Venti anni lunghi due secoli

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CAPITOLO VII

conta, al di là dei singoli finanziamenti e della loro valenza, è la logica che li ispira, e l’obiettivo di fondo cui rispondono. Monsignor Tessarollo ci tiene a sottolinearlo: “Questi interventi rendono possibile per la nostra diocesi la presenza nella parte di territorio polesano che ad essa fa capo, mettendola così in grado di adempiere al meglio alla sua missione, potendo contare su strutture idonee all’incontro delle persone oltre che sulla conservazione del patrimonio storico ed artistico ereditato da secoli di fede e di cultura”. Un patrimonio il cui valore va appunto ben oltre l’aspetto economico, perché rappresenta la preziosa eredità di valori, di spiritualità, di tradizioni passati di generazione in generazione. Punti di incontro per le comunità sparse nel delta polesano.

I tempi tuttavia cambiano: la crisi pesa sui singoli, sulle famiglie, sulle imprese, sullo stesso sistema bancario di cui la Fondazione è parte rilevante. E sta cambiando in profondità anche la società veneta: non solo nei grandi centri urbani, ma perfino nelle piccole comunità periferiche. Stili di vita che si modificano, l’immigrazione che porta alla convivenza con tante culture e sensibilità diverse anche al loro interno, un lavoro che rivoluziona ruoli, condizioni, aspettative, nuove povertà che emergono… in uno scenario segnato da una simile tumultuosa evoluzione, cosa si aspetta per il futuro il vescovo di Chioggia dalla Fondazione? Risponde monsignor Tessarollo: “Il mio auspicio, guardando avanti, è che l’attenzione e la disponibilità dell’Ente siano rivolte ora verso tante piccole comunità del Polesine che spesso hanno come unico punto di ritrovo sul posto le strutture parrocchiali, già molto povere e usurate, anche perché nate in una situazione di miseria aggravata dalla tragica alluvione del 1951. Si tratta in genere di realtà di scarso o nullo valore artistico, per cui nessuno è disposto a dare un contributo per il loro mantenimento in uso o per la loro ristrutturazione. In realtà esse rivesto126


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