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Gendercide

172 la probabilità che prima o poi arrivasse il maschio era molto alta, quasi una certezza. Adesso che al massimo si pianificano due figli – o si deve rispettare il limite di uno solo, come in Cina – è frequente abortire un feto femminile e riprovare, nella speranza che venga il maschio. Ecco perché il rapporto maschi/femmine è più distorto proprio nelle zone più evolute. Ed ecco anche perché l’anomalia si amplifica dopo il primo figlio. Il primogenito può anche essere una femmina, ma il secondo deve a tutti i costi essere maschio, visto che non ci sarà un’altra possibilità.

no younger sisters males per 100 females at birth, by birth order

2 200 175 150

In alcune aree, il rapporto maschi/femmine per il terzo figlio è oltre 200 (2 a 1).

125

Un solo paese è riuscito a cambiare questo andazzo perverso: la Corea del Sud. Negli anni ’90 il ratio in Corea del Sud era squilibrato quasi come oggi in Cina. Oggi, sta andando verso la normalità. Non è stata una cosa voluta, ma semplicemente il frutto del cambiamento di cultura che ha interessato il paese. La donne studiano di più, il sentire comune non discrimina fra uomini e donne, le leggi prevedono uguali diritti. Tutto ciò fa apparire la preferenza per il figlio maschio una cosa antiquata e priva di fondamento.

100

La modernità prima esacerba il pregiudizio (e lo aiuta, con la tecnologia), poi lo annulla. Ma il cambiamento è avvenuto quando la Corea è diventata una società opulenta. Cina e India hanno un reddito procapite pari a un quarto e un decimo della Corea, rispettivamente. Aspettare che il benessere e la modernizzazione facciano il loro corso significherebbe sacrificare ancora molte generazioni di bambine. Questi paesi devono agire direttamente per contrastare questa barbarie, anche nel loro stesso interesse. Ovviamente, la Cina dovrebbe abbandonare la politica del figlio unico, anche se i governanti fanno resistenza perché hanno paura dell’incremento di popolazione. Ma questo limite non è più necessario (se mai lo è stato), visto che altri paesi asiatici hanno diminuito il tasso di natalità quanto la Cina, senza questa indebita pressione. Per non dire che le sue distorsioni sul rapporto maschi/femmine sono devastanti, anche a livello sociale. Il presidente Hu Jintao afferma che il suo principio guida è la costruzione di “una società armoniosa”. Politiche che stravolgono la vita familiare così profondamente non possono andare in quella direzione.

1

2

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birth order taiwan (1990)

south korea (1992)

china (2005)

sources: park and cho, population and development review, vol 21, no 1, march 1995; bmj 2009 Tutti questi paesi devono rivalutare il valore delle bambine, incoraggiando la loro scolarizzazione, abolendo leggi e costumi che le escludono dalla linea ereditaria, far accedere le donne alla vita sociale. Mao diceva che “le donne reggono metà del cielo”. Se il mondo non fa abbastanza per fermare questo gendercide, il cielo rischia davvero di venire giù.


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