Bollettino2 2017

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ricerca della verità nella bellezza comune a tutto il genere umano. La riflessione filosofica cercherà di evitare un approccio idealista, e ideologico, che si muove per modelli astratti. Invece si proverà, partendo dalla concreta esperienza documentata nello studio di caso, ad individuare gli elementi portanti del dialogo tra persone appartenenti a culture e religioni diverse in modo induttivo. Infine l’elaborazione di concreti percorsi di formazione degli insegnanti, lungi dall’ipotizzare l’ennesimo modello didattico teorico, dovrà evidenziare modalità esperte di ritorno alla concretezza della realtà esperienziale. Il metodo impiegato sarà la risultante di diversi approcci, ciascuno opportunamente calibrato sull’oggetto di studio, tendenti a valorizzare l’esperienza attraverso la riflessione teorica. La ricerca dottorale è accompagnata da un percorso personale di formazione anche attraverso lo studio della lingua turca, l’ottenimento di certificazioni delle competenze, l’esperienza di soggiorno in paesi musulmani per il raggiungimento del label di Doctor Europaeus. Se la sfida dell’incontro tra culture ci fa paura non dobbiamo cedere al terrore, figure profetiche ci hanno preceduto già molti secoli or sono. Nel XIII secolo, mentre in Egitto San Francesco scavalcava le linee contrapposte di crociati e musulmani per incontrare il Sultano Malik-al-Kamil, quasi contemporaneamente in Anatolia il poeta e mistico Mevlana Jalâl âl-Dîn Rûmî, scriveva i suoi versi che invitano tutti all’Amore e all’incontro con Dio: “Venite, venite chiunque voi siate; che tu sia infedele idolatra o pagano, vieni. Il nostro convento non è un luogo di disperazione. Anche se sei tornato cento volte sul tuo giuramento, vieni egualmente”.

Madre della nuova umanità Shaba Hanan Eshoa dottoranda in Catechetica e Pastorale Giovanile

Nel contesto del Medio Oriente dove la realtà del dialogo interreligioso ed ecumenico è fortemente sentito in molti ambiti della cultura, ho sentito l’urgenza di contribuire a questa opera, individuando quei nodi più sensibili che in campo di educazione religiosa potrebbero essere efficaci. Tra le varie possibilità, ho scelto di percorrere un tema teologico-mariano, crocevia di riflessioni, di esperienze, di preghiera da parte di tutte le Chiese cattoliche e non cattoliche, presenti in quell’area geografica e presente anche nella religione islamica. Si tratta del titolo mariano di Maria, “madre della nuova umanità” che illumina il mistero della Chiesa e dell’umano e può contribuire, attraverso percorsi educativi, al dialogo ecumenico e interreligioso.

dall’Auxilium • pubblicazione semestrale • luglio 2017

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