RILANCIARE LA LOTTA

Con lo sciopero generale nazionale del 23 gennaio abbiamo ripreso la lotta generale dei lavoratori italiani. Questa decisione dello sciopero ha 50112 vato critiche in ambienti politici e giornalistici che hanno l'aria di pre. tendere un atteggiamento più"sensibilem ed accomodante da parte delle tre Confederazioni,che consenta l'instaurazione di un rapporto di collaborazio ne tra le varie forze sociali fondata sull'accettazione della politica eco nomica dell'attuale compagine governativa.
Ma la disponibilità delle Confederazioni a confrontarsi con il Governo non poteva e non può essere interpretata come un atteggiamento acquiscente o rinunciatario. Il movimento sindacale di fronte all'aggravamento della cri si economica,di fronte all'atteggiamento di rottura,che si protrae da due mesi,delle controparti padronali nella vertenza per la contingenza ed al fatto che il governo si è per ora attestato su posizioni negative nei coni fronti delle proposte delle Confederazioni,non ha altra scelta che quella dell'inasprimento della lotta.
I sindacati sono stati accusati di non volere un confronto globale perchè temono che si faccia la somma delle loro richieste e,si aggiunge,che questo li metterebbe in imbarazzo.La verità è che il governo ha scelto una 102 litica che aumenta i sacrifici dei lavoratori e dei ceti più poveri,per con sentire al sistema capitalistico di ri prendere un pò di fiato.
La critica ai sindacati seconda la qua le il confronto su problemi specifici ostacola la possibilità di ricercare u na politica organica per uscire dalla crisi attuale è pretestuosa,perchè chi la solleva o ignora le disponibilità politiche del movimento sindacale ad entrare nel merito della ricerca di una via di uscita non tradizionale dal(cont.in 2°)
ALL'INTERNO
- Decreti Delegati
- Cooperative Conguaglio
- Accordo tariffe elettriche
- Accordi in Direzione
Posta
la crisi o finge di ignorarla perché ha di mira un ruolo subordinato del sindacato o caldeggia un più o meno mimetizzato "patto sociale".
Per entrare nel merito dei problemi le Confederazioni hanno bisogno di un interlocutore valido,deciso ad imboccare indirizzi nuovi. Finora è
stato avviato un negoziato,in verità poco incoraggiante,sui bassi red diti (pensioni e difesa del potere d'acquisto dei bassi salari), ma è negativo che manchino tutt'ora sedi reali di confronto per affrontare le questioni dell'occupazione e degli investimenti.
DECRETI DELEGATI

In attuazione del decreti delegati
Le prossime scadenze per le elezioni nelle scuole
:'`Welliv-spreole di ogni' ardine e grado si svilupperà nei =tomi un'intensa attività, in vista delle ormai eleatoni previste M attuazione dei decreti delegati di riforma. -
Ricordiamo le.soidenze più ravvicinate, che impegnoTIMM tutte le ti chiamate a far parte dei nuovi .organi .311 'M governo dellt iicuola; PER LE COMA MA ED ELEMENTARI SI VOTA IL 9 FEB O; PER LE SCUOLE MEDIE DELLMBLI. GO SI A IL 18 FEBBRAIO; PER LE SCUOLE non DIE S • ORI S VOTA IL 23 FEBBRAIO.
La ctinarnissione elettorale deposita wsegreteria, dandone avviso all'albo, gli elenchi degli elettori, che sono pubblici (artiColi 4. e 25), entro il 15 gennaio per le scuole materne 'ed elementari; entro. il 22 gennaio per le scuole medie dell'obbligo; entro il 29 granaio_ por le scuole medie superiori.
Entro 10 giorni dall'affissione vanno presentati alla <immissione gli- eventuali ricorsi (art~ 4). Lir comirerlione decide sed ricorsi entro i 5 giorni ,successivi <articolo 4). Entro due giorni Un'affissione la comrais, 'Stona elettorale 'determina 01,1110644,161 spettano 4 ole* -arma componenir•.(articoli i e • .1 • II primo 440tiitarto presenta personalmente la lista
111A-ifigratieditdel circolo didattico o istituto, • comunali ' tiond•iled propri rappresentanti di lista (articoli 6 e M), molle ore 9 del 20 gennaio per le scuole materne elementarevils1 27 gennaio per le scuole medie dell'ohbligT febbraio per le scuole riA•0011101110ri.
4 dei firmatari della DiteHdevesse risidlere necessario, la commissione tenuta ad all'albo, dalle ore 12 o Por rne ed elementart .dell'I, filo per le scuole medie dell'obbligo; dell'8 febbraio,: le scuole Media (repertori. Il primo firmatario ha giorni di = (sem125 i termini non sono ') Per prole Lianle.~canti (articolo 8).
Lavoratori, partecipate in questi giorni alle assemblee programmate in tytte le scuole e impegnatevi ad entrare nelle liste elettorali per far si che con la stra presenza contribuiate a rendere ve ramente democratica la gestione della scuola ed evitare che negli organi collegiali entrino persone che non fanno gli interessi popolari.
COOPERATIVO : una alternativa al capitalismo
Nel 1844 i pionieri di Rochdale diedero vita alla prima, forma di cooperazione or ganizzata; associandosi tra di loro, IO anni dopo,gli operai di Torino fondarono il Magazzino di Previdenza ed ad esso at tingevano per non essere costretti a por tare i loro pochi soldi nelle mani degli usurai;ancora oggi possiamo dire che mol te delle intuizioni che spinsero quei la voratori a cooperare sono più che valide così come i presupposti delle modalità organizzative :
il metodo dell'autogestione,con la di retta partecipazione alle scelte da parte del socio;
la non finalità di lucro;
l'apertura a tytti i lavoratori che ne accettino i principi di democrazia e di solidarietà su cui si fonda. Pensiamo per un attimo nelle mani di chi sono i supermercati e dietro ad ognuno di loro troveremo il nome di grossi monopoli nazionali ed internazionali,quali la Montedison (Standa),la Pirelli,la Fiat,quindi i padroni non solo gestisco no i mezzi di produzione ma tendono sem
pre di più a dominare la "distribuzione:' Quanti sono ancora i lavoratori che acquistano nei negozi dei loro "padroni" consentendone il loro fin:_nziamento e il loro ruolo di potere?
Su questo discorso ci torneremo più die fusamente nei pros3imi articoli,oggi ci interessa di più dare una risposta a chi domanda perchè nacquero le cooperative. La rivoluzione industriale diede vita ad un ordine sociale profondamente ingiusto che si manifestò con il privilegio sempre più forte della classe capitalictica e con lo sfruttamento e ln emarginazione del proletariato.

Ciò provocò,come si direbbe oggi,i primi movimenti di contestazione: il socia lismo li rappresentò sul piano teorico, la cooperazione su quello economico. La cooperazione come forma organizzata conobbe la sua nascita nel secolo scorso e da allora la sua vita si è sempre più identificata con la stroria del movimento operaio seguendone puntualmente le sorti.Essa quindi nacque come volontà, di sopravvivenza e di riscatto dei lavoratori,come organizzazione tesa al soddisfacimento di bisogni sociali che le leggi del profitto volutamente trascuravano.
Nacquero così le prime forme organizzate di cooperative : di consumo per combattere l'aumento dei prezzi e l'accaparramento dei prodotti; quelle di lavoro fra gli operai; quelle agricole fra i contadini; tra i lavoratori che si univano per costruirsi una casa e sottrarsi alle speculazioni.
Molta strada ha compiuto da allora la cooperazione,una strada lastricata di difficoltà e di avversioni; essa venne apertamente combattuta quando in alcuni campi ed in alcune località stava di ventando una vera e propria alternativa all'impresa capitalistica.
Il fascismo non solo contrastò la coope razione,ma la distrusse fisicamente;solo l'impegno e la fede dei cooperatori hanno fatto sì che essa risorgesse con la liberazione e continuasse con rinnovato impulso la sua strda. (continua) 3
TREDICESIMA - CONGUAGLIO DI FINE ANNO - CUMULO REDDITI NEL MARZO 1975a cura di Adamo Junior

Il più semplicemente possibile, cercheremo ora di spiegare ciò che è avvenuto nel dicembre 74 e ciò che avverrà nel marzo 1975 sui compensi di tutti i lavoratori dipendenti.
l) LA TREDICESIMA
Com'è avvenuto il calcolo di questa tassa?
Diremo subito che questa trattenuta sulla tredicesima è stata effettuata come su tut ti gli altri stipendi dell'anno 1974, non godendo naturalmente di alcuna detrazione di legge.
ESEMPIO:
Se su un "imponibile imposta" mensile di L. 166.667.=,la trattenuta mensile norma le è di L. 16.667.=,meno naturalmente le detrazioni soggettive e più le trattenute previdenziali, che sono il 7,30% dell'impo nibile f.a.p., la trattenuta sulla tredice sima è di L. 16.667.=, più solamente le trat tenute previdenziali. Questo per quanto riguarda gli stipendi fino ai 2 milioni di lire annue, per i quali è prevista una aliquota del 10%.
Naturalmente vi sono aliquote progressive, per cui le trattenute saranno tanto maggio ri, quanto più alti sono gli stipendi ed i salari.
ESEMPIO:
Su un "imponibile imposta" di L. 333.334.= la trattenuta totale sulla tredicesima è di L. 40.833.=, più le trattenute previdenziali. Tale trattenuta viene calcolata: fino a L.166.667 il 10% cioè L.16.667 le successive L. 83.333 il 13% cioè L.10.833 le ulteriori L. 83.333 il 1696 cioè L.13.333 e quindi addizionando tali percentuali si ot tiene la trattenuta mensile di legge alla quale vanno aggiunte le trattenute previdenziali.
2) CONGUAGLIO TASSE DI FINE ANNO.
Il conguaglio di fine anno è stato necessariamente effettuato,perchè durante l'arco di un anno, allo stipendio mensile normale, si sono aggiunte altre retribuzioni, quali: la tredicesima, gli straordinari, i premi di produzione etc.etc.,tutte voci che non godendo di alcuna detrazione, possono far sali re il reddito complessivo annuale sino a far lo entrare in uno scaglione che esige una per centuale superiore a quelle applicate ordinariamente nei 12 mesi, per cui le aziende non hanno potuto fare il calcolo di questo saldo 4 sulla cifra che deriva da una mensilità mol-
tiplicata per 12 mesi,ma hanno dovuto tener conto di tutte quelle lire extra che hanno contribuito ad aumentare la retribuzione con plessiva annua.
Stabilita questa cifra finale, le aziende hg no fatto la somma delle trattenute per tass che sono state fatte mese per mese, quindi 1 cifra risultante è stata confrontata con que, la della tassa complessiva: se è stata p-e,r1., sullo stipendio di dicembre, vi sono state s! lo le trattenute per tasse riferite al mese; se è stata inferiore, la differenza in meno è stata tolta dallo stipendio, in aggiunta a la trattenuta mensile per tasse; se è stata superiore, la differenza in più è stata resta tuita al lavoratore.
Per questo ultimo caso, la restituzione può essere avvenuta o direttamente dalla Ditta oppure dovrà essere richiesta dal lavoratore per mezzo domanda, in carta semplice, all'uf ficio provinciale delle imposte dirette. La "tabella conguaglio" qui riportata da esempio.chiarisce ogni dubbio:
però, bisogna tener presente, cb il Decreto Legge n° 259 del 6.7.74 ha elevato la quota esente da 840 mila lire a 1.200.000 lire, entro la fascia di reddito NON SUPERIORE ai 4 milioni di lire, solo per i lavoratori dipendenti, pensionati e simili Quindi, tutti i lavoratori, con reddito inf5 -R( riore ai 4 milioni di lire, hanno diritto ad (r una detrazione ulteriore all'anno di L.36.00 -I: Riferendoci, ora, all'esempio della tabella, -D( quel lavoratore, avendo diritto alla detrazi, (: ne ulteriore di 36 mila lire, non deve più a fisco le 19.891 lire, ma rientra nel caso di dover essere rimborsato dal fisco, il quale deve al lavoratore ben 16.109 lire (= 36.000 - 19.891)
3) CUMULO DEI REDDITI
Se la Corte Costituzionale, non si pronuncer entro il 31 marzo 1975, sull'ordinanza emes il 10/12/73 dal tribunale di Oristano, cime'
la legittimità costituzionale del cumulo dei redditi familiari, tutti i lavoratori dipen denti, la cui somma dei redditi familiari (= redditi propri di lavoro dipendente, più redditi occasionali, più quelli della moglie, eccettuati quelli che sono nella disponibili tà della moglie legalmente ed effettivamente separata, etc.etc!) supera i 5 milioni (D.L. n° 259 del 6/7/74), dovranno sottoscri vere la dichiarazione dei redditi e pagare quindi le cartelle al fisco; cioè dovranno Pagare la differenza d'imposta delle detrazioni tra quella pagata e l'imposta determina fa dal cumulo.
Per ottenere il reddito netto totale del cumulo, devono essere detratte dal reddito nel to, cioè il lordo meno i contributi previden ziali, le spese sostenute e documentate di: funerali;degenze in ospedale; cure mediche e chirurgiche; assicurazione vita; iscrizione figli alle scuole superiori e università; imposta locale sul reddito degli appartamen ti di proprietà; interessi passivi, per esem Pio quelli pagati per il mutuo che si è dovu to contrarre per acquistare un appartamento; assegni periodici corrisposti al coniuge separato legalmente od effettivamente o divorziato.
Su questo reddito netto ottenuto va calcolata l'imposta lorda.
A questa imposta si dovranno detrarre le detrazioni soggettive per n° 2 persone e non per n° 1 persona; si dovrà detrarre se si è avuta, l'imposta in più pagata con gli stipen di e nel caso in cui, non è avvenuta direttamente la restituzione dalla Ditta.
Attenzione, si dovrà però restituire le due detrazioni ulteriori di 36 mila lire per il marito e 36 mila lire per la moglie, avute nei conguagli di fine anno, se il reddito singolo è stato inferiore ai 4 milioni.
Fatte tutte queste somme e detrazioni, si avrà così la vera imposta netta di supplemen to che si dovrà ancora dare al fisco. Come sempre, l'esempio semplificativo, qui riportato, vale più di lunghi discorsi.
ESEMPIO:
-Reddito annuo netto marito = L. 4.000.000 (=lordo meno contrib.previd.)
-Imposta al lordo = L. 490.000
-Detrazioni soggettive:
(36mila per spese produz.red.+
36mila per quota esente
12mila per spese cure mediche+ 36mila per coniuge a carico + llmila per l figlio a carico+ 36mila per detraz.ulteriore)= L. 167.000
-Imposta netta trattenuta in busta = L. 323.000 (a)
-Reddito annuo netto moglie = L.2.000.000
Imposta al lordo = L. 200.000
-Detrazioni soggettive:
(36mila per spese produz.red.+
12mila per spese cure mediche+
36mila per detraz.ulteriore) = L. 84.000
Imposta netta trattenuta in busta L. 116.000
Si ha così: (b)
Imposta netta pagata al fisco (a+b)
= L. 439.000 familiare L.6.000.000 L. 828.00o
Reddito complessivo la cui imposta al lordo è di (cioè L. 900.000 - L.72.000 di detrazioni già ottenute)

Quindi si dovrà ancora dare al fisco una imposta al lordo di (d-c) L. 389.000
A questa imposta lorda si dovran (e) no detrarre le detrazioni soggettive: (Spese produz.reddito per
2 persone L.72.000+
Quota esente per l pers.= L. 36.000+ Spese cure mediche per 2 persone L. 24.000+ Coniuge a carico L.36.000+
1 figlio a carico L. 11.000)
Si ottiene così l'imposta netta = L. 179. ?9?
(e-f) = L. 210.000
Attenzione però, a questa imposta netta si dovranno aggiungere le 2 detrazioni ulterio ri avute nel reddito singolo, perchè inferiori ai 4 milioni, ma che si devono rimbor sare, perchè il cumulo dei 2 redditi è su periore ai 5 milioni.
In definitiva, quindi, si dovrà ancora dare al fisco L. 282.000 (=210.000+72.000).
A qualcuno, questi ultimi calcoli, potranno sembrare un po' complicati, e quindi per ren derli ancora più semplici, diremo che, se: L'imposta netta pagata al fisco
è di (a+b) = L. 439.000(c)
il Reddito complessivo familiare è di = L.61300.000 la sua imposta al lordo è di = L. 900.000(d) che quindi si dovrà ancora dare al fisco un'imposta al lordo di (d-c) = L. 461.000(e)
A questa imposta lorda si dovranno detrarre le detrazioni soggettive di = L. 179.000(f) (vedi elenco precedente)
si ottiene così l'imposta netta (e-f) che si dovrà ancora dare al fisco = L. 282.000
Note:* Vanno Aggiunti anche:i redditi dei figli minori non emancipati,conviventi con-il oontribuente I compresi i figli naturali o adottivi o affiliati e i figli dell'altro coniuge; i redditi altrui dei quali il contribuente ha la libera disponibilità o l'amministrazione 5 senza obbligo della resa dei conti.=
UN PRIMO POSITIVO RISULTATO NELLA VERTENZA PER L'ENERGIA:
STRAPPATA LA RIDUZIONE DELLE TARIFFE ELETTRICHE !

Il Governo e i Sindacati hanno raggiunto l'accordo sulla revisione delle tariffe elettriche che consentirà sensibili risparmi per le utenze popolari.
Quote fisse
IPOTESI D'ACCORDO
Contratti sino a 21:v : quota fissa invariata
Contratti a 31v ripristino vecchia quota fissa (da L.1200/mese a L.600/mese)
TARIFFE
Contratti sino a 31v : primi 150Kvh.mensili : L.19,30 al Ivh.(anzichè 21,30)e abolizione del sovrapprezzo termico di L.4, 80.
L'accordo è stato valutato positivamente dalla Federazione CGIL-CISLUIL. Infatti per un consumo medio di 4501vh al trimestre (150 al mese X 3 = 450):
prima dell'aumento L. 8.860 dopo l'aumento governativo
Con tale riduzione l'utenza domestica verrà a risparmiare 126,7 miliardi che saranno trasferiti a carico della grande utenza che prima pagava sottocosto.
I risultati conseguiti con la pressione dei sindacati e dei lavoratori riguardato solo un aspetto dei problemi dell'energia.Deve essere assi curata infatti una politica dell'energia che veda un impegno serio e urgente del governo e dell'ENEL per la costruzione di nuovi impianti e nuove centrali,per il pieno utilizzo di quelli esistenti e per il ripristino delle scorte di combustibile,in modo da assicurare al Pae se maggior autonomia e tranquillità nello sviluppo dell'economia e — delle varie attività,tutte legate a una seria e responsabile politica dell'energia. In questo senso proseguirà l'azione dei sindacati e dei lavoratori a favore dei più generali interessi del Paese.
CGIL CISL - UIL Milano
"Z2• -11P-4Z> .<51- - ii- nk -4Z7>"42> -4ZP"-10-4111k :
In occasione della ricorrenza del trentennale della Resistenza,il CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO,in collaborazione con le Università della Lombar
dia,organizza un ciclo di XII conversazioni con studiosi ed esponenti del 11 11 l'antifascismo.Questi incontri vogliono essere momenti di comune riflessione critica su cosa è stato il fascismo e su cosa è stato fatto o cosa si dovrebbe fare per una svolta democratica dell'Italia. Riportiamo,qui di seguito,l'elenco e le date in cui si terranno le prossime conversazionbricordando,come da cartelli in mensa,che le altre si sono tenute nel mese di gennaio con questo ordine: I - LE ORIGINI DEL FA SCISMO, II - IL REGIME FASCISTA, III - L'ANTIFASCISMO, IV - LA RESISTEN-

11 ZA (I), V - LA RESISTENZA (2), VI - LE ISTANZE DI RINNOVAMENTO DELLA RE41 SISTENZA.
VII - LA RICOSTRUZIONE
Università Bocconi,Aula Magna,7 febbraio,ore 18.00
11
I) LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA, prof. Siro Lombardini
LA CGIL E IL PIANO DI LAVORO, prof. Vittorio Foa
IL CONDIZIONAI/1E1NT° INTERNAZIONALE, on. Luciano Barca 41 11
VIII - LA COSTITUZIONE
Università Bocconi,Aula Magna, 21 febbraiolore 18.00
I) LINEAMENTI GENERALI, prof. Paolo Barile
ASPETTI SOCIALI DELLA COSTITUZIONE, sen. Carlo Galante Garrone
IX - LO STATO TRA CONTINUITA' E RINNOVAMENTO
PolitecnicoyAula del trifoglio, 28 febbraioyore 18.00
I) STATO E CITTADINO, sen. Lelio Basso
2) IL RINNOVAMENTO DELLE ISTITUZIONI, on. Alberto Malagugini 4> 3) LA POLITICA DI DIFESA, prof. Giorgio Rochat
11 X - LE AUTONOMIE LOCALI
PolitecnicoyAula del trifoglio, 7 marzo,oshe 18.00
I) DALLO STATO ACCENTRATORE ALLO STATO DELLE AUTONOMIE, prof. Ettore
Rotelli
2) CONTRIBUTI SPECIFICI SULLE AUTONOMIE LOCALI OGGI, Aldo Aniasi,Cesa-
re Golfari,Renato Zangheri
11 XI - LAVORO,SINDACATI E COSTITUZIONE 11 PolitecnicoyAula del trifoglio, 14 marzo,ore 18:'00 11
1> I) IL LAVORO NELLA COSTITUZIONE, pvof. Uiuseppe F. Mancini
2) CONTRIBUTI SPECIFICI DI TRE SINDACALISTI SUL RUOLO DEL SINDACATO
4> XII - SCUOLA,CULTURA E INFORMAZIONE NELLA COSTITUZIONE
i> Università Statale,Aula Magna, 21 marzo,ore 18.00 11 I) LA SCUOLA, prof. Guido guazza 11
2) L'ORGANIZZAZIONE DELLA CULTURA, proff. Silvano Filippelli e Sandro 11 Fontana
L'INFORXAZIONE, dott. Paolo Murialdi
•41>1111121111*41hilatiAlkillikibillibiat-liklibliatak-41:41s-likeilketliftelaiAginP'"1
DISCUTENDO IN DIREZIONE . .
Klatt% 10/12/1974
Come da accordi verbali già intervenuti tra la Diresione In ed il Comitato di Coordinamento si conviene che a per tiro dal 1• 03104110 1973, il personale adibito o che verrà adibito rispettivameate alle mansioni dit Allineatriell Controllo funzionale; Collaudatori Alt-TV; Wuperconerollit Operatori/triti; Cambia ressi, sarà taquadrato nel 4• Livello (Operai) di cui al COIL 19 Aprile 1973, non apposta compiuti dodici mesi di effettiva prestasione di una delle tiensietti sopra elencate.-

La spesa del precedente numero dello Apriscatole è stata di L.79.800
Il contributo dei lavoratori è stato di L. 67.500
caro perchè ogni tanto ci dai occasione di flr snperc,alla maggioranza dei lavo ratori,le magagne che succedono dentro la nostra amata ditta. Forse io oggi non sno nelle condizioni di spirito ideali per fare una chiaccherata serenamente, ma la causa penso sia da ricercarsi fra i cento episodi che durante la giornata caratterizzano il nostro lavoro. Infatti abbiamo la fortuna di avere una maestra che sarà più unica che rara,mol to abile nel fare la "banchiera" e molto molto abile nella vendita di articoli vari,fra cui campeggiano lenzuola,tova— glie e tendaggi e purtroppo per noi,mol to,ma molto meno abile nel dirigere sia per capacità che per umanità,il suo ruo lo. Ora,da tutta questa situazione le u niche a trarne vantaggio sono le donne, che dovendo fare il corredo alle loro fi glieysi rivolgono a lei e noi poveracce, che non avendo figlie da maritoyo prefe rendo comprare altrove,pur avendo un com portamento valido sul piano lavorativo non entriamo nelle sue simpatie,ci vedia mo maltrattate e sbattute da un posto al l'altro e da un reparto all'altro come si fa con gli stracci vecchi!!
Oltre a tutto ci) vorrei anche dire che è molto sensibile ai vari regalucci. Non so se avr) il piacere di veder pub— blicata questa lettera,per il tono un p) polemico su cui è improntata,ma non ci sarà bisogno di indagare troppo per stabilire che tutto ci) corrisponde a pura verità.

Una vostra sostenitrice che crede molto in voi e si do— manda se queste siano cose da considerarsi normali e morali.
Tutti ormai sanno che in Italia (e in tutti i paesi dove comandano i padroni) c'è la crisi economica. Di cono che la goccia che ha fatto tra boccare il vaso dei nostri guai sia stata di petrolio, ma mentre in altri paesi piangono per questa crisi economica,noi italiani ci siamo accorti che non solo ci manca il fazzoletto per asciugare le lacrime ma non abbiamo neppure gli occhi per piangere.La ragione per la quale ti scrivo però non è questa. Ti voglio parlare di una crisi di cui il tele giornale non dà notizie, una crisi morale e ideale. Non abbiamo più fi ducia in niente: nè nella giustizi% nè nelle autorità, nè negli uomini che abbiamo scelto per governarci, nè nell'onestà,nè nell'onore,nè nel l'amicizia e la fratellanza,nè negli ideali,nè nel lavoro,nè nella scuola,né nei nostri compagni di lavoro e forse neanche nella famiglia? Sono riusciti con 30 anni di malgover no e sfruttamento,con gli esempi di corruzione,con la delinquenza comune e fascista dilagante,con la giustizia impotente,con modelli di vita sbagliati, ecc, a farci scordare per un lungo periodo che siamo il primo popolo civile della terra,che abbiamo contribuito molto al progre2 so, alle scienze e alla cultura nel mondo,che abbiamo fatto una rivoluzione antifascista per la libertà, la democrazialla pacelil progresso, la cultura di tutto il nostro popolo.Io credo sia ora di scuoterci da questo abbandono, sia perchè non ci convienelslaperché non ci fa onore. Io non voglio avere la presunzione di dire cosa e come bisogna fare per uscire da questa crisi (la più grave secondo me), mi basta aver posto il problema perchè sono convinto che il popolo lavoratore del mio paese, una volta preso coscienza di tutto questo,saprà venirne fuori. (Sicl) q
A PROPOSITO DEL PERSONAGGIO DEL MESE
Vogliamo,con questo articolo,raccogliere le critiche che alcuni lavoratori hanno posso al C.di F. a proposito dei personaggi. E' nostra intenzione rispondere e chiarire il nostro punto di vista sui problemi e le ragioni che ci spingono a pubblicare questi tipi d'articoli che sollevano molte polemiche. Noi crediamo nella utilità che tutti i lavoratori conoscano i fatti che caratterizzano la vita della nostra fabbrica siano essi ironici,comici o spiacevoli, come recentemente si è verificato.
Ciò può provocare (come del resto ha provocato) irritazioni per le persone che in questi articoli si seno identificati. Ma in queste reazioni.oi sono, secondo noi,vizi e giudizi di fondo sbagliati. Il nostro obiettivole non vorremmo mai più essere fraintesi,non é quello di colpire moralmente il singolo lavoratore sia esso capo o dirigenteyma la sua collocazione professionale allo interno dell'organizzazione del lavoro, sminuita e mortificata,che li vede protagonisti di azioni spiacevoli per il ruolo affidato loro nel processo produt tivo. (Del resto questi lavoratori hanno da tempo rinunciato alla loro figura professionale tecnicamente valida,per assumere quella più congeniale alla Direzione di guardia della produzione.)
La reazione antioperaia da parte di alcuni "superiori",parte dal pregiudizio antisindacale che la Direzione impone ai loro comportamenti,negando loro un intervento autonomo corrispondente alle loro conoscenze tecniche e organizzative. '.11esto ruolo profondamente degradante, che ha origine nella scelta del grande padronato di colpire con tutti i mezzi la combattivitì dei lavoratori,si scontra sempre più (noi lo crediamo sincera mente) con la consapevolezza sempre più crescente anche di questi lavoratori,che la nostra lotta è comune, per la salvaguardia del posto di lavoro,per un 'iversa orgnizzazione e conversione 1la produzione che esalti e non mortifichi la capacità tecnica e creativa dei lavoratori tutti.

E' in questo senso e con nue.77to spirito che il C.di F. si assume 1= responsabilità di questi articoli,senza peraltro fermarsi alla pura denuncia del fatto, ma intervenendo,col sostegno di tutti i lavoratori,con proposte per modificare radicalmente questo stato di cose.
La strada è lunga e difficile,ma si fà sempre più strada la ooscienza che solo in questa direzione e con il contributo critico e appassionato di tutti i lavoratori,aualunque sia la loro collocazio ne,che la causa dei lavoratori trionfa.
(la redazione) e sempre tempo di abbuffata ...per i cortigiani
"CENA
Anche quest'anno,la sera del 17/12/74,1a Direzione tedesca della nostra Ditta ha offer- N7 to,nel solito ristorante lingherese,l'abituale abbuffata ai nostri capi,capettà e affini.
DI NATALE"
IL PERSONAGGIO DEL MESE
Ebbene vi dir la verità:sono pazzo d'in vidia per i lavoratori del montaggio in mobile TV-BN,parte elettrica,perchè loro hanno 1. fortuna di avere un capo "bello e intelligente" che prende sempre delle "iniziative lodevoli"(dice Lascaro).
L'altra volta,come ricordate,ha preso "l'iniziativa lodevole"di rendere isterica una nostra compagna di lavoro cambiandole continuamente posto.
Pochi giorni fa,sempre nientepopodimeno che,nell'ambito della buona organizzazio ne del livoro,ha preso un'altra "inizia tiva lodevole",una iniziativa per preve nire gli infortuni.
E' andato dai lavoratori e ha fatto loro un discorso chiaro: ragazzi,state atten ti a non farvi male,adoperate tutte le precauzioni e non fatevi malepio ve lo ho detto,anzi,firmatemi una carta in cui vi impegnate a non farvi male,così
io sono a posto.Quando subirete un'infortunio io non voglio sapere niente perchè sarà colpa vostra in ytuanto non avete mantenuto un impegno firmato. In quel momento è ap;arsa una luce: era il lampo del suo GENIO che illuminava tutto_il reparto.
N.d.R. - Il personaggio in questione aveva consegnato ai lavoratori una prote zione per il cinescopio e aveva preteso dagli stessi la firma su di un foglio di carta (preparato da lui in precedenza) per scaricarsi di ogni responsabili tà in caso d'infortunio. Chiariamo che è preciso dovere dell'Azienda e della sua Organizzazione del Lavoro prevenire gli infortuni e mettere i lavoratori in condizione di non dovere,in alcun modo, subire danni durante il lavoro.
Quando, giorni or sono, leggemmo su questo giornale ( che fu il primo, se non l'unico, crediamo, a parlarne) la notizia degli altissimi, scandalosi compensi extra e non dovuti concessi a certi grandi funzionari statali, una prima domanda si affacciò, con un brivido, alla nostra niente: « E adesso che ne dirà il vice presidente del Consiglio La Malfa? », e ci proponemmo di chiederglielo subito su queste colonne, raccomandandogli, anzi, di moderare La sua prevedibile indignazione e di mostrarsi severo, sì., ma comprensivo, fremendo, M certo, ma indulgente. a il nostro condirettore Pavolini, guerptorno stesso, invitava un articolo di

fondo La Matta a pronunciarsi, e noi rinunciammo. Due giorni appresso, comparve sull'Unità un breve corsivo anonimo in cui si rimproverava al vice presidente del Consiglio e al suo giornale di seguitare a tacere, e ieri ginvito stato ripetuto, netto, perentorio e vano.
Deve essere una quìstione di razza e temiamo che non ci sia nulla da fare.
I repubblicani, con licenza edilizia parlando, appartengono alla stirpe di certi cani signorili (per esempio i bassotti) che si infuriano soltanto al COspetto della gente poveramente vestita. Essi sono infallibili. Se bussa alla porta Gianni Agnelli, che purè non hanno mal . vi-
sto, gli scodinzolano infono giicbilenti e- festosi. Se poi sono cuccioli, nell'agitarsi trepidi e felici, non è detto che non gli scappi qualche gocciolino di pipi. Cefis, per esempio, si può dire che .vive nell'umidità. Ma se capita in ascensore 'o suona alla porta un operaio o il ragazzotto che-viene a portare il pane o la contadina della cicoria, il cane lo azzanna ferocemente. Si direbbe che, ancor più di quanto lo veda, sente il povero. Il pone ringhia e lo aggredike, il cucciolo diventa antidiuretico: asciutti e ostili come il Sahara, per i miseri, i repubblicani e i bassotti non' hanno pietà. Se c'è uno sul quale dovrebbero buttarsi e
lacerargli i pantaloni praticamente senza danno, costui è un petroliere; invece non dubitatene, le braghe ce le rimettono sempre i garzoni.
Nessuno al mondo è più cene di lusso che La Malfa e i suoi. Contro i sindacati, contro i lavoratori, contro i pensionati dell'INPS, il nostro vice è presidente del Consiglio capace di emettere acuti, al cui confronto il tenore Domingo sembra soffrire di raucedine. Ma con lor si*apri non parla: si tocca dt naso, si ,pizzica il lobo dell'orecchio, fa l'occhiolino, alza le sopracciglia. E' muto. E la Voce Repubblicana gli obbedisce. Sempre ' - la Voce è, ma afona.
FortebraccioCALCOLIAMO LA NOSTRA LIQUIDAZIONE
( ore di anzianità maturate in base alla data di assunzione )
