Vivere 29 giugno

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Vivere Festa 29

giugno Presentazione del libro “Il risveglio della Signorina Prim”, di Natalia Sanmartin Fenollera Ieri 29 giugno abbiamo fatto una conferenza con una scrittrice Natalia Fenollera e il suo libro "Il risveglio della Signorina Prim". Mi è piaciuto molto questo incontro perché dopo aver letto il libro é stato interessante conoscere la mente che ha dato vita a questa splendida opera che rispecchia molto la realtà delle nostre opere; ma soprattutto della scuola la quale frequento da ormai 6 anni. Durante la conferenza si sono più volte rimarcati i valori della famiglia, della cultura e della tradizione. Mi è piaciuto molto quando la Fenollera ha detto che gli abitanti della cittadina di cui si parla nel libro cercavano il loro futuro nel passato, é stata una cosa molto strana inizialmemte, ma ripensando a ciò che aveva scritto nel libro era proprio così! La tradizione prima di tutto. Il libro come detto dalla scrittrice è una lotta tra la modernità della protagonista; Prudencia Prim, e la tradizionalità degli "ireniti" (abitanti della città di

Sant'Ireneo, soprannominati così dall' autrice).Un altro particolare che mi ha colpito molto durante la conferenza della Fenollera è stato che per lei Sant'Ireneo (luogo dove si svolge la storia) non è un'utopia può esistere veramente, lei diceva proprio che è una comunità che si trova alla base dell'Europa, nelle sue radici! Secondo l'autrice, noi Compagnia dei tipi loschi del Beato Pier Giorgio Frassati, siamo la sua cara Sant'Ireneo, cosa può farci più onore di questo?

Martina Giustozzi


Ieri 29 giugno è stata la giornata della nostra festa dedicata alla scuola parentale e all'educazione. Abbiamo avuto il piacere di avere nostra ospite Natalia Sanmartin Fenollera, autrice del libro "Il risveglio della signorina Prim". Qui lei affronta diversi argomenti tra cui l'importanza dei bambini di essere formati a casa e di ricevere una cultura che attinga dalla Tradizione, che non è mai vecchia mentre è la cultura moderna ad invecchiare. Ci ha spiegato che il suo libro che non si aspettava venisse pubblicato in Spagna benché meno tradotto in 10 lingue si presenta come una storia semplice che però è condita con dei cannoni ricoperti di zucchero. Per chi lo ha letto può capire quanto è vera questa definizione. Natalia ci spiega che ha voluto dare appositamente tre chiavi di lettura (perché non tutti riescono a capire profondamente il libro). La prima chiave è semplicemente una storia d'amore che forse è un pò deludente per chi è abituato a leggere i romanzi d'amore moderni. La seconda chiave è una dichiarazione di guerra alla modernità. Ci sono due schieramenti, da una parte il mondo tradizionale e dall'altra il mondo moderno. I protagonisti del libro cioè gli abitanti di Sant'Ireneo vivono il presente guardando il passato e prendono spunto da esso per poter vivere il moderno. Sant'Ireneo non è un' Utopia, ma sono delle comunità che lei ha conosciuto e che sono nate tutte intorno ad un polmone spirituale che sono le comunità dei monaci benedettini. Una è in Oklahoma ed è la comunità di Clear Creek Monks, la seconda è in Francia ed è la comunità di Barroux. Molto carinamente aggiunge che la terza siamo noi e ciò mi riempie di gioia perché noi Tipi Loschi ci siamo tutti riconosciuti nella comunità di Sant'Ireneo. La terza chiave di lettura è la conversione religiosa. È la chiave meno evidente perché Dio non è solito essere evidente. Parla di un'esperienza di Grazia che ci parla all'orecchio e che tutti i convertiti capiscono. Si passa, come diceva Newman "dalle ombre, alle immagini fino alla Verità". La signorina Prim si sconvolge quando i bambini le rivelano che il Vangelo è una fiaba da cui tutte le fiabe prendono spunto e nel suo percorso di "risveglio" scopre diversi tipi di amore: l'amore per se stessa; l'amore per gli altri e scopre l'amicizia; l'amore tra un uomo e una donna che raggiungi solo quando scopri il quarto tipo di Amore quello Divino. La signorina Prim rappresenta il sentimento infatti lei ama l'arte, la bellezza ma ragiona con il cuore e non con la testa mentre il suo datore di lavoro rappresenta la ragione di un convertito. Si affronta anche il tema dell'educazione attraverso la lettura dei classici e ci spiega come le letture dei bambini di una volta fossero diverse dalle letture che si offrono ai bambini oggi. Si proponeva loro autori come Virgilio, Omero, Dickens, Carroll, Stevenson e potevano vivere avventure insieme ai protagonisti dei loro racconti. Le letture di oggi sono più semplici e banali così lei ci invita ad una riflessione attraverso una considerazione: "O non proponiamo queste letture perché i nostri bambini sono meno intelligenti di quelli del passato o

siamo noi che li consideriamo meno intelligenti e quindi ridimensionaniamo la loro intelligenza." Ci spiega che nella sua famiglia sono sette figli tutti cresciuti con una cultura classica e le dispiace sapere che molti bambini non la conoscono perché la cultura europea è un tesoro e noi siamo come nani che siamo seduti sopra questo tesoro ma non lo sfruttiamo. Voglio però condividere con voi anche dei momenti privati che insieme ad alcune mie amiche ho avuto il piacere di vivere con Natalia. È stata la conferma di ciò che avevo intuito leggendo il libro e cioè che è una persona che ha vissuto realmente ciò che descrive così semplicemente e meravigliosamente chiaro. Ha la gioia e il sorriso di una bambina ed è veramente rilassante e piacevole passare del tempo con lei. Le abbiamo raccontato chi siamo e confrontandoci sul romanzo ci ha detto che è veramente bello parlare con chi questo libro lo ha capito davvero. Le abbiamo raccontato attraverso un momento di merenda pomeridiana intitolata "la merenda della signorina Prim" (dove tutto è stato preparato con molta cura, con dolci fatti in casa da ognuna di noi cercando di dare il meglio) che abbiamo preso sul serio le merende fatte dal club delle femministe di Sant'Ireneo (che sono tutte le donne del paese senza le quali non ci sarebbe vita, forse un pò impiccione, ma buone e questo la signorina Prim lo scoprirà) incontrandoci tra di noi per rallentare la vita frenetica del mondo moderno e prenderci del tempo per parlare tra amiche senza mariti e figli. Il tentativo nel pomeriggio è stato quello di ricreare l'ambientazione raccontata nel libro e "riccacciando e rispolverato" tovagliati della nonna, servizi da te e piatti per dolci detti "del servizio buono". È stato un piacevole momento condiviso anche dagli amici della confraternita della Santa Caterina da Siena (unione di cooperative provenienti da tutta Italia e non solo c'erano anche i nostri amici americani e della Palestina) con i quali ci siamo ricordati che Sant'Ireneo è tutto il mondo. Un ringraziamento particolare a Francesca Tiozzo Bon senza la quale sarebbe stato impossibile comunicare con Natalia Sanmartin Fenollera.

“Dimmi, hai fede senza una speranza?” (G. K. Chesterton) Continuare a lottare per la cultura della vita

Lory Giuliani


Le ragazze delle medie Il 29 giugno a Santa Lucia abbiamo fatto una meravigliosa merenda insieme a degli amici provenienti da tutta Italia e persino dall'America e dalla Terra Santa. Questa abbondante merenda si ispirava a quelle del libro "Il risveglio della Signorina Prim"di Natalia San Martin Fenollera, giornalista e scrittrice spagnola. Dopo aver mangiato abbiamo salutato i nostri amici e molti di essi hanno detto che cosa pensavano del libro e alla fine è intervenuta anche Natalia. Successivamente abbiamo cenato, sempre tutti insieme. Per me questo è stato un bel momento perchè anche se io non ho parlato con loro, mi è piaciuto vedere gli altri che conversavano insieme. Dopo la cena abbiamo ascoltato della piacevole musica da parte di due violinisti e Federica ci ha letto dei brani del libro di Natalia. Alcune descrizioni del libro assomigliavano a ciò che accade nella mia scuola parentale. La descrizione che Natalia ha fatto del libro mi è piaciuta molto, ci ha spiegato che il libro ha tre significati, ovvero tre modi diversi di comprenderlo. La storia narra di una ragazza che risponde ad un annuncio di lavoro presso la biblioteca di un ricco signore della città di S.Ireneo e trasferitasi presso questa piccola cittadina, scoprirà un nuovo e più autentico modo di vivere. La serata si è conclusa con l'intervento finale di Marco Sermarini. "Il mondo muore con una città" Franziska Mangone


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