Il Settimanale di Arezzo 170

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ANNO IV NUMERO 170 • VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

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IN QUESTO NUMERO VITA DELLA CITTÀ 3 Problemi per i lavoratori del settore rifiuti 4 Quando un disabile fotografa bene la situazione 6 I ragazzi che hanno partecipato allo scambio con l’India raccontano 10 Un evento a scopo umanitario unisce culture diverse 27 Investire su se stessi: nuovi corsi di formazione per tecnici NON PIÙ PAROLE OMAI… 8 A Monte San Savino un convegno sul cavallo in Giostre e Palii AREZZO SPORT 13 Vasari Rugby, una società che punta in alto 15 Memorial Annetti, un ecotrial tra sport e natura 16 Gli atleti dell’Alga EtruscAtletica continuano a farci sognare 17 Palestra San Clemente inadeguata: parla Pratesi

18 I giovani Lions lasciano il segno al Trofeo delle Regioni 19 La Terranuovese Colmic festeggia il titolo toscano di pesca a box 20 Dai 18 ai 100 anni, il Nuoto non conosce età A REGOLA D’ARTE 21 “Mosaico”: sentimento ed eros secondo Danilo Scastiglia 22 Kohei Ota, un ponte tra Oriente e Occidente, per un mondo migliore nel segno dell’arte 24 Lucrezia Senserini e il tempo che scorre sul suo corpo ACLINFORMA 26 Infortuni in ambito lavorativo domestico: ecco come comportarsi L’ESPERTO RISPONDE 28 Olio extravergine di oliva? Sì, grazie!

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL ANNO IV NUMERO 170 – VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI EMAIL FRANCESCOCIABATTI.EGV@GMAIL.COM VICEDIRETTORE: MARCO BOTTI, EMAIL MARCO.BOTTI9@GMAIL.COM REDAZIONE: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL EDIZIONIVASARI@ARUBA.IT PUBBLICITÀ E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, PAOLAPRATO.EGV@GMAIL.COM AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155 STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL INFO@TIPOGRAFIALAZECCA.IT

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È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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PROBLEMI PER I LAVORATORI DEL SETTORE RIFIUTI opo la creazione dell’Ato Toscana Sud e in seguito a una gara europea, Sei Toscana è diventato il gestore unico per le province di Arezzo, Siena e Grosseto con di Cecilia Falchi l’obiettivo di portare a una razionalizzazione nella struttura organizzativa e quindi a un miglioramento del servizio a parità di tariffe. Dal 1° ottobre è iniziato il trasferimento del personale di Aisa, Casentino Servizi, Coseca, Csa e SienAmbiente al gestore unico, e in questo momento delicato la notizia che i servizi di una parte della provincia di Grosseto saranno esternalizzati a uno dei soci (che dovrebbe assorbire pure i lavoratori in essi impiegati) ha generato la contrarietà e la preoccupazione di lavoratori e sindacati. Per questo motivo il 25 novembre è stato indetto lo sciopero dei lavoratori interessati nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, e nello stesso giorno a Siena, sede scelta da Sei Toscana, si terrà una manifestazione di protesta proprio in piazza della Lizza, dove sono ubicati gli uffici di rappresentanza del gestore unico. Tante le domande e i dubbi che ricorrono nella mente dei 1000 lavoratori della Toscana del Sud (di cui oltre 400 in provincia di Arezzo) che sono passati a Sei Toscana e di Loretto Ricci e Claudio Ghezzi, rispettivamente responsabile della funzione pubblica della Cgil e della Cisl, che esprimono così le loro perplessità. «Secondo noi – dichiarano Ricci e Ghezzi, – il servizio di Igiene Ambientale non garantirebbe i benefici per cui il Gestore Unico era nato, non aumenterebbe la qualità del servizio al cittadino e tenterebbe di fare profitti sull’organizzazione del lavoro e sull’occupazione, incidendo in modo pesantemente negativo sulla qualità delle prestazioni dei lavoratori e con un forte rischio di un aumento delle tariffe». «Avevamo grosse perplessità fin dall’inizio di questo percorso, perché in provincia di Arezzo c’era

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NEWS

imbo Italia, non solo bambino! Il disegno di internazionalizzazione concepito dal Consorzio “Bimbo Italia” si è negli anni allargato ad altri settori, per menzionarne alcuni: gioielleria, maglieria, calzature, food. Inoltre, dal territorio locale le aziende iscritte si sono allargate ad altre aree italiane. Da Bimbo Italia a Borgo Italia, la piazza che racconta le eccellenze imprenScopri di più su WWW.BORGO-ITALIA.COM e WWW.BIMBO.NET ditoriali italiane nel mondo! 15 NOVEMBRE 2013

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una situazione ottimale, un ciclo dei rifiuti completo, dallo spazzamento alla raccolta fino al trattamento – ha dichiarato Ricci, – adesso i nostri dubbi sono diventati sempre più grossi e sono delle mezze certezze. La notizia del passaggio di una consistente parte di lavoratori in provincia di Grosseto a Cooplat ha messo tutti in forte allarme. Le preoccupazioni sono state confermate anche dalla lettera che Sei Toscana ha inviato ai dipendenti il 17 ottobre scorso, dove non smentisce e scrive: “È improprio definire esternalizzazione l’affidamento di alcuni servizi in determinate aree territoriali a Cooplat o ad altri soci di Sei Toscana, che rimane titolare del servizio e referente nei rapporti con le istituzioni e con i sindacati”». «Sembra diventi una società interinale – ha commentato Ghezzi, – un’agenzia di collocamento del personale tra i suoi soci privati. Con la gara europea e l’affidamento a Sei Toscana, tutti credevano di passare da una decina di gestori del servizio nella Toscana del Sud a un gestore unico, con un miglioramento del servizio, una razionalizzazione delle risorse a parità di tariffe. In realtà si va verso uno spacchettamento, una lottizzazione del servizio tra le cooperative che fanno parte della componente dei soci industriali». Intanto i sindacati sono stati convocati dal gestore per oggi, venerdì 15 novembre, a Siena per comunicare le modalità di passaggio di alcuni dipendenti comunali a Sei Toscana, mentre lo scorso 8 novembre la consigliera regionale Monica Sgherri ha presentato un’ interrogazione orale urgente in merito “all’ipotesi di parziale esternalizzazione del servizio di gestione dei rifiuti nell’Ato Toscana Sud” al Presidente del Consiglio Regionale Toscano per esaminare la situazione.

QUANDO UN D BENE LA SITUA

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otografare mi fa sentire normale”: queste le parole di Nicola Canzi, uno degli artisti – è giusto chiamarli così, vedere le loro opere per credere – che sono andati oltre la propria disabilità ed espongono presso la sede dell’associazione Imago di via Vittorio Veneto 33/20. È possibile constatare di persona venerdì 15 – dalle ore 15 alle 19 – e sabato 16 – dalle 10 alle 13 – quanta bellezza sappiano esprimere con i loro scatti Nicola Canzi, Jessica Aristarchi e Maria Luisa Bettocchi. «Le loro foto non sono influenzate dalla disabilità, ma sono a tutti gli effetti faccende da artisti», racconta Marco Bruni, presidente Imago, l’associazione fotografica promotrice della mostra, dal

foto di Nicola Canzi

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N DISABILE FOTOGRAFA UAZIONE

di Francesco Ciabatti

significativo titolo Immagini d’Autore. «Imago collabora con il centro diurno di Villa Chianini da più di sei anni, e riguardare i passi fatti in questo tempo è una grande emozione – continua Bruni. – All’inizio abbiamo insegnato agli ospiti le basi della fotografia, dando loro le dritte per usare le macchine, che posizionavamo noi. Oggi i ragazzi scattano foto di Jessica Aristarchi le foto in piena autonomia, è ognuno di loro ha pensato un progetto sviluppato poi per questa mostra». Grande è stata la carica che tutti hanno ricevuto dagli obiettivi raggiunti negli anni, a cominciare ovviamente dai fotografi: in particolare, i complimenti di chi ha ammirato le loro opere li ha spronati a fare sempre meglio, e sono stati un tassello importante nel loro cammino di crescita e autonomia. «Jessica ad esempio era molto timida, quando ci siamo conosciuti: adesso è andata in una scuola a fare un reportage», continua Bruni. Tutto questo purtroppo rischia di venire meno: «La crisi ha fatto diminuire le ore in cui gli operatori lavorano al centro. Perciò abbiamo pensato di organizzare un’asta per vendere le opere di Nicola, Jessica e Maria Luisa: il ricavato servirà per creare un’associazione con cui promuovere attività artistiche per portatori di handicap, che opererà a Villa Chianini e non solo». In fondo le foto sono un mezzo di comunicazione artistica, ed è giusto che queste opere d’arte vadano in vendita per finanziare l’artista come normalmente accade nel campo della pittura. «L’asta si terrà presso la sede Imago sabato 16 novembre alle ore 11, e non saprei immaginare un motivo migliore per partecipare, e mettersi in casa una foto 50x70, bella quanto se non più di molti dipinti», conclude Bruni. La mostra è stata curata da Franco Sbragi (che oltre a essere socio Imago è operatore a Villa Chianini) e da Stefano Giustini (anche nella veste di photo editor).

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SE LA SCUOLA TI CAMBI

I RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALL CON L’INDIA CI RACCONTANO

uella semplice scelta fatta alle medie, su dove andare alle superiori, se cambiare scuola o classe, può avere a volte conseguenze inaspettate: così è stato per le 7 studentesse del linguistico del “Fossombroni”, ora unito al “Buonarroti”, che circa un anno fa si sono sentite proporre uno scambio culturale con l’India legato a CinemìCinemà. Sembra passata una vita da quando, nella camera d’albergo ad Agra solo due settimane fa, cercavamo di raccontarvi perché fossimo lì e perché la nostra azione di beneficenza fosse importante, ma lasceremo che siano le parole delle ragazze a descrivere ciò che abbiamo vissuto: «Questa esperienza è stata costruttiva e bellissima… Mi ha aiutato a crescere, ho provato mille emozioni che mi hanno sconvolto, che andavano dalla euforia per la meraviglia delle costruzioni e della cultura al rimanere esterrefatta per la povertà e la necessità di un aiuto di tante famiglie, ma sopratutto bambini – scrive Camilla. – Vederli in mezzo alle strade, spesso abbandonati a se stessi, mi ha fatto capire e riflettere su quanto sono fortunata e su quanto tutto il mondo potrebbe fare di più per i popoli del terzo mondo. Abbiamo vissuto due settimane in famiglia e mi sono trovata benissimo, con la mia corrispondente a tal punto che quando ci siamo salutate entrambe abbiamo pianto. Questa esperienza mi ha regalato la possibilità di capire un altro Paese totalmente diverso dal nostro: ho vissuto il Diwali [la Festa delle Luci, una delle più importanti ricorrenze induiste, ndr]: tutti quei colori e quei disegni fatti con i fiori rendevano allegri; anche i fuochi d’artificio e la loro fede mi sono rimasti impressi». Da Agra – con la forte contraddizione tra la bellezza del Taj Mahal circondata da un’estrema povertà – siamo partiti la mattina all’alba nella carrozza di terza classe seated del treno per Lucknow, ritenendoci fortunati

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BIA LA VITA

ALLO SCAMBIO di Elena Aiello

rispetto a chi le stesse 7 ore le ha dovute fare in piedi in una carrozza senza sedili, senza vetri ai finestrini e con solo dei ventilatori a smuovere l’aria. Gli otto giorni che abbiamo passato a Lucknow sono stati un’immersione nella cultura indiana: siamo andati a scuola alle 7.10, partecipato all’assemblea mattutina e alle loro lezioni, visitato le classi dei progetti speciali della Study Hall come la scuola per i disabili e quelli della casta degli Intoccabili e abbiamo passato il Diwali in una famiglia indiana. Per Elena «l’India è un luogo meraviglioso. Ricco di suoni, odori e sapori completamente diversi da quelli che ci circondano ogni giorno. Tutto quello che le appartiene ti entra dentro dal primo istante e non ti abbandona più. È stata un’esperienza fantastica». «È stata una delle esperienze più belle e formative che io abbia mai fatto! L’India ti dà la possibilità di apprezzare di più le cose che hai… – ammette Michela. – Perché quando sei lì vedi tutte cose nuove e anche abbastanza tristi, che credevi esistessero solo nei film...». Mentre per Denise «è stata una esperienza meravigliosa… Un viaggio non semplice da realizzare, che ti aiuta a crescere poiché si vedono situazioni completamente diverse da quelle che siamo abituati a vivere! L’India è un posto stupendo, pieno di luci, suoni e colori che difficilmente scorderò!». In due settimane abbiamo girato un documentario, filmato le iniziative sociali della Study Hall Foundation e consegnato il ricavato della raccolta di beneficenza tra lacrime di commozione, abbiamo riso e siamo restati attoniti, abbiamo insegnato loro a fare la pizza, siamo stati sul set bollywoodiano del nuovo film di Umesh Shukla, visitato Mumbai, le cave di Elephanta, il tempio Iskcon di Hare Krishna, le moschee e il Gate of India, abbiamo fatto yoga, comprato nei mercati e contrattato per ore… Insomma abbiamo scoperto un continente e al tempo stesso qualcosa su noi stessi. www.cinemicinema.it!

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NON PIÙ PAROLE OMAI… a cura di Roberto Parnetti

rganizzato dal progetto nazionale “Si dia inizio al torneamento” con la collaborazione organizzativa del Comune di Monte San Savino, sabato 23 novembre, alle ore 16, nella sala convegni del Museo del Cassero è in programma il convegno “Tutela e benessere del cavallo e rilevanza sociale ed economica delle Giostre delle Quintane e dei Palii”. La manifestazione è inserita nel programma della tradizionale fiera di Santa Caterina, ovvero “dell’equino e dello scaldino col fischio”, e vede il patrocinio della Figs (Federazione Italiana Giochi Storici) e del Comitato Regionale Toscano dell’Area Eventi Storici di Tradizione della Fise (Federazione Italiana Sport Equestri). Il convegno sarà una nuova occasione – non solo per gli organizzatori di Giostre Quintane e Palii – per confrontarsi su questi importanti temi, legati a uno dei protagonisti delle manifestazioni cavalleresche che, ogni anno, appassionano e animano le piazze italiane: il cavallo. Tutela e benessere di questo splendido animale sono parole d’ordine irrinunciabili per gli organizzatori degli eventi, anche se – purtroppo – dobbiamo registrare episodi e situazioni non conformi a quanto richiesto. Altro tema particolarmente importante, che sarà analizzato nel convegno, è quello relativo alle ricaduta economica che le manifestazioni storiche pro-

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A MONTE SAN SAVINO UN CONVEGNO SUL CAVALLO IN GIOSTRE E PALII

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ducono. Saranno presentati i dati e le cifre raccolte da una ricerca svolta dalla Figs in collaborazione con Federculture e il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, la quale pur datata 2001 è particolarmente significativa in merito all’indotto che le manifestazione storiche producono. Il programma del convegno prevede, dopo il saluto del sindaco di Monte San Savino Margherita Scarpellini, la relazione di Carlo Capotosti (presidente Figs) che farà un resoconto della stagione appena conclusa in cui è stata registrata, a livello normativo, la riconferma dell’Ordinanza Martini per tutto il 2014. Sarà poi la volta di Massimo Petaccia (presidente del Comitato regionale toscano Fise), che analizzerà il cavallo nell’attività equestre su cui la Fise investe, pure su manifestazione di carattere storico tradizionale. Terzo relatore sarà Giuseppe Barolo (consigliere nazionale della Figs) che illustrerà gli aspetti economici della manifestazioni storiche. L’ingresso al convegno è libero e gratuito.

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è tempo fino a lunedì 25 novembre per iscriversi alla prima edizione della Quintana d’Inverno, torneo cavalleresco di chiusura della stagione 2013 organizzato dal Comitato regionale toscano Fise – Area Eventi Storici di Tradizione, e in programma per sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre presso gli impianti dell’Arezzo Equestrian Centre. La manifestazione sarà articolata su una dimostrazione ludica

QUINTANA D’INVERNO per amazzoni e “giovani promesse” (su un percorso ovale) e due quintane (su di un percorso a otto) per cavalieri esperti, che partecipano a giostre e quintane nazionali. Per i partecipanti, con residenza di club in Toscana, sarà inoltre assegnata la prima Coppa Toscana la cui premiazione

avverrà il prossimo 14 dicembre nel Gran Galà dell’Equitazione Toscana, che vedrà premiati tutti i vincitori delle singole categorie e discipline equestri. Tra i numerosi premi che saranno assegnati nella “Quintana d’Inverno” ricordiamo che il cavaliere vincitore sarà premiato pure con la pregevole Ceramica della Vittoria realizzata dall’artista Alessandro Marrone. Per ulteriori info roberto.parnetti@alice.it.

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UN EVENTO A SCOPO UMANITARIO UNISCE CULTURE DIVERSE

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lla Casa delle Culture, sabato 9 novembre, si è svolta una serata all’insegna di buon mangiare libanese, musica e danze orientali. Un evento davvero speciale organizzato dal gruppo musicale Kabila (che tradotto

di Ivana Marianna Pattavina

in arabo significa “tribù”). Libano, terra bellissima ferita da continui conflitti, carente di assistenza medica, dove spesso i bambini sono in balìa di qualcosa di più grande di loro… La serata è stata fortemente sostenuta da enti, medici e assessori (alcuni presenti in sala), e dai tantissimi aretini intervenuti: parte del ricavato andrà al progetto di adozione a distanza di bambini di Tripoli promosso dalla fondazione “Il cuore si scioglie”. Arezzo a queste iniziative si dimostra presente: aumenta il desiderio di rapportarsi con le altre culture e mettersi nei panni dell’altro, unendo gli intenti. I Kabila ci spiegano che questa particolare giornata è iniziata con l’incontro (dedicato alla storia della musica araba) con gli alunni della “Cesalpino”, proseguita poi con le prove musicali insieme alle ballerine; infine una lezione di cucina teorica e pratica, alla quale hanno partecipato in molti. La signora Monica, al nostro tavolo, ci dice: «A Roma, dove prima abitavo, questo tipo di iniziative sono più diffuse, ma ad Arezzo stanno prendendo consistenza». Si è divertita a cucinare? «Sono stata bene, soprattutto perché ho condiviso questa esperienza con mia figlia Alice, di dieci anni». Si anima un dibattito sui caratteri differenti di aretini e fiorentini… la conclusione, della signora Beatrice, siciliana ma aretina di adozione, è questa:

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«Secondo me, i fiorentini sono classisti, gli aretini sono ruspanti, ma più semplici e generosi». Il discorso si estende su vari argomenti, tra cui varie ricette regionali, con le rispettive opinioni in merito. Etaferraw, etiope ad Arezzo da sei anni, racconta del suo lavoro di badante (svolto fino a pochi mesi fa) a un vecchietto al quale si era molto affezionata, e dice: «La famiglia mi ha trattata come una figlia, lui lo chiamavo babbo, perché era gentile». Fra qualche giorno, questa giovane donna andrà a vivere in America dalla sorella, non sa se tornerà in Italia, ma ricorderà Arezzo con affetto, per essersi sentita rispettata, accettata e amata. Sono passate da poco le 21, i posti a sedere sono tutti occupati. L’arrivo del carrello coi prelibati piatti è seguito da uno scrosciante applauso dei presenti: fattoush (insalata con pane arabo), falafel (polpette di fave e ceci), hummus (crema di ceci e sesamo), kafta (carne bovina con patate in teglia). Ci colpisce l’attenzione usata verso una signora allergica alla farina. Dopo cena, sfouf (torta al semolino e curcuma) e il kahwah (tè arabo al cardamomo). I Kabila, da cuochi e camerieri ai tavoli, tornano

nella loro veste originale di musicisti. Intonano sia in italiano sia in arabo il testo della poesia A mia madre del famoso poeta palestinese Mahmoud Darwish, di cui citiamo le ultime struggenti frasi: Madre sono invecchiato rendimi le stelle dell’infanzia perché possa condividere coi giovani uccelli la strada del ritorno al nido della tua attesa. Poesia scritta da Darwish durante un periodo di detenzione, a causa delle sue idee… Fin da bambino provò in prima persona la sofferenza provocata dai conflitti tra i popoli. Questa serata si è conclusa con una esibizione di danza orientale a cura di Rosalia Carlino. Ha ricordato a tutti noi il valore della fratellanza. La Casa delle Culture è nata lo scorso maggio e funziona come struttura preposta ad accogliere, insieme a vari enti, gli immigrati aiutandoli ad inserirsi (permessi di soggiorno, consigli, accesso alla sanità, ecc...), coinvolge associazioni e cittadini in progetti sociali e multiculturali… Impegnamoci.

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Vasari Rugby Arezzo na società in continua ascesa, che punta a fare bene unendo qualità e quantità, ovvero ottenere buoni risultati continuando a crescere numericamente e aumentando sempre più i giocatori tesserati. Tutto questo è il Vasari Rugby Arezzo, società in costante crescita sia dal punto di vista dei risultati sia del vivaio, in graduale aumento e che sta facendo avvicinare molti ragazzi aretini al rugby. Di questo e dell’andamento delle squadre del Vasari in questa stagione abbiamo parlato proprio col presidente, Daniele Gelli. «La politica della nostra società oramai è nota a tutti, e non siamo gli unici ad andare verso questa meta: cerchiamo di crescere sia sportivamente sia numericamente. Il nostro è da sempre un lavoro di crescita del

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La Serie B insegue i vertici e le Giovanili hanno voglia di vittorie

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rugby sotto tutti i punti di vista. Non solo abbiamo voglia, come tutti, di ottenere ottimi risultati, ma anche di aumentare la cultura del rugby nel nostro territorio per pubblicizzare, oltre che il di Alessio nostro movimento, questo sport in generale. Lo Segantini facciamo da sempre e continueremo a farlo, è il nostro modo di pensare il rugby». Il presidente Gelli, dopo aver parlato della linea guida della società, si sofferma sulla situazione della prima squadra, la Serie B: «Siamo partiti con molte aspettative e ambizioni nei confronti di questi ragazzi. Purtroppo qualche infortunio di troppo in ruoli chiave e un pizzico di sfortuna sta facendo sì che l’inizio del campionato sia un po’ più difficile del previsto. Dopo sei giornate vissute tra alti e bassi ci ritroviamo a metà classifica: stiamo cercando di arginare i problemi che abbiamo riscontrato, ma il gruppo è molto coeso e tutti stanno dando il cento per cento per fare e rendere di più. Siamo molto fiduciosi per il prosieguo della stagione, dove abbiamo l’obiettivo, ancora alla nostra portata, di arrivare tra le prime quattrocinque». D o p o questa attenta analisi del momento della Serie B, Gelli si sofferma sul settore giovanile: «La Federazione ci ha assegnato uno dei centri di formazione Under 16 e questo ha portato tanta soddisfazione nella nostra società: è un bellissimo riconoscimento che la Fir ci ha fatto, e che ci ripaga del grande lavoro e sforzo che è servito per arrivare a questo. Siamo riusciti ad arrivare dove altre società più blasonate di noi non sono giunte. Proprio con gli Under 16 stiamo affrontando il campionato Élite, massimo livello di competizione, e ci stiamo scontrando alla pari con alcune delle formazioni più forti d’Italia. Una nota di merito va inoltre fatta all’Under 14 e all’Under 18, due squadre che stanno migliorando tanto grazie al duro lavoro sul campo, e ai più piccoli, gli Under 12, in costante crescita tecnica e numerica. La perfetta fotografia di come è e di come lavora la nostra società». via [foto in alto RicGuadagnoli 37 cardo Mendicino, foto qui accanto 0575/302676 Daniele Gelli]

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ome ogni anno, anche questo novembre sarà un mese importante per l’universo del podismo aretino. Un mese carico di eventi e appuntamenti da non perdere, primo fra tutti il Memorial “Gabriele Annetti” che, come ogni autunno, si ripresenta in agenda per incoronare la provincia aretina punto di riferimento per il podismo nazionale. Giunto alla sua 17esima edizione, la gara si riconferma dunque tra le manifestazioni più apprezzate del nostro territorio, grazie alla sua capacità di unire sport e natura, e alla passione dello staff dell’Unione Polisportiva Policiano che, da anni, lavora strenuamente, in collaborazione con il Coni, la Uisp e il Comune e la Provincia d’Arezzo, per mettere in moto questa macchina. Il Memorial Annetti si terrà domenica prossima 17 novembre e, come da tradizione, interesserà il percorso Policiano-Lignano-Policiano. Ma più che a una vera e propria competizione agonistica, domenica assisteremo a un’entusiasmante giornata all’insegna dello sport che metterà d’accordo adulti e bambini, atleti esperti e semplici appassionati. «La di Elettra Fiorini mattina avrà luogo la gara di trial per gli adulti, mentre il pomeriggio si svolgeranno varie gare in circuito per i giovani – spiega Fabio Sinatti, anima trainante della Polisportiva Policiano. – Il trial coinvolge le località che vanno dalla frazione di Policiano fino alle aree boschive di Lignano. Oltre alle distanze già collaudate da 10 e 19 chilometri, quest’anno vi sarà una novità, la distanza da 25 chilometri che prevede un percorso sicuramente più impegnativo, ma anche molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico e decisamente stimolante sul piano sportivo». I podisti dovranno infatti percorrere un primo tratto che sale, dal paese, al castello di Policiano per poi confluire nel Romito e arrivare a Lignano, alla Croce, 836 metri sul livello del mare, prima di ridiscendere. Il Memorial “Annetti” si inserisce inoltre all’interno di quel gruppo di gare chiamate Ecotrial, in quanto corse su tratti completamente ecologici, dove i mezzi motorizzati non possono transitare nemmeno in condizioni normali. «Il nostro paesaggio naturale rende il percorso particolarmente vario. Tratti sterrati, mulattiere, ripide salite e veloci discese saranno gli ingredienti fondamentali della nostra gara – continua Sinatti. – La competizione rappresenta infatti l’ultimo step del Gran Prix Top e l’ultima prova di Campionato provinciale Uisp». Il pomeriggio sarà invece la volta dei giovani: i più piccoli si confronteranno con i 300 metri, mentre per allievi e cadetti si correranno i 1200 metri. «A oggi, il riscontro è più che positivo – illustra Sinatti. – Per il trial contiamo già 300 iscritti suddivisi in modo equilibrato nelle 3 distanze previste, con una grande partecipazione di Lombardia, Marche e Umbria, e un buon 80 per cento di aretini che, come sempre, amano lo sport e sostengono le nostre iniziative».

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Memorial Annetti un ecotrial tra sport e natura Il 17 novembre un importante evento per il podismo aretino

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un periodo da sogno a occhi aperti per l’Alga EtruscAtletica, che continua a rimanere sotto i riflettori al centro del proscenio sportivo. Dopo l’indigestione di medaglie e risultati prestigiosi dei propri atleti a livello nazionale maturati nelle scorse settimane, le soddisfazioni non accennano a esaurirsi. Nel weekend del 5 e 6 ottobre, infatti, in occasione dei Campionati Italiani Allievi, la solita Cuneo ha impresso il suo marchio e predominio strappando il primato nel Salto Triplo (il suo pane quotidiano) cui si aggiunge un ulteriore, “semplice” argento nel Salto in Lungo. A impreziosire il medagliere aretino, il terzo piazzamento di Carolina Valensin nei 1000 metri. Ma le nostre

Oltre il cielo fino alle stelle Gli atleti dell’Alga EtruscAtletica continuano a farci sognare atlete tirano fuori i muscoli e con Chiara Salvagnoni si aggiudicano l’argento nel peso, mentre Sofia Lugugnani non ha rivali nei 60 Metri Piani. Altra location, stesso copione. Domenica 13 ottobre i ragazzi e ragazze dell’Alga hanno dato prova del proprio talento ai Campionati Toscani Individuali di categoria svoltisi a Grosseto. Nel paniere aretino finisce un bronzo nella Staffetta 4x100 a opera del quartetto composto da Anna Rossi, Elena Verdelli, Silvia Verdelli e Sofia Lugugnani. Proprio quest’ultima, per nulla sazia del risultato e più agguerrita che mai, si ripresenta nei 60 Metri conquistando un argento che lambisce il primato. È Chiara Salvagnoni a mettere tutti in fila nel Lancio di Giacomo Belli del Peso sancendo, tra l’altro, il proprio personale, raggiungendo gli 11,15 metri. A Jesolo, dove si sono svolti i Campionati Italiani per Regioni, nelle categorie Cadetti e Cadette, Sofia Dini cntribuisce a consolidare la terza posizione nella Staffetta 4x100. Infine, Anna Visibelli nei Campionati di società Under 23 a Firenze strappa l’argento nel Salto in Lungo, a un soffio dall’oro. Mentre la società nostrana si lustra gli occhi mietendo risultati su risultati, frutto questi di un lavoro indefesso e professionale nonostante le innumerevoli difficoltà, c’è stato spazio per festeggiare questo momento magico attraverso l’evento “Velocissimi”, che ha raccolto numerose adesioni e interesse da tantissimi cittadini. L’Alga si prepara anche all’anelato e sofferto trasloco nel nuovo polo sportivo nei pressi dello stadio comunale: le “Esordiadi” saranno l’ultimo atto che si svolgerà nel vecchio e fatiscente plesso di via Fiorentina. È il momento di voltare nuovamente pagina. Dati i traguardi raggiunti sinora, con una struttura all’avanguardia come quella che avrà a disposizione a breve, chissà che vette potrà raggiungere la nostra grande atletica.

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Palestra San Clemente inadeguata: parla Paolo Pratesi

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a grave crisi economica sta soffocando sempre di più il settore sportivo locale, mettendo alle corde le società del territorio aretino. Società per le quali è sempre più arduo fare pianificazioni sul proprio futuro e investimenti strutturali, a causa della mancanza di finanziamenti provenienti dal Comune di Arezzo. Comune che in conseguenza soprattutto dei tagli che stanno stringendo sempre di più la morsa attorno agli enti locali, si ritrova con una quantità di fondi sempre minore da investire nelle infrastrutture sportive territoriali. Tutto questo non risparmia nemmeno la palestra di San Clemente, in concessione a una Ginnastica Petrarca messa di fronte a costi di gestione sempre più insostenibili, come sottolinea il presidente Paolo Pratesi: «Ultimamente l’impegno economico sta diventando sempre più pesante per noi, dato anche dal fatto che abbiamo dovuto accollarci i costi dell’adeguamento dell’impianto elettrico e di riscaldamento, nonostante tali costi fossero a carico del Comune. Siamo una società che conta oltre 500 iscritti, e il nostro compito è promuovere la disciplina della ginnastica artistica. Compito sempre più difficile da mantenere a causa di evidenti limiti strutturali, dati dalla mancanza di spazio e di attrezzature adeguate». Una situazione, quella riguardante la palestra di San Clemente, che si propone come ennesima dimostrazione del problema strutturale alla base dello sport italiano, sempre meno in grado di proporre spazi e attrezzature valide a far crescere i nostri giovani talenti: «La nostra è una palestra piccola e inadeguata, sia a ospitare manifestazioni agonistiche sia ad allenare i nostri giovani atleti, che talvolta abbiamo dovuto persino accompagnare alla palestra del Coni di Tirrenia per fargli svolgere delle semplici sedute di allenamento. Sedute che altrimenti non avremmo potuto tenere all’interno della nostra palestra». Da questa palude fatta di tagli agli enti locali, costi di gestione sempre più alti, mancanza di strutture adeguate e di finanziamenti è possibile, con un po’ di coraggio e comunione d’intenti da parte di tutti, uscirne fuori, magari – come proposto da Pratesi – «realizzando un’unica grande palestra multifunzionale in grado di far fronte a limiti strutturali ed economici ormai noti, e in grado di diventare per Arezzo un vero e proprio punto di riferimento sportivo». Un’idea senza dubbio di difficile realizzazione, ma che al tempo stesso può proporsi come un investimento in grado di trasformare questa palude in un circolo virtuoso.

di Omero Ortaggi

Il presidente della Ginnastica Petrarca ci parla della difficile situazione in cui riversa la palestra e dell’impossibilità di rinnovamento della struttura

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giovani atleti dei Lions Hockey hanno lasciato il segno anche nella rappresentativa toscana Under 15. Giovanni e Lorenzo Borri, Matilde Fardelli, Alice Gialli, Aurora Mafucci, Caterina Rossi e Noemi Sciadini sono i setti ragazzi che la scorsa settimana hanno difeso i colori toscani al Trofeo delle Regioni di Forlì, un’importante manifestazione in cui hanno mostrato tutto il loro valore a confronto con i migliori coetanei di tutta Italia. La Toscana, una squadra che su 16 atleti convocati ne aveva ben 7 di Arezzo, ha tenuto testa a tutte le forti regioni del Nord Italia ed è riuscita nell’impresa

I giovani Lions lasciano il segno al Trofeo delle Regioni I sette aretini convocati dalla Toscana hanno dimostrato il loro valore meritando nuove prestigiose convocazioni di pareggiare 0-0 contro il vincitore Veneto, una formazione che ha vinto facilmente tutte le altre gare disputate. Nel corso del torneo i Leoncini aretini hanno sempre giocato e hanno retto il confronto contro ogni avversario, impreziosendo la loro partecipazione all’evento con un goal di Lorenzo Borri, bravo nel realizzare una delle quattro reti totali segnate dalla sua rappresentativa. Per i ragazzi dei Lions il Trofeo delle Regioni ha dunque rappresentato una bella vetrina che ha permesso loro di farsi notare dai tecnici federali e dalle più importanti società del panorama italiano. di Marco A dimostrazione di questo, è arrivata la chiamata dei fratelli Borri dalla Molinese per disputare il Cavini prossimo campionato italiano Under 18 Elite, offrendo loro la possibilità di fare il salto direttamente nella categoria superiore. «Il Trofeo delle Regioni – afferma Giovanni Borri, – è stata una bella esperienza che ci ha permesso di testare il nostro livello contro avversari fortissimi. Noi siamo stati bravi a dimostrare il nostro valore e siamo orgogliosi di esser stati richiesti dalla Molinese, un bel riconoscimento che ci permetterà di giocare un campionato nazionale con compagni e avversari più grandi di noi». Particolarmente positivo è stato anche l’apporto delle ragazze dei Lions, che non sono state da meno dei maschi presenti e che hanno meritato la convocazione agli stage per formare la prossima Nazionale femminile giovanile. «Aver meritato la convocazione nella Toscana – aggiunge Noemi Sciadini – è stata una soddisfazione immensa. Ora si profila l’opportunità di giocarci un posto in Nazionale: ci faremo trovare pronte e daremo tutto per riuscire a vivere anche questa nuova avventura».

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La Terranuovese Colmic festeggia il titolo toscano di pesca a box

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a pesca aretina festeggia un grande risultato. La Nuova Terranuovese Colmic ha conquistato la vittoria del Campionato Toscano a Box 2013, festeggiando così il suo primo titolo regionale di pesca dopo una stagione vissuta sempre su alti livelli. Nell’arco del campionato, organizzato dall’Arci Pesca Fisa, la società valdarnese ha schierato Saverio Casini, Pietro Donati, Carlo Ducci, Luciano Miniati, Luciano Montefalchi, Stefano Panchetti, Claudio Sorini e Maurizio Valentini, sette pescatori che, accompagnati dal sostegno costante di Franco Francini, si sono alternati in una formazione camaleontica capace di dare sempre il massimo, adattandosi alle caratteristiche dei vari campi di gara e alle diverse tipologie di pesca. Questa miscela ha permesso alla Terranuovese di utilizzare numerose tecniche di pesca e cogliere la vittoria definitiva sul canale scolmatore di Pisa, aggiudicandosi il primo posto davanti ai pisani del Le Calle Milo e ai fiorentini dell’Apo La Peche. «Volevamo fortemente questa vittoria – spiega Valentini, direttore sportivo della Terranuovese. – Dopo un grande avvio di campionato in cui ci siamo subito assestati al primo posto, nella penultima gara siamo stati superati dall’Apo, dunque nell’appuntamento finale siamo partiti subito all’attacco con l’obiettivo di trovare morale e pescare più degli avversari. Questo cuore e questa energia ci hanno permesso di centrare uno storico successo». La vittoria della Terranuovese Colmic, realtà affiliata all’Arci Pesca Fisa, nasce dal processo di crescita avviato negli ultimi anni che ha visto la società valdarnese rinnovarsi e ampliare la propria attività. Al momento la Terranuovese ha 60 soci che, uniti dalla comune passione per la pesca, hanno condiviso questa avventura nel campionato toscano e hanno sempre sostenuto tutti gli atleti in gara. «Questo successo ci riempie di gioia – conclude Alfredo Rondoni, presidente provinciale dell’Arci Pesca Fisa, – perché è la prima volta che una società aretina centra tale risultato. Mi complimento con tutti i pesca-sportivi per il cuore e l’entusiasmo che ha permesso loro di rimanere sempre uniti e riuscire a vincere un torneo lungo e impegnativo come il Campionato toscano di pesca a Box. Ora ci auguriamo che questo successo contribuisca ad alimentare l’entusiasmo di tutti i nostri pescatori e a creare un rinnovato interesse verso il nostro sport».

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l nuoto è uno sport che non conosce differenze di età. Questa convinzione anima l’attività della Chimera Nuoto, società aretina che ha organizzato i corsi della propria scuola nuoto con un programma mirato anche agli adulti tra i 18 e i 100 anni. La Chimera Nuoto ha infatti sviluppato metodologie di insegnamento che permettono a persone di tutte le età, anche inesperte, di imparare a nuotare e acquisire sicurezza in acqua, garantendo loro la possibilità di praticare un’attività che permette di star bene, mantenersi in forma e perdere peso. I corsi per adulti si svolgono interamente nella vasca grande del Centro Sport Chimera e aiutano a vincere la paura dell’acqua, con un programma di allenamento progressivo che permette, con il passare dei mesi, di padroneggiare tutte le tecniche del nuotatore, dagli stili ai tuffi fino ad arrivare alle virate. Tutto questo con un’attività, il nuoto, che ben si sposa al periodo invernale e ai mesi più freddi, in quanto praticata in un ambiente chiuso, temperato e adatto a tutte le stagioni, con allenamenti rilassanti che permettono di scaricare lo stress della giornata e garantiscono un rapido recupero dalla fatica.

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Dai 18 ai 100 anni, l’attività della Chimera Nuoto non conosce età «Il nuoto – sintetizza Marco Magara, direttore La società aretina ha sviluppatecnico della Chimera Nuoto – è reso possibile a to tecniche di insegnamento tutti in virtù del “potere normalizzante” dell’acqua: a differenza dell’ambiente terrestre, in piscina che permettono a tutti di chiunque può fare attività motoria in ogni conimparare a nuotare dizione fisica e a ogni età. Il nuoto è un’attività senza controindicazioni er informazioni sui corche fa bene a fisico e si della Chimera Nuomente, che aiuta a stare to è possibile recarsi alla in forma e a dimagrire e segreteria del Centro che, grazie al massaggio Sport Chimera, chiamare continuo dell’acqua, lo 0575/35.33.15, inviare permette di recuperare un sms al 347/42.49.641 o da traumi, combattere scrivere una mail a info@ la cellulite e rafforzare il chimeranuoto.it sistema muscolare e car-

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diocircolatorio». Le lezioni della scuola per adulti si svolgono al Palazzetto del Nuoto di Arezzo durante tutta la settimana e in differenti fasce orarie dalla mattina alla sera; a richiesta, per professionisti, sportivi o persone con esigenze particolari, è possibile richiedere corsi individuali lungo tutto l’arco della giornata.

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AREZZO

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“MOSAICO”

SSENTIMENTO ED EROS SECONDO DANILO SCASTIGLIA

anilo Scastiglia, scrittore chietino emergente, varie opere e riconoscimenti all’attivo – tra i quali spicca il primo premio sezione “narrativa inedita” al concorso “Voci 2011” con il racconto Destini, e tanti inserimenti in antologie di Chiara Marcelli di settore – torna a marchiare su carta il sigillo rosso dell’erotismo con una nuova raccolta di storie intitolata Mosaico (Giovane Holden Edizioni). Legato ad Arezzo da solide amicizie, l’autore ha già presentato con successo il suo libro alla Feltrinelli Point di via Cavour. Da sempre la parola è lo strumento privilegiato per analizzare la realtà, ma la complessità dell’essere umano e delle sue vicissitudini comporta ogni volta un qualcosa di ineffabile, di non descrivibile. Danilo affronta il problema di petto e il risultato è un puzzle di minuti e scintillanti frammenti di vita, diversificati ma incredibilmente compatibili, atti a formare un disegno sensato. L’elemento che funge da collante per i tasselli del suo Mosaico è la passione, in qualunque sfumatura: dalla sua mancanza alla ricerca cosciente del godimento, nella convinzione che la vera libertà risieda nella capacità di raggiungerlo, battendosi contro ogni possibile ostacolo; dalla difficile fuga da un’adolescenza travagliata, alla scoperta della verità scomoda; dall’amore, anche violento, per la propria squadra di calcio la cui rifoseria è gemellata con quella dell’Arezzo, all’ostinazione nel voler essere se stessi; dalla disperata voglia di cambiare e migliorarsi, alla dirompente sensualità di un fortuito incontro galante. Il volume costituisce un’eccellente antologia di racconti – in parte legati ad Alchimie, la sua opera prima – attraverso i quali l’autore dipinge l’universale galassia del sentimento e dell’eros con uno stile godibilissimo, asciutto e diretto, privo di arditezze linguistiche, in cui tutti possiamo ritrovarci. In questo groviglio di storie che si alternano seguendo un filo logico, ma pur sempre accattivante, spiccano alcune figure femminili: grazie alla visione romantica e passionale insita nella propria natura, le donne rappresentano la linfa vitale della narrazione. L’erotismo disinibito delle vicissitudini descritte si mescola con una visione attenta e intimistica della vita, delle sue innumerevoli sfaccettature e del riflesso che queste proiettano sulla gente comune. www.giovaneholden.it

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KOHEI OTA

UN PONTE TRA ORIENTE E OCCID UN MONDO MIGLIORE NEL SEGNO

osa c’è di meglio, in una plumbea e ventosa giornata novembrina, che sedersi davanti a un caminetto acceso? Se poi il caminetto è quello della casa-atelier di un artista giapponese, ci scappa pure di farlo sorseggiando un tè come solo nel Paese del Sol Levante sanno preparare. Non è la scena tratta da un romanzo di viaggio quella raccontata, ma è ciò che ci è capitato qualche giorno fa, durante l’incontro a Centoia di Cortona con Kohei Ota, pittore, scultore e ceramista che riesce come pochi altri a unire Oriente e Occidente, gettando un ponte tra culture, usanze e modi di vivere diversi. Il risultato raggiunto – straordinario – è un linguaggio peculiare e carico di simboli, in cui sculture, totem-obelischi, specchiere, installazioni e performance fanno parte di un pensiero organico, volto all’armonia universale. Che ci fa uno di Kyoto, la metropoli dei mille templi, isolato nella campagna cortonese? «Ormai vivo in Italia da oltre quarant’anni, e a Centoia dal 1989 – ci racconta l’artista. – Quando decisi di trasferirmi, nel 1970, già da qualche anno dipingevo, scolpivo e lavoravo in una fabbrica di ceramica, dove avevo appreso i segreti di quella che erroneamente è considerata un’arte minore. A quei tempi chi voleva fare avanguardia si spostava a Parigi, New York e Londra. Io però avevo bisogno di andare alla radice della cultura occidentale, quindi le opzioni che mi ero dato erano la Grecia o l’Italia. Alla fine optai per la seconda, poiché da voi il filo che lega passato e arte contemporanea è molto forte». Era mai venuto nel Bel Paese? «No, era la prima volta, anche se ne avevo sentito tanto parlare, perché i giapponesi sono molto affascinati dall’Italia. Ho vissuto dapprima a Perugia, quindi a Roma e infine sono arrivato in terra aretina alla fine degli anni Ottanta. La casa dove vivo e lavoro apparteneva a un mio caro amico, anch’egli scultore, purtroppo scomparso giovane a causa di un male incurabile». La sua attività artistica è poliedrica, tuttavia guardando la produzione si capisce che la creta è il suo materiale prediletto. «Mi ha sempre stimolato, perché è semplice, tangibile, fragile. Essa rappresenta al meglio la precarietà della nostra esistenza. La creta è terra, per plasmarla servono l’acqua e il fuoco. Attraverso l’azione del vento, del sole e della pioggia, poi, ritorna alla sua origine. Questo “dia“Ostacoli”

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di Marco Botti

CIDENTE, PER GNO DELL’ARTE

ohei Ota nasce a Kyoto in Giappone, l’antica capitale dell’impero giapponese. Dopo la laurea in Economia all’Università Kinki di Osaka, studia pittura con Kinya Hoji e ceramica con Shin Fujihira. In seguito entra nella fabbrica di ceramica Fujihira Toghei come allievo di Shin Fujihira, e nel contempo prosegue nella sua ricerca e partecipa a mostre collettive di pittura e ceramica. Nel 1970 si trasferisce in Italia, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Perugia e successivamente a quella di Roma. Espone inizialmente opere di pittura, ma nel tempo riprende l’attività nel campo della ceramica, aprendo nella capitale un laboratorio. Nel 1989 si trasferisce nella campagna cortonese, dove ancora oggi vive e lavora.

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logo ciclico” tra gli elementi naturali è parte pregnante anche della mia arte». La natura, altro tema a lei molto caro. «Uno degli scopi principali della mia ricerca è recu“Passi segreti” perare l’armonia con essa, come giusta dimensione dell’esistere. Lo squilibrio e l’instabilità del rapporto tra uomo e natura sono alla base di molte delle negatività che pervadono il nostro vivere quotidiano». L’arte salverà il mondo? «Lo spero. Quando sono venuto in Italia avevo il desiderio di fare arte per togliere pregiudizi, barriere, contribuire a cambiare in meglio e unire, nel mio piccolo, il mondo. L’arte non deve essere solo espressione individuale di canoni estetici, ma impegno e messaggio di valori e speranza. Per questo mi auguro che da ogni creazione o fruizione, in qualsiasi posto avvengano, nasca un filo conduttore di sentimenti positivi. L’universo ringrazierà, e del nostro breve passaggio rimarrà una traccia indelebile». www.otakohei.com

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LUCREZIA SENSERINI E IL TEMPO SCORRE SUL SUO CORPO

ATTRAVERSO LA MIA PEL al 14 al 30 novembre, con la mostra fotografica Attraverso la mia pelle di Lucrezia Senserini, si rinnova l’appuntamento con l’arte al Centro benessere “Corpo e Mente” in via Tanucci 21, ad Arezzo. È la terza esposizione del progetto artistico Donne allo specchio. Svelarsi tra corpo e mente, che dal 3 ottobre al 21 dicembre 2013 vedrà pittura e fotografia esaltare la vocazione poliedrica della struttura di Laura Giannini. Partner della nuova mostra è l’azienda vitivinicola Tenuta “Vitereta” di Laterina (Ar). Attraverso la mia pelle è una intensa indagine introspettiva che la Senserini ha concepito per la sua personale: nel nucleo centrale dell’esposizione si susseguono gli autoscatti in bianco e nero, di grande formato, dove ogni singola parte è valorizzata da un uso sapiente dei chiaroscuri e della luce. Una produzione artistica che parte da una lunga ricerca su stessa e sul proprio corpo, messo in relazione con il concetto del tempo che avanza. Sulle grandi foto sono posate delle istantanee che, come piccole finestre, guardano dentro l’artista: persone e oggetti a lei cari che diventano co-protagonisti dello scatto. La nonna, i genitori, un orologio, una foglia, immagini che si relazionano con il tempo, che danno il via alle riflessioni esistenziali più celate. La necessità e l’urgenza di fermare ciò che non si può fermare, la tensione dell’animo e la paura del tempo che scorre inesorabile, del cambiamento, ma anche l’importanza di vivere intensamente ogni attimo porta l’artista a cercare di fissare il presente con scatti forti e magnetici, per fonderli con la propria pelle. Una tappa importante – questa mostra – nel percorso di Lucrezia Senserini, venticinquenne aretina laureata in Musica e Speta tacolo taco presso la facoltà di Lettere e Filosofi Filoso a di Siena. L’artista si avvicina al mon mondo della fotografia da autodidatta e nel ne biennio 2011-12 frequenta la Scuola IInternazionale di Fotografia Apab di Firenze Firenz per proseguire in seguito nella sua ricerc ricerca, che l’ha portata ad affrontare il tema cardine del progetto artistico curato card da Marco Botti, ovvero il corpo femminile, tra contemporaneità e atavici segreti. contem L’autoscatto o l’autoritratto per lei e le L’autosc altre prota protagoniste – Elisa Girelloni, Laura Serafini ed Elisa Zadi – sono stati infatti gli strumenti di lavoro per conoscere o riscoprire se stesse, il proprio pr corpo, per mettere a nudo gli stati d’anim d’animo, esorcizzare debolezze e paure anali recondite, analizzare ed esprimere i molteplici riflessi del proprio “io”. A L’ingresso ad Attraverso la mia pelle è gratuito. rim L’esposizione rimarrà aperta negli orari del centro benessere.

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“Sorgente”

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PELLE di Cecilia Falchi

“Carne e ossa”

LABORATORI FOTOGRAFICI IN MOSTRA Foto analogica e documentaria nelle mostre ospitate da Luciferi Visionibus e Galleria 33 enerdì 15 novembre si inaugura la mostra Laboratori fotografici in mostra. Fotografia analogica e documentaria, un evento che comprende due esposizioni: una (ore 18) presso lo spazio di sperimentazione e stampa di fotografia Luciferi Visionibus in via de’ Redi 15, l’altra (ore 19) presso la Galleria 33 di Tiziana Tommei, in via Garibaldi 33. L’evento, che vede come media partner Deaphoto, si propone di presentare il prodotto dei workshop dedicati rispettivamente alla fotografia analogica e documentaria, già organizzati nell’ambito di BANG! Nuove Generazioni Fotografiche. Luciferi Visionibus ospiterà la parte legata a slow photography e sperimentazioni con il banco ottico, frutto del corso curato da Alessandro Schinco dal titolo Introduzione alla Fotografia Analogica del Grande Formato. La Galleria 33 proporrà, invece, fotografie e video selezionati dal reportage diretto da Sandro Bini e svoltosi nel quartiere di Tortaia, focus del workshop La fotografia documentaria come lettura del territorio. Le foto in mostra sono di Andrea Bianconi, Eleonora Bindi, Sandro Bini, Giuseppe Bocci, Lorenzo Carnevali, Mario Cavigli, Luca De Paquale, Antonio Mariotti, Simone Marraghini, Simone Martini, Silvio Simi e Luigi Torreggiani. La collettiva resterà aperta fino a domenica 24 novembre. www.galleria33.it “Tortaia” di Luigi Torreggiani Serena Capponi

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INFORMA

CAF ACLI – Tasse universitarie, contributi familiari e case popolari: l’importanza dell’Isee In questi settimane si avvicinano numerose scadenze per cui è necessario l’Isee, cioè la documentazione con l’indicatore della situazione economica equivalente. Una delle più importanti riguarda il pagamento delle tasse universitarie che, per essere calibrate sulla base dei redditi delle famiglie, richiedono a ogni studente la presentazione dell’Isee; la stessa attestazione occorre anche per la domanda di inserimento nella graduatoria comunale per l’assegnazione delle case popolari. L’Isee è necessario poi per richiedere il contributo di 700 euro previsto dalla Legge regionale 45/2013 “Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà”: questo aiuto, da richiedere entro il 31 gennaio 2014, è attribuito alle famiglie che hanno figli nuovi nati, adottati o collocati in affidamento pre-adottivo, alle famiglie con almeno quattro figli e alle famiglie con un figlio disabile. Per ottenere il rilascio dell’Isee e svolgere tutte queste operazioni è possibile recarsi ai vari sportelli del Caf Acli.

ACLI

INFORMA

PATRONATO ACLI – Infortuni in ambito lavorativo domestico: ecco come comportarsi Molte famiglie affidano la cura della casa o l’assistenza di un congiunto a una colf o a una badante. Come comportarsi in caso di un loro infortunio in ambito lavorativo domestico? Il Patronato Acli risponde a questa domanda fornendo un utile supporto sulle procedure che devono seguire sia gli stessi lavoratori domestici sia i loro datori di lavoro. Il primo passo deve esser mosso dal lavoratore infortunato, chiamato entro 48 ore a consegnare al proprio datore il certificato medico con prognosi sull’infortunio e l’assenza dal lavoro; lo stesso certificato deve essere poi presentato all’Inail per aprire il caso di infortunio e avviare le tutele economiche. Il datore di lavoro allo stesso tempo dovrà presentare la denuncia dell’infortunio all’Inail e alla Questura, ricordandosi che l’omissione di questo passaggio comporta una sanzione di oltre 1000 euro. Il Patronato consiglia agli interessati di prendere contatto con gli uffici delle Acli per un’assistenza gratuita a ambedue le parti ed evitare i rischi di incappare in multe. FAP ACLI – Resistenza e Costituzione, due modelli per i giovani italiani La Costituzione è il simbolo della resistenza partigiana. Questo concetto alimenta e giustifica il premio letterario “Resistenza e Costituzione” promosso dalla Fap e dalle Acli della provincia di Arezzo e consegnato venerdì 8 novembre dal Consiglio regionale della Toscana. Questa iniziativa ha permesso di tornare alle radici della Costituzione, riscoprendone i principi di libertà e di democrazia sanciti durante la guerra dalla resistenza partigiana. «Resistenza significa priorità SEDE PROVINCIALE AREZZO della persona sullo stato – afferma Paolo Formelvia Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/21.396 li, segretario della Fap Acli, – un concetto che è arezzo@patronato.acli.it insito al centro della nostra Costituzione, testo che SEDE MERIDIANA rappresenta la massima espressione di quella devia Pizzuto 34 – 0575/18.22.319 mocrazia e di quella libertà che in passato, per arezzomeridiana@patronato.acli.it un ventennio, sono stati negati a un’intera geneSEDE ZONALE VALDARNO razione. via Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/91.21.686 Il nostro augurio è valdarno@patronato.acli.it che i giovani possano SEDE ZONALE CASENTINO riscoprire il senso civivia Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi – 0575/52.00.36 co dell’impegnarsi in casentino@patronato.acli.it politica per attuare la SEDE ZONALE VALTIBERINA Costituzione e vigilare via XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/73.46.45 sui suoi principi». valtiberina@patronato.acli.it

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NUOVI CORSI DI FORMAZIONE PER TECNICI

INVESTIRE SU SE STESSI on i tempi che corrono, investire su se stessi e sulla propria formazione è una mossa azzeccata, soprattutto se riguarda ambiti lavorativi che capaci di aprire sbocchi occupazionali concreti. Così, in vista della partenza dei corsi per Tecnico in Acustica Ambientale e per Coordinatore alla Sicurezza nei Cantieri Temporanei e Mobili, abbiamo incontrato l’ingegner Rosario Carbè, responsabile del Cspi di Arezzo. Ci spieghi in breve in cosa consistono questi corsi e a chi sono destinati. «Il corso per Tecnico in Acustica Ambientale è rivolto a diplomati o laureati a indirizzo scientifico o tecnico, rappresenta una figura professionale alla quale sono richieste competenze specifiche e sempre aggiornate, sia in ambito tecnico sia normativo. Gli edifici esistenti e le nuove strutture, infatti, per ritenersi a norma necessitano non solo di collaudi impiantistici ma anche acustici, per misurarne l’impatto sull’ambiente circostante. Il corso per Coordinatore alla Sicurezza nei Cantieri Temporanei e Mobili è destinato a ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, periti agrari o agrotecnici, laureati triennali o magistrali in Geologia, Scienze Agrarie o Scienze Forestali e rappresenta il ruolo chiave nella gestione della sicurezza in cantiere. Il corso è indicato per coloro che vogliono ricoprire, all’interno del settore edile, il ruolo di tecnico esperto. Entrambi i corsi, essendo pensati anche per professionisti, hanno una durata di 120 ore. La frequenza è facilitata dal fatto che le lezioni si svolgono quindicinalmente, venerdì pomeriggio e sabato mattina, proprio per non sovraccaricare gli impegni lavorativi e formativi già presi». Quali sono quindi le opportunità e gli sbocchi nel mondo del lavoro? «Oggi il Tecnico in Acustica Ambientale si pone in un contesto professionale in cui le tematiche ambientali sono sempre più presenti, quindi questa qualifica rappresenta un’interessante opportunità di lavoro, nonché un arricchimento personale del bagaglio del professionista. Ugualmente, la sicurezza in qualsiasi cantiere è un aspetto di estrema importanza, e la figura per Coordinatore che andremo a formare avrà le competenze adatte per operare in questo settore, e sarà richiesta proprio per la sua specificità. Le iscrizioni a entrambi i corsi sono ancora aperte, per qualsiasi informazione si può consultare il sito www.cspisrl.it o telefonare alla segreteria didattica, al numero 0575/042002». Cecilia Falchi

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OLIO EXTRAVERG SÌ, GRAZIE!

cco arrivato il periodo delle olive, e finalmente pure dell’olio nuovo, che porta con sé aria di festa e tradizione, con gli assaggi del prezioso prodotto condivisi in famiglia. Fette di pane toscano, a volte tostate al fuoco del camino, date dai nonni ai nipoti e dalle madri ai figli. È tradizione, cultura, sacralità, gusto, territorio, la vita che continua attraverso un gesto e a cura della dott.ssa l olio è un vero e proprio medicamento, con infi i nite un sapore. Ed è salute, perché l’olio Barbara Lapini proprietà benefiche. È il protagonista in assoluto della dieta mediterra mediterranea. È ricco di grassi monoinsaturi e in particolare di acido oleico oleico. Grazie a questa sua particolare composizione in acidi grassi, è uno dei con condimenti migliori per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattiv cattivo (LDL) nel sangue. L’acido oleico, infatti, riduce i livelli di colester colesterolo LDL senza intaccare la percentuale del colesterolo buono (HD (HDL). Questo prezioso liquido dorato è da prefe preferire come condimento sia a crudo sia cotto, infatti ha un el elevato punto di fumo (la temperatura a cui un grasso alim alimentare riscaldato comincia a decomporsi, nel nostro caso 210 gradi centigradi) che permette di non degenerare fino ad alte temperature, e questo lo rende uno dei cond condimenti più adatti per dottoressa Barbara Lapini, dietista le fritture. Responsabile prevenzione Ha però un altissimo valor valore energetico (899 kiLilt (Lega Italiana Lotta localorie per 100 gr grammi) e per questo, contro i Tumori di Arezzo) nono nonostante le sue benefiwww.dietistalapini.it cche proprietà, è bene Manda le tue domande a non abusarne sopratlapinibarbara@yahoo.it tutto per prevenire e leggerai le risposte sovrappeso e obesità. sov nella prossima rubrica Quindi è necessario usarlo con

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15 NOVEMBRE 2013

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RGINE DI OLIVA? attenzione, magari utilizzando per conmi) e dire cucchiai (10 grammi) he ne impecucchiaini (5 grammi) che discono inutili abusi. merose proprieL’olio di oliva ha numerose tà terapeutiche, lassativee e di stimolo alla secrezione della bile, è un eccellente sce contro l’ulcera protettore del fegato, agisce te locale. gastrica ed è un emolliente Anche le foglie e la corteccia dell’olivo otti, per le loro provengono utilizzati in decotti, prietà utili nel combatteree reumatismi, febbre, ott tta, ta, a, eemorroidi, m rr mo r oi o di, e per ipertensione arteriosa, gotta, e. disinfettare piaghe e ferite.

SPAZIO DOMANDE È meglio il burro o la margarina da utilizzare come condimento? Il burro consumato crudo è altamente digeribile, perché è ricco di acidi grassi a catena corta, mentre fritto – pratica sconsigliabile per il suo basso pun-

to di fumo [vedi ar articolo] – si arricchisce di sostanze tossiche e si digerisce difficilmente. consumarlo con moderazioÈ preferibile consum ne, poiché, essendo di derivazione animale, saturi, tra cui il “pericoè ricco di acidi grassi sa loso” acido palmitico, palmittico, e colesterolo; è molto calorico (750 kilocalorie per 100 grammi). Il burro, al pari dell’olio extravergine di oliva, un ottenuto esclusivamente atèu n condimento ottenu traverso meccaniche, e come tale tra averso operazioni mecc esente da trattamenti di rettifica e idrogenazione. La margarina, invece, è un’emulsione di oli (frazione lipidica più fraziovegetali in acqua (frazion momento che l’olio e l’acne acquosa). Dal mome ambiente, per qua sono liquidi a temperatura te tempe p semisolida tipica della ottenere la consistenza se un’operaziomargarina è necessario eseguire e ne chimica di idrogenazione, che satura i legami e rende questo condimento ricco di acidi grassi saturi come quelli del burro, eliminando il vantaggio di provenire dal mondo vegetale. Quindi, pur poco in entrambi i casi, ma meglio il burro.

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il sonetto

I BUCHI NERI «Lo sé, Beppe, che sono i buchi neri? ’Na voràgene, su nel firmamento, un dù ammassi de stelle, tutti interi, sparìscheno nel nulla in un momento. Cusì i guadrini, almeno fino a ieri, che se son butti de secùro al vento pe’ le Regioni e tutti i cunsiglièri, ch’han rùbbo a ciànfo, d’ogni schjeramento. Ma ’nn’è colpa de loro, povaretti, è dei soldi che se l’atàcca adòsso: un san che fànne e alóra son costretti

di Leonardo Zanelli

chilometro zero

a spèndili per forza, a più non posso» «Ce vorrebbe ’na cura, Tónio, quella de chiùdeli del tutto la canèlla»

Forse la terra aretina non ha un particolare tradizione nella coltivazione delle zucche, e di conseguenza non svettiamo nella classifica delle ricette più blasonate. In compenso, grazie a un’idea venuta a un commerciate di Foiano nel 2002, siamo diventati bravi a farci forti anche di questo alimento che, storicamente, abbiamo utilizzato per nutrire animali d’allevamento, come ad esempio i suini. Da allora, ogni anno – alla fine di ottobre – in quel di Foiano, partecipanti da tutto Italia si sfidano a chi produce la zucca più grande, raggiungendo forme e dimensioni che hanno dell’incredibile, partecipando di diritto al campionato mondiale di di Fabio Mugelli zucche giganti.

APPINO LIVE al Teatro della Lana a Stia Sabato 16 novembre dalle ore 22 il cantante degli Zen Circus in concerto. A sette mesi dall’uscita del suo primo album da solista Il testamento, Appino esce per Woodworm, l’etichetta aretina di Andrea Marmorini e Marco Gallorini, con un 7 pollici contenente un inedito, Il lavoro mobilita l’uomo, canzone per sola chitarra e voce. di Lucio Massai Ingresso 8 euro. Machete Kills *** Machete Kills è il sequel di un successo straordinario nel cui menù ritroviamo una pirotecnica ricetta capace di coniugare burritos, lame affilate e ultraviolenza, a cui Robert Rodriguez coniuga con tanta ironia una lucida disamina del tema dell’immigrazione clandestina. Un cast all stars diretto alla grande, in cui stelle di prima fascia, jet set musicale e vecchie glorie garantiscono una miscela non meno entusiasmante del suo predecessore. Mel Gibson, Lady Gaga, Antonio Banderas, Charlie Sheen, Cuba Gooding Jr e Sofia Vergara sono i nuovi protagonisti insieme alle ovvie e necessarie conferme di Jessica Alba, Michelle Rodriguez e del monumentale Danny “Machete” Trejo. Jacopo Fabbroni

e ti accompagnano in città (e a ballare!)

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la vignetta di Gigi Paggetti

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