durante il volo. Quindi per ciascun valore del passo avremo una curva relativa al coefficiente di spinta, una curva relativa al coefficiente di coppia e una curva relativa al rendimento effettivo. Il risultato (si veda figura 37) `e che i grafici delle curve caratteristiche di un'elica a passo variabile riportano tre famiglie di curve, parametrizzate rispetto al valore dell'angolo di calettamento della pala. Possiamo notare dalla figura 37, che a differenza del caso dell'elica a passo fisso (nella quale il massimo valore di η P si ha in corrispondenza di un valore ben determinato di γ), variando opportunamente il calettamento delle pale, riusciamo ad avere un rendimento quasi costante e pari al valore massimo per un intervallo piuttosto grande di variazione del rapporto di funzionamento.
Curve caratteristiche dell’elica - Figura 7 Questo `e sicuramente un grosso vantaggio dell'elica a passo variabile rispetto all'elica a passo fisso ed `e anche uno dei motivi per i quali, ogni volta sia possibile, si montano eliche a passo variabile. Osserviamo come al variare di γ i parametri caratteristici dell'elica subiscono delle variazioni notevoli; analizziamo quello che accade al variare del rapporto di funzionamento e identifichiamo alcune condizioni di funzionamento caratteristiche dell'elica e corrispondenti a diverse situazioni di volo. Dai grafici riportati in figura 7, ricaviamo dei valori caratteristici del rapporto di funzionamento che indichiamo con γ1 e γ2 , e che sono rispettivamente il rapporto di funzionamento al quale si annulla il coefficiente di spinta ed il rapporto di funzionamento al quale si annulla il coefficiente di coppia; in relazione a tali valori abbiamo: 148