini hanno giocato contro coetanei di tutta la Toscana: i piccoli “arietini” sono il vero tornasole della crescita della nostra società».

Roster Arieti Rugby Gabriele Accioli Ervist Arapaj Giuseppe Avella Andrea Ballarotta Sergiu Emanuel Beres Riccardo Biagi Stefano Burzi Riccardo Casalini Matteo Celati Roberto Chini Marco Cipriani Sergio Civitelli Aniello D’Ambrosio Beniamino D’Ambrosio Aniello Farella Mirko Fiacchini Simone Gallorini Gennaro Giordano Fabio La Barbera Samuele Lini Roberto Migliano Razvan Costantin Mihailescu Marco Morelli Giacomo Parati Luca Perferi Gabriele Pierozzi Sandro Ramazzotti Francesco Roggi Leonardo Rossi Gabriele Tega Marco Vanni

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er i Lions Arezzo Hockey è venuto il momento di tirare le prime somme riguardo una stagione che si sta avviando verso la propria fase conclusiva. Una stagione altalenante per i Leoni di Paola Salvi e mister Mafucci, che hanno visto i propri giovani giocatori e giocatrici delle rispettive U12, U14 e U16, alternare prestazioni di grande rilievo a momenti di difficoltà, soprattutto per la U14: «Questa squadra è stata capace in tutti in questi anni di regalarci grandi soddisfazioni. Quest’anno ha avuto una stagione di transizio-

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I Lions guardano avanti di Omero Ortaggi

ne all’interno della quale ha dovuto trovare la giusta amalgama e il giusto equilibrio dopo l’innesto di alcuni U12. L’annata è stata sicuramente altalenante, ma il bilancio finale è senza dubbio molto buono sia per la seconda posizione raggiunta, sia perché alcune delle nostre giocatrici sono state convocate per lo stage della Nazionale che si terrà a Empoli il 5 e il 6 aprile. Questo, sia per le ragazze sia per tutti noi, è motivo di grande orgoglio. Inoltre ho visto la squadra rinforzata a sua volta da un’U12 di ottime potenzialità». Un’Under 12 di grande avvenire che ha vinto e soprattutto convinto nel campionato toscano, che l’ha vista dominare in ogni partita grazie alla presenza di numerosi piccoli talenti: «Il loro è stato un grandissimo campionato. Stiamo parlando di un gruppo trainato da giocatori e giocatrici di talento, ai quali si sono affiancati nuovi piccoli atleti a loro volta capaci di contribuire al miglioramento di una squadra di grande personalità e molto promettente in vista del futuro». Note positive pure dall’U16, protagonista anch’essa di una grande annata: «L’Under 16 si è classificata seconda dietro all’Empoli, dal quale ha ridotto il gap. È una squadra molto determinata sul quale stiamo puntando decisi. Infatti per l’anno prossimo abbiamo intenzione di partecipare con loro al campionato nazionale U18». Una grande scommessa, un campionato difficile all’interno di una stagione, la prossima, che si preannuncia di grande importanza per i Lions: «Quest’anno è stata una tappa fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi. Accanto a coloro che hanno confermato i propri ottimi livelli, ci sono stati alcuni capaci di crescere molto sia sotto il profilo fisico sia mentale. All’interno della società c’è inoltre grande convinzione in vista dell’anno prossimo, un anno in cui schiereremo quattro squadre dall’U12 all’U18». Perché in casa Lions c’è ancora tanta voglia di migliorarsi: in casa Lions non ci si ferma, mai.

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AREZZO

BELLE ARTI

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CORRISPONDENZE NATURA E FEMMINILITÀ NELLA MOSTRA DI LUCREZIA SENSERINI

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ondo femminile e natura sono i temi che si incontrano della mostra fotografica Corrispondenze di Lucrezia Senserini, allestita dal 5 aprile al 4 maggio 2014 nella sala principale della Mostra permanente della Fauna Selvatica della Provincia di Arezzo, all’interno del Palazzo della Provincia, con entrata da via dell’Orto 7. La personale, curata da Marco Botti, sarà inaugurata sabato 5 aprile, alle ore 11.30, con un brindisi offerto dall’Azienda Agricola “Ornina” di Castel Focognano. Una novità assoluta la presenza della Senserini al Museo della Fauna, sia per le tematiche affrontate, molto diverse da quelle puramente naturalistiche presentate fino a oggi nello spazio, sia per il suo essere donna, poiché la casualità ha voluto che a precederla siano stati solo uomini. Formatasi alla Scuola Internazionale di Fotografia Apab di Firenze, la giovane fotografa da alcuni anni lavora a progetti artistici originali seguendo il principio che afferma che “la foto è fatta di luce ed emozioni”. di Serena Capponi È la figura femminile il filo conduttore di questa mostra. Attraverso le immagini Lucrezia trasmette il suo mondo e il suo intimo sentire e lo restituisce nei particolari di una natura antropizzata e vibrante. L’esposizione si dipana come una matassa di filo, il filo rosso che lega le immagini in un percorso di vita muliebre fatto di maternità, passione, gioventù e maturità. Elementi naturali si fondono a elementi umani e le immagini che ne scaturiscono attirano l’attenzione in modo magnetico e catartico. Quella in Provincia è la terza personale che la ventiseienne fotografa presenta in pochi mesi nella sua città. Per l’occasione la Senserini proporrà anche un’affascinante installazione al centro della sala, dove polaroid ed elementi recuperati in natura svilupperanno il concetto di “ciclicità”. «Sono molto contento di poter accogliere questa esposizione – fa sapere il presidente della Provincia, Roberto Vasai – poiché rappresenta l’umanizzazione della natura e l’elemento umano ne diventa parte integrante e continuo riferimento, inserendosi pertanto perfettamente nel contesto del Museo della Fauna che la ospita». www.lucreziasenserini.com

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CINQUANT’ANNI DI FOT AREZZO OMAGGIA JOEL MEYEROWITZ CON egli ultimi anni ad Arezzo e in tutto il suo territorio c’è stata una vera e propria scoperta della fotografia d’arte e di ricerca. Sono stati organizzati festival di caratura internazionale ed eventi espositivi, venuti alla ribalta interessanti talenti, fondati gruppi fotografici attivi con workshop, corsi e iniziative. Di fronte a questo fervore la grande retrospettiva sul maestro americano Joel Meyerowitz, intitolata Taking my Time. 50 Years of Looking at the World, pare rappresentare la punta di Marco Botti apicale di un movimento. Ospitata dal 27 marzo all’11 maggio 2014 in due location d’eccezione – la Casa Museo di Ivan Bruschi in Corso Italia e il Palazzo della Fraternita dei Laici di Piazza Grande – la mostra è stata promossa con il contributo di Banca Etruria e prodotta dall’associazione culturale Cortonaonthemove già in occasione del festival internazionale “Cortona On The Move” 2013. L’evento espositivo, curato dallo stesso Meyerowitz e Arianna Rinaldo, comprende immagini sia in bianco e nero sia a colori, scattate dal 1962 in poi, che raccontano mezzo secolo attraverso l’obiettivo di un artista che non si è mai sentito vincolato a nessuna disciplina fotografica. Nato nel 1938 a New York e cresciuto, come lui spesso ricorda, tra le case popolari dell’East Bronx, Meyerowitz ha tratto da quei luoghi il piacere e il desiderio di osservare le persone e riportare negli scatti il “movimento” – essenza primaria della sua esperienza artistica – e le energie inquiete e dinamiche che animano la quotidianità. Lo statunitense cominciò a fotografare nei primi anni Sessanta, ispirato da street photographer come Robert Frank e Henry Cartier-Bresson, e fu uno dei primi a utilizzare pellicole a colori nella sua ricerca. Il ruolo preminente avuto da Meyerowitz nel far cambiare l’atteggiamento di diffidenza verso quel tipo di fotografia, sia da parte delle persone comuni sia tra gli addetti ai lavori, è ormai riconosciuto a livello mondiale. L’artista intuì la potenza comunicativa dei colori e li trasformò nel linguaggio straordinario che il pubblico

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foto di Laura Davitti

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OTOGRAFIA DI STRADA

ON UNA GRANDE RETROSPETTIVA ammira tuttora. Una retrospettiva eterogenea quella aretina, che partendo da scorci urbani, situazioni spontanee e spaccati di vita catturati con una macchina fotografica di piccolo formato, passa per le successive collaborazioni con William Eggleston e Stephen Shore, i quali avvicinarono l’americano al grande formato. Capitolo a parte è rappresentato dal celebre reportage a seguito dell’attacco terroristico alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001: Joel Meyerowitz fu infatti l’unico fotografo a ottenere libero accesso ai luoghi devastati del World Trade Center di New York, per documentare da vicino “Ground Zero”. www.fondazionebruschi.it

foto di Serena Capponi

www.fraternitadeilaici.it

PREZIOSISMI D’ARTE CONTEMPORANEA A ORO AREZZO er la sua 35a edizione Oro Arezzo si arricchisce della mostra collettiva Preziosismi d’arte contemporanea curata dall’artista e gallerista Danielle Villicana D’Annibale. La mostra, che spazia tra fotografia, pittura e scultura, contemplando espressioni sia astratte sia figurative, ospita le opere di venti artisti provenienti dal panorama contemporaneo toscano, americano e inglese: Vladimiro Andidero, Enrico Borgogni, Dina Cangi, Paolo Caponi, Giustino Caposciutti, Marco Cipolli, Danielle Villicana D’Annibale, Lucio Gatteschi, Rino Giannini, Giacobbe Giusti, Walter Hubert, Susan Leyland, Carmelo Lombardo, Giovanni Maranghi, Giancarlo Montuschi, Beatrice Nencini, Sergio Poddighe, Eliana Sevillano, Christopher Slatoff e Franco Tanganelli. La collettiva inaugura sabato 5 aprile 2014 ad Arezzo Fiere & Congressi di via Spallanzani e prosegue fino a martedì 8 aprile con il seguente orario: da sabato a lunedì dalle ore 9.30 alle 18, e martedì dalle 9.30 alle 16, con ingresso riservato agli addetti del settore oro. www.oroarezzo.it Valentina Paggini

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SABATO 5 APRILE IL GIARDIN

ANNA MARCHESI opo il “tutto esaurito” con Carofiglio, l’intenso programma primaverile del Giardino delle Idee ad Arezzo prosegue sabato 5 aprile con un doppio e imperdibile appuntamento: alle ore 17 salirà sul palco Anna Marchesini, alle 21 sarà la volta di Fausto Brizzi. Anna Marchesini è attrice, autrice e regista teatrale, indimenticabile nel celebre Trio fondato con Lopez e Solenghi. Due romanzi all’attivo – Il terrazzino dei timidi e Di mercoledì – torna a deliziare i lettori con una raccolta di racconti carichi della sua verve umoristica ed emozionante. Moscerine (Rizzoli) mette in scena i cambiamenti repentini che fanno parte della vita, dando la parola a donne che, in un modo o nell’altro, giungono a un bivio. C’è chi, come Madame Isidori – vedova ereditiera dal sangue dolce, “irresistibile per le cattive zanzare” – si trova davanti all’amore; chi deve compiere una scelta sofferta, le cui conseguenze le conosce solo

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di Chiara Marcelli

il futuro; chi decide di cambiare vita e trasferirsi, come la signorina Iovis. Con una ricca intelligenza morale, la Marchesini narra le vicende di queste ombre tangibili, fatte di una schiettezza che si presenta nuda, conducendo una riflessione sul bisogno di vitalità. In quasi tutte le storie esiste un imprevisto trascurabile, un tarlo che si insinua sornione nella trama e costringe a rivedere il finale, a conferma del fatto che non sono i grandi eventi a segnare la storia, ma i piccoli accidenti che accadono nella quotidianità. Dal canto suo, Fausto Brizzi è ben noto come regista per La notte prima degli esami. Il romanzo Cento giorni di felicità (Einaudi Stile Libero) è la storia di come Battistini, ex pallanuotista quarantenne affetto da un male incurabile, decide di spendere nel migliore dei modi possibili il tempo che gli resta da vivere, cioè ritrovando

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DINO DELLE IDEE RADDOPPIA CON

SINI E FAUSTO BRIZZI gli affetti. Vuole essere felice e ci riesce. L’unico rimpianto, scriverà, è aver dovuto scoprire di morire per cominciare a vivere. Stiamo davvero facendo quello che ci piace? Stiamo dando importanza alle cose che realmente ne hanno? Il libro è un invito a cambiare rotta, a prendere in mano la nostra vita per riscoprire i valori che un’esistenza ormai frettolosa ci fa dimenticare per strada. Nella trasposizione cinematografica, Lucio Battistini avrà, con ogni probabilità, il volto di Flavio Insinna. Brizzi ha pensato a lui raccontando questa storia, che diventerà un film nel 2015. Entrambi gli incontri avranno luogo nella magica cornice del Teatro Vasariano di piazza Grande, con ingresso libero e gratuito. PORTRAITS Mostra e live painting di Guglielmo Alfarone alla Galleria 33 l 5 aprile 2014 la Galleria 33 di via Garibaldi 33 ad Arezzo festeggia un anno di vita e per l’occasione ospita Portraits, una mostra dell’artista barese trapiantato a Londra Guglielmo Alfarone, che arriverà dalla capitale inglese per esibirsi alle ore 19 in una performance di live painting. Un anno fa la Galleria 33 iniziava il suo percorso con la mostra Fiabe di carta: un’installazione dell’artista milanese Mauro Seresini, a cui sono seguite undici mostre ma anche workshop, presentazioni di libri e collaborazioni varie, sempre nel rispetto della mission d’investire nell’arte e nei nuovi talenti. Portraits di Alfarone è un unicum inedito, creato per la galleria: una schiera di ritratti realizzati a grafite e carboncino su carta, tela e tavola. Il soggetto ritratto si trasforma di volta in volta in qualcosa di universale, exemplum di uno stato emotivo e cognitivo dell’essere umano. L’artista “disegna” sentimenti e atteggiamenti comuni a tutti noi. Partner dell’iniziativa è Luciferi Visionibus, stamperia d’arte e laboratorio di sperimentazione fotografica e grafica, che venerdì 11 aprile presenterà nella sede di via de’ Redi una serie di scatti fotografici base dell’opera dell’artista. La mostra, curata da Tiziana Tommei, patrocinata dalla Provincia di Arezzo e sostenuta da Hello Children, sarà visitabile fino al 26 aprile 2014, dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30, a ingresso libero. www.galleria33.it Cecilia Falchi

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IN GIRO PER BOTTEGHE

INFORMATIZZANDO LEALMENTE di Giacomo Manneschi

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uesta settimana abbiamo incontrato Fabrizio Pomaranzi, titolare della Pomasystem, azienda che si occupa ormai da qualche anno di assistenza di vendita informatica, sviluppo web, reti e sicurezza. «Io sono un perito elettronico (vengo dall’Ipsia di Arezzo) e un educatore professionale (Medicina sperimentale a Perugia). Lo startup risale al 2007, quando lavoravo per una azienda di Automotive nota a livello mondiale. La crisi imperversava già negli Usa da circa un anno, qua di riflesso accadeva che ricoprire un ruolo come il mio era sinonimo di prostrazione e ringraziamento quotidiano. Non più dimostrazione pratica delle tue capacità professionali e umane. Quindi con la testa piena di: “Voi mi sfruttate”, “Io valgo di più”, “Un altro cervello che se ne va” e pensieri esistenziali simili, mi ritrovai all’ufficio Iva dove

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divenni consulente per le nuove tecnologie». Così tra qualche LAN, qualche sito web, interventi software negli uffici, qualche centralino Voip e molto tempo perso a cercare di riscuotere i conti, passarono i primi due anni ma le tasche non gridavano certamente di gioia, quindi la svolta». Cioè? «Per cercare di incrementare il volume di lavoro, nel 2009 mi sono reinventato nuovamente, passando al regime fiscale artigiano (come professionista potevo vendere solo il cervello) e dentro ci misi anche il commercio al dettaglio. Ecco che il lavoro è effettivamente aumentato, ma pure le seccature. Una volta all’anno l’Agenzia delle Entrate ti scrive che hai sbagliato la denuncia dei redditi, la gente che non ti paga da mesi guarda caso ti fa le condoglianze proprio il giorno dopo che tu hai sepolto tuo padre, le associazioni di categoria ti corteggiano e si compiacciono, come se tu senza di loro non potessi reggerti in piedi». Cosa ne ha dedotto? «Lentamente capisci che tu, assieme a tutti i tuoi simili, (commercianti, artigiani, professionisti, ecc.), sei una di quelle vacche non più tanto grasse da cui gli pseudo-governanti e gli pseudo-esseri umani mungono. Ma non tutto il male viene per nuocere, o forse è vero che la vita premia gli audaci, sta di fatto che noi abbiamo trovato una piccola ricetta per il futuro: gli altri vendono? E noi ripariamo! Gli altri propongono soluzioni a pagamento? E noi promuoviamo l’open source! Trattare sempre il cliente/dipendente o committente che sia come se fosse l’unico, invece troppo spesso viene trattato come fosse l’ ultimo». Un ultimo pensiero che vuol condividere? «Purtroppo mi sembra che da noi la crisi stia dentro i cervelli, perché molti trasformano in veritiere alcune congetture: se tu fai una cosa in poco tempo e con poco hardware è impensabile tu sia un individuo preparato, anzi sicuramente sei un ciarlatano e vuoi fregarmi».


a pasta sfoglia è la base di molte preparazioni, questa settimana vi vogliamo dare la ricetta di una finta sfoglia che potrete preparare in tutta semplicità a casa vostra, rimarrete sorpresi dal risultato e dalla semplicità di questa ricetta. Vi diamo le dosi per dei croissant neutri da farcire sia salati sia dolci, se avete voglia di guardare sul nostro blog (www.lepellegrineartusi.com) troverete pure la preparazione di un millefoglie. Immaginateveli farciti con del salmone e formaggio fresco, o con del prosciutto e perché no?, con della marmellata, lascerete tutti stupiti raccontando che li avete preparati da soli. Mi raccomando non svelate il vostro segreto! Vi aspettiamo fra due settimane con una nuova ricetta.

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I CROISSANT Ingredienti 570 grammi di farina 0 390 grammi di formaggio spalmabile (Philadelphia o simile) 360 grammi di burro leggermente morbido 1 cucchiaino di sale fino 50 grammi di burro (per sfogliare) 50 grammi di parmigiano grattugiato 30 grammi di semi di sesamo 30 grammi di semi di papavero 1 uovo Procedimento In un robot da cucina o nella planetaria mettete la farina, il formaggio e il burro. Azionate e non appena incomincia a impastare unite il sale. Quando si sarà formata una palla d’impasto raccogliete il tutto e mettetelo avvolto nella pellicola o in un sacchetto da freezer a riposare in frigo per almeno tre ore.

Accendete il forno statico a 180 gradi. Dividete l’impasto in tre parti. Sciogliete il rimanente burro. Tirate la prima parte cercando di fare una sfoglia il più rotonda possibile, dovrà essere alta pochi millimetri (inferiore al mezzo centimetro), spennellatela con il burro e cospargete con il parmigiano grattugiato. Tagliate il disco di pasta in 12 parti, arrotolate ogni spicchio partendo dalla parte più ampia sino a formare dei piccoli cornetti. Disponeteli su di una placca rivestita con carta forno. Sbattete l’uovo, aggiungete 50 millilitri di acqua e spennellate i croissant. Infornate per circa 20 minuti sino a che saranno dorati. Ripetete l’operazione con la seconda parte d’impasto, stavolta spalmate solamente un lieve strato di burro. Dopo aver spennellato con l’uovo la parte superiore guarnite con semi di sesamo o papavero. Per la terza parte procedete come per la precedente.

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PREVENIRE LA VIOLENZA E RIMUOVERE GLI STERE ercoledì 16 aprile alle ore 15.30, presso la Libreria Universitaria “Leggere”, in viale Cittadini 21, si svolgerà un evento organizzato dalla associazione Pronto Donna e dalla casa editrice Settenove. La direttrice responsabile Monica Martinelli presenterà il progetto editoriale interamente dedicato alla prevenzione della violenza contro le donne e alla rottura degli stereotipi di genere. La casa editrice indipendente Settenove si pone obiettivi importanti: portare alla luce le discriminazioni, promuovere l’educazione paritaria nelle scuole e incoraggiare la visibilità di modelli positivi di collaborazione e rispetto. Dal settembre 2013 questi temi vengono affrontati attraverso tutti i generi letterari, con particolare attenzione alla narrativa rivolta a bambine/e e a ragazze/i (info@settenove.it; www.facebook. com/settenove.it, www.twitter.com/ed_settenove). Per l’occasione sono previste letture ad alta voce a tema con il gruppo LaAV Arezzo for Teen dell’Associazione Nausika (www. narrazioni.it). All’evento parteciperanno anche Patrizia Papini e Valentina Torri, rispettivamente presidente e psicologa dell’associazione Pronto Donna che dal 1989 opera nella provincia di Arezzo a supporto e sostegno di altre donne che subiscono o hanno subito violenza e maltrattamenti, offrendo accoglienza e riparo e promuovendo interventi e azioni di sensibilizzazione nel territorio. Ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la violenza di genere come un problema di salute pubblica che incide gravemente sul benessere fisico e psicologico delle donne che ne sono vittima. La paura, la dipendenza economica, l’isolamento, la mancanza

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DOVE TROVARE (GRATIS!) “IL SETTIMANALE”

EDICOLA “KENNEDY” (VIA KENNEDY 1) EDICOLA DELL’OSPEDALE (VIA NENNI) “TIRAMOLLA” (VIA ROMANA 98/A) EDICOLA “ FAGIOLI” (BELVEDERE) EDICOLA “PANCI” (PIAZZA SAIONE) EDICOLA “CAMPO DI MARTE” (VIA VITTORIO VENETO) LIBRERIA “EDISON” (PIAZZA RISORGIMENTO 31) EDICOLA “SCARTONI” (P.ZZA SAN JACOPO) LIBRERIA “MONDADORI” (CORSO ITALIA) LIBRERIA UNIVERSITARIA “LEGGERE” (VIA CITTADINI)

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INFORMAGIOVANI (PIAZZA SANT’AGOSTINO) EDICOLA “SAN MICHELE“ (PIAZZA SAN MICHELE) “LA FELTRINELLI POINT” (VIA CAVOUR 13) EDICOLA “AMIDELLI” (VIA PORTA BUIA) EDICOLA “SCARTONI” (PIAZZA SAN GIUSTO) EDICOLA “BIDINI” (VIA REDI) EDICOLA “ROSSI” (VIA PACIOLI)

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ZA CONTRO LE DONNE REOTIPI DI GENERE di un alloggio, la riprovazione sociale (spesso da pardi Luciana te della stessa famiglia di origine), sono alcuni dei Pastorelli numerosi fattori che rendono difficile per le donne interrompere la situazione in cui si trovano. Le donne che nel corso del 2013 si sono rivolte all’associazione Pronto Donna sono state 215 (130 di nazionalità italiana). Nel 2014 nel periodo gennaio-marzo ben 57 donne hanno contattato l’associazione e usufruito dei suoi servizi: • Il centralino telefonico, con operatrici qualificate che forniscono informazioni e fissano appuntamenti; • Il servizio di segreteria telefonica dove lasciare messaggi e comunicazioni (24 ore su 24); • I colloqui di accoglienza, per trovare ascolto e supporto, analizzare insieme alle operatrici la propria situazione, stabilire, in accordo con le donne, un percorso di uscita dalla violenza; • Le consulenze psicologiche; • Le consulenze legali; • L’accoglienza nella Casa Rifugio, per un periodo di tempo limitato, per donne sole o con figli e figlie, che hanno necessità di allontanarsi dalla propria abitazione per motivi di sicurezza e per sottrarsi da una situazione di pericolo. L’associazione Pronto Donna svolge anche interventi di prevenzione nelle scuole del territorio provinciale, interventi di sensibilizzazione e informazione sul tema della violenza di genere rivolti alla cittadinanza, formazione per operatori socio-sanitari, Forze dell’Ordine, terzo settore, iniziative su tematiche relative al mondo femminile, formazione per le nuove volontarie. Per info, associazione Pronto Donna, piazza santa Maria in Gradi 4, tel. 0575 355053, email info@prontodonna.it. lu.pastorelli@libero.it

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via Umbro Casentinese 82, 52043 Castiglion Fiorentino tel. e fax 0575 658852 cell. 335 5218935 – 335 5218920 info@sia @sia siia aalla a rmi.it – www.siaallarmi.it www.siaallarm mi.it info@siaallarmi.it

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il sonetto

E ’nn’emporta si qualcuno ’n capisce (come Icàsteca, ch’ha fatto clamore pe’ la modernità che ’n s’arguvisce) perch’anco ’st’anno ce s’ha ’n altro fiore a l’ucchièllo, pe’ fa bella figura. Han chiàmo un filòsefo de quéli fini, pe’ dacce ’na lezione de cultura» «Tutto va bene, Tónio, ma i guadrìni, si son póchi, vano spesi ’n modo che qualche volta armanga un po’ de brodo!»

chilometro zero

di Leonardo Zanelli

I contadini fronteggiavano gli eventi climatici dati dalle stagioni, anche attraverso i proverbi popolari nati da antiche superstizioni. La prima necessità, ovvero la produzione del cibo, richiedeva dei punti di riferimento, formule per sapere e prevedere. Il contadino è diventato uno straordinario osservatore dei fenomeni meteorologici, un raffinato conoscitore dei ritmi naturali. Questo premuroso atteggiamento, trasformatosi da conoscenza in cultura, è ormai perso dalle nuove generazioni. Forse oggi non siamo più abituati a osservare ciò che ci circonda perché sono la frenesia e il nervosismo che dominano la società, ma perdere il rapporto con la natura significa perdedi Fabio re la conoscenza di noi stessi. Mugelli

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IL SETTIMANALE DI AREZZO

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Una fragile armonia di Yaron Zilberman ** La scoperta fatta dal fondatore di un celebre quartetto d’archi di essere affetto dal morbo di Parkinson fa saltare ogni equilibrio nell’ensemble, scoperchiando frustrazioni personali e professionali latenti da venticinque anni. Alla prima uscita al di fuori del documentario, il regista ricerca certezze nel rigore della musica classica, nei confini del genere melodrammatico e in due premi Oscar come protagonisti: Christopher Walken e Philip Seymour Hoffman, in una delle sue ultime pellicole. Il risultato è un racconto ingessato e fortemente sbilanciato sul lato attoriale, più vicino all’impianto teatrale, tanto funzionante quanto prevedibile. Perché in un film, così come nell’esecuzione di Beethoven, l’equilibrio è assai fragile, e la rottura è dietro ogni scelta che la vita ci pone di fronte. Enrico Badii enrico.badii@gmail.com

cinema

«In fatto de cultura un se cundìsce, Beppe, co’ l’acqua. C’è ’l nostro assessore comunale che sempre ce stupisce co’ le su’ iniziative de valore.

La Filumena Marturano al Festival di Teatro Spontaneo Un classico di Eduardo De Filippo per il nuovo appuntamento della XIX edizione del Festival Nazionale di Teatro Spontaneo di Arezzo, venerdì 4 aprile, alle ore 21.15. Al Centro di Aggregazione Sociale Fiorentina di via Vecchia 11 (fuori Porta San Clemente), la compagnia amatoriale Il Crocogufo di Genova metterà infatti in scena Filumena Marturano, per la regia di Angelo Formato. Come nelle più importanti opere di De Filippo, alla commedia si mescola una potenziale tragedia e, a quest’ultima, si sommano i generi della farsa o della novella burlesca. di Lucio Massai Ingresso gratuito.

l’evento

ARITTEMÌE


l’

la vignetta di Gigi Paggetti

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I NUOVI LIBRI DELLE EDIZIONI GIORGIO VASARI

A testa alta – La straordinaria e sfortunata storia di Lauro Minghelli € 10 Almanacco Giostresco Quintanaro Paliesco 2014 € 10

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