Bilancio Sociale 2014 - ACRA

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lettera del presidente

Carissimi amici e sostenitori, la scelta di rimodulare la nostra fondazione con un approccio strategico che premiasse la valenza del programma e un respiro internazionale fatto di partnerships, alleanze, network e una crescente e diversificata rete di interlocutori, ha iniziato a mostrare visibilmente i risultati di questo nuovo corso. Il nuovo orientamento ci ha permesso di andare oltre i nostri iniziali perimetri, di metterci a confronto con realtà diverse, di continuare a “sfidarci”. Questo perché l’idea del programma, che è il cuore del nostro agire, si declina in un processo partecipativo che permette di creare ponti con la società civile locale, le autorità, i servizi governativi, le accademie, gli attori privati e i finanziatori. I programmi creano una dinamica di sviluppo di lungo termine, inserendosi nelle politiche nazionali, a favore della sostenibilità dei risultati ottenuti attraverso i progetti realizzati. L’approccio multi-stakeholder, da noi già applicato in diversi interventi, sta diventando sempre più importante anche per il settore privato in una prospettiva di convergenza tra non-profit e imprese. Sempre più si delineano opportunità per iniziative congiunte volte alla produzione di beni e servizi accessibili per chi è “alla base della piramide”, cioè per i più poveri. In questo contesto di evoluzione della cooperazione internazionale, il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione, eletto in luglio 2014, ha lavorato intensamente per accompagnare la crescita dell’organizzazione verso una visione capace di accogliere la complessità dello scenario contemporaneo. La nuova legge italiana 125/2014 sulla cooperazione, approvata dal Parlamento nell’agosto 2014, provocherà ulteriori cambiamenti che richiederanno scelte rapide e impegnative.

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ACRA

In tutto ciò, sempre centrale e cuore pulsante della nostra Fondazione è l’essere umano, in tutte le sue espressioni. I valori di solidarietà e giustizia sociale, la difesa dei diritti umani rimangono i cardini del nostro agire e si traducono in azioni concrete nei paesi in cui operiamo. Ovunque, nelle realtà complesse dove lavoriamo, troviamo sempre più talenti locali, risorse umane importanti, con le quali condividere, crescere insieme e progettare in una logica di vero sviluppo. Un esempio fra i tanti è l’acquedotto di Tove-Mtwango, in Tanzania, gestito dalla JWTM, un’impresa sociale a base comunitaria, che senza alcun supporto esterno da quasi tre anni funziona perfettamente. Più di 50.000 persone ricevono acqua potabile vicino a casa loro e ogni anno vengono allacciate nuove fontane. L’acqua continua a sgorgare dai rubinetti perché c’è un’organizzazione locale che rende possibile tutto ciò. Questo è il senso del nostro agire. Questa è l’essenza della sostenibilità. A nome della Fondazione, ringrazio quanti continuano a credere in noi, ci sostengono, lavorano al nostro fianco con impegno per promuovere lo sviluppo e contrastare la povertà con interventi sostenibili. Il Presidente, Nicola Morganti


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