Bollettino1 2018

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Nella giornata del 21 ottobre si è realizzato a Nizza Monferrato (AT) un Convegno di Studio su Archivi di santità, progettato in collaborazione tra il Centro Studi Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) della Facoltà Auxilium e l’Archivio Storico Ispettoriale Piemontese delle FMA, in occasione dell’inaugurazione ufficiale dello stesso Archivio. L’archivio storico ha sede nell’Istituto “Nostra Signora delle Grazie” di Nizza Monferrato, ex convento francescano poi incamerato e riacquistato da don Bosco per aprirvi un collegio femminile. Difatti divenne la Casa Madre dove si trasferì la comunità delle origini delle FMA nel 1878, da Mornese, e dove risiedette il Consiglio generale fino al 1929, prima di trasferirsi a Torino e successivamente, nel 1969, a Roma. Sr. Paola Cuccioli, incaricata da alcuni anni dell’ordinamento e attuale responsabile dell’archivio, insieme alla comunità ha coinvolto vari soggetti ecclesiali e responsabili dell’amministrazione locale, per sensibilizzarli al valore storico e pastorale della documentazione conservata che riguarda, tra l’altro, l’apporto educativo del Collegio alla cittadina e ben oltre il Monferrato, formando ge-

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nerazioni di maestre incaricate di “fare gli italiani” e sagge madri di famiglia. In apertura del convegno sr. Piera Cavaglià, Segretaria generale dell’Istituto delle FMA, ha richiamato l’importanza della memoria collettiva per non scadere nel presentismo, e di conseguenza, la necessità di aver cura degli archivi. In seguito sr. Paola Cuccioli ha illustrato a larghe linee il contenuto dell’archivio storico e le sue potenzialità per la ricerca su vari temi. Esso somma i fondi degli archivi delle nove ispettorie piemontesi delle FMA susseguitesi nel tempo, cresciute e poi unificate progressivamente, dalle origini fino al 2003, anno della erezione dell’attuale Ispettoria Maria Ausiliatrice. L’incaricata ha fatto presente come siano contenuti non solo documenti delle case della regione Piemonte, ma anche di alcune altre, ad esempio liguri e lombarde, che in alcuni periodi appartenevano a ispettorie piemontesi. Inoltre, riguardo all’archivio di Nizza, pur avendo trasferito a Roma il materiale relativo al Consiglio generale, esso custodisce alcune carte e oggetti propri della Casa Madre dell’Istituto (e non solo di una sede ispettoriale). Molte testimonianze, come pure manuali, oggetti, manufatti richiamano un vissuto di santità educativa connotata dai diversi periodi storici. Poi don Gianluca Popolla, responsabile della Commissione regionale per i beni artistici culturali, su incarico dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI, ha indicato i progetti e il programma messo a disposizione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per favorire l’ordinamento e la consultabilità degli archivi diocesani e religiosi che aderiscono al Progetto CEI-ar. Entrando nel vivo del tema del convegno, padre Vincenzo Criscuolo, OFM

dall’Auxilium • pubblicazione semestrale • gennaio 2018

centro studi fma

Centro studi e archivio storico dell’Ispettoria piemontese fma


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