Dentro 30 maggio 2014

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SETTIMANALE GRATUITO DEL VENERDì

ANNO XI - NUMERO 21 - 30 MAGGIO 2014

“Prima mi voti e poi il lavoro” Una battuta di Cacciamani su facebook

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Tivoli

Tivoli Fonte Nuova

Lain sfida tra Chioccia e Proietti Conti rosso, Floridi non teme si risolve a botte: rissa tra i candidati la municipalizzata l’ex amico Di Buò: politico TivoliFontana Forma e il rivale“Sono sicuro soccorso è afiniscono rischio al prontodi vincere io” pagina 17

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Fonte Nuova

Sant’Angelo

Di Buò adesso spaventa Floridi: “Pronto ad andare con il Pd”

Domenici sindaco e l’ex Mascetti rimane fuori dal consiglio

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GUIDONIA MONTECELIO

venerdì 30 maggio 2014

Ci sono candidati da mille preferenze che rischiano di rimanere a casa. La vittoria di Domenico De Vincenzi o di Eligio Rubeis non condiziona solo il futuro della città. In ballo ci sono i destini personali. Il consiglio comunale è a 24 posti, meno che in passato. Ecco cosa può accadere dal 9 giugno. Andando in ordine alfabetico per carità, se dovesse vincere il centrosinistra di Domenico De Vincenzi la maggioranza sarebbe a tinte democratiche. Per il Pd 12 scranni e a passare sarebbero la new entry Patrizia Carusi – prima della lista – con più di 900 voti, così l'uscente Emanuele Di Silvio, quindi l'altro consigliere Simone Guglielmo (857 voti), altro volto nuovo Paola De Dominicis (749), il capogruppo ex Rita Salomone (749), l'avvocato Ludovica Ludovici (658) e subito dopo l'ex assessore in abbinata con lei Filippo Silvi (637), da Villalba Pino Saccà (600), un altro consigliere uscente cioè Alessandro De Angelis (594), Pasqualino Rossi assessore nel 2005 con 520 voti, dall'Albuccione Alfredo Maceratesi (507) e l'ultimo degli eventuali promossi Giorgio La Bianca (506). Oltre il gruppone democratico ci sarebbero 2 posti per la lista civica Futuro Comune che ha premiato il medico di Villanova Rocco Cisano (412 voti) e Silvano Condò (318), mentre sono

Per vedere insediato il sindaco a palazzo a Palazzo Matteotti bisognerà attendere la prossima tornata elettorale del prossimo 8 giugno

Il verdetto delle preferenze Candidati eletti ed esclusi in base agli esiti del ballottaggio Gli scenari e i bocciati senza appello già dal primo turno destinati a rimanere fuori sia il capolista Rinaldo Bertini che Sabatino Leonetti piazzati su 200 voti e poco più. Ultimo banco – tolto il sindaco De Vincenzi – per l'Udc, nello scudo crociato per pochi voti è escluso il consigliere uscente Maurizio Lotti superato di dieci preferenze da Fabiano Valelli. All'opposizione ci sarebbero Rubeis, i primi quattro più votati di Forza Italia cioè Marco Bertucci (1714), Anna Maria Vallati (1657), Stefano Sassano (1239) e Gianluigi Marini

(1215), con ben altri due candidati da più di mille voti costretti alla platea, la figlia di Ernelio Cipriani, Veronica, e la Marianna De Maio, senza contare la schiera di Michele Venturiello che ha preso 906 voti, Andrea Mazza (782), Alberto Morelli (625). Comunque fuori Mario Valeri, l'ex consigliere da 581 preferenze. Esclusi. Due poi i posti per i cinque stelle, Sebastiano Cubeddu e Serenella Di Vittorio, uno per Ncd cioè Augusto Cacciamani e uno per la lista civica di Rubeis

con il volto di Paolo Giammaria (562 voti). Con De Vincenzi sindaco starebbe fuori gioco la seconda arrivata Silvia Mazza, figlia dell'assessore uscente Adriano. Nessun volto per Fratelli d'Italia, senza sedia anche Alessandro Messa (667). In caso di apparentamento di Aldo Cerroni con De Vincenzi, perderebbe un posto Futuro Comune, cioè Condò. Altro scenario. A vincere è Rubeis. Dalla parte del comando i primi 9 di Forza Italia, 2 per Ncd, quindi

Cacciamani e Antonio Tortora, ben 3 della lista civica Rubeis: Giammaria, Mazza e Mario Proietti (372 voti), nome che salterebbe se ad accordarsi con Cerroni fosse l'architetto. Fratelli d'Italia? Un solo posto per Messa. In minoranza i primi cinque del Pd più De Vincenzi, quindi banditi dall'assise sarebbero dalla Ludovici a La Bianca passando per De Angelis, sempre due i consiglieri pentastellati, solo uno della civica Futuro Comune. Da citare tra i bocciati chiunque vinca, il consigliere uscente di stampo e fede rubeisiana Ugo Fabri e il capogruppo uscente di Ncd Michele Bianco.


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GUIDONIA MONTECELIO

venerdì 30 maggio 2014

È guerra all’ultimo voto

I due volti della politica. Rubeis (a sinistra) e De Vincenzi hanno due settimane per convincere i cittadini

De Vincenzi e Rubeis si sfidano l'8 giugno ► Verso il ballottaggio Il primo turno dà in vantaggio il centrodestra ma il Pd è il primo partito della città Carri armati, macchine organizzative da far impallidire, migliaia e migliaia di euro spesi, ondata di lavori dell'ultimo momento, concorsi, il centrodestra ha utilizzato ogni strumento dei posti chiave del Palazzo per schiacciare l'onda lunga di Matteo Renzi. Un assetto da guerra alimentato – in termini di voti – dai signori delle preferenze di Forza Italia, alla fine il colpaccio non riesce ma c'è il ballottaggio tra Eligio Rubeis uscito dal primo turno con una coalizione al 43,30% e Domenico De Vincenzi a capo del centrosinistra con il 36,26%. Ora è alta tensione per le urne dell'otto giugno. Meno persone ai seggi domenica 25 maggio rispetto alle precedenti elezioni del 2009, il 70,4%, una flessione di mille votanti in parte fisiologica, cinque anni fa le giornate a disposizione erano due. L'election day europee e comunali è stato all'altezza delle previsioni.

Domenica notte gli scrutatori contano le schede rosse per Bruxelles mentre i dati nazionali descrivono lo tsunami Renzi con il Pd che sfiora il 41%, Forza Italia al 17 scarso e il movimento cinque stelle poco sopra il 20%. Nella terza città del Lazio il trend non è identico, il Pd è più basso con il 33% ma è il primo partito (più di 14mila voti), sono i grillini a sbancare con il 29,1% (12.459 voti), democratici e cinque stelle fanno il boom nei quartieri a ridosso di Roma dove il voto d'opinione è prorompente. Tanto che accade l'impensabile Colleverde fortino della destra diventa rossa e Forza Italia è terza lista con un dato cittadino che si assesta al 21% (9mila voti). Sempre alle europee Fratelli d'Italia è al 6,22 e Ncd al 4,5. La notte trascorre insonne perché a Guidonia Montecelio si decide il sindaco, gli addetti sono certi che i numeri cambieranno. Alle cinque di

pomeriggio è già chiara l'aria, si andrà al ballottaggio con una geografia in effetti mutata, il voto amministrativo spinge i numeri in basso e in alto, il pressing dei candidati al consiglio porta a un altro scenario. Rubeis ottiene 19.471 voti (43,30%) con Forza Italia al 22.8% (10.167 voti), Fratelli d'Italia scende e va al di sotto delle aspettative con un 4,8% (2.166) che relega i ragazzi della Meloni sotto Ncd che sta al 5,6% (2.494 voti). Va bene la prima lista civica di Rubeis con 3.350 voti e il 7,5%, le altre due sono testimonianza, Scelta Popolare 814 voti, Ambiente e Cultura 347. I grillini crollano dal 29 al 16.2% in alcune sezioni il dato è lampante, molti cittadini hanno votato cinque stelle alle europee e centrodestra alle comunali. Aldo Cerroni si ferma al 3,56% e Ilaria Battistini dei Verdi allo 0,61%. L'altro sfidante al ballottaggio è Domenico De Vincenzi che

ha 3mila voti in meno del centrodestra, il Pd non esplode come alle europee ma si conferma anche nelle elezioni comunali il primo partito della città con il 25% (11.133 voti), la civica Futuro Comune sta sul 5.2% (2.346 voti), l'Udc poco sopra i mille con il 2.8% e anche qui gli altri simboli portano davvero poco. Sel 1,7%, Mid 0,6%, Idv 0,6%, Centro Democratico 0,5 e Psi 0,1%. Ecco il quadro consegnato dal primo turno. Il ballottaggio è un'altra competizione, un voto d'opinione sui sindaci, la scommessa da un parte e dall'altra è portare elettori alle urne. Incertezza sul possibile apparentamento di Cerroni, sul comportamento dei cittadini che hanno votato cinque stelle e sulla forza reale che i grandi delle preferenze metteranno in campo. L'otto giugno è voto d'opinione sui sindaci. gea.pe


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GUIDONIA MONTECELIO

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Come era facile prevedere, sarà il voto al ballottaggio di domenica 8 giugno a decretare la nuova maggioranza, il sindaco di Guidonia Montecelio per i prossimi cinque anni. Più o meno tremila i voti di differenza tra il candidato del centrosinistra Domenico De Vincenzi e l'uscente Eligio Rubeis. Un testa a testa in una campagna elettorale diventata al vetriolo. De Vincenzi, il centrosinistra al ballottaggio. Qual è la sua analisi del voto? Il raggiungimento di questo primo traguardo dimostra che la coalizione ha lavorato bene, che siamo riusciti a trasmettere fiducia agli elettori e che, a questo punto, è reale la possibilità di governare Guidonia. Da una prima analisi, devo comunque rilevare che il ballottaggio con il sindaco uscente dimostra innanzitutto un dato numerico che deve far riflettere: Rubeis infatti non è stato votato da sei elettori su dieci, il che dimostra che il governo di questa città è risultato indubbiamente deficitario rispetto ai bisogni dei cittadini. Dunque, è ancora campagna elettorale. Come sta procedendo la sua? Continua con più entusiasmo e voglia di fare. Siamo motivati, sappiamo di avere ottime chances per vincere su Rubeis che la campagna elettorale l'ha fatta a suon di lavori pubblici che non hanno copertura economica, dovendo però perlomeno rinunciare grazie alle nostre denunce, ai quattro concorsi pubblici. Un modo di governare e di presentarsi agli elettori che noi disconosciamo, che non ci appartiene e che vogliamo combattere con tutte le forze. Trasparenza e merito: sono questi i principi che legano e collegano i partiti della coalizione di centrosinistra. Guidonia può e deve cambiare: noi siamo lo strumento per riuscirci. Ambiente, sanità e lavoro. Chiariamo i progetti. Sull'ambiente sono stato chiaro sin dall'inizio. Subito la bonifica dell'area dell'Inviolata. Esattamente come era stato deliberato in consiglio comunale, una delibera che prevedeva la bonifica prima dell'inizio dei lavori di realizzazione dell'impianto di Tmb e della nuova discarica. Il problema non è solo ambientale. La questione si porta dietro la salute dei nostri cittadini Il candidato del Partito democratico Domenico De Vincenzi in lizza per il posto da sindaco di Guidonia Montecelio

Sarà necessario avviare l’opera di bonifica dell’Inviolata e fermare l’impianto

Il centrosinistra governa in Regione e al Parlamento, aprirò il dialogo con le istituzioni per utilizzare tutte le opportunità economiche per la città

Apertura della Casa della Salute con punto di primo soccorso, maggiore attenzione alla sanità

L’intervista

“Reddito di cittadinanza per i disoccupati” De Vincenzi: “Ecco il mio impegno da sindaco La città ha già bocciato Rubeis, sei elettori su dieci non l'hanno votato” perché ad oggi non è ancora dato sapere quale sia il livello di inquinamento delle falde acquifere sottostanti l'area della discarica. Immediatamente dopo la bonifica, bloccherò i lavori dell'impianto, perché di un Tmb e di un'altra discarica Guidonia non ha certo bisogno. Da sindaco, il primo intervento sulla sanità sarà l'apertura anche a Guidonia di una Casa della Salute. Un presidio sanitario dove i cittadini potranno rivolgersi per diagnosi e cure, ma soprattutto per il primo soccorso. Il lavoro è al centro delle mie preoccupazioni e quindi è il punto

focale su cui dovrà concentrarsi la mia amministrazione. Si dovrà agire in più di una direzione. Valorizzare e tutelare le risorse locali, a cominciare dalle cave, è indispensabile per non disperdere le potenzialità del territorio e salvaguardare tutti i posti di lavoro. Bisogna anche creare nuove opportunità attraverso politiche intelligenti e concretizzabili per offrire una speranza non solo ai giovani, ma anche ai padri, ai quarantenni e ai cinquantenni di oggi che rappresentano una larga parte di disoccupati. Nell'immediato però grazie alla filiera istituzionale che vede il centrosinistra al governo sia alla Regione Lazio che al Parlamento europeo, da primo cittadino aprirò il dialogo con le istituzioni per studiare e sfruttare bene e subito ogni opportunità economica e finanziaria. In questo senso, con i fondi messi a disposizione della Comunità Europea, si potrà lavorare a un progetto molto importante che darà ossigeno a tutti i disoccupati di Guidonia. Sto pensando a un reddito di cittadinanza che, nei prossimi giorni, verrà presentato in maniera completa e dettagliata ai cittadini.

I più votati del Pd Carusi e Di Silvio Il giovane consigliere: “Premiate le mie battaglie. Per il ballottaggio si riparte da zero a zero” Patrizia Carusi, prima votata con 947 preferenze ed Emanuele Di Silvio, secondo con 912 voti

Facce scure, volti sorridenti: urne senza pietà. Sono le preferenze a condire di sale una giornata – quella dello spoglio – con le percentuali dei sindaci a tenere col fiato sospeso. Il partito democratico dà lo scettro a Patrizia Carusi, prima degli eletti con 947 voti, “sono stata portata dalla Cgil” dice contenta mentre festeggia con pochi amici e subito dopo l'altra sorpresa: Emanuele Di Silvio a 912. Il consigliere va oltre ogni aspettativa. “Sono contento perché è la città che ha riconosciuto il mio ruolo, il mio impegno in questi anni a oppormi alle politiche di Rubeis. Questi voti sono per le mie battaglie, dai diritti dei pendolari al senso unico di via Roma. Sono soddisfatto dei risultati del Pd alle europee. Sul governo di Guidonia Montecelio con il ballottaggio siamo zero a zero, si riparte e De Vincenzi ha una squadra forte di persone giovani. Rubeis sappiamo cosa ha fatto: opere da taglio del nastro con determine da pagare e uffici bloccati perché non ci sono più soldi, tanto che ha dovuto mettere una tassa per coprire le spese effettuate”. In sei saranno eletti comunque vada. In terza posizione c'è Simone Guglielmo, per il vincenziano 857 voti, Paola De Dominicis 749 e il capogruppo uscente Rita Salomone con 742. Per gli altri, Ludovica Ludovici, Filippo Silvi, Giuseppe Saccà, Alessandro De Angelis, Pasqualino Rossi, Alfredo Maceratesi e Giorgio La Bianca le sorti si decidono al ballottaggio.


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venerdì 30 maggio 2014

Il ballottaggio si sposta in Procura

“Resterai disoccupato a vita” Cacciamani scherza ma ormai è giallo Pubblicata su facebook una conversazione privata tra il consigliere Ncd e un anonimo De Vincenzi invoca la magistratura. L'uomo di La Botte: “Una chiacchierata con un amico che gli è stata sottratta”. E va a denunciare GEA PETRINI “E allora sarai disoccupato a vita, prima il voto poi il lavoro amico”. Una “battuta” dice Augusto Cacciamani “utilizzata ad arte”, il consigliere uscente di Ncd da 1013 voti candidato per Rubeis chiama e richiama dopo che è esplosa la bomba sul web a metà mattinata. Una conversazione privata tra il patron di La Botte e un ragazzo col nome oscurato. E' la campagna elettorale che si infiamma: l'anonimo chiede lavoro e il politico gli fa intendere, solo pagando dazio alle urne. L'immagine di facebook impazza, nelle stanze è un moltiplicarsi di commenti e timori, Domenico De Vincenzi scatta subito e attacca il centrodestra di “voto di scambio, la magistratura intervenga per verificare”. Una bufera, e Cacciamani in serata si mette in auto con l'avvocato e va a denunciare tutti. La campagna elettorale finisce in Procura. Sono trascorse da poco le undici, sul profilo facebook dell'uscente sindaco c'è un'immagine pubblicata dallo staff: “Keep calm and Eligio Rubeis”. Appare un commento sotto, è l'immagine, la fotografia di una conversazione privata su facebook tra Augusto Cacciamani e un tal dei tali, il nome non si vede è oscurato.

► Il consigliere uscente Augusto Cacciamani usa il pugno duro sulla questione esplosa sul web e querela per diffamazione chi ha pubblicato la conversazione privata su facebook

A pubblicare è un profilo che ha tutta l'aria di un fake. Ma i contenuti incuriosiscono. Si capisce che è un pezzo preso da una conversazione più lunga, il consigliere parte con: “Perché?”. E l'altro: “No mi dà lavoro”. “E allora sarai disoccupato a vita, prima il voto poi il Il candidato del lavoro amico”. L'anoNuovo nimo non demorde: Centrodestra al centro di un caso “Fai dami subito lache sta voro poi io ti voto”. sollevando accese polemiche E Cacciamani: “Non credo proprio prima il voto”, l'oscurato è secco: “No”. Il consigliere si spazientisce: “Ciaooo”. Il saluto non sembra piacere all'anonimo: “Ciao tutti così fate per voti poi no se vede mai”. L'immagine chiude così, la data è del 13 aprile. Figurarsi, i telefoni bollono. Sulla rete il primo a commentare è Rubeis (o chi per lui): “Ma mi faccia il piacere, e vada a giocare da un'altra parte, se vuole le compro paletta e secchiello sempre se lei non scambia il gesto come il tentativo di toglierle il voto”. Ce l'ha con chi ha postato. Si solleva un polverone, nei commenti si parla subito di “voto di scambio”. Il ballottaggio avvelena. Il diretto interessato dopo un paio d'ore ricostruisce la vicenda, Cacciamani parte da un dato “è una strumentalizza-

zione politica” e poi spiega i fatti finiti nel ciclone di polemiche: “So di chi si tratta è un ragazzo della mia associazione di La Botte, un amico con cui ho chiacchierato quel giorno per un'ora sul messanger di facebook. Erano battute scherzose tra due che si conoscono bene. E' stata presa quella parte e non da lui. Ha lasciato il telefono e un'altra persona ha iniziato a parlare con me dal suo profilo e gli ha evidentemente sottratto quella parte per poi usarla oggi a dieci giorni dal ballottaggio”. Insomma, ci sarebbe un giallo bello e buono dietro il caso facebook diventato il tormentone del giorno. Ma non finisce qui. Fioccano sms allarmati da falchi e falchetti azzurri, “roba per cui perdere le elezioni” si sfogano nell'ansia. Cacciamani capisce la questione è diventata bollente. A metà pomeriggio telefona, dice di essere in auto con l'anonimo che non vuole apparire con la sua identità ma si presenta. Allora erano battute? Mario - nome di fantasia - sillaba teso una sola parola: “Sì”. Dopo pochi minuti batte un colpo il Pd, Domenico De Vincenzi: “Sono molto preoccupato per quello che sta succedendo, in queste ore, in città. Sul web, infatti, è stata pubblicata una conversazione tra il consigliere Cac-

ciamani e una persona coperta da anonimato che confermerebbe la voce che circola ormai da tempo in maniera sempre più circostanziata sul voto di scambio del centrodestra. Un fatto gravissimo sul quale deve indagare subito la magistratura e che, comunque, nell'attesa di una verifica, delinea intanto inequivocabilmente i metodi adottati da questa amministrazione”. A questo punto raccontare la propria versione, non basta. Sono le otto passate di sera quando Cacciamani chiama di nuovo, è sempre in automobile ma stavolta con l'avvocato Daniele Fabi direzione polizia. Cacciamani va a querelare per diffamazione chi ha pubblicato la conversazione su facebook e per calunnia tutti quelli che hanno commentato parlando di voto di scambio. “La denuncia – dice l'avvocato – riguarderà anche chi avrebbe sottratto dal telefono dell'altra persona coinvolta una conversazione privata poi diffusa senza il consenso degli interessati”. A De Vincenzi non replica, “invece di fare comunicati Cacciamani risponderà solo con atti ufficiali alla Procura della Repubblica. Se anche gli altri hanno elementi per farlo procedano ma non ne hanno”. Dieci giorni da paura e delirio a Las Vegas.

Rivolta di Ncd contro Di Palma

Tortora più cinque: “Chiediamo incontro a Rubeis” In gioco la Giunta in caso di vittoria. La maggioranza del partito non vuole il ritorno dell'assessore uscente all'Ambiente Giornata da incorniciare per Ncd. Mentre Augusto Cacciamani è preso dal giallo di facebook, i colleghi del Nuovo Centrodestra producono documenti politici. Il partito si agita e prende forma, l'assessore uscente Antonio Tortora (694 voti) con altri cinque candidati si uniscono per aderire al progetto del ministro Lorenzin e togliere di mezzo l'idea che il capo del partito a Guidonia Montecelio sia Andrea Di Palma. L'assessore uscente all'Ambiente secondo le indiscrezioni sarebbe pronto in caso di vittoria di Rubeis a chiedere il ruolo da vicesindaco e comunque di tornare in Giunta. Proprio in quel caso – architetto al comando – Ncd avrà in assise Tortora e il primo della lista Cacciamani legato a Di Palma. Niente però può essere dato per scontato,

tanto più che Di Palma dal voto non è passato. Fibrillazioni pre ballottaggio, messaggi al sindaco affinché prenda atto che lo scenario è da rivedere. Si muovono dopo una campagna elettorale che ha creato altre distanze. Antonio Tortora, Simona Casavecchia, Michele Bianco, Sabrina Fecchio, Filly Pagano, Fabio Principi hanno deciso di “riconoscersi nella posizione politica e programmatica assunta dal ministro Beatrice Lorenzin, volendo sostenere la stessa linea anche nel comune di Guidonia Montecelio. Al fine di potersi attivare da subito nel raggiungimento di tale obbiettivo si attende un incontro urgente con il candidato sindaco Eligio Rubeis per verificare la possibilità di condividere tale percorso”.

In alto Antonio Tortora e alla sua sinistra Simona Casavecchia, con la quale l’ex assessore si è candidato in ticket. Sotto Michele Bianco della medesima lista Ncd


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GUIDONIA MONTECELIO

venerdì 30 maggio 2014

L'opposizione ci sarà, dura e incisiva. I cinque stelle di Guidonia Montecelio si concentrano sulle prospettive, nessun accordo – come ovvio – per il ballottaggio e la consapevolezza di aver incassato “un buon risultato” considerando le condizioni di partenza. Ma i voti dei pentastellati sono crollati tra le europee e le contestuali amministrative, andando in molte zone al centrodestra. Un dato che Sebastiano Cubeddu, avvocato candidato sindaco spiega con i meccanismi locali vecchio stampo. Più di 7mila voti e il 16.27%, i numeri usciti fuori dallo scrutinio del lunedì relativi alle comunali. La notte precedente le schede hanno raccontato un'altra Guidonia, per le europee i cittadini hanno dato al movimento grillino il 29%, 5mila voti in più, un dato superiore di molto a quello nazionale. “Pensando che è la prima esperienza dei cinque stelle alle amministrative in questa città diamo una valutazione positiva – commenta Cubeddu – dovremmo essere presenti con due o tre consiglieri una garanzia in termini di controllo e di azione. Continueremo il lavoro già iniziato ma dall'interno. Abbiamo notato nei dati la differenza tra le europee e le comunali, e il voto al centrodestra: è una grande contraddizione che si spiega con i condizionamenti locali legati alla vecchia cultura politica dei rapporti, a un sistema relazionale condizionato. Siamo di fronte a un'amministrazione uscente che per cinque anni si è concentrata in interventi più esteriori che sostanziali, per non parlare dei concorsi sotto elezioni. Sono situazioni condizionanti. Noi non abbiamo speso nulla per la campagna elettorale e

I numeri delle urne

Dalle Europee alle comunali, i cinque stelle dimezzano i voti Cubeddu: “E' colpa dei condizionamenti locali Ma la nostra prima esperienza è positiva faremo un'opposizione vera” Serenella Di Vittorio è la numero uno della lista ELEZIONI EUROPEE

Serenella DI VITTORIO

29,01%

313 preferenze

Una domenica di sorrisi, abbracci e qualche calcio nel pallone per gli amici e i membri dell’associazione Atlantide, che lo scorso 25 maggio hanno partecipato e collaborato al Torneo di calcio a 5 in memoria di Patrizio Recchia nel campetto di Giardinetti a Roma. Una piccola trasferta per i ragazzi di Andrea Galasso che è motivata da un profondo significato: “La volontà di unire il torneo alle attività della nostra associazione è sorta

Serenella Di Vittorio candidata grillina al consiglio comunale di Guidonia

12.459 voti ELEZIONI COMUNALI

16,27%

Giuliano SANTOBONI

281 preferenze

7.316 voti

Continueremo la strada intrapresa ma questa volta dall’interno. Non abbiamo speso nulla per la campagna elettorale e avere tre consiglieri con una sola lista è già un buon segnale

Cerroni, trattative in corso Si discute di apparentamenti per il ballottaggio: “Sono aperto al dialogo con tutti e due i candidati” Retroscena sull'eventuale intesa con Rubeis

Sebastiano Cubeddu era candiadato a sindaco con il Movimento Cinque Stelle a Guidonia

La rivoluzione arancione è iniziata con quei 1600 voti, Aldo Cerroni è “abbastanza soddisfatto”, il risultato non è da champagne ma il progetto è solo all'inizio. Tra i propositi e il radicamento territoriale inutile nascondere che l'attenzione sia sul ballottaggio. Il moderato a capo della civica è “disponibile al dialogo” con gli sfidanti in gara. Il 3,56%, cioè 1.601 voti, tra i nomi prende più consensi Mauro De Santis, 317 schede per l'ex consigliere. Le tabelle non brillano ma con la tensione da secondo turno Cerroni è il sorvegliato speciale. L'ex ragazzo che aveva il manifesto della Dc attaccato in camera, commenta gli esiti con realismo e speranza: “Sono abbastanza soddisfatto considerando che la lista è la più giovane in termini anagrafici e politici, presto già dalla prossima settimana ci struttureremo con un coordinamento in ogni quartiere”. Nessun brivido da una campagna elettorale “dai toni bassi” che la lista di Cerroni ha voluto giocare sulla categoria del futuro “non andando a discutere del passato”. Se questi 1.600 voti possano andare a De Vincenzi o Rubeis è il terno al lotto di queste ore, nonostante

avevamo una sola lista, quindi poter avere tre consiglieri è un bel segnale”. Oltre al candidato portavoce, ci sono i primi più votati della lista: Serenella Di Vittorio (316 preferenze) e se entrasse il terzo Giuliano Santoboni (281 voti). “Potrebbe esserci un problema nei conteggi che farebbe scattare o meno un altro seggio, attendiamo l'esito della relazione del magistrato ma faremo ricorso solo nel caso di una lesione, altrimenti non c'è interesse ad agire. Al ballottaggio non sosterremo nessuno perché contestiamo le candidature come abbiamo fatto in campagna elettorale, non è una decisione di indeterminatezza ma di opposizione al sistema”.

le indiscrezioni diano i particolari di un possibile accordo col centrodestra, Cerroni ribadisce di essere aperto a qualsiasi opzione: “Parleremo se vorranno con tutti e due gli schieramenti e valuteremo in base ai programmi, all'accoglimento delle nostre idee, agli organigrammi. Nessuno ci soddisfa a pieno, altrimenti non avremmo valutato di partire con un nostro percorso ma siamo aperti al dialogo. Io per prima cosa chiamerò Sebastiano Cubeddu, anche per la prospettiva”. L'eventuale apparentamento avrebbe conseguenze sugli altri partiti minori della coalizione, se Rubeis e Cerroni dovessero stringere l'accordo formale in caso di vittoria la lista civica del sindaco perderebbe un consigliere, il posto andrebbe al giovane avvocato. Ostacoli che secondo le indiscrezioni sarebbero già superati, con promesse di assessorato per il terzo degli eletti escluso Mario Proietti, per ora però non c'è nulla di deciso, Cerroni ricorda che le scelte arriveranno a ore: “Devo attendere le proposte, e come è lo spirito della nostra squadra che si è caratterizzata per non avere frizioni e coppie scoppiate, decideremo insieme”.

Un goal per l'Africa, sport e solidarietà “Successo per il torneo Patrizio Recchia, associato ai progetti di Atlantide di comune accordo. Già l’anno scorso, la famiglia di Patrizio Recchia aveva deciso di finanziare parte di “Tutti sotto un tetto”, il progetto che ha permesso la costruzione di ostelli a servizio di bambini e adulte in zone remote del Kenya. Silvia e Alfredo, i figli di Patrizio, e Vera,la moglie, sono ormai parte integrante di Atlantide”.

Giunta alla sua quinta edizione l’iniziativa sportiva ha permesso di raccogliere un ottimo risultato: “Grazie al torneo, il progetto “Un Goal per l’Africa” si avvicina al completo finanziamento del pozzo d’acqua potabile per la scuola di Korando in Kenya.raccontano con soddisfazione ed entusiasmo- Mancano meno di 400 euro e poi potremo partire di nuovo per dare il via ai lavori”. c.l.


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GUIDONIA MONTECELIO

venerdì 30 maggio 2014

Il Signore delle Preferenze Bertucci sciocca Forza Italia: 1.714 voti e la partner Anna Maria Vallati è seconda con 1.650. Sbaragliati i lombardiani e l'Opa è sulla leadership del partito Il derby ex aennino non c'è mai stato. Così raccontano le urne. Marco Bertucci è il più votato di Forza Italia e di tutte le liste, una cifra che fa tremare i polsi anche ai più avvezzi all'imprevedibile politica. Con 1.714 preferenze sbaraglia avversari interni, a cominciare dai “cugini”, i neri che gli sono stati col fiato sul collo si fermano al quarto posto. Una prova muscolare nei confronti del sindaco che non piazza nessuno dei suoi nell'olimpo degli eletti certi. “Sono le primarie” scherza al telefono perché la felicità è doppia, subito dopo c'è la sua partner Anna Maria Vallati con 1.657 voti. E degli scandali di Atac chi si ricorda più, i cambi di partito tra Berlusconi e Alfano poi non hanno nemmeno intaccato la volata bertucciana che raddoppia (e va su) rispetto agli 800 voti del 2009. Le europee se le è giocate a Guidonia Montecelio per le comunali con gli hashtag e i manifesti di una campagna elettorale degna – in quanto a risorse e sforzi – a quella di un sindaco. Sono i dati delle preferenze di Forza Italia a essere

molto alte certo, sintomo di una politica di gestione che ha portato frutti. C'è di più. La competizione interna era per la prospettiva. Un'Opa quella di Bertucci sulla leadership del partito. Come ci sia riuscito – nelle pieghe di un potere reale esercitato per cinque anni dai Lavori Pubblici – è il risultato di operazione politiche azzeccate. Intanto l'abbinamento con la Vallati che è riuscito alla perfezione al punto di farla schizzare al secondo posto. Leali nel ticket, la seconda è moglie del consigliere uscente Pietro Scrocca. Voti ai quali si sono aggiunti quelli di un altro ex che non si è ricandidato con l'impegno però di essere portato in Giunta in caso di vittoria. Maurizio Neri ha fatto entrare perbene Bertucci-Vallati a Colleverde. Sommando, rimangono circa quattrocento voti – per arrivare a 1.714 – che sono della cre-

Alcuni momenti della festa in piazza improvvisata da Marco Bertucci nella foto accanto, insieme ad Anna Maria Vallati. Nella foto sopra il candidato da 1.700 voti insieme alla famiglia

Sassano è il terzo di Forza Italia E Marini va fuori dal podio Risultato a sorpresa: il Presidente con 1.239 voti è nella rosa dei sicuri, vince tra squali e falchetti. Fuori i rubeisiani. “Vittoria di una linea politica” “Non supererà gli 800 voti”. Il motivetto circola nel quartier generale di Rubeis. E la sorpresa nella battaglia senza precedenti consumata nell'olimpo di Forza Italia è Stefano Sassano: 1.239 voti guadagnati senza migliaia di euro, pochi strumenti da gestione quotidiana, una linea politica spesso critica con il sistema dell'architetto, la debolezza una sì, quella di non aver imbroccato un ticket forte come i colleghi. Il Presidente è terzo dopo Bertucci e Vallati, tra gli eletti certi, in una notte di fuochi incrociati sorpassa Marini scansato fuori dal podio. Come il cerchio magico del sindaco. “E' un ottimo risultato, è stata premiata la linea politica che ho tenuto in questo mandato”. Insieme a lui il gruppo, i consiglieri uscenti Maurizio Massini e Gianni Tuzi non si sono ricandidati e lo hanno sostenuto. Una scelta conservativa in un contesto ostile in cui le componenti più forti hanno chiuso coppie ferree. Bertucci con la moglie di Scrocca, e Marini con la figlia di Cipriani, la solare Veronica. Non è riuscito Sassano e questo è bastato agli avversari interni – tranne alcuni – a darlo per finito. Quando con lo spoglio sono usciti fuori i voti, i numeri salgono. La scommessa è capire quanto. A tarda sera tolti i bertucciani, si veleggia nell'incertezza. La Marianna De Maio sale sopra le mille preferenze, 1077, poco sotto l'altro rubeisiano Michele Venturiello 906. A mezzanotte è chiaro, non sono sufficienti per stare nel fortino sicuro dei quattro eletti. Rubeis o De Vincenzi che sia. E il riflettore si sposta: Marini, Cipriani, Sassano. I forzisti neri hanno combattuto con i denti, cene, incontri ed elenchi per prendersi due posti certi, con il consigliere di Colleverde possibilmente al secondo. “Una

sfida tutta mediatica” ha ripetuto spesso il capocomponente Mauro Lombardo, ma molto vera. Sindaci futuri, assessorati che saranno, sorti personali. In gioco c'era tutto. E' l'una passata di notte quando Sassano sorpassa Marini. Manca solo una sezione – a quel punto – la 60 di Marco Simone. Il Presidente è con gli stretti intorno a un tavolo, l'altro è al comitato di Rubeis. Il sito aggiorna i dati. Arriva l'ultimo numero e Sassano si conferma al terzo posto, supera di una ventina di voti l'ex aennino. La Cipriani con 1202 preferenze è quinta, quindi a rischio. L'analisi del voto – come da rito – cambia di stanza in stanza. E c'è chi liquida la prestazione elettorale di Sassano con la somma dei voti di Massini e Tuzi. Ma portare consensi quando non si è candidati in prima persona non è la stessa storia. Senza contare che gli straordinari – come li definiscono – risultati dei lombardiani sono il frutto di un'altra somma. Marini che ha avuto l'appoggio di Ferrigno – candidato nel 2009 – nonostante il suo sostegno cresce solo di 80 voti nel fortino di Colleverde, e di 50 a Marco Simone dove ha seminato in lungo e in largo tra associazioni e comitati. La differenza per lo sconfitto del derby con Bertucci l'ha fatta Ernelio Cipriani con le sue 600 preferenze, frutto di quel lavoro senza sosta che il vicesindaco ha profuso per lo sport e il demanio, “ha fatto il sindaco” dice spesso un commentatore parlando di “Cip”, dei suoi rapporti con i cittadini. Se i numeri contano, il posizionamento di Sassano è la vittoria di un percorso politico originale ma non sempre lineare. Per l'antagonista di Rubeis si apre adesso la nuova scommessa. Non farsi isolare.

scita personale e politica di Bertucci. Lunedì pomeriggio a Guidonia Montecelio non fiata una mosca, i candidati girano per i seggi con i foglietti in mano in cerca di dati, i comitati sono zeppi, umori frenati. Sono le sette o giù di lì che via Mario Calderara è invasa, magliette, grida. Partono le auto con le bandiere. Clima da campionato. E' Bertucci con il suo clan che va nella piazza del Comune. Loro già lo sanno, i voti sono 1.700. Ed è la giornata d'oro. La conquista del nord est si completa a Sant'Angelo Romano dove è sindaco la cognata. La Vallati è contenta, lui si fa fotografare con la famiglia, volano tappi di bottiglia. E intanto ancora non si sa che accadrà. “E' un risultato che non è mio ma del gruppo, dei tanti ragazzi che hanno collaborato, i giovani dell'associazione Impegno Coerenza Passione, di Anna Maria, dell'assessore uscente, di Neri e Scrocca. E' una forte assunzione di responsabilità che affrontiamo sereni”. Le giornate con Gianluigi Marini e i lombardiani a contendergli i primi due posti sono già un ricordo.

cronaca ► Aggressione

al commerciante di frutta, arrestati due 20enni

Cara è costata la reazione al furto di qualche frutto dalle cassette di via dell’Unione ad un fruttivendolo originario del Bangladesh, che si è visto aggredire dai due ladri con un tirapugni. I ragazzi, un romeno e un italiano entrambi ventenni hanno ferito il commerciante del centro di Guidonia, causando una settimana di convalescenza. Arrestati dagli agenti del commissariato di Tivoli e Guidonia, l’accusa per loro ora è di rapina e lesioni, per ora però restano ai domiciliari in attesa della convalida dell’arresto.


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GUIDONIA MONTECELIO

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La novità

Guidonia Sport Village per l’estate in città Dal 7 giugno prenderà vita l'area attrezzata al campo sportivo Attività, eventi e maxischermo per i mondiali di calcio CAROLINE LATINI A vedere il progetto vien quasi voglia di disdire la prenotazione per le vacanze. Quest’estate Guidonia sarà centro nevralgico dello sport per il territorio del nord est romano, grazie alla manifestazione Guidonia Sport Village, ideata e coordinata dalla Si.S.Com di Luciano Centrone. Due mesi di attività fisiche dedicate alla cura del corpo e della mente, dal 7 giugno all’8 di agosto, grazie ad una vasta e iper attrezzata area all’interno dello stadio comunale, in via del Campo sportivo. “E’ da tempo che sogno di portare nella mia città un evento di questo valore – racconta l’ideatore che dal ‘97 si occupa di convegni e manifestazioni in tutta Italia sono molto orgoglioso del risultato e della partecipazione attiva delle realtà sportive della nostra zona. Il nostro obiettivo è quello di dare risalto a tutti gli sport, promuovere le eccellenze sportive del territorio e avvicinare la cittadinanza anche a quelle realtà considerate erroneamente minori, senza dimenticare lo spazio per la ristorazione, lo svago e la cultura”. Articolato in

Nella foto Luciano Centrone, organizzatore della manifestazione estiva. Accanto una piantina delle aree del Guidonia Sport Village

► L’obiettivo è quello di dare risalto a tutti gli sport, anche quelli considerati erroneamente minori

► Un maxi schermo darà a tutti la possibilità di seguire gratuitamente le partite dei Mondiali di calcio 2014

20 aree di colori diversi, il villaggio sportivo permetterà ai cittadini di potersi misurare con tantissime attività: dal basket al beach volley, passando per l’arrampicata sportiva, la scherma, il pin-pong e il calcio balilla, il calcio a 5, una piscina, il ring per le arti marziali e prepugilistica, il tiro con l’arco, trx, il tiro con carabina e pistola compressa e il mini tennis. Tre aree invece saranno interamente adibite al fitness e una postazione allo spinning. Non mancheranno gli spazi di ristoro con area food coperta, stand espositivi, un garden relax e persino una postazione fissa dell’osservatorio Inaf per scrutare le stelle con gli esperti dell’istituto di astrofisica. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai più piccoli, con aree ludico didattiche e l’organizzazione di veri e propri campi estivi per bambini dai 4 ai 14 anni, articolati con l’obiettivo di avvicinare i giovani ad ogni sorta di disciplina sportiva. Nel corso dei due mesi, inoltre, si terranno eventi sportivi specifici che attireranno i riflettori sulla Città dell’Aria. Il primo in ordine di tempo è la competizione Mma Worldwide tournment, dedicata agli sport da combattimento, il 14 giugno. Grande attesa anche per il torneo calcio a 5, in memoria di Daniele D’Alessandro e le serate della Sport Dance School. Ma l’attrazione clou resta di sicuro quest’anno la possibilità di seguire tra un’attività e l’altra le partite dei mondiali di calcio in Brasile, grazie ad una tensostruttura in grado di ospitare fino a 500 posti a sedere, completamente gratuiti. Non c’è tempo per la noia.


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TIVOLI

venerdì 30 maggio 2014

L’8 giugno sarà Chioccia contro Proietti

Ci vogliono i supplementari Al voto il 74,78% dei tiburtini, dieci i punti percentuali che separano gli sfidanti ANNA LAURA CONSALVI Tutto come previsto. La campagna elettorale meno avvincente degli ultimi anni è destinata a durare per un’altra manciata di giorni. Il primo turno, come era facile immaginare data la quantità dei candidati a sindaco, non è bastato e alle urne si ritornerà l’8 giugno. A sfidarsi saranno Manuela Chioccia, la candidata scelta dal Partito democratico e da una cordata di civiche andate in suo appoggio, e l’armata di Giuseppe Proietti, “l’uomo della cultura” che alla fine ce l’ha fatta e ha sfangato la manche di maggio. A separarli sono parecchi punti percentuali: dati alla mano la prima ha portato a casa il 36,87% dei consensi contro il 26,80% dello sfidante e tra un paio di domeniche tutto può ancora succedere. Il risultato del ballottaggio è una sorpresa e gli equilibri, complici gli apparentamenti più o meno alla luce del sole, hanno la capacità di rovesciare o consolidare quello che è stato guadagnato. Alle 20 di lunedì con il 74,78% dei tiburtini andati alle urne, la faccenda si era delineata e gli sfidanti hanno rilasciato i primi commenti a caldo. “La nostra coalizione è stata la più votata dai tiburtini, a larga maggioranza. Ci sorprende, invece, il calo registrato dal Movimento 5 Stelle tra le europee e le comunali.

Manuela Chioccia

Carlo Caldironi

Giuseppe Proietti

Massimiliano Iannilli

Laura Cartaginese

Marco Innocenzi

36,87%

26,80% 15,80%

10,88% 7,64% 2,41%

- ha dichiarato Chioccia - Intanto ringraziamo tutti quei cittadini che ci hanno accordato la loro fiducia perché, stanchi di una città senza prospettive, sporca, spenta,

È andata male su tutta la linea. Questa è la sintesi dell’analisi post voto per il centrodestra tiburtino che incassa uno dei risultati peggiori di sempre e per cui inizia una fase di riflessione in attesa di sapere cosa fare nei giorni che verranno. Forza Italia è il terzo partito della città ma con una percentuale che fa paura, l’8,86%, lontano anni luce dal Partito democratico, che invece si attesta sul 25,37%. La lista degli esclusi eccellenti è lunga come non mai e le domande da porsi ora sono parecchie. A non farcela dalle parti degli azzurri è anche il coordinatore locale, Vincenzo Tropiano, che si è sobbarcato il compito di traghettare una nave divisa da attriti e rancori, su tutti quelli dell’ex sindaco Sandro Gallotti, l’unico che lunedì con tutta probabilità a urne chiuse ha festeggiato. L’ex assessore al Turismo e alle Attività Produttive ha portato a casa sua 372 voti, con cui indipendentemente da chi sarà il nuovo sindaco, non si entra. Male pure un altro ex Franco Poggi, fermo a 108. Delude parecchio Alleanza per Tivoli con il suo 4,85%. Solo Marino Capobianchi potrebbe farcela a varcare la soglia di Palazzo San Bernardino, gli altri, tutti pezzi da novanta ed abitanti storici del parlamentino comunale, come Antonio Pisapia, Dino Romiti e Dino Di Biagio, staranno fermi un giro. In totale i voti racimolati sono stati davvero pochi, segno che qualcosa Uno scatto della non è andato e che comunque gli elettori candidata di sono cambiati. Cifre dimezzate anche per Forza Italia Laura Ncd, con Ettore Tirrò bloccato a 266 voti e Cartaginese mentre vota alle uno dei signori delle preferenze, Enzo Peelezioni che trini, sceso a 113. Anche gli eroi cadono. l’hanno vista sconfitta In questo bailamme di risultati decisamente

In alto i due contendenti al ballottaggio: Manuela Chioccia e Giuseppe Proietti. Sotto gli eliminati al primo turno: da sinistra Laura Cartaginese, Carlo Caldironi, Massimiliano Iannilli e Marco Innocenzi

hanno visto nel nostro programma una concreta possibilità di rinascita per Tivoli. Noi siamo convinti di poter riaccendere la nostra città e la fiducia di migliaia di elettori ci

accompagnerà per queste due settimane che ci separano dall’8 giugno”. Senza voce Proietti, causa laringite, che ha lasciato il suo commento sulla bacheca facebook del comitato elettorale: “Un grazie, di vero cuore, alle migliaia e migliaia di elettori che hanno dato fiducia alla coalizione dei movimenti civici e della società civile. Ora andiamo al ballottaggio, domenica 8 giugno. Chiederemo ai tiburtini di aiutarci a tradurre in realtà le loro speranze per una Tivoli più vivibile, più attiva, più umana, più attenta ai bisogni delle persone, più vicina ai più deboli". E gli altri? Al terzo posto si è

piazzata una furibonda Laura Cartaginese che ha agguantato un 15,40% poco gradito o forse semplicemente poco atteso. La donna che portava l’onere e l’onore, forse più il primo, di resuscitare il gruppo che ha lasciato la guida del palazzo comunale prima del tempo, ha preso male l’esito elettorale che ora lascia aperto un interrogativo di peso: che si fa al prossimo giro? In questi giorni i forzisti, guidati da Vincenzo Tropiano, si incontreranno per stabilire la strategia, con una certezza: o si cambia qualcosa o i tempi bui dureranno ancora per molto. Delude anche il risultato dei grillini di Carlo Caldironi, su cui i bookmakers locali avevano scommesso parecchio, tanto da ipotizzare un testa a testa con i democratici. Niente di più lontano dalle aspettative. I pentastellati hanno incassato un risicato 10,88% lasciandoli con l’amaro in bocca. Bene è andata invece l’ “operazione Iannilli”. Il professore porta in quel di Villa Adriana, sede del comitato elettorale figlio della girandola di incontri che hanno caratterizzato la sua campagna, una dote che vale il 7,64% e la certezza di entrare in consiglio con la pioggia o con il sole. Ultimo Marco Innocenzi e la sua Fratelli d’Italia con il 2,41%, per lui dopo anni non si aprirà la porta di Palazzo San Bernardino.

L’ira funesta di Laura Cartaginese

“Sconfitta dall’accordo tra Proietti e M5S” La candidata del centrodestra si scaglia contro i due outsider: “Auguro loro di ottenere quello che meritano tra 15 giorni” Il gruppo ai minimi storici registra il crollo di Alleanza per Tivoli difficili da digerire il commento della candidata è stato tutto per Giuseppe Proietti e Carlo Caldironi, rei, secondo la Cartaginese, di aver sancito un accordo sotto banco per aiutarla a perdere: “Si è trattato di un accordo vergognoso. Grillo urlando ha professato una politica antisistema, rivendicando un ruolo di integerrimi controllori degli schieramenti bipartisan. Oggi assistiamo alla svendita dell'ideale grillino, non solo doppiato in Europa dal PD, ma pronto al voto di scambio con liste civiche infarcite di voltagabbana e politicanti di vecchia data fuggiti o scacciati dai propri partiti. Tivoli è stata teatro di un accordo che ha portato Proietti al ballottaggio con voti racimolati da chi professava di voler combattere questo modo di far politica. In alcuni seggi sono risultati segnati i simboli, solo quelli, delle civiche, quasi come fosse un partito nazionale. Un fatto straordinario, mai accaduto prima e impossibile da preventivare se non previo accordo. Vittime dei loro stessi timori, i rappresentanti delle Civiche si giocano ora una partita quasi alla pari. Auguro loro di ottenere quello che meritano tra quindici giorni".


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TIVOLI

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Più di 5 milioni di euro al comune

Stangata Tasi, aliquote al massimo La prima tranche si paga entro il 16 giugno. Per Tivoli il tasso è del 2,5 per mille ANNA LAURA CONSALVI Si chiama Tasi ed è il Tributo per i servizi indivisibili e anche in questo caso il comune ha l’onere di dover determinare le aliquote, cosa che a Tivoli è successa qualche giorno fa. Non si tratta, come è facile intuire visto il tema trattato, di buone notizie, visto che per i cittadini della Superba il tasso è il massimo consentito dalla legge, ovvero il 2,5 per mille. Un ulteriore gabella per i contribuenti che nasce per coprire alcune necessità: spese per la tutela del patrimonio artistico e culturale, per l’illuminazione pubblica, per i servizi a carattere socioassistenziale, protezione civile e verde pubblico, manutenzione strade e pubblica sicurezza. Insomma si paga per alcune cose bene precise, ma si paga. Resta chiaramente anche la voce Imu (Imposta municipale propria) con le aliquote già stabilite in passato: il 10,6% per la ordinaria di base, il 5% ridotto per l’abitazione principale e il 2% per i fabbricati rurali ad uso strumentale. Atti alla mano, la delibera di consiglio comunale numero 9 del 2014, firmata chiaramente dal commissario prefettizio, Alessandra de’ Notaristefani di Vastogirardi, il gettito previsto per le casse municipali è 5 milioni 733mila euro, mentre il totale dei costi dei famigerati “servizi indivisibili” sopra citati è di 17 milioni 985mila euro, con un tasso di copertura del 31,9%.

Niente liquidazione per Tivoli Forma, in arrivo un contributo dalla Provincia Il buco da 46mila euro sarà coperto direttamente dalle casse di Palazzo Valentini Buone nuove per Tivoli Forma srl. Dopo i problemi economici delle ultime settimane, con 46mila euro di passivo registrate nell’ultimo bilancio, la municipalizzata che si occupa di gestire i corsi di formazione professionale può tirare un sospiro di sollievo grazie ad 80mila euro in arrivo

Assistenza a rischio, stipendi a singhiozzo per 30 dipendenti Domiciliare, tardano ad arrivare i pagamenti dal comune. Bernardini: pronti allo sciopero di Elisabetta Di Maddalena

dalla Provincia di Roma. Si tratta di un contributo ulteriore scaturito dall’aumento del numero di studenti iscritti, passato da 23 a 25 per aula nell’anno scolastico 2013-2014, che quindi può essere iscritto nel documento finanziario da approvare. Una manna dal cielo per l’azienda che

rischiava di dover avviare la procedura fallimentare. Il municipio cittadino, infatti, era stato chiaro: dopo la ricapitalizzazione dello scorso anno altri soldi non si possono dare, concetto ribadito proprio qualche giorno fa a margine della comunicazione del Edm passivo.

I problemi sono iniziati nel mese di maggio con i primi ritardi degli stipendi per i trenta lavoratori della Proximus-Valcomino, cooperativa sociale che ha vinto la gara dell’assistenza domiciliare a Tivoli, oggi però la faccenda è più complicata e il rischio concreto è che arrivi nelle loro tasche solo il 20% di quanto dovuto. A lanciare l’allarme è la Uil Fpl dalla voce del segretario Sandro Bernardini: “Ci stanno giungendo sempre più insistenti voci secondo le quali a giugno i lavoratori riceveranno solamente il 20% dello stipendio a causa del mancato pagamento del Comune di Tivoli – dice, e continua - La somma rimanente la percepiranno solo se entro questo periodo il Comune manterrà la promessa di pagare una parte del debito che ha nei confronti della cooperativa. Una situazione al limite che non possiamo più tollerare”. Intanto, mentre da Palazzo San Bernardino fanno sapere che stanno cercando di mettersi in regola con i pagamenti, i dipendenti si preparano a dichiarare lo stato di agitazione, a margine dell’assemblea che si terrà il 9 giugno. “In quella occasione decideremo le azioni da adottare, a partire dallo stato di agitazione di tutto il personale, oltre a prevedere immediate azioni di protesta sotto la sede comunale”, conclude Bernardini.


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TIVOLI La squadra non si cambia parola di candidato a sindaco. Non ci sono possibili apparentamenti all’orizzonte per Manuela Chioccia e Giuseppe Proietti, che dunque confermano la compagine che li ha portati a sfangarla al primo turno. Nessuno spazio per ulteriori chiamate anche se una sirena pare faccia gola a tutti. Lui è Massimiliano Iannilli, il professore scelto da “La Città in comune” e “L’altra città a sinistra” per questa tornata elettorale, l’unico tra i loro candidati che sicuramente avrà un posto in consiglio. Protagonista di un au-

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Niente apparentamenti, ma il pensiero stupendo resta Iannilli I due candidati a sindaco confermano la volontà di non imbarcare nessuno degli sconfitti. Sia Chioccia che Proietti sottolineano però la comunione di intenti con il professore tunno incandescente per il centrosinistra tiburtino e di un inverno ancora più frizzante, il gruppo in prima battuta aveva messo sul tavolo la possibilità di tentare la roulette, almeno sulla carta, delle primarie di coalizione. La faccenda però,

come è noto, è finita con un nulla di fatto e le liste con dentro pezzi di Partito democratico, lo stesso Iannilli ma anche il transfuga Luigi Di Dio e l’ex consigliera Manuela Ielo, Sel e Rifondazione Comunista, la battaglia l’hanno fatta da soli portando

a casa un buon risultato. Un tesoretto che ad oggi frutta una sola sedia, ma che in caso di cambi repentini di programma potrebbe far salire il bottino di un paio di punti. Fatto sta che alla fine tutto resterà com’è, visto che né da una parte né dall’altra

ci sono segnali di apertura, almeno in questa direzione. “Noi non facciamo apparentamenti ma un appello a tutti i moderati. La coalizione di Iannilli ha dentro molti amici e ci sono parecchi punti di condivisione tra i nostri programmi per vicinanza naturale”, dice Chioccia. Sulla stessa linea il competitor Proietti: “All’inizio di questi percorso eravamo in sintonia con Iannilli e ancora lo siamo per obiettivi ed etica politica comune. Non faremo apparentamenti ma invitiamo tutti ad andare a votare scegliendo a ragion veduta”. La corsa è partita.

Lite da ballottaggio

Chioccia-Proietti, far west tra i candidati Violenta rissa giovedì in un bar, protagonisti Fontana e un esponente della lista “Cambiamo Tivoli”. Il tafferuglio si è concluso al pronto soccorso dell’ospedale Metti un ballottaggio, un bar, due candidati e il pronto soccorso di Tivoli. Cosa ottieni? Una scena degna del miglior film western consumatasi in pieno giorno con protagonista Alessandro Fontana, primo degli eletti del Pd e segretario cittadino, accompagnato dalla famiglia, moglie e figlie, e un candidato della lista civica “Cambiamo Tivoli”, una delle otto a sostegno di Giuseppe Proietti. La lite, scaturita da una serie di battute sfociate nell’aggressione, è stata ricostruita in maniera diversa dalle due forze politiche coinvolte con un finale unico che li ha visti terminare la giornata in direzione San Giovanni Evangelista. “Fontana

e i famigliari sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso, dimessi con una prognosi che varia tra i 10 e i 15 giorni. Come me, anche la mia coalizione aveva tenuto un atteggiamento di alto profilo ed esclusivamente propositivo nell’interesse della nostra città nonostante i ripetuti attacchi subiti da diversi candidati delle liste di Proietti che, utilizzando i social network, per oltre un mese hanno orchestrato una vera e propria macchina del fango tesa a screditare me e la mia compagine con accuse ed illazioni mai supportate da atti o documenti. Dalle parole “scritte”, però, si è passati ai fatti e questo, ribadisco, non è tolle-

Da Fontana superstar a Leonardi, Petrini e Di Giuseppe, ecco il consiglio che verrà Il segretario del Pd tiburtino conquista il titolo di mister preferenze Garantita la “quota giovani” per chi vince e per chi perde Alla fine ce l’ha fatta a registrare il suo record personale. Lui, Alessandro Fontana, ex capogruppo del Pd dell’era Gallotti a cui Manuela Chioccia ha scippato la candidatura a sindaco, ha vinto la sua partita e della soddisfazione non ne ha fatto mistero. In fondo i numeri sono dalla sua: con 1.625 voti ha dato il suo contributo alla storia della politica locale, staccando di parecchio il candidato dell’asse Andrea Ferro-Bruno Astorre, Sergio Semproni, fermo, si fa per dire, a 992 voti. Segue Laura Di Giuseppe, la donna scelta dagli onorevoli per rappresentare le loro ragioni, che ha un tesoretto di 782 voti. L’ingresso per quest’ultima è scontato. Cambia la musica per Francesco Luciani, 412, Luciano Conti e Ugo Innocenti, ex aequo con 340 voti, e Patrizio Pastore, 299. Le 557 preferenze di Raffaele Rossi, ex capogruppo del Pdl candidato con il centrosinistra nella lista che ha rubato il posto alla fantasmagorica Tivoli Rinasce, Tivoli Futura, invece dovrebbero garantirgli il seggio e dunque la continuità. In “quota

giovani” bene è andato il forzista Alessandro Petrini, 405, che entrerà a Piazza del Governo numero 1 e Damiano Leonardi, 449, fondatore insieme ad altri che fanno parte della nuova generazione politica di Una nuova storia, una delle otto civiche legata a Giuseppe Proietti. Per il resto l’armata dell’uomo della cultura non riserva molte soprese: spiccano su tutti Gabriele Terralavoro, 431, con Tivoli Mia, e Andrea Alessandro Napoleoni, 377, Fontana, con Progetto Tisegretario del Pd voli. Le due liste di Tivoli da sole costituiscono lo zoccolo duro della coalizione con l’11,21%. In bilico tra gli evergreen restano Riccardo Luciani, 365, ed Emanuele Di Lauro, 354, insieme a Maria Rosaria Cecchetti, 234. Nel 2010 loro c’erano tutti, sparpagliati tra giunta e consiglio. La corsa in solitaria di Massimiliano Iannilli per ora garantisce se stesso. Il resto è legato al capitolo “apparentamenti”, ma a quanto pare le ipotesi sono state stroncate sul nascere.

rabile”, dice la candidata a sindaco del centrosinistra Manuela Chioccia. Ad intervenire sull’accaduto anche Proietti: “Non vogliamo assolutamente entrare nel merito dei fatti, anche perché abbiamo ascoltato versioni diverse e contrastanti su quanto accaduto. Riportiamo solo che il candidato di una delle nostre liste coinvolto nell'episodio ha riportato un trauma al setto nasale e a una parte del viso. Sarà l'autorità giudiziaria ad accertare i fatti. Certo è che non possiamo condividere gli attacchi, che nulla hanno e hanno avuto a che fare con la nostra campagna elettorale, e tanto meno il passare alle mani”.

La composizione del consiglio in caso di vittoria per Manuela Chioccia

La composizione del consiglio in caso di vittoria per Giuseppe Proietti

MAGGIORANZA: Partito democratico: Alessandro Fontana, Sergio Semproni, Laura Di Giuseppe, Stefania Virgulti, Simona D'Ignazi, Maria Elisabetta Giustini, Francesco Luciani, Giovanni Bassetti, Luciano Conti, Ugo Innocenti, Patrizio Pastore. Tivoli Futura: Raffaele Rossi, Davide Carrarini, Sonia Di Giorgio Tivoli Rinasce: Stefano Corrivetti

MAGGIORANZA: Tivoli Mia: Gabriele Terralavoro, Riccardo Luciani, Emanuele Di Lauro, Fabio Attilia Progetto Tivoli: Andrea Napoleoni, Maria Rosaria Cecchetti, Stefano Pacifici, Marta Passariello. Una nuova storia: Damiano Leonardi, Irene Marinucci. Movimento Tivoli Terme: Maurizio Conti, Simone Cavallo. Insieme: Nello Rondoni Cambiamo Tivoli: Alessandro Baldacci W Tivoli: Gianni Innocenti

OPPOSIZIONE: Candidato a sindaco: Giuseppe Proietti Tivoli Mia: Gabriele Terralavoro Progetto Tivoli: Andrea Napoleoni Una nuova storia: Damiano Leonardi Forza Italia: Laura Cartaginese, Alessandro Petrini Alleanza per Tivoli: Marino Capobianchi Candidato sindaco Movimento 5 Stelle: Caldironi Carlo Candidato sindaco La città in comune e l’Altra Città a Sinistra: Massimiliano Iannilli

OPPOSIZIONE: Partito democratico: Manuela Chioccia, Alessandro Fontana, Sergio Semproni, Laura Di Giuseppe. Tivoli Futura: Raffaele Rossi Forza Italia: Laura Cartaginese, Alessandro Petrini Candidato sindaco Movimento 5 Stelle: Caldironi Carlo Candidato sindaco La città in comune e l’Altra Città a Sinistra: Massimiliano Iannilli


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COMUNI

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Chi entra e chi esce

Mattei si dimette: al suo posto Campini ANTONIO CORNACCHIA “Noi ci conosciamo da molto tempo. Cinque anni fa ero candidato in un’altra lista ma poi ho pensato di avvicinarmi a loro per creare un progetto insieme. Il rispetto e l’amicizia sono i valori che contraddistinguono questa lista”

ATTILIO CORNACCHIA Lavorare più svincolati perché per non litigare in giunta accettavamo, andavamo un po’ a rimorchio e l’abbiamo fatto per lui anche se sul finale siamo stati ripagati in quel modo. Io stesso sono convinto che con Martina non sarà così, ognuno avrà il suo compito e si deciderà insieme con la squadra. La parola chiave sarà collegialità.

CLAUDIO CAROLINI “Mattei è la quarta volta che perde. Invece Mascetti una volta capita la situazione in maggioranza avrebbe dovuto fare un passo indietro”

Martina Domenici, classe 1972, è il nuovo sindaco con 1097 voti e una percentuale del 41,14 %, guadagna otto seggi. Il suo avversario per eccellenza Ottorino Mattei nell’election day santangelese si è fermato a 811 i voti con tre seggi conquistati. Poi il terzo “classificato” è Angelo Gabrielli con 489 voti e un seggio ottenuto. A chiudere il grillino Lamberto Cardellini che si posiziona in coda con una percentuale del 10,9 % e 269 consensi, nessun seggio attribuito alla sua lista. La squadra del primo cittadino è costituita da tre donne e cinque uomini: Daniela Dominici, Ruggiero Jusi, Barbara Teti, Attilio Cornacchia, Antonio Cornacchia, Marco Pennacchia, Mario Domenici, Claudio Carolini. I tre seggi per la lista «Impegno per Sant’Angelo Romano» sono stati assegnati per i risultati ottenuti a Bernardino Testa, Giulio Verdirosi, Ottorino Mattei. Il candidato sindaco martedì 27 maggio ha consegnato le sue dimissioni e il suo posto è passato a Elena Campini, quarta nella lista per consensi. Crea scalpore la sconfitta dell’uscente sindaco Mario Mascetti, candidato in coalizione con Mattei e Testa: gli elettori non gli hanno dato il numero di preferenze necessario per entrare in consiglio.

È il nuovo sindaco di Sant’Angelo NICOLE MATURI E' Martina Domenici il nuovo sindaco di Sant’Angelo Romano, la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia del paese. Questo l’esito delle elezioni amministrative del 25 maggio che hanno portato nel Palazzo l’ex assessore della Giunta Mascetti insieme ai suoi tre fedelissimi, futuri assessori: Attilio e Antonio Cornacchia e Claudio Carolini. Sindaco, si aspettava questo risultato e come si spiega il boom di consensi ottenuto nel seggio tre, quello relativo alla zona di campagna? Nelle campagne c’è stato un voto più di opinione, slegato da tradizioni famigliari. Il pubblico è nuovo e svincolato. Mentre nel paese ci sono delle lottizzazioni incatenate alla storia di ciascuno di noi, difficili da sradicare. Noi abbiamo battuto il territorio, ci siamo fatti vedere, conoscere e capire. Subito dopo la mia vittoria ho ricevuto un messaggio che diceva “la gente sa quando scegliere” e questo significa che hanno scelto con la testa e con il cuore. In più la preferenza è ricaduta su una donna, per la prima volta nella tradizione e questo segna anche una voglia di cambiamento culturale. Il primo tra i provvedimenti che intende approvare?

Vince Martina Domenici “Forti nelle campagne perché i cittadini lì sono svincolati” A sinistra il neo sindaco Martina Domenici. A destra una foto scattata ai seggi post vittoria: il sindaco circondato dai candidati Attilio e Antonio Cornacchia. Tra gli altri anche la sorella del sindaco nonché moglie del guidoniano Marco Bertucci

Mascetti fuori dal consiglio? E' stato usato da gente più scaltra di lui

Insieme alla mia squadra, cercherò di aprire la strada verso i fondi europei. Il nostro territorio urbanisticamente è devastato. Dobbiamo cercare di riparare quello che i vari sindaci che si sono succeduti negli anni hanno trascurato in maniera forte. Ha già in mente come verranno distribuiti gli incarichi e le deleghe? La domanda è ancora prematura, una cosa è certa: decideremo insieme.

Marcellina

Nicotera torna in piazza Incontro con i cittadini Nicotera punta sull’interazione con i cittadini. Viste le polemiche maturate nell’ultimo periodo dopo l’uscita di scena del vicesindaco Passacantilli, che ha rassegnato le dimissioni lasciando definitivamente la sua giunta, il primo cittadino insieme alla lista Primavera Marcellina presenta un incontro-confronto con la popolazione. L’appuntamento è

fissato per domenica 1 giugno alle 11, presso l’Ex-mulino con la partecipazione di Enrico Salvatori in veste di moderatore. I progetti, i successi, i fallimenti e la crisi della maggioranza saranno oggetto di questo primo di una serie di incontri, dove i cittadini saranno protagonisti e potranno sentirsi liberi di porre al sindaco un copioso numero di do-

La scelta magari sarà dettata dalle attitudini di ognuno. Avremo anche una donna a ricoprire il ruolo di assessore, Daniela Dominici, e questo mi rende molto felice. Cosa pensa in merito alla completa uscita di scena del sindaco Mascetti? A me dispiace per Mario Mascetti perché credo che sia stato usato da gente molto più scaltra di lui. Non ha capito che nella coalizione dove

Il sindaco Pietro Nicotera domenica primo giugno in piazza per aprire il dialogo con i cittadini

si è ritrovato non c’erano amici, ha fatto le sue scelte e ha avuto le sue conseguenze. Per un sindaco uscente non entrare neanche in consiglio dalla parte della minoranza penso che non sia un bel risultato. Non si è fatto neanche garantire l’entrata in minoranza e questo credo sia molto grave. Quando dicevamo che la gente non lo voleva non stavamo mentendo perché la gente ce l’ha dimostrato.

mande. “Intendo iniziare a fare periodicamente questi incontri, cercherò di replicare ogni quindici giorni, – commenta Nicotera - perché la mia intenzione è quella di accogliere le proposte dei cittadini, anche in vista di quello che è il bilancio partecipato. Voglio aprire un ciclo di apertura totale. Dopo quello che è avvenuto in maggioranza nell’ultimo periodo molte sono state le voci che hanno circolato sul mio conto, soprattutto si è detto che il mio atteggiamento è troppo autoritario e che da parte mia non c’è una disponibilità ad accettare consigli. Io voglio dimostrare che non sono così e che so ascoltare”.


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FONTE NUOVA/MENTANA

venerdì 30 maggio 2014

L’ago della bilancia al ballottaggio

“Io c0n Cannella? Perché no...” Di Buò non esclude un clamoroso accordo ma il Pd smentisce: “Vinceremo da soli” FRANCESCO MORINI “Sarò l’ago della bilancia al ballottaggio? Beh, avrei preferito essere la bilancia”. Il sindaco uscente Graziano Di Buò non nasconde la propria delusione. Fino a qualche settimana prima del voto era certo di poter raccogliere i frutti “del buon lavoro svolto in cinque anni”, dice. Invece “scelte irrazionali hanno portato a questa situazione, ma evidentemente qualcuno ha sopravvalutato le proprie capacità”. Ha incassato la porta sbattuta in faccia da Forza Italia e ci ha riprovato con il sostegno da Ncd, Fdi e della lista Vita Nuova. Adesso quel 14 per cento ottenuto al primo turno può risultare decisivo: calcolatrice alla mano infatti, sommandolo al 31% di Floridi significa un centrodestra largamente in vantaggio. La realtà però dice che è difficile pensare a un accordo con l’ex consigliere dopo gli accesi scontri pre-elettorali: “Dissapori esistono in tutte le famiglie, - minimizza Di Buò - l’importante è che ci siano intenti comuni per il bene della città”. Ma nonostante il tentativo di gettare acqua sul fuoco in pochi credono alla riappacificazione, al punto che nelle ultime ore in città sta circolando voce di un clamoroso appa-

Come previsto sarà il ballottaggio a decidere il nuovo sindaco di Fonte Nuova. Domenica 8 giugno si contenderanno la fascia tricolore Fabio Cannella e Claudio Floridi. Il primo è il candidato del centrosinistra. La coalizione che lo sostiene ha raccolto 5.567 voti, il 36,56% del totale. Nel Partito democratico (4.578, 30,3%), spiccano i buoni risultati del giovane Federico Del Baglivo (secondo con 378 preferenze), del separato in casa Roberto Blasi (363), mentre è un po’ in ritardo rispetto alle aspettative il capolista Agostino Durantini con 269 preferenze. Staccato di cinque punti (31,23%, con 4756 voti) il candidato di Forza Italia Claudio

Floridi. Il centrodestra paga la frattura tra il nuovo gruppo azzurro e il sindaco uscente Graziano Di Buò, che sostenuto da Ncd, Fdi e dalla lista Vita Nuova, ha ottenuto il 14,57% (2.218 voti). Nella lista di Forza Italia (3.638, 24%) Micol Grasselli (889 preferenze) stacca il capolista Gian Maria Spurio (582). 410 preferenze per il figliol prodigo ex Ncd Umberto Falcioni, mentre l’ex assessore Silvia Fuggi di preferenze ne prende 242. Al di sotto delle aspettative il Movimento Cinque Stelle: i grillini si fermano al 17,6% (2.686 voti), ma il dato che colpisce sono le sole 117 preferenze del primo degli eletti (Polifemo).

A sinistra il candidato del centrosinistra Fabio Cannella A fianco Claudio Floridi (Forza Italia). Sopra il sindaco uscente Graziano Di Buò

Flop Cinque Stelle

Novelli: “Pronti a dire la nostra in consiglio” “Paghiamo cara la prima volta”

“Non ci nascondiamo dietro un dito: ci aspettavamo un risultato elettorale migliore, ma la nostra presenza in consiglio rappresenta una novità importante per la città”. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Valerio Novelli ammette la sconfitta: “Rispetto alle ultime politiche sul territorio abbiamo perso 12 punti di percentuale. Evidentemente paghiamo il fatto di essere quasi tutti alle prime esperienze politiche. Non è un caso che i candidati abbiano preso poche preferenze rispetto al risultato

Lodi sempre più in “opposizione”

“Partito democratico primo partito a Mentana. L'amministrazione Lodi è sempre meno rappresentativa della città: tutti insieme non fanno i voti del PD. Mentana non si è mai riconosciuta in voi e ve lo ha detto chiaro. Lodi dimettiti”. Con queste poche ma inequivocabili parole il Partito democratico di Mentana ha voluto commentare l’esito delle elezioni europee, che ha visto il partito di Renzi raccogliere 2.935 votio sugli 8.767 complessivi (il 33,4%), risultando il primo partito cittadino. Una risultato singolare per un comune amministrato dal centrodestra, che gli esponenti locali del centosinistra hanno voluto festeggiare mercoledì con un aperitivo democratico in piazza.

● Mentana, aperte le iscrizioni

per il servizio scuolabus

L’amministrazione comunale di Mentana comunica che dal 26 maggio fino al prossimo 20 giugno è possibile effettuare le iscrizioni per usufruire del servizio trasporto scolastico per l’anno 2014/2015. Interessati gli alunni delle scuole dell’Infanzia e primarie del territorio comunale che frequentano i plessi seguenti: scuola materna ed Elementare Isti-

complessivo dei voti ottenuti. D’altra parte rappresentiamo un movimento che solo un anno e mezzo fa neanche esisteva, ci servirà ancora tempo”. Non è ancora sicuro se ci saranno due o tre rappresentanti grillini in consiglio: “Non ci limiteremo a fare i controllori come qualcuno crede. - conclude Novelli - Daremo il nostro contributo per migliorare la città: non ci interessa il colore politico di chi farà le cose, l’importante è che le cose si facciano”.

cronaca

in breve ● Mentana, boom Pd alle Europee

rentamento tra l’ex sindaco e il candidato del centrosinistra Fabio Cannella. Ipotesi che Di Buò non esclude: “Al momento non abbiamo accordi con nessuno, ma se dovessero arrivare proposte serie le valuteremmo, a prescindere dagli schieramenti. Certo, io comunque resto favorevole ai matrimoni naturali...”. Dal Partito democratico intanto arrivano smentite circa la possibilità di un apparentamento dalle larghissime intese: “Qualcuno ha interesse a far circolare la voce di un accordo con Di Buò per danneggiarci”, spiega il consigliere uscente e capolista del Pd Agostino Durantini. “Non faremo apparentamenti, siamo in vantaggio e vinceremo da soli”. Nessun timore quindi neanche di fronte alla possibilità che il centrodestra si possa ricompattare. “Non cambierebbe molto. - conclude Durantini - Puoi fare anche il pieno di benzina, ma se la macchina è rotta e si perde i pezzi, non arriverai ugualmente a destinazione”.

tuto Comprensivo Città dei Bambini, Mentana Centro; scuola materna ed elementare di via di Vigna Santucci; Istituto comprensivo via Paribeni 10, Casali; scuola materna di piazza Moscatelli.

● Il 6 giugno apertura straordinaria

dell’area archeologica Nomentum

Il Servizio Aree protette e parchi regionali della Provincia di Roma, nell’ambito del progetto "Archeologia e Paesaggio", attivazione di un campo scuola realizzato col supporto dell'associazione Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo, nell’ambito della VII campagna di ricerca archeologica che si svolgerà presso l'area archeologica della via Nomentum-Eretum in località Tor Mancina, all'interno della Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco, invita tutti gli interessati a partecipare all’apertura straordinaria al pubblico dell’area archeologica che si svolgerà venerdì 6 giugno alle 17.30. Per l’occasione sarà possibile visitare l’area archeologica con l’ausilio degli archeologi dell’associazione ed assistere eccezionalmente all’attività di ricerca archeologica in corso. Per informazioni e prenotazioni Archeoclub d’Italia sede Mentana-Monterotondo tel. 06/9091245 archeoclubmm@hotmail.com.

► Nuova ondata di furti a Fonte Nuova,

tra le vittime anche il parrucchiere

Hanno portato via asciugacapelli, piastre e addirittura le forbici. I ladri nuovamente in azione a Fonte Nuova questa volta non hanno risparmiato neanche il negozio di parrucchiere di via Nomentana, “visitato” una notte della scorsa settimana. Un bottino tuttavia di un certo valore, visto che i ladri hanno selezionato gli articoli migliori, che possono arrivare a costare anche centinaia di euro. Ma il parrucchiere è stato solamente una delle numerose vittime dei ladri, negli ultimi giorni tornati in azione in città. Numerose le segnalazioni di appartamenti svaligiati specialmente nelle ore notturne, mentre da via Monte Bianco, a Colleverde, rimbalza la storia di una banda di topi d’appartamento messi in fuga da un simpaticissimo volpino. “Ha iniziato ad abbaiare nel cuore della notte. - racconta una vicina di casa - e ci siamo allarmati perché non lo fa mai. Allora ci siamo affacciati sul pianerottolo e abbiamo visto due uomini che si sono allontanati in tutta fretta. Dalla finestra abbiamo visto che sono saliti su un’auto che li aspettava in strada e sono andati via a tutta velocità. Sicuramente erano entrati per rubare”, conclude la signora.


SPORT

14 venerdì 30 maggio 2014

Il personaggio

L'addio al calcio di Vittorio Angiuoni Incontro speciale a San Polo per il “capitano” che lascia il campo con giocatori e ex avversari ALESSANDRO GALASTRI Tutto pronto per la festa d’addio a Vittorio Angiuoni, campione e bandiera della Sanpolese. Sabato pomeriggio alle 17 e 30 al campo comunale di San Polo dei Cavalieri ci sarà un incontro di calcio tra tanti prestigiosi giocatori, ex avversari e vecchi mister per omaggiare l’addio al calcio di quello che dalle parti di San Polo è chiamato da tutti “Il Capitano”. Già perché Vittorio Angiuoni ha indossato per anni la fascia rappresentando il paese in cui è nato, abbandonato da giovane per recarsi in Sardegna e militare nella Primavera del Cagliari insieme a gente come Zebina e Maresca. Poi il ritorno e un campionato di Promozione vinto in uno spareggio storico contro il Castel Madama. E ora, a 34 anni, l’addio davanti al suo pubblico, che lo ama in maniera smisurata e che non avrebbe mai voluto assistere a questo momento. Un addio causato dai troppi infortuni. Caro Vittorio, siamo all'atto finale. Cosa proverai sabato scendendo

per l'ultima volta sul campo in cui sei praticamente cresciuto? Sarà sicuramente un’emozione fortissima, è stato un campo importante per la mia carriera, un campo su cui ho gioito per le vittorie e dove ho pianto per le sconfitte, praticamente la mia seconda casa. Qui oltre ad aver trovato tanti compagni di squadra, ho instaurato fortissimi rapporti di amicizia con tanti di loro. Che piacere avrai ritrovando vecchi compagni di squadra e sapendo che ci saranno molte persone a te care ad omaggiarti tra campo e tribuna? Ci sarà un mix tra ex compagni, qualche avversario con cui ho avuto il piacere di scontrarmi, gli allenatori che mi hanno accompagnato in questi anni dilettantistici, gli amici cari, i parenti, i conoscenti. Spero vada tutto per il meglio e per il verso giusto. Alcuni invitati mancheranno per vari motivi ma comunque ho ricevuto già messaggi di affetto e di stima anche inaspettati. Tutto questo rappresenta per me una gioia enorme.

L'episodio calcistico che ricorderai sempre con piacere. Diciamo che a livello calcistico l'esperienza fatta nei due anni della Primavera del Cagliari ha significato qualcosa di semplicemente fantastico. Ma il singolo episodio lo racchiudo nello spareggio dell'Arci contro il Castel Madama per il salto in Eccellenza. Quello è stato il primo campionato vinto da capitano a 23 anni con la Sanpolese davanti a 3.000 persone. Hai qualche rimpianto? I rimpianti sono tanti. Sicuramente anche la sfortuna ha avuto la sua buona parte ma forse dar retta a più persone è stato un errore. Ma lo sbaglio più grande è stato quello di non aver dato ascolto ai consigli di mio padre. Ora sappiamo che stai intraprendendo la carriera da mister. Il tuo futuro sarà ancora legato al calcio o ti dedicherai maggiormente agli impegni lavorativi e familiari?

A sinistra Vittorio Angiuoli ormai quasi “ex” campione della Sanpolese

Quest'anno ho iniziato ad allenare i pulcini della Css Tivoli. Il calcio è stupendo ma per il futuro si vedrà. La priorità è la mia famiglia ed ovviamente il lavoro, quest'ultimo molto impegnativo e dispendioso. Comunque staremo a vedere, ormai non sono più un ragazzino, anche se già a vent'anni venivo trattato da grande. Questa sarà anche e soprattutto una festa speciale per ricordare tuo padre. Pensi che sarebbe d'accordo sulla tua scelta di smettere? In questo giorno per me importante sicuramente il mio primo pensiero sarà per mio padre. Il mio più grande rammarico è non aver potuto realizzare quello che era anche il suo sogno ed il suo più grande desiderio, giocare nel calcio che conta. Ce l'ho messa tutta anche se non è dipeso solo da me. E per lui, grande patito di questo fantastico sport, come ogni anno stiamo organizzando un Memorial che si terrà sempre a San Polo il 14 giugno.

Andrea Doria Tivoli Volley

Una vittoria e una sconfitta nel torneo di Appio

Direttore Responsabile Gea Petrini Direttore Editoriale Anna Laura Consalvi Editore Edizioni Omnilazio S.r.l. E-mail: edizioniomnilazio@gmail.com Sede legale: Corso Italia, 51 00012 - Guidonia Montecelio (Rm) Concluso in redazione Giovedì 29.05.2014 Registrazione n. 9 del 10.06.2004 al Tribunale di Tivoli Concessionarie pubblicitarie Edizioni Omnilazio Iscrizione Roc 14300 Impaginazione e grafica Francesco Morini Contatti edizioniomnilazio@gmail.com redazionedentro@gmail.com Stampa Europrint Sud Srl - S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice 03013 Ferentino (FR) Redazione Via Cecilia Metella, 30A Guidonia (Rm) Cap: 00012 - Tel.: 0774344201 redazionedentro@gmail.com Tiratura settimanale: 10.000 copie

C

Basket, non riesce l’impresa

Collefiorito, addio

Dopo un campionato condotto in gran parte da capolista nel girone B di Serie D, il Collefiorito Basket Guidonia non riesce nell’impresa di superare in semifinale playoff le Stelle Marine, che hanno la meglio nel doppio confronto contro la squadra della Citta dell’Aria. Sfuma così il grande sogno della promozione in C, già vista allontanarsi nella stagione regolare in seguito a una differenza punti che vedeva penalizzati Orabona e compagni, giunti primi a pari merito con il Pass Roma. Nonostante questo, il gruppo guidato da coach Umberto Fanciullo merita un plauso per aver condotto un campionato di primissimo livello, per aver dimostrato una compattezza di gruppo e uno spessore tecnico invidiabili. Il grande merito del Collefiorito Basket rimane però quello di aver coinvolto tantissimi tifosi nelle partite casalinghe giocate al Volta di Guidonia, entusiasmando e coinvolgendo l’intero ambiente. La squadra era partita per salvarsi, ma lungo tutto l’arco della stagione ha dimostrato di potersi giocare un posto nei piani più alti, quelli che contano, della classifica. L’inaspettato traguardo non è stato raggiunto per un soffio, ma siamo convinti che l’anno prossimo questo splendido gruppo di ragazzi continuerà a regalarci emozioni intense.

La trentaseiesima edizione del torneo Appio-Memorial Maria Pinzuti si apre con una vittoria e una sconfitta per l’Andrea Doria Tivoli Volley, squadra appena retrocessa nel campionato di Prima Divisione. La compagine tiburtina si presenta a questo appuntamento nella categoria Provinciale femminile, un appuntamento utile per selezionare nuove atlete in preparazione della prossima stagione agonistica di settembre. Dopo il vittorioso esordio della formazione guidata da mister Vergari nella palestra di Collefiorito contro l’Enegheia, nel secondo match è arrivato uno stop contro il Villa Gordiani. Il torneo Appio si presenta come un’occasione importante dalla duplice valenza. Da una parte, si tratta di un evento benefico che ha lo scopo di raccogliere fondi a favore della lotta contro la leucemia, dall’altra viene visto come momento di ritrovo per tutte le società del Lazio che abbiano la possibilità e la voglia di giocare nell’ultimo scorcio della stagione sportiva con allegria e sano spirito sportivo. Per L’Asd Andrea Doria Tivoli, dopo una stagione tribolata e vissuta tra molte vicessitudini, è il momento di ripartire con un nuovo ciclo che sia in grado di far crescere tutto il movimento pallavolistico del territorio. In seguito al risultato negativo nel campionato Regionale arrivato quest’anno, a Randolfi e compagne si presenta una ghiotta occasione per rimettersi in gioco dalla prossima stagione. Proprio per questo si stanno cercando nuovi investitori che abbiano la voglia e la passione di riportare in alto questo sport a Tivoli.


CULTURA & TEMPO LIBERO

L’artista di Villalba

CAROLINE LATINI

L

15 venerdì 30 maggio 2014

e menti creative nel nord est continuano a fiorire, ma in questo caso è meglio parlare di mani creative. Lui è Simone Verrecchia 28enne di Villalba, con un’innata propensione per l’espressione artistica che non trova confini e modella anche la sua vita. Nato e cresciuto nella Valle dell’Aniene, capisce da subito il bisogno di “mettere creatività in tutto quello che faccio”, come spiega un po’ imbarazzato davanti ai complimenti per la sua ultima, in ordine di tempo, collaborazione di prestigio con l’artista e regista Giovanni Albanese. L’opera, un missile luminoso di oltre due metri di altezza, è stata donata in occasione dell’inaugurazione lo scorso venerdì 16 maggio, nei nuovi spazi presso il Maam-Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz a Roma, punto di ritrovo per la street art capitolina. La struttura fatta di ferro e luci rosse, rientra nel repertorio artistico di Albanese, che è anche professore all’Accademia delle Belle Arti di Roma, dove Simone si è laureato due anni fa. “Ho conosciuto Giovanni durante il mio percorso di studi, seguendo un Laboratorio di scenografia per cinema, e oggi sono orgoglioso di essere il suo assistente come cultore della materia in accademia, oltre naturalmente a rendermi utile prestando le mie conoscenze come fabbro nella realizzazione concreta delle sue opere”. Sì, perché Valerio è anche un abile saldatore “mi piace lavorare il ferro, spesso lavoro in un’officina come fabbro e anche lì trovo modo per esprimermi”. Un’esperienza che si è rivelata preziosa e che ha reso il giovane scenografo collaboratore stretto dell’artista romano in questi due anni. “Abbiamo esposto

“Con tutta la mia creatività” Simone Verrecchia, 28 anni, musicista, scenografo e fabbro ha collaborato con l’artista e regista Giovanni Albanese La sua opera, un missile luminoso, è al Maam di Roma Il Maam è un nuovo centro di cultura e arte urbana che nasce negli edifici dell’ex stabilimento Fiorucci sulla Prenestina, diventando dal 2013 un punto di ritrovo per pittori, scultori e performer di tutta Italia Installazioni permanenti, graffiti e orti lunari ridanno vita e dignità ad uno spazio metropolitano abbandonato, elevandolo a luogo artistico dedicato all’integrazione tra arte e abitanti

in tanti posti le opere di Giovanni, da Roma a Torino e devo dire che la sua vicinanza mi ha trasmesso tanto,

appassionandomi all’arte contemporanea anche se il mio indirizzo primario resta la scenografia”. Una professione, quella di sce-

nografo, come racconta, difficile da rendere stabile ma che regala sempre tante soddisfazioni, come nel caso dei premi riportati e dei grandi consensi per la scenografia delle Vestali per le Idi Adrianensi nel 2009. Un artista a tutto tondo, che però confessa: “La mia passione principale resta sempre la musica, senza di lei non potrei vivere”. E così si scopre che Simone è anche il chitarrista degli Slame e DnaDiversi nell’Anima. “Forse avrei dovuto fare il conservatorio” e sorride.

Nella foto Simone Verrecchia e Giovanni Albanese a lavoro e in occasione di una mostra personale dell’artista romano. In alto un’immagine del missile luminoso con l’artista donato al Maam

Tre band giovani aprono il giugno del Dissesto

“Nell’ardore della nostra camera”

Domenica il locale di Tivoli Terme ospiterà una serata di rock inedito

Il nuovo spettacolo al Teatro dell’Applauso

La musica non si ferma nemmeno con il caldo, anzi. Domenica primo giugno il palco del Dissesto musicale di via del Barco a Tivoli Terme vedrà protagoniste tre giovani band del nord est, pronte a condividere una serata in musica a suon di rock inedito e originale. Realtà emergenti ma già perfettamente calate nel tessuto artistico locale, a partire dalle ore 22 suoneranno gli Smoking Blue, Drain System e The green carpet. I nomi forse non dicono ancora molto ai frequentatori dei locali di musica live della Valle del-

Una doppia sfida, quella di cimentarsi con un’opera contemporanea di teatro d’attore e farlo da sola sulla scena. A questo si prepara Elisa Faggioni, attrice e direttore della Compagnia del Treatro dell’Applauso, di via dei Canneti a Ponte Lucano, per lo spettacolo di questa sera, 30 maggio “Nell’ardore della nostra camera”. Il testo, di Massimo Sgorbani, drammaturgo e sceneggiatore, vincitore di molti riconoscimenti tra cui il premio speciale della giuria Riccione 2001, è stato messo in scena con la regia di Marco Maltauro, regista e autore, amante del teatro di parola. “L’idea di portare in scena Sgorbani non è arrivata facilmente, io e Marco infatti abbiamo riflettuto molto su questa scelta. - racconta Elisa - Conosco Maltauro da qualche anno e con lui avevo già lavorato, è un ottimo regista e delle sue c.l. scelte mi fido molto”.

l’Aniene, ma questi ragazzi, tutti sulla ventina e anche meno, sono cresciuti con la musica nelle vene e dimostreranno la loro passione al pubblico dissestato. D’altro canto tra i loro riferimenti e influenze musicali campeggiano i nomi di pezzi di storia del rock, dai Pink Floyd ai Toto, passando per i Pearl Jam e i Red Hot Chili Peppers. Tra tanti citati persino Elio e le Storie Tese, il che promette sicuramente divertimento e autoironia dissacrante. Elisabetta Di Maddalena

L’oroscopo di Psiche - Speciale Elezioni ARIETE ♥♥ Avere gli occhi del mondo puntati vi piace, il carisma berlusconiano non vi manca e vi spiana la strada per il successo. Nel week end però controllate bene la carta d’identità delle vostre conquiste, il vostro mentore ancora ne paga le conseguenze.

GEMELLI ♥♥ Forse un giorno anche a voi intitoleranno strade e città in Russia come per Togliatti, certo però servirà mostrare costanza e devozione a tratti ceca alla missione intrapresa. Fedeli alla linea sempre, siete pronti a lasciare a casa dubbi e crisi?

LEONE ♥♥♥♥ Non vi sembra ma state seminando per raccogliere conquiste future, come accadde alla prima donna presidente della Camera, Nilde Iotti. Mentre militava nella resistenza antifascista non sapeva che i suoi gesti avrebbero contribuito alla nostra storia.

BILANCIA ♥♥♥ Il carico di responsabilità aumenta di giorno in giorno, passi falsi non potete farne, ne va della credibilità di tutti quelli che vi circondano oltre che della vostra immagine e morale. Non è un sms a Renzi ma il vostro stato nei prossimi giorni. Si gioca tutto ora.

SAGITTARIO ♥♥♥♥ Avete riscoperto poteri divinatori come il Cossiga anni ’90, quando apprezzava la capacità investigativa di Di Pietro e lo vedeva bene nelle fila del Parlamento. La sua previsione col tempo si è avverata. Per fortuna però che la vita poi è imprevedibile.

ACQUARIO ♥♥♥♥ Schietti e pragmatici nei prossimi giorni le vostre parole peseranno molto sulle vite di chi vi è accanto, tutti vedranno in voi un esempio di giustizia, come quella tanto cara e difesa dal Presidente più amato degli italiani, Pertini.

TORO ♥ Le vostre idee saranno un po’ confuse, convinti anche voi come Craxi che non si tratta di corruzione, pronto però a riconoscere finanziamenti illeciti al suo partito. La logica non è un’opinione un po’ come la matematica. I conti tornano sempre.

CANCRO ♥♥♥♥ Come spiriti liberi diremmo oggi, concorderebbe Luigi Einaudi il Presidente padre del liberismo. Anche per lui libertà economica e civile non potevano che essere strettamente dipendenti, ciascuna forma di libertà emerge solo in presenza delle altre.

VERGINE ♥♥ La vostra arte ai fornelli e non solo è sempre molto apprezzata, anche se alcuni dolci hanno il gusto amaro del compromesso, un po’ come la fetta di crostata che pare D’Alema abbia dovuto accettare dai commensali a casa Letta. Quando si dice trasversalità.

SCORPIONE ♥♥♥♥ Forse un giorno un premio Oscar farà un film anche su di voi, ma per ora la strada che conduce all’appellativo di “Divo”, al massimo si può leggere come commento sotto un vostro selfie su facebook. Lato positivo, niente baci in bocca con capi mafia.

CAPRICORNO ♥♥ “Governare significa fare tante singole cose importanti ed attese, ma nel profondo vuol dire promuovere una nuova condizione umana”. Disse Aldo Moro in occasione del XII congresso della DC. Una ricerca di novità che vi accomuna.

PESCI ♥♥♥ “Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona” cantava Gaber. Il sogno di una morale corretta, di un cambiamento radicale e concreto fa di voi brave persone ma non basta. Cercate altro, cercate altrove.



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