Exibart.onpaper n.08

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Stanze segrete Stanze Scomparse > fino al 28.IX.2003 - Palazzo Medici Riccardi

Che cosa rende un museo necessario? Perchè un museo attira i visitatori? Partendo dal concetto guida di 'genius loci' il palazzo Medici Riccardi ci viene rispiegato seguendo il filo della sua storia recente e riportando - in un dosaggio equilibrato di filologia e curiosità- le vicende dei Medici e del collezionismo a Firenze... ochi oggetti selezionati e poche pagine ben ponderate che ripercorrono la storia del Palazzo Medici Riccardi negli ultimi 150 anni, ovvero dal momento in cui fu destinato a sede della Prefettura e della Provincia, nel 1874, ma anche sede di un Museo che ebbe vita brevissima ed era l'unico in città dedicato alla famiglia Medici e dunque in fondo capace di evocare le origini del palazzo mediceo di via Larga.

P

I.F. GRANACCI Ingresso di Carlo VIII a Firenze (1515-1517), Firenze-Galleria degli Uffizi olio su tavola, cm 76 x 122

Il palazzo nacque infatti come prima dimora dei Medici, pur venendo spogliato delle sue p reziose suppellettili e opere già nel 1494. Successivamente passato ai Riccardi, nel 1659, è stata la culla del tardobarocco fiorentino con le sue sale affrescate dal Giordano. Ma al percorso museale attuale si affiancano i fantasmi del Museo

F. POURBUS IL GIOVANE Marie de' Medici regina di francia, Firenze, Galleria Palatina

[info]

A. BRONZINO Eleonora di Toledo (1550-51), Firenze, Galleria degli Uffizi olo su rame cm 17 x 12,5

A. BRONZINO Cosimo I (1550-1551), Firenze, Galleria degli uffizi olio su rame cm 17 x 12,5

> Stanze segrete Stanze Scomparse > Firenze, Palazzo Medici Riccardi - via Cavour, 3 > 25 marzo-28 settembre > Orario e giorni di chiusura 9.00-19.00, chiuso merc. > Biglietto € 4/2,50 inclusa la visita del complesso di Palazzo Medici Riccardi > Telefono 0552760340 > Catalogo Olschki, italiano/inglese Mediceo, che il palazzo ospitò tra il 1929 e il 1972. Il Museo accoglieva, come ormai solo delle foto d'epoca attestano, cimeli e ritratti celebrativi e didattici. I criteri di quell'allestimento posson essere ormai superati, tuttavia di trattava dell'unico luogo autenticamente dedicato alla dinastia fiorentina per eccellenza. Il cuore della mostra è la picco-

la sala con i cimeli medicei conservati a guisa di reliquie: vediamo i capelli e i denti del Magnifico, la camicia insanguinata del giovane Giuliano, morto nella congiura dei Pazzi del 1478, certamente d'effetto . Il percorso si conclude con la sezione dedicata al ritratto, genere sul quale da un paio d'anni si concentrano molti sforzi espositivi e molte riflessioni. Il ritratto dinastico ha costituito infatti una delle

maggiori preoccupazioni della famiglia Medici sin dai tempi del granducato di Cosimo I. La sua ammirazione per Paolo Giovio ha assicurato agli Uffizi la collezione omonima, ma ha soprattutto dato avvio ad una committenza mirata a trasmettere tramite il ritratto l'immagine del potere, della forza e della legittimità della casata. E l'in-

teresse per la ritrattistica conosce declinazioni differenti: dalle incisioni alle medaglie ogni membro della famiglia era documentato- o rappresentato. D'altro canto la vocazione del palazzo a essere un luogo del potere e a celar tesori pare essere immutata e i dipinti in mostra ci ricordano come gli uffici di rappresentanza siano stati arredati con quadri pregevoli dei depositi delle gallerie fiorentine: si è accolti da quadri di mare in tempesta, per placarsi poi nella contemplazione dell'Erminia fra i pastori di scuola del Cortona -una solare visione d'arcadia- e di trionfi di natura morta, fino a ora non visibili al pubblico. Si tratta dunque di un ulteriore passo verso la conoscenza del patrimonio locale e di un importante storicizzazione della nostra storia museale recente da svolgersi, secondo i curatori, in tappe annuale che dovrebbero darci una visione consapevole e approfondita di uno dei luoghi più suggestivi della città. [silvia bonacini]


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