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SITUAZIONE PRODUTTIVA DEL T.I.B.B.
from Consiglio_Boveri2
Come è noto ne! corso del 1970 e del 1971 l'azienda ha fatto ricorso al lavoro straordinario anche al di là delle Imitazioni poste dal Contratto Nazionale. Questo fatto, unito alla situazione generale in cui si venivano delineando, a livello di tutto il settore dell'Elettromeccanica pesante, situazioni di crisi o comunque di difficoltà di prospettiva, aveva indotto il Consiglio di Fabbrica, fin dal giugno scorso 1971, a richiedere un incon- tro con la Direzione per un esame della situazione produttiva del TIBB.
Con l'incontro avvenuto il 16-6-71 l'azienda aveva fornito assicurazioni che il carico di lavoro era tale da assicurare una sufficiente tranquillità in una prospettiva di medio termine. Nel successivo incontro avvenuto il 14-9-1971 l'azienda aveva confermato tali assicurazioni, inviando la seguente lettera in data 14-9-1971:
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Alle Commissioni Interne e ai Rappresentanti Sindacali Aziendali degli Stabilimenti di Milano, Vittuone e Vado Ligure
« Ci riferiamo alla riunione tenutasi in data odierna presso la nostra Sede e, aderendo alla richiesta che ci è stata rivolta, confermiamo i seguenti punti, che sono quelli di maggiore interesse emersi nel corso della riunione:
Nonostante le note difficoltà economiche e di mercato in atto, che per quanto ci riguarda si ripercuotono soprattutto fino ad oggi sul settore dei motori di serie, i programmi finora elaborati, che si basano sul presupposto di poter utilizzare completamente e con regolarità le capacità produttive delle altre linee, prevedono il mantenimento dell'attuale livello di occupazione sia nei restanti mesi del 1971, sia nel corso del 1972. E ciò anche attraverso una flessibile politica che permetta di compensare, con altre linee di produzione, la crisi nel settore dei motori.
Per quanto riguarda altri problemi sollevati nel corso della riunione, anche con riferimento alla riorganizzazione in atto, fra cui l'impiego delle ore straordinarie e turni nel 1972, l'argomento sarà oggetto di un più approfondito esame, in una riunione che verrà tenuta verso fine ottobre o primi di novembre p. v.
Tecnomasio Italiano Brown Boveri
Tuttavia, in tale incontro l'azienda aveva mantenuto un atteggiamento negativo sui punti qualificanti da noi posti in merito alla ristrutturazione, il che aveva dato luogo alla apertura della vertenza, nella cui piattaforma furono inserite, come giusto, richieste di carattere economico e normativo.
A conclusione delle trattative, nel corso delle quali l'argomento della garanzia dell'occupazione è rimasto costantemente al centro della discussione, l'azienda si era impegnata a far pervenire una nuova lettera di conferma delle prospettive di occupazione.
Tale lettera portante la data del 25-1-1972 dice testualmente:
« Alle Commissioni Interne e ai Rappresentanti Sindacali Aziendali degli Stabilimenti di Milano, Vittuone e Vado Ligure
« Con riferimento alla Vostra richiesta di confermarVi la nostra lettera del 14 settembre u.s., desideriamo precisarVi che quanto in essa contenuto rela tivamente al mantenimento dell'occupazione nel corso del 1972 partiva, fra l'altro, dal presupposto dell'acquisizione, a scadenza immediata, di un ordine di due grossi Turbo da 750 MVA.
Purtroppo tale ordinazione non ci è stata ancora confermata, così come hanno subito una battuta di arresto le previste ordinazioni di trasformatori, che hanno lasciato dei vuoti nelle programmazioni.
Vi possiamo comunque assicurare che, se ta" ordinazioni, come ausoicabile, c verranno passate entro uno o due mesi, il contenuto della predetta nostra letterasarà da considerarsi tuttora valido. Distinti saluti.
Tecnomasio Italiano Brown Boveri
In tale lettera l'azienda ha voluto condizionare le prospettive di occupazione al verificarsi di commesse eri() uno o due mesi. A questo proposito dobbiamo onestamente far rilevare quanto segue:
1) Per i due generatori turbo da 750 MVA, destinati a una centrale dell'Enel, è vero che a tutt'oggi mancano le autorizzazioni per la installazione e che quindi l'ordine è sospeso.
E' però vero anche che: l'ordine dell'Enel e la successiva sopensiva risano al giugno 1971, e perciò l'azienda ne era a conoscenza sia quando ha invia to la lettera' del 14-9-1971, sia durante le trattative; per queste macchine il tempo di consegna è di non meno di 3 anni e per il solo approvvigionamento dei materiali e dei semilavorati occorre un anno.
Quindi anche se l'ordinazione definitiva dovesse arrivare subito. il lavoro comincerebbe già nel 1973.
Perciò questa ordinazione può influire eventualmente sulla occupazione nel 1973, non nel 1972.
2) Per i trasformatori, a parte la genericità delle affermazioni della direzione ,c'è solo da osservare che Proprio in questo settore si è effettuato il maggior numero di ore straordinarie e ancora adesso si cerca di farne anche contro l'accordo aziendale.
In realtà, la lettera della direzione dimostra solo che essa, in accordo con la Confindustria è intenzionata a mantenere in atto il ricatto della cassa integrazione nel 1972 allo sc000 di influire sul dibattito di orenara7inr,e della niattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale che dovrà iniziare fra breve.
Parte integrante di (mesta manovra è la possibilità dell'azienda di avvalersi delle scorte accumulate nel 1971 e magari di riprendere. in onesti primi mesi del '72, gli straordinari.
E' evidente che a questa manovra occorre rispondere decisamente. esigendo il pieno rispetto dell'orario contrattuale e di tutti gli impegni assurJ, respingendo ogni tentativo di strumentalizzazione che venisse imbastito, col pretesto di alcune sia pur importa nE commesse.