Feel Rouge Magazine 6

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FEEL ROUGE NUOVO CORSO

La Profondità della Leggerezza

THE WEIGHT OF LIGHTNESS Is Sicily a great island or a horrible place? How can the media speak about it, still sticking to the facts? Do they succeed? These are the questions I asked myself when the editor invited me to work for Feel Rouge magazine as a managing director. I was very pleased and I accepted the position because I think that such a complex island has many stories to tell - both interesting and intriguing. Our magazine intends to write about interesting subjects with a touch of lightheartedness. It will try to discover curiosities and new aspects in the the popular areas of theatre, sport, culture, social life, politics and antipolitics. The first step is already to be seen in the increased number of pages: 64 pages and more articles about sport and football, the opening of our athletics stadium, new jet-set stars. We want to talk about everything with knowledge and tact. Who says that big questions cannot be discussed in soft tones? LA PROFUNDIDAD DE LA LIGEREZA ¿Qué Sicilia es aquélla en la qué vivimos? ¿Maravillosa o terrible? ¿ O ambas cosas juntas? Y los media encargados de alguna manera de contarla, ¿qué clave tienen que escoger para hacer una fotografía lo más posible verdadera? Y sobretodo ¿lo consiguen? Cuando el editor me ha pedido asumir la dirección como responsable de Feel Rouge, me he puesto enseguida estas preguntas. He aceptado con una idea, por desarrollar junto a todos los que trabajarán al producto final: que cualquier medio puede ser aprovechado en manera positiva, que una revista joven y que se ha hecho camino con éxito en la jungla informativa de un sistema que ofrece poquísimos espacios puede de todas maneras ofrecer un contenido agradable e interesante, que la historia de una ciudad y de una isla tan compleja como la nuestra pasa a través de tantísimas realidades por describir. El nuestro es un periódico, que afronta con ligereza argumentos serios y probará encontrar curiosidades y lados inéditos incluso en los acontecimientos más conocidos. Intentaremos contar nuestra tierra y nuestra poliédrica metrópolis bajo diferentes puntos de vista. Estaremos presentes con ligereza y con garbo. Pero en fondo ¿quién dice que con ligereza no se puedan poner preguntas profundas?

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Che Sicilia è quella in cui viviamo? Meravigliosa o terribile? O tutte e due le cose assieme? E i media incaricati in qualche modo di raccontarla, che chiave devono scegliere per farne una fotografia il più possibile veritiera? E soprattutto ci riescono? Superfluo precisare che è molto difficile trovare delle risposte che accontentino tutti e si profilino come un dato acquisito. Quando l’editore mi ha chiesto di assumere la direzione responsabile di Feel Rouge Magazine, mi sono posto subito queste domande. Sono rimasto onorato della proposta ed ho accettato con un’idea, da sviluppare assieme a tutti coloro che lavoreranno al prodotto finale: che qualunque mezzo può essere sfruttato in maniera positiva, che un giornale giovane e che si è fatto strada con successo nella giungla informativa di un sistema difficile può comunque offrire un contenuto piacevole ed interessante, che la storia di un’isola così complessa come la nostra passa attraverso a tantissime realtà da descrivere, ognuna diversa, ognuna intrigante. Non necessariamente bella, non necessariamente brutta. Forse solo sé stessa. Il nostro è un periodico dal taglio particolare, che affronta con leggerezza argomenti seri e proverà a trovare curiosità e lati inediti anche nelle vicende più conosciute. Dallo sport al teatro, dalla cultura agli aspetti di vita sociale, dalla politica all’antipolitica. Senza la pretesa di inventare niente ma col piacere della scoperta quotidiana magari di fenomeni che abbiamo accanto a noi ma non siamo più capaci di vedere né di analizzare. Con la preponderanza delle immagini e delle fotografie ed una truppa di ragazzi giovani e desiderosi di mettersi alla prova, coordinati da qualche cronista cui però gli anni di mestiere non hanno tolto la voglia di mettersi in discussione. Il primo sforzo sarà già evidente nella foliazione: da questo numero Feel Rouge passa a 64 pagine, aumentando conseguentemente gli argomenti da trattare. E porterà anche una traduzione in spagnolo, oltre a quella in inglese. Partiremo dallo sport e dal calcio, raccontando in modo diverso un personaggio di livello internazionale come Amauri; descriveremo la rinascita di un gioiello come lo stadio delle Palme di atletica nella speranza che la città sappia adesso conservarlo a differenza di tanti altri impianti sportivi; descriveremo la nostra poliedrica metropoli sotto angoli di visuale diversi, scopriremo personaggi del mondo del jet set come di quello della musica. Ci saremo, cercando di imparare anche noi qualcosa di più ogni giorno. Con leggerezza, è vero, e con garbo. Ma in fondo chi dice che con leggerezza non si possano porre interrogativi profondi?


IL PERSONAGGIO

La Macchina Amauri

Chiamarsi Amauri e sapere che tutti ti ammirano. Tutti ti vogliono. Tutti sognano di giocare con te. Carvalho de Oliveira è brasiliano doc. La sua e’ stata un’infanzia fatta di stenti e povertà. Quella palla che tanto custodiva gelosamente sui campetti di Carapiquiba, sobborgo di San Paolo, dove e’ nato il 3 giugno del 1980, e’ stata la compagna di giochi, una palla di vetro personalissima dove scrutare il suo futuro. “Ho sempre sognato di giocare a calcio”, e così è stato. Provini a decine. Poi lo sbarco in Italia con la partecipazione al torneo di Viareggio, tradizionale vetrina dei giovani che si vogliono affermare.

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di roberto gueli fotografie di Massimo Barbanera

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Ed ecco scattare la scintilla con le società che contano che ne notano immediatamente le qualità: lo acquista il Parma di Tanzi che però paradossalmente non lo vedrà mai indossare la sua maglia. Viene girato al Bellinzona in Svizzera e poi Napoli, Piacenza, Empoli, Messina e Chievo. Ma la consacrazione arriverà a Palermo: Amauri sbarca in rosanero dopo aver assaggiato il preliminare di Champions con il Chievo ed è subito amore. La sua storia a Palermo comincia a fine agosto, trionfale presentazione alla stampa e poi gol a grappoli nella prima parte del campionato targato Guidolin. Un periodo da favola, con i rosa primi in classifica. Gol, emozioni, consensi a livello internazionale, titoloni dei giornali. Poi il grave infortunio al ginocchio e la sofferenza. Mesi di fisioterapia, voglia di spaccare il mondo e quelle occasioni sfuggite. Scudetto, nazionale, contratti, soldi. Due conti: Amauri e’ arrivato a Palermo poco più 15 mesi fa ma sembra un veterano, anzi per il popolo rosanero e’ un idolo. Un intoccabile. E quando Barzagli ha alzato la voce contro la tifoseria sui muri del web moltissimi hanno invocato per l’attaccante la fascia di capitano. Un predestinato Amauri, pur non avendo mai giocato in una squadra da piccolo. “Da bambino sognavo tutto questo. E’ una rivincita contro il destino ma non mi scordo dei tanti ragazzi che non hanno avuto le mie possibilità e giocano ancora in mezzo ad una strada in Brasile”. Anche a Palermo si sono accorti delle doti di sensibilità: più di un bambino che lo chiedeva con particolare affetto, ha ricevuto un suo autografo su una maglia o su un pallone. Un uomo semplice, un calciatore dalle doti tecniche ed umane fuori dal comune. Il numero 11 e’ già un’icona per i collezionisti di maglie e lui con i suoi 186 centimetri e 83 chilogrammi


è diventato un punto di riferimento anche per le aziende. Amauri pensa alla Champions con il Palermo, alla nazionale (Italia o Brasile, Dunga o Donadoni?). Ma intanto e’ diventato anche un uomo immagine, qualità che non si conquista solo con i gol. E’ testimonial di una azienda internazionale di moda; di una ditta di scarpe ed altro. Le sue foto troneggiano sulle prime pagine non solo in maglietta e calzoncini ma anche in borghese e con abiti glamour. “Questa è la parte bella ma per arrivarci, quanta fatica dentro e fuori dal campo!”. Gol e soldi, contratti e diritti d’immagine. Non guasta per un calciatore la cui carriera dura un decennio o poco più. Ma l’aspetto umano per lui viene sempre al primo posto. Amauri è legato a valori intensi e concreti come la famiglia (moglie e due figli); il rapporto col suo paese non è scalfito dalla carriera italiano; suo padre Sebastiao, che fa l’autista, lo viene spesso a trovare e quando in Brasile arrivano le immagini del Palermo, dei suoi gol o delle sue interviste la sua famiglia piange di gioia. Papà, mamma tutti felici. Anche i suoi amici d’infanzia che grazie a quest’esempio forse trovano una speranza in più di farcela. Poi la religione (ringrazia Dio ad ogni gol); il legame col gruppo (vuole fortemente la Champions per il Palermo) anche se il suo futuro è tutto da scrivere. Come finirà? Inutile negare, il nuovo simbolo rosanero e “business immagine” si augura un giorno di giocare con una grande come Real Madrid, Barcellona, Chelsea, Manchester United, Inter, Milan. Zamparini lo ha valutato 30 milioni di euro. Lui continua a segnare e a fare sognare. A giugno la decisione. E l’impressione è che per Amauri il futuro sarà lontano da Palermo. E come fermare un campione del genere?

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Amauri Carvalho de Oliveira was born on June 3, 1980 in Brazil from a very poor family. The ball he used to play with in Carapiquiba – a suburb in San Paolo – was a sort of crystal ball which sealed his fate. After some football tests he arrived in Viareggio, a traditional stopover for those you want to stand out. He was signed by Parma and immediately loaned to Bellinzona (Switzerland) and later Naples, Piacenza, Empoli, Messina and Chievo. He was at his best in Palermo with Mr Guidolin but suddenly he seriously injured his knee and he had to stop for seven months. Palermo’s fans love him and he is a key player. Amauri is a nice man, with personal and professional qualities, very much appreciated by anyone. You find his face anywhere: on TV, magazines, newspapers. He loves his family and his country and when he scores people in Brazil get crazy. He is also very religious and thanks God anytime he scores. Last but not least, he loves Palermo and even if we do not know where he is going to play next year, he wishes all the best to its team. He might be playing in Real Madrid, Barcelona, Chelsea, Manchester United, Inter or Milan. He has to decide next June and probably he is leaving Palermo - but how could we stop such a great player?

AMAURI Amauri Carvalho de Oliveira es brasileño doc. La miseria y la pobreza han caracterizado su infancia. Esa pelota que tanto guardaba celosamente en los campitos de Carapiquiba, barrio de Sao Paulo, donde nació el 3 de junio del 1980, ha sido una bola de cristal muy personal donde descubrir su futuro. La consagración llegará a Palermo: gol a montones en la parte inicial del campeonato. Luego el grave infortunio a la rodilla y el sufrimiento. Meses de fisioterapia, ganas de comerse el mundo y aquellas ocasiones perdidas. Amauri ha llegado a Palermo hace poco más de 15 meses pero parece un veterano. Un predestinado Amauri, un chico sencillo, con dotes técnicas y humanas fuera de lo normal. Al punto de convertirse en una referencia incluso para las empresas. Un hombre imagen, calidad que no se conquista sólo por los goles. Sus fotos campean en las primeras páginas no sólo en camiseta o pantalones sino también vestido burgués y con trajes glamour. Pero para él, el aspecto humano está siempre en primer lugar. Amauri está atado a valores intensos y concretos como la familia. El nuevo símbolo rosanero espera un día jugar con un grande club. La impresión es que para Amauri el futuro está lejos de Palermo. ¿Cómo parar a un campeón de esta clase?

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AMAURI


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Un’estate da Billionairina

Mariagrazia Tirrito, presentatrice televisiva di Feel Rouge, racconta l’esperienza della scorsa estate all’interno di uno dei locali più trend d’Italia, il Billionaire di Flavio Briatore.

di mariagrazia tirrito

TEMPI MODERNI

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Ho dovuto fare forza alla mia indole per scrivere questo articolo. Non mi è così naturale mettere per iscritto e raccontare un’esperienza così intensa come i miei tre mesi (da giugno a settembre) passati al Billionaire. Come ci sono arrivata? Tramite un servizio visto in televisione, ho chiamato il responsabile manager, ho sostenuto un colloquio ed inviato un curriculum. La sto semplificando, ma in realtà i passaggi sono molto più complicati ed alle spalle della scelta c’è una severissima selezione da passare. Una volta in Costa Smeralda, ero soprattutto curiosa, non vedevo l’ora di iniziare. Dovevo lavorare in un posto noto in tutto il Mondo e dove passano i personaggi più in vista. Aldilà di quanto appare, il Billionaire è una vera e propria macchina, nulla è lasciato al caso. La “famosa” ragazza Billionaire non è altro che la Pr incaricata di promuovere le serate che si susseguono una dopo l’altra e di rappresentare l’immagine del locale. Ci sono obblighi severi da rispettare e limiti da non superare e il lavoro è coordinato e controllato da responsabili del settore. Per una ragazza può essere un’occasione ma non sono andata lì per cercare di diventare famosa; ci sono andata per fare un’esperienza in più, per lavorare e divertirmi nello stesso tempo. La nostra giornata cominciava nel primo pomeriggio per le meravigliose spiagge della Costa Smeralda ed arrivava fino al cuore della notte. Per quanto la gente possa pensare che sia un compito di tutto riposo, no! dimenticatelo! Ti vengono chieste gentilezza, sorrisi, ma anche massima serietà. Ogni serata è diversa dall’altra ma va detto che il Billionaire non è per tutti… Tant’è vero che il motto di quest’anno era “Only for who can!”, solo per chi può! Ci sono i Vip, che ovviamente catalizzano tutte le attenzioni e persone per le quali i soldi non sono certamente un problema, ma anche ragazzi attratti dal mito della celebre discoteca e desiderosi solo di divertirsi. l’ho vissuta come un’esperienza stravolgente e travolgente. Ed emozionante è stato l’incontro col nostro capo Flavio Briatore, che con noi è stato sempre inappuntabile, e con calciatori o attori famosi che mi sono sembrate persone normali, più di quello che possa apparire dall’esterno. Del Billionaire, per quanto molti possano vederlo come un mondo superficiale e verso il quale nutrire perplessità, ho un ricordo altamente positivo. E, credetemi, per quanto provi a raccontarle, le sensazioni e i ricordi mi appaiono diversi da come veramente li ho vissuti!


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It’s not easy to tell about my three month experience (from June to September) as a Billionaire girl, spent in one of the most famous disco of the world – Billionaire, located in Sardinia, a wonderful island, west mainland Italy. When I arrived there I was very excited as I knew I was going to work in a great place where TV VIPs meet. I soon realized that the Billionaire disco is a big machine where nothing happens by chance. PRs are in charge of promoting the daily events and there are strict rules and boundaries that cannot be overstepped. Of course, I didn’t go there to become famous – I just wanted to have fun! At the Billionaire disco you can meet a lot of people, such as very rich posh people and VIPs but also ordinary people who just go there to have fun. It was a great experience for me and I met important people such as Flavio Briatore -my boss- a very nice man, and very famous football players who actually behaved as ordinary people. Most people think that the Billionaire is a place for superficial people, but actually I had great fun and I’ll never forget that experience!

VIDA DE BILLIONAIRINA No es fácil referir una experiencia tan intensa como mis tres meses (de junio a septiembre) pasados en Billionairina, la discoteca de Sardeña, una de las más populares del Mundo. Cuando llegué a la Costa Smeralda, tenía sobretodo curiosidad. Tenía que trabajar en un lugar por dónde pasan los personajes más en vista. El Billionaire es, pero, una verdadera máquina en la cual nada viene dejado al caso. La “famosa” chica Billionairina no es otra cosa que la pr encargada de promover las noches que se subsiguen una tras otra y quien representa la imagen del local. No fui allí para intentar ser famosa, sino sencillamente para hacer una experiencia más. Billionairina no es un lugar para todos...En efecto el dicho del año era “Only for who can”, ¡sólo para quién pueda!. Encontramos los Vip, que obviamente atiran todas las atenciones, y las personas para las cuales el dinero no es seguramente un problema, pero también chicos con ganas de divertirse. Para mí ha sido una experiencia trastornante e irruente, con encuentros emocionantes come aquél con nuestro jefe Flavio Briatore, que con nosotros de ha demostrado en todo momento impecable, y con futbolistas o actores famosos. De Billionairina, por mucho que la mayor parte de las personas lo puedan ver como un mundo superficial y hacia el cual nutrir perplejidad, tengo un recuerdo altamente positivo.

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BILLIONAIRE GIRL


LE DUE PALERMO Contrasti e Affinità

quelli che... dal Master all’Happy Hour 40 anni, alto, fisico asciutto, brizzolato, rigorosamente single. Una villa spaziosa in periferia con una vista eccezionale sulla città. Il nostro amico è tutto fuorché uno che campa di rendita, anche se tutto sommato potrebbe permetterselo. Invece, fin da ragazzo ha fatto di tutto per “farsi da se”, si è laureato, si è trasferito a Londra per un master, è tornato, ed è diventato nel giro di pochi anni un professionista affermato. “Dopo l’esperienza a Londra sono tornato a Palermo. Mi mancavano stile di vita e abitudini nostrane. Londra è piena di parchi, ma vuoi mettere la pausa pranzo di fronte al mare?” La sveglia suona molto presto ogni mattina, la sua agenda è fitta di impegni, serve cominciare con il piede giusto: niente di meglio che un bel bagno tonificante e una buona colazione, ricca anche se veloce: è ora di vestirsi, il nostro amico deve uscire di casa impeccabile! L’orologio segna le 7.30, minuto più, minuto meno. Una capatina in parrocchia non manca mai: come si comincia una giornata lavorativa senza salutare prima il “Principale”? “Vado a messa quasi tutte le mattine, una sera a settimana, frequento un gruppo di preghiera. Chi mi considera atipico nel mio ambiente, non capisce l’importanza di seguire un cammino di fede proprio per chi come me dalla vita ha avuto tutto, e rischia così di perdere la propria dimensione interiore, affogato da mille impegni”. Alle 9.00 il primo appuntamento, il primo cliente. Ne seguiranno altri nel corso della mattinata. è mezzogiorno ormai, e nel bauletto della moto giace un borsone che si è portato dietro da casa: costume, cuffia, occhialini… tutto l’occorrente per la piscina! “Ho iniziato a coltivare la passione per il nuoto circa 12 anni fa, nel periodo in cui ho iniziato a lavorare a Palermo. Tra una bracciata e l’altra le tensioni della mattinata si sciolgono. Riesco ad andarci anche quattro volte alla settimana”.

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fotografie di MASSIMO BARBANERA


di gaia caronna & valentina li castri quelli che...

tutto il giorno in Pasticceria

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La vita di un pasticcere è un arcobaleno di colori, anche se il giorno inizia quando il buio è ancora troppo fitto per lasciare intravedere uno spiraglio di luce. La sveglia di Alessandro suona alle 5:30. Un risveglio dolce perché davanti agli occhi ha il viso della sua bambina che dorme. Con lo sguardo ancora un po’ assonnato chiude la porta di casa e apre come ogni mattina il laboratorio della sua pasticceria, in un angolo della vecchia Palermo. è ora di accendere i forni, friggere, mettere le mani in pasta, farcire i dolci, decorare le torte. Creare, per stupire i clienti con colori e sapori sempre nuovi. Creare per attrarre e vendere. Per guadagnare.


Tutto sommato il pomeriggio scorre meno frenetico della mattina. Molto tempo davanti al Pc e il telefono che squilla in continuazione. Ma nel frattempo sono le 19.30, l’ora di chiudere i battenti, E’ di rigore l’happy hour! Lo incontro in centro, in un bar abbastanza frequentato, di quelli che vanno per la maggiore. è visibilmente stanco, ma comunque molto disponibile a scambiare due chiacchiere. Peccato che veniamo continuamente interrotti… il suo cellulare continua a squillare, e quando non è al telefono, passa continuamente qualcuno a salutarlo. Sembra lo conoscano tutti qui, specie le ragazze. “è vero, conosco tanta gente, anche perché frequento gli ambienti più disparati. la sera mi puoi beccare indifferentemente durante un evento mondano, o, come dicevo prima, in parrocchia. Ma anche a teatro, più raramente in discoteca. Una volta a settimana al cinema”. Si parla di cinema e a guardarlo mi sembra Richard Gere. Mi informo sui suoi gusti cinematografici, attore e film preferito. Mi risponde “Woody Allen in Zelig. Sorpreso? è un personaggio camaleontico. La sua capacità di adattamento è quanto di più vicino al mio stile di vita. Certo, la mia posizione mi consente, oltre una vita agiata, anche l’accesso agli ambienti e ai luoghi più esclusivi. Però lo stereotipo del ricco snob che cammina soltanto con quelli come lui non fa per me. Sarà perché sono uno che riesce a sentirsi a proprio agio con tutti, a prescindere dal ceto sociale, dall’attività lavorativa o dalle abitudini di chi mi sta accanto”.

FROM UNIVERSITY TO HAPPY HOUR 40 years old, muscular physique, grizzled, and single of course! He lives in a huge villa in the suburbs of Palermo, with a great view on the city. Our friend is very busy and works a lot, even if he could easily live on a private income. He has been working hard, he graduated, attended a specialization course in London and when back home he became a well experienced professional. Every morning he wakes up quite early and his agenda is full of meetings which require an impeccable look. He gets out at 07.30 am and goes to the church. At 9.00 he has his first meeting. At noon he drives to the swimming pool and at 07.30 pm his day is over – just in time for his routine long drink. What about his best movie? It’s Zelig by Woody Allen: he is a chameleonic character, just like me!

DESDE EL MASTER AL HAPPY HOUR 40 años, alto, delgado, canoso, rigurosamente soltero. Un espacioso chalet en periferia con una vista excepcional sobre la ciudad. Ha trabajado para “realizarse él solo”, se ha licenciado, se ha transferido en Londres para un máster y se ha convertido en un empresario afirmado. El despertador suena muy temprano cada mañana, su agenda está llena de compromisos. Un baño tonificante y un buen desayuno rico aunque rápido, ¡un traje impecable¡. Sale de casa cuando el reloj señala las 7.30. Nunca falta una breve visita a la parroquia. A las 9.00 la primera cita. A mediodía un salto a la piscina. La tarde pasa menos frenética, mucho tiempo delante del pc y el teléfono que llama continuamente. Pero mientras son las 19.30, es de rigor el happy hour. “El estereotípico del rico snob que va sólo con aquellos como él no es para mí”.

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Ma l’esperienza e la fantasia di un affermato pasticcere di 35 anni che lavora fino a tarda sera si scontrano con una routine fatta di ordinazioni, pagamenti e scadenze. “ Le giornate sono tutte uguali - dice - e non appena alzo la saracinesca, il contatore delle spese inizia a girare ”. Alessandro parla di una vita trascorsa in pasticceria, ricorda il nonno che la fondò nel 1948 e poi il papà. La sua non è stata una scelta, ma un approdo naturale. Poi, uno scambio di battute tra colleghi smorza quel po’ di malinconia e regala un sorriso anche ai clienti. Il lavoro continua. Ed è sempre in prima linea anche nei pochi momenti di relax. “ Il martedì la pasticceria è chiusa, ma i miei pensieri restano sempre lì perché ogni settimana c’è qualche commissione da sbrigare. Accompagno mia figlia a scuola e poi vado al cimitero a trovare papà. La sera, l’unica che posso dedicare completamente alla mia famiglia, la trascorriamo fuori. Spesso ceniamo con alcuni amici. Purtroppo, però, il tempo è sempre poco perché la mattina dopo devo alzarmi presto. I sacrifici sono tanti, ma riuscire a portare avanti la pasticceria di mio nonno, giorno dopo giorno e nonostante le difficoltà, resta una grande soddisfazione”.

ALL DAY IN A PASTRY SHOP The life of a pastry chef is colourful, but it starts very early, when it´s still dark. Alessandro wakes up at 05.00 am and when he opens his eyes he meets his sleeping little daughter´s face. He gets ready and still sleepy shuts the door and goes to his bakery, in downtown Palermo. He has to turn the oven on, fry, knead, decorate cakes and fill pastries, plus the pastry shop management. When he is free he takes his daughter to school and later visits his father´s grave. He spends his evenings with his family and sometimes they have dinner with friends. His job is very onerous, but he is very happy to be able to carry on the business started by his grandfather.

TODO EL DIA EN LA PASTELERIA

fotografie di Massimo Barbanera

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La vida de un pastelero es un arco iris de colores, aunque el día empiece cuando la oscuridad es aún demasiado tupida para dejar entrever un rayo de luz. El despertador de Alessandro suena a las 5:30. Un despertar dulce porque delante de sus ojos tiene la carita de su niña que duerme. Con la mirada un poco aún adormecida cierra la puerta de casa y abre cada mañana su pastelería, en un ángulo de la antigua Palermo. Ha llegado la hora de encender los hornos, freír, empastar, rellenar los pasteles, decorar las tortas. “Cada semana acompaño a mi hija a colegio y luego voy al cementerio a visitar a mi padre. Son tantos los sacrificios para poder llevar adelante la pastelería de mi abuelo; pero a pesar de las dificultades estoy muy satisfecho”


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Terra di Arte, Terra di Vini

di rOMINA MARCECA

TOUR ENOLOGICO DELLA SICILIA

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Scoprire una nuova Sicilia, vivendo la vacanza tra monumenti e cantine vinicole storiche dell’Isola: Calatrasi, Pellegrino, Lanzara, Murgò. E poi tuffarsi nel barocco di Noto con la sua cattedrale rimessa a nuovo e arrivare a Piazza Armerina per ammirare i mosaici della Villa Romana del Casale. Sono due tour un po’ diversi dal solito per i turisti stranieri, soprattutto dell’America latina, proposti dal tour operator Verdesicilia. La novità è tutta racchiusa nel percorso eno-gastronomico che permette di conoscere ed amare le produzioni della Sicilia senza dimenticare la sua tradizione arabo-normanna. E infatti dalla Cappella Palatina con il suo cristo Pantocratore, alla Cattedrale, passando per i Quattro Canti, Piazza Pretoria, Teatro Massimo, il turista potrà respirare l’arte poliedrica di Palermo. Tutto condito da una mezza giornata a San Cipirello, a circa 20 chilometri. Qui c’è la cantina Calatrasi, un’azienda, crocevia di storia, sensazioni, momenti e persone, che è difficile descrivere a parole. Immersa tra le verdi colline della Valle dello Jato. Nella Sicilia occidentale si potrà visitare il tempio dorico di Segesta, per poi ammirare il piccolo paese di Erice, e poi Trapani e le sue Saline. Anche qui al centro della visita c’è una cantina: quella di Marsala, città del famoso vino. Tra una cena alle cantine Pellegrino e la degustazione dei pregiati vini Marsala, prodotti dal 1880 con Paolo Pellegrino, notaio e viticoltore, che fondò la Casa con un proprio stabilimento.


Il viaggio continua a Selinunte con la visita della zona archeologica. E poi a Menfi un’altra tappa eno-gastronomica nelle cantine Lanzara, nello stupendo scenario del Baglio San Vincenzo che si trova al centro di un territorio rinomato nel mondo per i suoi vini. Fa parte dell’itinerario “Strada del Vino Terre Sicane”, si trova lungo la strada di pregiati vini dolci e da dessert come il Marsala o il Moscato di Pantelleria e a meno di un’ora di macchina dalle cantine dei Bianchi dell’Alcamo Doc. La storia irrompe nel tour con la vista della Valle dei Templi di Agrigento, la “città baciata dagli Dei”, per poi arrivare a Piazza Armerina: ci si ferma alla Villa romana del Casale famosa per i suoi 3500 metri quadrati di mosaici. Infine Caltagirone e Ragusa con le cantine Donnafugata della famiglia Rallo, che conta stabilimenti anche a Contessa Entellina e Pantelleria, ma soprattutto a Marsala. Nella visita della Sicilia non può mancare il

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vulcano più attivo d’Italia, l’Etna, magari salendo fino a 1800 metri per vedere i crateri Silvestri. Senza farsi mancare la sosta alle cantine Murgò, a breve distanza da Acireale e da Zafferana Etnea. Ma per gli amanti dell’arte più che di Bacco, c’è anche la possibilità di vedere l’altra faccia della Sicilia. Quella più romantica e pregna di religiosità. Si parte dalla visita della cattedrale di Monreale, con il suo chiostro benedettino e la vista dal belvedere su Palermo. E passando da Selinunte, Agrigento e Catania, si arriverà nella capitale del barocco siciliano: Noto. Qui tra una “scaccia”, la tipica focaccia, e una granita alle mandorle, i visitatori resteranno senza parole davanti alla scalinata della cattedrale riaperta nello scorso maggio dopo oltre dieci anni di restauro. Non mancherà Siracusa ed in particolare la zona archeologica così come l’isola di Ortigia, centro storico e barocco della città. Infine il turista si potrà deliziare con una passeggiata nel centro di Cefalù con il suo paesino di pescatori e la cattedrale normanna.


TOUR SICILIA Verdesicilia Tour Operator is specialized in incoming tours, and among its many interesting proposals we mention: a tour of Sicily with its famous monuments and old wineries, and a Baroque style tour including Noto and its cathedral and Piazza Armerina with its Roman mosaics. The wine and food tour allows travellers to enjoy Sicilian products, including its ArabianNorman tradition. In western Sicily you’ll visit the Doric temple of Segesta, the pristine town of Erice and Trapani’s salt pans, including one of the best wineries in Marsala - the town giving the name to the famous dessert wine. The tour goes on to Selinunte – with more wineries - Agrigento, Piazza Armerina, Caltagirone and Ragusa (Donnafugata winery). For art lovers, you’ll visit the cathedral and the Benedictine cloister of Monreale, Noto with its Baroque style cathedral and buildings, Siracusa and Ortigia, Cefalù and its Norman cathedral.

TOUR SICILIA Descubrir una nueva Sicilia entre monumentos y cantinas vinícolas históricas de la Isla. Son dos tours un poco diferentes que se salen de lo común para los turistas extranjeros, sobretodo de América Latina, propuestos por el tour operator Verdesicilia. La novedad está toda centrada en el recorrido etno-gastronómico que permite conocer y estimar las producciones de Sicilia sin olvidar su tradición árabe-normanda. Desde la Cappella Palatina al Teatro Massimo, el turista podrá respirar el arte poliédrico de Palermo. En la Sicilia occidental se podrán visitar el templo dórico de Segesta, el pequeño pueblo de Erice, y luego Trapani y sus Salinas. También en esta ocasión encontramos al centro de la visita una cantina: la de Marsala, ciudad del famoso vino. El viaje continúa a Selinunte y con el itinerario “Strada del Vino Terre Sicane”. Y aún Agrigento, Piazza Armerina, Caltagirone, Ragusa con las cantinas Donnafugata y Noto. No faltarán Siracusa y la isla de Ortigia y por último el turista se podrá deleitar con un paseo por el centro de Cefalú.

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FEEL ROUGE VOLLEY Carini, tradizione sotto rete Città di Carini

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fotografie di MASSIMO BARBANERA

Una forte passione per pallavolo, la voglia di rilanciare questo sport a Villagrazia di Carini per dimostrare che non si vive solo di calcio e un mix di sinergie istituzionali e imprenditoriali che hanno permesso di realizzare l’impresa. E’ nato così il Volley Team Carini, che quest’anno disputerà il campionato di serie C con un cocktail di giovani e veterani ritrovatisi a giocare nel proprio paese. Un progetto che si è realizzato grazie anche alla collaborazione di Feel Rouge, principale promotore della squadra in tutto il territorio e veicolo importante per rilanciare dal punto di vista mediatico questo sport a Carini, zona proficua dal punto imprenditoriale. La spinta al progetto l’ha data anche il sindaco di Carini, Gaetano La Fata: “Ho sempre seguito con passione la pallavolo – spiega La Fata - inoltre ho un figlio di 15 anni che pratica questo sport . Così quando mi sono incontrato con l’allenatore Enzo D’Accardi che ha chiesto il mio contributo personale e quello dell’amministrazione comunale per far rifiorire la tradizione pallavolistica a Carini non ho avuto dubbi. Significava dare la possibilità a tanti ragazzi di praticare questo sport in paese. La squadra usufruisce di una struttura comunale, una palestra scolastica non utilizzata dalle società sportive che stiamo ultimando con l’adeguamento dei servizi secondo le norme Coni e la sistemazione esterna dell’impianto che fino ad oggi non ha permesso di ospitare pubblico per motivi di sicurezza”. Il sindaco ha assicurato che l’impegno per rilanciare la pallavolo a Carini non si fermerà qui. “Questo sport per 25 anni è stato alla ribalta, oggi è giusto che si faccia rifiorire questa tradizione. Abbiamo già finanziato la società con dei contributi pubblici e credo che non mancheranno quelli privati degli sponsor per rilanciare l’attività nel territorio”. Ad allestire la squadra e a dirigere le fila del gruppo ci saranno il Direttore Sportivo Marcello Valenti e l’allenatore Enzo D’Accardi, coppia consolidata che vanta trascorsi di tutto rispetto, tra promozioni e finali nazionali giovanili. “L’obiettivo – dice D’Accardi - è crescere e puntare anche su un vivaio di 35 ragazzini; con loro cercheremo di rafforzare l’organico, che è comunque già abbastanza competitivo ma sopratutto cercheremo di rilanciare la pallavolo nel comprensorio”. D’Accardi ed il presidente Salvo Russo sono ambiziosi e, senza mezze misure, puntano in alto. “Ci teniamo a disputare un buon campionato e a centrare la promozione – affermano – anche se questo vuol dire arrivare primi tra le sedici partecipanti dei due gironi della Sicilia occidentale, credo che ci siano delle buone possibilità per il Feel Rouge Volley Carini”.


Classe Ruolo

FOCUS ON

1 NASTA Gabriele 1976 - centrale 2 SCUDERI Davide 1980 - libero 3 LAPUNZINA Toni 1979 - centrale 4 CUTI Giuseppe 1976 - centrale 5 MUCEO Fabio 1970 - pallegg. 6 MARTINEZ Gianluca 1977 - centrale 7 ODDO Giorgio 1977 - opposto 8 DI BLASI Alessio 1983 - centrale 9 TOMASINO Antonio 1978 - schiacc. 10 SPEZIALE Lorenzo 1987 - schiacc. 11 MINNONE Eugenio 1970 - schiacc. 12 CHIAVETTA Ennio 1981 - pallegg. 13 AMATO Giovanni 1972 - opposto 14 MAZZOLA Gianluca 1980 - centrale 17 LA FATA Francesco 1992 - schiacc. 1° Allenatore D’ACCARDI Enzo 2° Allenatore AMATO Vito Preparatore TICLI Massimo Presidente RUSSO Salvatore Amministratore PALAZZOLO Rosolino Direttore Sportivo VALENTI Marcello Relazioni Esterne LOMBARDO Marco Sede Sociale Contatti

via Lampedusa, 2 90044 Carini (Pa)

e-mail volleyteamcarini@libero.it tel 320 6407313

The Team – this year playing in the second division championship - was set up by a large group of people who love volleyball in Villagrazia di Carini.The project is supported by some business and institutional activities – and by FeelRouge, which supports the team with its media. The first team’s supporter is the mayor himself, Gaetano La Fata who says: “I love volleyball and when Enzo D’Accardi – a well experienced volleyball coach – involved me in the project, I promised I’d find good facilities for training which are already under restoration”. The main goal now is to have 35 children willing to commit themselves in order to approach the first division with 4 sides.

di nadia la malfa

Nr Nome

VOLLEY TEAM CARINI

VOLLEY TEAM CARINI Una fuerte pasión por el volley ball, las ganas de relanzar este deporte en Villagrazia di Carini y un mix de sinergias institucionales y emprendedoras que han permitido llevar a cabo la empresa. Ahí está el Team Volley Carini, que este año diputará el campeonato de tercera división de volley ball. Un proyecto que se ha llevado a cabo también gracias a la colaboración de Feel Rouge, principal promotor del equipo en todo el territorio y vehículo importante desde un punto de vista mediático. El entrenador será Enzo D’Accardi, que goza de una carrera de todo respecto. El objetivo es crecer y puntar hacia un semillero de 35 chicos para reforzar un orgánico ya de por sí bastante competitivo.

il Presidente Russo, il Sindaco di Carini La Fata, l’allenatore D’Accardi e il D.S. Valenti

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FEEL ROUGE VOLLEY CARINI 2007/2008


FEEL ROUGE CALCIO A 5

Una Nuova Sfida

Hanno sfiorato la promozione nel campionato d’esordio dell’anno scorso ma per questa stagione i ragazzi di Feel Rouge calcio a 5, la squadra che milita nel campionato di serie D, sono intenzionati a centrare l’obiettivo. Impresa potenzialmente raggiungibile visto che il presidente ha pensato di rafforzare l’organico con innesti talentuosi, che possono fare la differenza, anche se l’inizio non è stato dei migliori ed è costato il posto all’allenatore Massimo Rappa, che pure è un veterano nel calcio a 5, con un passato glorioso alle spalle, di militanza in serie A e protagonista della storica promozione del Corleone dalla serie D alla B. Un bilancio, quello dell’anno scorso, decisamente soddisfacente, dove il gruppo di 15 atleti, nonostante il corposo numero di infortuni che ha quasi decimato la squadra, è riuscito ad arrivare a disputare la prima fase dei play off per poi essere eliminati. Esordio quindi positivo, che è andato oltre ogni più rosea aspettativa, come conferma il presidente, Liborio Guida Rutilio, ex arbitro di calcio di serie C1 e direttore di gara di una delle partite storiche del Palermo Calcio, quella contro l’Atletico Mineiro, la prima partita dei rosanero dopo la radiazione dell’85-86. “L’anno scorso siamo stati penalizzati dalla mancanza d’esperienza dei giovani atleti ma quest’anno ci sono tutti gli ingredienti vincenti per raggiungere l’impresa. Siamo i superfavoriti, certo sarà dura perché il livello delle squadre è qualitativamente più elevato e sono rientrate squadre che hanno un passato glorioso alle spalle, di militanza in serie B, come il Big Sport Palermo, ma sono convinto che possiamo comunque competere per un campionato di vertice”. Stimolato dal successo che ha riscosso la squadra, il presidente ha deciso di proseguire l’avventura e addirittura di creare anche il settore Juniores, allestendo un organico di ragazzi dai 13 ai 18 anni che disputeranno il campionato juniores regionale. “Ho voluto fortemente investire anche sul settore giovanile: abbiamo coinvolto i ragazzi del rione Uditore di Palermo per dare loro la possibilità di coltivare la passione per il calcio, togliendoli dalla strada e facendoli allenare sul campo della parrocchia dell’Uditore. La gestione tecnica dell’organico è affidata a Salvatore Ruisi e sono sicuro che da questo vivaio emergeranno talenti utili per rafforzare la rosa della prima squadra”. Ambizioso anche sugli obiettivi degli Juniores. “Vogliamo arrivare alla fase finale per la disputa dello scudetto regionale e passare poi anche alla fase nazionale”.

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il pivot Nicolicchia, il Presidente Guida Rutilio e il figlio Rino, centrale difensivo


di nadia la malfa

FOCUS ON

Nr Nome

Classe Ruolo

14 ALAGNA Valerio 1986 - esterno 8 ALEO Cosimo     1986 - esterno 7 BATTAGLIA Salvatore 1983 - esterno 18 CALDERONE Davide 1986 - pivot 24 CARUSO Claudio 1987 - portiere 3 COSTA Saverio 1983 - esterno 15 CRISCI Marco           1986 - dif. est. 36 DI SALVO Ignazio 1974 - portiere 22 GUIDA RUTILIO Rino 1984 - centrale 1 IMBURGIA Aurelio 1986 - portiere 13 LATINO Antonio 1978 - centrale 10 NICOLICCHIA Tommaso 1984 - pivot 5 OLIVERI Walter 1982 - centrale 9 PANZAVECCHIA L. 1987 - pivot 12 PLANETA Gabriele 1986 - portiere 2 TUZZOLINO Gabriele 1987 - esterno 4 VARRICA Adriano 1982 - esterno

Presidente: GUIDA RUTILIO Liborio Vicepresidente VALENTI Carlo Sede sociale Contatti

via Aquileia, 34/d Palermo

e-mail rinoguida@libero.it Tel. 3394175904

SIDE-A-FIVE SOCCER Last year Feel Rouge side-a-five soccer team came close to the promotion, but this year it is well determined to win it and pass to the First Division. The president has reinforced the team with new strong players and has employed a great coach, Massimo Rappa. The president - Liborio Guida Rutilio - says: “The competition is quite hard, as now we have to compete with strong teams such as Big Sport Palermo, but I’m sure we’ll manage!” This year Feel Rouge also sponsors a Juniores division formed by 13-18 year old players from the Uditore district and coached by Salvatore Ruisi, aiming to keep these children out of the street. The main goal is to win the regional shield and pass to the national championship.

FUTBOL A 5 Después de haber rozado la promoción el año pasado, en esta temporada los chicos de Feel Rouge fútbol A 5, tienen la intención de centrar el objetivo y llegar en segunda división. El presidente ha reforzado el orgánico con nuevos fichajes que pueden hacer la diferencia y ha confiado la guía técnica a un entrenador excepcional, Massimo Rappa. El presidente, Liborio Guida Rutilio, ex árbitro de fútbol de tercera división, está convencido que a pesar de adversarios fuertes y expertos el equipo puede de todas maneras competir para un campeonato de auge. Salvatore Ruisi cuida la gestión técnica del orgánico.

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FEEL ROUGE CALCIO A 5 2007/2008


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Il benessere dell’equilibrio

di alessandra traina

PILATES

fotografie di Massimo Barbanera

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Nell’uso moderno del termine, parafrasando la locuzione latina di Giovenale, per aver sane le facoltà dell’anima, bisogna aver sane anche quelle del corpo. Per gli amanti del benessere psico-fisico che sono ancora alla ricerca di una ginnastica che permetta di dimagrire con piacere ed avere un corpo in perfetta forma e salute, consigliamo di provare il metodo Pilates, una disciplina che, impegnando in modo attivo anche la mente, rende armoniosa la postura ed elegante il portamento. Già dalle prime sedute si potranno notare i positivi cambiamenti, ma trasformando questa ginnastica in uno stile di vita vero e proprio, si constaterà un benessere totale e duraturo nel tempo. Il pilates può essere praticato a tutte le età, anche in gravidanza, perché aiuta a concentrarsi sulla respirazione e sul lavoro degli addominali, e nelle terapie riabilitative perché migliora il controllo e la precisione dei movimenti; è altresì indicato nella terza età in quanto rallenta il processo di invecchiamento allungando i muscoli e rinforzandone il tono, rendendo il corpo più flessibile e coordinato. Ad oggi sono oltre 300 mila gli italiani che scelgono il Pilates e gli allievi continuano ad aumentare registrando un vero e proprio record di iscrizioni in tutte le palestre del Paese; tutto ciò perché cresce sempre di più la voglia di sentirsi in forma. A Palermo sono circa 30 le associazioni sportive che hanno inglobato il Pilates tra le proprie discipline con una media di quasi 400-500 adepti. Sono molti anche gli istruttori, ma chi desidera iscriversi ai corsi è bene che si informi sulla loro preparazione e sul numero dei partecipanti: è infatti estremamente importante il “modo” in cui si svolgono gli esercizi, occorre essere seguiti attentamente da un professionista che guidi verso la giusta percezione mentale di come il proprio corpo si sta muovendo. Per un’ora vi ritroverete immersi così in una rilassante atmosfera, avvolti da una gradevole musica new age di sottofondo. Gli oltre cinquecento esercizi del pilates, sia a corpo libero, sia con attrezzi, si sviluppano attraverso livelli di apprendimento personalizzati rendendo il carico dell’esercizio più graduale; i principianti infatti, riusciranno a portare a termine solo tre quarti dell’ esercizio proposto dal teacher per poi aumentare la resistenza di volta in volta; si utilizzano materassini, grandi palle di gomma, bastoni ed elastici e ai livelli più avanzati vere e proprie macchine.


C’è un’interazione tra danza, ginnastica dolce, addominali, stretching e tecniche yoga e gli esercizi che possono essere svolti in posizione eretta, distesa o seduta, sono talmente vari da non risultare mai noiosi. Le fondamentali differenze con altri tipi di ginnastica da palestra, stanno nel fatto di mancare della tipica monotonia e ripetitività e nel mettere in movimento tutte le fasce muscolari rispettando le simmetrie; in più non si tratta di meri gesti meccanici miranti a riscaldare i muscoli, ma c’è un attivo coinvolgimento della mente nel modo di condurre l’esercizio e quindi si acquisisce piena consapevolezza del proprio corpo, coordinando anche la respirazione con i movimenti. Questa nuova tendenza del fitness ha appassionato i divi di Hollywood tra cui Madonna e Sharon Stone, ma anche molti personaggi dello spettacolo nostrano, tra cui Carmen Consoli e Alessia Marcuzzi. Con il Pilates i dolori articolari diminuiranno, la stabilità risulterà migliorata e le tensioni alleviate e al contempo avrete braccia toniche, gambe snelle, glutei sodi e ventre piatto; ovviamente per migliori risultati bisognerà associare un regime alimentare equilibrato, ma vietato rinunciare ogni tanto, a qualche peccato di gola! A Palermo insegnanti abilitati presso Agorà Club in via P. Federico 75, tel. 091303431; Centro Starbene in v.le delle Alpi 103/109 tel. 091519310 e Centro Fitness “Paradisea” di p.zza Castelnuovo 26/c tel. 091333719

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Emanuel Vetro, Istruttore abilitato Pilates


Da bambino malaticcio ed affetto da rachitismo a giovane forte e snello che posa da modello per disegni di anatomia. Joseph Pilates decise giovanissimo di non rassegnarsi al corpo che la natura gli aveva dato e, malgrado la salute cagionevole, l’asma e le febbri reumatiche riuscì a superare l’assoluta inadeguatezza del suo fisico ed a costruirsi un corpo forte ed elegante. Perché Pilates è armonia e coordinamento, non accumulo di massa muscolare: Potrebbe sorprendere ancora di più sapere dove quando e perché Joseph ebbe modo di studiare e definire il suo metodo: nell’infermeria di un campo di internamento, lui tedesco, nel Lancashire e in seguito nell’isola di Man, durante il primo conflitto mondiale Allo scopo di aiutare alla riabilitazione motoria feriti e convalescenti dai corpi offesi, progettò attrezzi e modificò i loro letti realizzando vere e proprie macchine per l’esercizio fisico. A guerra finita, negli Stati Uniti perfezionò il suo metodo e divenne riferimento per danzatori, ginnasti ed atleti. Gaetano Salvaggio

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FOCUS ON

UN PO’ DI STORIA


PILATES Pilates is a new sport which trains your mind as well as your posture and body. This sport is good for all people at all ages – even for pregnant women – because it helps you to concentrate on breathing and abdominal muscles. It’s also recommended in rehabilitation because it helps your movement control, and for elder people because stretches and strengthens muscles. In Palermo there are about 30 sport associations which include Pilates among their sports and almost 400-500 trainees. If you want to subscribe to one of these associations, ask information on training and number of trainees: there are more than 500 exercises that must be customized. Pilates is a mix of dancing, soft gym, stretching, yoga and other floor exercises, using mats, balls, sticks and elastic bands. Many Hollywood VIPs – such as Madonna, Sharon Stone and Jodie Foster – and Italian stars – such as Carmen Consoli, Paola Perego and Alessia Marcuzzi enjoy Pilates. By the way, if you want toget the best of it, you’d better associate a good balanced diet.

PILATES El método Pilates es una disciplina gímnica que, empeñando en modo activo la mente, da armonía a la postura y elegancia al porte. El Pilates puede ser practicado a todas las edades, incluso durante el embrazo, porque ayuda a concentrase sobre la respiración y sobre el esfuerzo de los abdominales, y en las terapias rehabilitativas porque mejora el control y la precisión de los movimientos. En efecto es importante la “manera” como se realizan los ejercicios, que son más de 500, sea a cuerpo libre que con aparatos y se desarrollan por niveles de aprendizaje personalizados. Se usan colchonetas, grandes pelotas de goma, palos y elásticos y en los niveles más avanzados verdaderos aparatos. Existe una interacción entre danza, gimnasia dulce, abdominales, stretching y técnicas de yoga y los ejercicios que se pueden realizar estando derechos, estirados o sentados, son tan variados que no resultan nunca aburridos. No es una casualidad que la nueva tendencia del fitness haya apasionado a divas de Hollywood como Madonna, Sharon Stone, Jodie Foster. Obviamente para conseguir los mejores resultados es necesario asociar una alimentación equilibrada.

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AG GROUP

Muoversi in Sicilia Informazione pubblicitaria

Sei aziende e una sola filosofia: offrire agli operatori turistici il massimo in fatto di completezza e professionalità, un sistema vincente che fa di AG Group un punto di riferimento sicuro per tutti i professionisti del turismo. “Abbiamo scelto di incrementare il numero delle nostre aziende costruendo con loro un legame solido” afferma Maurizio Giordano, General Manager dell’AG Group, per comprendere le esigenze del cliente e trasformarle in una formula operativa completa ai massimi standard qualitativi. E per una clientela qualificata AG Group ha deciso di diversificare i propri prodotti, creando una serie di ditte collegate, specializzate in singoli settori. Si parte dall’Autoservizi Giordano, l’impresa madre relativamente al noleggio, che da oltre 40 anni è capace di soddisfare turisti, uomini d’affari o semplici escursionisti grazie al noleggio di bus, minibus, van e vetture per lunghi o brevi viaggi, escursioni o tours, meeting o congressi il tutto in piena comodità e massima sicurezza con rigorosi e periodici controlli tecnici. La flotta a disposizione è composta da 16 bus, 5 mini bus, 3 van e 6 vetture. Quindi, la Sol Bus, azienda rilevata nel 2003 che, aggiunge ai mezzi aziendali 5 pullman dotati di tutte le tecnologie più avanzate al fine di offrire il “tempo viaggio”, come momento di svago, di studio o di briefing. L’evoluzione della specie. Per coprire tutte le bellezze della nostra terra e accogliere così le richieste di un più ampio numero di turisti,

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è nato Fag Bus Operator che si occupa della Sicilia Orientale, ha sede a Catania e si riferisce dunque essenzialmente ad ogni agenzia che fa scalo all’aeroporto di Fontanarossa. La flotta che si aggiunge a quella già esistente è composta da 7 bus, 2 mini bus, 2 van e 4 vetture. Le destinazioni più comuni, Taormina, Siracusa, l’Etna, le isole Eolie, sono raggiungibili tutte con mezzi aggiornati, dotati di ogni comfort e delle più moderne soluzioni tecnologiche. Autolinee Giordano è invece la più vecchia impresa del gruppo, quella da cui è partita l’avventura imprenditoriale della famiglia Giordano, che cura il servizio di trasporto urbano di una delle zone più affascinanti della Sicilia, l’ampio territorio del comune di Monreale. Specializzato nell’incoming, sorta con il preciso obiettivo di far conoscere ed amare una nuova Sicilia, ecco Verdesicilia tour operator che offre assistenza a turisti e tour operator che cerchino un partner sicuro. Garantito ogni tipo di supporto logistico, alberghi e ristoranti, bus con guida o tour chiavi in mano. Il desiderio è quello di condurre il viaggiatore verso mete inconsuete della nostra terra dove arte, storia e natura si sposino in perfetta armonia. Infine, Fly & Visit tour, la nostra divisione eventi, specializzata in idee ed iniziative per congressi e meeting aziendali da realizzarsi nella nostra isola, in grado di supportare il cliente con estrema professionalità. Una bella squadra, quella di AG Group, completa ed efficiente per l’intera gamma del settore.


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fotografie di Massimo Barbanera


AG Group is a group of six companies with one single goal: professionalism and high-standard services for companies and people involved in tour operating. Maurizio Giordano – AG group’s owner – has decided to diversify his original company into a network of companies specialized in the many different tourist fields: Autoservizi Giordano for coach, van and private car rental, for your day trips, longer tours or meeting transfers; Sol Bus - with its 5 high-tech full comfort coaches - allows you to exploit your driving time at the best using it for entertainment, studying or doing your briefings; Fag Bus Operator organizes tours to the most exciting areas and resorts located in Eastern Sicily, such as Taormina, Siracusa, Mount Etna – the mighty volcano - and the Aeolian isles; Autolinee Giordano runs transfers within Monreale area; Verdesicilia tour operator is specialized in incoming tours to the many and most unusual spots in Sicily; Fly & Visit Tour is specialized in the organization of events, congresses, business meetings and workshops.

AG GROUP Seis empresas y una sola filosofía: ofrecer a los operadores turísticos lo máximo por lo que concierne integridad y profesionalidad. AG Group de Maurizio Giordano ha decidido diversificar los propios servicios, creando una serie de empresas colegadas, especializadas en cada uno de los sectores. Autoservizi Giordano que ofrece el alquiler de autobuses, minibuses, van y coches para largos o breves viajes, excursiones o tours, convenciones o congresos. Así la Sol Bus, con otros cinco autocares dotados con todas las tecnologías más avanzadas para poder ofrecer el “tiempo viaje”, como un momento de entretenimiento, de estudio o de briefing. Para cubrir todas las bellezas de nuestra tierra ha nacido Fag Bus Operator que se ocupa de la Sicilia oriental, tiene la sede en Catania y garantiza destinaciones como Taormina, Siracusa, el Etna, las islas Eolie. Autolinee Giordano cuida una de las zonas más fascinantes de Sicilia, el ancho territorio de la comunidad de Monreale. Especializada en el incoming, fundada con el preciso objetivo de hacer conocer y amar una nueva Sicilia, he aquí Verdesicilia tour operator, que llevará al viajante hacia metas insólitas de la isla. Por último, Fly & Visit Tour, nuestra división de servicios de eventos, especializada en ideas e iniciativas para congresos y convenciones para las empresas.

AG GROUP Via Mulini, 25 90046 Monreale (Palermo) Tel +39 091 6403441 Fax +39 091 6407577 www.aggroup.it

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AG GROUP


STADIO DELLE PALME

Un Gioiello da custodire

Lo stadio delle Palme è di nuovo dei palermitani. Ed è tornato con uno stile ed un nome tutti nuovi. A distanza di 51 anni, infatti, della sua costruzione si chiamerà stadio delle Palme “Vito Schifani”, in memoria dell’agente di scorta del giudice Giovanni Falcone ed apprezzato atleta (specializzato sulla distanza dei 400 metri), ucciso nella strage di Capaci del 23 maggio 1992. Dopo quasi un anno di lavori per la sua ristrutturazione, lo storico e prestigioso impianto di via del Fante ha riaperto i battenti il 29 settembre scorso, in occasione dei Campionati Italiani di atletica leggera per società - Finale A oro “Memorial Carlo Spada”, che hanno segnato il ritorno a Palermo

dell’atletica ad altissimo livello. Tante le stelle dell’atletica nazionale presenti, da Andrew Howe, primatista italiano e vicecampione del mondo nel salto in lungo, a Magdelin Martinez, protagonista nel salto triplo negli ultimi campionati mondiali. Una manifestazione che ha suscitato grande apprezzamento da parte di tutte personalità intervenute. Grande l’encomio espresso dal presidente della Federazione italiana atletica leggera, Franco Arese, per un impianto efficiente, accogliente ed in linea con gli standard fissati dalla Fidal. Da oggi, quindi, gli atleti ed i praticanti palermitani riavranno a disposizione questo tempio dell’atletica, per troppo tempo rimasto abbandonato, e la speranza è che l‘impianto,

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fotografie di Massimo Barbanera


di Valentina Furgiuele interamente ristrutturato e rinnovato, sia mantenuto sempre in ottime condizioni. È Alessandro Anello, assessore allo Sport del comune di Palermo a garantire l’impegno. “ Risolti i problemi di inefficienza strutturale, dovuti alla necessità di lavori di adeguamento e restituito un impianto come nuovo è nell’interesse dell’amministrazione comunale prestare la .cura e la manutenzione necessari. Già programmata, anche, la dotazione di arredi adeguati agli spogliatoi ”, sottolinea l’assessore, come richiesto da più parti. La ristrutturazione dello stadio delle Palme rientra in un più ampio progetto di interventi per il rifacimento di alcuni impianti della città. “ Nel piano di programmazione della nuova amministrazione comunale testimonia l’assessore - è previsto il rilancio dell’attività sportiva attraverso il recupero di diverse strutture, come già avvenuto con l’adeguamento dello stadio Renzo Barbera, primo e fra i pochi in Italia a rispettare le nuove norme sulla sicurezza ”. INFO STADIO DELLE PALME Viale del Fante, Palermo Tel/Fax +39 091526338

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orari apertura lun/sab 07.00 - 20.00 dom 07.00 - 13.00


Stadium “delle Palme” The Stadio delle Palme is back to its people with a new name and with new facilities. Recently resto red, it has been dedicated to Vito Schifani – the young athlete and body guard who was killed along with the judge Giovanni Falcone by the mafia on May 23 1992. The restoration lasted one year, and last September 29 it was inaugurated in association with the Athletics Italian Championship. Among the many famous athletes taking part in the event, we mention Andrew Howe - the holder of the world long jump record and world vice-champion - and Magdelin Martinez, a worldclass triples jumper who participated in the last world championships. Athletes and sport lovers have now a place where they can train in Palermo, and we hope that it will be well maintained. INFO STADIO DELLE PALME Viale del Fante, Palermo Tel/Fax +39 091526338 opening mon/sat 07.00 am - 08.00 pm sun 07.00 am - 01.00 pm

Stadio “delle Palme” El Stadio delle Palme es de nuevo palermitano, y ha vuelto con un estilo y un nombre totalmente nuevos. A distancia de 51 años, en efecto, de su construcción se llamará Stadio delle Palme “ Vito Schifani”, en memoria del agente de la escolta del juez Giovanni Falcone y apreciado atleta asesinado en el estrago de Capaci. Después de casi un año de obras para su reconstrucción, la estructura ha vuelto a abrir las puertas el 29 de septiembre pasado, en ocasión de los Campeonatos italianos de atlética ligera. Tantas las estrellas de la atlética nacional presentes, desde Andrew Howe, vicecampeón del mundo en salto de longitud, a Magdelin Martinez, protagonista en el salto triple en los últimos campeonatos mundiales. A partir de ahora, por lo tanto, los atletas y los practicantes palermitanos podrán tener nuevamente a disposición este templo de la atlética, por demasiado tiempo abandonado. INFO STADIO DELLE PALME Viale del Fante, Palermo Tel/Fax +39 091526338 Horarios de abertura lun/sab 07.00 am - 08.00 pm dom 07.00 am - 01.00 pm

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MONDANITà

A Palermo ora Exè

Il signore degli alberghi apre un bar a Palermo. Francesco B. Caltagirone dopo aver acquistato, ristrutturato e rilanciato l’hotel Villa Igiea, il Delle Palme e l’Excelsior punta adesso a conquistare i palermitani, soprattutto i più giovani. Come? Con Exè. Un bar dall’atmosfera sofisticata in cui è anche possibile cenare. Alla prima apertura del locale in Via Marchese Ugo c’erano proprio tutti. Volti noti della Tv come i giornalisti Rai Roberto Gueli e Rosa Ricciardi ed il comico Sasà Salvaggio. I rampolli di alcune fra le più blasonate famiglie nobiliari siciliane, politici, imprenditori, editori, prefetto, questore e giovani, soprattutto tanti giovani. A fare gli onori di casa c’era un Gaetano B. Caltagirone in forma smagliante. Il ventinovenne figlio del noto imprenditore romano ha la responsabilità dell’intero settore alberghiero del gruppo. “ L’idea di aprire questo bar – afferma Gaetano B. Caltagirone – nasce dalla necessità di creare un punto di ritrovo per i palermitani. Un posto dove sia possibile stare insieme agli amici per bere qualcosa e chiacchierare. Un luogo dove sia anche possibile ritrovarsi per incontri di lavoro. Ecco perché stiamo ponendo particolare attenzione alla cucina ”. La proposta di Exè prevede piatti tipici della tradizione siciliana ma rielaborati in chiave innovativa. Ecco allora che lo chef Antonino Chifari propone il carpaccio di tonno aromatizzato da una deliziosa salsa wasabi. Il riso arborio si sposa con il gambero di Mazara e il lardo di colonnata. E ancora kebab di maiale, tapas, cous cous, sandwich e cremolose. Tentazioni illustrate ai clienti dal maitre Giuseppe Buttacavoli insieme al menu a degustazione. Exè, ospitato al pian terreno dell’hotel Excelsior, rappresenta quindi un nuovo modo di stare a tavola. Particolarmente curata è poi la selezione di vini e, soprattutto, dei cocktail proposti dal barman Raymond Jannu. Tutto sotto l’attenta e costante supervisione del direttore Giovanni Sapienza e dell’area manager Gastone Di Domenico.

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di chiara riggi The lord of the hotels – the Roman business man Francesco B. Caltagirone - who has re-launched some of the best hotels in Palermo, such as Villa Igiea, Grand Hotel des les Palmes and Excelsior, has just opened a new sophisticated pub/restaurant – Exè – dedicated to the local youth but also to those who love chic venues. The opening night was hosted by his radiant 29 year old son - Gaetano B. Caltagirone - who is also responsible for the hotels management. He says that this is the right place to meet friends for a drink or an exclusive meal. At Exè - located at the ground floor of the Excelsior Hotel in Via Marchese Ugo, not far from Politeama square - you can enjoy the best revised typical Sicilian cuisine. Do not miss its excellent selection of wines and cocktails.

EXè El señor de los hoteles abre un bar en Palermo. Francesco B. Caltagirone después de haber comprado y relanzado el hotel Villa Igea, el Delle Palme y el Excelsior ahora mira conquistar a los palermitanos, sobretodo a los más jóvenes con Exè: un bar con una atmósfera sofisticada donde también es posible cenar. A la inauguración del local, en la calle Marchese Ugo, vino a hacer los honores de casa Gaetano B. Caltagirone, el hijo de veintinueve años del conocido empresario romano es responsable del entero sector hotelero del grupo. “La idea de abrir este bar – afirma Gaetano B. Caltagirone – nace de la necesidad de crear un punto de encuentro para los palermitanos. Un lugar donde sea posible estar junto a los amigos para tomar algo y conversar”. La propuesta de Exè prevee platos típicos de la tradición siciliana pero elaborados en clave innovadora. Exè, alojado en la planta baja del hotel Excelsior, representa pues una nueva manera de estar en la mesa.

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EXè


PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO

Modello di Buon Governo

Informazione pubblicitaria

La buona amministrazione, un progetto di sviluppo concreto e organico, un lavoro quotidiano che guarda al futuro si mettono in mostra durante la Festa della Provincia. Così la decima edizione non è soltanto un momento celebrativo ma la sintesi perfetta di un modello di governo che ha saputo “guardare” in ogni direzione ma con il timone sempre fermo in direzione della crescita sociale della provincia. “Siamo soddisfatti - sottolinea il Presidente della Provincia, Francesco Musotto - perchè consapevoli di avere sempre interpretato le esigenze del territorio, facendo nostre le istanze provenienti dai Comuni”. La riapertura del settecentesco Palazzo Jung che ha ospitato le manifestazioni istituzionali e una serie di concerti ma soprattutto una grande mostra su Giuseppe Garibaldi sono solo gli ultimi tasselli di una lunga operazione. Il restauro dell’orto botanico, dello splendido Palazzo Sant’Elia trasformato in sede museale, l’acquisto del Palazzo delle Ferrovie dove si sono trasferite alcune direzioni dell’Ente. Operazioni di restauro e recupero in alcuni casi, di sistemazione logistica

in altri, che hanno il comune denominatore di contribuire in modo massiccio e organico al recupero urbanistico di un intero quartiere storico della città. E in questo quadro, proprio durante “Provincia in Festa” la Giunta guidata da Francesco Musotto ha guardato concretamente alle nuove tecnologie. In occasione della cinque giorni di musica “Agorà Contemporanea”, Piazza Magione è diventata anche una piazza virtuale con un collegamento Internet wireless, cioè senza fili, lasciato definitivamente operativo al servizio della città. “Una maniera – sottolinea il presidente Musotto - per lasciare un segno concreto al capoluogo siciliano dell’impegno profuso in questi anni in chiave di modernità e innovazione in un campo essenziale per stabilire un contatto reale con la nostra comunità”. Le operazioni di recupero di luoghi, opere d’arte, bellezze ambientali sono state decine in tutti gli 82 comuni della provincia. Un impegno che nel contempo si è sviluppato anche sul fronte delle nuove tecnologie con la creazione degli anelli telematici e il progetto di e-government “Panta Rei”.

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Carmen Consoli si esibisce a Piazza Magione


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Il Presidente Musotto sul palco assieme a Gigi D’Alessio


La Festa ha anche ospitato l’apertura di una serie di cantieri per la realizzazione dei tetti fotovoltaici in numerosi edifici scolastici e l’inaugurazione dell’auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale “Francesco Crispi” totalmente ristrutturato. “ Eventi – continua Musotto – che rappresentano il nostro costante impegno in due settori di enorme importanza: quello della scuola e quello dell’ambiente legato alle risorse di energia non inquinanti. Due modi diversi per amministrare la cosa pubblica guardando al futuro, alle nuove generazioni, allo sviluppo sostenibile del territorio ”. La Provincia in questi ultimi anni ha attuato con risorse proprie un programma di ristrutturazione e adeguamento alle nuove norme di tutti gli edifici scolastici di sua competenza che pochi Enti in Italia possono vantare e ha ridotto notevolmente le spese per gli affitti di locali scolastici. Un’operazione complessa anche la creazione di nuove scuole, sopratutto a Palermo dove vi è una cronica carenza di terreni dove insediare nuovi poli didattici. Un esempio concreto in tal senso è l’ex centro di smistamento delle Poste di Brancaccio, acquistato con una spesa di 3 milioni e 700 mila euro. Sarà trasformato in un vero e proprio Campus scolastico con aule, laboratori, biblioteca, auditorium, impianti sportivi ma anche un centro al servizio di un quartiere che ha urgente necessità di essere riqualificato e di trovare al suo interno punti di aggregazione e strutture all’avanguardia. “Si tratta di un’operazione di grande importanza – sottolinea il presidente Musotto – non solo perché ci dà la possibilità di realizzare un nuovo istituto scolastico moderno e confortevole in una zona della città che ha urgente bisogno di nuove scuole. Con la riconversione del Centro delle Poste, infatti, daremo a Brancaccio una serie di strutture al servizio del quartiere ma anche dell’intera città. Biblioteca, aula magna, impianti sportivi che possono diventare un importante centro di aggregazione per i giovani, contribuiranno a cambiare il futuro di un quartiere. E’ anche un intervento di miglioramento estetico che ha una grande valenza culturale”. Sul fronte dell’ambiente e dell’energia la Provincia di Palermo è in assoluto all’avanguardia. Prima l’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica realizzato dalla Provincia al centro direzionale di via San Lorenzo. Poi gli impianti per numerosi istituti superiori del territorio: “ Il programma della Provincia per l’energia alternativa – spiega Musotto – riguarda tutto il patrimonio immobiliare di proprietà dell’Ente: gli istituti superiori, gli impianti sportivi di Bagheria, Cefalù e Caltavuturo, le aree artigiani attrezzate. In particolare sono già pronti i progetti per l’ex palazzo delle Poste di Brancaccio e l’ex palazzo delle Ferrovie di via Roma, recentemente acquistati”

Palazzo Sant’Elia

contenuti e titoli dei servizi a cura dell’Ufficio Stampa della Provincia Regionale di Palermo

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Chiostro del Duomo di Cefalù


Successful administration, factual projects and fast progress of daily activities are the first items on the agenda of the 10t h Festa della Provincia (the Province Festival). Amo ng the many events in the program: the opening of the 18th centur y Palazzo Jung housing important institutional events and the exhibition on Giuseppe Garibaldi, the restoration of the Botanical Garden, the wonderful Palazzo Sant’Elia (which is now a museum) and the opening of the newly bought Palazzo delle Ferrovie. Some space has been given to new technologies, and now in Piazza Magione there is a permanent wireless Internet connection, available for those who need it. The Province Bureau has also restored some of the many works of art and preser ved some of the many woods spots spread in the 82 towns surrounding Palermo. Great attention has also been dedicated to its school premises, which have been conformed to European standards. A good example is the former Brancaccio mail sorting office which has now been turned into a school campus, extremely important in a degraded district lacking of meeting venues. Last but not least, the bureau has opened a new photovoltaic plan in Via San Lorenzo.

Il Loggiato San Bartolomeo

FESTA DELLA PROVINCIA La buena administración, un proyecto de desarrollo concreto y orgánico, un trabajo cotidiano que mira hacia el futuro se ponen en muestra durante la “Festa della Provincia”. Así la décima edición no es sólo un momento conmemorativo sino la síntesis perfecta de un modelo de gobierno que ha sabido “mirar” en todas las direcciones pero con el timón siempre firme hacia el desarrollo social de la provincia. Entre las iniciativas principales, la re abertura del Palazzo Jung del setecientos que ha acogido manifestaciones institucionales y una gran muestra sobre Giuseppe Garibaldi; la restauración del “Orto Botanico”, del espléndido Palazzo Sant’Elia transformado en sede museal, la compra del Edifico de las donde se han transferido algunas direcciones del Ente. Durante la “Provincia in Festa” la Junta dirigida por Francesco Musotto ha puntado concretamente hacia nuevas tecnologías. En ocasión de los cinco días de música “Agorà Contemporanea”, Piazza Magione se ha convertido en una plaza virtual con conexión Internet wireless, que se ha mantenido operativo en modo definitivo al servicio de la ciudad. El Ente ha actuado con medios propios un programa de restructuración y adecuación a las nuevas normas de todos los edificios escolásticos de su competencia. En el campo del ambiente y de la energía la Provincia de Palermo ha tenido presente antes de todo la inauguración de la estructura fotovoltaica para la producción de energía eléctrica.

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FESTA DELLA PROVINCIA


il Presidente Musotto all’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico della sede di via S.Lorenzo

FOCUS ON

IL NUOVO CORSO delle ACQUE POTABILI Inizia la sua attività Acque Potabili Siciliane Spa, la società del Gruppo Acque Potabili che gestisce il servizio idrico integrato negli 82 comuni della provincia. Presidente di APS è Nicola Piazza, l’amministratore delegato è Lorenzo Serra. Nel mese di settembre la società è diventata pienamente operativa prendendo in gestione il servizio idrico dei primi 27 comuni, quelli fino ad oggi gestiti dall’Eas. La società si è aggiudicata la gara pubblica per la gestione di reti idriche, invasi, acque reflue, sistemi di depurazione nell’Ambito Territoriale Ottimale (Ato) 1 Palermo. I comuni che da questo momento passano sotto la competenza di Aps Spa sono Alia, Alimena, Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Camporeale, Casteldaccia, Cefalà Diana, Chiusa Sclafani, Ficarazzi, Giuliana, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Partinico (limitatamente all’adduzione), Piana degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Vicari, Villabate. Entro ottobre saranno prese in carico anche le reti fognarie e gli impianti di depurazione attualmente gestiti dai singoli Comuni. Il bacino d’utenza di questi 27 centri conta circa 130.000 abitanti e gli investimenti previsti da Aps per i primi cinque anni in tutta la provincia ammontano a 290 milioni di euro. Una prima tranche di quelli previsti per i prossimi trent’anni e che ammontano a circa 1 miliardo di euro, dei quali 211 provenienti dall’Unione Europea. Questi ultimi verranno spesi nei primi cinque anni insieme a una prima porzione di finanziamenti di APS Spa. E presto sarà attivo il numero verde 800103344 a disposizione degli utenti per segnalazioni e richiesta di informazioni. a cura dell’Ufficio Stampa Provincia Regionale di Palermo

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Dubai, dove l’Arabia diventa Occidente vuole davvero provare il massimo, è anche un importante centro finanziario e del business mondiale. Qui la scommessa è tutta nella diversificazione degli investimenti, soprattutto commercio e infrastrutture ricettive, da potenziare fino all’inverosimile anche a costo di sacrificare i primi grattacieli che sono sorti negli anni Ottanta, già “obsoleti” per i ritmi della città. Ma non è solo questo, perché attualmente a Dubai si lavora per realizzare le tre isole artificiali a cinque chilometri dalla costa, “The palm Jumeirah” proprio di fronte l’incantevole litorale omonimo e “The palm Deira”, in linea con il quartiere più antico della città. E poi c’è il faraonico progetto “The world”, un arcipelago di isole artificiali che riproduce i sei continenti e ospita ricchissime residenze private (e già il proprietario della Virgin ha acquistato l’Inghilterra).

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La capitale del turismo di lusso, il luogo per eccellenza dove il paesaggio può cambiare davanti ai vostri occhi in tempo reale. Sembra un videogioco eppure è la realtà, Dubay City, piccolo paradiso degli Emirati Arabi che costruisce se stessa a velocità supersonica, strappando la sabbia al deserto e portando il mare fin all’ingresso dei resort di lusso, una selva di alberghi a 5 stelle che vi travolgerà in un giochi di specchi e luci accese tutta la notte. Benvenuti a Dubai, clima subtropicale, spiagge bianche e mare cristallino, in un paesaggio che mescola senza soluzione di continuità orizzonti esotici e i confort del mondo occidentale. Novecentomila abitanti, Dubai è la seconda città degli Emirati dopo la capitale Abu Dhabi, risorse di petrolio già calcolate che finiranno nel 2014 e l’ambizione di farvi toccare il futuro con un dito. E quella che si candida a diventare una delle principali mete turistiche per chi

di laura nobile

I VIAGGI DI FEEL ROUGE


Fino alla city, nella “Dubai Downtown” che prova a reinventare il cuore antico della città: è lì che sta sorgendo il Burj Dubai, la cui altezza definitiva (all’incirca 800 metri) in realtà si saprà solo alla fine dei lavori previsti per il 2009, ma che si candida già a diventare il grattacielo più grande del mondo. è una torre acuminata che si va snellendo via via che sale verso il cielo, progetto firmato dallo studio di architetti SOM Skidmore, Owings & Merrill. Se amate i numeri da capogiro, eccoli qua, perché parliamo di un investimento di 850 milioni di dollari, per realizzare 500 mila metri quadrati, 160 piani, all’interno dei quali troverà spazio un albergo 5 stelle da 220 camere. Non è poco, ma neppure tantissimo, visto che qui sorgeranno anche le ricostruzioni fedeli di tre delle sette meraviglie del mondo, la piramide di Cheope, il Faro di Alessandria e i giardini pensili di Babilonia. La possibilità di scoprire questo curioso paradiso turistico dai forti contrasti l’ha offerta in estate la Kenobi club in collaborazione con la compagnia aerea Livingston, col primo volo charter diretto Catania-Dubai e la possibilità di effettuare lo stesso viaggio con voli di linea negli altri periodi dell’anno. Aspettando il futuro, Dubai vi accoglie con mille declinazioni di relax: la visita ai musei storici, il mare tiepido del Golfo Persico, i paradisi dello shopping come il Mall of Emirates, il più caratteristico e abbagliante mercato dell’oro a Deira, la corsa in fuoristrada sulla dune del deserto rosso.

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ABU DHABI

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FOCUS ON

Non solo complessi alberghieri e centri commerciali, ma anche avveniristici musei e spazi per la cultura. Gli Emirati Arabi investono anche sui grandi complessi architettonici destinati a riproporre i più prestigiosi musei del mondo: è il caso della capitale Abu Dhabi, che sulla Saadiyat island, (“isola della felicità”), ovviamente artificiale a 500 metri dalla costa, ospiterà il nuovo Museo nazionale, dedicato alla storia e alle tradizioni della città, in omaggio allo sceicco scomparso nel 2004. L’opera sorgerà su un’area di circa 12 mila metri quadrati e accoglierà altre cinque gallerie, con altrettanti progetti firmati da architetti- star di fama internazionale per un mega distretto culturale all’avanguardia. Sono Frank O. Gehry per il nuovo Guggenheim, Jean Nouvel per il Louvre- Abu Dhabi, Zaha Hadid per il Performing Arts centre, mentre Tadao Ando firmerà il Maritime museum. Poi ci saranno i 19 padiglioni del Biennale Park, con scuole di belle arti, collegati da un canale navigabile. Uno straordinario set di progetti architettonici che esporrà una collezione di opere classiche dal Louvre, la più grande succursale del Guggenheim con opere d’arte moderna e contemporanea, le cinque sale da musica, teatro, opera, concerti e una polifunzionale del Performing centre. A margine in sistema di infrastrutture che potrà accogliere oltre 150 mila persone. Venti milioni di dollari la spesa prevista e 2018 la data ultima per la fine dei lavori. La corsa contro il tempo è appena cominciata.


DUBAI Dubai city is the capital of luxury travelling and it’s the only place where the landscape can change under your eyes. It’s growing super-rapidly, plucking the sand to the desert and taking the sea up to the most exclusive resorts. With its subtropical weather, white sand beaches, light blue water, western comforts and exotic charm, Dubai city is a paradise and in a short while it will be one of the best stops for the most exigent wealthy tourists. Dubai is also an important international business centre and currently three artificial isles are going to be built, just five kilometres from the coast: “The Palm Jumeirah” just off the beach with the same name, “The Palm Deira”, in line with the oldest district in town, and the colossal “The World” – an archipelago of artificial isles reproducing the six continents. In Dubai Downtown they are building the Burj Dubai, the highest skyscraper of the worlds (about 800 meters). Dubai welcomes you with many entertainments: historical museums, warm beaches, exclusive shopping malls, golden markets and off-road trips in the red desert.

DUBAI Dubai city, pequeño paraíso de los Emiratos Árabes que se construye a sí misma a una velocidad supersónica, arrancando la arena del desierto y trayendo el mar hasta la entrada de los resort de lujo. Clima subtropical, playas blancas y mar cristalino, en un paisaje que mezcla sin continuidad horizontes exóticos y las comodidades del mundo occidental. Novecientos mil habitantes, Dubai es una de las candidatas para convertirse en una de las principales metas turísticas para quien quiera probar verdaderamente el máximo. No sólo, la ciudad es también un importante centro financiero y del business mundial. Actualmente en Dubai se trabaja para realizar tres islas artificiales a cinco kilómetros de la costa. Luego encontramos el faraónico proyecto “The world”, un archipiélago de islas artificiales que reproducen los seis continentes y alojan riquísimas residencias privadas. En “Dubai Downtown” está surgiendo el Burj Dubai, candidato a convertirse en el rascacielos más grande del mundo (unos 800 metros). Esperando el futuro, Dubai os acoge con mil declinaciones de relax: la visita a los museos históricos, el mar templado del Golfo Pérsico, los paradisíacos centros comerciales come el Hall fo Emirates, el característico mercado del oro en Diera, la carrera con los todoterrenos por las dunas del desierto rojo.

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NOTE DI SICILIA

Vincenzo La Scola, Lirica oltre le Convenzioni

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di VALERIA LO VERDE MORANTE è idea diffusa che l’opera lirica sia una musica d’élite. Secondo lei, quanto è vicina alla gente? “L’opera lirica più che come musica d’élite è vista con sospetto e timore da chi non ha un

bagaglio culturale o musicale, invece il teatro d’opera, quando non esisteva altro, era il tempio dello spettacolo. In realtà a volte non si comprendevano le parole e alcuni libretti sono tuttora un po’ anacronistici, ma bisogna abbandonarsi alle emozioni generate dalla musica o dal canto e lasciarsi trasportare da melodie che sono immortali”. Nella sua carriera ha cercato spesso di avvicinare un pubblico più vasto: ha cantato la Tosca allo Stadio Olimpico davanti a 20.000 persone, è stato tra gli interpreti de La Genesi di Battiato… “Io cerco in tutti i modi, come hanno fatto Pavarotti e altri cantanti nel passato, di accostare la musica lirica anche alla canzone più leggera, di favorire quelle contaminazioni che danno la possibilità di avvicinare un pubblico diverso. Ho fatto dei concerti con Cliff Richards, e quando cantavo un’aria d’opera riscuotevo enormi consensi. è un po’ come Maometto e la montagna: se l’opera lirica viene portata alla gente, ovviamente con una forma che può essere accettata e avere un impatto immediato, può superare tanti pregiudizi”. In tema di contaminazioni una curiosità: è stato il primo cantante lirico ad giocare nella nazionale cantanti. “Una bella esperienza purtroppo durata poco a causa dei miei impegni inconciliabili con allenamenti e partite. Anche la condizione fisica non mi ha consentito di continuare, però

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Chissà quanti sanno che la critica specializzata include Vincenzo La Scola, tenore palermitano, 50 anni, fra le prossime celebrità e considera la sua voce una delle ricchezze tenorili di questo paese. Abituato fin da piccolo ad ascoltare l’opera lirica, che da adolescente ha frequentato come spettatore, dopo i primi studi a Palermo conosce Pavarotti il quale lo indirizza al suo maestro, Arrigo Pola, ed è il suo incoraggiamento ad accendere la passione trasformandola poi in professione, quindi il trasferimento a Mantova e la dedizione allo studio del canto. Fin dall’inizio della carriera sono stati i teatri a cercarlo e non viceversa, tanto che a due anni dal debutto fu scritturato a Bruxelles e poco dopo chiamato personalmente da Riccardo Muti – di cui è stato il tenore prediletto per una decina d’anni - per incidere Il Rigoletto. Da allora il suo è un percorso in costante ascesa, è stato diretto dai più grandi maestri e si è esibito nei migliori teatri del mondo. in attesa di festeggiare, fra pochi mesi, i 25 anni di carriera, si prepara ad affrontare i prossimi impegni: una tournée a Mosca con L’Arena di Verona e l’inaugurazione della stagione del Teatro dell’Opera di Roma, con la Tosca, che aprirà i festeggiamenti per il 150° anno della nascita di Puccini.


mi sono trovato in situazioni stimolanti perché queste operazioni hanno finalità benefica e mi piaceva molto farne parte”. Cosa fa nel tempo libero? “Amo molto i romanzi, ad esempio quelli di Ken Follett, ma il mio preferito è Camilleri, anche perché l’ho conosciuto e ho eseguito la prima opera tratta da un suo libro, Il fantasma della cabina, musicato da Marco Betta. Quando lavoro, al di là dei momenti in cui ci sono le recite e le prove, mi trovo spesso in albergo, magari in posti con 15 gradi sotto zero dove uscire è proibitivo, quindi tramite internet mi tengo in contatto con tutti i miei amici e con ciò che mi interessa. Un altro hobby è lo sport, lo seguo tutto, calcio e Palermo in testa”. Ma questo spostarsi costantemente dopo tanti anni è ancora un piacere? “è un piacere perché c’è la gratificazione di fare il lavoro che ho scelto e spero di fare ancora a lungo, ma col passare del tempo viaggiare, fare le valigie, dormire in albergo, mangiare al ristorante può essere noioso o fastidioso, infatti adesso conduco una vita più riservata, perché non potendo stare fisicamente vicino alla mia famiglia spesso preferisco tornare in albergo e stare al telefono con mia moglie anziché andare a una cena con colleghi con i quali magari non ho molto da condividere”.

VINCENZO LA SCOLA Vincenzo La Scola - a 50 year old tenor from Palermo - is considered one of the best opera singers in Italy. After studying in Palermo he met Luciano Pavarotti, who strongly suggested him to study with his friend Arrigo Pola – and as particularly skilled - he turned his strong passion into a professional and successful job. After recording Il Rigoletto with Riccardo Muti, his career has quickly risen up and he has sung with the best directors in the most important international theatres. In a couple of months this year he is going to celebrate his first amazing 25 years in this job. He strongly thinks that many people erroneously consider the opera a type of music for experts only, while anyone should try to abandon him/herself to that music and let the feelings prevail over. As Pavarotti did his life long, he is trying to create music contamination, as he thinks this is an excellent way to attract a wider and heterogeneous audience. He also played with Cliff Richards and Franco Battiato, and played football with Italian singer football team – a charity experience that he enjoyed very much. In his free time – when working and e is far from his family - he loves reading, chatting with his friends on the Internet and watching football.

VINCENZO LA SCOLA Vincenzo La Scola, tenor palermitano, 50 años: su voz está considerada una de las riquezas tenoriles de este país. Fue Pavarotti a orientarlo a su maestro, Arrigo Pola, y fueron sus ánimos a encender la pasión transformándola luego en profesión. Fue Riccardo Muti ha llamarlo personalmente – fue su tenor preferido por diez años – para grabar Il Rigoletto. Desde entonces su carrera ha sido una constante ascensión, se ha exhibido en los mejores teatros del mundo y está esperando celebrar, dentro de pocos meses, los 25 años de carrera. Es una idea difundida que la ópera lírica sea una música de élite. “La ópera lírica más que como música de élite viene vista con difidencia y temor de parte de quien no posee preparación ni cultural ni musical, es necesario abandonarse a las emociones generadas por la música y dejarse llevar por las melodías que son inmortales” En su carrera ha cantado la Tosca en el Estadio Olímpico delante de 20.000 personas... “Yo intento, como ha hecho Pavarotti, acercar la música lírica también a la canción más ligera, favorecer aquellas contaminaciones que dan la posibilidad de aproximar un público diferente”.

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CINEMA

24 FOTOGRAMMI

ELIZABETH The Golden Age di Shekhar Kapur

Film con parecchie pretese, ma con un solo effettivo merito, l’interprete. Cate Blanchett torna ad interpretare il ruolo complesso ed intrigante di Elisabetta I, regina d’Inghilterra, che l’aveva portata all’attenzione del grande pubblico dieci anni orsono, e lo fa con una maturità e con una naturalezza, che la consacrano come la più grande attrice del panorama cinematografico moderno. L’opera del regista pakistano però, c’è da dirlo, non le rende giustizia: impianto narrativo esile, andamento altalentante dei dialoghi, che alternano momenti di ricercata poesia a pause di vuoto concettuale, caratterizzazione dei personaggi eccessivamente melodrammatica. Parlando di tecnica poi, il film osa poco e si regge pedissequamente su alcuni concetti portati all’esasperazione. L’ uso della luce come chiave di lettura della grandezza, diventa presto un leitmotif scontato, con la regina costantemente avvolta in un bagliore luminoso che ha una matrice ed una temperatura a sè stanti rispetto all’ambiente. Questa insistenza sulla luce come mezzo retorico onnipresente finisce per sminuire l’intensità di alcune sequenze in cui l’illuminazione invece è opportunamente adoperata, come ad esempio nel parallelo fra Filippo ed Elisabetta durante la battaglia: lui avvolto nelle tenebre al lume di una candela che finisce per spegnersi, lei sola nella notte, che brilla di candore e di luce propri. Anche la fotografia lascia spesso a desiderare, la cinepresa di Kapur si accontenta di tagli classici, più attenta a mostrare costumi che sensazioni. Si salva dall’anonimato solo una sequenza, la fronte di Filippo II, con un taglio alla Eizensteijn, che si volta terrorizzata verso il vuoto, dopo la sconfitta. Troppo poco però. Anche la ricostruzione storica e politica della figura di Elizabeth è piuttosto lacunosa: la regina sembra non essere mai del tutto padrona del suo ruolo e non incidere mai effettivamente sul destino del suo regno e sulle decisioni che dovrebbero competerle; questo ritratto intimista e femminino sminuisce non di poco l’effettivo valore di una regina, che ha condotto l’Inghilterra alla vittoria contro la più grande potenza mondiale di allora e contro la sua Invicibile Armada. Insomma questa Elizabeth sopravvive solo intimamente e questo film è essenzialmente la sua interprete. Stupisce in effetti come l’attrice australiana riesca, districandosi fra dialoghi che hanno poco da dire e situazioni da soap opera, a dare vita ad una Elisabetta credibile, affascinante, intensa, fragile. La Blanchett ci mostra la bellezza dell’espressione, della comunicazione gestuale, della naturalezza, una bellezza certo frutto del suo talento e non di qualcosa che fosse pensato a priori su un copione. Rimane impressa la sequenza del discorso a cavallo, prima della battaglia, rimane impressa certo non per il discorso in sé ma per una inquietante simmetria che traspare dal suo incedere maestoso, agitato da questo continuo e armonico muoversi del cavallo, ma composto, ieratico, etereo. Una bellezza che trascende il concetto di realtà e che attinge direttamente all’idea.

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Proprio niente di meglio da fare?

Meglio di una fiction in Tv....

Elizabeth, The Golden Age Pretentious film whose only merit goes to the main character, Cate Blanchett. Once again she interprets this role with spontaneity and maturity. On the contrary, the Pakistani director’s work is not the best: wobbly narrative structure, swinging dialogue alternating pure poetry to void contents. The technique is not great and the film leans on exasperated concepts. This omnipresent light minimizes the intensity of some good scenes. Also the photography is very weak: standard shots, focusing more on costumes than feelings. In short, we can say that the actress is the film. It’s amazing how Ms Blanchett is able to give life to such an intriguing and fragile Elizabeth with her gestures, beauty and expertise. Elizabeth, The Golden Age Una película con bastantes pretensiones, pero con un solo efectivo mérito, la intérprete. Cate Blanchett vuelve a interpretar el papel complejo e intrigante de Isabel I, reina de Inglaterra. La obra del director paquistaní pero, hay que decirlo, no le hacen justicia: una estructura narrativa débil, una evolución oscilante de los diálogos, que alternan momentos de preciada poesía a pausas de vacío conceptual. El uso de la luz como clave de lectura de la grandeza, no tarda mucho en convertirse en un leitmotif descontado. Kapur osa realmente poco. Su cámara es más atenta a mostrar vestidos que sensaciones. En fin, Isabel sobrevive sólo íntimamente. Asombra de hecho como la actriz australiana consiga salir adelante a dar vida a una Isabel creíble, fascinante, intensa, frágil. Dignitoso, ma non lo ricorderete per tutta la vita.


di Len Wiseman

Più vecchio, più stanco, sempre meno ironico, questo quarto John McClane delude non poco. Il film certo è adrenalinico, rocambolesco, sotto molti aspetti divertente, senza dubbio una spanna sopra alla maggior parte dei prodotti di genere degli ultimi anni. Ma si sente la mancanza di un contorno adeguato e di una sceneggiatura ben costruita, cose che avevano reso il terzo capitolo della serie paradigma di eccellenza dell’action movie. Alla sconsideratezza e al funambolismo di Bruce Willis, mancano l’ironia e lo spessore di una spalla come Samuel L. Jackson ma anche un’adeguata controparte, un nemico di grande carisma come era stato Jeremy Irons. Manca soprattutto il filo conduttore, il nesso logico che guida l’azione e la rende strumentale ad uno svolgimento. Pellicola nel complesso gradevole, ma molto al di sotto dei suoi standard precedenti. PRO Azione di ottima fattura e un po’ di ironia made in Willis. CONTRO Sentirete nostalgia (e tanta) del terzo episodio.

RESIDENT EVIL: EXTINCTION di Russel Mulcahy

di ALESSANDRO GARRAFFA

DIE HARD VIVERE O MORIRE

Un film troppo sottile. Praticamente ogni aspetto dell’impianto narrativo è stato ridotto all’osso. Personaggi senza background, rubati senza criterio al video game o ai capitoli cinematografici precedenti. Ambientazioni pretestuosamente scarne: la cornice post apocalittica non giustifica affatto tre location tre in un’ ora e mezza di pellicola. Trama praticamente assente, un susseguirsi di sparatorie senza nesso logico, per altro neanche degne di nota sotto il profilo squisitamente ludico. Paura e suspence assenti non giustificate: l’angoscia del “cosa c’è dietro l’angolo” diventa monotonia quando effettivamente sai cosa c’è da un pezzo. Poco, troppo poco.

PRO

Milla Jovovic è sempre troppo bella per essere vera, anche se i grossolani trattamenti in computer grafica non le rendono giustizia.

CONTRO

Nell’assieme deludente, il peggior capitolo della serie.

RATATOUILLE di Brad Bird

Non è il solito esilarante prodotto made in Pixar, lo si nota subito, è una favola che racconta di arte e di passione, di integrazione e di diversità. La parabola del successo del topo Gourmet, attraversa i momenti del déracinement e della solitudine, della passione e del coraggio e lo fa con un’ironia velata che rappresenta il vero trait d’union tra fantasia e realtà, fra i problemi di un ratto che sogna di fare lo chef e di un qualsiasi giovane del nostro tempo, sospeso a metà fra la rincorsa dell’ideale e la rassegnazione quotidiana. Arte significa spesso incomprensione, solitudine, emarginazione da un contesto incapace di condividere la contemplazione del dettaglio, del particolare. Per questo Arte è anche sacrificio e ostinazione, ascoltare il richiamo e crederci, perché se è vero che non tutti possono attingere all’Arte, è altrettanto vero che “in chiunque puo’ nascondersi il genio”.

PRO

Temi disneyani ed ironia pixariana per una favola “dolce al punto giusto”.

CONTRO

Chi si aspetta la comicità incalzante tipica delle produzioni Pixar rischia di rimanere deluso.

UN’ALTRA GIOVINEZZA di Francis Ford Coppola

Straniante, contorta, surreale metafora sulla folgorazione filosofica, questo di Coppola è un autentico capolavoro. La vicenda morbosa e incomprensibile di un tagliente Tim Roth, ci conduce, con un’architettura di rispondenze perfetta, attraverso il vissuto di un illuminato, la sua scoperta del vero, la sua ossessione per la conoscenza e la logica delle cose, il suo inevitabile distacco dalla semplicità del mondo emotivo ed il suo ritorno nostalgico alla vita comunemente intesa. Tratto dalla novella di Mircea Eliade, il film descrive in maniera anticonvenzionale e onirica un percorso di illuminazione e redenzione che attinge alla filosofica “radice delle cose”. Ci stupisce continuamente, con inquadrature che sfidano il senso dello spazio e le consuetudini d’accademia. Immagini di un fascino sconfinato si susseguono alternando colori ed emozioni, fantasie realistiche e realtà inattendibili. Si racconta della dicotomia fra l’uomo e il suo impeto divino, fra la freddezza della logica del sapere che non ammette moralità di sorta e la fragilità dell’essere umano, che fugge continuamente la solitudine. Finalmente Cinema.

PRO

Un’opera coraggiosa e piena di passione che commuove per la sua perfezione.

CONTRO

Da vedere senza mezzi termini.

Capolavoro, quando si esce dalla sala ringraziando.

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Non andare a vederlo, probabilmente.


WUNDERGARTEN

il Giardino delle Meraviglie

Natura da proteggere. Arte da valorizzare. La scienza chiama a gran voce. E l’arte risponde a tono. E’ da questo connubio, tra rigore scientifico e creatività artistica, che nasce il progetto “Wundergarten”, innesti tra arte e botanica. Un progetto espositivo, ideato da Debora Di Gesaro e promosso dall’Associazione Culturale S.U.D., che si inserisce all’interno del progetto scientifico avviato dall’Ente Parco Madonie con il Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo per la valorizzazione delle piante monumentali del territorio madonita. Due percorsi paralleli e complementari che hanno visto impegnati scienziati e artisti. Da un lato l’attività di censimento degli esemplari protetti operata dai ricercatori al fine di valutare la condizione vegetativa delle piante, le minacce e i rischi a cui sono sottoposti, stabilendo eventuali interventi conservativi; dall’altro un’originale ricostruzione, elaborazione e restituzione attraverso il mezzo artistico di tutti quegli esemplari vegetali che, per caratteristiche morfologiche, storiche e culturali, possono essere definiti dei veri e propri monumenti naturali storico-artistici. Il risultato è stato un allargamento prospettico del progetto scientifico. Gli artisti hanno compiuto sopralluoghi e studiato materiale (immagini, suoni, reperti, dati scientifici relativi alle piante monumentali censite) traendone ispirazione per la realizzazione di opere site-specific (foto, installazioni, sculture, video, disegni e dipinti) esposte poi in una mostra all’Orto Botanico, curata da Helga Marsala, inaugurata alla fine di settembre in concomitanza con l’apertura del 102° Congresso della Società Botanica Italiana (storica associazione scientifica nata a Firenze nel 1888) al quale hanno partecipato circa 350 illustri esponenti internazionali. Un vero e proprio “giardino delle meraviglie”. Non a caso, infatti, il nome del progetto si rifà a quella Wunderkammer (la stanza della meraviglia) che nel 1500 accoglieva oggetti rari, insoliti, straordinari o esotici che per la loro natura, suscitavano meraviglia o stupore nello spettatore.

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fotografia di Mika Yamaguchi


di Angelo luca pattavina

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Un “teatro di natura ed arte” che metteva a confronto i prodigi della natura (i naturalia) con i manufatti dell’uomo (gli artificialia) e che può essere considerato il primo embrione del concetto di museo moderno. Nel wundergarten palermitano, uno splendido giro del mondo in dodicimila piante, si confrontano, invece, le opere di artisti italiani, come Francesco De Grandi, Luca Francesconi, Stefano Graziani, Nicola Toffolini, Serse, Dacia Manto e internazionali, come Elspeth Diederix, Roderick Hietbrink, Ed Pien, Hiroyuki Masuyama, Mika Yamaguchi. Un progetto di portata internazionale, dunque, che ancora una volta svincola il capoluogo siciliano dall’accusa di provincialismo; terminata la mostra palermitana, infatti, il progetto proseguirà con altre due esposizioni nel Giardino Botanico di Roma e al Botanischer Garten di Berlino. E allora, come insegnava Cicerone: “Seguiamo la natura, ottima guida, come una divinità, ed obbediamole”.


WUNDERGARTEN T h e “ Wu n d e rg a r t e n ” i s a p ro j e c t m a t c h i n g a r t a n d n a t u re , w h e re a r t i s t s c a n m e e t scientists and vice versa. T h e p ro j e c t i s c u l m i n a t i n g i n a n e x h i b i t i o n o rg a n i z e d b y D e b o r a D i G e s a ro a n d s u p p o r t e d b y S . U . D . C u l t u r a l A s s o c i a t i o n , s p o n s o re d b y t h e E n t e P a rc o Madonie and the Botanical Science D e p a r t m e n t o f P a l e r m o U n i v e r s i t y. T h e a r t i s t s i n v o l v e d i n t h e p ro j e c t s t u d i e d s o m e i n t e re s t i n g m a t e r i a l s ( i m a g e s , s o u n d s , f i n d i n g s , s c i e n t i f i c d a t a re l a t e d to the plants housed in the botanical g a rd e n ) a n d o n c e i n s p i re d t h e y c re a t e d i n t e re s t i n g s i t e - s p e c i f i c w o r k s , s u c h a s p h o t o s , i n s t a l l a t i o n s , s c u l p t u re s , v i d e o s , p a i n t i n g s a n d d r a w i n g s – w h i c h a re o n e x h i b i t i o n a t t h e B o t a n i c a l G a rd e n in Palermo (arrangement by Helga Marsala). T h e e x h i b i t i o n n a m e c o m e s f ro m t h e G e r m a n Wu n d e r k a m m e r, w h e n i n 1 5 0 0 u n u s u a l , w e i rd , e x c e p t i o n a l t h i n g s w e re m u c h a p p re c i a t e d a n d p o i n t e d o u t . T h e exhibition will move to Rome first and than to Berlin.

WUNDERGARTEN Naturaleza por proteger. Arte por valorizar. Es de esta unión que nace el proyecto “Wundergarten”,mezcla entre arte y botánica. Un proyecto expositivo, ideado por Debora Di Gesaro y promovido por la Asociación Cultural S.U.D.,que se forma parte del interno del proyecto científico activado por el Ente Parco Madonie junto al Reparto de Ciencias Botánicas de la Universidad de Palermo. Dos recorridos paralelos y complementarios que han visto dedicados científicos y artistas. Los artistas han realizado inspecciones y estudiado el material (imágenes, sonidos, hallazgos, datos científicos relativos a las plantas monumentales censadas) inspirándose en la realización de obras site-specific (fotos, instalaciones, esculturas, vídeos, dibujos y pinturas) expuestas posteriormente en una muestra en el Orto Botanico, seguida por Helga Marsala. Un verdadero “jardín de las maravillas”. En efecto, el nombre del proyecto hace referencia aquella Wunderkammer (la habitación de la maravilla) que en el 1500 acogía objetos raros, insólitos, extraordinarios o exóticos que por su entidad, suscitaban maravilla o estupor en el espectador.

fotografia di Mika Yamaguchi

INFO Orto Botanico Via Lincoln, 2 Tel. +39 091517105 www.ortobotanico.palermo.it www.wundergarten.it

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“Geografie dell’anima”

titolo GEOGRAFIE DELL’ANIMA autore DAVIDE LACAGNINA edizioni EDIZIONI DI PASSAGGIO pagine 207 prezzo 15,00 €

“Geografie dell’anima”

“Geografie dell’anima”

Davide Lacagnina walks you along the void of the soul which after a difficult transformation ends in an inevitable consciousness, thanks to the power of the human mind. The plot develops in an interior conflict between god and bad, love and hate, right and wrong, passion and indifference, such as in Narcissus and Echo. The author explores unspoiled paths taking you to the exaltation of the beauty, penetrating the most secluded areas delimitating art and nature. The book is set in old Palermo: the Palatine Chapel, Palazzo Abatellis, Via Alloro and Piazza Marina – memories of the past glories of the town.

Recorre, paso a paso, la vía del vacío en un continuo devenir, hasta tener conciencia de una saludable transformación radical que atravesa las artes nobles del ingenio humano. Incluso mediante un conflicto interior entre el bien y el mal, entre lo lícito y lo ilícito, entre la pasión y la indiferencia como la que nació entre Narciso y Eco. En esta obra el autor decide recorrerlositinerariosinexplorados o poco conocidos que conducen a la exaltación de lo bello, introduciéndose por los meandros inexplorados que señalan la línea de demarcación entre paisaje y arte.

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L’ uomo, oltre a coltivare sogni, vive di illusioni. Ancor di più in un’era in cui non importa più Essere quanto Apparire. I mezzi di comunicazione di massa non fanno altro che esaltare l’incapacità e il non saper fare niente ritenendoli – insieme – componenti essenziali per affermarsi nel mondo del nulla. Nelle “Geografie dell’Anima” di Davide Lacagnina viene percorsa, passo dopo passo, la via del vuoto in un continuo divenire, che conduce ad una trasformazione radicale attraverso una salutare presa di coscienza. Questa passa in mezzo alle arti nobili dell’ingegno umano. Anche mediante un conflitto interiore tra bene e male, tra lecito ed illecito, tra amore ed odio, tra passione ed indifferenza come quella instaurata tra Narciso ed Eco, “la ninfa dei monti figlia di Etere e di Geo, punita da Era a non potere più parlare” e, di conseguenza, impossibilitata per l’eternità ad esternare intimi sentimenti. Scagli la prima pietra chi non ha mai coltivato il gusto dell’autocompiacimento. La storia è piena di esempi che esaltano e ripropongono il mito di Narciso, dell’essere pensante che si esalta solo attraverso l’immagine riflessa della propria vanità. “L’alter ego di Narciso prende corpo nella percezione della natura che lo circonda” e che lo aiuta a crescere e ad apprezzare anche gli angoli più remoti dell’anima. Sono quelli manifestati con l’ausilio dell’arte, massima espressione della spiritualità dell’ homo sapiens. In questo lavoro l’autore si fa carico del compito di ripercorrere itinerari inesplorati o poco conosciuti che conducono all’esaltazione del bello, incuneandosi nei meandri inesplorati che segnano la linea di demarcazione tra paesaggio ed arte. Quella immortalata dall’estro attraverso secoli di storia segnati da dominazioni, stili, impressioni tutte convergenti in quel caleidoscopico universo culturale disseminato in una Sicilia che vanta un patrimonio di inestimabile pregio. Purtroppo, sovente non adeguatamente apprezzato. In questo volume si respira l’aria della terra che ci piace ricordare. è quella dell’arte normanna, della Cappella Palatina, di Palazzo Abatellis, della vecchia Via Alloro, dei palazzi storici di Via Garibaldi o di Piazza Marina. ripercorsi e rivissuti insieme all’autore il quale coinvolge il lettore trascinandolo per mano, come novello mentore, alla conquista di sensibilità ormai assopite ma che, grazie a quest’opera, ritornano a vivere nel loro antico splendore. è la nostra vita che, mediante raffinati e sapienti fotogrammi incorniciati dalle parole, viene riproposta in tutta la sua sontuosità, solo per riappropriarci di antichi sapori, che sono quelli che alimentano i sentimenti e nutrono il sapere.

di francesca di giovanni

LIBRI: SPAZIO AGLI ESORDIENTI



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