n.31 de "Il Mondo del Ciclismo"

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PECHINO 2008

Strada: in linea e crono lungo la Grande Muraglia

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er buona parte del suo tragitto, il circuito costeggia la Grande Muraglia; si snoda sulle strade che portano dal centro di Pechino a Juyongguan; è stato disegnato tra l’aprile e l’agosto del 2007; prevede circa 3000 posti a sedere, tutti logicamente provvisori. Gli uomini dovranno percorrere 245,19 km. In linea per i primi 80 chilometri più 7 giri di un circuito di 23,8 km. che vede le difficoltà altimetriche tutte concentrate nella prima parte. Segue una lunga discesa non tecnica (il circuito utilizza il tracciato di una superstrada). L’ultimo chilometro presenta uno strappo piuttosto duro. Questo il commento di Franco Ballerini dopo la ricognizione realizzata lo scorso anno a metà agosto, prima ancora che gli azzurri partecipasse-

ro ad una gara test: “La prima impressione è che si tratti di un percorso duro, in cui ci potrebbe essere selezione già dal primo giro, anche se la lunga discesa consente dei recuperi. Alla lunga, in occasione della prova olimpica, la salita si farà sentire...” Per quanto riguarda la crono-

metro uomini, già da tempo si sono sollevate perplessità sul tracciato, poco adatto agli specialisti del settore, proponendo due passaggi secchi dello stesso circuito della strada (47 km.). Per quanto riguarda le donne, la prova in linea si tiene sullo stesso percorso degli uomi-

ni, con lo svolgimento di soli due giri del circuito: totale km. 126,34. In questo caso la prima parte del percorso, circa 80 chilometri in piano, potrebbe essere determinante come (se non di più) delle due salite finali. La crono femminile prevede 1 giro, tot. km. 23,5.

Laoshan Velodrome capolavoro tecnologico

il Mondo del Ciclismo n.31

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i sono voluti poco meno di tre anni per costruire quello che gli organizzatori definiscono uno dei gioielli architettonici delle Olimpiadi di Pechino: il lavori sono iniziati nell’ottobre del 2004 e si sono conclusi a giugno del 2007. L’impianto è stato progettato e pensato per le Olimpiadi e per le Paralimpiadi, che si terranno subito dopo, tenendo conto delle esigenze di fruibilità e di minor impatto ambientale. Occupa una superfi-

cie di 33.000 mq, è alto circa 33 metri e può ospitare fino a 6000 spettatori, 3000 dei quali in modo permanente. La pista, in legno, è lunga 250 metri e l’illuminazione è garantita da 230 luci oltre che da un enorme lucernaio che, insieme alla cupola realizzata con un fitto

reticolo di tubi di acciaio, rappresenta l’orgoglio architettonico del velodromo. Il lucernaio, composto da due strati di policarbonato e del diametro di 56 metri al cen-

tro del tetto, è in grado di utilizzare l’energia solare per l’illuminazione e di diffondere la stessa luce del sole in modo uniforme all’interno dell’impianto, evitando zone d’ombra.


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