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Collaborazione

E' una parola che ho sentito molte volte, pronunciata a sproposito e da persone che non ne conoscono il vero significato.

E' una parola che viene usata per difendere una propria opinione o per ricattare gli altri a pensarla come te.

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Può avere cioè un significato aleatorio, contrastante, dipende da chi la pronuncia ed a chi è diretta.

ll mio parere non è per forza la verità. altrimenti non sarei un essere umano, ma proprio per questo voglio esprimerlo, perchè tutti pos- sano valutarlo e possano dire il contrario se la pensano diversamente.

Secondo me collaborare vuol dire prima di tutto fare qualcosa insieme, unire le forze per arrivare ad un fine comune, per fare quello che serve a noi o agli altri.

Naturalmente quel qualcosa deve essere utile a tutti e non dannoso per qualcuno, altrimenti lo scopo è sbagliato.

Collaborare vuol dire per esempio aiutare la moglie a sparecchiare la tavola per avere il tempo di andare insieme al cinema.

Vuol dire aiutare ll tecnico a risolvere un problema per lavorare in un ambiente più sano.

Vuoi dire decidere insieme al capo il modo di lavorare.

Ma tutte queste cose dipendono dall'intelligenza delle persone, della moglie, del tecnico, del capo e di noi tutti.

E' chiaro che collaborare non vuol dire eseguire gli ordini ciecamente, come sotto le armi, ma vuol dire avere la possibilità di discutere le cose giuste e quelle ingiuste, vuol dire lavorare consapevolmente, con la coscienza di avere contribuito alla scelta e non solo perchè ti hanno detto di fare così.

Naturalmente decidere insieme vuol dire non solo con i superiori, ma anche tra di noi, ad esempio in assemblea.

A questo proposito vorrei sapere se quelli che disertano le assemblee hanno capito il significato di collaborazione, i due asini della vignetta sì.

RIUNIONE CON LA DIREZIONE DEL 9.10-1972

Abbiamo esaminato un elenco dei lavori presentato dall'ing. Marra in cui sono stati divisi i lavori tra: fatti, in esecuzione, in studio. Ho notato che la riunione di oggi è una copia di quelle fatte dall'inizio dell'anno con la vecchia Direzione; le soluzioni sono le stesse, come sono uguali le discussioni.

La riunione che doveva servire a puntualizzare certe responsabilità tecniche nell'esecuzione dei lavori, si è risolta in un amichevole colloquio in cui alcuni membri del C.d.F. hanno voluto ancora una volta analizzare le cose vecchie di anni.

In sostanza la Direzione ci. ha ancora una volta fatto perdere tempo, cioè 45 ore di consiglio che avremmo potuto spendere in modo migliore.

Un altro appunto su come si sta svolgendo questa riunione riguarda il sistema di trattare le persone che usano alcuni signori della Direzione, i quali evidentemente pensano di parlare con indigeni sottosviluppati a cui possono dare del TU pretendendo del LEI, come i conquistatori americani con i Negri d'America, ma forse non sanno che quel periodo ormai è passato.

In contrapposizione ho notato la signorilità che l'Ing. Colapenna usa trattando con i membri del C.d.F. e Io sforzo notevole che sta facendo per mantenere la calma e frenare gli impeti e le critiche di una parte di noi. Un'altra cosa che sembra avere il sopravvento in questa riunione è la richiesta dei tecnici per sapere come devono fare i lavori, non è un paradosso, ma si sta cercando di scaricare la responsabilità dei lavori non fatti sulle spalle del C.d.F. che a loro dire non ha dato i chiarimenti necessari all'esecuzione dei lavori richiesti.

Il punto base su cui si sono battuti i responsabili dello stabilimento è il fatto che sono stati fatti tanti lavori di miglioramento ed ora vogliono da noi una seria di scadenze prioritarie per quelli non ultimati.

Considerando che le richieste non esaurite fanno parte della lista di lavori presentata a Gennaio, penso che ormai non sia più il caso. di discutere è di continuare a perdere tempo, ma sia ormai ora di far capire alla Direzione che abbiamo bisogno di fatti concreti e non promesse come è successo fino ad oggi.

LAPPI

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