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Quattro paesaggi lombardi di Oreste Albertini

In seguito Albertini trasferì il proprio studio a Milano, prima in via Procaccini, poi in via Cantoni e tenne personalmente i contatti con i collezionisti d’arte. Per diversi anni partecipò con successo alle esposizioni di pittura alla Permanente e ad altre mostre collettive e personali a Milano, Pavia, Bergamo, Varese e Brescia. Nei mesi estivi era solito dipingere en plein air: i suoi soggetti preferiti erano i laghi prealpini e i paesaggi alpini, da Macugnaga alle Dolomiti. Il suo stile si colloca all’interno della tradizione luministica del paesaggismo lombardo dell’Ottocento e si ispira alle scomposizioni cromatiche dei pittori divisionisti. In particolare egli scelse come modello di riferimento i paesaggi alpini di Giovanni Segantini, anche se non ne condivise gli aspetti simbolisti, preferendo concentrarsi su un realismo diretto e immediato. Lo stesso artista scrisse: “Cerco di ridire quanto dice a me la natura, usando i suoi stessi accostamenti di colore”. Oreste Albertini morì a Besano il 7 luglio 1953. G.C.

Oreste Albertini davanti al Passo Rolle, 1939

Oreste Albertini è uno dei più noti paesaggisti lombardi dei primi anni del XX secolo. Nato a Torre del Mangano, in provincia di Pavia, il 28 marzo 1887, egli studiò giovanissimo presso la Scuola Civica Pavese. A soli tredici anni fece da assistente al pittore Cesare Maroni negli affreschi della Chiesa di Besano, presso Varese. In seguito seguì i corsi serali della Scuola di Decorazione Professionale dell’Umanitaria e dell’Accademia di Brera a Milano. Per pagarsi gli studi lavorò come tornitore meccanico in una fabbrica e come aiutante nelle decorazioni delle ville. Nel 1921 si sposò con Rosa, da cui ebbe due figli, Lori (nato nel 1922) e Alberto (nato nel 1927). A partire da quell’anno si stabilì a Besano, dove trascorse tutta la sua vita ad eccezione del periodo tra il 1925 ed il 1932, durante il quale abitò a Viconago. Qui poté dedicarsi a tempo pieno alla pittura, grazie all’aiuto di Giuseppe Zecchini, mercante d’arte a Milano, che per circa dieci anni curò le vendite dei suoi quadri. Barche su un lago lombardo


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