Thoughts with Milton Glaser

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Riflessioni con

Milton Glaser applicate alla grafica moderna


1. Che cos’è l’Arte?

Art is whatever, School of Visual Arts, 2008.


Arte come ogni cosa: anche un quadrato vuoto.

L’ Arte è, in sè, una visione della vita. Non può essere distribuita da altri, o fabbricata per gli affaristi e gli uomini di mercato. Il ruolo più nobile dell’ Arte è quello di

creare una realtà parallela, qualcosa che il mondo ora necessita con disperazione... L’ Arte è il modo più bello ed elevato che la nostra specie abbia scoperto di creare una comunità. Essa

non è genuina se non genera pensiero negli occhi di chi guarda. [...] Mozart e Matisse, figli di Eros, ci rendono più umani e generosi l’uno verso l’altro.


2. Qual è il segreto dell’ Arte?

The Secret of Art, School of Visual Arts, 2000.


“Prova ed errore” nella dicotomia analogicodigitale.

L’unico modo per carpire la realtà che si cela dietro all’ Arte è... la prova e l’ errore. Credo inoltre che il disegno manuale sia un modo per sviluppare una sensibilità maggiormente affinata.

Ti costringe a concentrarti sull’oggetto che vuoi rappresentare, il che non è così facile.


3. Qual è la differenza tra vedere e guardare ?

Looking is not seeing, School of Visual Arts, 2008.


gg g g Stempel Garamond LT Std

Vedere si riduce ad un’osservazione passiva ed indistinta. Guardare è la collaborazione tra occhio e cervello, ed implica una selezione attiva. [...] Chiaramente, il lasso che intercorre

Garamond Premier Pro

Adobe Garamond Pro

tra vedere e comprendere è critico; spesso è troppo facile, troppo corto, e questo finisce per irritare l’osservatore.

Simoncini Garamond

Il concetto di “guardare” applicato nell’ ambito tipografico.


4. Cosa significa creare?

Manifesto per l’ anniversario della Coopers Union, 1984.


Il passaggio da idea a realtà dallo schizzo della griglia di questo sedicesimo.

Non mi è mai interessato essere definito artista, designer, illustratore o quant’ altro. Il valore principale è sempre stato l’atto di produrre cose, e la trasformazione dell’ idea che avevi in mente, in

realtà materiale. Questa, per me, permane la vera gloria del creare. [...] L’atto della creazione spesso consiste nella distruzione del concetto convenzionale di bellezza.

““


5. Cos’è il design?

Manifesto per l’ anniversario dell’ editorìa Overlook.


Il “passaggio a condizione migliore”: l’ elefante alato e l’evoluzione di un logo.

Naturalmente la mia teoria su questo argomento è cambiata nel corso degli anni. Insegnando, devi avee le idee chiare su ciò che spieghi agli studenti, così ho sviluppato

una serie di definizioni a proposito. La prima, che il design consiste all’ interporsi al flusso degli eventi per creare un determinato effetto; il design è l’intervento dell’ intenzione

nelle vicende umane; detto in termini più eleganti, il design è il passaggio da una condizione precedente ad una migliore.


6. Il design ha una funzione sociale ?

We are all African, manifesto anti-guerra, 2007.


La domanda cruciale rimane: in cosa consiste un buon design e come esso agisce sulla società? Ci troviamo di fronte al più significativo dilemma della nostra vita professio-

nale: ristabilire un concetto comune di “buono nel design”. O meglio, come rifondare la nostra professione per restaurarne il centro morale, creare un nuovo riferimento. Ossia, un senso di comunità, per ristabilire quella corrente di generoso umanesimo che è la nostra eredità.

L’etica del “buono” nel redesign delle sacche sanguigne.


6/b. Dire la veritĂ ?

The design of dissent, 2008.


L’importanza di un design responsabile nell’ambito segnaletico.

In quanto designer o comunicatori, agiamo costantemente sul pubblico, trasmettendo informazioni e influendo sulle convinzioni. Detto ciò, dire la verità dovrebbe essere fondamentale per chi ha un incarico come il nostro? In una professione che per definizione consiste nel persuadere gli altri, è impossibile consi-

derare il proprio lavoro al di fuori di un contesto pubblicitario, un’attività quest’ultima talmente fondamentale per il nostro sistema economico da avere contribuito più di qualsiasi altra cosa a formare il nostro concetto di verità. Per anni mi sono chiesto se i designers, da comunicatori, non debbano sentirsi investiti

di maggiori responsabilità rispetto al cittadino medio. Forse farei meglio a chiedermi: dovrebbero averne meno ?


Sette riflessioni sui temi dell’Arte, del Design e della creatività, vissuti attraverso le parole e le parole di un grande protagonista, in diretto confronto con l’ambito moderno.

Fabio Matteo Dozio 732729 Politecnico di Milano AA 2010/2011 Lab. di Sintesi finale Prof. Torri, Guida, Bleu

ANATOME milano


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