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DECLINO DELL' INTERCLASSISMO

Fra i risultati positivi raggiunti nel corso delle lotte contrattuali, quello di gran lunga più importante a nostro parere per l'ascesa al potere dei lavoratori, è stato senza dubbio la dimostrazione provata del declino inarrestabile dell'interclassismo.

Questo cinico e paternalistico inganno creato appositamente per mantenere inalterati i rapporti sociali fra ricchi e poveri e tra sfruttati e sfruttatori, ha avuto ed ha nella chiesa cattolica il suo massimo patrocinatore e la sua più tenace mente propagandista, e nella D.C. il suo più fedele esecutore testamentario. Da sempre infatti essa ha predicato la rassegnazione alle classi più misere e accettato, magnificandole, le donazioni . dei ricchi « pentiti » inculcando negli sprovveduti credenti il rispetto per ii padrone. pecora eletta dell'unico gregge di Dio, e invitando, fra l'altro dai suoi pulpiti, a dare il voto alla D.C. giungendo persino alla scomunica di milioni di lavoratori la cui unica colpa era ed è quella di opporsi ai soprusi del privilegio per un mondo dove realmente regni amore, uguaglianza e fraternità. A questa coppia regina non poteva ne mancò la solidarietà attiva di quei partiti e di quella stprbon borghese che concepisce libertà e democrazia solo per chi ha la vocazione e il potere di fare sgobbare altri uomini traendone profitto. Fino a ieri questa società per azioni ha potuto prosperare innanzitutto per lo scarso impegno politico e sindacale delle masse, ed alla insufficienza passiva nella lotta per cambiare le vecchie strutture che fanno di noi lavoratori solo macchine per produrre più beni ai detentori del capitale, e in secondo luogo, alla burocratizzazione dei partiti e alla divisione dei sindacati le cui direzioni erano divenute pattuglie d'avanscoperta completamente staccate dalla base. L'avvento di Roncalli. il Papa di umili origini succeduto al Principe Pacelli nella direzione della chiesa Cattolica Romana, ne ha cambiato gli Indirizzi conservatori liberando quelle forze progressite sostenitrici della chiesa ,dei poveri e che ancora oggi si battono al nostro fianco nonostante le cautele di Montini. Da parte laica, il previsto e auspicato ricollegamento dei parauspicato ricollegamento dei partiti e dei sindacati alla base lavoratrice e popolare si sta verificando grazie al risveglio della coscienza proletaria scossa bruscamente dal suo torpore dai movimento giovanile e studentesco, e nell'avere poi saputo isolare e sviluppare il buono che da esso ne è scaturito dando così il via al più vasto, democratico, e antifascista movimento rivendicativo che l'Italia ricordi. L'aver marciato fianco a fianco operai di ogni tendenza politica, e per la prima volta unitamente agli impiegati che il padrone con il suo paternalismo aveva trasformato in guardie del suo feudo, sta appunto a significare il felice ritorno di ognuno al proprio posto di combattimento per difendere il comune interesse.

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Questi importantissimi eventi hanno fatto maturare negli uni il dubbio di avere un fratello net padrone, negli altri li spinge a rivedere le loro posizioni sulla opportunità di seguire quei partiti che accolgono nelle loro file (alla pari) padroni e garzoni, mescolanza mostruosa di razze che in comune hanno solo l'aspetto fisico, e vuol dire infine che i lavoratori sono stanchi di porgere l'altra guancia e nessun 'sopruso può più essere fatto impunemente.

Questo è quello che maggiormente terrorizza i vari Pirelli e lo impareggiabile dott. Costa, poiché, se l'operaio e l'impiegato hanno chiaramente individuato il nemico, se hanno imparato a considerare rapace ii padrone negro come quello bianco, il padrone ebreo come quello cattolico, il padrone buono come quello cattivo, vuol dire che non accettiamo più l'interclassismo vuol dire la fine del dispotismo e l'inizio della via che ci porterà verso il socialismo.

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