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11 problema dei parcheggi al S. Leonardo ed al QT8
from Milano 19(75)
La gravità della situazione è stata esposta all'Amministrazione Comunale da parte del Consiglio di Zona 19, che ha chiesto interventi solleciti, articolati e differenziati per le diverse situazioni
ConsideMndo necessario ed urgente porre in evidenza la situazione di grave disagio per gli abitanti della nostra zona e principalmente nelle aree del San Leonardo, del QT8 e di viale De Gasperi relativa ai problemi della sosta e della circolazione degli autoveicoli, aggravatasi particolarmente in questi tempi, come già abbiamo avuto modo di riferire, il Consiglio di Zona 19 l'ha sottoposta all'attenzione dell'Amministrazione Comunale, affinché essa venga affrontata attraverso una valutazione approfondita, cui faccia seguito il necessario complesso di interventi articolati e differenziati per le diverse situazioni.
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Ed ecco nel dettaglio tali situazioni secondo quanto esposto dal Consiglio di Zona.
Aree per parcheggio autoveicoli al S. Leonardo
Le recenti costruzioni realizzate in via Alex Visconti hanno provocato da una parte l'aumento dei residenti, quindi delle auto presenti ed in sosta, sottraendo nel contempo parte degli spazi precedentemente disponibili per la sosta degli abitanti già insediati.
Il bilancio negativo per i posti macchina disponibili in questo settore del S. Leonardo, interessante via Alex Visconti e via Appennini, è dell'ordine di centinaia di posti macchina: il disagio che ne deriva ha già provocato fra gli abitanti diversi episodi di tipo violento.
Il problema non appare risolvibile attraverso una regolamentazione dell'uso degli spazi esistenti, in quanto grandemente insufficienti: occorre esaminare al più presto la possibilità di realizzare nuovi posti macchina, a livello di standard di quartiere.
Per una corretta individuazione dell'ubicazione e del dimensionamento dell'intervento necessario occorre tener conto oltre che del fabbisogno già drammaticamente presente, del fatto che al S. Leonardo è contemplata a breve e medio termine la realizzazione di diversi gruppi di box interrati.
Queste attrezzature, che potranno concorrere alla soluzione del problema complessivo, comporteranno viceversa in fase di realizzazione un ulteriore aggravio delle carenze già descritte, dal momento che i relativi cantieri saranno necessariamente insediati su aree attualmente funzionanti a parcheggio per la residenza.
E prevedibile che la presenza di tali cantieri, in tempi e luoghi diversi, si protrarrà in quartiere per diversi anni. E pertanto necessario, a maggior ragione, individuare e realizzare concretamente un consistente numero di posti macchina nel S. Leonardo con la duplice funzione di sopperire alle carenze presenti ed a quelle che saranno determinate dai cantieri di costruzione dei box, con carattere di volano, per una rotazione dell'utenza.
A tal fine, ed in prima approssimazione, si ritiene proponibile l'utilizzazione della fascia di aree esistenti a nord-est della via Appennini e poste fra questa e la via Gallarate.
Sosta, circolazione e ricovero autoveicoli al QT8
È da tempo in evidenza il disagio presente e crescente in vari settori del QT8 in relazione alle esigenze minime e vitali dei residenti, causato in particolare dal ridotto calibro.e dal- la strutturazione di maggior parte delle strade che rendono difficoltoso il traffico in presenza di veicoli in sosta e sono pertanto regolate in gran parte con segnaletica che vieta la sosta.
La presenza poi di impianti sportivi di grande richiamo quali ad esempio il complesso Lido e Palalido ed il campo XXV Aprile, rendono impossibili soluzioni di sosta in alternativa, per l'intero settore fra le vie Diomede e Cimabue. I ripetuti interventi della Vigilanza Urbana, per multare i veicoli in sosta vietata, colpiscono prevalentemente gli stes-
Curare
si residenti, che non hanno alternative concrete di pàrcheggio.
Si ritiene necessario affrontare il problema a monte di questa situazione con la collaborazione, per quanto di competenza, della stessa Vigilanza Urbana.
Due appaiono gli elementi che possono concorrere alla soluzione:
A) uno studio completo, ed una riconsiderazione dell'uso di tutte le aree pubbliche o con destinazione a servizi esistenti nel quartiere QT8 ed al contorno, onde verificarne le pos-
Mezzo Salvato
Un'iniziativa della Casa di Cura San Siro nell'ambito dell'informazione e della prevenzione sanitaria
Lunedì primo aprile 1985, ore 19,30. Ci troviamo nella sala riunioni della Casa di Cura San Siro, a ridosso dell'omonimo quartiere popolare della nostra zona. Decine di ricoverati stanno ascoltando con estrema attenzione il dottor Alessandro Beltramini, direttore sanitario della casa di cura, il quale, con parole chiare, comprensibili anche a chi, come il vostro cronista, è completamente digiuno di studi di medicina, usando parole di uso comune, di «tutti i giorni» diremmo, sta parlando dell'osteoporosi (la decalcificazione dello scheletro, che provoca, tra l'altro un'estrema fragilità delle ossa), spiegando le cause e gli sviluppi della malattia, i suoi sintomi, come la si può prevenire, come la si può curare.
E una spiegazione chiara che per quasi un'ora tiene desta l'attenzione dei presenti, poi incominciano le domande da parte dei pazienti, che per circa un'altra ora chiedono maggiori chiarimenti, magari basandosi sulle proprie esperienze di malati, vogliono sapere perché si usi un determinato farmaco piuttosto che un altro, vogliono chiarimenti sugli effetti collaterali sia della malattia, sia di alcune cure e via dicendo. Ed a tutti il dottor Beltramini risponde con pacatezza e con chiarezza.
Questo di cui abbiamo tentato di darvi una cronaca stringata non è però un episodio isolato. Si tratta di uno degli incontri-dibattiti (il nono per l'esattezza, quelli che lo hanno preceduto sono stati sull'artrosi come malattia sociale, sull'ulcera gastro-duodenale, sull'infarto, sull'alimentazione oggi, sugli stati ansiosi, sulla lombosciatalgia, meglio conosciuta come «mal di schiena», sul tema «è possibile parlare di pericolosità della radiologia nell'indagine e nella terapia?» e sugli effetti dannosi del fumo), che il dottor Beltramini ha organizzato in collaborazione con tutta l'equipe medica della Casa di Cura San Siro e che dal 10 dicembre scorso si susseguono regolarmente ogni primo e terzo lunedì del mese. sibilità d'uso a parcheggio e la relativa regolamentazione.
Lo scopo di tali incontri, ci spiega il dottor Beltramini, è di svolgere un'azione di informazione e quindi anche di prevenzione, in quanto la seconda non è possibile se manca la prima. Uno dei cardini e dei punti più qualificanti della riforma sanitaria, tiene a farci rilevare, è infatti l'informazione sanitaria per svolgere un'azione di prevenzione.
Ed anche quando ci si trova di fronte ad un individuo già colpito da una malattia, l'informazione su di essa e sui mezzi di cura può favorirne la guarigione stabilendo un maggior rapporto di fiducia e di collaborazione tra medico e paziente.
Finora però le strutture pubbliche hanno mancato a questo preciso impegno, per la cui realizzazione non servono capitali, ma soltanto un microfono, qualche altoparlante e tanta, ma tanta buona volontà.
B) Un riesame della possibilità di realizzare piazzuole di sosta e ricoveri per autoveicoli privati nelle aree di pertinenza degli edifici. Si tratta di uno studio complesso a causa delle caratteristiche fondamentali del QT8 per quanto attiene il tessuto viario e le tipologie edilizie, e soprattutto per i vincoli imposti dalla convenzione generale per l'uso delle aree del quartiere stesso.
Si ritiene peraltro che, alla luce delle modificazioni adottate il 30 gennaio 1985 per le Norme Tecniche di Attuazione del PRG (Piano Regolatore Generale) vigente, sia possibile individuare una ipotesi di intervento mirato caso per caso, che dovrebbe poi necessariamente essere recepito da una variante alla convenzione generale riguardante le aree del QT8.
Sosta autotreni pesanti TIR in Viale De Gasperi
Alla fine dello scorso mese di gennaio gli abitanti delle case prospicienti il viale De Gasperi hanno segnalato con vigore il disagio causato dalla utilizzazione di tale strada come parcheggio diurno e notturno dei pesanti mezzi di trasporto che mantengono in funzione i motori diesel per far funzionare sia i compressori frigoriferi, sia il riscaldamento delle cabine.
La mancanza di servizi igienici in loco aggrava poi la situazione ambientale di questo autentico accampamento non attrezzato. Questi veicoli sono stati allontanati dall'area contigua al Cimitero Maggiore, senza che fosse predisposta un'adeguata attrezzatura alternativa.
Dobbiamo ritenere che la attuale situazione in v.le De Gasperi sia per la città non meno disdicevole della precedente, con l'aggravio di un notevole fastidio, intollerabile per i residenti di quel settore del Gallaratese. E opportuno da una parte accelerare la sistemazione promessa e prevista sulle aree della Cascina Merlata, provvedendo comunque ad individuare anche una soluzione provvisoria, immediatamente realizzabile, dovendosi considerare inaccettabile lo stato di cose venutosi a creare per gli abitanti le cui finestre si affacciano sul viale De Gasperi.
In considerazione dei problemi sopra esposti, il Consiglio di Zona 19 impegna l'Amministrazione Comunale ad affrontare, di concerto con il Consiglio di Zona stesso, le singole situazioni che, aggravatesi col tempo, rischiano ora di precipitare in quanto realmente insostenibili per gli abitanti delle singole zone.
Il