Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee 2015

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Quarta edizione

Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee 2015

FFF—Exhibition



Quarta Premio edizione Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee 2015

FFF—Exhibition


Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee 2015 Quarta edizione Villa Brandolini, Pieve di Soligo (Tv) 28 novembre – 20 dicembre 2015

A cura di: Carlo Sala

Fondazione Francesco Fabbri

Giuria: Arte emergente Andrea Bruciati Martina Cavallarin Stefano Coletto Raffaele Gavarro

Presidente: Giustino Moro

Fotografia contemporanea Daniele De Luigi Walter Guadagnini Francesca Lazzarini Marinella Paderni Segreteria Organizzativa: Chiara Pozzobon Progetto Grafico: Metodo studio (Paolo Palma) Stampa: Grafiche Tintoretto, TV Si ringraziano: Rossella Bonfatti Paolo Palma Laura Sartor Tutti i diritti riservati © Fondazione Francesco Fabbri Onlus © Gli autori per i testi Crediti fotografici © Gli autori

con: Comune di Pieve di Soligo

rassegna inserita in:

con il patrocinio di:

technical partner:

Consiglio di Amministrazione: Bruno Dal Col Giuseppe Covre Teresa Fabbri Luciano Fregonese Ivano Sartor Stefano Soldan Direttore: Claudio Bertorelli Segretario: Alberto De Lucca Comitato curatoriale: Renzo di Renzo Roberto Masiero Carlo Sala Comitato scientifico territoriale: Bruno Barel Quirino Biscaro Maurizio Castro Luisa Cigagna Giovanni Damiani Federico Della Puppa Thilo Folkerts Federico Giotto Giovanni Perillo Maurizio Rasera Luca Romano Renato Ruffini Giovanna Segre Gianmaria Sforza Fogliani Franco Zagari Roberto Zancan


Indice

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Saluti istituzionali

Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee Orizzonti mobili

Arte emergente

Fotografia contemporanea

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Il Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee è giovane ma già forte di risultati e di eco, grazie alla precisa volontà che lo accompagna fin dalla prima edizione di mappare la ricerca più giovane e innovativa della sensibilità artistica contemporanea attraverso l’esperienza di giurie di chiara fama, in linea con le finalità generali di Fondazione Francesco Fabbri, impegnata nel valorizzare i linguaggi della contemporaneità attraverso le sue diverse piattaforme culturali. Per questi primi tre anni di splendidi risultati vogliamo ringraziare anche quanti hanno percorso assieme a noi questa strada: tra i tanti, la famiglia di Francesco Fabbri, dalla cui statura morale e pensiero innovativo ci lasciamo ispirare, il Comune di Pieve di Soligo, e i partner e gli sponsor che credono, come noi, nelle dinamiche che aprono a uno sguardo rinnovato al presente.

Il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, dinamica iniziativa legata all’arte di ricerca internazionale per autori emergenti e fotografi contemporanei, giunge alla sua quarta edizione, configurandosi come una delle manifestazioni di settore di riferimento a livello nazionale. Un evento che dalla prima edizione gode della collaborazione della Provincia di Treviso grazie al palinsesto RetEventi Cultura Veneto che quest’anno ha come tema “Exponiamoci. Cibo per la mente”: una programmazione di eventi culturali e di spettacolo di qualità che si sviluppa grazie alla consapevolezza che il Veneto è un diffuso palcoscenico costituito da scenari straordinari e da proposte culturali di spessore. Un progetto, dunque, fondato sulla condivisione e sulla capacità di collaborazione con Comuni, associazioni e istituzioni per garantire una forte attenzione e sensibilità verso la cultura, valore sociale e possibilità di sviluppo per i nostri territori che godono di mirabili patrimoni artistici e paesaggistici.

Giustino Moro Presidente Fondazione Francesco Fabbri

Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso

Claudio Bertorelli Direttore Fondazione Francesco Fabbri


Stefano Soldan Sindaco di Pieve di Soligo

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Villa Brandolini, magnifico esemplare seicentesco che si affaccia sulle dolci colline di Pieve di Soligo, dopo un attento restauro è divenuta uno spazio espositivo di pregio, ideale scrigno di manifestazioni di qualità: tra le molte l’importante ciclo di mostre sul paesaggio nella pittura moderna Oltre il paesaggio e le più recenti dedicate ai protagonisti dell’arte cinetica e dello spazialismo, due snodi chiave dell’arte europea del dopoguerra. È con piacere che Villa Brandolini ospita anche questa quarta edizione del Premio Francesco Fabbri per le Arti contemporanee, il concorso che premia la ricerca visiva più innovativa e attuale di cui il Comune di Pieve di Soligo è lieto di essere patrocinatore e di collaborare con la Fondazione Fabbri alla promozione dell’iniziativa. Siamo consci dell’importanza di realizzare nel territorio iniziative di qualità, che creino uno spaccato sulla cultura odierna; capace di porre interrogativi e riflessioni, che sia un ulteriore mezzo per tentare di comprendere i tempi presenti che stiamo vivendo.


Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee Orizzonti mobili di Carlo Sala

Poco più di due settimane fa è terminata la fiera torinese Artissima e, stando ai commenti dei galleristi coinvolti, sembra che si sia avvertito qualche segnale di ripresa nel mercato nazionale, confermando così un trend positivo già avvertito lo scorso ottobre ad ArtVerona. Qualche timido segnale positivo sembra anche arrivare dal settore pubblico: un cambio di governance nei principali musei statali, un incentivo agli investimenti dei privati tramite l’art bonus, tanto che un autorevole studioso come Pier Luigi Sacco intitolava un suo articolo, apparso sulla prima pagina del supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”: Con la manovra 2016 si torna ad investire sulla cultura. Se questi indizi positivi di un cambio di rotta si possono intravedere nel campo dei beni culturali, è comunque innegabile che il sistema dell’arte contemporanea non stia ancora vivendo un momento florido: grandi musei senza un direttore da tempo, budget tagliati all’osso e, salvo qualche raro caso, una totale assenza di una politica di acquisizioni, specie per quel che concerne gli autori a inizio carriera che andrebbero maggiormente supportati. I segnali più incoraggianti derivano invece da una presa di coscienza del problema culturale da parte di molte istituzioni private, che hanno tentato così di sopperire alle lacune del sistema a vario livello: dalle formule tradizionali (come i finanziamenti a fondo perduto) fino alle forme di sostegno all’arte giovane. Negli ultimi anni si è assistito al nascere di varie borse, residenze e premi che rivestono un ruolo sostanziale (specie per gli autori emergenti o middle career), dando loro un concreto sostegno alla ricerca e allo sviluppo di nuovi progetti. In tale alveo di iniziative si colloca il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, che sin dalle sue prime edizioni ha voluto operare in modo selettivo e rigoroso, valorizzando le ricerche maggiormente rappresentative dell’arte odierna, lungo un dialogo continuo tra forme espressive e saperi differenti. Ciò significa scavare ogni anno tra diverse centinaia di progetti in cerca di una consapevolezza formale e intellettuale per comprendere i mutamenti, le tendenze e le urgenze comuni agli autori o, al contrario, le intuizioni individuali, entrambe comunque emblematiche del momento attuale.

La sezione dedicata all’“Arte emergente”, della quarta edizione del Premio Francesco Fabbri, si presenta come un caleidoscopio di vari media espressivi e linguaggi. È quanto accade nell’opera vincitrice: l’installazione multimediale Memoryscapes (2013-2015) di Emilio Vavarella, dove si sovrappongono varie voci che descrivono l’altezza della Basilica di San Marco di Venezia, le distanze tra alcuni luoghi della città o alcuni particolari architettonici dei palazzi come la collocazione delle finestre. Sono ricordi raccolti dall’artista tra alcuni italiani residenti a New York, tutti legati a vario titolo alla città lagunare. Quest’archivio di reminiscenze si unisce ai rilevamenti satellitari della città, fondendo e confondendo memorie personali e dati oggettivi per creare quella che l’autore definisce una “audio-cartografia”. La descrizione delle città appare così sfaccettata per mezzo di una installazione composta da tracce audio, stampe su carta, stampe olografiche e un libro d’artista, che restituiscono una narrazione sospesa tra l’infallibilità della descrizione operata dalla nuove tecnologie e l’immaginario soggettivo. Sempre di carattere intermediale è il lavoro di Roberto Fassone, Jeg Er Enorme Jævler I (live) (2014), che ha ricevuto la prima menzione della giuria. Anche se l’opera si basa su una performance realizzata a Viafarini a Milano nel settembre 2014, non si tratta di una semplice documentazione, ma di un apparato visivo complesso, in cui alle immagini dell’evento si uniscono video tratti dal web, grafica 3d, a riprendere insomma l’immaginario della cultura di massa. Nell’azione l’autore interpretava in playback alcune canzoni pop, mettendo in scena l’incapacità comunicativa di trattare temi come l’amore e la morte. Denso di malinconia è il video Cala Paura (2014) con cui Gianluca Marinelli si è aggiudicato la seconda menzione della giuria: una voce narrante simula il punto di vista di un capodoglio arenatosi sulla spiaggia di Polignano al Mare. Si intrecciano storie di pesca, di lavoratori, in una dimensione evocativa e a tratti visionaria dei luoghi narrati. L’ultima menzione della sezione dedicata agli autori under 35 va a Rachele Maistrello per la fotografia Senza Titolo #2 (2015). L’immagine ritrae una semplice azione compiuta da figure umane che coprono


e può anche essere letto come una metafora della percezione e della sua natura multiforme. Per il terzo anno consecutivo è stato inoltre attribuito il Premio Acquisto Rotary Club di Asolo e Pedemontana del Grappa, concepito per sostenere un giovane autore e sensibilizzare verso possibili forme di mecenatismo nel campo dell’arte contemporanea. Si è scelto il lavoro di Christian Manuel Zanon, una composizione oggettuale che porta il titolo di Discrasia diurna: un americano, un italiano e un canton tedesco (2014). L’artista parte da un’immagine dal sapore turistico, dunque stereotipata e familiare, per alterare progressivamente i tasselli dei puzzles che la compongono e aprire così una falla percettiva in cui l’aspetto rassicurante viene meno e con ironia si arriva ad una forma di spaesamento Nello scorrere i lavori di questa quarta edizione Premio Francesco Fabbri tanti sono gli spunti portati dagli autori: dalla relativizzazione della memoria agli scarti della percezione; dall’incertezza del confine tra realtà e finzione fino alle allusioni metaforiche che sanno raccontare in modo incisivo la civiltà contemporanea. Proprio in questa disomogeneità sta la reale vitalità di uno scenario artistico sfaccettato e complesso.

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le loro fattezze con una coperta, negando così anche il paesaggio alle loro spalle, connotato da un orizzonte marino. Questa dimensione spoglia del territorio e la cesura operata dal telo disconnettono la narrazione della realtà per esplorare una dimensione interiore e psicologica. La sezione di “Fotografia contemporanea” ha visto un alternarsi di differenti concezioni dello specifico medium: dal rapporto con la realtà alle costruzioni effimere, con un grande numero di lavori che si interrogano sullo statuto stesso dell’immagine. Ad aggiudicarsi il Premio è Davide Tranchina con il dittico Dentro la caverna - Orizzonti (2011-2015). Delle semplici sagome costruite con un materiale povero creano la suggestione di un paesaggio ancestrale in cui realtà e finzione diventano delle definizioni mutevoli e indefinite. Come suggerisce il titolo, l’artista porta il visitatore alle prime arcaiche forme di rappresentazione delle caverne, che custodiscono simboli propiziatori in cui vita reale e sogno sono indistinguibili. Ciò per giungere ad una concezione ideale di paesaggio, che non è più in luogo determinato e tangibile, ma è la percezione di un moto dello spirito. La prima menzione della giuria è stata attribuita a Martina Della Valle per l’opera The post-it book (2014). La serie di cui fa parte il lavoro è nata da un incontro fortuito: l’artista di ritorno da un viaggio nelle vicinanze dell’aeroporto di Malpensa ha trovato un libro sui classici della fotografia abbandonato, in cui, curiosamente, le immagini di nudo erano state coperte. Rifotografando questa presunta censura viene spontaneo interrogarsi sull’arbitrarietà che sottende l’interpretazione, la collazione e la modificazione delle immagini; e su come un gesto minimale ne possa mutare o amplificare i significati. La seconda menzione di questa sezione è andata a Giorgio Di Noto per The Iceberg - 7g Shatter BHO (2014). Il lavoro parla del Deep Web e del relativo materiale illegale che viene criptato per essere nascosto on-line. Nell’istallazione realizzata dall’autore sono inserite delle immagini stampate con inchiostri invisibili, che si rivelano solo attraverso la luce ultravioletta. Ciò che si palesa nelle fotografia, al pari di quanto avviene nel web, ha una natura effimera che vive solo in uno spazio “altro”



Arte emergente

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Vincitore della sezione Arte emergente

Emilio Vavarella Memoryscapes, 2013-2015 Installazione multimediale: 2 stampe olografiche, 24 stampe su carta, libro e audio​


10—11


Menzione della Giuria Arte emergente

Roberto Fassone Jeg Er Enorme JÌvler I (live), 2014 Video, 9:59 minuti


Rachele Maistrello Senza Titolo #2, 2015 Stampa inkjet su pvc

12—13

Menzione della Giuria Arte emergente


Menzione della Giuria Arte emergente

Gianluca Marinelli Cala Paura, 2014 Video, 9:21 minuti


Christian Manuel Zanon Discrasia diurna: un americano, un italiano e un canton tedesco, 2014 Composizione oggettuale

14—15

Vincitore premio Acquisto Rotary Club di Asolo e Pedemontana del Grappa


Francesco Amato Risultato 10, 2015 Assemblaggio di forme industriali

Romina Bassu L’accordo, 2015 Acrilico su tela


Saverio Bonato Monocromi Tarantini, 2015 Polvere di metalliche su superficie magnetica

Paolo Brambilla 16—17

To Paint a Clear Blue Sky: Attempt n°2 – Mass, 2015 Ritagli da libri


Gianluca Brando Look elsewhere (calco delle ditate prodotte su un panetto d’argilla), 2015 Gesso, residui di argilla

Lorenzo Casali e Micol Roubini Outer dark # 430.670 Mhz, 2014 Video, 8:10 minuti


Chiara Caterina Avant le nuit, 2013 Video, 2:55 minuti

Stefano Cescon 18—19

Cage, 2015 Olio su tela


Sophie Ko Chkheidze Geografia Temporale XXVII, 2014 Pigmento puro

Lorenzo Di Lucido Stultifera Navis, Â 2014-2015 Tecnica mista su tela


Francesca Ferreri Eterocronie (white), 2014 Oggetti, gesso, pigmenti

Alessandro Fogo 20—21

Landscape, 2015 Olio su lino


Tommaso Gatti Timeline, 2015 Ottone e sigaro Cohiba

Alessio Mazzaro Un lavoro per Camporovere, 2014 Installazione audio


Delphi Morpurgo Niente #2, 2015 Acrilico, olio e collage su tela

Nicole Moserle 22—23

Vista, 2014 Collage e disegno su quadro trovato


Stefano Pascolini Mistica Napoleonica: Lite col principe Talleyrand de Perigord in 4 atti, 2015 Olio su tela su legno

Matteo Pasin Formazioni Molari: Tagli Urbani, 2014 Video, 5:13 minuti


Vincenzo Punzo Configurazioni, 2015 Vernice molle, acquatinta

Jacopo Rinaldi 24—25

All The World’s Memory, 2015 Video, 6:23 minuti


Fabio Roncato Battlefield, 2015 Installazione:Â dispositivo di prospezione geofisica, eccitatori elettrodinamici, amplificatori, compensato marino, pelle di capra, tubi innocenti

Caterina Erica Shanta Sogni, 2015 Video, 10:47 minuti


Alan Stefanato Allucinazioni, 2015 Olio su tela

Rashid Uri 26—27

Untitled 7, 2015 Polistirolo grigio, pannello fonoassorbente, fibra di poliestere, telaio in legno


Marco Maria Zanin Natura Morta, 2015 Stampa fine art su carta cotone


Fotografia contemporanea

28—29


Vincitore della sezione Fotografia contemporanea

Davide Tranchina Dentro la caverna - Orizzonti, 2011-2015 Stampa giclĂŠe su dibond


30—31


Menzione della Giuria Fotografia contemporanea

Martina Della Valle The post-it book, 2014 Stampa inkjet su carta fine art


Giorgio Di Noto The Iceberg - 7g Shatter BHO, 2014 Stampa a inchiostri invisibili UV su carta

32—33

Menzione della Giuria Fotografia contemporanea


Fabrizio Albertini Untitled, Diary of an Italian borderworker, 2015 Stampa inkjet

Alessandro Bertoncello Senza Titolo (Collective Landscape #4), 2015 Stampa lambda su dibond


Isobel Blank @Home, 2015 Scultura fotografica, sovrapposizione di stampe intagliate

Federica Bruni 34—35

Sitting in my stomach like lead, 2014-2015 Stampa fine art


Alessandro Calabrese e Milo Montelli A drop in the Ocean, 2014 Stampa inkjet su dibond (dall’archivio di Sergio Romagnoli)

Alessandra Calò Fotoscopia #6, 2015 Tecnica mista (stampa al bromuro d’argento su cristallo, stampa digitale su cristallo)


Marina Caneve Senza Freni, 2015 Stampa inkjet su carta Hahnemühle

Francesca Catastini 36—37

The Audience, 2013 Stampa inkjet su carta baritata


Melania Dalle Grave Negative Plates, 2015 Chimigrammafotogrammascansione

Irene Fenara Wanderland, 2015 Stampa giclèe su carta baritata (immagine da scanner)


Pierluigi Fresia I miss him every day, 2015 Stampa a colori su carta Hahnemühle

Armida Gandini 38—39

In buone mani: Imperatore Adriano, 2014 Stampa digitale


Teresa Giannico Lay Out 14, 2015 Fotografia, diorama, collage

Angelo Iannone Principianti, 2013 Stampa giclèe


Simona Luchian Dittico del ventre tenero, 2015 Stampe inkjet su carta HahnemĂźle applicata su dibond

Tommaso Mori 40—41

Missing God, 2015 Stampa ai pigmenti da lastra radiografica


NASTYNASTYŠ Turbo Vanish, 2014 Stampa inkjet

Simon Perathoner Stolen Images of the Dolomites.jpg, 2014 Codice esadecimale stampato su dibond


Matilde Piazzi Ritratto di Louise (dalla serie Rinascimento), 2013 Fotografia digitale

Laura Renna 42—43

Delphinium dubium, 2014 Stampa fotografica su dibond


Sissi Cesira Roselli Archeologia scolastica_2D, 2014 Stampa fine art ai pigmenti su carta Hahnemühle

Enrico Smerilli Untitled#01, 2014 Stampa giclée su carta Hahnemühle


Giulia Spreafico Momentaneamente al buio, 2015 Diapositiva e lightbox

Livia Sperandio 44—45

Forma Mentis, 2015 Stampa inkjet


Devis Venturelli Toboga, 2015 C-print

Rui Wu Smile​, 2015​ ​C-print


Alessio Zemoz Lo vaco/ Il vuoto#01, 2014 Stampa giclée su carta cotone

46—47


La Fondazione Francesco Fabbri ONLUS è stata costituita per concorde volontà della famiglia Fabbri, del Comune di Pieve di Soligo e del Consorzio BIM-PIAVE di Treviso per ricordare Francesco Fabbri, Deputato al Parlamento, Senatore della Repubblica e Ministro di Stato, tramandarne l’alta testimonianza di uomo politico e il suo costante impegno per lo sviluppo sociale, economico e culturale della collettività regionale e nazionale. La Fondazione non persegue fini di lucro, il suo ruolo è quello di essere strumento di sviluppo culturale, sociale ed economico delle nostre comunità. La missione è perseguita attraverso lo sviluppo di programmi ed azioni culturali da ideare, coordinare e promuovere in una logica di “rete”. Opera nell’ambito del territorio del Veneto e in particolare della Provincia di Treviso nei settori dell’assistenza, dell’istruzione e formazione, della promozione e valorizzazione nel campo artistico, culturale e storico, dell’innovazione, della tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente. www.fondazionefrancescofabbri.it

Fondazione Francesco Fabbri Onlus Piazza Libertà, 7 31053 Pieve di Soligo (TV) t 0438 1890928 info@fondazionefrancescofabbri.it www.fondazionefrancescofabbri.it

I sostenitori della Fondazione



Quarta edizione

Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee 2015

“uno sguardo sulla contemporaneità attraverso orizzonti mobili”


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