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di Luisa Segato
Metti in moto il dono 2022
Per la seconda edizione nazionale e prima per la provincia di Vicenza, si è deciso di aderire all’iniziativa “Metti in moto il dono”, che vede i motociclisti donatori di sangue sfilare per le strade del territorio e portare il messaggio “metti in moto il dono”, un doppio senso pensato per stimolare e ricordare a tutti l’importanza del dono e che i malati non vanno in vacanza.
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Una quarantina le federate Fidas che hanno aderito a questa sorta di staffetta, che ha preso il via a giugno e terminerà in settembre, coinvolgendo i Gruppi Fidas di tutta Italia, isole comprese. La partenza dei donatori motociclisti vicentini è stata di prima mattina, sabato 18 giugno, dopo aver ascoltato le toccanti parole del priore di Monte Berico, padre Carlo Maria Rossato, che ha ricordato anche i fratelli defunti. Con la solenne benedizione nel piazzale antistante il Santuario Mariano, alla presenza del presidente provinciale Fidas, Chiara Peron, alle 9 in punto la delegazione vicentina ha acceso i motori, rigorosamente bardata da un gilet omaggiato da Fidas, ad alta visibilità. Prima tappa Isola Vicentina, dove i donatori sono stati accolti dagli amici del luogo, che hanno loro riservato lo spazio nella piazza del Comune, dove era presente un gazebo del locale Gruppo Fidas. Il corteo, sempre compatto e corretto nella guida, è ripartito dopo poco, alla volta della chiesetta del donatore, al Monte Cengio. Nel luogo sacro ai donatori, è stato possibile trascorrere un momento di raccoglimento e, successivamente, apprezzare il ricco banchetto gestito dagli amici della Zona 7. Il tour è proseguito, quindi, verso le Melette, dove l’amico Leonardo, gestore del locale, ha consentito un’ottima pausa pranzo tra festeggiamenti ed allegria. Con l’occasione, ai partecipanti sono stati consegnati degli utili gadget donati dal partner dell’evento, Dainese Vicenza È stato emozionante veder sfilare 40 moto
Il dono del sangue corre sulle due ruote nel Vicentino
di Luisa Segato

Metti in moto il dono 2022
con 52 partecipanti ed il pulmino di Fidas Vicenza, a chiusura del corteo, accomunati dal chiaro messaggio di sensibilizzazione: “Metti in moto il dono”. “Metti in moto il dono” ha percorso, nel Vicentino, circa 170 km lungo. E la corsa, partita da Monte Berico a Vicenza, si è conclusa a Marostica. Entrati nella meravigliosa Piazza degli Scacchi, accolti dagli amici del locale Gruppo Fidas, dalla presidente provinciale di Fidas Vicenza, Chiara Peron, e dall’amministrazione comunale, i partecipanti hanno visitato il Castello inferiore, grazie al presidente della Proloco marosticense, Simone Bucco. È stata una giornata all’insegna della sana condivisione, tra giovani e meno giovani, accomunati dalla gioia di vivere un’esperienza diversa, non solo per fare chilometri in sella alla propria moto, ma col desiderio di sentirsi in famiglia e voler aprire le porte di casa a nuovi volontari. Essere motociclista è proprio questo: divertirsi, ma rispettarsi ed aiutarsi. È sentirsi una famiglia, ognuno con le proprie caratteristiche ed aiutarsi nel bisogno, proprio come i donatori Fidas. ●

