SALVATE LA FIERA ANTIQUARIA
MOLTE NOVITÀ BOLLONO IN PENTOLA. FRA MARCHI DI QUALITÀ ED EDIZIONI STRAORDINARIE
di Luca Trippi
n “cadavere ambulante”. Un gioco di parole forte, sprezzante, ma che rende bene l’idea. Così era stata definita la Fiera Antiquaria dal PdL due mesi fa, in seguito alle edizioni invernali che erano state indubbiamente un flop, fra il calo degli espositori, gli spazi lasciati vuoti fra gli stessi, e i visitatori sempre più sporadici e disinteressati. A due mesi di distanza, nonostante il via libera alle edizioni in notturna per la stagione estiva, l’inserimento fisso di quella del 25 aprile e nonostante la “ripresina” dell’edizione di marzo, continua a piovere sul bagnato: l’ultima scottante vicenda è quella del fallimento di Se Ambiente, azienda della quale il presidente della Fiera Paolo Nicchi deteneva una quota (seppur minima). La Fiom Cgil e la Rsu di Saico hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Nicchi dall’ente: «Inopportuna la sua presenza al vertice della Fiera», si legge nel comunicato stampa. «Sono solo socio di minoranza, e comunque non è giusto mescolare due piani diversi, quello di un’azienda privata e quello di un ruolo pubblico», aveva risposto a mezzo stampa Nicchi, il quale poi ha rilanciato con gran forza l’auspicio di far diventare l’evento una Fiera Nazionale, con tutti gli effetti positivi in termini di visibilità. Insomma, intorno all’argomento Fiera c’è molta carne al fuoco, e in questa situazione è entrato a piedi pari il
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