Dentro 13 giugno 2014

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SETTIMANALE GRATUITO DEL VENERDì

ANNO XI - NUMERO 23 - 13 GIUGNO 2014

Rubeis già perde pezzi Nomina Di Palma vicesindaco e Ncd esplode. Tortora: “Lascio il gruppo” pagina 3

Conteggi nella bufera

Salomone fuori dal consiglio Il seggio a sorpresa ai grillini Il Pd: “Faremo ricorso” pagina 6

Tivoli

Vandali ancora in azione al palazzetto

Nubifragio, Villanova in ginocchio

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Tivoli pagina 8

Il Comune ora è di Proietti e nel Pd è psicodramma pagina 9

Fonte Nuova

Guidonia

Tivoli

Palombara

Cannella asfalta Floridi e nel centrodestra ora si fa autocritica L’analisi di Falcioni

Nel borgo rubinetti a secco Scatta la petizione dei residenti

Tassa dei rifiuti alle stelle Sono i costi del post Inviolata

Il pareggio tra i carri delle Cerase scatena veleni

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GUIDONIA MONTECELIO Cinque giorni dopo la vittoria Eligio Rubeis è già nella bufera. Parte per una settimana di riposo il neo eletto lasciando dietro di sé una maggioranza in fibrillazione per la Giunta che dovrà avere tre donne al tavolo e con uno strappo consumato giovedì pomeriggio. Antonio Tortora lascia Ncd dopo il colpo di mano del sindaco che senza sentire nessuno nomina vice Andrea Di Palma. Il mare è diventato mosso alla vigilia del ballottaggio, Tortora ha subito fatto intendere: il ritorno di Di Palma in Giunta va evitato a ogni costo. Il sostegno di Augusto Cacciamani (primo della lista) non era sufficiente, superato il voto il messaggio è stato ribadito in un documento a quattro firme. “Chi non si è candidato non dovrebbe avere un ruolo di quel tipo. I consiglieri eletti di Ncd siamo io e Augusto Cacciamani che ha preso più voti di me. Gli avevo chiesto: dimettiti e vai tu in Giunta ma lui non ha voluto. Allora l'alternativa ero io”. L'ex assessore al Personale ha lanciato persino un referendum su facebook, a nulla è servito scandire il “no” pubblicamente sulla piazza virtuale, giovedì nel primo pomeriggio un dipalmiano doc scrive sul social: se scendi nella gabbia con il leone, il leone ti si mangia. Il post è in una versione più romana, ma è questo. Rubeis appena ricevuta l'ufficialità dell'elezione dal magistrato ha nominato vicesindaco Di Palma. Sgomenti i maggiorenti forzisti per i metodi in solitaria dell'architetto, su tutte le

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Strappo in maggioranza, Tortora lascia Ncd Rubeis fa il colpo di mano: Di Palma già nominato vicesindaco Il gruppo si spacca, l'ex assessore: “Esco dal partito, è stato un grave errore”. Forza Italia intanto freme: in Giunta vanno tre donne furie Tortora: “Di Palma è stato cinque anni con il centrosinistra, poi con il centrodestra e adesso torna per farsi altri cinque anni? Non posso condividere. In Giunta doveva entrare chi ha messo la faccia in questa campagna elettorale così dura, passando dal giudizio degli

Il consigliere comunale Antonio Tortora

elettori. Esco da Ncd, è rottura. Resto autonomo in maggioranza. Ora voglio vedere come fa un solo consigliere a reggere il vicesindaco”. La squadra perde un pezzo e nelle stanze di Forza Italia non si respira un'aria migliore, troppi i nervi scoperti, le incognite e i rebus da risolvere. Perché lo schema generale della Giunta parte da un unico dato certo: vanno nominate tre donne su sette assessori. Un fattore che manda per aria le carte e le certezze, in una geografia di divisione tra i partiti che dovrebbe essere questa, almeno nelle intenzioni del sindaco: tre sedie per Forza Italia, una per Ncd (Di Palma), una per Fratelli d'Italia, una per la civica Rubeis e una per la lista Cerroni che guadagnerebbe un posto al sole ai danni dei berlusconiani. Un volto femminile sarà – è quasi certo – a carico di Messa. E avanza l'ipotesi che Rubeis possa far dimettere la De Maio per portarla in esecutivo, facendo entrare in consiglio a sostegno

della lady azzurra insieme a Venturiello, il primo dei non eletti Mario Valeri. Opzioni in campo in un tetris difficile, il nome della De Maio è in gioco anche per la seconda carica istituzionale. Un assessorato dovrebbe andare al più votato Marco Bertucci (insieme ad Anna Maria Vallati) e secondo le indiscrezioni il leader delle urne sarebbe orientato a chiedere la Presidenza del consiglio comunale e i Lavori Pubblici invece dell'Ambiente. La seconda scelta spetterà ai forzisti neri di Mauro Lombardo ben disponibili a un settore di peso per Ernelio Cipriani o in alternativa alla Presidenza del consiglio comunale per Gianluigi Marini. La terza stanza andrebbe appunto ai rubeisiani De Maio e Venturiello, lasciando però in questo modo fuori dall'esecutivo il Presidente uscente Stefano Sassano terzo degli eletti in lista, oltre a Andrea Mazza e Alberto Morelli. La stagione della tensione è appena iniziata. gp


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Il dopo elezioni

Rubeis vince, nel Pd è caos Al centrodestra tutti i quartieri tranne Albuccione e Marco Simone Montecelio non è più zona rossa. De Vincenzi: “Si riparte dai giovani” GEA PETRINI E' Rubeis bis. Il centrodestra vince il ballottaggio di domenica, l'uscente si conferma sindaco della terza città del Lazio con il 56.19% dei consensi contro il 43.81% del democratico Domenico De Vincenzi. Un esito maturato sulle macerie di una campagna elettorale avvelenata. L'affluenza segna quota 43.16%, sono 28.526 gli elettori che popolano i seggi nella giornata decisiva per la sfida tra l'architetto e il presidente della Cotral. Bastano i risultati delle prime sezioni per far intendere al centrosinistra che non c'è possibilità di ripresa, il divario è incolmabile. I conti finali sono questi: 15.682 a 12.229. Villanova è decisiva, il forzista conquista 2mila voti in più dell'antagonista, ma i quartieri vanno quasi tutti in quella direzione: a Guidonia centro mille elettori in più premiano il centrodestra. Il democratico riesce a stare avanti solo all'Albuccione Bivio di Guidonia

Eligio Rubeis riconfermato sindaco di Guidonia. A destra il candidato di centrosinistra Domenico De Vincenzi, sconfitto al ballottaggio

e a Marco Simone, con 200 schede di distanza per ognuna delle zone. A Setteville vince Rubeis (per 200 voti), stesso trend a Colleverde (qui per 500), a Villalba c'è un pareggio quasi perfetto. Il sindaco prende 1587, lo sfidante 1582. Il colpo d'occhio è chiaro, ma lo choc è Montecelio, la fortezza non è più rossa: il riconfermato è cento

voti sopra. Il consiglio comunale dei ventiquattro nasce così. Manifesti anonimi l'ultima notte, feste in quartieri diversi, arriva il sipario sulle amministrative 2014. Una sconfitta annunciata per il centrosinistra ma con cifre più pesanti rispetto a qualsiasi aspettativa. Le conseguenze diventano regionali, nella provincia di Roma i ballottaggi

COLLEVERDE POST ELEZIONI Gara di imbrattatori nel quartiere Non manca il centrosinistra di De Vincenzi – la foto è a Vena D'Oro – con una distesa a terra. Ma al forzista nero Marini va la medaglia: la pensilina di via Nomentana è una succursale del comitato elettorale.

– esclusa Fonte Nuova – fanno scattare l'allarme in casa Pd che ora riunisce direzioni e si interroga sui perché. Il neo segretario del Lazio Melilli è già bersagliato, Nicola Zingaretti parla di “fenomeni locali” ma sa bene il Presidente che la “ciambella” è un caso politico vero e proprio. La componente di Bruno Astorre (di cui De Vin-

cenzi è espressione) subisce il colpo, il capogruppo alla Pisana Marco Vincenzi resta senza Tivoli: un terremoto. L'onda Renzi non è bastata, il gruppo dirigente di Guidonia Montecelio però non ha molto da domandarsi. Il partito non esiste, quasi totalmente assente nell'opposizione in questi cinque anni di governo non poteva certo risorgere in due mesi nelle pieghe di una campagna elettorale impostata male sin dall'inizio, ingessata nelle mosse di corrente, piegata dai personalismi. De Vincenzi riflette, “capiremo adesso strada facendo quello che il centrodestra ha messo in campo in queste settimane” e dà un'unica via d'uscita: “Si riparte dai giovani”. Sull'altra sponda del fiume Rubeis ha giocato in difesa, moltiplicando i cantieri prima del voto, senza veicolare un messaggio uno sul futuro, aiutato dalla forza numerica dei mister preferenze. Non gli serviva parlare di domani, anche le gocce di normale amministrazione – rotatorie, strade, pensiline – nella città della stasi perenne sono sembrate a tanti cittadini già qualcosa. Gli scandali sui concorsi, l'urbanistica a orologeria, la gestione da casse d'oro, gli appalti in tre giorni, sono evaporati sullo sfondo. L'architetto vince con una maggioranza che non è più monocolore, animata dall'entrata sulla scena di Messa con Fratelli d'Italia e Morelli con Cerroni. E' la fase due dagli orizzonti molto incerti.


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Cambia l'opposizione

Il Pd perde un seggio, fuori Rita Salomone

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A destra Rita Salomone, che nonostante i suoi 742 voti non riesce ad entrare. “Per noi ci sono stati degli errori”

I conteggi finali assegnano un terzo consigliere ai cinque stelle: è Giuliano Santoboni. I democratici sul piede di guerra: “Calcoli errati, faremo ricorso” Il colpo di scena arriva ieri mattina, il Pd perde un seggio in consiglio comunale e i cinque stelle conquistano invece un terzo scranno. Fuori Rita Salomone quindi e dentro Giuliano Santoboni. I democratici però non sono convinti dei metodi utilizzati nei calcoli e si preparano a fare ricorso. Il caso da fine campagna elettorale. Il magistrato sigla il verbale conclusivo e stabilisce la geografia degli eletti. Il Partito democratico ha in base a quanto stabilito quattro banchi più quello di Domenico De Vincenzi, non più cinque. A scattare è il terzo pentastellato, varcherà la soglia dell'assise alla prima convocazione anche Santoboni. Il giallo si era aperto già subito il primo turno quando i cinque stelle avevano fatto notare mancassero voti alla lista in alcune sezioni, e attendevano solo l'ufficialità dell'attribuzione dei seggi per impugnare. Il quadro invece si è capovolto, e sfuma una sedia del Pd nella

► Il grillino Santoboni è in assise con 281 voti, la presenza dei Cinque Stelle cambia il volto dell’assemblea

MAGGIORANZA - Marco Bertucci, Anna Maria Vallati, Stefano Sassano, Gianluigi Marini, Veronica Cipriani, Marianna De Maio, Michele Venturiello, Andrea Mazza, Alberto Morelli (FI), Augusto Cacciamani e Antonio Tortora (Ncd), Paolo Giammaria e Silvia Mazza (civica Rubeis), Aldo Cerroni (civica Aldo Cerroni sindaco), Alessandro Messa (FdI) MINORANZA - Domenico De Vincenzi, Patrizia Carusi, Emanuele Di Silvio, Simone Guglielmo, Paola De Dominicis (Pd), Rocco Cisano (Futuro Comune), Sebastiano Cubeddu, Serenella Di Vittorio e Giuliano Santoboni (Cinque Stelle)

Subito dopo lo spoglio

Spumante, gestacci e discorso La festa in piazza dell'architetto “Questo è solo l'inizio, per noi ha votato la gente perbene” Quando arrivano i dati di Montecelio Domenico De Vincenzi lascia il quartier generale del centrosinistra, decine di persone davanti lo schermo guardano scorrere i numeri che consegnano la città – per la seconda volta – all'architetto Eligio Rubeis. Un distacco di 3mila voti, una vittoria schiacciante tramortisce piddì e alleati, negli stessi minuti la piazza del Comune si anima per i festeggiamenti, ci sono sostenitori, parenti, consiglieri, e gli uomini chiave del sistema. “Non finisce qui, abbiamo solo iniziato”, voce roca e gestaccio (quello dell'ombrello) dalla loggia del Palazzo circondato dagli alfieri. Le corna poi le mostra a ripetizione con quel modo ironico e sbeffeggiante, i bicchieri e le bottiglie di spumante passano di mano in mano: è l'una passata, il forzista Rubeis è sindaco di Guidonia Montecelio. Gli accoliti di terza fascia, quel variegato mondo di consulenti e tifosi stagionali sprizza gioia, l'incarnazione della felicità, niente scatoloni: il re è salvo. Un gruppo

Si stappano le bottiglie a palazzo Matteotti tra i tifosi e i consiglieri entrati solo grazie alla vittoria. Le competizioni e le frizioni interne sembrano non esistere. Ma la finta pace dura solo poche ore

persona dell'ex capogruppo Salomone (742 preferenze) che precisa subito le intenzioni del piddì, “per noi ci sono stati degli errori perché i quozienti sono stati calcolati per voti di lista e non per voti di coalizione, ed è sbagliato, faremo ricorso”. De Vincenzi è ferreo: “Rita Salomone è stata illegittimamente esclusa e deve rientrare in consiglio comunale, e così sarà sicuramente. Siamo pronti al ricorso”. Altri umori tra i grillini, Santoboni (281 voti): “Una sorpresa enorme non tanto a livello personale, perché il mio lavoro con i cinque stelle e per la città sarebbe andato avanti comunque, ma per la nostra lista che potrà contare su tre rappresentanti. Cambia il volto dell'opposizione, e la nostra sarà dura e costruttiva. Mi dispiace personalmente per Rita Salomone se pensano a degli errori saranno esaminati, ci rimettiamo a quello che stabilirà la magistratura”. Intanto le danze si aprono così.

si ritrova nei pressi del bar Lanciani, bandiere sulle spalle, toni di rivalsa, il corteo serpeggia fino alla piazza dove finalmente Rubeis incontra la sua gente. Michele Venturiello è sudato, non sembra nemmeno lui, di solito così compreso nel suo ruolo, Adriano Mazza, Ugo Fabri le truppe della civica lo circondano. Come uno sposo vola da un capannello all'altro, dispensando sorrisi a beneficio dei flash, commenta i risultati di Tivoli e non appare soddisfatto dalla disfatta del Pd e di Marco Vincenzi, affatto. I signori delle preferenze di Forza Italia ci sono, disseminati qui e lì, Marco Bertucci con la moglie Monica, l'ex aennino però la vera festa l'ha già organizzata il 25 maggio. Gli occhi lucidi, è notte inoltrata quando mette piede nell'arena dei vincitori Umberto Ferrucci, il dirigente a chiamata diretta custode delle deleghe di peso, emblema della gestione targata Rubeis. Con l'aria stanca raggiunge il party politico improvvisato anche Rosa Ma-

riani, la dottoressa al vertice della macchina burocratica osserva con partecipazione. Il senatore dei senatori Antonio Muratore passeggia, l'ultraottantenne socialista omaggia il trionfatore del ballottaggio. Quando la platea è sufficientemente calda, Rubeis e consiglieri salgono le scale bianche. “Non ho la voce, Ugo dillo tu” suggerisce al gigante Fabri non eletto sparso tra la gente, l'amico lo segue: “Per una Guidonia migliore, nuova, più bella”. Sei minuti di discorso, “ha votato per noi la gente perbene, non solo i nostri, ma anche il centrosinistra”, una tesi ardita ma è l'entusiasmo a prevalere, per l'analisi del voto ci saranno giorni a disposizione. E' nella conclusione che Rubeis si rivolge all'avversario sconfitto, “la consapevolezza mia è di averlo mandato a casa una volta per tutte”. “E-li-gio, E-li-gio, E-li-gio” ritmano i suoi, “mandiamo a casa pure la Merkel” grida sempre Fabri. “Che acustica perfetta” commenta a bassa voce un falco, “sembra di ascoltare un discorso in una piazza dell'Ottocento”. A voler andare molto indietro con il tempo.


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La linea dei forzisti neri

“Cipriani sarà il nostro assessore” Marini non esclude di diventare presidente ma spinge per la riconferma dell'ex vicesindaco. “La presenza della figlia in consiglio non apre alcun problema” GEA PETRINI Consigliere Gianluigi Marini 1215 voti. Al di sopra o al di sotto delle aspettative? Quanto mi aspettavo. Nella competizione interna a Forza Italia il suo nome sembrava però lanciato verso posizioni più alte. Come possibile antagonista di Bertucci per il primo posto, o secondo. Invece è arrivato quarto dopo Sassano. E' deluso? No. Marco ha ottenuto un risultato straordinario, fuori dalla norma, noi ottimo. Nessuna delusione. Colleverde è il suo quartiere, ma rispetto al 2009 non è cresciuto considerando che questa volta aveva anche Ferrigno a sostenerla. Ferrigno ci ha dato un grosso apporto soprattutto su Marco Simone dove siamo cresciuti. A Colleverde abbiamo tenuto, ma c'erano candidati forti: Mazza, Neri che portava Bertucci, due di Fratelli d'Italia. La differenza tra il voto delle europee e delle comunali dimostra che i cittadini hanno riconosciuto il buon lavoro fatto da noi in questi anni, da me. Senta, quando lo scrutinio delle europee ha confinato Forza Italia al terzo posto con un boom di voti per Pd e cinque stelle cosa ha pensato?

Qui sopra Ernelio Cipriani, ex vicesindaco della prima amministrazione Rubeis. A lato Gigi Marini, quarto nella lista di Forza Italia

Ho detto ai due rappresentanti di lista: questi numeri ve li faccio leggere solo per una notte, domani me li riprendo. Come è stata questa campagna elettorale? Dura. Noi abbiamo parlato di quanto realizzato e il centrosinistra invece si è impegnato solo a distruggere ed è stata la loro sconfitta. Ora c'è da mettere a punto il governo. Il vostro gruppo esprimerà un assessore. Ma negli ultimi giorni circola l'indiscrezione che potreste in alternativa chiedere la presidenza del consiglio comunale per lei. E' vero?

Il commento di Veronica Cipriani

“Un ruolo per mio padre? Nessun conflitto” Entusiasmo è la parola chiave, almeno a sentirla parlare Veronica Cipriani mette piede nel consiglio comunale della terza città del Lazio con 1202 voti per la vittoria del sindaco Rubeis. Ora che l'ansia da urne è superata si lascia andare a qualche commento, “sono andata oltre le aspettative ed è stato determinante lavorare con persone valide. Eligio Rubeis ha già lavorato perfettamente in questi cinque anni, essere in maggioranza oggi mi dà una carica in più proprio per questo. Ma non siamo stati solo noi di Forza Italia a muoverci tanto, tanti ragazzi delle liste civiche si sono dati da fare. Ed è merito di tutti”. Componente lombardiana, l'epico nome deriva dal “capo” Mauro Lombardo mentore strategico del gruppo. Veronica Cipriani è figlia del vicesindaco uscente. E sul possibile nuovo impegno del padre in Giunta non trova note stonate: “Non credo ci saranno problemi sul suo nome, ma nella rosa che proporremo al sindaco non c'è solo mio padre. L'ultima parola poi sarà di Rubeis che farà la scelta migliore. Ci sono donne e uomini nella nostra proposta, persone che hanno già fatto l'assessore nel migliore dei modi”.

Fratelli d'Italia, tre nomi per la Giunta Messa è chiaro: Valeriani, Boleo o Di Pietro che è in pole. Per il partito è infatti più probabile l'assessorato al femminile E Pozzi scompare dalla scena Dopo Ncd e con la spada di Damocle del ballottaggio. Senza la vittoria di Rubeis, il partito della Meloni sarebbe rimasto fuori dal consiglio comunale. Invece entra in assise l'avvocato Alessandro Messa – 667 voti – non mostra cedimenti nella valutazione generale e detta la linea di Fratelli d'Italia per la Giunta dove esiste un ventaglio di tre nomi possibili. L'escluso è il primo dei non eletti Mario Pozzi. “Credo che Fratelli d'Italia sia andata benissimo, era dura, c'erano partiti che avevano in gioco consiglieri e assessori. Noi ci siamo presentati con una lista di militanti e molti alla prima esperienza partivano da zero. Penso alla Boleo, a Leonetti, a Pozzi loro hanno messo in campo la loro passione. Certo poi gli incidenti di percorso esistono, alla lista sono mancati 200 voti ma sono estremamente soddisfatto”. Messa quando si parla dei prossimi assetti dell'esecutivo intanto chiarisce il contesto profondamente mutato rispetto al 2009. “I tempi del fu Pdl sono conclusi, Rubeis non ha più una maggioranza monocolore. Ci sono più partiti in maggioranza ed è giusto che ognuno abbia una propria rappresentanza in base al peso, quindi anche Fratelli d'Italia”. Sui nomi in ballo che il partito sottoporrà al sindaco la scelta sembra ricadere su una rosa a tre: “C'è la possibilità che la nostra formazione esprima una donna, e ne abbiamo diverse in gamba. La Boleo, una valida trentenne che ha un profilo più tecnico e la Di Pietro, più giovane e che fa politica da tempo con impegno. Se lo meriterebbe. Se fosse un uomo Augusto Valeriani rappresenta la scelta dell'esperienza, presidente di circoscrizione a Villalba in passato ha dato prova di grande capacità amministrativa”. La scelta ricadrà tra uno di questi nomi – dice Messa – e a guardare il quadro generale che Rubeis deve comporre sembra che la casella sia per una donna. Ma tra i papabili il delfino guidoniano di Meloni e Lollobrigida, non è nemmeno preso in considerazione. Mario Pozzi è fuori.

Stiamo valutando tutte le ipotesi, c'è anche questa ma credo sia importante per noi avere un assessorato. In questo caso sarà Ernelio Cipriani o ci sono altri papabili? Per me Cipriani è il nome più forte che abbiamo e non vedo altre opzioni all'orizzonte. Il fatto che ci sia la figlia in consiglio non è un limite alla sua nomina? No perché Ernelio ha dimostrato il suo valore in questi anni, valore che non cambia se c'è la figlia. Anzi. Forse è una maggiore spinta a fare ancora meglio, se possibile. Non esiste un problema di opportunità? Padre e figlia al governo insieme. Non lo vedo. I Lavori Pubblici sono un settore nel quale vi piacerebbe mettervi alla prova? Ci piacerebbe metterci alla prova in tutti i settori. Avere un assessorato nuovo è uno stimolo in più, lavorare in uno che già conosciamo ci farebbe partire con maggiore velocità. Rubeis troverà più insidie nella composizione della Giunta rispetto a cinque anni fa? Penso ci siano insidie simili a quelle del 2009 ma con la sua capacità di sintesi riuscirà a nominare l'esecutivo in breve tempo.

Vita da single

“Con Morelli stiamo chiudendo l'accordo” “Gli elettori mi hanno premiato triplicando i voti del 2009”. Il giovane Andrea Mazza è stato sottovalutato dagli addetti, a urne chiuse e conti definiti le 782 preferenze hanno fatto sobbalzare dalla sedia più di qualcuno. “E' stata dura questa campagna elettorale ma il nostro lavoro è stato riconosciuto, Rubeis ha vinto con il fare, il centrosinistra ha perso con lo sparlare”. Nella nuova scacchiera di Forza Italia ci sono ancora punti interrogativi, sul piano delle alleanze interne utili anche a indicare assessori. I “single” che cercano unioni. Mazza è dato in trattativa avanzata con l'ultimo degli eletti Alberto Morelli. “Stiamo trovando Mazza: “Spero un'intesa, abbiamo fatto un manifesto insieme esprimeremo ed è un segnale politico forte. E' un matrimonio nato strada facendo quindi ora stiamo definendo insieme un alcuni aspetti. Con il gruppo Lombardo non c'è assessore” Ma alcun avvicinamento particolare, parliamo con l'altro frena: Mauro perché siamo amici e abbiamo collaborato “Dialogo anche insieme in questi anni. Ma niente di più. Mi auguro che con Morelli esprimeremo un nostro con Bertucci assessore e che il sindaco arrivi al primo consiglio e Sassano” comunale con la Giunta costituita”. L'altra metà della mela rimane fortemente cauta, “non ho preso alcuna decisione” dice Morelli chiarendo di essersi seduto a tavolino “anche con Bertucci e Sassano, il dialogo è aperto da più parti, l'importante è mettere in Giunta persone degne”.


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Il caso a Montecelio

Senza acqua da giorni, rivolta nel borgo Danni agli elettrodomestici e vita impossibile Petizione dei cittadini al sindaco: “Qualcuno intervenga, altrimenti ci rivolgiamo alla Procura” La fotonotizia

Tre capannoni in fiamme, paura al Bivio Fiamme in tre capannoni dove era ammassato materiale vario al Bivio di Guidonia, vicino alla Tiburtina, nelle ex serre Majorana. L'incendio è divampato intorno alle 14 e 30 del 9 giugno, è immediatamente intervenuto il gruppo di protezione civile Volontari Valle Aniene diretto da Serena Di Paolo e i vigili del fuoco.

E' raggiante Marianna De Maio, “non mi aspettavo di prendere più di mille preferenze”. La capocomponente dei rubeisiani torna in consiglio comunale dopo aver premuto l'acceleratore al massimo tra il primo turno e il ballottaggio. In caso di sconfitta sarebbe rimasta a casa insieme al collega Michele Venturiello, il colpaccio del sindaco che fa il bis invece riporta tutti in pista e con numeri che peseranno nelle dinamiche di governo. Ma che l'assessore del gruppo sia Mirko Benetti è tutto da vedere, gli accordi a sentire i toni gelidi sembrano traballare. D'altronde i contatti con l'ex Marco Berlettano sono stati ripetuti, c'è l'incognita della Presidenza del consiglio e soprattutto la necessità di mettere donne in esecutivo. “E' stato riconosciuto il lavoro di questi cinque anni, mi ha riempito di gioia ricevere tanto credito da parte dei cittadini, avere tante testimonianze di affetto in campagna elettorale. Vuol dire che si è fatto bene. Quando ci si candida per la seconda volta si è sotto esame perché si viene valutati sulle iniziative concrete. Il ticket con Venturiello è andato molto bene, è d'altronde la persona con cui ho legato maggiormente e siamo politicamente molto simili”. La Giunta è l'argo-

Rubinetti a secco, Montecelio è in emergenza. Il borgo conosce bene il dramma ma da venerdì scorso il disagio è continuo. Sono all'esasperazione i residenti che hanno avviato una raccolta di firme indirizzata al sindaco Eligio Rubeis. “Si deve fare carico del nostro problema, altrimenti ci rivolgeremo alla Procura”. Durante l'inverno i fine settimana sono stati un calvario, la mancanza d'acqua – spiegano – si concentrava però nel week-end lasciando un po' di respiro nei giorni lavorativi. Così non è da venerdì scorso, quando il problema è diventato costante e interessa il 90 percento delle case. Nella parte più alta del centro storico, vicino alla Rocca, dalla mattina i rubinetti sono una causa persa, l'ora può variare da una zona all'altra ma il pastrocchio è lo stesso. Il comitato cittadino “Acqua bene comune per tutti” racconta di una settimana d'inferno nel borgo, ci si deve svegliare all'una di notte per caricare le lavatrici o per fare i piatti perché l'acqua torna dopo le undici di sera, “senza considerare che dopo il lavoro non ci si può nemmeno lavare”. E' scattata la petizione, la prima ondata giovedì pomeriggio in piazza e adesso i moduli girano di mano in mano. “Chiediamo al sindaco Rubeis di farsi carico di un disagio gigantesco presso chi di dovere. Non si possono ignorare le condizioni in cui siamo costretti a vivere, tanto più con l'estate”. E i guai sono materiali, gli elettrodomestici sono a rischio – come le caldaie – e “oltre il danno c'è anche la beffa perché i contatori continuano a girare per l'aria. Siamo pronti a fare un esposto in Procura se nessuno interviene”. Intanto le docce notturne sono l'unica soluzione: nel borgo, che dovrebbe essere culla del turismo della terza città del Lazio, mancano i servizi essenziali.

Mirko Benetti sempre più a rischio

Guerra fredda tra i rubeisiani De Maio e Venturiello sulla Giunta non si sbilanciano venti gelidi sull'ex consigliere che è in bilico. Ma avverte: “Non sto nei giochetti da prima Repubblica” mento caldo di queste ore. De Maio e Venturiello dovrebbero fare il nome dell'ex consigliere Mirko Benetti. Almeno così recitano gli accordi da campagna elettorale. Nonostante le indiscrezioni dettagliate, nessuno però si sbilancia. Anzi. E il nome di Benetti sembra indebolirsi. La De Maio precisa “sono prerogative del sindaco certo su indicazioni dei consiglieri”, e sul possibile impegno del cugino però glissa: “Per noi fare dei nomi oggi è prematuro, bisognerà vedere gli equilibri complessivi. Si è parlato anche della Presidenza del consiglio comunale per me, posso dire che in campagna elettorale di incontri con diverse persone ce ne sono stati molti alla presenza del sindaco. Per me sarebbe un onore fare il Presidente perché è un ruolo molto rappresentativo a livello istituzionale. Non bisogna dimenti-

care che c'è l'obbligo di avere in Giunta le donne, quindi esprimersi oggi è molto difficile”. Il fedelissimo Venturiello è soddisfatto “per Rubeis che ha conquistato un consenso straordinario sul campo e sono contento di essere ancora con lui, per la fiducia che mi hanno riservato i cittadini. Sulla Giunta non posso dire nulla se non che auspico sia la migliore possibile nel rispetto della presenza della componente femminile”. Benetti non molla il punto: “Non sto nei giochetti da prima Repubblica, per me resta salda la parola del sindaco e dei due consiglieri comunali che ho contribuito in maniera determinante a far eleggere. Non credo che Rubeis possa venir meno agli impegni assunti a casa sua né che lo possano fare i due consiglieri che hanno beneficiato del mio passo indietro”.

Benetti non si è ricandidato per l’impegno del sindaco a nominarlo nell’esecutivo

Dall’alto Marianna De Maio, a sinistra Mirko Benetti e a fianco Michele Venturiello


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Allarme maltempo a Villanova

Nubifragio, allagati i negozi I commercianti esasperati protestano: “Lasciati soli anche questa volta” Negozi e cantine allagate, il violento nubifragio giovedì pomeriggio non ha risparmiato Villanova. Le piogge hanno causato disagi nelle zone della città dove la manutenzione è scarsa, come nella parte bassa del quartiere. “Sono scoppiate le fogne”, racconta intorno alle otto di sera Tiziana nella piena esasperazione. “Qui non si è visto nessuno dal Comune, l'intero rione si è mobilitato per affrontare l'emergenza”. A via Ciro Menotti è una corsa a ostacoli, gli esercizi commerciali sono quelli maggiormente bersagliati dagli effetti del maltempo. All'acqua piovana si aggiunge quanto esce dalle condutture. Il patatrac si ripete ogni volta che il tempo fa le bizze più del normale. In un negozio cade l'intonaco, nella cartolibreria si raccoglie e si raccoglie, “ma dovremo disinfettare tutto sapete quanto ci costa?”, Tiziana è arrabbiata, “ci siamo tutti tirati su i pantaloni per correre ai ripari, gente a piedi scalzi tra i tombini. Non si è visto nessuno. Paghiamo le tasse come gli altri, facciamo sacrifici, in campagna elettorale chiedono voti e promettono ma sempre soli restiamo. Di soluzioni per i cittadini non se ne vedono”. Si preoccupa il consigliere comunale di

Morelli: “Il sindaco intervenga” E disagi al traffico anche sulla via Tiburtina

Villalba, amianto vicino la scuola Si mobilita anche l'osservatorio nazionale C'è una denuncia per l'eternit trovato a ridosso della scuola Manzi di Villalba, il caso ha creato rabbia e paura tra residenti e genitori. Proprio dopo le segnalazioni dei cittadini e l'intervento del movimento cinque stelle il coordinatore dell'osservatorio nazionale amianto Ennio Pietrangeli ha presentato un esposto contro ignoti. “Ci attiveremo presso tutte le sedi possibili per dare voce alla tutela del diritto alla salute dei cittadini residenti nei pressi dell'area interessata – commentano dal movimento pentastel-

lato - contemporaneamente, lo stesso Pietrangeli ha nominato l'avvocato Ezio Bonanni procuratore e difensore ed ha chiesto l'escussione, come testimoni, dei nostri consiglieri che hanno portato alla luce quanto sopra esposto e del professor Ugazio, ordinario di patologia generale presso l'Università degli Studi di Torino. Seguiremo la vicenda finché non verrà fatta luce sull'intera questione e l'area non verrà bonificata”. Elisabetta Di Maddalena

Gli alunni della Leonardo Da Vinci balzano sul podio nazionale Il professor Caggiano: “Ottimi risultati nonostante la carenza di strutture sportive al coperto” Gli alunni dell'istituto comprensivo Leonardo Da Vinci protagonisti anche quest'anno di vere e proprie imprese: nonostante il maltempo e la carenza di strutture sportive pomeridiane al coperto, i ragazzi sono arrivati sul podio nazionale. Un secondo posto alle finali interregionali dei campionati studenteschi di bowling, con la squadra maschile composta da Andrea Porcelli, Gianmarco Proia e Mirco De Liso. Quest’ultimo giunto terzo nella finale individuale. A conferma, in questa specialità sportiva, del “ dominio” a livello provinciale e regionale che dura da alcuni anni, sia femminile che maschile, quest’anno plurimedagliati, anche nel bowling integrato. Anche in questa specialità, degli alunni con disabilità motoria e non, hanno potuto dare il massimo delle loro possibilità, ottenendo degli ottimi piazzamenti provinciali. Le altre specialità sono state la corsa campestre, con tre squadre finaliste provinciali, ed il calcio a 5, sia maschile che femminile. Le ra-

Forza Italia Alberto Morelli: “Sono di Villanova e so che vuol dire, il problema è la fognatura che risale agli anni '60. Il sindaco deve subito intervenire sulle condutture di via Maremmana e stanziare se sarà necessario una somma per i commercianti che hanno subito i danni”. Nelle stesse ore problemi anche su via Tiburtina. Il gruppo di protezione civile volontari Valle Aniene è intervenuto – al chilometro 22 – per far defluire l'acqua. Una caditoia ostruita aveva infatti causato l'allagamento di una carreggiata della strada costringendo le automobili a deviazioni improvvise e pericolose. gp

I ragazzi primi in più discipline. Secondo posto alle finali dei campionati di bowling

Incendio al casello, le fiamme vicino la discarica abusiva di Tor Mastorta Solo l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha impedito all'incendio di divampare nella discarica abusiva di Tor Mastorta, solo lambita dal fuoco mercoledì scorso. I cumuli di spazzatura e rifiuti ingombranti abbandonati nell'area del cavalcavia rappresentano lo scempio ambientale di cui nessuno sembra occuparsi – prima e dopo la campagna elettorale – nella “bella città” di Eligio Rubeis. Verso le sette di mattina le fiamme hanno interessato la scarpata a ridosso del casello autostradale, anche quella disseminata di immondizia, tanto che il fumo è arrivato alle carreggiate facendo imporre alla Stradale il blocco del traffico veicolare per qualche minuto. Incendio spento, l'area è tornata in sicurezza. Ma la discarica continua a restare dov'è.

gazze, in questa specialità, hanno ottenuto un ottimo secondo posto provinciale, seconde solo a delle avversarie che praticano tale disciplina da diversi anni. “Nonostante la mancanza di impianti sportivi prettamente scolastici, nonostante le condizioni climatiche spesso avverse – racconta il professor Gerardo Caggiano - siamo riusciti a partecipare lo stesso, con successo, a varie discipline sportive, con alunni non tesserati in queste discipline. Rimane l’amaro in bocca per non aver potuto prendere parte ad altre specialità a cui tenevamo, come l’atletica leggera, il nuoto, il tennis o il badminton. Anche quest’anno, l’organizzazione provinciale e non solo, condizionata dai continui tagli di spesa, ha fatto slittare il tutto a marzo inoltrato, incastrando tra di loro le date delle varie discipline sportive che talvolta sono state comunicate pochi prima degli incontri. Quindi è diventato impossibile far conciliare l’organizzazione e la reale partecipazione di tutti. Comunque i ragazzi hanno aderito in molti alle varie discipline proposte e alle varie manifestazioni. Ognuno ha dato il massimo. Grazie a tutti i partecipanti”.

Direttore Responsabile Gea Petrini Direttore Editoriale Anna Laura Consalvi Editore Edizioni Omnilazio S.r.l. E-mail: edizioniomnilazio@gmail.com Sede legale: Corso Italia, 51 00012 - Guidonia Montecelio (Rm) Concluso in redazione Giovedì .06.2014 Registrazione n. 9 del 10.06.2004 al Tribunale di Tivoli Concessionarie pubblicitarie Edizioni Omnilazio Iscrizione Roc 14300 Impaginazione e grafica Francesco Morini Contatti edizioniomnilazio@gmail.com redazionedentro@gmail.com Stampa Europrint Sud Srl - S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice 03013 Ferentino (FR) Redazione Via Cecilia Metella, 30A Guidonia (Rm) Cap: 00012 - Tel.: 0774344201 redazionedentro@gmail.com Tiratura settimanale: 10.000 copie


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venerdì 13 giugno 2014

Assalto a Palazzo San Bernardino

Il sindaco è Giuseppe Proietti Elezioni shock per i democratici che perdono per la seconda volta consecutiva Grida e bottiglie di spumante di fronte al comitato dei civici “è finita l’era di Marco Vincenzi” ANNA LAURA CONSALVI ■ STORIA DI UNA VITTORIA NON ANNUNCIATA Otto giugno, ore 23 piazza Garibaldi. Il centro della città, dove troneggia l’arco di Pomodoro è gremito. I democratici sono tutti pronti, fermi con i sorrisi stampati sul volto in attesa di festeggiare il ritorno al municipio cittadino dopo quattro anni di digiuno forzato. Stavolta non possono sbagliare. Certo qualcuno si è rifiutato di salire sul carro, come Massimiliano Iannilli, ma la fascia tricolore è vicina. Strette di mano, pacche sulle spalle, girandole di ammiccamenti: ci sono Giuseppe Baisi, Andrea Ferro, Alessandro Fontana e la candidata scelta nella notte dei tempi, Manuela Chioccia, l’unica in fondo che ancora non si sbilancia. I primi risultati sono confortanti, anche se poco significativi, poi alla spicciolata i compagni salgono nella sede tiburtina del piddì, dove pochi istanti dopo si consumerà il dramma. Arrivano i numeri che contano e succede quello che per qualcuno era impossibile: lo sfidante, Proietti, è sopra di 500 voti e siamo a metà dello scrutinio. Le facce cambiano, il panico serpeggia tra le stanze dove a perdere colore gradualmente sono pure le bandiere. Di fronte al computer in cui mano a mano vengono inseriti i dati che non ti aspetti c’è proprio Vincenzi, che vede materializzarsi il peggiore degli incubi. Sul balcone qualcuno a bassa voce dice: “Ancora non arrivano quelli del centro storico, lì ci hanno massacrato”. L’impossibile si

Non ci sono interpretazioni stavolta, opinioni o punti di vista, ci sono solo i numeri e una storia recente che decreta la fine di un’epoca, di una stagione politica scritta a lettere di fuoco che oggi deve fare i conti con l’ennesima sconfitta bruciante. I democratici hanno perso dopo la fine della rovinosa esperienza targata Sandro Gallotti e un anno e mezzo di commissariamento. Hanno perso quando sembrava impossibile, nonostante la pace ritrovata all’interno del gruppo. L’asse che ha messo insieme Andrea Ferro, il deputato, e Bruno Astorre, il senatore, ha portato a casa il suo risultato: dentro il parlamentino a sedersi sarà la coppia di cavalli su cui i due hanno puntato, Sergio Semproni e Laura Di Giu-

“Vincenzi, è finita!”. Le urla di gioia che accompagnano l’arrivo degli ultimi dati domenica notte sono queste. C’è chi salta, chi si abbraccia, chi piange, chi grida “Pino, Pino”. È una scena surreale per qualcuno, è un sogno che si avvera per qualcun altro, è l’inizio di un percorso nuovo ma soprattutto è la fine di un’era geologica e politica

che ha visto la città svegliarsi per più di dieci anni accanto al Re, appellativo che lui, Marco Vincenzi, si è guadagnato sul campo grazie a una gestione d’acciaio, crollata sotto i colpi dell’armata delle civiche che ha saputo fare il miracolo. Il sindaco scelto dai tiburtini è Giuseppe Proietti.

Giuseppe Proietti

51,96%

A sinistra la candidata Pd Manuela Chioccia con il 48,04% delle preferenze al ballottaggio. A destra il neosindaco Giuseppe Proietti, che con le sue civiche ha battuto la rivale con il 51,96%

Manuela Chioccia

48,04%

sta concretizzando e qualcuno dei big inizia a scendere le scale in solitaria. Il dato che emerge in fondo è uno e pesa come un macigno sulla testa del gruppone renziano: “L’uomo della cultura” sta recuperando i dieci punti percentuali di distacco che lo separavano dalla Chioccia al primo turno, il castello del piddì non è riuscito a tenere neanche quello che ha acchiappato il 25 maggio. La macchina si è bloccata. Il terrore della sconfitta diventa realtà.

■ IL RIBALTONE E LA FESTA: “I SOGNI SI AVVERANO” Nove giugno, ore 00.30 via Parmeggiani. Mancano una manciata di seggi ma la vittoria ormai è scontata e i vincitori si scatenano fuori dal comitato elettorale. I tiburtini che hanno scelto di andare ai seggi sfidando il caldo e l’inedia di una seconda manche con il solleone hanno scelto e dato la fiducia agli outsider che portano a casa l’impossibile con il 51,96% dei voti contro il 48,04% della sfidante. Nella sede non c’è più

spazio, in molti restano fuori, increduli, arrampicati sui vasi di fiori sparsi lungo il vicolo su cui si affaccia la porta d’ingresso del locale che ha fatto da base al gruppo. Quando ogni dubbio viene fugato il leader esce e dice le prime parole post vittoria: "Siete commoventi, oggi si ricostruisce, oggi è un punto di partenza per tutti, nessuno escluso. Andate a casa con una certezza: i sogni si avverano”. Poco dopo arriva la nota della Chioccia: “Prima di tutto voglio ringraziare tutti i ti-

Psicodramma Pd

Due sconfitte in quattro anni, il vincenzismo è finito seppe, insieme a Manuela Chioccia e ad Alessandro Fontana, mister preferenze al secolo segretario del piddì tiburtino, legati a doppia mandata a Marco Vincenzi. Una situazione inedita per i due gruppi abituati a rapporti di forza ben diversi. Certo, come succede nelle migliori famiglie, qualche testa dovrebbe rotolare, qualcuno le proprie responsabilità dovrebbe prendersele. A urne chiuse, con le emozioni che si affievoliscono, la rabbia lascia spazio alle valutazioni: i voti del primo turno erano 11.478, quelli del girone di ritorno 10.759, si

burtini che ci hanno dato fiducia e tutta la mia coalizione. In attesa di analizzare il voto di questo ballottaggio posso già dire, con sicurezza, che la nostra presenza in opposizione sarà costruttiva, forte e determinata. Il bene di Tivoli è, e resterà, la nostra priorità. Lo abbiamo già dimostrato in passato e continueremo a dimostrarlo. Saremo la voce delle istanze e delle richieste dei cittadini”. I vincitori si spostano a piazza Plebiscito, per gli atri inizia la stagione della resa dei conti.

chiude in passivo e non è la prima volta che i compagni perdono. Giuseppe Baisi ha governato poco e niente, poi è iniziata la lunga militanza tra i banchi dell’opposizione, con Vincenzi sconfitto in prima persona nel 2010 e indirettamente oggi, visto che la paternità dell’ “operazione Chioccia” porta il suo nome e cognome. Le scelte fatte non hanno premiato, vuoi per le primarie di coalizione negate, vuoi perché l’aria forse è davvero cambiata. Neanche il ruolo di primo piano dell’ex uomo d’oro della sinistra tiburtina in regione è servito. A tale proposito la domanda che in molti si fanno è una: ma Nicola Zingaretti cosa dice? Il silenzio pare non sia un buon segno.


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venerdì 13 giugno 2014

Vandali al palazzetto dello sport, distrutti bagni e porte Il complesso degli Arci perde pezzi. Dopo gli estintori è la volta degli spogliatoi Continua la serie di atti vandalici ai danni del palazzetto dello sport che si trova nel quartiere Arci. Dopo gli estintori, svuotati e lasciati a terra, adesso è la

volta dei bagni. Ad essere distrutte le docce che si trovano nella zona che ospita gli spogliatoi, dove i sanitari sono stati letteralmente spaccati. Stessa sor-

te è toccata agli armadietti e agli appendiabiti, buttati a terra e lasciati languire lungo i corridoi, e alle porte d’ingresso. Oltre a rompere il lucchetto che

impediva l’accesso, a subire la stessa sorte è stato il maniglione antipanico. Dentro la sala che ha ospitato una manciata di iniziative non è rimasto nulla se

non qualche manifesto strappato accanto all’intonaco che cade in più punti. La struttura sportiva, inaugurata nel 2008 e poi lasciata a se stessa, è stata oggetto di un bando di gara, lo stesso che ha visto la SS Lazio Nuoto aggiudicarsi il polo natatorio, ma ad oggi, viste le condizioni in cui versa, per metterla in sicurezza e renderla di nuovo operativa sarebbe necessario un investimento da un milione e mezzo di euro.

Caro rifiuti, aumenti del 40 per cento Nel piano finanziario dell’Asa Spa la raccolta passa da 9 a 13 milioni di euro A pesare sulle finanze la chiusura della discarica dell’Inviolata La stagione della resa dei conti

Il Nuovo centrodestra contro tutti: “Siamo stati polverizzati” Dopo la sconfitta del 25 maggio Tirrò e De Lillo all’attacco Tropiano lascia il coordinamento di Forza Italia

+40%

dei rifiuti e le tariffe La Tari graverà sulla TARI per l’anno 2014 tasche dei contribuenti il rincaro registrano aumenti siil 40% in più dell’anno gnificativi rispetto alprecedente. La tegola, dei costi l’anno 2013, a causa arrivata sulla testa dei del servizio della situazione di tiburtini già alle prese di raccolta emergenza rifiuti docon una serie intermidei rifiuti vuta alla chiusura di nabile di gabelle, è cadiversi impianti di diduta in queste settimane quando è stato comunicato il scarica situati nel territorio della nuovo piano relativo proprio alla Regione Lazio, in particolare per Tariffa dei rifiuti. Il motivo è presto il Comune di Tivoli la chiusura detto: la chiusura della discarica della discarica dell'Inviolata di Guidell’Inviolata ha costretto i camion donia ha comportato maggiori spedell’Azienda speciale ambiente a se di conferimento rifiuti in discadirigersi verso Colfelice, un cambio rica e di trasporto”. Insomma, la di programma che come è facile gestione della faccenda che ha teintuire non è stato affatto indolore. nuto con il fiato sospeso parecchi Viene ben evidenziato anche nella comuni, che prima si servivano delibera numero 12 firmata dal della discarica guidoniana, continua commissario prefettizio, Alessandra a dare parecchi problemi che l’avvio de’ Notaristefani di Vastogirardi, del sistema di raccolta differenziata con cui si certificano le nuove porta a porta potrebbe in parte ricifre: “I costi del servizio di gestione solvere.

Perdere non fa mai bene, se poi la sconfitta è una di quelle che non ti aspetti, almeno nei numeri, la faccenda se possibile si complica in maniera esponenziale. A far partire la stagione della caccia alle streghe è il Nuovo centrodestra, rimasto senza nessun rappresentante in consiglio comunale. Succede così che gli alfaniani, memori della proposta rispedita al mittente di fare le primarie tra i partiti della coalizione per individuare il nome del candidato a sindaco, diano l’input per le prime rappresaglie. “Abbiamo sostenuto il centrodestra e il candidato di Forza Italia e ci siamo accorti, dopo la sconfitta, che sostenere ancora una volta le imposizioni romane ci ha portato a polverizzarci diventando il terzo polo tiburtino, cosa mai successa a nostra memoria -. Fanno sapere dal gruppo che in quel di Tivoli fa capo ad Ettore Tirrò ed in regione è legato a Fabio De Lillo . Ora alcuni signori vengono a farci la morale. Avevamo chiesto condivisione, negata. Avevamo chiesto le primarie, negate. Avevamo chiesto rinnovamento,

Dall’alto Andrea Napoleoni, Vincenzo Tropiano ed Ettore Tirrò

negato”. Insomma non si è scesi a compromessi su nulla e per questo la disamina post voto è ancora più impietosa. “Forse è bene ricordare che ciò che è successo è frutto dei personalismi e delle politiche convetio ad excludendum che qualcuno mette in atto da anni perché si sente come quegli animali che segnano il loro territorio al quale non faranno mai accedere gli altri”, continuano riferendosi chiaramente alla dinamica che ha visto gli azzurri bruciare sul tempo tutti gli altri, puntando tutto su Laura Cartaginese senza mai fare un passo indietro. Intanto proprio dalle parti dei forzisti si consumano i primi terremoti che coinvolgono direttamente i vertici. A lasciare la guida del coordinamento locale è l’ex assessore al Turismo del governo Gallotti, Vincenzo Tropiano: “Finita la campagna elettorale, prendendo atto del fallimento del centrodestra tiburtino del 25 maggio, ho comunicato ai coordinatori provinciali e regionali le mie dimissioni irrevocabili e ben circostanziate”. Le rivoluzioni pare siano solo agli inizi.


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venerdì 13 giugno 2014

Agenda Proietti, si parte dalle municipalizzate

Asa Spa sorvegliata speciale

Avrà il servizio di raccolta dei rifiuti per un altro anno, poi si valuterà cosa fare

IL 31%

ANNA LAURA CONSALVI Passata la festa è il momento di prendere in mano la situazione dei conti e le municipalizzate sono in cima alla lista delle cose da fare. Per Giuseppe Proietti, sbarcato in quel del comune di Tivoli mercoledì pomeriggio inizia il lavoro. Ieri mattina (giovedì, ndr) ha salutato il commissario prefettizio, Alessandra de’ Notaristefani di Vastogirardi, che dopo un anno e mezzo di lacrime e sangue ha lasciato piazza del Governo numero 1. “E' stato un commissariamento lungo e impegnativo - . dice il viceprefetto - Ringrazio tutti i funzionari e i dirigenti del comune di Tivoli. Sono sicura che adesso si andrà avanti in maniera egregia. Noi abbiamo svolto il nostro lavoro ma Tivoli è una città complicata, non è stato semplice”. Chiuso il capitolo saluti il neo sindaco ha dettato le linee guida della sua amministrazione comunale, cominciando proprio da uno dei temi che ha tenuto banco in campagna elettorale e non solo, quello delle società municipalizzate. Chiaramente in cima alla lista svetta l’Azienda speciale ambiente spa, quella che si occupa di gestire il servizio di raccolta

dei dipendenti dell’ASA Spa è in possesso di un certificato di inidoneità al lavoro. Ci riprenderemo le azioni della Acque Albule spa in mano privata e ricollocheremo l’intero pacchetto sul mercato

della spazzatura in città. Il passato recente non ha fatto dormire tranquillo nessuno: stretta in una morsa di debiti e crediti da capogiro, finita con un piano di ristrutturazione dei soldi dovuti che alla fine ha evitato lo spauracchio del fallimento per il rotto della cuffia, oggi è senza un contratto che garantisca futuro e

lavoro ai dipendenti che ha in carico. In tutto si tratta di circa 90 operai, che spesso e volentieri si sono ritrovati pure senza stipendio. E le prospettive? Stavolta si comincia proprio dai numeri: “Si partirà innanzitutto dal controllo analogo, che dovrà essere esteso a tutte le società municipalizzate – esordisce

Proietti -. Poi verrà rinnovato il contratto di servizio per un anno a seguito del quale valuteremo se l’Asa è in grado o meno di svolgerlo. Il 31% dei dipendenti è in possesso di un certificato di inidoneità al lavoro, devo dire che mi sembra una cosa assurda, non è una società che può svolgere il ruolo di ammortizzatore sociale, per questo dovranno essere fatte delle verifiche sulla base di quanto è previsto dalla legge”. Chiare anche le idee sulla Acque Albule spa, azienda che ha in carico le Terme di Roma, in mano privata per il 40% delle azioni. In questo caso, a differenza degli indirizzi delle precedenti amministrazioni non ci sarà semplicemente la vendita delle quote rimaste in mano pubblica, ma la riacquisizione del pacchetto di minoranza. “Privatizzare le terme con un socio che ha in mano il 40% delle azioni è difficile – continua il primo cittadino -. Per questo, una volta visti i bilanci la strada da percorrere è quella di riprendere tutto e ricollocarlo sul mercato con un solo obiettivo: far esplodere l’attività termale e capire perché invece ci si sia messi a fare attività edile”. Una domanda che si sono posti in molti.

“Giunta e commissioni pronte per il primo consiglio comunale”

Traffico in tilt e cantine allagate, disagi in città a causa della grandine

Il sindaco non si sbilancia sui nomi della squadra di governo ma ribadisce la linea della prima ora: “Sarà una mia prerogativa”

Il temporale di giovedì ha creato problemi dal centro alle periferie

Per l’esecutivo ci sarà ancora da aspettare qualche giorno, in particolar modo il primo consiglio comunale, scadenza che il sindaco Giuseppe Proietti si è dato per presentare la squadra di governo al completo. Sulle modalità di gestione dell’affaire però non ci sono dubbi: li sceglierà direttamente lui, come stabilito da quella che oggi è la sua maggioranza prima di conoscere l’esito delle urne. Tra i requisiti necessari c’è sicuramente la competenza, che comunque da sola non basta. Come è chiaro che i nomi, da cinque a sette come stabilisce la legge, saranno comunque comunicati e condivisi con i suoi. “I responsabili dei movimenti civici hanno dato a me la delega di comporre il gruppo che dovrà lavorare. Ma io non sono un despota e mi confronterò in tempi rapidissimi”, commenta Proietti. I book-

Nella foto Urbano Barberini (a destra) insieme al nuovo sindaco Giuseppe Proietti

MAGGIORANZA - Tivoli mia: Gabriele Terralavoro, Riccardo Luciani, Emanuele Di Lauro, Fabio Attilia. Progetto Tivoli: Andrea Napoleoni, Maria Rosaria Cecchetti, Stefano Pacifici, Marta Passariello. Una Nuova Storia: Damiano Leonardi, Irene Marinucci. Movimento Tivoli Terme: Maurizio Conti e Simone Cavallo. Insieme: Nello Rondoni. W Tivoli: Gianni Innocenti. Cambiamo Tivoli: Alessandro Baldacci. MINORANZA - Forza Italia: Laura Cartaginese, Alessandro Petrini. Movimento 5 Stelle: Carlo Caldironi. La Città in Comune: Massimiliano Iannilli. Pd: Manuela Chioccia, Alessandro Fontana, Sergio Semproni e Laura Di Giuseppe. Tivoli Futura: Raffaele Rossi.

makers locali intanto hanno già dato del loro meglio e cercato di intuire chi potrà fare cosa. In cima alla lista dei papabili per un posto dalle parti del settore Cultura c’è Urbano Barberini: principe e attore, è stato tra i paladini che hanno messo a ferro e fuoco la città per evitare l’apertura della discarica dalle parti di Corcolle. Pare che a lui l’incarico possa anche piacere, agli altri è tutto da vedere. Nel parlamentino, invece, in pole position per ricoprire il ruolo di presidente del consiglio c’è Andrea Napoleoni: il cursus honorum in questo caso parla chiaro e sicuramente tra le anime di quelli che siedono alla destra del sindaco è il più preparato. Una condizione necessaria vista la responsabilità di un compito che nell’ultima esperienza comunale utile è stato scoperto per diverso tempo.

Prima il caldo afoso poi la pioggia battente e il caos è dietro l’angolo. Pomeriggio di passione per gli automobilisti tiburtini alle prese con i primi temporali violenti della stagione. La grandine, scesa copiosa fin dalle tre, ha letteralmente investito la Superba, provocando disagi a catena. In cima all’elenco dei problemi c’è sicuramente quello del traffico, andato in tilt sulla via Tiburtina sia in entrata che in uscita dalla città. La zona più colpita, come da copione, è stata quella di Ponte Lucano dove gli allagamenti in casi come questi sono decisamente frequenti. A Villa Adriana diverse le cantine allagate, mentre un albero ha interrotto la viabilità su via Rosolina in entrambi i sensi di marcia. Bloccato anche il traffico ferroviario sempre in direzione Tivoli, a causa della caduta di alcuni rami. Disagi anche al bivio di San Polo con qualche piccolo smottamento.


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COMUNI

venerdì 13 giugno 2014

IL CARRO “CUORE DI DRAGO” Durante la parata allegorica il gruppo di Michele Bevilacqua circonda la struttura

IL CARRO “IL GUERRIERO” Simone Zingaretti in piedi sopra la sua creazione: “Vogliamo difendere la sagra”

IL GRUPPO DI ZINGARETTI I festeggiamenti della vittoria condivisa con la compagine di Bevilacqua

Discussioni a Palombara dopo la Sagra delle Cerase

Drago e Guerriero, pareggio e veleni I carri entrambi al primo posto. I commenti dei due gruppi tra bon ton e polemiche A sinistra Simone Zingaretti. A fianco Michele Bevilacqua

NICOLE MATURI Il pari merito tra i due carri vincitori nella sfilata della sagra delle cerase fa discutere Palombara. Le opere d’arte vengono realizzate utilizzando solamente quattro elementi: ciliegie, margherite bianche, margherite gialle e infine cardi. Un regolamento rigido, distribuito solo ai carristi, delinea le direttive principali che devono essere rispettate al fine di conquistare la giuria popolare. Sei i carri che si sono presentati e due quelli che si sono aggiudicati il primo posto sul podio sabino: “Cuore di drago” del gruppo capitanato da Michele Bevilacqua e “Il Guerriero” di Simone Zingaretti. Il primo carro, la cui costruzione ha richiesto all’incirca tre mesi,

nasce dall’ispirazione del film Dragonheart. “Abbiamo voluto elevare il concetto di cuore - commenta Michele Bevilacqua - il quale è stato inteso come la ciliegia, che ha un po’ questa forma. Rappresenta il nostro cuore, quello dei carristi, che ci mettono sentimento nella realizzazione”. Il secondo carro “Il

Guerriero” ha invece tutt’altra storia. Il condottiero rappresenta il difensore della Sagra più antica d’Europa. “Lo scorso anno non abbiamo realizzato un carro ma siamo scesi in piazza con uno striscione in segno di protesta - spiega Zingaretti - perché ci siamo sentiti trascurati e abbiamo constatato disinteresse nei

Sant’Angelo Romano

Carolini all'Urbanistica e Cornacchia all'Ambiente Ecco la nuova Giunta Domenici Sono passati ormai più di quindici giorni da quando Sant’Angelo Romano ha scelto Martina Domenici per occupare la poltrona più importante del paese. Il nuovo sindaco insediatosi a Palazzo, a tutti gli effetti, il 6 giugno, giorno in cui si è svolto ufficialmente il primo consiglio comunale della nuova amministrazione post Mascetti, non ha perso tempo e ha subito affidato le deleghe ai suoi collaboratori. Molte le facce nuove, soprattutto donne. La scelta della gestione del settore Urbanistica è ricaduta su Claudio Carolini a cui è stato affidato anche il ruolo di vicesindaco, mentre l’Ambiente è di nuovo nelle mani di Attilio Cornacchia, già assessore nell’amministrazione precedente. L’esponente della sua squadra appartenente al gentil sesso, Daniela Dominici, ha preso la carica che in passato era stata ricoperta dalla stessa neo sindaco, cioè quella dei Servizi Sociali e Istruzione. Antonio Cornacchia va ai Lavori Pubblici. Per quanto riguarda la Cultura il posto è ancora vuoto. Dall’altra parte invece, nell’opposizione, dopo l’uscita di scena sia del suo antagonista politico per eccellenza alle scorse amministrative, Ottorino Mattei, sia di Bernardino Testa, si è dovuto provvedere ad una surroga, e sono entrati Elena Campini e Ciro Quindici.

Marcellina

Apre il centro estivo diurno

confronti di queste opere. Quest’anno abbiamo voluto presentarci scegliendo questo tema, sulla scia dell’anno precedente, perché tramite il guerriero volevamo dare l’idea di difendere la Sagra, che sembra stia andando in declino”. Molte però sono state le polemiche scaturite da questa “vittoria condivisa”. Sui social molti giovani hanno preso delle posizioni in difesa dell’uno o dell’altro, alcuni mirano al regolamento puntualizzando che “Il guerriero” presentava degli spazi staccati altri invece difendevano la sua imponenza, il più alto tra tutti. “I due carri vincitori sono entrambi bellissimi e a mio avviso il pari merito è giusto. L’unico appunto nasce dal fatto che il nostro carro è sceso in piazza completamente finito

mentre il Guerriero presentava alcune parti staccate - continua Bevilacqua - Al di là di questo noi abbiamo voluto fare un gesto carino e al momento della premiazione abbiamo lasciato a loro la coppa del numero uno”. Dall’altra parte invece Zingaretti non sembra aver apprezzato in maniera molto positiva la parità. “Gli spazi lasciati staccati sono stati studiati, per logistica e comunque abbiamo rispettato il regolamento. Noi abbiamo visto e sentito il riscontro positivo del pubblico e questo ci ha davvero gratificato”. L’importante, polemiche a parte, per i palombaresi è continuare a portare avanti questa preziosa tradizione e realizzare opere d’arte sempre più belle.

Al via i centri estivi comunali. Come negli anni precedenti l’amministrazione comunale, nello specifico il settore Servizi Sociali, ha promosso e organizzato l’iniziativa del Centro estivo diurno dal 9 giugno all’8 agosto. Sono previste attività ludiche, laboratori, gite e uscite in piscina. Potranno partecipare tutti i minori di età compresa dai 4 ai 13 anni. Il centro estivo è un luogo di incontro e aggregazione che permetterà ai bambini di divertirsi stando in gruppo, ora che le scuole hanno chiuso i battenti.

Palombara, riduzione dei rifiuti Entro fine anno parte il progetto Il progetto Arco prende forma. La riunione operativa di martedì 10 giugno presso la Regione Lazio, alla quale ha partecipato anche il vicesindaco Danilo Quaglini, ha chiarito un po’ le idee sui finanziamenti da tempo promessi e mai arrivati. Sono 150mila, gli euro stanziati per Palombara Sabina, fondi necessari per la realizzazione del progetto finalizzato alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti. Arco (azioni per la riduzione dei rifiuti e il compostaggio organizzato), per il Comune vuole essere un laboratorio di idee e pratiche reali. Il progetto dunque vuole: evitare gli sprechi e ridurre la produzione dei rifiuti alla fonte, ridurre sensibilmente il quantitativo di rifiuti non differenziati attraverso meccanismi che si sviluppano a

monte, aumentare il coinvolgimento della comunità, facilitare il riuso dei beni, permettere il recupero e il reinserimento nel ciclo produttivo dei materiali scartati, consentire degli usi e del mercato dei materiali riutilizzabili e riciclati, gestione dei rifiuti residuali. Inoltre, è stato suddiviso in diverse azioni, dalla progettazione esecutiva alla campagna di comunicazione, passando per il compostaggio e la riduzione di carta negli uffici pubblici. Lo scopo e l’obiettivo principale è appunto quello di sensibilizzare la comunità nei confronti di azioni sostenibili di riutilizzo e riciclo. A seguito di questa riunione il vicesindaco Quaglini si dice molto propositivo ed ottimista, “entro la fine dell’anno il progetto partirà”.


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FONTE NUOVA/MENTANA

venerdì 13 giugno 2014

Fonte Nuova torna al centrosinistra

Cannella stravince, è il nuovo sindaco In giunta punterà su assessori di esperienza. Curiosità sui progetti “ereditati” da Di Buò Il centrodestra sconfitto fa autocritica

Falcioni: uniti avremmo vinto noi “Pagate le fratture interne. C’è il rammarico di non poter completare le opere avviate. La nuova maggioranza? E’ quasi la stessa di Vittori”

A fianco Fabio

Cannella, nuovo Con più di 6mila voti, oltre il sindaco di Fonte 61per cento del totale, Fabio Nuova. Nella Cannella ha stravinto il ballotfoto sopra momenti dei taggio con Claudio Floridi e ha festeggiamenti restituito Fonte Nuova al cenper la vittoria trosinistra. elettorale Dopo l’ottimo riscontro delle primarie, per il veterinario di Santa Lucia un’ulteriore conferma di grande consenso. Specialmente nella sua frazione, che tra l’altro avrà la maggioranza dei rappresentanti in consiglio. Per il nuovo primo cittadino - che curiosamente succede a suo zio Graziano Di Buò - neanche il tempo di festeggiare, che già è tempo di mettersi al lavoro per la composizione della giunta. In città è scattato il toto assessori, ma per il momento l’unica indicazione che sembra certa è che si punterà preferibilmente su assessori con esperienza sul territorio, questo per velocizzare la fase di rodaggio amministrativo, inevitabile dopo il cambio di guardia. Il passo successivo sarà la valutazione di quei progetti “ereditati” dall’amministrazione Di Buò. Su tutti i programmi del Plus, che prevedono una serie importante di opere sul territorio cittadino. C’è curiosità invece per la realizzazione dei marciapiedi in via Palombarese. Il progetto infatti è già finanziato ma la scelta di intervenire su entrambi i lati della strada proposta dalla giunta Di Buò non era gradita dall’attuale maggioranza, che spingeva piuttosto per il transito dei pedoni su un solo lato. A questo punto non si escludono novità, che riaccenderebbero il consiglio comunale, ma questa volta a parti invertite. fm

in breve ● Mentana, ancora un caso

di cani abbandonati

Solo la scorsa settimana ai vigili urbani di Mentana era arrivata la segnalazione di sei cuccioli gettati da qualcuno all’interno di un fosso poco distante da via Palombarese. Trascorsi pochi giorni il caso si ripete, anche se le vittime dell’abbandono sono stavolta due cani adulti. L’altra sera nuovamente un cittadino si è rivolto alla polizia municipale per segnalare che in piazza Garibaldi erano stati abbandonati due splendidi cani. Gli agenti si sono recati sul posto dove alcuni testimoni hanno raccontato che i cani erano stati lasciati da un ragazzo con maglietta nera, occhiali e pantaloni scuri, il quale subito dopo sarebbe salito su un autobus diretto a Roma.

Che batosta al ballottaggio, ve l’aspettavate? No, almeno non in queste proporzioni. Vi siete dati una spiegazione? Ha influito una serie di cause. La prima? E’ innegabile che abbiamo pagato le fratture interne che si sono aperte prima delle elezioni. Sta ammettendo che sarebbe stato meglio ricandidare Di Buò? Assolutamente no. Sto dicendo che sarebbe stato meglio che la coalizione si presentasse compatta. I risultati del primo turno hanno dimostrato che la scelta di Claudio (Floridi, ndr) è stata giusta. In effetti al primo turno Forza Italia era andata forse anche oltre le aspettative. Per questo la delusione è stata ancora più grande. Con l’apparentamento pensavamo di farcela. Va detto però che al ballottaggio il Pd ha preso più voti che al primo turno. E’ evidente che ha ricevuto il sostegno anche di qualcuno che in precedenza aveva fatto altre scelte. I grillini

insomma... Cos’altro ha influito? Forse anche l’immagine del nostro candidato. Claudio è una persona estremamente corretta, moderata e dai modi pacati. Per vincere il ballottaggio poteva essere più efficace un sindaco da battaglia. Come Di Buò? Come Di Buò, ma non Di Buò.

A Fonte Nuova si è parlato molto dei suoi trasformismi politici: in pochi mesi da Forza Italia a Ncd e poi da Ncd nuovamente in Forza Italia. Una situazione che mi ha creato un certo imbarazzo visto che in tanti anni non avevo mai cambiato partito. Ero uscito da Forza Italia per seguire la linea del mio gruppo in Regione. Il ritorno in Forza Italia doveva servire per ricompattare il centrodestra e per vincere le elezioni a Fonte Nuova. Invece sarete in opposizione. Non faremo opposizione a prescindere. Abbiamo il rammarico di non poter completare le opere avviate, ma se la nuova amministrazione deciderà di portarle avanti avrà il nostro sostegno. Che pensa del nuovo sindaco? In consiglio non ha mai brillato. Tuttavia mi dicono sia una brava persona e questo è già un buon inizio. E della nuova maggioranza? Mi sembra sia stato fatto un passo indietro. C’è molto della vecchia amministrazione Vittori con un’aggiunta di inesperienza. Staremo a vedere.

In strada col megafono “Addio maestra, per riprenderci Mentana ci mancherai tanto” Il coordinatore locale Pd Andrea Ciccolini: “Incontrare la gente in strada, la nostra arma per liberarci del malgoverno Lodi”

Le mamme della scuola di Castelchiodato e le colleghe ricordano Alessandra Prandelli “Aveva un cuore grande e aiutava tutti”

“Se servirà scenderemo in piazza con il megafono: non possiamo continuare a subire il malgoverno dell’amministrazione Lodi”. Il coordinatore del Pd di Mentana Andrea Ciccolini chiama a raccolta il popolo democratico: “L’esito delle europee ha confermato che Mentana ha voglia di cambiare. - spiega - L’ottimo risultato ottenuto accentua però l’insofferenza nei confronti di amministratori eletti con i voti del Partito democratico ma che oggi garantiscono i numeri a un’incapace amministrazione di centrodestra. Stiamo lavorando bene in consiglio e a livello di partito: continueremo a scendere nelle strade per incontrare i cittadini e illustrare loro tutto ciò che c’è da cambiare, a cominciare dalla volontà di Lodi di privatizzare le farmacie”.

Viveva a Santa Lucia. Era arrivata tanti anni fa dall’Australia e dal 1998 insegnava religione ai bambini delle classi elementari di Castelchiodato e catechismo alla parrocchia di Santa Lucia. In tanti la conoscevano e lunedì mattina hanno ricevuto la brutta notizia: la maestra Alessandra Prandelli, 50 anni, si era arresa a una terribile malattia con la quale combatteva silenziosamente da due mesi. “Era una persona speciale. ricorda una delle mamme - Mi colpiva la sua capacità di aiutare sempre tutti. Ci mancherà”. “Abbiamo iniziato a insegnare lo stesso anno e fra noi si era creato un legame forte. Ma con Alessandra era facile. - ricorda con commozione la maestra Mariangela. Che posso dire di lei, è semplicemente la persona più buona che ho mai conosciuto”.


SPORT

14 venerdì 13 giugno 2014

Nuova Tivoli Calcio 1919

sport in breve

E’ Sabucci il direttore sportivo Dopo mister Tavani annunciato anche l’incarico dirigenziale

L’ex direttore sportivo del Cerreto, Giuseppe Sabucci (sopra), approda alla Tivoli Calcio 1919

ALESSANDRO GALASTRI La Tivoli Calcio 1919, dopo l’ufficializzazione di Tavani sulla panchina amarantoblù, annuncia di aver ingaggiato Giuseppe Sabucci come nuovo direttore sportivo. La scelta della società è ricaduta su di lui, non solo per la sua professionalità e per la sua esperienza nel mondo del calcio, ma soprattutto per l'entusiasmo e la determinazione che ha mostrato sin dai primi contatti con la società. Una vita trascorsa nel calcio, Sabucci per anni è stato direttore sportivo

del Cerreto, squadra che ha contribuito ad arricchire grazie alla sua competenza e alle sue doti umane, universalmente apprezzate da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di poter lavorare al suo fianco. Per quanto riguarda il mercato di riparazione, si parla di un possibile accordo con Andrea Salvati, anche se il giocatore appare ancora indeciso sul proprio futuro. Un nome che fa sognare i tifosi, per i suoi vecchi trascorsi nella vecchia Tivoli Calcio 1919 negli anni d'oro della C2 di Patron Caucci, precisamente nella stagione 2003-2004.

● Villalba, D’Aniello non è più l’allenatore Dopo l’entusiasmante stagione che l’ha visto aggiudicarsi il Girone E di Prima Categoria, le strade del Villalba e dell’allenatore Luigi D’Aniello si separano. Diversità di vedute sulle strategie future, ecco le motivazioni di un addio improvviso. La società dei presidenti Scrocca e D’Autilia sta vagliando una rosa di candidati per ripartire con un nuovo progetto tecnico che, nelle intenzioni della proprietà, vuole essere ambizioso nel nuovo campionato di Promozione. Il nome più vicino accostato alla società è quello di Mauro Bencivenga, per tanti anni allenatore delle formazioni giovanili della Roma e successivamente tecnico di Pomezia e Palestrina.

● La Martial Academy allo Sport Village Un’associazione sportiva che si dedica alle arti marziali, è la Martial Academy, presente in questi giorni all'interno dello Sport Village di Guidonia, per dare la possibilità a tutti di cimentarsi nelle discipline di combattimento. I fondatori sono Andrea Rubeis, istruttore Taekwondo e di Allenamento Funzionale, e Carlo Papili, istruttore Krav Maga, difesa personale e cintura nera 1°DAN di Taekwondo. I due giovani trentenni, entrambi di Guidonia, vantano già una preziosa esperienza nel campo. Oltre alla presenza fissa allo Sport Village di Guidonia, con l’apertura al pubblico per gli allenamenti tutti i martedì dalle 20 alle 21 e 30, e tutti i giovedì dalle 21 e 30 alle 23, i corsi di Taekwondo di Andrea Rubeis si terranno a partire dal mese di settembre presso il centro sportivo “La Piramide” di Guidonia, mentre quelli di Krav Maga difesa personale di Carlo Papili riprenderanno sempre presso la K.S.A. Nike di Guidonia. I due istruttori sono in continuo aggiornamento e puntano su un insegnamento qualitativo e aperto a persone di ogni età. Tramite l’associazione Martial Academy e attraverso la loro comprovata esperienza ai massimi livelli, Andrea e Carlo si prefiggono di organizzare stage e manifestazioni per far avvicinare le persone a questo tipo di metodo, talmente efficiente che gli stessi partecipanti difficilmente lo abbandonano una volta provato.


CULTURA & TEMPO LIBERO

15 venerdì 13 giugno 2014

Emilio Stella, 30enne cantautore romano, in un’immagine tratta dal suo ultimo video “Capocotta non è Kingston”

Sapore di mare a Tivoli

Emilio Stella, viaggio nei ritmi dell'estate Apre la stagione live all’enoteca Gadì: raggae e il tormentone Capocotta non è Kingston CAROLINE LATINI

P

rendere ritmi raggae incalzanti, unirli a parole che evocano immagini della vita da spiaggia sul litorale romano, mescolare il tutto con una spiccata autoironia e shakerare bene. Così nasce “Capocotta non è Kingston” il cocktail musicale dell’estate, targato Emilio Stella. Il giovane cantautore romano, porterà con la sua musica una ventata di spensieratezza sulla scena tiburtina il prossimo 14 giugno, presso l’enoteca Gadì di Tivoli. E se “Ostia non è Rio”, direttamente dal testo della canzone, Tivoli avrà il suo angolo di Giamaica sabato sera, rigorosamente prima la partita Italia-Inghilterra, grazie alla semplice forza di voce e chitarra. Già definita sulla rete come il tormentone dell’estate, con oltre 67mila visualizzazioni in pochi giorni sul canale Youtube dell’artista, la canzone si presta a diventare la bandiera della stagione estiva romana. Ad aiutare certamente anche il clima goliardico e ironico del video tra le dune di Ostia e Torvajanica, con volti conosciuti del panorama tiburtino tra le fila di amici improvvisati attori. “L’idea è nata per gioco, in un giorno di

Emilio Stella intraprende la sua carriera musicale tra concerti live e tanta gavetta, fino a conquistare nel 2010 il premio della critica al Live Musik Festival di Ladispoli. In questi anni rafforza il suo repertorio, incide un disco autoprodotto che arriva sui maggiori palchi della capitale. Partecipa al “No B Day2” e apre i concerti di Alessandro Mannarino e L’Orchestraccia.

mare tra amici – racconta Emilio poi però l’ho elaborata e chiesto consiglio a Diego Castaldi, produttore artistico e musicista reggae. Non ci aspettavamo tutta questa attenzione,

è stata una bella sorpresa, ma ne siamo contenti perché è ciò che in fondo speravamo”. Una scaletta ancora tutta da decidere quella di sabato, come confessa il musicista originario di Velletri ma vissuto e cresciuto nei

quartieri popolari di Pomezia, altra periferia romana raccontata in alcune canzoni del suo primo album “Panni e Scale”. “Sicuramente il brano 'Alle case popolari' è uno dei più conosciuti del mio primo esperimento autoprodotto e cercherò di trasmettere questo carattere popolare romano anche al mio prossimo disco, con personaggi e storie che animano il mondo in cui vivo”. E se si chiede quale ambizione, dopo il successo del singolo da poco pubblicato, il primo pensiero è rivolto al teatro e alla speranza di trasformare questo progetto in qualcosa di più grande. Partendo dal basso per arrivare sempre più in alto, nel frattempo si balla sulle note di Emilio Stella, sognando le dune e il rumore del mare.

Rock Night live al Dissesto Musicale Due formazioni locali e ospiti dai volti noti per la serata di venerdì 13 giugno al Dissesto di via del Barco a Tivoli Terme. In scena i Musaika, formazione di rock italiano indipendente della Valle dell’Aniene, dal carattere mutevole, meglio noti tempo fa come Dorsum cloos, ma animati da tanta passione e amore per le sette note. A far loro da cornice musicale alcune guest star del panorama musicale tiburtino, tra questi Andrea Cauduro di Von Datty, ma anche Gabriele Proietti, chitarrista de Le Mura e volto ignoto del progetto Lock n Stock che si cimenterà con Cristian Crocetti nel tributo ai Coldplay e Radiohead sotto il nome di Midnight. Il tutto in perfetto stile dissestato, tra boccali di birra, qualche pacca sulla spalla e tante risate. Inutile andare lontano, la buona musica si fa in casa. Elisabetta Di Maddalena

L’oroscopo di Psiche

ARIETE ♥♥♥ Inutile sforzarvi di capire cosa state sbagliando, piuttosto rileggetevi la teoria sull’effetto farfalla. Scoprirete che anche minime variazioni possono creare variazioni sostanziali nel comportamento a lungo termine in un sistema.

GEMELLI ♥♥ Il tempa inesorabile, sembrava ieri la prima manifestazione contro l’omofobia. Eppure il Gay pride festeggia quest’anno 20 anni. Incredibile vero? Senza riflettere un secondo di troppo passate all’azione, il tempo stringe.

LEONE ♥♥♥♥ La vostra vita sta prendendo una piega inaspettata, anche se cosi non sembra, potrebbe capitarvi qualcosa di totalmente sconvolgente. Un po’ come quando “appiopparono la santità” a Padre Maronno. Mica male.

BILANCIA ♥♥ Ve lo ricordate il film anni '90 Sliding Doors? Ecco dimenticatelo. I vostri continui dubbi vi rendono poco pratici e finite per agire a casaccio.L'amore non è lì dove lo credete. Uscite a fare shopping, le vetrine nascondono occasioni.

SAGITTARIO ♥♥ Se Il mantello dell’invisibilità di Harry Potter è uno strumento utile, ricordate però che il piccolo mago aveva un coraggio da leoni nel trattare il terribile avversario Voldemort. Spesso nel fuggire si fa peggio per sé stessi.

ACQUARIO ♥♥♥♥♥ Anche le makeup artist più famose lo dicono, Clio lo consiglia ad ogni suo video su Youtube: la cura della pelle è il primo passo per un buon risultato. Applicate questo sano principio a ogni aspetto della vostra persona e sarete radiosi.

TORO ♥♥♥ Se aspettate che il cambiamento arrivi nelle vostre vite improvviso come l’abdicazione di Juan Carlos di Spagna, fate male. Puntate sulla determinazione della neo regina Letizia Ortiz. Le favole esistono ma ci vuole coraggio e determinazione.

CANCRO ♥ Il vostro sentimentalismo nei prossimi giorni toccherà apici mai visti, fate attenzione alla scelta musicale di sottofondo, un Gigi D’Alessio dell’ultima ora potrebbe irrimediabilmente rovinare una bella serata. A meno che non sia una fan della Tatangelo.

VERGINE ♥♥ Provate a immaginare che emozione si prova a ritrovarsi soli in un grande spazio tra centinaia di tifosi romanisti e centinaia di tifosi laziali dall’altro, e voi con la maglia del Milan! Più o meno questo è il vostro stato d’animo in questo periodo.

SCORPIONE ♥♥♥♥ Hai davvero scelto la strada della sregolatezza, nessuno riuscirà a fermare il tuo week end da Paura e delirio a Las Vegas. Certo il finale lascia perplessi, ma in fondo l’importante è il viaggio e non la destinazione, giusto?

CAPRICORNO ♥♥♥♥ Avete presente il film L’amore non va in vacanza? Una commediola romantica con un fichissimo Jude Law ai tempi d’oro, ecco prendetelo come spunto di partenza per quest’inizio estate. Le sorprese sono dietro la porta, al campanello

PESCI ♥♥♥ Jovanotti l’ha cantata su una zattera in mezzo al mare cristallino, “voglio andare a casa, ma la casa dov’è?” e la sua risposta è quella che anche voi cercate… “il posto dove posso stare con te”. Ditelo, senza aver paura.



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