Il motivo ufficiale stava nell’urgenza di assicurarsi l’apporto libico per “contrastare l’immigrazione clandestina” verso le coste italiane. Ma era anche urgente, prima che arrivassero le compagnie americane, riprendere i rapporti commerciali con un paese ricco di petrolio in grado di pagare beni e servizi che le imprese del vecchio continente potevano offrire. Si apriva così anche la strada per il ritorno delle aziende militari europee in Libia: soprattutto a quelle italiane e francesi.
Atto secondo: le esportazioni di armi alla Libia Nel quinquennio 2006-2010 Francia e Italia si sono aggiudicate, per un ammontare di oltre 725 milioni di euro, più di 2/3 di tutte le commesse militari della Grande Jamāhīriyya Araba Popolare e Socialista (Grafico 3). Grafico 3 – Licenze all’esportazione di armamenti verso la Libia
(in milioni di euro costanti) 200.000.000 175.000.000 150.000.000 125.000.000 100.000.000 75.000.000 50.000.000 25.000.000 0
2006 Francia
2007 Italia
2008 Regno Unito
2009
2010 Altri Ue
138