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SERRAI DI SOTTOGUDA: GLI AGGIORNAMENTI

Gazzettino | 5 Agosto 2020

p. 2, segue dalla prima, edizione Belluno

Serrai di Sottoguda interventi per Vaia spazzati via

Anche ieri la pioggia intensa non è passata senza causare danni. Tante le chiamate ai vigli del fuoco di persone impaurite dai corsi d'acqua ingrossati. E un fulmine ha mandato a fuoco un garage a Limana. E dopo il nubifragi di sabato non c'è tregua per i Serrai di Sottoguda, dove i primi interventi del post Vaia sono stati spazzati via. Intanto nell'epicentro della furiosa buriana di mercoledì notte, accolta dalla sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher, ha fatto visita il questore di Belluno, Lilia Fredella. BELLUNO Anche ieri la pioggia intensa non è passata senza causare danni. Nulla a che vedere con quanto accaduto la settimana scorsa tra Auronzo e Alto Agordino, ma non è mancata la paura. Tante le chiamate ai vigli del fuoco di persone impaurite dai corsi d'acqua ingrossati. Ma gli interventi si sono limitati a un incendio causato da un fulmine caduto in via Calcina, al civico 28 a Limana, dove il fuoco ha distrutto attrezzi e materiale che era in un garage. A LIMANA Era il primo pomeriggio quando i pompieri sono intervenuti nella proprietà di Stefano Frezza, il titolare dell'impresa di calcestruzzo di Praloran. Nel garage aveva un camion e pneumatici della ditta e altro materiale che non si è salvato. Salvo invece l'appartamento alo piano superiore, che però è ora senza impianto elettrico. In gran parte della zona circostante invece, a causa di quel fulmine, è fuori uso la linea telefonica e Internet. «È inspiegabile quello che sta accadendo - afferma Renato Di Fonzo, titolare della trattoria Da Grisù che è proprio di fronte il garage andato a fuoco - qui in negozio il telefono e la linea non funziona tanto che non posso nemmeno emettere gli scontrini elettronici, ma funziona quello al piano di sopra». Un rebus che dovranno sciogliere i tecnici della Tim.

Gazzettino | 27 Agosto 2020

p. 11 edizione Belluno

Serrai, la fase 2: ripartono i lavori di ripristino per 11 milioni

Iniziati i lavori per cercare di rimettere a nuovo la gola dei Serrai di Sottoguda. Il canyon era stato devastato dalla furia delle acque del torrente Pettorina a fine ottobre 2018 nel contesto della tempesta Vaia. Purtroppo ai danni di due anni fa si sono sommati poi anche quelli dei recenti nubifragi di inizio agosto che hanno in parte danneggiato i lavori di messa in sicurezza della gola. Era partita infatti la prima fase della sistemazione del tesoro naturalistico di Rocca Pietore, per procedere poi in piena sicurezza con il secondo cantiere che sarebbe entrato nel vivo dei lavori. Purtroppo però ancora una volta il maltempo si è accanito sui Serrai e si è dovuto intervenire nuovamente nell'ambito della fase 1. Ora però, finalmente, parte il ripristino e del recupero completo della forra al fine di poterla ancora offrire come importante attrazione turistica e naturalistica che ogni anno richiamava migliaia e migliaia di turisti. Diciamo che proprio la vicinanza di questa Forra selvaggia tra le più belle e interessanti dell'area dolomitica, che sorge adiacente all'abitato di Sottoguda aveva contribuito all'inserimento di questo villaggio nell' associazione dei Borghi più belli d'Italia. Il SINDACO «Si lavora per ripristinare la gola dei Serrai anche successivamente alla bomba d'acqua caduta i primi di agosto sulla valle Ombretta, Malga Ciapela e quindi anche nei Serrai- spiega il sindaco Andrea De Bernardin-. Veneto Acque, soggetto attuatore per i lavori dei Serrai sta gestendo gli importanti fondi messi a disposizione dal Commissario per l'emergenza post Vaia Luca Zaia per il nostro stupendo Canyon. In questi giorni verranno appaltati i lavori definitivi che seguono una prima messa in sicurezza già effettuata. In totale circa undici milioni di euro per ridare alla val Pettorina ma, più in generale alle Dolomiti, la fruibilità e la bellezza di questo sito fra i più belli del suo genere. Ricordo anche l'importanza economica e turistica dei Serrai che nei pochi mesi estivi raggiungeva numeri incredibili di visitatori a pagamento con un importantissimo volano per l'intera zona». LA STORIA Per sottolineare l'importanza del sito dei Serrai come rilevanza dal punto di vista ambientale, naturalistico e geologico ci rifacciamo alle parole dello storico Ottone Brentari che già nella su Guida alpina di Belluno-Feltre- Primiero- Agordo-Zoldo del 1887, scrive a proposito della forra dei Serrai: «Una delle gole più interessanti delle Alpi Venete. È un tortuoso corridoio, lungo circa due chilometri, largo dagli 8 a 10 metri. Fiancheggiato da rupi a picco alte in media 50 metri. Coronato da cespugli, i quali in qualche punto vengono come ad incontrarsi ed a formare una volta». Una descrizione che già all'epoca poneva questa gola come una delle forre più selvagge e singolari dell'area dolomitica. Negli ultimi tempi era stata sempre più valorizzata sotto l'aspetto turistico che sia in estate ma anche in inverno attraeva un gran numero di visitatori. Poi la furia di Vaia. D.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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