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Romanzi criminali
I RACCONTI DI CLERICI
Il talento della scimmia innamorata
Storie di uomini a rischio Tra Italia e Sudamerica esperienze a confronto con qualche sorpresa
D
«A
corso di una vita, finisce sempre per arrivare un momento simile a quello che ha dato origine al Decamerone» scrive Gianni Clerici giusto nel mezzo del suo Una notte con la Gioconda (Rizzoli, pagg. 165, euro 16), all’inizio del sesto dei dodici racconti che compongono la raccolta. Messa lì, l’affermazione assume il significato di una spiegazione in corso d’opera dell’impresa che si sta conducendo e, soprattutto, della fase narrativa nella scrittura di Clerici. Perché l’inviato speciale di sport, il gran viaggiatore per tornei di tennis, il bel giocatore inserito nella «Hall of fame» secondo italiano dopo Nicola Pietrangeli, coltiva ormai da tempo e con successo un suo percorso parallelo: dal 1966, con l’esordio di Fuori Rosa, presentato da Bassani e Soldati al Premio Strega (Una notte con la Gioconda non a caso a Mario Soldati è dedicato), passando per le poesie di Postumo in vita del 2005 fino ai racconti di Zoo e di Mussolini. L’ultima notte di due e un anno fa. «Uno scrittore in prestito allo sport» ne disse Italo Calvino e un uomo di sport che sulla pagina è riuscito a trasferire la leggerezza dei gesti bianchi, la trasfigurazione allucinata del dato reale così come appare nella superficie del mondo, la capacità di declinare la vita nelle varie forme in cui si manifesta. Clerici, in questo, è parte di una tradizione letteraria precisa che travalica i generi si può andare da Brera a Calvino, da Soldati a Tommasi? - per conquistarsi un profilo di autore dalla qualità precisa. È il narratore del meraviglioso che non stupisce, del Morelli gran seduttore internazionale il quale fece del kamasutra una filosofia, di Teo e Bellasin pescatori di mostri, di Icaro spericolato incursore dei cieli in deltaplano, di Leonardo Cresci e della sua vena artistica naturale: loro, insieme ai tennisti incrociati in lungo e in largo, compongono un assortito catalogo di uomini baciati dal talento, dalla dote che li rende unici, irripetibili, straordinari come certi campioni dello sport. Hanno il dono che soltanto certi occhi riescono a individuare, ritrovandolo nella lunaticità, nelle stramberie, nelle stravaganze di personaggi la cui credibilità è decisamente messa in discussione. Immaginari o reali che siano, Gianni Clerici li consegna alle sue storie e l’eleganza del tratto li rende protagonisti di avventure eccentriche eppure normali. La vita non è fatta di altro, in fondo.
PAOLA DEL VECCHIO
e narrare l’impensabile e l’indicibile. Dal fenomeno Gomorra di Roberto Saviano alla «narcoliteratura» messicana: la Fiera del libro di Guadalajara, punto d’incontro di esperienze diverse, è stata una buona occasione per capire come si possano romanzare realtà che superano immaginazione e senza mitizzarle. Cartelli della droga che hanno spostato qui il baricentro mondiale dei traffici, cinquemila persone ammazzate, il loro sangue usati per segnare i «narco-racaudos»,condannatia morte avenire. Sono i temi che affrontano i messicani Ermer Mendoza, autore dell’ultimo Pallottole d'argento, vincitore del premio Fil 2008, ed Eduardo Antonio Parra, autore di Tierra de nadie. «Narco-escritor», l’etichettaimpressagli con disprezzo da alcuni critici, a Mendoza non dispiace affatto. «In Messico - spiega - la ”narcoliteratura” è agli inizi. Raccontare storie di uomini e donne che vivono sul filo del rasoio, che scelgono il crimine e la crudeltà estrema, di come risolvono il rapporto col potere politico, con l’esercito o la polizia, a loro volta putridi». Un linguaggiomutuato dalla tv e dai codici dellastrada,nessunoscrupolo di alimentare l’epica del narcotraffico: «Non mi preoccupano le accuse di romanticizzare questo mondo, perché credo che abbia molto a che vedere col sistema di corruzione politico-affaristicaecriminale in cui viviamo, la quantità di povertà estrema e la mancanza di lavoro e di futuro, che sono l’autentica brutalità». Antonio Parra narra la violenza per «il fascino che esercita innanzitutto su di me», assicura: «Mi può molestare o inquietare, ma mi impedisce di rivolgere lo sguardo altrove». Mendoza e Parra sono autori che propongono «una controcultura più che una subcultura», spiega Pino Cacucci, grande conoscitore del paese in cui ha ambientato molti dei suoi romanzi (Tina, La polvere del Messico). Cosa accade però quando la brutalità diventa iperreale, scalzando la fiction, come negli ultimi tempi? «Che anche la narrativa si fa iperrealista. - replica Parra - Uno dei migliori romanzi di genere è Los Trabajos del Reino di Yuri Herrera, che descrive il rapporto fra un artista e un capo narco come un racconto di fate». Uccidere il padre. La rivolta nei confronti della generazione del boom della narrativa latinoamericana che Mendoza IRE
Una scena del film «Gomorra» di Matteo Garrone, tratto dal libro di Roberto Saviano; a destra, Gianni Clerici
Da «Gomorra» alla narcoletteratura
La lezione di Saviano e la rivolta verso i padri «Márquez e Vargas Llosa sono vicini al potere»
Lo schema è una griglia di 9x9 caselle, in cui sono evidenziati 9 "settori" quadrati di 3x3 caselle ciascuno. Alcune caselle riportano un numero, altre sono vuote. Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri da 1 a 9, senza alcuna ripetizione. Nell'esempio, nel terzo settore il numero 7 andrà per forza in g3, poiché è già presente nella colonna h (in h5), nella riga 1 (in b1) e nella riga 2 (in e2).
e compagni accusano di essere «troppo contigua al potere, come Garcia Márquezcon FidelCastro,puristaocontinuamente disposta ad emettere opinioni politiche su tutto, come Vargas Llosa», ha echi in quella che, nel caso italiano, Giancarlo De Cataldo (Romanzo Criminale), definisce «una reazione sacrosanta alla tradizione accademica che aveva imposto la dittatura della lingua sul valore della struttura, e che è morta e ammuffita». Per Cacucci, come «nessuno può accusare De Cataldo di essere il cantore della bandadella Magliana, così nemmeno Mendoza magnifica i suoi protagonisti che incarnano il male». «Il mito - dice esistegià ed ha una forte base popolare. E il libro è uno strumento debole». Realismo morale per narrare vicende moralmente immonde. Non c’è bisogno di etichette, osserva De Cataldo, quando si suscita attenzione sul modo di scrive-
re. «Il noir italiano è stato importante perché ha sdoganato la scrittura realista oneorealistainun momentodiminimalismo acceso della letteratura. Abbiamo riscoperto il gusto di fare i conti con la nostra storia». Per De Cataldo, il libro di Roberto Saviano - convitato di pietra a Guadalajara - ha un antecedente illustre in Maximum City, di Suketu Mehta, «con quale ha in comune la trasfigurazione narrativa di una vicenda vera e la potente individualità del narratore». Una viva esigenza di raccontare la realtà che per Niccolò Ammaniti «non si esaurisce nella letteratura civile e impegnata, nei libri sulla camorra o sul narcotraffico, ma in Italia si alimenta della necessità di narrare i cambiamenti del Paese, della sua vita nazionalpopolare». Libri come Gomorra, «fortemente etico», tentano per Ammaniti di «raccontare la realtà in diretta»: ma chi sceglie di
L’ACCUSA DI PEREZ REVERTE
LA DIFESA DI DE CATALDO
«C’è un autore mediocre come Rushdie che ha fortuna solo per le minacce ricevute»
6 5
2
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Scrivere un numero da 1 a 9 in ogni casella bianca. La somma di ogni segmento di linea orizzontale o verticale deve essere uguale alla cifra segnata a sinistra o sopra il segmento corrispondente. Un numero può essere usato una sola volta in ogni segmento orizzontale o verticale
2 1
3 7 8
«Una polemica ingiusta La facciano su di lui una fatwa e poi ne potremo parlare»
1
7
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4 1 2
6 cifre
9
3
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5 cifre
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3 cifre
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2
5 7 8
Orario: 11/12/08
Incrocio del 3 col 4: il 3 si ottiene solo come somma di 1 e 2, il 4 solo come somma di 1 e 3, dunque nella casella comune ci va l'1; poi si aggiunge il 2 per completare la somma 3 e il 3 per completare la somma 4. Nella riga col 20 c'è un 3, e nelle due caselle vuote la somma che manca è 20-3=17; 17 in due cifre si ottiene solo con 8 e 9; nella colonna dell'11 c'è già un 2 quindi il 9 non ci può stare perchè il totale supererebbe 11. Quindi la sequenza della riga col 20 è 3 - 8 - 9. Per completare le ultime due caselle ci possono andare solo un 1 e un 5.
01.20
farlo deve pure «avere il coraggio di abbandonare la morale, come avviene piuttosto nel film di Garrone». A furia di far decantare la realtà, invece, «la nostra generazione, negli anni ’70, ha rinunciato ad esempio a raccontare il terrorismo e le Br», commenta Bruno Arpaia: «Un’afasia dipesa anche dal modo in cui eravamo stati sconfitti». Un mito mancato? I rischi di mitizzazione della realtà, secondo Ammaniti sono «agitati come un avvertimento che, dal dopoguerra in poi, è di per sè il tentativo di depotenziare il racconto della realtà, indicandolo come frustrante per il paese». Gli unici rischi hanno a che fare con la qualità della narrazione. Ne è convinto anche Arturo Perez Reverte, per il quale «il romanzo con più futuro in questo momento in Occidente è quello che ha un contratto diretto con la realtà». Tuttavia - aggiunge - «la scrittura ha il suo registro letterario e adatta il suo tono al suo scopo narrativo. L’autore non ha alcun dovere morale». «Posso raccontare storie perché la gente rifletta, ma non allegare ai miei romanzi un manuale di istruzioni per l’uso». Parla di Gomorra?«Il caso di Saviano è diverso. Il suo è un libro-documento, non un romanzo. Ha avuto la fortuna da un lato e la disgrazia dall’altrodi avere una cattiva accoglienza da parte dei clan della camorra». In che senso fortuna?. «Autori mediocri come Rushdie, ad esempio, hanno successo non per la loro opera narrativa ma per le circostanze in cui si produce. Il giorno in cui a Rushdie, autore senza infamia e senza lode, gli è stata imposta la fatwa, gli è apparsa la Vergine con la grazia. Il che conclude - ha i suoi vantaggi e i suoi inconvenienti». «La facciano su Reverte una fatwa - replica De Castaldo - e poi ne riparliamo tra un anno».
TABELLA SOMME UNIVOCHE 2 cifre
7 cifre
8 cifre
3 4 16 17 6 7 23 24 10 11 29 30 15 16 34 35 21 22 38 39 28 29 41 42 36 37 38 39 40 41 42 43 44
1+2 1+3 7+9 Per risolvere 8+9 1+2+3 lo schema aiutatevi 1+2+4 con la tabella 6+8+9 dei numeri 7+8+9 obbligati 1+2+3+4 1+2+3+5 5+7+8+9 6+7+8+9 1+2+3+4+5 1+2+3+4+6 4+6+7+8+9 5+6+7+8+9 1+2+3+4+5+6 1+2+3+4+5+7 3+5+6+7+8+9 4+5+6+7+8+9 1+2+3+4+5+6+7 1+2+3+4+5+6+8 2+4+5+6+7+8+9 3+4+5+6+7+8+9 1+2+3+4+5+6+7+8 1+2+3+4+5+6+7+9 1+2+3+4+5+6+8+9 1+2+3+4+5+7+8+9 1+2+3+4+6+7+8+9 1+2+3+5+6+7+8+9 1+2+4+5+6+7+8+9 1+3+4+5+6+7+8+9 2+3+4+5+6+7+8+9
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GENEROSO PICONE BEN pensarci, nel
2 5 7 3 1 8 9 4 6
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7 3 6 5 9 2 4 8 1
1 3 4 9 2 5 9 2 8 1 3 4 8 6 1
6 9 8 5 7
8 6 1 4 7 9 3 5 2
4 9 3 2 5 6 7 1 8
1 4 2 8 3 7 6 9 5
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6 7 9 1 8 4 5 2 3
16 17
21
29 17
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20 17
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17 9
16
1 3 2 7 4 8 3 4 5 9 9 8 7 9 7 3 5 8 1
Composite IL_MATTINO - NAZIONALE - 23 - 11/12/08 ----
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