SimplyBiz Settembre 2010

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€ 4,50 COPIA OMAGGIO

SimplyBiZ

per i professionisti

della consulenza creditizia e

immobiliare

Anno I - N. 1 Settembre 2010

Questo mese

Mensile diretto da Flavio Meloni

EDITORIALE

Finalmente SimplyBiz! di Flavio Meloni

O

WWW.SIMPLYBIZ.IT

L’unica rivista

meglio, finalmente SimplyBiz cartaceo! A poco più di un anno dal lancio del portale, e a circa undici mesi dall’invio della prima newsletter, l’offerta dell’informazione targata SimplyBiz si completa con il mensile cartaceo. Qualcuno si potrebbe chiedere: “Ma ce n’era proprio bisogno?”. La risposta l’avete fornita proprio voi, operatori del settore del credito. Da più parti ho sentito ripetere che in tutto il panorama dell’editoria non esisteva un mensile che rispecchiasse a pieno i bisogni degli operatori del credito. Certo, ci sono testate specializzate ma il loro riferimento sono le banche, o i promotori finanziari, o gli agenti di assicurazione, o ancora gli agenti immobiliari. Mai nessuno che ponesse il proprio focus sui mediatori creditizi, gli agenti in attività finanziaria, gli intermediari finanziari. Per questo abbiamo deciso di colmare questo vulnus e dare finalmente al mercato del credito il suo spazio, la voce che merita. Per me è l’occasione di riprendere il discorso iniziato con GuidaMutui e lasciato in sospeso a marzo del 2009. Il mensile SimplyBiz, che abbiamo scelto di distribuire unicamente per abbonamento, vuole essere un appuntamento irrinunciabile, per potersi informare sulle novità di settore, per trovare spunti interessanti e far crescere il proprio business, e per scoprire nuove opportunità per raggiungere un successo maggiore. SimplyBiz diventerà uno spazio privilegiato per aprire tavoli di discussione sull’andamento del mercato, dando voce ogni mese alle associazioni di categoria e agli opinion leader del settore. Non mancheranno interviste agli operatori del mondo dei mutui, della cessione del V, dei prestiti personali e delle assicurazioni correlate, così come approfondimenti su specifiche tematiche e speciali legati agli eventi del settore. Diventeranno imperdibili le nostre rubriche fisse sui mercati esteri, Usa e Uk in particolare, e i contributi, sempre innovativi, di Marcella Frati. Un’informazione che rimarrà sempre aggiornata grazie al sito internet www.simplybiz.it e alla newsletter, che ogni settimana vi raggiungerà puntualmente nella casella di posta elettronica con gli highlights della settimana. Il nostro impegno per darvi un prodotto editoriale sempre migliore sarà totale, ma a decretare il successo di questo mensile non potete che essere voi.

Perché le assicurazioni non sono un’opportunità di business per le reti? Le vendite di prodotti assicurativi da parte dei consulenti creditizi sono ancora marginali, tanto che i numeri sono modesti. Il contesto attuale, però, potrebbe favorire un atteggiamento diverso delle reti nei confronti del business assicurativo, dal momento che è in atto una revisione profonda di tutta la normativa di settore. In un mercato più selettivo emergerà l’esigenza di generare redditività dove possibile e quindi l’intermediazione di prodotti assicurativi assumerà un ruolo fondamentale. Le compagnie tenderanno a stipulare con le reti nuovi accordi e nasceranno strutture specialistiche finalizzate a rappresentare le reali esigenze dei consulenti creditizi. a pag. 2

Speciale Leadership Forum 2° Summer Edition Feed-back

Le opinioni delle associazioni di categoria Pag. 20, 21, 22

Intervista a Valerio Marcon di Credipass di Flavio Meloni

Pag. 19

Cresce in Italia la copertura assicurativa abbinata ai mutui Pag. 3

Mutui Retail: il mercato è tornato a brillare, per ora... di Andrea Capoccia - NMG

Pag. 4

Analisi del mercato Uk Pag. 25

Nuova Regolamentazione, Nuovo Mercato? Roma | 16 Giugno 2010 Cosa hanno detto gli Executives delle società, i rappresentanti della politica e delle associazioni di categoria sul mercato dei mutui, consulenza creditizia, Cessione del V e assicurazioni correlate.

Intervista a Massimo Andreoni - Avipop Pag. 3

Quale interesse delle banche sulla Cessione del Quinto di Germano Turinetto - Terfinance

Pag. 4


SimplyBiz

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Opinioni view News in brief

Perché le assicurazioni non sono un’opportunità di business per le reti di consulenti creditizi?

di Alessandro Bey

S

ino a oggi lo sviluppo delle vendite di prodotti assicurativi da parte dei consulenti creditizi è avvenuto senza una reale proposizione dalla maggior parte degli operatori del settore, tanto che i numeri sono ancora modesti. Quali sono state a oggi le barriere per questo sviluppo? Sicuramente la redditività del business mutui (almeno fino a poco tempo fa), non ha mai reso attraenti questi prodotti. Con la vendita di un solo mutuo, i consulenti creditizi potevano ottenere importanti margini di guadagno. Inoltre, molto spesso, i consulenti creditizi non conoscevano bene i prodotti assicurativi e quando la banca li richiedeva, proponevano semplicemente il prodotto dell’istituto stesso (che invece da sempre ha visto nella creditor protection un business profittevole). Negli ultimi due anni le banche hanno spinto sempre di più le reti partners a proporre i loro prodotti assicurativi, spesso promuovendo una scontistica sui tassi ai clienti, e stabilendo provvigioni “over” ai consulenti, nel caso fossero state sottoscritte. Il contesto attuale, però, potrebbe favorire un atteggiamento diverso delle reti di consulenti creditizi nei confronti del business assicurativo, dal momento che è in atto una revisione approfondita di tutta la normativa di settore. Da un lato l’Isvap con il Regolamento 35, che ha imposto agli operatori maggiore trasparenza imponendo di indicare sul-

le polizze CPI l’importo delle provvigioni pagate e di separare la figura del beneficiario delle polizze da quella dell’intermediario. Inoltre è stata incentivata la mobilità dei mutui e dei finanziamenti dando facoltà al

Il contesto attuale favorirà un diverso atteggiamento dei mediatori nei confronti del business assicurativo e nasceranno strutture specialistiche finalizzate a rappresentare alle compagnie le loro reali esigenze cliente di rescindere la polizza assicurativa in caso di surroga, con diritto al rimborso della parte di premio pagata e non utilizzata. Dall’altro il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, che ha determinato una profonda rivisitazione della normativa di settore, che imporrà alle reti di mediazione una razionalizzazione dei loro punti vendita, determinando per gli stessi l’obbligo di iscrizione ad appositi elenchi e l’obbligo di formazione. È da tenere in considerazione che la situazione economica e finanziaria sta lentamente migliorando permettendo agli operatori più qualificati di ricercare nuova redditività. Infine si sta verificando un elevato numero di sinistri nel comparto della protezione del credito, soprattutto nell’ambito della garanzia della perdita del

posto di lavoro, a causa del cresciuto tasso di disoccupazione. Quest’ultimo fenomeno che si sta verificando in tutto il mondo sta imponendo una seria rivisitazione dei contenuti delle polizze CPI che porterà come conseguenza a una revisione del costo e dei contenuti delle garanzie, ma anche a una maggiore chiarezza delle condizioni contrattuali per evitare l’attuale crescita del contenzioso relativo all’interpretazione delle clausole delle polizze in commercio. Quale scenario atteso? Innanzitutto crescerà la necessità di avere consulenti sempre più qualificati nella loro attività fondamentale e nell’intermediazione di polizze. Questa tendenza troverà supporto nel maggiore controllo che le reti dovranno attuare sui loro network anche in virtù delle nuove normative, così come già accade in altri settori, come quelli degli agenti di assicurazione e dei promotori finanziari. In un mercato più selettivo emergerà l’esigenza sempre più forte di generare redditività con tutte le leve disponibili e quindi l’intermediazione di prodotti assicurativi assumerà un ruolo fondamentale anche con il collocamento di prodotti non strettamente connessi alla pratica di mutuo. Questa tendenza dovrà portare a un cambio di mentalità dei consulenti creditizi oggi abituati a gestire la singola trattativa, piuttosto che il cliente in un arco temporale più esteso. Tra i consumatori crescerà sempre più l’esigenza di avere maggiori informazioni sul pro-

ItalCredi, Arnaldo Furlotti nuovo direttore commerciale con “licenza di crescere”

ItalCredi (Cassa di Risparmio di Ravenna) pur in presenza di un mercato in trend negativo, ha lanciato un ambizioso piano di sviluppo, basato sull’arricchimento della propria gamma prodotti e sul completamento della rete commerciale.

MedioFimaa Insurance, nata per sviluppare il settore assicurativo Fimaa

La società sarà integralmente partecipata da MedioFimaa. La Newco avrà il compito di sviluppare il settore assicurativo per il mercato captive. La società sarà guidata da Danielli e Vinacci rispettivamente presidente e amministratore delegato di MedioFimaa.

CreditFamily partecipa al Franchising & Trade, il Salone Internazionale del Franchising Alessandro Bey

dotto assicurativo abbinato al mutuo sia per il costo rilevante delle garanzie sia per i contenziosi che si sono creati al momento della denuncia del sinistro e al trasferimento dei mutui da una banca all’altra. Le banche dovranno esercitare la scelta di essere intermediari delle polizze o beneficiari delle garanzie per rispettare la nuova normativa aprendo il mercato a nuove opportunità. Le compagnie di assicurazione, infine, stanno già manifestando un maggiore interesse verso le reti di consulenti creditizi, che aumenterà man mano che verranno risolti gli attuali problemi strutturali del settore assicurativo legati soprattutto al ramo auto. Ci sarà quindi una spinta a stipulare con le reti nuovi accordi per la vendita di prodotti assicurativi che si differenzieranno molto dagli attuali prodotti di bancassicurazione e nasceranno strutture specialistiche di estrazione assicurativa finalizzate a rappresentare alle compagnie le reali esigenze dei consulenti creditizi, favorendo così la creazione di linee di prodotto dedicate al settore.

Franchising & Trade, che si svolgerà dal 15 al 18 ottobre presso la Fiera Milano City si rivolge al mondo dell’affiliazione commerciale.

Creacasa sigla un accordo distributivo con Frimm

Creacasa, società del gruppo Credito Emiliano, si allea con Frimm Mutui e Prestiti. Un accordo di cui si è fatto promotore il direttore commerciale di Creacasa, Giandomenico Carullo, e che consentirà di distribuire i loro mutui tramite i 400 operatori di Frimm.

Mercato degli uffici in Italia: si stabilizzano i rendimenti, diminuiscono i canoni di locazione Dall'ultima indagine dell'ufficio Studio Gabetti "Real Estate Snapshot" emerge che i bisogni di metrature diminuiscono per le aziende consolidate. Gli studi commercialisti si muovono verso aree più decentrate. Flessione dei canoni a Milano -8,25% con una punta pari al -15,79% per gli uffici dell'interland.

Bank of England vuole fissare un cap al Loan to Value dei mutui Il deputy governor Charles Bean della Bank of England ha recentemente dichiarato che stanno pensando di regolamentare il massimale sui loan to value dei mutui in modo da gestire il rischio al meglio.

Le banche tedesche tentano un'azione dell'ultimo minuto contro le regole di Basilea3 L’introduzione delle nuove regole comporterà un fabbisogno di capitale aggiuntivo pari a 105 miliardi per le prime dieci banche tedesche.

I prezzi delle case in UK sono in diminuzione per il secondo mese consecutivo Il prezzo medio di un immobile è passato da £169.347 a £166.507 (luglio 2010 - agosto 2010).

Bob Diamond è stato nominato nuovo Chief Executive di Barclays

Prenderà il posto di John Varley dal prossimo marzo. Attualmente President di Barclays e Chief Executive di Corporate and Investment Banking e Barclays Wealth.


SimplyBiz

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Assicurazioni View

Cresce in Italia la copertura assicurativa abbinata ai mutui Picconi, Genworth: “La penetrazione delle polizze vita ha raggiunto il 50% anche se ancora inferiore alla media europea”

S

i diffondono anche in Italia le assicurazioni legate ai mutui per l’acquisto delle abitazioni, negli ultimi dieci anni sono raddoppiate e coprono circa il 50% del mercato, contro una media europea di oltre l’80%. Quelle accessorie invece (invalidità, perdita del lavoro, etc.) sono solo il 15%, mentre cresce, nel frattempo, il tasso di insolvenza delle famiglie a causa della crisi. È quanto emerge da un’indagine condotta da Genworth Financial, compagnia assicurativa specialista nei segmenti Lifestyle Protection e Mortgage Insurance. Alla fine del 2009 lo stock di mutui per abitazioni in essere era pari a circa 260 miliardi di euro,

equivalente a poco più della metà di tutti i prestiti alle famiglie (500 miliardi di euro). Una buona parte dei mutui sono a tasso variabile e godono oggi di condizioni particolarmente favorevoli, grazie ai tassi ai minimi storici. Nell’ultimo anno, infatti, il tasso medio di interesse applicato per i nuovi mutui è passato da 5,09% di dicembre 2008 a 2,95% di dicembre 2009, sotto la media europea del 3,5%. Il basso livello dei tassi di interesse ha spinto molte famiglie a optare per i mutui a tasso variabile. Le rate assorbono circa il 16% del reddito di chi ha contratto un prestito (fonte: Banca d’Italia). La graduale uscita dalla crisi sarà

accompagnata da una nuova crescita dei tassi di interesse. Questo trend si rifletterà sulle rate dei mutui, con un aggravio significativo per le famiglie che hanno un finanziamento a tasso variabile e che si troveranno in difficoltà con il pagamento delle rate. Gli acquisti di nuove case si sono attestati a circa 596.500, con un calo del 13% rispetto allo scorso anno, ma il calo arriva al 30% rispetto al 2006. La contrazione degli scambi ha anche depresso i prezzi, mettendo in difficoltà le famiglie che si trovano nelle condizioni di dover vendere un immobile. “Per questo diventa più forte l’esi-

genza di coprire con una polizza assicurativa il rischio di non riuscire più a pagare le rate a causa di eventi come la morte, l’invalidità o la perdita del lavoro e quindi del reddito - sottolinea Valeria Picconi, country manager per l’Italia di Genworth -. Le famiglie italiane sono in genere meno coperte dai rischi connessi al pagamento di un mutuo rispetto a quelle di altri Paesi europei, dove prevale una cultura finanziaria più avanzata”. Secondo una recente indagine dalla Banca d’Italia, le famiglie italiane che hanno contratto un finanziamento per l’acquisto della casa sono circa il 12% del totale. A richiedere i mutui sono soprattutto le persone dai 40 anni

Valeria Picconi Country Manager Genworth Financial

in su, con elevata scolarizzazione (scuola secondaria superiore o laurea) e redditi medio-alti. La maggiore concentrazione geografica si registra al CentroNord. F.M.

Il nostro approccio basato sulla trasparenza ci ha sempre portato a crescere Massimo Andreoni, direttore generale Avipop: “I nostri prodotti vengono proposti a tutti i mutui venduti, sia allo sportello sia attraverso le reti” Secondo Massimo Andreoni, direttore generale Avipop: “Le polizze CPI, quando sono nate, hanno rappresentato uno “sforzo” innovativo importante rispetto alle altre tipologie di prodotti assicurativi disponibili sul mercato. Infatti, è stata un’assoluta novità per le famiglie italiane sentir parlare di un prodotto diverso rispetto a quello abituale, la polizza auto, ovvero di un mix completo di coperture assicurative (decesso, invalidità totale permanente, inabilità totale temporanea, ricovero ospedaliero, perdita del posto di lavoro) in grado di soddisfare, alme-

no embrionalmente, i crescenti bisogni di protezione”. Qual è a oggi la vostra esperienza di vendita? Siamo operativi da circa due anni e la nostra esperienza è sicuramente di successo. Avipop Assicurazioni e Avipop Vita sono le due compagnie protection del Gruppo Banco Popolare, pertanto i nostri prodotti vengono proposti a tutti i mutui venduti sia allo sportello sia attraverso le reti di consulenti creditizi partners. La nostra penetrazione oggi è superiore al 60%. È vero che anche da noi i sinistri stan-

no aumentando e, non nascondo la mia preoccupazione per la redditività della compagnia, ma questo ci dà anche la conferma che i nostri prodotti siano stati venduti bene e che servano nel momento del bisogno. Qual è la sua visione sul possibile impatto del Regolamento 35? Lo scorso anno ABI e Ania sono uscite con un codice di autoregolamentazione sulle CPI, chiedendo agli operatori di autodisciplinarsi su: rimborso anticipato della polizza (quindi su come gestire il recupero delle provvigioni e la restituzione dei premi) e sulla ne-

cessità di mettere in chiaro le provvigioni, i costi e le coperture per il cliente. Il mercato non è però stato lungimirante ad accogliere queste raccomandazioni, per cui l’Isvap ha inserito questi provvedimenti nel Regolamento 35. Noi, già da un anno e mezzo, seguiamo queste indicazioni e posso affermare che il nostro approccio basato sulla trasparenza ci ha pagato, i risultati sono sempre stati in crescita. Certo, il Regolamento 35 ha anche una portata più ampia le cui conseguenze dovranno essere valutate nel medio periodo.


SimplyBiz

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Market Trends

Mutui Retail: il mercato è tornato a brillare, per ora... I consulenti del credito ritornano a crescere a doppia cifra nel primo semestre 2010

di Andrea Capoccia Head of Market Research NMG

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entre in Europa e negli Stati Uniti il mercato dei mutui retail si trova in grandi difficoltà e nel nostro Paese tutto il settore del credito al consumo è in calo, in Italia l’erogazione di nuovi mutui alle famiglie da parte delle banche mostra un trend crescente e continuo nei primi sei mesi del 2010. L’incremento dell’erogazione di mutui retail nel primo semestre 2010 è di circa il 20% sul primo semestre 2009 e i volumi totali erogati sono stimati in oltre 25 miliardi di euro. La domanda che oggi ci si deve porre è quanto sarà sostenibile e duratura questa ripresa, considerando che il tasso di crescita evidenziato è rapportato a un periodo decisamente negativo per il mercato, dato che il 2009 nel complesso ha rappresentato il punto più basso degli ultimi 5 anni nei volumi erogati. Per rispondere al quesito posto occorre considerare quali sono i fattori principali che sostengono l’attuale cre-

le grandi banche spingono la ripresa. NUOVO INTERESSE VERSO LE SURROGHE che avevano un consistente magazzino a fine 2009, convertito in mutui in questi primi sei mesi del 2010; infine, tra le nuove erogazioni occorre considerare il peso delle rinegoziazioni e delle surroghe, che per molte banche rappresentano circa il 25% del totale erogato. I principali artefici della ripresa sono sicuramente le grandi banche, forte-

Presidente Terfinance

a Cessione del V è stata un segmento di nicchia per 50 anni. Dal 2005 i noti provvedimenti legislativi hanno però drasticamente cambiato la dimensione del target clienti e il potenziale di mercato è “esploso” da 3,5 milioni a 30 milioni di potenziali clienti. Questa nuova dimensione del settore ha attirato l’attenzione del settore bancario, nazionale e internazionale oltre che del private equity. Fra il 2006 e 2007 il sistema bancario è così intervenuto acquisendo quote di maggioranza o di minoranza in diversi intermediari finanziari specializzati, sia nelle società maggiori – iscritte all’Albo Speciale ex art.107 TUB – che in quelle di minore dimensione iscritte all’Elenco Generale ex art.106. Nel frattempo il mercato iniziava a crescere a velocità impressionante, tanto che anche quelle banche che erano rimaste fuori dal business iniziarono a organizzarsi. Il forte sviluppo del mercato però non produceva effetti significativi sul pricing e, in particolare, sui costi di intermediazione agenziale che, invece, tendevano a SimplyBiz www.simplybiz.it info@simplybiz.net Tel. +39 0248731511 Anno I n. 1 Pubblicazione mensile Reg.Tribunale di Milano n. 451 del 19 luglio 2010 Direttore Responsabile Flavio Meloni

mente orientate a perseguire come obiettivo prioritario una redditività sostenibile, attraverso un attento controllo dei costi e una continua ricerca di nuova clientela. Una strategia che ha portato i grandi istituti a concentrare maggiori risorse nel mercato dei mutui, offrendo prodotti competitivi attraverso politiche di pricing aggressive e utilizzando, in via prioritaria, il canale distributivo dello

Quale interesse oggi sulla Cessione del V da parte delle banche?

Commento di Germano Turinetto

L

sportello bancario. A supporto delle banche e in aggiunta allo sportello bancario, deve essere sottolineato anche il contributo delle reti di specialisti, in particolare dei consulenti creditizi che mostrano una crescita intorno al 15%, nonostante molte reti siano meno focalizzate sui volumi e maggiormente impegnate a creare efficienza operativa e ad allargare sempre più la propria offerta con prodotti come cessione del V e prestiti.

scita e quale sarà la loro evoluzione nel prossimo futuro. In primo luogo il mercato immobiliare in Italia ha ripreso, se non a correre, almeno a camminare, con una crescita delle compravendite intorno al 4% (ulteriore dato in controtendenza rispetto ai principali mercati esteri); secondariamente, molte ban-

crescere per effetto della concorrenza tra gli operatori. L’alto costo medio dei prestiti e le prassi commerciali troppo aggressive, sempre criticati ma, in qualche misura, semi-tollerati data la marginalità del segmento, in un mercato divenuto rilevante hanno così attirato l’attenzione dei media, inasprito il confronto con le associazioni dei consumatori e stimolato le Autorità di Vigilanza ad aumentare la pressione e la severità dei controlli sugli operatori. Il complesso di nuove norme e regolamenti fanno capire che siamo sotto la “luce dei riflettori”. Le nuove regole, e le modalità con cui sono state annunciate, suonano come un “monito”, come un messaggio. Quello che quindi mi sembra sia logico prevedere è l’accelerazione di una fase di progressiva disintermediazione delle reti indipendenti a favore di quelle “bancarie” poiché, sembra di capire, anche da dichiarazioni dirette, è quello che auspica la Banca d’Italia, nel presupposto della maggiore “controllabilità” di queste reti rispetto a quelle agenziali e ai mediatori creditizi, e con la convinzione che ciò produrrà un significativo ridimensionamento del co-

sto complessivo di queste operazioni. Se questa previsione è corretta ne consegue che tutti gli operatori, grandi e piccoli, banche comprese, dovranno porre estrema attenzione alla redditività, caratteristica che sarà sempre più bassa, per la moral suasion della Banca d’Italia da un lato e per la maggior competizione portata dal sistema bancario dall’altro. Come dovrebbe essere organizzata, nella legittima difesa della redditività, una rete commerciale bancaria che propone cessione del V? Noi, come Terfinance. proponiamo ai nostri partner bancari una collaborazione stretta con i loro sportelli, flessibile attraverso diverse combinazioni operative, ma tutte orientate a un vantaggio di costo per il cliente finale, con scelte di pricing coordinate con le strategie di marketing operativo di ogni banca, sulle sue segmentazioni di clientela e di territorio. Questo ci consente, come fabbrica-prodotto, di massimizzare la produttività dell’azienda mentre consente alla banca di aumentare, con la massima efficacia, il coefficiente di penetrazione sul suo portafoglio di clienti.

Società editrice MarcellaFrati Communications srl Piazza Liberty, 8 20121 Milano P.IVA 06578930965 Abbonamenti: 11 numeri del mensile SimplyBiz, comprese le spese di spedizione, 60 euro. Abbonamenti Sostenitore: 11 numeri di SimplyBiz, comprese le spese di spedizione, 100 euro. info@simplybiz.net - Tel. +39 0248731511 I dati contenuti in SimplyBiz sono stati forniti direttamente dalle società. Chiuso in redazione il 9 settembre 2010. © Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione anche parziale sotto ogni forma è assolutamente proibita senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. La rivista è aperta ad ogni tipo di collaborazione. Le opinioni espresse dagli autori degli articoli non impegnano la rivista.

Pubblicità MarcellaFrati Communications srl Piazza Liberty, 8 20121 Milano P.IVA 06578930965 info@simplybiz.net Tel. +39 0248731511 Stampa Associazione Padre Monti Via Legnani, 4 Saronno



MUTUI | CONSULENZA CREDITIZIA | CESSIONE DEL V | ASSICURAZIONI CORRELATE

2째 SUMMER Nuova Regolamentazione, Nuovo Mercato? Quali Strategie, Quali Risultati?

Leadership Forum

Forum feed-back

EDITION

Un evento organizzato da:

Main sponsor

Main media partner

16 Giugno 2010 | Hotel Cavalieri Waldorf Astoria | Roma


SimplyBiz

06

Programma in pillole Nuova Regolamentazione, Nuovo Mercato? Quali Strategie, Quali Risultati? Tavole Rotonde

Company Event

Work-shop

make a difference

Opening Speech

9:30 Come i Consumatori vedono i Consulenti Creditizi? Presentazione Risultati Indagine NMG

10:00

10:30

11:00

Sessione di Apertura: Nuova Regolamentazione, Nuovo Mercato? Focus sulla Consulenza Creditizia Host:

Company Event Creacasa:

Creacasa, pensare in grande

Assomea

11:30

12:00

12:30 13:00

Quali Strategie, Quali risultati? Il punto di vista delle Banche per il business mutui nel 2010 e l'impatto del Nuovo Regolamento 35 ISVAP

13:30

Dopo la “crisi” si deve puntare sulla qualità per competere!

Progetica SimplyBiz

Host:

Quali nuove Relazioni fra Banche e reti di Consulenza Creditizia? Highlights Indagine NMG co-sponsor Credipass

Annuncio al Mercato:

The Mortgage Factory

14:00

14:30

15:00

sala MICHELANGELO

Sessione di Apertura Nuova Regolamentazione, Nuovo Mercato? Focus sulla Cessione del V Host: UFI

2010: l'anno che ha cambiato il modo di fare business

sala SAN PIETRO

15:30

16:00

Quali Strategie, Quali Risultati? Il punto di vista delle principali reti di Consulenti Creditizi sui modelli operativi per il futuro

sala MICHELANGELO

16:30

17:00

17:30

Quali Strategie, Quali Risultati? Il punto di vista degli Operatori della Cessione del V nel 2010

sala MICHELANGELO

Guardando oltre i numeri del mercato

sala SAN PIETRO

sala SAN PIETRO

Quali Strategie, Quali Risultati? Sfide ed evoluzioni delle reti di Consulenti Creditizi specializzate nella Cessione del V

Eravamo abituati a fare quello, ora dobbiamo fare questo...

18:00

Non percepire i mutamenti del mercato è come subirli. Con Leadership Forum non siamo mai impreparati.

Leonardo Tintori responsabile polo area partners BNL


SimplyBiz

08

Make a difference L’Hotel Cavalieri Waldorf Astoria di Roma è stata la location di Leadership Forum 2 Summer Edition, dedicato al tema della Nuova Regolamentazione sia sul credito al consumo sia sulle assicurazioni correlate, dove oltre 500 rappresentanti del settore si sono incontrati per ascoltare la voce degli executives delle società, dei rappresentanti della politica e delle associazioni di categoria, dei Regulators. Gli ultimi due anni sono stati veramente difficili e pieni di sfide. Per tutti coloro che erano al Forum e che stanno “mantenendo” i loro business, bisogna veramente celebrare le loro capacità in un contesto come quello attuale. Le domande che credo un po’ tutti si pongono oggi sono: quali Strategie perseguire oggi? quali Risultati sarà possibile ottenere?

Con questo evento ci siamo posti l’obiettivo di farvi riflettere su due aspetti:

uno. sull’importanza di trasformare il cambiamento creato dalla Nuova Regolamentazione in una Opportunità due .

sulla diversità del contesto che crea Sfide mai conosciute prima.

La partecipazione sempre cosi numerosa da parte del mercato, il sostegno sempre più importante da parte degli sponsor, il riconoscimento istituzionale del nostro evento confermano a noi organizzatori il valore e il ruolo strategico di Leadership Forum. Sono orgogliosa di affermare che Leadership Forum è considerato l’EVENTO del settore ed è riconosciuto per la sua UNICITA’. Vogliamo continuare a impegnarci per creare il Cambiamento che fa muovere il mercato in Vostro Favore! Grazie per il contributo che dai anche Tu al Successo di Leadership Forum!

Marcella Frati Director NMG

Grazie agli sponsor

Celebrando la Differenza Vino Leadership Forum Giorgio Quinto Fattoria Olmo Antico www.olmoantico.it

altri Media Partners

Silver Sponsor

Base Sponsor


SimplyBiz

09

Nuova Regolamentazione, Nuovo Mercato? Sessione di Apertura

Moderatore

Host: Nino Sunseri responsabile LIBERO MERCATO

S

ono contento di essere qui perché è importante dimostrare che la politica si interessa del mercato della consulenza creditizia. Siamo concordi sul fatto che anche l’Italia si debba allineare a quello che sta facendo il resto d’Europa a sostegno del consumatore. La Commissione Finanze ha fatto un ottimo studio e un ottimo lavoro, ma ora tocca a voi garantire la professionalità, perché senza questo nessuna Regolamentazione potrà avere successo. Vi assicuro il mio massimo impegno per rendere questo mercato sempre più efficiente.

On . Luigi Vitali presidente della Delegazione di parlamentari italiani al CONSIGLIO D᾽EUROPA

Corrado Baldinelli direttore principale intermediari specializzati BANCA D᾽ITALIA

T

S

ra gli obiettivi della riforma vi è quello di assicurare una maggiore professionalità degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. Al pari di altri canali distributivi, gli agenti e i mediatori devono qualificarsi per un approccio altamente professionale nel contatto con la clientela. La nuova riforma: fissa requisiti minimi di onorabilità e professionalità, prevede una polizza assicurativa a copertura di comportamenti non rispettosi della legge e impone ai mediatori la veste societaria. Competerà, in primo luogo, alla società curare la qualificazione e la formazione del personale di cui si avvale. L’attenzione al cliente deve diventare un punto di forza nella vendita dei prodotti creditizi, deve assumere una valenza strategica nell’impostazione delle politiche commerciali.

olo un anno fa eravamo qui a discutere se il Governo avesse veramente recepito la necessità di dover porre le basi legislative per una profonda modifica del sistema in materia di credito al consumo. Come Assomea abbiamo sempre creduto nell’impegno da parte del Governo e della Banca d’Italia di regolare il nostro settore. Molti non ci credevano, forse perché non conoscono come funziona il Parlamento Europeo. Credo nella necessità di una logica cooperativa fra noi associazioni, il Governo e la Vigilanza e che questo nostro mercato sia rappresentato da poche “sigle” per avere più coerenza e forza nelle posizioni a beneficio del mercato stesso e dei consumatori.

Eustacchio Allegretti presidente ASSOMEA

Leadership Forum ha fatto vincere la sfida del dialogo fra le associazioni. Antonio Giordano consigliere UFI e amministratore delegato Quintogest


SimplyBiz

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Nuova Regolamentazione, Nuovo Mercato?

Leadership Forum aggrega Associazioni, Regulators e Politici a beneficio del Mercato Fabio Picciolini segretario nazionale ADICONSUM

G

È

venuto il momento di capire chi sono i mediatori oggi. La Direttiva europea parla di intermediari, Assomea invece parla di consulenti creditizi. Per fare questo mestiere bisogna essere seri e professionali, la nuova Regolamentazione è quasi pronta, ci auguriamo che venga applicata a breve, perché il mondo è cambiato e tanta gente oggi non ha più accesso al credito, c’è tanto bisogno di consulenti preparati. Oggi ci sono circa 180.000 consulenti non controllati, molti di loro sono delle “mele marce”, sapete quanti sono stati cancellati e quante finanziarie sono state cancellate? La professione deve essere riformata, il mediatore non può più agire in modo individuale, ma deve fare parte di una società.

O

ggi il problema è la larghezza della catena distributiva e la riforma va in quella direzione, ma la lunghezza della catena non è mai stato un problema. Il Mef e il Regulator ci hanno ascoltato e ha armonizzato i rapporti fra tutti noi. Un mercato regolamentato offre pari opportunità e crea un patto di solidarietà fra tutti gli operatori. Chiedo a Bankitalia di ascoltarci di più e di dettare regole che siano chiare fin dall’inizio.

Antonio Giordano amministratore delegato QUINTOGEST

razie dell’invito, questa è la prima occasione che l’Amministrazione ha di parlare di questo tema appena licenziato dal Consiglio dei ministri. Il credito al consumo è cresciuto molto in Italia e vogliamo, con questo provvedimento, far crescere il mercato su basi più solide. Per noi è molto importante che chi offre credito sia ben certo che chi si indebita è capace poi di ripagare. Le finanziarie sono spesso criticate per il modo disinvolto con cui operano. Noi ci preoccupiamo che il settore abbia il contesto giusto per trattare al meglio il cliente. L’aspetto su cui ci siamo molti battuti è la separazione netta fra le due figure dell’agente in attività finanziarie e del mediatore.

Host

Sessione di Apertura

Giuseppe Maresca direttore generale della Divisione antiriciclaggio del Ministero dell’Economia e delle Finanze

G

razie a tutti voi, ad Assomea e a NMG per l’invito. Vi ricordate che negli anni ’80 i promotori finanziari servivano solo clienti che non approcciavano lo sportello bancario, così oggi i consulenti del credito servono quei 3 clienti su 10 che non si rivolgono alla banca, così come emerge dalla indagine NMG. Oggi c’è grande volontà di riconoscimento del lavoro del mediatore e dell’agente in attività finanziarie e c’è grande volontà di investire su rapporti organizzativi e gestionali con le banche.

Gaetano Alaimo presidente ASSOCRED

Dal nostro punto di vista manca solo una parte che è il titolo individuale del collaboratore della società di mediazione. Giancarlo Cupane segretario generale Assocred


SimplyBiz

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Leadership Forum è Expo Hall

il Mercato si fa conoscere al Mercato

Leadership Forum è Networking il Mercato incontra il Mercato

Leadership Forum è l’unico evento che crea tendenza e fa nascere idee. Solo all’estero ho visto eventi simili!

Giancarlo Vinacci

amministratore delegato MedioFimaa


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Leadership Forum è Company Event

Creacasa si è presentata al mercato: mission, obiettivi e valori

Facilitator

Vogliamo essere eccellenti nella creazione di valore nel tempo. Vogliamo Consulenti delle famiglie! Ci prendiamo cura dei sogni dei nostri clienti e cerchiamo sempre di realizzarli!

Marcella Persola giornalista ADVISOR Creacasa si propone non come concorrente ma come “Società Specializzata” del Gruppo Credito Emiliano:

Cosa rende Creacasa unica e vincente sul mercato? La solidità di un grande gruppo e un regolamento del credito certificato che rende la valutazione certa e oggettiva!

- consente di approcciare segmenti particolari poco esplorati dalla banca - propone differenti modalità di offerta, tramite un catalogo prodotti complementare alla Banca - si pone come obiettivo primario lo sviluppo del canale indiretto - consente al Gruppo di avvalersi di una rete di Specialist di Mutui Casa

Giandomenico Carullo direttore commerciale CREACASA

Lorenzo Montanari direttore generale CREACASA

Stand CREACASA

Crediamo nel talento e nella passione! Lorenzo Montanari direttore generale Creacasa


SimplyBiz

Leadership Forum è Tavole Rotonde Il punto di vista delle Banche per il business mutui nel 2010 Moderatore e l'impatto nel nuovo Regolamento 35 ISVAP Cristiano Dell’Oste giornalista IL SOLE 24 ORE

sponsor della Tavola Rotonda

C

rediamo molto nel canale dei consulenti creditizi, ma non ci crediamo più come nel passato. A noi non interessa più la vendita “push”, non interessa più la corsa ai volumi, ma lavorare garantendo trasparenza e chiarezza al cliente. Per noi è quindi importante che si venda il prodotto a quel cliente che sappiamo che fra due anni potrà continuare a pagare. Questo modo di lavorare non ce lo può garantire la legge, ma siamo noi banche e voi consulenti che lo dobbiamo/dovete garantire. Crediamo nella catena distributiva corta. Siamo pronti per lavorare insieme a voi sul valore del cliente e passare ad un altro sistema provvigionale non solo basato sull’up-front, ma anche sul running.

Andrè Bonfiglioli responsabile business Italia Unicredit Family Financing

L

a provvigione basata sul running potrebbe essere una bella cosa, ma la mia domanda è: il running è perseguibile sul mercato? Oggi gli economics delle reti richiedono sempre gli up-front. Quindi credo che dobbiamo lavorare tutti insieme per costruire un sistema di commissioning che vada bene per il sistema. Circa il tema della consulenza, ritengo che chi fa consulenza sul credito abbia un ruolo sociale molto importante, anche di coprire quei gap relazionali che i nostri gestori non possono fare. Credo che oggi sia fondamentale però che le reti trovino dei modi di fare business diversi per la crescita del settore.

O

ggi una sfida delle reti, per essere dei nostri veri partner, è il mantenimento della qualità del portafoglio clienti che si è portato. Noi crediamo nelle reti terze, crediamo nelle vere partnership. Professionalità elevata e giusta consulenza al cliente è quello che anche cerchiamo presso i nostri partners. Oggi è fondamentale stabilire delle regole insieme ai nostri partner distributivi. È importante definire bene quello che si può fare e quello che non si può fare.

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Donatella Righetti responsabile sviluppo alleanze BANCO POPOLARE

Leonardo Tintori responsabile area partners BNL

I

l nostro successo con il prodotto cap è stato esplosivo, tanto che ad oggi siamo decisamente oltre il budget. Altri competitor ci stanno seguendo con varie declinazioni del prodotto cap. Il variabile è molto allettante, ma può essere anche molto pericoloso. La formula cap ci dà molta serenità dal punto di vista della sostenibilità del debito da parte del cliente. Ci preoccupano oggi i fattori esogeni del mercato, come Basilea 3 e non tanto il deterioramento della qualità del credito, che abbiamo visto che è praticamente nulla. Davide Vivaldi responsabile prodotti e impieghi MPS

È da più di un anno che come Avipop siamo trasparenti sui costi dei prodotti CPI, questo non è stato assolutamente una barriera allo sviluppo delle vendite.

Massimo Andreoni direttore generale Avipop


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Leadership Forum è Tavole Rotonde

Focus sulla Cessione del V e sulla Nuova Regolamentazione

Moderatore Lionello Cadorin direttore INVESTIRE

HOST

Andrea Poletto direttore generale CONSUM.IT

Salvatore Ronzino direttore generale Family CREDIT NETWORK (Unicredit)

L

e banche non conoscevano fino a poco tempo fa questo settore. Oggi però credo che devono prenderne la leadership. Noi ci avvaliamo oggi sia di reti dirette specializzate sia delle filiali della banca. Se gestito bene questo prodotto può raggiungere anche nuovi clienti e non lavorare sempre solo sui rinnovi. È necessario un “patto di ferro” fra la banca e le sue reti per la gestione del cliente, che deve essere condivisa anche nel tempo. Una logica di distribuzione mordi e fuggi non è più possibile. Il cliente ha un valore che deve essere difeso.

È

un prodotto che oggi è sicuramente una opportunità in quanto ha un livello di rischio più basso e non implica gli accantonamenti che invece richiedono i prestiti personali. Secondo me, ci sarà un sempre maggiore interesse da parte delle banche verso la cessione del V. Anche noi abbiamo già 1.500 filiali del Banco Popolare attive, anche se la vendita non viene fatta direttamente dallo sportello, ma dai nostri agenti. Siamo impegnati a rendere il processo operativo più snello e automatizzato per ottenere maggiori volumi. Non è più un prodotto ai margini.

Luigi Bossi direttore generale SOLUZIO

L

a Cessione del V per MPS è ancora una cosa nuova, è dalla metà dello scorso anno che siamo attivi. Le banche hanno ora un ruolo importante nello sviluppo di questo business e Draghi ha dato alle banche delle responsabilità, soprattutto quella di “fare pulizia” e di dare una nuova immagine a questo prodotto. Il Regulator è intervenuto per “normalizzare” la Cessione del V e gli altri prodotti di credito al consumo. Per noi è un prodotto fondamentale per il completamento della nostra gamma. La nostra sfida è quella di far diventare la Cessione del V un prodotto “sano” con la stessa vendibilità degli altri prodotti allo sportello.

In banca ci sono diversi target clienti che possono essere contattati con diverse modalità. Abbiamo sviluppato delle tools per permettere alla banca di vendere in modo efficiente ed efficace, cercando di rendere il più possibile semplice un prodotto complesso.

Elio Migliardi direttore tecnico NETINSURANCE

Abbiamo vissuto questi ultimi due anni con estrema difficoltà. Io rappresento una società che è in borsa e come tale è soggetta a molte regole e controlli. Per cui per noi queste regole di Bankitalia non sono niente di nuovo. Stiamo sviluppando un modello di agenzia diverso per i nostri clienti, basato sulle marginalità che vanno a ridursi e su un ampio portafoglio prodotti dedicati alla famiglia e alle piccole medie imprese. Abbiamo investito molto in tecnologia. Il mio suggerimento al mercato è: sottostate alle regole non cercate di evitarle! Nunzio Chiolo presidente CONAFI

Da anni ci stiamo battendo per un maggiore rigore nella intermediazione finanziaria. Il mercato è stato caratterizzato dall’assenza di regole soprattutto a tutela dei consumatori. Massimo Marchesi segretario generale UFI


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Leadership Forum è Work-shop Sfide ed evoluzioni delle reti di Consulenti Creditizi specializzati nella Cessione del V HOST

Sergio Vergani direttore operativo FIDES

C

ome Banco Desio siamo voluti entrare in questo mercato acquisendo una 106 storica, per poter rispondere a tutte le esigenze di finanziamento della nostra clientela. Dai nostri agenti e mediatori abbiamo imparato “come si sta sul cliente” e noi abbiamo portato la nostra competenza nei controlli e nella pianificazione.

Giuseppe Romanazzi dirigente FINCONTINUO

Lionello Cadorin direttore INVESTIRE

Emilio Mauro presidente SPEFIN

I

l momento non è piacevole per le finanziarie, il mercato è in crisi seria da circa un anno. Credo però che questa normativa non porti nulla di veramente innovativo.

I

l problema oggi si pone con il Regolamento 35, noi stiamo attendendo perché non sappiamo cosa pensano di fare le società eroganti sul tema beneficiario. È un momento di confronti fra settore assicurativo e intermediari finanziari.

Doriano Pampagnin responsabile Cessione del V CATTOLICA ASSICURAZIONI

M

olti operatori oggi hanno paura, è un momento particolare, non solo per le reti, anche per le fabbriche prodotto. Io non sono riuscito ancora a ottenere risposte in questo nuovo contesto. Secondo me c’è ancora poca chiarezza.

Moderatore

P

iù il mercato diventa trasparente, più il mediatore creditizio può svolgere al meglio la propria attività. Ci sono alcune 106 che si sono sviluppate sulla base di comportamenti non sempre corretti, il mediatore creditizio ha dovuto accettare certe condizioni. Federico Cancarini comitato esecutivo ASSOMEA

I mediatori devono svolgere un ruolo di prossimità, ovvero raggiungere tutte quelle persone che non sempre possono accedere agli operatori del credito più tradizionali. Alberto Giorgetti sottosegretario MEF


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Leadership Forum è Work-shop

Il punto di vista delle principali reti di Consulenti Creditizi sui modelli operativi per il futuro

Moderatore Marcella Persola giornalista ADVISOR

HOST

Alessandro Pollero presidente Oscar Carlig Antonio Spina WE-UNIT Diego Locatelli Gianpaolo Gallo Stampino responsabile presidente amministratore delegato rapporti con le Banche vice presidente BIG ALTACHIARA ITALIA FRIMM Mutui e Prestiti Giandomenico Carullo CREDIPASS direttore commerciale CREACASA

“Al mediatore creditizio manca ancora il rapporto continuativo con il cliente” Enrico Quadri consigliere delegato TREEFINANCE

“Con questo scenario di mercato dobbiamo pensare a lavorare in modo diverso. Stiamo puntando a creare degli specialisti che lavorino all’interno delle agenzie immobiliari” Diego Locatelli amministratore delegato CREDIPASS

“Dobbiamo investire in formazione per avere più qualità. Qualità significa un rapporto più serio e più duraturo con la banca” Antonio Spina presidente BIG

“Perseguiamo da sempre la qualità perché qualità è uguale a redditività. Solo con la qualità si può riqualificare la nostra categoria“

“Guardiamo con piacere alle nuove direttive e alle indicazioni che alcune banche ci stanno dando per aiutarci a rendere più professionale la nostra rete. Vogliamo offrire un miglior servizio a tutti. Come Frimm, abbiamo investito molto nei sistemi di controllo” Oscar Carlig responsabile rapporti con le Banche FRIMM MUTUI E PRESTITI

Alessandro Pollero presidente WE-UNIT

L

Enrico Quadri consigliere delegato TREE FINANCE

a nostra sfida è per noi saper gestire il cliente. Per troppo tempo abbiamo messo il cliente in mano alla banca. Giandomenico Carullo direttore commerciale CREACASA

O

periamo mettendo il cliente al centro. Stiamo costruendo dei rapporti diversi con la nostra clientela per gestire al meglio la volatilità del portafoglio. Gianpaolo Gallo Stampino vice presidente ALTACHIARA ITALIA


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Leadership Forum è Novità per il Mercato Capital Money diventa partner in The Mortgage Factory

N

oi puntiamo all’eccellenza, crediamo in TMF come un modo per lavorare diversamente. Vogliamo essere uno esempio per il mercato. Sergio Merisio presidente CAPITAL MONEY

Matteo Arata amministratore delegato The Mortgage Factory

Enrico Quadri consigliere delegato TREE FINANCE

Leadership Forum è Work-shop Dopo la crisi si deve puntare sulla qualità per competere!

Moderatore Flavio Meloni direttore SIMPLYBIZ

Gianfranco Dote presidente e amministratore delegato KREDITO

Stiamo investendo in corsi di formazione individuali per ottenere una certificazione individuale che è il traguardo di ogni singolo operatore.

Egidio Vacchini amministratore delegato PROGETICA

Stefano Zaccheo direttore commerciale UMCI


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Immobiliare

Bank of America Coldwell Banker celebra 104 anni e punta sempre più sui Social Media Home Loans

offre tre livelli di collaborazione agli agenti immobiliari

R

iposare sugli allori, non è sicuramente quello che sta facendo Coldwell Banker, società che ha ormai 104 anni e che continua ad essere sempre più competitive investendo in tecnologia innovativa e nelle piattaforme di Social Networks. Intervistiamo Michael Fischer, chief marketing officer di Coldwell Banker. Che strategia avete per i Social Network? Per noi investire in Social Network significa anticipare i bisogni dei consumatori e quelli dei nostri agenti. Inoltre fa migliorare la relazione fra il brand Coldwell Banker, i consumatori e gli agenti sul territorio. Abbiamo una forte presenza su Facebook e su Twitter che utilizziamo per i nostri agenti, mentre con i consumatori abbiamo creato un canale di comunicazione su YouTube e con un blog (Blue Matter). I Social Media sono una grande opportunità per il brand Coldwell Banker di poter “conversare” con i nostri agenti e consumatori, oltre alle

F

newsletter che inviamo. Come il vostro sito www. coldwellbanker.com, si distingue rispetto al passato? Abbiamo investito recentemente per far sì che il nostro sito sia diverso dal resto del mercato. Abbiamo sviluppato un motore di ricerca BlueScape Search che crea una ricerca emotiva per il cliente e si stacca dalla ricerca razionale. Ad esempio, quando un consumatore cerca una casa, Bluescape mostra almeno 5 foto di proprietà, il cliente deve dare un rating e vengono mostrate solo quelle che sono “uniche” per il gusto di quel determinato cliente. Quali obiettivi volete rag-

giungere con l’uso così attivo dei Social Network? Il nostro principale obiettivo è di capire meglio i clienti e i nostri agenti. Non c’è niente di meglio dei Social Network per avere sempre il polso della situazione. È da 104 anni che Coldwell Banker investe per capire meglio il mercato che ci circonda e la nostra missione è quella di rispondere sempre in modo tempestivo ai bisogni dei nostri clienti e agenti, superando i nostri concorrenti. L’utilizzo così attivo dei Social Network ci sta differenziando come società, e il nostro obiettivo è di avere agenti entusiasti e orgogliosi di lavorare con noi.

ornire strumenti e tools agli agenti immobiliari per servire meglio i propri clienti, è l’obiettivo principale di Bank of America Home Loans. Uno dei tool, ad esempio, per aiutare gli agenti immobiliari a fornire un servizio di qualità ai propri clienti sull’acquisto di un mutuo e una guida dettagliata scaricabile dal sito www. bankofamerica.com/myhome. Da quando questo sito è stato costituito, ovvero dall’aprile 2009, oltre 660.000 agenti

investire affinché i suoi partner immobiliari possano offrire il miglior servizio ai propri clienti. Esistono tre possibili livelli di collaborazione fra la banca e le reti agenti immobiliari: 1.Marketing Services Agreement. 2.Marketing Alliance Plus™ Agreements. 3.Space Rental Agreements. Con il Marketing Services Agreement la rete immobiliare riceve una “marketing fee” per promuovere i prodotti di

Esistono tre possibili livelli di collaborazione fra la banca e le reti immobiliari: 1. Marketing Services Agreement 2. Marketing Alliance Plus™ Agreements 3. Space Rental Agreements immobiliari hanno suggerito ai loro clienti l’utilizzo di questa guida e di questo sito, che include anche tools interattivi, calcolatori e la possibilità di salvare fogli di lavoro e informazioni. La guida di Bank of America Home Loans offre informazioni chiare e oggettive che permettono ai consumatori di approcciare il processo di acquisto di un mutuo con fiducia. Lo staff di Bank of America lavora da vicino con molte reti agenziali, fra cui Century 21 Town, fornendo sessioni di training per aiutare gli agenti immobiliari a capire bene i processi. Un altro tool a disposizione degli agenti immobiliari è ad esempio Clarity Commitment® loan summary. Si tratta di un documento di una pagina che mostra ai mutuatari quanto dovranno pagare ogni mese, quanto ammonta il tasso di interesse, le varie spese connesse al mutuo e altre informazioni utili. Bank of America continua a

Bank of America e per avere la pubblicità della banca all’interno della propria agenzia. L’opzione Marketing Alliance Plus™ funziona come la precedente, ma l’ammontare della fee è più elevata. Bank of America inoltre supporta la rete nello sviluppo di un piano di marketing personalizzato. L’ultima opzione chiamata Space Rental prevede una collaborazione più stretta fra banca e rete immobiliare. È previsto all’interno dell’agenzia immobiliare un vero e proprio spazio di Bank of America con loro personale dedicato che lavora a stretto contatto con gli agenti immobiliari. Si creano vere sinergie operative che creano anche i risultati più importanti. Con queste opzioni di partnership con le reti immobiliari, Bank of America Home Loans è dedicata ad aiutare gli agenti immobiliari a rafforzare il loro business e a creare mutuatari di “successo”.


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Operatori view

“Nel 2011 puntiamo a raddoppiare le attuali dimensioni” Il presidente di Credipass Valerio Marcon racconta i piani strategici per il nuovo anno di Flavio Meloni

C

redipass è una delle reti più attive e innovative esistenti oggi in Italia, anche se giovane è già fra le aziende leader del settore. È una 106 del TUB che svolge attività di intermediazione creditizia e in particolare mutui, prestiti, cessioni del V e leasing per conto di banche nazionali. Valerio Marcon, veneto di origine e con un’esperienza ventennale nel settore, è il presidente della società e ce ne svela i segreti: “La nostra è una rete di distribuzione indipendente che sostiene i consumatori nelle scelte di gestione del passivo e della protezione del benessere familiare”. Per cosa si differenzia dagli altri operatori? È dotata di un’offerta veramente integrata di tutti i servizi di credito alla famiglia, alla piccola impresa e assicurativi. Dispone di una piattaforma informatica in grado di orientare la scelta tra i

vari prodotti. Investe con convinzione nella formazione dei propri collaboratori. Ha stipulato accordi esclusivi di partnership con primarie reti nazionali di agenti immobiliari e Caf. Infine, è fondata e diretta da persone che hanno costruito casi di successo nei vari segmenti della distribuzione creditizia. Quali sono le soluzioni che avete adottato? La rete è organizzata attorno alla figura dell’agente “Master”, un vero imprenditore dotato di competenze manageriali, capace di reclutare e gestire uomini sul territorio attorno al proprio ufficio. I back office sono invece centralizzati e, interagendo con la rete tramite la piattaforma informatica assicurano un servizio rapido, efficiente e uniforme e la condivisione della competenza. La stessa piattaforma è poi molto apprezzata dai partner commerciali

quale strumento di qualificazione del cliente. Come è composta attualmente la vostra rete? I Master sono già 35, a poco più di un anno dal lancio dell’attività, ma molti altri sono in attesa di completare l’iter formativo per far parte della nostra rete. A loro fanno capo più di 200 agenti.

Valerio Marcon Presidente Credipass

Quanti ne prevedete per il prossimo anno? La dimensione attuale verrà raddoppiata, con un processo di selezione, formazione e inserimento pianificato nel dettaglio e rigoroso nel suo svolgimento. Con che criteri individuate i vostri partner? Scegliamo aziende strutturate, indipendentemente dalla loro dimensione, con cui condividiamo l’approccio al mercato basato su etica, competenza e assistenza al cliente finale. Tutti i partner utilizzano la nostra piattaforma, che dà forma e sostanza al metodo. Come avete reagito all’arrivo del decreto che ha istituito la nuova normativa per la mediazione del credito? Salutando con piacere una riforma che, mettendo ordine nel settore, permetterà di accrescerne professionalità e reputazione.

La normativa sulle 106 è cambiata e non prevede società di pura intermediazione. Voi come reagirete? Sicuramente inizieremo a erogare prestiti finalizzati e cqs. Il mercato della mediazione creditizia sta cambiando, come risponde Credipass a questa rivoluzione? L’azienda è pronta a fornire ai propri consulenti tutti gli strumenti affinché si possa continuare a operare adeguandosi ai nuovi, elevati standard richiesti. Quali saranno invece gli obiettivi strategici per Credipass nei prossimi mesi? Stiamo lavorando alla piena integrazione della nostra rete con quelle dei partner. Ciò permetterà ai nostri consulenti di gestire al meglio una notevole mole di contatti qualificati, incrementando i propri livelli reddituali.

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Associazioni di categoria view

Banca d’Italia disponibile a modificare i parametri di rilevazione dei tassi per la mediazione usuraria di Eustacchio Allegretti presidente Assomea

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a nostra associazione non può che essere soddisfatta dell’approvazione della normativa che riformerà l’intero settore del credito. In particolar modo Assomea si ritiene appagata per le modifiche che sono state recepite dal legislatore tra la prima stesura e quella approvata in Consiglio dei ministri e poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il lavoro di dialogo con Mef e Banca d’Italia è stato assolutamente vincente, in particolar modo per chiarire ai Regulators le reali necessità del mercato della mediazione.

Comunque l’attività di Assomea non si ferma, ma anzi saremo un soggetto molto attivo per far in modo che si definiscano quanto prima le normative di attuazione emanate da Banca d’Italia. A tal proposito lo scorso 7 settembre, assieme al vicepresidente Cancarini, siamo stati convocati (a seguito di una nostra richiesta) presso gli uffici di Bankitalia per chiarire le nostre posizioni rispetto al comunicato dello scorso 22 giugno in cui, oltre ai tassi medi ai fini delle soglie usurarie, per la prima volta è stata riportata la segnalazione dei compensi

pagati ai mediatori creditizi ai fini di individuare un parametro di riferimento per la valutazione del reato di mediazione usuraria. In quella occasione abbiamo chiarito che la semplice tripartizione in finanziamenti alle imprese, alle famiglie e mutui ipotecari rischia di creare confusione. La nostra richiesta è stata quella di calcolare un valore per ogni tipo di operazione finanziari. In quell’occasione Banca d’Italia si è dichiarata disponibile a meglio identificare tali categorie al fine di migliorare la rilevazione e quindi avere dei dati maggiormente corrispondenti al mercato.

Differente il percorso professionale per Agenti e Mediatori, Assocred prenderà una connotazione legata a una delle due categorie di Gaetano Alaimo presidente Assocred

D

opo mesi di analisi del mercato della mediazione creditizia e della intermediazione finanziaria e di consultazioni tra il legislatore, le associazioni di categoria e gli operatori, siamo giunti finalmente alla nuova riforma degli AAF e MC. Questo significa norme più stringenti sui requisiti con l’aumento di controlli che distinguono le due figure. Assocred vede ormai più delineata questa differenza di percorso

professionale e molto probabilmente prenderà una connotazione legata a una delle due. La crescita costante dell’attenzione del legislatore al ruolo di AAF e MC sono delineate da importanti novità: la formazione, un esame per l’iscrizione all’albo, e non più una semplice autocertificazione, il divieto assoluto dell’appartenenza contemporanea ai due albi, nonché l’obbligatorietà per i mediatori a costitui-

re una società di capitali. La costituzione di un Organismo di vigilanza con personalità giuridica e l’autonomia organizzativa e finanziaria per la gestione dell’elenco/albo delle due categorie professionali sono un’ulteriore garanzia della vigilanza di Banca d’Italia. L’innalzamento dei requisiti richiesti, la formazione, la sottoscrizione di una polizza assicurativa conto terzi, sono i punti che

fanno la differenza. Finalmente affidabilità e correttezza saranno fondamentali e garantiranno al settore trasparenza nell’offerta, tramite un sistema di controlli sull’attività che andrà a vantaggio del cliente. Assocred si farà promotrice di una serie di iniziative, di programmi di aggiornamento e di incontri formativi per l’adeguamento in tempi ristretti alla normativa per tutti i suoi associati.

Riforma necessaria, ma occasione persa per il legislatore di Samuele Lupidii Vice presidente nazionale FIAIP – Mediazione Creditizia

L

a Fiaip da sempre è stata fautrice di un cambiamento, un rinnovamento nel settore. Non era possibile per la Federazione continuare a iscrivere all’albo dei mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria soggetti che non avevano alcuna preparazione specifica. Crediamo fermamente che i soggetti che operano a stretto contatto con gli utenti/consumatori debbano essere preparati, formati e che debbano aggiornarsi continuamente. La polizza di responsabilità

civile e professionale deve essere non un plus, ma il prerequisito per poter operare. I controlli degli organi preposti (Banca d’Italia in testa) devono essere severi per non lasciare spazio agli improvvisatori. Ciò detto, però, riteniamo che questa nuova normativa vada a limitare di molto la libertà di impresa. Non è “il capitale sociale interamente versato” che garantisce l’utente/ consumatore ma tutti i controlli che devono esserci (e ci saranno) sia a monte sia a valle.

Altra questione spinosa: la partecipazione delle banche nel capitale sociale delle società di mediazione. Come sarà garantita la “terzietà” del mediatore in quelle società partecipate da banche che vorranno collocare sul mercato i loro prodotti finanziari? Questa riforma da un lato ci vede soddisfatti quando si parla di requisiti di accesso e di mantenimento della iscrizione, ma, per altri versi, crediamo si sia persa una buona occasione per fare un ottimo lavoro.

Faccendini: “Ora serve un Organismo realmente rappresentativo” “Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto di riforma del Credito al consumo, e soprattutto della compagine dei mediatori creditizi, si mette finalmente un po’ di ordine in un settore che mostra ancora un potenziale di crescita importante, appesantito finora dall’incertezza di regole”, dichiara Dario Faccendini, presidente di Assoprofessional, secondo il quale però “adesso inizia la fase cruciale, quella dell’implementazione di un Organismo di controllo che sia davvero rappresentativo della categoria. I mediatori devono avere un ruolo attivo in questo, non possiamo lasciare che altri gestiscano il futuro della nostra professione. L’ottimo lavoro fin qui svolto dal legislatore lascia però aperti alcuni aspetti tutt’altro che secondari: è necessario che si fornisca il dipendente delle società di mediazione di una formazione adeguata e soprattutto certificata, e in questo deve essere l’organismo a dettare e regole”.

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Associazioni di categoria View

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Compensi pagati ai consulenti e rilevato da Bankitalia, un problema da risolvere

di Fabio Picciolini segretario nazionale Adiconsum

I

n meno di un anno, leggi, regolamenti, normativa di Banca d’Italia, Isvap, infine il definitivo recepimento della direttiva sul credito ai consumatori, hanno dato un nuovo volto al credito al consumo. Le regole sono migliorate come le tutele dei consumatori. Certamente poteva essere fatto di più e meglio, ma dovranno essere tutti gli operatori a verificare l’applicabilità e la coerenza delle nuove norme ed eventualmente dopo il primo periodo di “assestamento” chiedere i necessari aggiustamenti. A proposito di coerenza, però, una norma ha colpito l’attenzione. Quella sulla nuova rilevazione dei tassi di usura. Una modifica che era stata sollecitata, modestamente anche da chi scrive, sulla base del principio di onnicomprensività del tasso di interesse effettivo, nulla escluso. La norma, molto semplicemente prevede che nel TAEG devono essere inserite tutti i costi a carico del consumatore, comprese commissioni, come la CMS, le assicurazioni e i costi di mediazione. Il punto nodale è proprio questa voce. Un costo che alcuni intermediari (ormai anche mediatori e agenti si chiamano in questo modo) hanno utilizzato in modo non corretto: troppo elevata, non rimborsabile e, qualche volta, solo formalmente dovuta in base a un contratto separato, quindi da non inserire nel TEG. Sarebbero sufficienti le situazioni appena dette per affermare che tutti devono e possono

condividere questa nuova previsione. Un problema però esiste. Banca d’Italia ha rilevato i “compensi complessivi pagati ai mediatori”. Rimanendo solo alle famiglie 4,51% per i finanziamenti e 1,33 per i mutui. Qualcosa non convince, partendo dal presupposto che la voce comprende sia i costi direttamente a carico del singolo cliente sia le retrocessioni che le banche fanno ai mediatori. Certamente non è possibile avere il polso di tutto il mercato, ma per una più che decennale esperienza posso affermare che, ad esempio nella cessione del quinto, le commissioni spesso sono anche doppie rispetto alla media e per i mutui ipotecari la “regola”, con pochi ribassi e molti rialzi è intorno al 3%. I dati come molta probabilità non sono completi, proprio per le difficoltà legate all’avvio, perché non è forse chiaro cosa comunicare e cosa, perché qualche furbetto si affida a qualche “trucchetto” per comunicare costi più contenuti. Il consumatore vuole chiarezza. Certamente sta attento anche a prezzi e costi, ma molto di più non accetta di essere preso in giro con statistiche alla Trilussa. Non solo. Si è proprio certi che con quelle percentuali qualche operatore, anche il più serio, non trovi qualche giudice che lo condanni per usura ai sensi della legge 108/96? Allora. Attendiamo la prossima rilevazione, ma qualcosa in questa prima occasione non quadra e vanno fatti i necessari aggiustamenti.

Giorgetti: “Il settore deve avere requisiti di affidabilità e di dimensioni aziendali consistenti” Alberto Giorgetti, sottosegretario all’Economia e Finanze, durante Leadership Forum 2° Summer Edition ha dichiarato sulla riforma del credito: “Quando abbiamo iniziato a occuparci di questi argomenti, devo dire, che ci trovavamo in un’aspettativa di mercato diversa da quella di oggi. C’è un’evoluzione costante di questi problemi. Quello che ci preme è di dare garanzie al risparmiatore, da qui il nostro impegno affinché questo settore abbia garanzie di requisiti di affidabilità e di dimensioni aziendali consistenti. Il Governo si è molto aperto, il Tesoro si è reso molto disponibile a lavorare su questo tema. Siamo sempre pronti a recepire suggerimenti, nel rispetto delle regole comunitarie e dell’impiego corretto del risparmio”.


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22 Associazioni di categoria view /Legge Agenti e Mediatori creditizi Si verificherà una concentrazione degli intermediari finanziari di Massimo Marchesi segretario generale UFI

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on la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale si è concluso l’iter legislativo di recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva europea sul credito ai consumatori. L’occasione è stata colta per procedere a una profonda rivisitazione del Testo Unico Bancario che ha ampliato l’intervento normativo ben oltre i confini della Direttiva. Certamente, come anche l’Unione Finanziarie Italiane aveva evidenzia-

to sin dal 2001/2002, vi era l’esigenza di aggiornare la disciplina, se non altro per rendere il TUB coerente con l’insieme delle disposizioni legislative via via emanate. Due sono, a nostro avviso, i punti caratterizzanti: l’accentramento nella Banca d’Italia della funzione di tutela dei consumatori nel settore del credito, che si aggiunge a quella tradizionalmente di vigilanza; la profonda rimodulazione dei soggetti abilitati nel settore.

In merito al primo punto è da rilevare che quanto attuato con il Decreto legislativo ha realizzato nel nostro Paese un “unicum” che non trova riscontro in alcun altro Paese della Comunità europea. Circa il secondo punto, l’intervento ha definitivamente eliminato il principio cardine del TUB del 1993 ed esattamente la differenziazione tra operatori a rischio sistemico e quelli non a rischio sistemico. La nuova strutturazione dell’offer-

DECRETO LEGISLATIVO 13 agosto 2010, n. 141 Attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonché modifiche del titolo VI del testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. (10G0170)

Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 207 del 4-9-2010 (Suppl. Ordinario n. 212) Titolo IV DISCIPLINA DELL’ATTIVITÀ DEGLI AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA E DEI MEDIATORI CREDITIZI Capo I Modifiche al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 Art. 11 Integrazioni al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, per l’esercizio dell’agenzia in attività finanziaria e della mediazione creditizia 1. Dopo il titolo VI del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è inserito il seguente: «Titolo VI-bis.

AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA E MEDIATORI CREDITIZI Art. 128-quater. Agenti in attività finanziaria 1. È agente in attività finanziaria il soggetto che promuove e conclude contratti relativi alla concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma o alla prestazione di servizi di pagamento, su mandato diretto di intermediari finanziari previsti dal titolo V, istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica. Gli agenti in attività finanziaria possono svolgere esclusivamente l’attività indicata nel presente comma, nonché attività connesse o strumentali. 2. L’esercizio professionale nei confronti del pubblico dell’attività di agente in attività finanziaria è riservato ai soggetti iscritti in un apposito elenco tenuto dall’Organismo previsto dall’articolo 128-undecies. 3. Fermo restando la riserva di attività prevista dall’articolo 30 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e in deroga a quanto previsto al comma 1, gli agenti in attività finanziaria possono svolgere attività di promozione e collocamento di contratti relativi a prodotti bancari su mandato diretto di banche ed a prodotti di Bancoposta su mandato diretto di Poste Italiane S.p.A.; tale attività dà titolo all’iscrizione nell’elenco previsto al comma 2, nel rispetto dei requisiti di cui all’articolo 128-quinquies. 4. Gli agenti in attività finanziaria svolgono la loro attività su mandato di un solo intermediario o di più intermediari appartenenti al medesimo gruppo. Nel caso in cui l’intermediario offra solo alcuni specifici prodotti o servizi, è tuttavia consentito all’agente, al fine di offrire l’intera gamma di prodotti o servizi, di assumere due ulteriori mandati. 5. Il mandante risponde solidalmente dei danni causati dall’agente in attività finanziaria, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale. 6. Gli agenti che prestano esclusivamente i servizi di pagamento sono iscritti in una sezione speciale dell’elenco di cui al comma 2 quando ricorrono le condizioni e i requisiti stabiliti con regolamento adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 3, legge 23 agosto 1988, n. 400, dal Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia. I requisiti tengono conto del tipo di attività svolta. Ai soggetti iscritti nella sezione speciale non si applica il comma 4. 7. La riserva di attività prevista dal presente articolo non si applica agli agenti che prestano servizi di pagamento per conto di istituti di moneta elettronica o istituti di pagamento comunitari. 8. I soggetti di cui alle lettere a) e b) del comma 2 dell’articolo 109 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, regolarmente iscritti nel Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, possono promuovere e concludere contratti relativi alla concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma o alla prestazione di servizi di pagamento su mandato diretto di banche,intermediari finanziari previsti dal titolo V, istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica, compagnie di assicurazione, senza che sia loro richiesta l’iscrizione nell’elenco tenuto dall’Organismo di cui all’articolo 128-octies. Essi sono tuttavia tenuti alla frequenza di un corso di aggiornamento professionale nelle materie rilevanti all’esercizio dell’agenzia in attività finanziaria della durata complessiva di venti ore per biennio realizzati secondo gli standard definiti dall’Organismo di cui all’articolo 128-undecies. Art. 128-quinquies. Requisiti per l’iscrizione nell’elenco degli agenti in attività finanziaria 1. L’iscrizione all’elenco di cui all’articolo 128-quater, comma 2, è subordinata al ricorrere dei seguenti requisiti: a) per le persone fisiche: cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea ovvero di Stato diverso secondo le disposizioni dell’articolo 2 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio

ta creditizia prescinde totalmente da tale principio, ma fa riferimento alle varie esigenze presenti nella domanda di credito, prevedendo la presenza dei seguenti attori: Banche; Intermediari Finanziari; Operatori del microcredito; Confidi. Non è possibile sapere se la struttura prevista sarà in grado di meglio soddisfare la domanda di credito. Certamente per quanto concerne gli intermediari finanziari si verificherà una diminuzione nel

numero dei soggetti ora presenti e una loro concentrazione, situazione che potrebbe determinare una contrazione dell’offerta creditizia. In ogni caso, superate le inevitabili difficoltà di impatto e applicative, il nuovo quadro di riferimento normativo è un’opportunità di crescita quantitativa, ma soprattutto, qualitativa degli intermediari finanziari e in tal senso l’Unione Finanziarie Italiane contribuirà non poco al raggiungimento degli obiettivi.

1998, n. 286, e domicilio nel territorio della Repubblica; b) per i soggetti diversi dalle persone fisiche: sede legale e amministrativa o, per i soggetti comunitari, stabile organizzazione nel territorio della Repubblica; c) requisiti di onorabilità e professionalità, compreso il superamento di un apposito esame. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, i requisiti si applicano a coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo e, limitatamente ai requisiti di onorabilità, anche a coloro che detengono i controllo; d) stipula di una polizza di assicurazione della responsabilità civile per i danni arrecati nell’esercizio dell’attività derivanti da condotte proprie o di terzi del cui operato essi rispondono a norma di legge; e) per i soggetti diversi dalle persone fisiche sono inoltre richiesti un oggetto sociale conforme con quanto disposto dall’articolo 128-quater, comma 1, ed il rispetto di requisiti patrimoniali, organizzativi e di forma giuridica. 2. La permanenza nell’elenco è subordinata, in aggiunta ai requisiti indicati al comma 1, all’esercizio effettivo dell’attività e all’aggiornamento professionale. Art. 128-sexies. Mediatori creditizi 1. È mediatore creditizio il soggetto che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari previsti dal titolo V con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma. 2. L’esercizio professionale nei confronti del pubblico dell’attività di mediatore creditizio è riservato ai soggetti iscritti in un apposito elenco tenuto dall’Organismo previsto dall’articolo 128-undecies. 3. Il mediatore creditizio può svolgere esclusivamente l’attività indicata al comma 1 nonché attività connesse o strumentali. 4. Il mediatore creditizio svolge la propria attività senza essere legato ad alcune delle parti da rapporti che ne possano compromettere l’indipendenza. Art. 128-septies. Requisiti per l’iscrizione nell’elenco dei mediatori creditizi 1. L’iscrizione nell’elenco di cui all’articolo 128-sexies, comma 2, è subordinata al ricorrere dei seguenti requisiti: a) forma di società per azioni, di società in accomandita per azioni, di società a responsabilità limitata o di società cooperativa; b) sede legale e amministrativa o, per i soggetti comunitari, stabile organizzazione nel territorio della Repubblica; c) oggetto sociale conforme con quanto previsto dall’articolo 128-sexies, comma 3, e rispetto dei requisiti di organizzazione; d) possesso da parte di coloro che detengono il controllo e dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo dei requisiti di onorabilità; e) possesso da parte dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo, di requisiti di professionalità, compreso il superamento di un apposito esame; f) stipula di una polizza di assicurazione della responsabilità civile, per i danni arrecati nell’esercizio dell’attività derivanti da condotte proprie o di terzi del cui operato essi rispondono a norma di legge. Art. 128-octies. Incompatibilità 1. È vietata la contestuale iscrizione nell’elenco degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. 2. I collaboratori di agenti in attività finanziaria e di mediatori creditizi non possono svolgere contemporaneamente la propria attività a favore di più soggetti. Art. 128-novies. Dipendenti e collaboratori 1. Gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi assicurano e verificano, anche attraverso l’adozione di adeguate procedure interne, che i propri dipendenti e collaboratori di cui si avvalgono per il contatto con il pubblico, rispettino le norme loro applicabili, possiedano i requisiti di onorabilità e professionalità indicati all’articolo 128-quinquies, lettera c), ad esclusione del superamento dell’apposito esame e all’articolo 128-septies, lettere d) ed e), ad esclusione del superamento dell’apposito esame, e curino l’aggiornamento professionale. Tali soggetti sono comunque tenuti a superare una prova valutativa i cui contenuti sono stabiliti dall’Organismo di cui all’articolo 128-undecies. 2. Per il contatto con il pubblico, gli agenti in attività finanziaria che siano persone fisiche o costituiti in forma di società di persone si avvalgono di dipendenti o collaboratori iscritti nell’elenco di cui all’articolo 128-quater, comma 2. 3. I mediatori creditizi e gli agenti in attività finanziaria diversi da quelli indicati al comma 2 trasmettono all’Organismo di cui all’articolo 128-undecies l’elenco dei propri dipendenti e collaboratori. 4. Gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi rispondono in solido dei danni causati nell’esercizio dell’attività dai dipendenti e collaboratori di cui si essi si avvalgono, anche in relazione a condotte penalmente sanzionate. Art. 128-decies. Disposizioni di trasparenza e poteri della Banca d’Italia 1. Agli agenti in attività finanziaria e ai mediatori creditizi si applicano, in quanto compatibili, le norme del titolo VI. La Banca d’Italia può stabilire ulteriori regole per garantire la trasparenza e la correttezza nei rapporti con la clientela. 2. La Banca d’Italia esercita il controllo sui soggetti iscritti negli elenchi per verificare l’osservanza delle disposizioni di cui al comma 1 e della relativa disciplina di attuazione. A questo fine la Banca d’Italia può chiedere agli agenti in attività finanziaria e ai mediatori creditizi la comunicazione di dati e di notizie e la trasmissione di atti e di documenti, fissando i relativi termini,


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Legge Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi nonché effettuare ispezioni anche con la collaborazione della Guardia di finanza, che agisce con i poteri ad essa attribuiti per l’accertamento dell’imposta sul valore aggiunto e delle imposte sui redditi, utilizzando strutture e personale esistenti in modo da non determinare oneri aggiuntivi. Art. 128-undecies. Organismo 1. È istituito un Organismo, avente personalità giuridica di diritto privato ed ordinato in forma di associazione, con autonomia organizzativa, statutaria e finanziaria competente per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. L’Organismo è dotato dei poteri sanzionatori necessari per lo svolgimento di tali compiti. 2. I componenti dell’Organismo sono nominati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta della Banca d’Italia. 3. L’Organismo provvede all’iscrizione negli elenchi di cui all’articolo 128-quater, comma 2, e all’articolo 128-sexies, comma 2, previa verifica dei requisiti previsti, e svolge ogni altra attività necessaria per la loro gestione; determina e riscuote i contributi e le altre somme dovute per l’iscrizione negli elenchi; svolge gli altri compiti previsti dalla legge. 4. L’Organismo verifica il rispetto da parte degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi della disciplina cui essi sono sottoposti; per lo svolgimento dei propri compiti, l’Organismo può effettuare ispezioni e può chiedere la comunicazione di dati e notizie e la trasmissione di atti e documenti, fissando i relativi termini. Art. 128-duodecies. Disposizioni procedurali 1. Per il mancato pagamento dei contributi o altre somme dovute ai fini dell’iscrizione negli elenchi di cui agli articoli 128-quater, comma 2, e 128-sexies, comma 2, per l’inosservanza degli obblighi di aggiornamento professionale, la violazione di norme legislative o amministrative che regolano l’attività di agenzia in attività finanziaria o di mediazione creditizia, la mancata comunicazione o trasmissione di informazioni o documenti richiesti, l’Organismo applica nei confronti degli iscritti: a) il richiamo scritto; b) la sospensione dall’esercizio dell’attività per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiore a un anno; c) la cancellazione dagli elenchi previsti dagli articoli 128-quater,comma 2 e 128-sexies, comma 2. 2. Per le violazioni previste dal comma 1, contestati gli addebiti agli interessati e valutate le deduzioni presentate entro trenta giorni, è applicata una delle misure di cui al comma 1, tenuto conto della rilevanza delle infrazioni accertate. La delibera di applicazione è pubblicata, per estratto, entro il termine di trenta giorni dalla data di notificazione, a cura e spese del soggetto interessato, su almeno due quotidiani a diffusione nazionale, di cui uno economico. 3. È disposta altresì la cancellazione dagli elenchi di cui agli articoli 128-quater, comma 2, e 128-sexies, comma 2, nel caso previsto dall’articolo 144 comma 8, e nei seguenti casi: a) perdita di uno dei requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività; b) inattività protrattasi per oltre un anno; c) cessazione dell’attività. 4. L’agente in attività finanziaria e il mediatore creditizio cancellati ai sensi del comma 1 possono richiedere una nuova iscrizione purché siano decorsi cinque anni dalla pubblicazione della cancellazione. 5. Fermo restando l’articolo 144, comma 8, in caso di necessità e urgenza, può essere disposta in via cautelare la sospensione dagli elenchi previsti dagli articoli 128-quater e 128-sexies per un periodo massimo di otto mesi, qualora sussistano precisi elementi che facciano presumere gravi violazioni di norme legislative o amministrative che regolano l’attività di agenzia in attività finanziaria o di mediazione creditizia. 6. Nei casi di ostacolo all’esercizio delle funzioni di controllo previste dal presente articolo, l’Organismo applica all’agente in attività finanziaria, al legale rappresentante della società di agenzia in attività finanziaria o del legale rappresentante della società di mediazione creditizia, nonché dei dipendenti, la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.065 a euro 129.110. Art. 128-ter decies. Vigilanza della Banca d’Italia sull’Organismo 1. La Banca d’Italia vigila sull’Organismo secondo modalità, dalla stessa stabilite, improntate a criteri di proporzionalità e economicità dell’azione di controllo e con la finalità di verificare l’adeguatezza delle procedure interne adottate dall’Organismo per lo svolgimento dei compiti a questo affidati. 2. Per le finalità indicate al comma 1, la Banca d’Italia può accedere al sistema informativo che gestisce gli elenchi in forma elettronica, richiedere all’Organismo la comunicazione periodica di dati e notizie e la trasmissione di atti e documenti con le modalità e nei termini dalla stessa stabiliti, effettuare ispezioni nonché richiedere l’esibizione dei documenti e il compimento degli atti ritenuti necessari presso l’Organismo, convocare i componenti dell’Organismo. 3. La Banca d’Italia informa il Ministro dell’economia e delle finanze delle eventuali carenze riscontrate nell’attività dell’Organismo e, in caso di grave inerzia o malfunzionamento dell’Organismo, può proporne lo scioglimento al Ministro dell’economia e delle finanze. 4. L’Organismo informa tempestivamente la Banca d’Italia degli atti e degli eventi di maggior rilievo relativi all’esercizio delle proprie funzioni e trasmette, entro il 31 gennaio di ogni anno, una relazione dettagliata sull’attività svolta nell’anno precedente e sul piano delle attività predisposto per l’anno in corso. Art. 128-quater decies. Ristrutturazione dei crediti 1. Per l’attività di consulenza e gestione crediti a fini di ristrutturazione e recupero degli stessi, svolta successivamente alla costituzione dell’Organismo di cui all’articolo 128-undecies, le banche e gli intermediari finanziari possono avvalersi di agenti in attività finanziaria iscritti nell’elenco di cui all’articolo 128-quater, comma 2.». Capo II Ulteriori disposizioni di attuazione Art. 12 Disposizioni di attuazione dell’articolo 128-quater e 128-sexies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 1. Non costituisce esercizio di agenzia in attività finanziaria,né di mediazione creditizia: a) la promozione e la conclusione, da parte di fornitori di beni e servizi, di contratti di finanziamento unicamente per l’acquisto di propri beni e servizi sulla base di apposite convenzioni stipulate con le banche e gli intermediari finanziari. In tali contratti non sono ricompresi quelli relativi al rilascio di carte di credito; b) la promozione e la conclusione, da parte di banche, intermediari finanziari, imprese di investimento, società di gestione del risparmio, SICAV, imprese assicurative, istituti di pagamento e Poste italiane S.p.A. di contratti relativi alla concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma e alla prestazione di servizi di pagamento; c) la stipula, da parte delle associazioni di categoria e dei Confidi, di convenzioni con banche, intermediari finanziari ed altri soggetti operanti nel settore finanziario finalizzate a favorire l’accesso al credito delle imprese associate. Per la raccolta di richieste di finanziamento effettuate sulla base di dette convenzioni, le associazioni possono avvalersi di soggetti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 128-novies, comma 1. 2. Per l’esercizio dell’attività di incasso di fondi su incarico di istituti di pagamento o di istituti di moneta elettronica non è necessaria l’iscrizione nell’elenco degli agenti in attività finanziaria, a condizione che detta attività sia svolta sulla base di un contratto di esternalizzazione, che ne predetermini le modalità di svolgimento, abbia carattere meramente materiale, non determini l’insorgere di rapporti di debito o di credito e in nessun caso sia accompagnata da poteri dispositivi. Art. 13 Disposizioni di attuazione dell’articolo 128-sexies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 1. Ai mediatori creditizi è vietato concludere contratti, nonché effettuare, per conto di banche o di intermediari finanziari, l’erogazione di finanziamenti e ogni forma di pagamento o di incasso di denaro contante, di altri mezzi di pagamento o di titoli di credito. I mediatori creditizi possono raccogliere le richieste di finanziamento sottoscritte dai clienti, svolgere una prima istruttoria per conto dell’intermediario erogante e inoltrare tali richieste a quest’ultimo. 2. In conformità all’articolo 5, comma 1, della legge 3 febbraio 1989, n. 39, per l’esercizio dell’attività di mediazione creditizia non è richiesta la licenza prevista dall’articolo 115 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773. Art. 14 Requisiti di Professionalità 1. L’iscrizione delle persone fisiche nell’elenco degli agenti in attività finanziaria, di cui all’articolo 128-quater, comma 2, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è subordinata al possesso dei seguenti requisiti di professionalità: a) titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, rilasciato a seguito di corso di durata quinquennale ovvero quadriennale, integrato dal corso annuale previsto per legge, o un titolo di studio estero ritenuto equipollente a tutti gli effetti di legge; b) frequenza ad un corso di formazione professionale nelle materie rilevanti nell’esercizio dell’agenzia in attività finanziaria; c) possesso di un’adeguata conoscenza in materie giuridiche, economiche, finanziarie e tecniche, accertata tramite il superamento dell’apposito esame, indetta dall’Organismo di cui all’articolo 128-undecies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, secondo le modalità da questo stabilite.

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2. L’iscrizione delle persone giuridiche nell’ elenco degli agenti in attività finanziaria di cui all’articolo 128-quater, comma 2, e in quello dei mediatori creditizi, di cui all’articolo 128-sexies,comma 2, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è subordinata al possesso dei seguenti requisiti di professionalità: a) i soggetti con funzioni di amministrazione, direzione e controllo devono essere scelti secondo criteri di professionalità e competenza fra persone che abbiano maturato una esperienza complessiva di almeno un triennio attraverso l’esercizio di: 1) attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi presso imprese; 2) attività professionali in materia attinente al settore creditizio, finanziario, mobiliare; 3) attività d’insegnamento universitario in materie giuridiche o economiche; 4) funzioni amministrative o dirigenziali presso enti pubblici, pubbliche amministrazioni, associazioni imprenditoriali o loro società di servizi aventi attinenza con il settore creditizio, finanziario, mobiliare ovvero presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni che non hanno attinenza con i predetti settori purché le funzioni comportino la gestione di risorse economico-finanziarie. b) il presidente del consiglio di amministrazione deve essere scelto secondo criteri di professionalità e competenza fra persone che abbiano maturato una esperienza complessiva di almeno un quinquennio attraverso l’esercizio dell’attività o delle funzioni indicate alla lettera a). c) l’amministratore unico, l’unico socio della società a responsabilità limitata, l’amministratore delegato e il direttore generale devono essere in possesso di una specifica competenza in materia creditizia, finanziaria, mobiliare maturata attraverso esperienze di lavoro in posizione di adeguata responsabilità per un periodo non inferiore a un quinquennio. Analoghi requisiti sono richiesti per le cariche che comportano l’esercizio di funzioni equivalenti a quella di direttore generale. 3. L’iscrizione delle persone giuridiche nell’ elenco degli agenti in attività finanziaria di cui all’articolo 128-quater, comma 2, e in quello dei mediatori creditizi, di cui all’articolo 128-sexies, comma 2, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è altresì subordinata al possesso dei requisiti di cui al comma 1 per coloro che svolgono funzioni di amministrazione e direzione. Art. 15 Requisiti di onorabilità 1. Non possono essere iscritti nell’elenco degli agenti in attività finanziaria di cui all’articolo 128-quater, comma 2, coloro che: a) si trovano in una delle condizioni di ineleggibilità o decadenza previste dall’articolo 2382 del codice civile; b) sono stati sottoposti a misure di prevenzione disposte dall’autorità giudiziaria ai sensi della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o della legge 31 maggio 1965, n. 575, salvi gli effetti della riabilitazione; c) sono stati condannati con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione: 1) a pena detentiva per uno dei reati previsti dalle norme che disciplinano l’attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa e dalle norme in materia di mercati e valori mobiliari, di strumenti di pagamento; 2) a pena detentiva per uno dei reati previsti nel titolo XI del libro V del codice civile e nel regio decreto del 16 marzo 1942, n. 267; 3) a pena detentiva per un tempo non inferiore a un anno per un reato contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica ovvero per delitto in materia tributaria; 4) alla reclusione per un tempo non inferiore a due anni per un qualunque delitto non colposo. 2. Non possono essere altresì iscritti nell’elenco coloro nei confronti dei quali sia stata applicata su richiesta delle parti una delle pene previste dal comma 1, lettera c), salvo il caso dell’estinzione del reato. Nel caso in cui siano state applicate su richiesta delle parti, le pene previste dal comma 1, lettera c), numeri 1) e 2), non rilevano se inferiori a un anno. 3. Con riferimento alle fattispecie disciplinate in tutto o in parte da ordinamenti stranieri, la verifica dell’insussistenza delle condizioni previste dai commi l e 2 è effettuata sulla base di una valutazione di equivalenza sostanziale a cura dell’Organismo. 4. Per l’iscrizione delle persone giuridiche, nell’ elenco degli agenti in attività finanziaria di cui all’articolo 128-quater, comma 2, e in quello dei mediatori creditizi di cui all’articolo 128-sexies, comma 2, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 i commi 1, 2 e 3 si applicano a coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo. 5. Per l’iscrizione delle persone giuridiche nell’ elenco degli agenti in attività finanziaria di cui all’articolo 128-quater, comma 2, e in quello dei mediatori creditizi di cui all’articolo 128-sexies, comma 2, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, coloro che detengono il controllo devono essere in possesso dei requisiti di cui al comma 1. Si applicano i commi 3 e 4. Art. 16 Requisiti patrimoniali 1. L’Organismo definisce i massimali, commisurati ai volumi di attività, della polizza di assicurazione prevista dagli articoli 128-quater, comma 2, e 128-quinquies, comma 2. Nel caso di polizze che prevedono coperture cumulative, i massimali sono riferiti a ciascun soggetto che richiede l’iscrizione. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni emanate dall’Isvap in materia di polizza di assicurazione della responsabilità civile. 2. Ai sensi degli articoli 128-quater, comma 2, e 128-septies, comma 2, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il capitale sociale versato deve essere almeno pari a quello previsto dall’articolo 2327 del codice civile. L’ammontare del capitale minimo può essere modificato con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze. Art. 17 Incompatibilità 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 128-octies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il Ministro dell’economia e delle finanze può, con regolamento adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, individuare le ulteriori cause di incompatibilità con l’esercizio dell’attività di agente in attività finanziaria e di mediatore creditizio. 2. I dipendenti, gli agenti e i collaboratori di banche ed intermediari finanziari non possono svolgere attività di mediazione creditizia, né esercitare, neppure per interposta persona, attività di amministrazione, direzione o controllo nelle società di mediazione creditizia iscritte nell’elenco di cui all’articolo 128-sexies, comma 2, ovvero, anche informalmente, attività di promozione di intermediari finanziari diversi da quello per il quale prestano la propria attività. 3. Le società di mediazione creditizia non possono detenere, neppure indirettamente, partecipazioni in banche o intermediari finanziari. 4. Le banche e gli intermediari finanziari non possono detenere, nelle imprese o società che svolgono l’attività di mediazione creditizia, partecipazioni che rappresentano almeno il dieci per cento del capitale o che attribuiscono almeno il dieci per cento dei diritti di voto o che comunque consentono di esercitare un’influenza notevole. Art. 18 Requisiti tecnico - informatici 1. L’iscrizione negli elenchi previsti dagli articoli 128-quater, comma 2, e 128-sexies, comma 2, è subordinata al possesso, da parte degli agenti e mediatori, di una casella di posta elettronica certificata e di una firma digitale con lo stesso valore legale della firma autografa ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e relative norme di attuazione. Capo III Organismo competente per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi Art. 19 Composizione dell’Organismo 1. L’Organismo previsto dall’articolo 128-undecies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è composto da un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze e da tre a cinque membri nominati ai sensi del comma 2. I componenti dell’Organismo, tra i quali è eletto il Presidente, sono scelti, , secondo procedure definite dallo statuto, all’interno delle categorie degli agenti in attività finanziaria, dei mediatori creditizi, delle banche, degli intermediari finanziari, degli istituti di pagamento e degli istituti di moneta elettronica, tra persone dotate di comprovata competenza in materie finanziarie, economiche e giuridiche nonché di caratteristiche di indipendenza tale da assicurarne l’autonomia di giudizio. 3. L’Organismo cura la redazione del proprio statuto e di propri regolamenti interni, che contengono previsioni adeguate ad assicurare efficacia e legittimità nello svolgimento dei propri compiti, nel rispetto, tra l’altro, dei seguenti principi e criteri: a) previsione dei criteri, delle modalità e delle risorse necessarie per l’efficace svolgimento dei compiti; b) previsione di idonei meccanismi di controllo interno volti a garantire il rispetto delle decisioni e delle procedure; c) adozione di un efficace sistema di pubblicità delle proprie disposizioni sulle attività degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi; d) adozione di procedure funzionali alla preventiva verifica di legittimità della propria attività, con particolare riferimento al rispetto, nell’ambito del procedimento sanzionatorio per violazione dell’ articolo 128-ter decies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, del principio del contraddittorio, della conoscenza degli atti istruttori, della verbalizzazione e della distinzione tra funzioni istruttorie e funzioni decisorie; e) adozione di procedure idonee a garantire la riservatezza delle informazioni ricevute; f) adozione di procedure che consentano di fornire tempestivamente alla Banca d’Italia le informazioni dalla stessa richieste. 4. Lo statuto e i regolamenti interni dell’Organismo sono trasmessi al Ministro dell’economia e delle finanze per la successiva approvazione, sentita la Banca d’Italia, e pubblicazione.


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Legge Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi

Art. 20 Contenuto dell’autonomia finanziaria dell’Organismo 1. Nell’ambito della propria autonomia finanziaria, l’Organismo determina e riscuote i contributi e le altre somme dovute dagli iscritti e dai richiedenti l’iscrizione negli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi, nella misura necessaria per garantire lo svolgimento delle proprie attività. 2. La misura, le modalità e i termini di versamento dei contributi e delle altre somme dovute dagli iscritti all’Organismo sono determinati dal medesimo con delibera nella misura necessaria a garantire lo svolgimento delle proprie attività. 3. Il provvedimento con cui l’Organismo ingiunge il pagamento dei contributi dovuti ha efficacia di titolo esecutivo. La relativa procedura è disciplinata con regolamento del Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. Art. 21 Funzioni dell’Organismo 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 128-decies, comma , del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, l’Organismo volge le seguenti funzioni: a) disciplina la struttura propria e delle eventuali sezioni territoriali al fine di garantirne la funzionalità e l’efficienza; b) istituisce l’elenco degli agenti in attività finanziaria e l’elenco dei mediatori creditizi e provvede alla loro custodia e gestione; c) verifica la permanenza dei requisiti necessari per l’iscrizione negli elenchi di cui agli articoli 128-quater, comma 2, e 128-sexies, comma 2, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385; d) verifica il rispetto delle regole di condotta nonché di ogni altra disposizione applicabile all’attività svolta dagli iscritti; e) verifica l’assenza di cause di incompatibilità, di sospensione e di cancellazione nei confronti degli iscritti negli elenchi; f) verifica l’effettivo svolgimento delle attività di cui agli articoli 128-quater e 128-sexies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 ai fini della permanenza dell’iscrizione negli elenchi; g) secondo quanto previsto dall’articolo 24, indice e organizza l’apposito esame volto ad accertare l’adeguatezza della professionalità dei soggetti ai quali si riferiscono i requisiti di professionalità ai fini dell’iscrizione nell’elenco degli agenti in attività finanziaria e cura l’aggiornamento professionale degli iscritti nell’elenco degli agenti in attività finanziaria; h) stabilisce gli standard dei corsi di formazione che le società di mediazione sono tenute a svolgere nei confronti dei propri dipendenti, collaboratori o lavoratori autonomi; i) secondo quanto previsto dall’articolo 128-novies, stabilisce i contenuti della prova valutativa. 2. Per lo svolgimento dei compiti di cui al comma 1, lettere b), c), d), e), ed f), l’Organismo può chiedere ai soggetti ivi iscritti la comunicazione di dati e notizie, nonché la trasmissione di atti e documenti secondo le modalità e i termini dallo stesso determinati, nonché procedere ad audizione personale e effettuare ispezioni. Art. 22 Gestione degli elenchi 1. Gli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi sono articolati in sezioni territoriali e gestiti in forma elettronica. Le eventuali sezioni territoriali degli elenchi sono individuate dall’Organismo in numero non inferiore a tre e, in ogni caso, con riferimento al numero e alla distribuzione geografica degli iscritti. 2. Nell’attività di gestione degli elenchi l’Organismo: a) procede, previa verifica dei requisiti, all’iscrizione nei suddetti elenchi dei soggetti che ne facciano richiesta; b) verifica la permanenza dei requisiti richiesti per l’iscrizione; c) rigetta l’istanza di iscrizione negli elenchi in mancanza dei requisiti necessari e dispone la cancellazione nelle ipotesi di cui all’articolo 128-duodecies. In entrambi i casi ne dà comunicazione all’interessato; d) rilascia gli attestati di iscrizione e cancellazione dagli elenchi; e) aggiorna tempestivamente gli elenchi sulla base dei provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria, dalla Banca d’Italia e dallo stesso Organismo, nonché sulla base di comunicazioni ricevute dagli iscritti; 3. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 23, con riferimento al procedimento di iscrizione, al fine di garantire l’efficienza e la trasparenza nell’attività di gestione degli elenchi, l’Organismo predispone e rende pubbliche le procedure adottate indicando, tra l’altro, i termini dei procedimenti di propria competenza. 4. L’Organismo tiene a disposizione del pubblico gli elenchi aggiornati con modalità idonee ad assicurarne la massima diffusione. Art. 23 Iscrizione negli elenchi 1. La domanda di iscrizione nell’elenco prende data dal giorno della presentazione ovvero, in caso di incompletezza o irregolarità, da quello del completamento o della regolarizzazione. 2. L’Organismo, accertato il possesso dei requisiti, dispone l’iscrizione nell’elenco, entro il termine di novanta giorni dal ricevimento della domanda. Qualora entro tale termine non sia adottato un provvedimento di rigetto, la domanda di iscrizione si intende accolta. 3. Nell’elenco degli agenti in attività finanziaria sono indicati: a) per le persone fisiche: 1) cognome e nome; 2) luogo e data di nascita; 3) codice fiscale; 4) data di iscrizione nell’elenco; 5) domicilio eletto in Italia e relativo indirizzo, nonché il comune di residenza e il relativo indirizzo, se diversi dal domicilio eletto; 6) indirizzo della casella di posta elettronica certificata; 7) eventuali provvedimenti di sospensione cautelare ai sensi dell’articolo 128-duodecies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in essere nei confronti dell’iscritto, nonché ogni altro provvedimento incidente sull’esercizio dell’attività; b) per le persone giuridiche: 1) denominazione sociale; 2) data di costituzione; 3) sede legale e, se diversa dalla sede legale, la sede della direzione generale; 4) data di iscrizione nell’elenco; 5) indirizzo della casella di posta elettronica certificata; 6) eventuali provvedimenti di sospensione cautelare ai sensi dell’articolo 128-ter decies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in essere nei confronti della società, nonché ogni altro provvedimento incidente sull’esercizio dell’attività sociale; 7) i nominativi dei dipendenti e dei collaboratori di cui il mediatore creditizio si avvale svolgimento della propria attività. 4. Nell’elenco dei mediatori creditizi sono indicati: a) denominazione sociale; b) data di costituzione; c) sede legale e, se diversa dalla sede legale, la sede della direzione generale; d) data di iscrizione nell’elenco; e) eventuali provvedimenti di sospensione cautelare ai sensi dell’articolo 128-ter decies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in essere nei confronti della società, nonché ogni altro provvedimento incidente sull’esercizio dell’attività sociale; f) i nominativi dei dipendenti e dei collaboratori di cui il mediatore creditizio si avvale svolgimento della propria attività ai sensi dell’articolo 128-septies, comma 2, e dell’articolo 128-novies. 5. Alla data dell’iscrizione negli elenchi sono comunicati all’Organismo il luogo di conservazione della documentazione e gli estremi identificativi della polizza assicurativa di cui all’articolo 128-quinquies, comma 1, lettera d), e all’articolo 128-septies, comma 1, lettera f), del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385. 6. Gli iscritti negli elenchi comunicano entro dieci giorni all’Organismo ogni variazione degli elementi di cui al comma 3, lettera a), n. 4) e 5), e lettera b), n. 1) e 3), e al comma 4. Art. 24 Esame e aggiornamento professionale 1. L’Organismo indice con cadenza almeno annuale, secondo modalità dallo stesso stabilite, un esame volto ad accertare i requisiti di professionalità di coloro che richiedono l’iscrizione negli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. 2. L’esame deve consentire di verificare l’effettivo possesso da parte dei candidati delle competenze necessarie per lo svolgimento dell’attività. 3. L’Organismo stabilisce le date, le sedi e le modalità di partecipazione e svolgimento dell’esame, garantendo adeguata pubblicità ad ogni informazione relativa allo stesso. 4. Gli iscritti negli elenchi degli agenti in attività finanziaria sono tenuti all’aggiornamento professionale, coerentemente con la natura e le caratteristiche dell’attività prestata, mediante la frequenza ai corsi di formazione di cui al comma 5. 5. L’Organismo stabilisce gli standard dei corsi di formazione finalizzati all’aggiornamento professionale. I corsi di formazione, di durata complessiva non inferiore a sessanta ore per biennio, sono tenuti da soggetti con esperienza almeno quinquennale nel settore della formazione in materie economiche, finanziarie, tecniche e giuridiche, rilevanti nell’esercizio dell’attività di agente in attività finanziaria. 6. L’Organismo vigila sul rispetto del dovere di aggiornamento professionale, richiedendo la trasmissione periodica della copia degli attestati rilasciati all’esito dei corsi di formazione.

Capo IV Disposizioni in materia di sanzioni Art. 25 Esercizio abusivo dell’attività 1. Nel titolo VIII del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, dopo l’articolo 140, è inserito il seguente capo: «Capo IV-bis Agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi Art. 140-bis. Esercizio abusivo dell’attività 1. Chiunque esercita professionalmente nei confronti del pubblico l’attività di agente in attività finanziaria senza essere iscritto nell’elenco di cui all’articolo 128-quater, comma 2, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con la multa da euro 2.065 a euro 10.329. 2. Chiunque esercita professionalmente nei confronti del pubblico l’attività di mediatore creditizio senza essere iscritto nell’elenco di cui all’articolo 128-sexies, comma 2, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con la multa da euro 2.065 a euro 10.329.». Titolo V DISPOSIZIONI FINALI Art. 26 Disciplina transitoria 1. I soggetti già iscritti, alla data di entrata in vigore del presente decreto, nell’albo dei mediatori creditizi previsto dall’articolo 16 della legge 7 marzo 1996, n. 108, o nell’elenco degli agenti in attività finanziaria previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 25 settembre 1999, n. 374, hanno sei mesi di tempo dalla costituzione dell’Organismo per chiedere l’iscrizione nei nuovi elenchi, previa presentazione della documentazione attestante il possesso dei requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività ai sensi degli articoli 128-quinquies e 128-septies. 2. I soggetti indicati al comma 1 che hanno effettivamente svolto l’attività, per uno o più periodi di tempo complessivamente pari a tre anni nel quinquennio precedente la data di istanza di iscrizione nell’elenco, sono esonerati dal superamento dell’esame di cui all’articolo 128-quinquies, comma 1, lettera c), e all’articolo 128-septies, comma 1, lettera e), a condizione che siano giudicati idonei sulla base di una valutazione, condotta con criteri uniformi e predeterminati, dell’adeguatezza dell’esperienza professionale maturata. 3. A decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto e fino alla costituzione dell’Organismo sono sospese nuove iscrizioni nell’albo dei mediatori creditizi e nell’elenco degli agenti in attività finanziaria ad eccezione degli agenti di cui al comma 6 dell’articolo 128-quater del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385. Ai mediatori e agenti già iscritti continuano ad applicarsi il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 13 dicembre 2001, n. 485, in materia di agenti in attività finanziaria, e il decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 2000, n. 287, in materia di mediatori, nonché le relative disposizioni di attuazione. 4. Costituito l’Organismo, la Banca d’Italia cessa la tenuta dell’elenco degli agenti in attività finanziaria previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 25 settembre 1999, n. 374, e dell’albo dei mediatori creditizi previsto dall’articolo 16 della legge 7 marzo 1996, n. 108. 5. Il termine previsto dall’articolo 37, comma 7, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11, si intende prorogato fino alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo. 6. Le società di servizio promosse dalle associazioni imprenditoriali che, in modo strumentale rispetto all’attività di rappresentanza, operano nell’ambito dei servizi finanziari ai soci adeguano le loro strutture alle norme contenute nel presente titolo entro il 31 dicembre 2011. Art. 27 Modifiche al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 1. Al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 11, comma 1, la lettera l) è soppressa ed è inserita dopo la lettera m) la seguente: «m-bis) le società fiduciarie di cui all’articolo 199 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;»; b) all’articolo 11, comma 2, lettera a), dopo le parole: «di cui alla legge 23 novembre 1939, n. 1966» sono aggiunte le seguenti: «ad eccezione di quelle di cui all’articolo 199 del decreto legislativo 24 febbraio 19998, n. 58»; c) all’articolo 11, comma 2, la lettera b) è sostituita dalla seguente: «b) i soggetti disciplinati dagli articoli 111 e 112 del TUB;»; d) all’articolo 11, comma 2, la lettera c) è sostituita dalla seguente: «c) i soggetti che esercitano professionalmente l’attività di cambiavalute, consistente nella negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta;»; e) all’articolo 11, comma 3, le lettere c) e d) sono sostituite dalle seguenti: «c) i mediatori creditizi iscritti nell’elenco previsto dall’articolo 128-sexies, comma 2 del TUB; d) gli agenti in attività finanziaria iscritti nell’elenco previsto dall’articolo 128-quater comma 2 del TUB e gli agenti indicati nell’articolo 128-quater, comma 7, del medesimo TUB»; f) all’articolo 40, comma 1, le parole: «dalla lettera a) alla lettera g), lettere l), n) e o)» sono sostituite dalle seguenti: «fatta eccezione per la lettera h)»; g) all’articolo 56, comma 2, le parole: «lettera m)» sono sostituite dalle seguenti: «lettere m) e m-bis)». Art. 28 Abrogazioni e norme finali 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di attuazione del titolo VI-bis del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e del presente decreto, sono abrogati: a) l’articolo 3 del decreto legislativo 25 settembre 1999, n.374, e il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 13 dicembre 2001, n. 485; b) l’articolo 16 della legge 7 marzo 1996, n. 108, ad eccezione del comma 9, e il decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 2000, n. 287; c) l’articolo 5, commi 2 e 3, del decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 153, per la parte in cui si riferiscono agli agenti in attività finanziaria; d) l’articolo 17 della legge 28 dicembre 2005, n. 262. 2. Dalla medesima data di cui al comma 1, ogni riferimento all’albo dei mediatori previsto dall’articolo 16 della legge della legge 7 marzo 1996, n. 108, e all’elenco degli agenti previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 25 settembre 1999, n. 374, si intende effettuato ai corrispondenti elenchi previsti dagli articoli 128-quater e 128-sexies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385. 3. Il presente decreto non pregiudica l’applicazione della direttiva 2005/29/CE, così come attuata dal decreto legislativo 2 agosto 2007, n. 146 e le relative competenze dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. 4. Il comma 3 dell’articolo 114-septies del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è abrogato. Con riferimento agli istituti di pagamento e agli istituti di moneta elettronica autorizzati in Italia l’abrogazione ha effetto a decorrere dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di attuazione dell’articolo 128-quater comma 6. 5. Le disposizioni contenute nel titolo IV del presente decreto legislativo si applicano a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto. Art. 29 Disposizioni attuative 1. Il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, detta disposizioni attuative del presente decreto, che indichino, tra l’altro, il contenuto dei requisiti organizzativi e di forma giuridica di cui agli articoli 128-quinquies, comma 1, lettera e), e 128-septies, comma 1, lettera c). Art. 30 Invarianza finanziaria 1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 2. Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono allo svolgimento dei compiti derivanti dal presente decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi’ 13 agosto 2010

Visto, il Guardasigilli: Alfano

NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri e ad interim Ministro dello sviluppo economico Ronchi, Ministro per le politiche europee Tremonti, Ministro dell’economia e delle finanze Frattini, Ministro degli affari esteri Alfano, Ministro della giustizia


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Analisi Mercato UK

Il mercato sta andando verso il miglioramento

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icuramente il mercato è caratterizzato da segnali nettamente positivi rispetto al contesto 2009. In base ad una ricerca promossa da Yorkshire Building Society oltre 1,7 milioni di persone potrebbero rinegoziare i loro mutui, se lo volessero.

Si nota un aumento generale della competizione, un cambiamento favorevole delle condizioni dei prodotti e dei criteri di erogazione Risparmierebbero in totale circa £1,8 miliardi, grazie a una maggiore disponibilità dei prodotti che prevedono rapporti di loan to value elevati, o alla ricomparsa sul mercato

di prodotti per segmenti specifici, che erano praticamente spariti dalla gamma di offerta delle banche. Secondo Moneyfact, esistono oggi sul mercato circa 345 prodotti mutuo con LTV fino all’85% rispetto ai 186 di un anno fa (+85%). Ci sono ben 152 prodotti che arrivano fino al 90% (erano solo 71 ad agosto 2009) e sono disponibili sul mercato ben 13 mutui che hanno un LTV massimo pari al 95%, contro i soli 3 del 2009. Anche il mercato dei mutui “buy to let” (mutui per case da affittare) sta mostrando segnali di ripresa. Nel 2007 c’erano oltre 3.500 prodotti mutuo in offerta per acquistare casa come investimento. A settembre 2009 erano crollati a 179 e oggi sono circa 300 disponibili sul mercato. Non solo, alcuni operatori che erano usciti dal business, hanno recentemente preso la decisione di rientrarci nuovamente, come ad esempio Saffron e Melton Mowbray, entrambe building society.

Royal Bank of Scotland taglia 3.500 posti di lavoro.

Un terzo è dovuto alla vendita lo scorso mese di 318 filiali a Santander, che significa anche perdere 1.8 milioni di clienti. RBS sostiene che: “Tagliare tutti questi posti di lavoro è la parte più difficile nella ricostruzione di RBS. Continuiamo a investire per creare efficienza nel nostro business e per modificare le nostre linee di sviluppo, secondo quanto chiesto dalla Comunità Europea.”

Altre banche stanno anche valutando di rientrare in questo segmento di mercato. Si nota inoltre un aumento generale della competizione, un miglioramento delle condizioni dei prodotti e dei criteri di erogazione. Skipton è ritornata a operare, mentre Barclays, Abbey, ING e Northern Rock hanno intrapreso politiche di riduzione del loro pricing dei tassi. Inoltre sia Abbey che Barclays hanno reso più competitivi i loro prodotti mutuo per la clientela private.

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a storia ci insegna che i mercati non imparano mai le lezioni dal passato. Pensiamo a cosa accadeva in UK negli anni ’90, in termini di frodi sui mutui, quando erano molto diffuse e sicuramente tutte le banche avranno detto: mai più! Invece 20 anni dopo, si è ancora qui a parlare di frodi. Le truffe sui mutui costano alle banche circa £2-5 miliardi all’anno. I mortgage brokers sono i primi che sono esposti e il fatto che non siano stati presenti durante il “Mortgage

Troppe richieste di mutuo “rigettate” dai sistemi di Credit Scoring automatici delle banche

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Lenders, i mortgage brokers nei primi sei mesi del 2010 hanno intermediato circa il 60% dell’erogato del mercato, ovvero quasi £34 miliardi di nuovi mutui e 247.000 nuovi contratti mutuo. Il numero delle pratiche “rigettate” fa pensare al fatto che le banche hanno licenziato tanto personale qualificato, durante questo periodo di recessione, e si affidano troppo alla tecnologia per decidere se deliberare o meno un mutuo a quel determinato cliente. La maggior parte delle banche, infatti, usa tools di credit scoring che “accettano” solo quei clienti che incontrano i loro profili di credito standardizzati. L’FSA

Infine, c’è stato il “Mortgage Market Review”, il cui impatto è stato quello di portare all’obbligo della registrazione di ogni singolo consulente. Anche questo deve essere visto come una cosa positiva. Le società che hanno forte cultura sulla compliance hanno già tutte le informazioni sui loro singoli collaboratori e si adatteranno al nuovo regime con facilità. Il mercato riserva ancora oggi molte criticità, ma pensiamo a dove si era un anno fa. Oggi il contesto è positivo.

I mortgage brokers dovrebbero conoscere di più i loro clienti per evitare le frodi

Nel futuro ci saranno clienti senza la possibilità di rinegoziare, in caso di aumento dei tassi

ecentemente è stata condotta un’indagine su 200 mortgage brokers per valutare quale percentuale delle pratiche vengono declinate, e perché i loro clienti non hanno un credit score adeguato. Circa l’88% dei brokers intervistati hanno confermato che le loro pratiche vengono rigettate regolarmente dai sistemi automatici di scoring delle banche. Sei su dieci mortgage brokers sostengono che il 20% delle loro richieste vengono “rigettate” a causa di un basso credit scoring. Quasi il 30% degli intervistati dichiara che oltre il 20% delle pratiche presentate sono respinte. Secondo i dati del Council of Mortgage

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(Financial Services Authority) ha dimostrato recentemente la propria preoccupazione nei confronti di questi sistemi automatici di credit scoring. La preoccupazione si basa sul fatto che oggi due terzi dei mutuatari ha un mutuo con tasso variabile. Se i tassi dovessero salire ci saranno moltissimi clienti che vorranno rinegoziare perché affetti da quello che viene definito “payment shock” (ovvero shock da pagamento). E sarà quasi impossibile rinegoziare il loro mutuo perché il loro profilo reddituale non risponderà, quasi sicuramente, ai criteri standardizzati dei sistemi di credit scoring delle banche.

Fraud Forum” non è sicuramente un bel segnale. Le reti di mortgage brokers devono però dimostrare la loro consapevolezza e la loro conoscenza dei comportamenti fraudolenti. Le frodi sono intorno a loro tutti i giorni. La sfida per i mortgage brokers è quella di conoscere molto meglio i propri clienti al di là dei documenti che si ricevono, soprattutto quando non si ha la possibilità di avere un sistema antifrode della propria società.

Chi è il tipico cliente che compie frodi nei mutui? In base alla ricerca condotta da Association of Certified Fraud Examiners, il tipico cliente che compie frodi sui mutui ha fra 31-45 anni, ha titoli scolastici e non ha, generalmente, precedenti (solo il 7% li ha). Questo è quanto emerge dalla ricerca fatta su oltre 1.800 casi di frodi sui mutui avvenuti fra il 2008 e il 2009. Le cause più comuni delle frodi sono: perché vivono al di là delle loro possibilità (43% dei casi); perché sono in difficoltà economiche (36% dei casi).


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levano diventare dei coach più bravi, ma credetemi, in tanti erano lì semplicemente perché volevano imparare a fare meglio il loro lavoro: c’erano tanti professionisti, molti consulenti e tanti dal mondo della vendita. Ho avuto la conferma parlando con queste persone, provenienti da paesi “meno in crisi” come l’Australia come da paesi “più in crisi” come la Spagna, che investire in noi stessi per migliorare il nostro modo lavorare è fondamentale, soprattutto quando il mercato non è difficile. Molti dei miei “compagni di corso” mi ha detto che, se non investono almeno un mese all’anno nella crescita di loro stessi, rischiano di perdere opportunità di business. Questa è solo una metafora per introdurvi il mio nuovo libro “L’arte di Vendere con Successo”, edizione italiana di Brilliant Selling,

RE CO N SU

sto. Ho deciso di investire parte dei miei giorni di vacanza per seguire un corso di una settimana presso NLP Academy su “Essential Training” in cui si imparavano le basi per diventare coach certificato. Non ho l’ambizione di diventare un coach certificato, ma dal momento che sempre più spesso vengo chiamata a tenere corsi di formazione, ho deciso di investire su me stessa per acquisire le basi del training. Sono partita con lo spirito di una che andava in un posto quasi perché ci doveva andare, invece, con mio grande stupore, si è rivelata un’esperienza eccezionale. Il contesto era molto piacevole (a parte il tempo): un hotel sulla lunga spiaggia di Brighton da cui si potevano ammirare le bianche scoglie-

re di Dover, 60 compagni di corso provenienti da 25 paesi diversi (dal Cile alla Nuova Zelanda) e tre coach di altissimo livello: il mitico John Grinder, fondatore insieme a Richard Bandler della Programmazione Neurolinguistica, la sua partner Carmen Bostic St Clair e Michael Carrol, direttore della NLP Academy. La cosa che mi è piaciuta di più, oltre al livello degli insegnanti del corso e oltre al fatto che sono tornata a mangiare “fish and chips” sulle spiagge inglesi (non lo facevo più da circa 25 anni, dai tempi delle vacanze studio), è stata cosa mi ha trasmesso il gruppo di persone con cui ero. Un gruppo fatto di persone per la maggior parte fra i 30 e i 50 anni, che erano venuti lì anche da molto lontano perché credono nel self-improvement. È vero, che molti erano lì perché vo-

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