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PASSI DOLOMITICI
«Treno in Gardena progetto in arrivo»
La Provincia autonoma di Bolzano presenterà presto il progetto preliminare che riguarda la realizzazione di una ferrovia tra la Valle dell'Isarco a Pian de Gralba, da cui raggiungere Passo Sella tramite gli impianti di risalita. Ad annunciarlo è stato, qualche giorno fa, l'assessore altoatesino alla mobilità Daniel Alfreider intervistato dal quotidiano l'Alto Adige. «Ora - ha spiegato Alfreider - ci sono i soldi a disposizione per le Olimpiadi di Cortina e Milano del 2026. E si è pensato di realizzare il tratto gardenese per venire incontro alle ripetute richieste dei sindaci che hanno inserito nei rispettivi Puc il tracciato di collegamento fino a Plan de Gralba». L'assessore ha dichiarato che lo studio affidato all'ingegnere Georg Fischnaller sarà completato entro febbraio e che l'opera sarà affidata poi alla Sta - Strutture trasporto Alto Adige. La partenza dovrebbe essere da Chiusa o da Ponte Gardena, ha aggiunto l'assessore: «Bisognerà tenere conto della nuova linea del Brennero e garantire un collegamento per la Gardena comodo ed efficace. Il treno salirà la valle fino a Plan de Gralba toccando tutte le località gardenesi». Il collegamento, che seguirà la parte del tracciato del trenino costruito durante la prima guerra mondiale, sarà una linea elettrificata, con possibili tratti a cremagliera e vari tunnel: di costi ancora non si è parlato e bisognerà attendere che sia concluso il lavoro del progettista. La notizia è stata letta con attenzione anche sul versante trentino, soprattutto da chi - da anni - si batte per la progettazione e realizzazione del treno Trento-Penia, ossia l'associazione Transdolomites. «Come associazione che da anni si batte sulla sensibilizzazione delle tematiche che riguardano la mobilità sostenibile in ambiente dolomitico ed alpino non ci resta che esprimere soddisfazione per la notizia appresa. Il primo obiettivo riguarda la Val Gardena ma tra le righe lo scenario futuribile che possa riguardare il proseguimento verso la Val Badia e Cortina si intravvede come opzione su cui confrontarsi. Confidando nel coraggio delle scelte dei decisori politici, per le Dolomiti potrebbe aprirsi un'epoca storica intanto con il ritorno dei progetti ferroviari».L'invito di Transdolomites è che ora la Provincia autonoma di Trento risponda alla "chiamata" di quella vicina attivandosi per redigere il tanto atteso studio di fattibilità del Treno delle Valli dell'Avisio, invitate a loro volta a essere attrici della storia e non subirla passivamente. «In molti hanno pensato che la Trento-Penia fosse un'utopia. Oggi con il progetto della val Gardena si dimostra che ferrovia non lo è», commenta l presidente Massimo Girardi. «Sposare la ferrovia della Val Gardena con quella auspicata della Trento-Penia tra loro, collegate con ad esempio il tunnel sotto Passo Sella, significherebbe servire il cuore delle Dolomiti dove oltre a risiedere le popolazioni ladine abbiamo una notevole presenza turistica e forti flussi di traffico che paralizzano i fondovalle e portano forte degrado sui passi dolomitici». I "raggi» ferroviari della Bolzano-Plan de Gralba e della Trento -Penia significano anche legittimare l'Anello ferroviario delle Dolomiti (con gli altri collegamenti mancanti, Calalzo - Cortina - Dobbiaco e Primolano - Feltre) su cui punta il governatore veneto Luca Zaia. «Nel progetto gardenese - osserva Girardi - l'attenzione che si rivolge alla opzione cremagliera apre un ulteriore scenario che racchiuderebbe un potenziale enorme. Si tratterà di capire in questo caso se la scelta del percorso ferroviario punterà oltre che al fondovalle anche ai siti in quota». Una ipotesi che Transdolomites aveva " lanciato" negli anni scorsi proponendo la visione di un Sellaronda ferroviario che andrebbe a riprendere quanto già da oltre un secolo esiste nella vicina Svizzera con gli esempi magari più arditi della Jungfrau Bahn, il Gornergrat, che dalla loro realizzazione riscuotono un successo mondiale. «Le ferrovie della Val Gardena e delle Valli dell'Avisio potrebbero creare per le Dolomiti un brand unico con l'obbiettivo di farne un vasto territorio libero da automezzi privati, nel quale in squadra lavorano le ferrovie, gli impianti a fune, mobilità pubblica su gomma, ciclabili, sentieri di montagna».
Alto Adige | 19 gennaio 2022
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Altre 40 telecamere sui passi e aree sensibili
Bolzano Arrivano altre telecamere per i l controllo del traffico sui passi, lungo il corridoio del Brennero e in altre «aree sensibili». La giunta provinciale ha approvato ieri il programma annuale per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade statali e provinciali. Nel 2022 la Provincia investirà 38,5 milioni di euro nella manutenzione di 2.826 chilometri di strade, 1.662 ponti e 206 gallerie. «L'immediata disponibilità dei fondi ci garantisce, come nel 2021, una maggiore pianificazione per i lavori nel corso dell'anno. Tra poche settimane potremo iniziare con le gare d'appalto ed a marzo con i primi lavori», commenta l'assessore Daniel Alfreider, «Puntiamo su piccole opere che possano essere realizzate in modo flessibile su tutto il territorio provinciale». Le telecamereNelle aree sensibili, come i passi dolomitici, e lungo le principali arterie stradali dell'Alto Adige nel 2021 il Servizio strade ha installato ulteriori rilevatori del traffico per raccogliere dati per la programmazione della mobilità. «Una rappresentazione accurata del traffico veicolare sulle strade provinciali consente di realizzare investimenti mirati nella rete stradale e misure di gestione del traffico», così Alfreider. 52 telecamere sono già collocate nelle aree sensibili. Nel 2021 sono stati installati 20 impianti di controllo lungo il corridoio del Brennero e nelle principali assi
viarie, mentre altre 40 sono previste per il 2022. La raccolta dati precede il piano per la riduzione del traffico sui passi, su cui la Provincia lavora con Trentino e Veneto. Il programma 2022La maggior parte degli interventi previsti nel piano per il 2022 riguarda i lavori di asfaltatura ed al corpo stradale. Circa 12 milioni di euro saranno investiti in questo settore. Inoltre, sono previsti su tutte le strade della Provincia lavori ai guardrail ed alle strutture edili (4,4 milioni di euro), nelle gallerie (1,2 milioni di euro), ai ponti (circa 900.000 euro) ed ai pendii (circa 1,5 milioni di euro). «Anche l'anno scorso, la maggior parte dei lavori di manutenzione stradale è stata affidata alle imprese locali, nel rispetto delle norme di legge, in quanto si trattava per lo più di piccoli lavori», ricorda Alfreider. Ulteriori 3 milioni di euro vengono stanziati per il Servizio invernale 2022.Il bilancio 2021«Nel 2021 la sfida più grande è stata mantenere operativo il servizio», racconta il direttore del Servizio strade Phlipp Sicher. Sono stati investiti circa 75 milioni di euro nella manutenzione stradale, sono stati effettuati lavori relativi a 141 procedure amministrative per un importo complessivo di 35,1 milioni di euro. Il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer commenta soddisfatto: «La delibera della giunta prevede di fornire un finanziamento costante per la manutenzione già a partire dal mese di gennaio ed è un passo fondamentale per una buona pianificazione durante tutto l'anno. Strade ben asfaltate e sicure sono di grande importanza per tutti gli utenti della strada e per la mobilità locale. Siamo soddisfatti della buona collaborazione tra la Provincia e il Consorzio dei Comuni. I gravi eventi meteorologici del 2019 e del 2020 hanno dimostrato quanto sia importante avere una rete stradale funzionante»
Corriere del Trentino | 30 Gennaio 2022
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Passi, gli ambientalisti rilanciano «Ora servono azioni concrete»
TRENTO Il primo passo è stato il confronto, in queste ore, con l’assessore altoatesino alla mobilità Daniel Alfreider. Al quale seguirà, promettono, un analogo momento di dialogo con il collega trentino Mario Tonina («Chiederemo un incontro la prossima settimana»). Con un obiettivo reciso: «Chiediamo azioni concrete per la riduzione del traffico sui passi dolomitici». In vista della prossima stagione estiva — e delle immancabili polemiche sulla quantità di veicoli sulle strade attorno al Sella — le associazioni ambientaliste fanno capire di non avere alcuna intenzione di mollare la presa sull’obiettivo di una calmierazione del traffico sui passi. «Basta con le promesse» hanno ribadito Avs, Cai, Lia da Mont, Federazione Protezionisti Sudtirolesi, Heimatpfle-geverband, Mountain Wilderness, Wwf, Lia per Natura y Usanzes, Italia Nostra e Nosc Cunfin nell’incontro con l’assessore altoatesino. Un appello che arriva da lontano: nel 2005 — hanno ricordato gli ambientalisti — Avs, Cai e Sat avevano sollecitato l’applicazione di «azioni per la riduzione del traffico sui passi dolomitici, ad esempio istituendo durante l’estate un divieto alla circolazione dalle 9 alle 15, valido per tutto il traffico eccetto quello dei residenti, dei trasferimenti lavorativi e del trasporto pubblico». Da parte sua, Alfreider ha anticipato l’intenzione di intensificare i controlli sulla velocità e sul rumore nel corso dell’estate 2022, prospettando anche un obiettivo ambizioso futuro: trasformare le Dolomiti in una zona a emissioni ridotte. «Una proposta che accogliamo con favore» hanno osservato le associazioni, che hanno chiesto però di «potenziare maggiormente il trasporto pubblico, perché l’utilizzo di automobili elettriche rimane comunque una modalità di trasporto individuale: la vera sfida per il futuro è quella di liberare le Dolomiti dal traffico veicolare». E in attesa delle Dolomiti «a emissione ridotte», gli ambientalisti propongono «divieti di circolazione temporanei», che però in passato sono rimasti al palo: «Eccetto il progetto pilota al passo Sella con la chiusura temporanea della strada per otto mercoledì nel luglio e agosto del 2017, non sono state intraprese azioni concrete». Le promesse, dunque, ora stanno a zero. Anche alla luce, ricordano gli ambientalisti, delle «importanti modifiche al codice della strada» introdotte dalla legge 156 del 2021, che, in particolare, prevedono la possibilità di limitare il traffico sulle strade che attraversano siti Unesco. «Le associazioni — è la conclusione — chiedono quindi alla politica di impegnarsi senza ulteriori indugi per ridurre il traffico sulle strade dei passi e predisporre un calendario di azioni concrete a partire dall’estate».
Alto Adige | 30 Gennaio 2022
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«Controlli severi sulle Dolomiti»
Bolzano Sui passi dolomitici, la prossima estate, la Provincia userà il pugno di ferro, intensificando i controlli della velocità e dei rumori provocati dal traffico di auto e moto. Lo ha annunciato l'assessore alla mobilità Daniel Alfreider incontrando le associazioni ambientaliste dei tre gruppi linguistici: Avs, Cai, Lia da Mont, Dachverband für Umweltschutz, Heimatpflegeverband, Mountain Wilderness, Wwf, Lia per