Il Settimanale di Arezzo 164

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ANNO IV NUMERO 164 • VENERDÌ 4 OTTOBRE 2013 • COPIA GRATUITA ANDREA BARDELLI

IN COPERTINA: SCATTO, IDEA ED ELABORAZIONE GRAFICA DI

UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953

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IN QUESTO NUMERO VITA DELLA CITTÀ 3 I problemi dell’integrazione in piazza (Guido Monaco) 6 Internet, strumento chiave per risollevare il turismo ad Arezzo 10 Prostituzione e intralcio alla viabilità: l’indifferenza può continuare? 26 Aggiungi prevenzione a tavola: sani per scelta NON PIÙ PAROLE OMAI 8 Porta del Foro licenzia Daniele Gori, Sant’Andrea festeggia QUINTESSENZE 11 Olio, un semplice condimento? AREZZO SPORT 13 La presidente dei Lions Arezzo Paola Salvi ci parla della nuova stagione ormai alle porte 15 L’insostenibile pesantezza dei costi

16 Il soft dart aretino conquista l’Europa 17 Arezzo Roller2, pattinare da una stagione all’altra 18 Al Corsalone riparte la stagione di pesca 19 Un nuovo anno all’insegna del tennistavolo 20 Ottantacinque medaglie in una stagione: che numeri per la Chimera Nuoto! A REGOLA D’ARTE 21 Hasta la sconfitta siempre? La crisi della sinistra italiana secondo David Mattesini e Luca Primavera 22 La chiesa della Badia in Arezzo: tante le novità all’interno della guida storico-artistica dell’ex edificio benedettino 23 FAI una foto! Mostra fotografica ai Bastioni 24 “Concetto di espiazione”: con la mostra personale di Elisa Girelloni al via il progetto artistico “Donne allo specchio” L’ESPERTO RISPONDE 28 Femminicidio, il nuovo Decreto Legge

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL ANNO IV NUMERO 164 – VENERDÌ 4 OTTOBRE 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI EMAIL FRANCESCOCIABATTI.EGV@GMAIL.COM VICEDIRETTORE: MARCO BOTTI, EMAIL MARCO.BOTTI9@GMAIL.COM REDAZIONE: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL EDIZIONIVASARI@ARUBA.IT PUBBLICITÀ E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, PAOLAPRATO.EGV@GMAIL.COM AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155 STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL INFO@TIPOGRAFIALAZECCA.IT

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I PROBLEMI DELL’INTEGRAZIONE IN PIAZZA (GUIDO MONACO) l bubbone “Guido Monaco” è scoppiato un tranquillo pomeriggio di fine estate. Il vaso è traboccato con la maxirissa fra romeni avvenuta il 18 settembre scorso: dopo lunghi mesi passati fra episodi più o meno sporadici di violenza e degrado e la nascita di comitati cittadini (come il più noto “Guido Monaco, cambiamo musica”), il famigerato problema è approdato in uno dei Consigli comunali più accesi che si ricordi. Occasione in cui sono emerse posizioni che non sono piaciute alla redazione di “Popoli News”, rivista multietnica e multilingue nata nel 2006 con lo scopo di dar voce ai migranti in favore del processo di integrazione e formata da giornalisti italiani e stranieri. Dopo le dichiarazioni del sindaco Fanfani («questi fatti non appartengono alla nostra civiltà»), “Popoli News” ha deciso di uscire allo scoperto con un comunicato stampa: «Quando accade qualcosa di eclatante – leggiamo nella nota – si cita il “problema” dell’integrazione degli stranieri per spiegare il senso di insicurezza che avvertono i cittadini, come se lo spaccio di droga, la prostituzione, lo sfruttamento del lavoro e la violenza urbana ad Arezzo esistessero solo perché ce li portano gli stranieri». Il “Settimanale” ha voluto approfondire la questione con alcune domande a cui la redazione ha scelto di rispondere in modo corale, premettendo che tali opinioni non sono riferibili all’ente Provincia di Arezzo (che ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita della rivista). Perché “Popoli News” ha scelto di inviare quel comunicato? «Perché ancora una volta, di fronte a un fatto di cronaca che vede coinvolti degli

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di Luca Trippi

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imbo Italia, non solo bambino! Il disegno di internazionalizzazione concepito dal Consorzio “Bimbo Italia” si è negli anni allargato ad altri settori, per menzionarne alcuni: gioielleria, maglieria, calzature, food. Inoltre, dal territorio locale le aziende iscritte si sono allargate ad altre aree italiane. Da Bimbo Italia a Borgo Italia, la piazza che racconta le eccellenze imprenScopri di più su WWW.BORGO-ITALIA.COM e WWW.BIMBO.NET ditoriali italiane nel mondo! 4 OTTOBRE 2013

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«AGLI STRAN AD AREZZO ENORME, CH

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stranieri, si torna ad accusare i processi di integrazione e della convivenza di culture diverse. Ormai sono quindici anni che succede. Inoltre nel momento in cui lo stesso Sindaco si è lasciato andare a certi discorsi abbiamo sentito il bisogno di replicare. Di fronte a un fatto che siamo i primi a condannare, abbiamo visto creare una caso mediatico e una serie di dichiarazioni che urtano la nostra coscienza civica. Le persone di origine straniera della nostra redazione amano e rispettano questo Paese, questa cultura e questa città, così come amano la propria cultura di provenienza». Quali sensazioni si provano a dover vivere sulla propria pelle gli effetti negativi dei luoghi comuni sugli immigrati? «Il comunicato è stato condiviso anche dai giornalisti “aretini doc”, ma è evidente che chi di noi ha origine straniera si è sentito ancor più toccato nel profondo. Agli stranieri che vivono onestamente ad Arezzo è stato addossato un fardello enorme, che non è il loro. Chi di noi ha figli si preoccupa ogni giorno di farli crescere spiegando loro ogni giorno il rispetto del prossimo, la convivenza civile, l’unicità delle persone. La nostra speranza è quella di non dover spiegar loro perché i cittadini stranieri vengono discriminati, perché il nostro sindaco parla di civiltà in maniera incivile, perché chi ha origini lontane viene associato a fatti di violenza». Raramente qualcuno si mette nel punto di vista vostro, sia i media sia

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RANIERI CHE VIVONO ONESTAMENTE ZO È STATO ADDOSSATO UN FARDELLO CHE NON È IL LORO» le istituzioni guardano la situazione quasi sempre con gli occhi da aretino. Come lo vivete voi il problema sicurezza in Guido Monaco? «La vera insicurezza non si vive in Guido Monaco, ma in altre zone limitrofe o periferiche, Guido Monaco è solo la vetrina dove sono visibili le varie componenti, compresi tossicodipendenti e senza fissa dimora, ma anche badanti est-europee, pensionati albanesi, signore somale, domestici filippini, muratori rumeni, giovani madri dominicane. Purtroppo qualcuno beve e crea confusione. Non conta la nazionalità, quello che conta è che chi dà fastidio per i propri comportamenti non viene redarguito. Si accusano invece interi gruppi, si danno etichette, e si lasciano impuniti i responsabili. La sicurezza non è una cosa che vogliono e meritano solo gli aretini». Avete fatto notare che il degrado c’è ovunque, anche nelle zone della movida. Perché nessuno ne parla mai? «Perché quando quelli dei comitati vanno a letto non c’è ancora lo sporco, e quando la mattina si svegliano Aisa ha già pulito. Scherzi a parte, la movida porta soldi, fa tenere aperti locali che danno lavoro e pagano gli affitti: va bene a tutti. Invece i poveracci non danno lavoro, solo fastidio per gli occhi. Quindi vanno mandati via, in periferia, dove non si vedono».

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INTERNET, STRUM RISOLLEVARE IL T

ato che il turismo ad Arezzo negli ultimi anni si è stato principalmente un turismo rigido, cioè legato al business, agli eventi o alle aziende che sono localizzati nel nostro territorio, per rilanciare il cosiddetto turismo flessibile – ovvero quello legato al semplice interesse per la località selezionata – Confcommercio ha organizzato per questo autunno alcuni seminari gratuiti sul web per operatori turistici. di Elena Aiello Questo perché il web è al tempo stesso croce e delizia degli operatori turistici, ci spiega la dottoressa Laura Lodone dell’Ascom: la distribuzione del prodotto [turistico, ndr] aretino avviene on-line per circa l’85% dei casi, considerando i portali e le prenotazioni dirette. I seminari, che si svolgeranno tutti nella sede dell’Ascom in via XXV Aprile ad Arezzo, riguarderanno quindi vari aspetti del turismo legati al mondo di internet, dalla reputazione all’e-commerce: il 7 ottobre inizia il corso di formazione per agenzie di viaggio Da Travel Agent a Travel Account, il 14 ottobre si parlerà di Social Marketing per la promozione e gestione del Brand Reputation, e il 7 novembre di Misurazione e gestione della Costumer Satisfaction; un corso più tecnico, sempre per operatori turistici, sarà invece sulla correlazione tra alcuni aspetti dell’e-commerce e la privacy on-line. «Tutti sono convinti di erogare il miglior servizio possibile – continua la dottoressa Lodone – ma in realtà non è detto: anche questo si misura attraverso metriche matematiche, con precise regole anche economiche, su cui esiste un’ampia letteratura scientifica… Ad esempio al seminario sul social-media marketing verranno pure dei dipendenti del Comune di Arezzo, l’abbiamo organizzato in collaborazione con l’Osservatorio Turistico del Comune: se vogliamo competere come territorio dobbiamo competere tutti insieme, nessuno si salva da solo. Dobbiamo imparare a parlare tutti la stessa lingua, non ci si salva solo con il meccanismo della promozione, e trovo che sia significa-

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UMENTO CHIAVE PER L TURISMO AD AREZZO tiva la volontà anche del Comune di investire in questo settore e di farlo in formazione, perché non ci si improvvisa più, si compete in modo diverso». Un’altra azione di Confcommercio che va in questa direzione è il corso, sempre gratuito, dedicato alle agenzie di viaggio Da Travel Agent a Travel Account, che si svolgerà in cinque incontri; considerato che pure in questo caso circa l’85% del prodotto è distribuito on-line, il corso vorrebbe insegnare a utilizzare internet come volano di sviluppo e come assistenza al cliente nelle fasi pre, durante e post-vendita, non solo per misurare la soddisfazione del servizio ma anche come canale distributivo dello stesso Travel Account. «Questo è un corso molto più articolato rispetto ai seminari, perché sembra tutto molto facile con internet, pensando anche solo a fare offerte tramite Facebook, in realtà se non c’è un approccio più che umile e ragionato dietro, questa strategia può non funzionare, come dimostrano casi di multinazionali che hanno incontrato problemi; in questo un’azienda piccola può essere facilitata partendo proprio dal rapporto che si instaura con il cliente… I parametri del marketing sono cambiati in questi ultimi anni, dobbiamo farcene una ragione, o si segue quella direzione lì – non dico di anticiparla – o non si sopravvive: Darwin insegna che sopravvivono le specie più adattabili, non quelle più forti». Tra gli altri corsi organizzati da Confcommercio ve ne sono anche alcuni prettamente tecnici: uno sulla gestione fiscale delle imprese e un altro su come orientarsi sul codice della privacy per gli albergatori, coniugandolo con il commercio on-line.

DOVE TROVARE (GRATIS!) “IL SETTIMANALE”

EDICOLA “KENNEDY” (VIA KENNEDY 1) EDICOLA DELL’OSPEDALE (VIA NENNI) “TIRAMOLLA” (VIA ROMANA 98/A) EDICOLA “ FAGIOLI” (BELVEDERE) EDICOLA “PANCI” (PIAZZA SAIONE) EDICOLA “CAMPO DI MARTE” (VIA VITTORIO VENETO) LIBRERIA “EDISON” (PIAZZA RISORGIMENTO 31) EDICOLA “SCARTONI” (P.ZZA SAN JACOPO) LIBRERIA “MONDADORI” (CORSO ITALIA) LIBRERIA UNIVERSITARIA “LEGGERE” (VIA CITTADINI)

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NON PIÙ PAROLE OMAI… a cura di Roberto Parnetti

l Consiglio direttivo di Porta del Foro comunica di aver consensualmente interrotto il rapporto di collaborazione con il giostratore Daniele Gori”: queste le prime parole del comunicato stampo divulgato in data 17 settembre, con il quale è stata ufficializzata la notizia.

PORTA DEL FORO LICENZIA DANIELE GORI, SANT’ANDREA FESTEGGIA

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Una notizia che era già nell’aria [vedi “Settimanale di Arezzo” n. 160 all’indirizzo http://goo.gl/84G8wT, ndr] fin da dopo la deludente prestazione del cavaliere nella Giostra di settembre, che fa seguito alle altre non certo esaltanti prove da quando Gori corre con la casacca giallo-cremisi. Risultati evidenziati in un successivo passaggio del sopracitato comunicato: “Ringraziamo Daniele per l’impegno profuso in questi due anni, nei quali i risultati sono stati al di sotto delle sue e delle nostre aspettative”. Con la rescissione del contratto tra Gori e Porta del Foro si è dunque aperto il quesito su chi sarà colui che andrà ad affiancare il confermato Stefano Mammuccini nelle edizioni 2014 della Giostra. Nella stampa locale sono già circolati alcuni nomi, tra cui Marco Cherici o Gabriele Gamberi (voci

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di “piazza” riportano che, con quest’ultimo, ci sia già stata una proposta rifiutata però dal Direttivo). Sembra prevalere una soluzione interna al Quartiere stesso, ovvero andare a individuare uno dei cavalieri già in forza a Porta del Foro, e che si stanno preparando presso la struttura del neo-allenatore Luca Veneri a Badia al Pino. Già nella settimana delle prove della Giostra di settembre, in piazza sono scesi numerosi cavalieri accreditati dal Quartiere di San Lorentino: Andrea Bonardi, Maurizio Frulio, Davide Parsi, Luca Pellegrini, Roberto Gabelli, Gabriele Innocenti, oltre all’amazzone Barbara Taiuti. Sarà uno di loro il nuovo giostratore giallo-cremisi? CENA DELLA VITTORIA DI SANT’ANDREA

Sabato scorso, nell’impareggiabile scenario di piazza Sant’Agostino, il Quartiere di Porta Sant’Andrea ha chiuso i festeggiamenti per la conquista della Lancia d’Oro dedicata a Giuseppe Verdi con la cena della vittoria. Una location davvero unica, resa tale anche grazie ai giochi di luce predisposti per tale occasione, che il Direttivo bianco-verde ha voluto scegliere per celebrare il successo ottenuto nella Giostra dello scorso 1° settembre (33° del proprio albo d’oro) dopo sei edizioni dall’ultimo successo, datato 19 giugno 2010. Alla cena hanno preso parte oltre mille commensali, che hanno osannato gli artefici del successo, dal rettore Maurizio Carboni al capitano Luca Bichi fino ai due giostratori Enrico Vedovini e Stefano Cherici, nonché il preparatore Angiolo Checcacci. Presenti pure numerose personalità del mondo giostresco, primi fra tutti i Rettori e i Capitani degli altri Quartieri, oltre a personalità del mondo politico aretino.

Il programma della serata ha visto alternarsi i canonici momenti delle premiazioni, tra cui la consegna ai due giostratori delle riproduzioni in scala della Lancia d’Oro “di Verdi” realizzate da Francesco Conti; l’asta che ha visto “battere” le due lance utilizzate dai cavalieri, aggiudicate per la cifra di 350 euro (quella utilizzata da Vedovini) e 700 euro (quella di Cherici), oltre alla bottiglia n. 33 del “Vino delle Vittoria”, venduta alla bella cifra di 120 euro. Con la cena della vittoria di Porta Sant’Andrea si chiude l’anno giostresco 2013; adesso ci attendono i mesi invernali e la preparazione in attesa della Giostra del Saracino di sabato 21 giugno 2014. Per le foto si ringrazia Alberto Fornasari

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PROSTITUZIONE E INTRALCIO ALLA VIABILITÀ: L’INDIFFERENZA PUÒ CONTINUARE? di David Mattesini

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l fenomeno prostituzione ad Arezzo, per strada, non accenna ad attenuarsi. Su tutte le zone colpite dal fenomeno, c’è una “direttrice” della viabilità che più delle altre rappresenta un problema enorme, quella che da San Zeno arriva attraverso la rotonda di Olmo e tra qualche saliscendi fino all’Esselunga. Il tutto nonostante la più volte dichiarata volontà di contrastare il fenomeno da parte dell’Amministrazione comunale. Insomma, il problema non è soltanto il decoro, quanto due fenomeni che si legano pur appartenendo a due mondi concettuali apparentemente molto distanti. Il primo: lo sfruttamento dietro al “controllo” di una zona, che sette sere su sette di questa stagione vede le nuove schiave soprattutto dell’Est Europa sul lato della strada in bella mostra. Il problema è che alcune appaiono giovanissime, e si ha quindi la sensazione che non poche potrebbero essere le minorenni. Il tutto in quella che appare una totale indifferenza dei più. Se quindi ci sono le strutture che le assistono, non si capisce perché non ci sia un più stretto presidio della zona da parte delle forze dell’ordine. Polizia municipale inclusa. Già, perché oltre al contrasto costante al fenomeno in sé, sarebbe necessario un controllo maggiore della viabilità nella zona. Il film che si ripete è infatti quasi sempre lo stesso: auto di più o meno grossa

cilindrata che percorrono il tratto a passo d’uomo per scegliere la “preda” del caso. Una serie infinita di frenate e brusche ripartenze che rendono assai difficile percorrere la strada in sicurezza per i malcapitati automobilisti che passano lì per caso. Una situazione che a giudizio di chi scrive ha del vergognoso. Un problema da risolvere al più presto, per garantire l’uscita dalla schiavitù delle ragazze, la loro salute e una viabilità normale, in una zona assai transitata. Vuoti legislativi o scarsità di risorse in una città e un Paese civile non sono, sul punto, scuse più accettabili.

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Un semplice condimento? o?

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olifenoli, acido oleico, carotene, tocoferoli, fosfolipidi, acidi grassi, proteiti medine, vitamine… Potrebbe sembrare la composizione di uno dei tanti cinali sullo scaffale della farmacia di fiducia, invece si tratta di un prodotto rodotto della nostra terra. Un prodotto di eccellenza che siamo soliti avere ere sulla nostra tavola e, forse proprio per questo, sottovalutiamo. L’olio extravergine d’oliva, fiore all’occhiello delle produzioni agricole toscane, scane, o, ma eccellenza assoluta in fatto di qualità, non è infatti un semplice condimento, un vero toccasana per la nostra salute. Vediamo rapidamente alcune delle sue importanti proprietà nutrizionali. Vitamine e polifenoli dell’olio hanno o il potere di combattere i radicali liberi, con conseguente azione anti-invec-chiamento e contrasto delle neoplasie. L’acido oleico ha una importante funzione protettiva delle arterie e del cuore, utile a prevenire l’arteriosclerosi e l’invecchiamento del cervello. Lo stesso acido oleico, essendo facilmente digeribile, è particolarmente consigliato nella dieta di bambini e neonati, nonché degli sportivi, apportando energie a rapido assorbimento. L’azione anti-colesterolo viene espletata tramite l’aumento del così detto HDL, o colesterolo buono, e la conseguente diminuzione del LCL, o colesterolo cattivo. Questi sono solo alcuni dei tanti argomenti che ci dovrebbero spingere all’utilizzo dell’olio extravergine di oliva. Senza dimenticarne uno meno scientifico, ma molto più gastronomico, e affatto secondario: l’olio è buonissimo. Un uso sapiente in cucina ne fa importante completamento di tante pietanze, che aiuta lo chef a esaltare sapori e profumi dei suoi manicaretti. Ma attenzione, perché tutto questo avviene solo se la scelta cade su un olio di qualità. Occhi aperti quindi, perché i furbetti sono sempre in agguato. La dicitura “extravergine” in etichetta è infatti molto generica, e anche quella “prodotto italiano” non ci mette al riparo. Come difendersi da questi tranelli? Diffidiamo di prodotti troppo economici e cerchiamo oli a provenienza certificata, in particolare DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Tipica), i quali vengono sottoposti a rigidi controlli da parte delle autorità competenti. Nel caso di Arezzo la denominazione certificata è “IGP Toscano Colline di Arezzo” come quello prodotto da Tenuta “La Pineta”, che per due anni consecutivi, 2012 e 2013, ha avuto l’onore di essere recensito su “Flos Olei” – Guida ai migliori extravergine del mondo.

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in copertina

Lions Hockey

l quinto posto raggiunto al termine della scorsa stagione con l’Under 14, l’incremento del numero degli iscritti, la crescita del vivaio, la motivazione in aumento all’evolversi di una società in fase di rinascita e capace di riottenere grande importanza nel panorama dell’hockey sia regionale sia nazionale. Questi sono i Lions Arezzo, in queste settimane pronti ai blocchi di partenza in vista di una stagione che possiamo definire cruciale per quanto riguarda lo sviluppo del settore giovanile, come possiamo capire dalle parole della presidente Paola Salvi: «Siamo molto contenti di come abbiamo chiuso la stagione scorsa e di come ci stiamo avviando verso questa nuova annata. Le squadre del nostro settore giovanile sono passate da due a quattro, con un ulteriore aumento dei nostri iscritti. Siamo inoltre riusciti a iscrivere

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La presidente dei Lions Arezzo Paola Salvi ci parla della nuova stagione ormai alle porte e della crescita del settore giovanile, divenuto vero e proprio “cuore” della società

Il nostro futuro [segue da pag. 13]

una squadra alla prima edizione del campionato U12, con all’interno bambini classe 2004 e 2005. Tutto questo ci riempie d’orgoglio, perché è una prova della buona riuscita del nostro lavoro, e perché dimostra ulteriormente che l’hockey si sta insediando all’interno della cultura aretina». L’aumento del numero delle squadre presenti nel vivaio indica come sia cresciuto il numero di bambini avvicinatisi a questo sport, una disciplina dove si respira «forte agonismo e grande competitività, che insieme permettono al bambino di formarsi», come tiene a sottolineare Paola Salvi che sta vedendo con grande soddisfazione i “suoi” ragazzi (e ragazze) crescere insieme anno dopo anno. Ragazzi e, in questo caso, atleti divenuti il cuore e la speranza di una società che sta guardando con impeccabile lungimiranza al futuro: «Abbiamo affrontato momenti difficili senza avere a disposizione grandi fondi, ma ciò nonostante abbiamo resistito e adesso ci stiamo rialzando, grazie ai nostri piccoli atleti e ai loro genitori, che ci supportano sempre più attivamente, contribuendo alla crescita della nostra realtà». Una realtà che sta guardando con orgoglio al proprio vivaio, con in tasca il sogno di costruire una prima squadra costituita da soli giocatori aretini. Giocatori adesso pronti ad affrontare una nuova stagione, nella quale tutto lo staff dei Lions non vede l’ora di mettersi in gioco: «Prima di tutto vogliamo confermare i risultati raggiunti durante l’annata scorsa, con la consapevolezza però di Omero di avere, in ognuna delle quattro squadre del nostro vivaio (U12, U14, U16 e U18), i mezzi per fare Ortaggi un ulteriore salto di qualità». Parole che testimoniano la volontà di raggiungere grandi obiettivi da parte dei Lions, vogliosi – aggiunge Paola Salvi – «di puntare sempre di più sui giovani, per migliorarci sotto il profilo umano oltre che agonistico, in modo che tutto questo diventi, per i nostri piccoli atleti, un’importante esperienza formativa». Un’esperienza formativa in grado di rendere un giorno, questi giovani hockeisti e hockeiste, rispettivamente uomini e donne, crescendo anno dopo anno e raggiungendo di volta in volta mete sempre più importanti, proprio come stanno facendo adesso, dopo tante difficoltà, i Lions Arezzo.

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L’insostenibile pesantezza dei costi Palacaselle: troppi sprechi mettono a repentaglio lo sport cittadino a situazione delle società sportive aretine è critica: i costi di gestione o di uso delle palestre comunali, seppur contenuti, sono molti e difficilmente i bilanci quadrano. La somma di debiti che derivano da queste insolvenze, ci aveva comunicato l’assessore allo Sport Francesco Romizi, si attestava approssimativamente attorno a qualche decina di migliaia di euro (anche se da 10 mila a 80 mila c’è la sua bella differenza). Una somma, anche nel migliore dei casi, affatto esigua data la difficoltà in cui versa il Comune, sempre in cerca di fondi e vessato costantemente da nuovi tagli, che come una scure si abbattono pesantemente anche e soprattutto sul versante sportivo e degli impianti, già ridotti all’osso. In più, il Comune si trova dinanzi a sé un altro scoglio da evitare. La questione del palazzetto “Le Caselle” in via Golgi. In questo caso la struttura è sottoposta a

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gestione, ovvero, dopo un bando di concorso che si tiene annualmente, la società vincitrice si sostituisce al Comune nella sua gestione, appunto. Ma il palazzetto, se da un lato potrebbe fungere da polmone per lo sport, dall’altro è un concentrato di sprechi che impedisce tale andamento virtuoso. A partire dal suo impianto di riscaldamento che prima di rendere mite l’intero ambiente impiega ore. Di qui la necessità di trovare metodi alternativi di efficienza energetica, meno onerosi. La precedente società Free Basket Arezzo ha dovuto battere in ritirata proprio per l’incapacità di rimarginare i costi delle utenze: si parla di 35 mila euro di debito (anche se non si capisce come sempre la stessa società sia stata designata gestrice del palazzetto dopo otto anni di costante passività), a fronte di 3 mila euro che il Comune elargisce come incentivo. Come verrà risarcita questa somma non è dato sapere, e nemmeno se questa graverà sul-

di Giacomo Belli

le casse comunali. In aggiunta ai problemi suddetti, ci sono quelli relativi alla mancanza di illuminazione d’emergenza in caso di pericolo. Non solo, ma a molti sfugge il significato di lasciare praticare hockey su pattini in questo plesso sportivo, i cui costanti allenamenti hanno distrutto un parquet recentemente ricostruito e costato centinaia di migliaia di euro. In effetti Romizi non ha nascosto il problema nel suo complesso, e ha assicurato un piano d’intervento per il risanamento. Che però non si sa di preciso quando prenderà avvio. Il prossimo gestore, poi, col bando che si aprirà nuovamente questo ottobre, dopo un’accurata visione della sua credibilità sul piano economico, dovrà comunque essere aiutato nel suo lavoro. Per adesso il Palacaselle, da potenziale motore sportivo aretino è costretto a rimanere immobile. Perché i suoi sprechi sono un lusso che di questi tempi le società non si possono permettere.

un’immagine dell’interno delle Caselle

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lessandro Dragoni, Samuele Dini, Sara Magnanensi e Luca Pastorini. Sono loro i quattro aretini che hanno avuto l’onore di indossare i colori della Nazionale italiana in Slovenia all’European Dart Championship 2013, i campionati europei di soft dart. All’evento erano presenti 904 atleti in rappresentanza di 16 Nazionali europee, ognuna delle quali ha schierato ben quattro formazioni (Serie A, Serie B, Serie C e Donne) che si sono sfidate nelle freccette alla ricerca del titolo continentale. Tra gli italiani in gara per la prima volta

Alessandro Dragoni, Sara Magnanensi e Samuele Dini

Il soft dart aretino conquista l’Europa Quattro atleti di Arezzo hanno vestito con onore la maglia della Nazionale italiana agli Europei 2013 erano presenti anche quattro rappresentanti di Arezzo, con Dragoni e Dini convocati per la Nazionale “B”, Pastorini per la “C” e Magnanensi per le “Donne”, una ricca squadra che non è passata inosservata ma che ha trovato gloria internazionale salendo per ben quattro volte sul podio. Il miglior risultato porta la firma della Serie B, con i due portacolori aretini che, dopo aver battuto le due Nazionali dell’Austria, la Spagna e la Slovenia, si sono arresi solo nella finalissima contro una formazione slovena e si sono così dovuti “accontentare” dell’argento. Nella serie inferiore, l’Euro Cup C, la Nazionale si è invece fermata al terzo posto, con la squadra di di Marco Cavini Pastorini che, dopo un ottimo torneo, è stata eliminata nel derby da un altro team italiano; a sorridere è anche la Nazionale femminile, con Magnanensi che ha colto una bella medaglia di bronzo dopo aver vinto la “finalina” contro l’Austria. «Il bilancio di questo Europeo è eccellente – affermano i quattro alfieri del soft dart aretino. – Abbiamo incontrato tanti avversari di valore e disputato molti incontri di livello, riuscendo a lasciare un segno indelebile nella storia della Nazionale e della competizione continentale». Segno indelebile che parlerà per sempre anche di Arezzo e dei suoi atleti, protagonisti di queste quattro storiche medaglie.

la Nazionale italiana di Serie B di soft dart

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Dini (sx) e Dragoni con le rispettive coppe


rmai l’Arezzo Roller2 è una realtà ben definita e importante nel pattinaggio del Centro Italia, con tanti bei risultati ottenuti nei circuiti locali e nazionali. Con la presidente e istruttrice Elena Belotti parliamo degli ultimi traguardi raggiunti dalle ragazze del roller aretino, della fine della stagione sportiva e delle previsioni di crescita che la società sogna in vista del prossimo anno. «Siamo una piccola realtà – avvia Belotti, – capace di ottenere importanti risultati sia su pista sia su strada, nonostante le difficoltà per la mancanza di strutture adeguate dove potersi allenare. Per fare degli esempi, basta citare Diletta Belloni, Alessandra Caroccia, Francesca Dini, Letizia Sarchini e Chiara Malentacchi, cinque atlete che hanno conseguito dei piazzamenti tra le pri-

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Arezzo Roller2, pattinare da una stagione all’altra La presidente Belotti ci parla dell’ultima parte dell’attività stagionale e delle aspettative future me dieci posizioni nelle varie categorie dei campionati italiani. Sono risultati che premiano i nostri sforzi e denotano quanto le nostre ragazze siano migliorate, e quanto ancora possano crescere». Questi sono solo alcuni traguardi raggiunti dall’Arezzo Roller2 nel corso della stagione, di Alessio perché ancora sono in programma numerose gare. «Per concludere l’annata sportiva – conSegantini tinua la Presidente, – abbiamo in programma la Gran Fondo Uisp di San Miniato il primo weekend di ottobre e, successivamente a Forlì, la “Finale dei Circuiti”, una manifestazione in cui si sfidano, per ogni categoria, le migliori sei del Nord, del Centro e del Sud. Siamo riusciti a mandare a questo evento ben sei atlete, un numero elevato, che gonfia di soddisfazione l’intera società». Ultimate queste prove, la stagione agonistica dell’Arezzo Roller2 riprenderà a gennaio, ma nel frattempo continueranno gli allenamenti e il duro lavoro in palestra, per potersi presentare nelle migliori condizioni per l’avvio dell’attività. «L’obiettivo per il prossimo anno – conclude Belotti, – è riconfermarci a questi livelli e far crescere tutte le nostre atlete dal punto di vista tecnico, in modo da poter competere ancora una volta con le più importanti realtà a livello nazionale, e invogliare più gente possibile a provare ad andare sui pattini».

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l Corsalone la pesca non si ferma nemmeno d’autunno e d’inverno. A partire da martedì 1° ottobre si aprirà infatti la nuova stagione del torrente casentinese, con tutti gli appassionati della pesca alla trota che potranno recarsi sulle sue sponde anche nei mesi più freddi dell’anno. A renderlo noto è l’Arci Pesca Fisa di Arezzo la quale, in collaborazione con la Provincia, comunica che fino al 31 gennaio 2014 i pesca-sportivi potranno continuare ad accedere al tratto di fiume denominato “zona regolamentata”

Al Corsalone riparte la stagione di pesca Da martedì 1° ottobre i pescasportivi sono tornati nella zona regolamentata del torrente casentinese che va dalla briglia di Ponte Rosso alla confluenza del torrente Fossatone. La pesca sul torrente casentinese sarà aperta a tutti coloro che sono in possesso di regolare licenza o che sono tesserati per una delle associazioni riconosciute: per pescare dovranno recarsi al Bar “4C” di Corsalone e richiedere gli appositi permessi giornalieri che hanno validità per il mattino o il pomeriggio. Rispetto al resto dell’anno, nel periodo invernale si potrà pescare solo con esche artificiali e l’intera zona sarà sottoposta al regime “no-kill”, cioè sarà obbligatorio rimettere in acqua tutte le trote sollevate. Il regolamento di pesca sarà affisso lungo tutta la zona del torrente o sarà disponibile AREZZO E SIENA IN GARA NELL’ULTIMO ATTO presso lo stesso “4C”: a vigilaDEL CAMPIONATO DI PESCA re sul rispetto delle norme sarà rezzo e Siena tornano a sfidarsi nell’ultima prova del l’Arci Pesca Fisa con i controlli campionato interprovinciale di pesca. L’appuntamento delle proprie guardie ittiche. è per domenica 6 ottobre, giorno in cui le sponde del fiume «Ci auguriamo la collaboArbia ospiteranno trenta pesca-sportivi delle due provincie razione di tutti i pesca-sportivi nella quarta tappa della competizione. Al momento a guiper un attento rispetto del redare le classifiche è l’Arci Pesca Fisa di Arezzo, con i valdargolamento – spiega Alfredo nesi Saverio Casini, Franco Francini e Luciano Montefalchi, Rondoni, presidente dell’Artre pesca-sportivi dell’Nsps Terranuovese, che ci Pesca Fisa di Arezzo. – Il si sono issati al comando della Corsalone è una delle grande graduatorie. ricchezze ittiche della nostra provincia e la nostra associazione ogni anno garantisce agli appassionati aretini la possibilità di recarsi sulle sue sponde per pescare, ma è importante l’impegno di tutti per tutelare il fiume e mantenerlo in buona salute».

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uova stagione, nuovo inizio! Racchetta in mano, l’a.s.d. Tennistavolo Arezzo è pronta a ripartire, determinata più che mai a regalare al proprio pubblico un anno di grande sport e progetti. Dopo la pausa estiva, l’elezione di un nuovo Consiglio direttivo e tanto lavoro, sono molte ora le novità che stanno bollendo in pentola per i pongisti aretini. Ed è sicuramente ostico il traguardo che li attende nei prossimi mesi: riconquistare il Campionato di B2 dopo la retrocessione della scorsa stagione. Un obiettivo importante e impegnativo, che non sembra però spaventare gli atleti del TT Arezzo. Del resto, in questi anni, di sfide ne hanno vinte molte, prima fra tutte quella di aver tenuto alto il nome di una società storica del nostro territorio, diffondendo la disciplina del tennistavolo in tutta la provincia e raccogliendo un numero sempre più nutrito di giocatori e appassionati di tutte le età.

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Un nuovo anno all’insegna del tennistavolo Tra sfide e progetti, riparte la stagione sportiva per il TT Arezzo Eccoli dunque pronti ai tavoli da gioco. Sabato 5 ottobre avrà infatti inizio il campionato che, come di consueto, verrà giocato nei locali del centro sportivo di piazza San Giusto, dove la società si allena regolarmente tutti i giorni. «Quest’anno i nostri atleti si trovano chiamati a un grande compito: giocare al meglio il campionato di C1 – spiega il presidente del TT Arezzo, Luciano Della Giovampaola. – La C1 vedrà impegnati Filippo Viviani, Fabrizio Sisi e Francesco Papa, mentre Andrea Della Giovampaola, da adesso, darà un importante contributo alla squadra di C2 composta da Alessandro Terrazzani, Daniele Di Cicco e Lorenzo Gaeta, una buona formazione che, con la giusta convinzione, possiede tutte le carte per aspirare alla promozione nella serie superiore». Ma la stagione non si esaurisce qui. A lottare per mantenere la propria posizione, c’è una seconda squadra di C2 guidata da Enrico Gnerucci e formata da Leonardo Grifoni, Andrea Bartoli e Giacomo Nocentini. Ottime sono le prospettive anche per la Serie D1 e le due formazioni di D2 le quali, forti della presenza di qualche nuova leva piuttosto promettente, tenterà di intraprendere un percorso di risalita. «I giovani sono una risorsa fondamentale – continua Della Giovampaola. – È per questo che, anche quest’anno, la società organizza il martedì, il giovedì e il venerdì, dalle 15.30 alle 17.30, dei corsi di avviamento alla disciplina rivolta a tutti i ragazzi dai 7 ai 18 anni. Senza contare che è stata riconfermata la collaborazione del TT Arezzo con le scuole elementari “Gamurrini” e “Pio Borri”, grazie alla quale anche i più piccoli potranno avvicinarsi allo sport in modo di Elettra sano e divertente». Fiorini

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L’

ambizione è migliorare le 85 medaglie conquistate nella stagione 2012-2013: questo spirito anima i 60 agonisti della Chimera Nuoto che, archiviata un’annata da incorniciare, hanno ripreso i quotidiani allenamenti nelle piscine del Palazzetto del Nuoto aretino con l’obiettivo di incrementare il loro già ricco palmarès. Guidati dai tecnici Elisabetta Alessandrini, Lorenzo Batti, Marco Licastro e Marco Magara, i nuotatori aretini puntano in questa stagione ad abbassare ulteriormente i loro il gruppo degli Esordienti tempi, per permettere così alla loro società di vivere un ulteriore salto di qualità. «Siamo reduci da una stagione da record – spiega lo stesso Magara, direttore tecnico della Chimera Nuoto. – Tra campionati italiani e campionati regionali abbiamo conquistato la bellezza di 85 medaglie, un bottino eccezionale che testimonia la qualità dei nostri atleti e la bontà del lavoro del nostro settore giovanile. Sappiamo che confermarci sarà dura, ma siamo consapevoli che con allenamento e costanza possiamo ripetere quanto di buono fatto nell’ultimo anno e ambire addirittura a fare qualcosa di più». Di queste 85 medaglie, tre arrivano dai Campionati Italiani Esordienti A di Rovereto, dove l’aretina Daisy Bertelli ha dato spettacolo cogliendo un tricolore nei 200 Dorso, un argento nei 100 Dorso e un bronzo nei 400 Stile Libero. Il titolo italiano rappresenta un traguardo storico per la Chimera Nuoto perché mai, prima di Bertelli, un’atleta della società era riuscita ad arrivare tanto in alto. Dai Campionati Toscani la società aretina è invece tornata con la bellezza di 31 titoli regionali nelle varie categorie dagli Esordienti ai Juniores.

CHIMERA NUOTO

85 medaglie in una stagione: che numeri per la Chimera Nuoto! Gli agonisti della società aretina riprendono gli allenamenti con l’obiettivo di migliorarsi ulteriormente

il gruppo degli Agonisti

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I grandi protagonisti di questi successi sono stati Carolina Bindi e la stessa Bertelli con ben 8 ori a testa, Giuditta Ducci con 3 ori, Eleonora Camisa, Mattia Gnagni, Anne Marie Pescador, Isabella Trojanis e Luca Trojanis con un oro a testa. A coronare ulteriormente questo quadro sono i cinque titoli regionali conquistati dalle staffette femminili e, soprattutto, il secondo posto assoluto centrato dagli Esordienti A ai Campionati Regionali Invernali di Viareggio, un piazzamento che ha portato il nuoto giovanile aretino ai vertici assoluti della Toscana.


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HASTA LA SCONFITTA SIEMPRE?

a richiesta di rinnovamento radicale della LA CRISI DELLA SINISTRA ITALIANA SECONDO DAVID MATTESINI politica può passare ancora attraverso le E LUCA PRIMAVERA forme e i valori propri della sinistra “tradizionale”? Hasta la sconfitta siempre? Crisi, metamorfosi e ricostruzione della sinistra italiana (Fuori|Onda Libri) muove da questo interrogativo per condurci alla scoperta di una realtà in continuo divenire: dal fallimento del Centrosinistra di Prodi all’incompiuta “rottamazione” di Renzi; dalla débàcle elettorale di Ingroia alla sfida dell’ala critica dei democratici di Chiara d’ispirazione “civatiana”, fino allo straripante successo e aventino politico di Grillo e di un Marcelli movimento che si pone come polo di attrazione e modello alternativo alla vecchia sinistra, pur mantenendone in seno alcuni elementi chiave. I tentativi di risposta dei giornalisti aretini David Mattesini e Luca Primavera sono affidati soprattutto alle voci dei protagonisti dello scenario politico nazionale: figure storiche, outsider e nuovi aspiranti interpreti di un pensiero che, forse, solo in Italia poteva raggiungere un ventaglio così ampio di declinazioni, sfumature e contraddizioni. Per Civati uno dei maggiori errori commessi dal Pd dopo le Primarie del 2012 è stato quello di «aver sottovalutato la necessità di un cambiamento più profondo e radicale». Paolo Ferrero, dal canto suo, argomenta che «la Federazione della Sinistra si è scassata perché, dopo l’ottima manifestazione del 12 maggio 2012 in cui dicemmo “andiamo avanti fino alle elezioni”, il PdCI ha scelto di andare a discutere col Pd, salvo poi, quando il Pd gli ha chiuso le porte in faccia, tornare da noi per fare insieme la lista alle elezioni». Ampio spazio viene dedicato ad Arezzo, per scoprire le cause che hanno portato un territorio tradizionalmente “rosso” a diventare la provincia più “renziana” d’Italia. Il risultato è un reportage acuto e brillante sulla crisi e sulla ridefinizione dell’idea stessa di sinistra, utile, forse, alla ricerca di spiragli per una nuova passione politica, intesa come adesione civile e qualche volta sentimentale, in grado di porre nuove sfide di rinnovamento della società. Se le istanze di cambiamento non trovassero terreno fertile nei soggetti politici in campo, concludono gli autori, l’intero sistema dei partiti salterebbe. Il tempo in cui era sufficiente mischiare le carte, dando nomi nuovi a cose vecchie, sembra davvero scaduto. Il libro verrà presentato venerdì 4 ottobre, alle ore 21.30, nella sala del Circolo Aurora di piazza Sant’Agostino ad Arezzo. www.fuoriondalibri.it

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LA CHIESA DELLA BA

TANTE LE NOVITÀ ALL’INTERNO DELL STORICO-ARTISTICA DELL’EX EDIFICIO

a anni ci domandavamo perché uno scrigno d’arte come la chiesa della badia delle Sante Flora e Lucilla non avesse una monografia a essa dedicata. Tre apprezzati studiosi del nostro territorio – Andrea Andanti, Giuliano Centrodi e Michele Tocchi – hanno finalmente risposto all’annoso quesito dando alla luce La chiesa della Badia in Arezzo: guida storico-artistica (Petruzzi Editore). di Marco Il volume (192 pagine con 131 fotoriproduzioni a colori) vanta il progetto Botti grafico, l’impaginazione e le foto di Alessandro Benci, e va a coronare anni di mirabili restauri promossi dal parroco don Vezio Soldani, che hanno consentito di valorizzare il cospicuo patrimonio artistico ancora presente. Aperta da una introduzione storica che parte dal 1196, anno in cui i monaci benedettini stanziati a Torrita di Olmo furono costretti dal Comune di Arezzo a entrare in città, la prima parte del libro presenta una raccolta di saggi redatti e firmati dai tre curatori. L’architettura e La scultura di Andrea Andanti, La pittura: cinque secoli di committenza artistica di Michele Tocchi e Ori, argenti e metalli di Giuliano Centrodi spiegano lo svolgimento cronologico e stilistico delle principali espressioni figurative all’interno della chiesa abbaziale. La seconda parte del volume è invece la guida vera e propria: un percorso di visita intervallato da otto schede di approfondimento a cui collaborano anche Sara Soldani e Alessandro Valenti e che, tra gli altri, prendono in esame capolavori come il Crocifisso di Baccio da Montelupo, la finta cupola di Andrea Pozzo, l’altare vasariano e il San Lorenzo di Bartolomeo della Gatta. Chiude l’opera un’appendice relativa alla storia e alla composizione demografica della parrocchia, autonoma dal 1855, curata direttamente dall’attuale parroco. Come spiegano gli autori, la loro attenzione nel realizzare il libro si è concentrata sul periodo monastico dell’edificio, dal XIV secolo alle soppressioni napoleoniche del 1810.

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BADIA IN AREZZO

DELLA GUIDA ICIO BENEDETTINO

FAI UNA FOTO! Una mostra fotografica su Arezzo ai Bastioni di Santo Spirito

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l Gruppo Giovani della Delegazione FAI di Arezzo e Analizzando in maProvincia ha promosso lo scorso 28 giugno il concorniera accurata le reso fotografico FAI una foto! Svela un patrimonio!, con lo lazioni tra soggetti scopo di sensibilizzare i giovani sulle tematiche legate ad committenti, artisti e arte e cultura, stimolando la loro creatività e incentivando la conoscenza del patrimonio. opere d’arte, come ad A conclusione del contest, sabato 5 ottobre alle ore esempio i fitti scam11, presso il Museo Storico del Quartiere di Porta Santo bi tra la Badia aretina Spirito, verrà inaugurata una mostra fotografica e sarane le fondazioni mono annunciati i nomi dei tre vincitori scelti da una giuria tecnica, che si aggiudicheranno i premi messi in palio nastiche aderenti alla dai partner del concorso. Congregazione cassiL’esposizione delle fotografie continuerà domenica 6, nese di Santa Giustina, sabato 12 e domenica 13 ottobre, con orario 11-13 e sono scaturite impor16-19.30. Gli elaborati dei giovani partecipanti, tanti e inattese noche hanno aderito con entusiasmo al provità documentarie e getto da tutta Italia, saranno pubblicati atattribuzionistiche. Le traverso il canale Facebook del FAI Giovani più significative sono di Arezzo. Valeria Gudini condensate sulla parete sinistra della chiesa, dove emerge la figura di Marco Mazzaroppi, principale pittore attivo presso l’Abbazia di Montecassino ai primi del Seicento. Di questo e altro si parlerà mercoledì 9 ottobre, alle ore 18, quando il volume verrà presentato alla città. Interverranno Riccardo Fontana, arcivescovo di Arezzo, don Vezio Soldani, Marco Ciampolini, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e Francesco Solitario, docente di Estetica dell’Università di Siena. La serata sarà impreziosita da brevi intervalli musicali, eseguiti da Carla Cassai allo splendido organo monumentale seicentesco.

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CONCETTO DI ESPIAZIONE

CON LA MOSTRA PERSONAL PROGETTO ARTISTICO “DON

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guardare le loro foto, pare stia circolando un’idea comune tra i giovani fotografi italiani: luoghi abbandonati al trascorrere del tempo, con rottami per terra, scale tetre e classica atmosfera da cielo grigio, dove ambientare i soggetti da fotografare. Molto spesso donne seminude in preda a deliri psichici, o figure solitarie che scrutano loro stesse o l’orizzonte. Un puro caso o la nascita di una nuova stagione artistica? Il tempo ci darà una risposta. Nel frattempo ne potremo vedere ad Arezzo un importante esempio grazie agli scatti di Elisa Girelloni, trentenne fotografa bresciana che ha già partecipato a concorsi internazionali ed esposto in varie parti d’Italia, ottenendo sempre ottimi riscontri di pubblico e critica. Dal 3 al 19 ottobre l’autrice è la prima protagonista di Donne allo specchio. Svelarsi tra corpo e mente, un progetto di pittura e fotografia curato da Marco Botti per il centro benessere “Corpo e Mente” di via Tanucci 21, ad Arezzo. La mostra personale di Elisa Girelloni, intitolata Concetto di espiazione, è un percorso intimo e tortuoso dove le fotografie, che hanno come protagonista l’artista stessa, sono il frutto e insieme di Valentina lo strumento di un elaborato training psicologico: Paggini una vera e propria terapia che la lombarda ha sperimentato per combattere un senso di inadeguatezza che sfociava nell’autolesionismo. Quella per la fotografia è stata innanzitutto una passione folgorante, che dopo essere esplosa non ha più abbandonato l’autrice. Ed è proprio il tema della passione che sembra scaturire da ogni scatto: il colore rosso dei fiori, dei vestiti o degli oggetti, come quello dei suoi capelli, creano dei vistosi contrasti con l’ambiente circostante. Cuore della mostra sono le sei grandi foto eseguite in una sorta di luogo/non-luogo, un “purgatorio” come la Girelloni stessa lo definisce. È in questo modo, infatti, che la bresciana dà una lettura personale ai luoghi di confine e abbandono che molti artisti prediligono, con cui lei si fonde completamente alla ricerca della luce nell’oscurità e della purificazione nell’abisso. Esplorando se stessa la giovane autrice entra a pieno titolo nel progetto artistico Donne allo specchio. Svelarsi tra corpo e mente. Quattro personali in tutto, che vedono coinvolte due fotografe – Elisa Girelloni e Lucrezia Senserini – e due pittrici – Laura 24

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ALE DI ELISA GIRELLONI AL VIA IL DONNE ALLO SPECCHIO” COME CUCINA BENE LA MI’ NONNA Il ricettario del cuore di Sara Cacioli dito da Zona Contemporanea, Come cucina bene la mi’ nonna. Le ricette di una famiglia toscana di Sara Cacioli è una raccolta di 280 piatti della nostra tradizione regionale che affonda le sue radici nella cucina familiare dell’autrice stessa. Matematica con la passione per il buon cibo, Sara Cacioli è cresciuta tra i profumi dell’orto e i sapori domestici e si propone con questo libro di dare una risposta all’inevitabile domanda che ogni giorni si ripropone nelle cucine di tutti: “Cosa cucino oggi?”. L’idea nasce nel 2009 quando l’autrice consegna alla madre un’agenda e le chiede di trascrivere ogni giorno i menù che vengono preparati, inserendo anche gli ortaggi di stagione che il nonno raccoglie dall’orto e ciò che la nonna conserva durante l’anno. La raccolta si rivolge a tutti quei lettori, dice Sara, che amano la tradizione e la cucina genuina, che apprezzano i prodotti del nostro territorio. La speranza, infatti, è quella di regalare un po’ del profumo di Casa Cacioli a tutti. www.editricezona.it Sara Gnassi

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Serafini ed Elisa Zadi – e che fino al 21 dicembre 2013 occuperanno la grande hall e le sale del centro benessere “Corpo e mente” di Laura Giannini, situato a breve distanza dal centro sportivo Pantasport, in zona Pantano. Filo conduttore è l’indagine del corpo femminile, tra contemporaneità e segreti ancestrali. Quattro talentuose artiste che riscoprono se stesse, mettendo a nudo gli stati d’animo, esorcizzando debolezze e paure, e palesando i molteplici riflessi del proprio “io”. www.elisagirelloni.com

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AGGIUNGI PREVENZIONE SANI PER SCELTA

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urante il mese di ottobre presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo si svolgeranno dei seminari organizzati dall’Associazione FedeLux (www.fedelux.it) per promuovere la consapevolezza dell’educazione ali-

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335 6363847 –

mentare. Il corso, rivolto a tutta la cittadinanza come forma di prevenzione, di Luciana sarà particolarmente importante per i Pastorelli pazienti oncologici ed ematologici in fase di trattamento e remissione. Sono previsti tre incontri su: • Alimentazione e cancerogenesi (mercoledì 3 ottobre); • Medicina della consapevolezza (lunedì 14 ottobre); • Dal cibo al DNA (mercoledì 30 ottobre) tutti nella fascia oraria dalle ore 17 alle ore 19. La dottoressa Elisa Nesi, psicologa e psiconcologa, è tra gli organizzatori dell’iniziativa: come è nata l’idea di questo corso? «Gli studi moderni stanno spostando l’attenzione verso l’utilizzo degli alimenti come “medicina complementare”. Alla riduzione dell’assunzione di alimenti potenzialmente cancerogeni si accompagna un aumento dell’apporto di cibi ricchi di elementi capaci di prevenire malattie e degenerazioni. La cucina mediterranea utilizza l’olio extra vergine di oliva, un antiossidante per eccellenza! Riscoprendo un’alimentazione “antica” è possibile mantenersi in salute. Le lezioni magistrali del professor Pier Luigi Rossi ci aiuteranno a capire cosa è importante mangiare per mantenersi o ritornare in salute». Perché è importante promuovere un corretto stile alimentare e di vita? «Perché c’è uno stretto legame tra alimentazione e

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NE A TAVOLA buona salute, sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che considera nutrizione adeguata e salute come diritti umani fondamentali. L’alimentazione è uno dei fattori che maggiormente incidono sullo sviluppo, sul rendimento e sulla produttività delle persone, sulla qualità della vita e sulle condizioni psico-fisiche con cui si affronta l’invecchiamento. Una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie e di trattamento per molte altre». Un’alimentazione “sana” può ridurre il rischio di insorgenza di tumori? «È ormai accettato su base epidemiologica che una dieta a base di cereali, frutta e vegetali ricchi di fibre e caratterizzata da un ridotto uso di grassi e alcool, costituisca un prudente approccio per ridurre il rischio di cancro». Per le persone a cui è stato diagnosticato un cancro, un’alimentazione adeguata aiuta ad affrontare i disturbi derivanti dal trattamento chemioterapico? «Recenti studi dimostrano che nutrirsi con cibi equilibrati dal punto di vista nutrizionale aumenta la probabilità di sopravvivenza. Inoltre, se prima di ammalarsi i pazienti hanno seguito una buona alimentazione, in media hanno una prognosi migliore. Chi consuma un’elevata quantità di frutta e verdura aiuta l’organismo a contrastare i danni della chemioterapia e a rinforzare il proprio sistema immunitario. Quindi, è possibile che il cibo rinforzi i meccanismi di difesa dell’organismo e di eliminazione delle sostanze tossiche, diminuendo da un lato l’incidenza dei tumori e riducendone, dall’altro, l’aggressività». [continua nel prossimo numero] lu.pastorelli@libero.it

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FEMMINICID IL NUOVO DECRETO LEGGE n data 17 agosto 2013 è entrato in vigore il Decreto Legge 14.08.2013 n. 93, rubricato “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”. Il decreto non è altro che un vero e proprio pacchetto sicurezza che mira, tra l’altro, a contrastare il femminicidio (da qui il nome Decreto Femminicidio) inteso non solo nel senso letterale come “uccisione di una donna” ma in senso lato “come qualsiasi forma di violenza esercitata sulla donna per il fatto di essere donna”. Il legislatore, avendo ratificato nel maggio 2011

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a Istanbul la Convenzione del Consiglio d’Europa concernente la lotta contro la violenza sulle donne e in ambito domestico, ha deciso di emanare un decreto d’urgenza, volto a rendere più forti gli strumenti della repressione penale in materia di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking. Preliminarmente, è doveroso sottolineare che (senza volere entrare nell’attuale dibattito politico tra chi saluta con contentezza l’emanazione di un decreto che finalmente viene a tutelare più efficacemente la donna, e chi, al contrario, ritiene lo stesso superficiale, leggero e non spintosi a quel livello di incisività richiesta da parte di molti organismi politici e sociali), il Decreto Femminicidio dovrà essere necessariamente convertito entro il 15 ottobre prossimo per non perdere la sua validità ed efficacia. Passando adesso alla disamina di alcuni degli articoli principali, la recente normativa prevede un inasprimento delle pene quando: – il delitto di maltrattamenti in famiglia (art. 572 Codice Penale) è perpetrato in presenza di minore degli anni 18, e non più degli anni 14 (la cosiddetta “violenza assistita”); – il delitto di violenza sessuale (art. 609 bis C.P.) è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza, o di persona della quale il colpevole sia coniuge, anche divorziato o separato, o colui che è o è stato legato da relazione affettiva, anche senza convivenza (il partner). Per quanto concerne il delitto di atti persecutori, il

La mia attività professionale prevede: Dietoterapia per la cura del soprappeso e obesità; Dieta personalizzata per diabete, ipertensione e altre patologie nutrizionali; Indicazioni dietetiche per soggetti sani; Indicazioni dietetiche per donne in gravidanza e allattamento; Analisi della composizione con tecnica impedenziometrica; Educazione alimentare; Dietoterapia DOTT.SSA e educazione alimentare in età pediatrica; Dietoterapia GIULIA ROGHI secondo regime Axodiet DIETISTA 349/0842310 28

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a cura dell’avv. Giacomo Chiuchini

cosiddetto stalking (art. 612 bis C.P.).: – vengono previste aggravanti per i fatti commessi dal coniuge pure in costanza del vincolo matrimoniale, nonché per quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici; – è introdotta l’irrevocabilità della querela per lo stalking e l’arresto obbligatorio in flagranza di reato. Un gruppo di norme riguarda il delitto di maltrattamenti in famiglia: – le persone offese devono essere costantemente e immediatamente informate dello svolgimento dei relativi processi penali; – viene previsto per i delitti di maltrattamenti in famiglia l’arresto obbligatorio in flagranza di reato; – viene estesa la possibilità di acquisire testimonianze con modalità protette, allorquando la vittima sia una persona minorenne o maggiorenne che versa in uno stato di particolare vulnerabilità; – viene previsto l’allontanamen-

to d’urgenza dalla casa familiare dell’autore dei maltrattamenti: in presenza di gravi indizi di colpevolezza di violenza sulle persone o minaccia grave e serio pericolo di reiterazione di tali condotte, con gravi rischi per le persone, il Pubblico Ministero può richiedere al Giudice di irrogare un provvedimento inibitorio urgente, vietando all’indiziato la presenza nella casa familiare e di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima. Per i processi di femminicidio è stato introdotto il gratuito patrocinio, anche in deroga ai limiti di reddito ex lege determinati, per le vittime di violenza, in rispetto della Convenzione di Istanbul che impegna gli Stati firmatari a garantire alle vittime della violenza il diritto all’assistenza legale gratuita.

Ultima modifica significativa concerne la tutela per gli stranieri vittime di violenza domestica, che possono divenire titolari di un permesso di soggiorno per motivi di protezione umanitaria, come già previsto dall’articolo 18 del T.U. per le vittime di tratta. In conclusione, riteniamo che, nonostante il decreto possa avere punti deboli, la nuova normativa rappresenti comunque un passo avanti contro il femminicidio, fenomeno disdicevole che in Italia rappresenta un’emergenza quotidiana da contrastare fermamente. Avv. Giacomo Chiuchini [Avvocato del Foro di Arezzo] Per porre domande inerenti all’inserto scrivetemi all’indirizzo di posta elettronica avv.chiuchinigiacomo@gmail.com

via L. Galvani 21, 52100 Arezzo tel. 0575 1788686 – info@autoitaliaservice.it

e di arre da Mai più doversi riicord à, scadenze (tassa di propriet assicurazione, revisioni) 4 OTTOBRE 2013

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il sonetto

«Finché ’n decidaràn de reformare ’sta benedetta legge elettorale e, finalmente, se potrà votare la gente che effettivamente vale,

Sabato 5 Ottobre dalle ore 21.00 al Palasport “Mario D’Agata” alle Caselle, il nostro Alessandro Riguccini combatterà per il titolo mondiale di kickboxing contro Cosmin di Lucio Massai Zbranca.

onesta, che s’empégna, che sa fare, che porta ancora ’n còre l’ideale, un se potrà sognare, né sperare, che ce sia ’n cambiamento radicale. El nostro voto, caro Beppe, è vano s’i candidati vengon missi ’n lista e ’n rèndon conto al pòpelo sovrano»

di Leonardo Zanelli

La pesca cotogna di Rosano è uno dei frutti più gustosi e ambiti da tutti gli amanti della frutta, e ora siamo nel suo momento. Recenti studi sembrano dimostrare che questa pianta cresce da secoli e quindi possiamo considerarla autoctona nel territorio di Bagno a Ripoli (Fi). A frutto medio-grosso con epidermide e polpa gialla macchiata di rosso vicino al nocciolo, è eccellente e la si può gustare appieno proprio sul finire di settembre. Purtroppo la pesca cotogna di Rosano rischia l’estinzione. Mancano progetti specifici di tutela e diffusione nella piccola distribuzione locale, mentre sono sempre più soli gli ormai rari produttori che la coltivano di Fabio Mugelli quasi a livello amatoriale.

The Grandmaster *** ½ Biografia di Yip Man, maestro di Bruce Lee e primo a insegnare lo stile di arti marziali Wing Chun. Wong Kar Wai porta a termine una missione imponente. Dopo otto anni di preparazione e quattro anni fra riprese e post-produzione, il regista concepisce un’opera capace di sintetizzare il suo peculiare modo di produrre cinema. Luci e ombre sia sul piano stilistico e fotografico che su quello esistenziale e narrativo, storie di amori impossibili e relazioni in tensione con l’universo. Un universo a sé in cui la violenza è un medium artistico ed espressivo. Un cinema fuori dal tempo quello di Wong Kar Wai, in cui gli elementi di epicità e classicismo si astraggono in un linguaggio dall’idioma inimitabile. Jacopo Fabbroni

e ti accompagnano in città (e a ballare!)

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cinema

chilometro zero

«Son sempre i stessi, Tónio, a stare ’n pista, co’ l’arroganza di chj sa che, tanto, faccia o non faccia… el posto è sacrosanto!»

dove andare

AREZZO FIGHT NIGHT

CE VÒL SÙBBETO LA REFORMA ELETTORALE!


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L’estate continua alla

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